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Lavorare in rete:
dal Personal Branding alla Community di Manager ed Imprenditori. Il ruolo
della tecnologia nel nuovo modo di presentare se stessi e lavorare in team
Trieste 18 giugno 2015Piano Formativo Fondirigenti
Avviso 2/2015
Fama (dal latino fari che significa parlare), personificazione della voce
pubblica nella mitologia romana, era una divinità allegorica.
Della sua personificazione ne parla Virgilio immaginandola creata dalla Terra
dopo Ceo ed Encelado.
La si immaginava come un mostro alato gigantesco capace di spostarsi con
grande velocità, coperto di piume sotto le quali si aprivano tantissimi occhi per
vedere; per ascoltare, usava un numero iperbolico di orecchie e diffondeva le
voci facendo risuonare infinite bocche nelle quali si agitavano altrettante
lingue.
Questo mostro alato rappresentava allegoricamente le dicerie che nascono, si
diffondono, acquistano credibilità, non fanno distinzione tra vero e falso,
amplificano e distorcono a piacimento i fatti.
Anche Ovidio ne dà un'ampia descrizione nel libro XII delle Metamorfosi,
collocandola ai confini della terra, all'interno di un edificio bronzeo, con un
numero elevatissimo di entrate, nelle quali riecheggiavano tutti i vocaboli,
anche quelli appena bisbigliati.
…uffa! tutti vengono qui a
parlarmi di cambiamento…
"Quando l'unico strumento che possiedi (i.e. conosci) è un martello, ogni
problema comincia ad assomigliare a un chiodo." Abraham Maslow
schema
modello(re)azione
percezione
Funzione di:
• esperienza
• contesto / task
Perché è così difficile percepire il cambiamento
il lavoro: crisi o trasformazione ?
(perché oggi si lavora in rete nelle aziende, nelle
community, come liberi professionisti…)
il lavoro: crisi o trasformazione ?
(perché oggi si lavora in rete nelle aziende, nelle
community, come liberi professionisti…)
i paradigmi del lavorare in rete sono gli stessi
2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf
il lavoro: crisi o trasformazione ?
8.625 aziende di 93 paesi con fatturato superiore a 500 milioni di $
2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf
il lavoro: crisi o trasformazione ?
1.500 senior executives…
Trend
31%
16%
14%
Frequenti cambiamenti
organizzativi
Incertezza finanziaria
Downsizing organizzativo
Cambiamento frequente
27%
21%
18%
15%
Gruppi di lavoro cross funzionali
o dipartimentali
Organizzazione a matrice
Dispersione geografica
Lavoro in team
Maggiore interdipendenza tra le attività
27%
17%
15%
Nuove tecnologie ICT
Aumento del lavoro non di
routine
Disponibilità di maggiori q.tà di
informazioni
Aumento del "knowledge work"
2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf
Cambiamento
frequente
Aumento del
"knowledge
Work"
Maggiore
interdipendenza
tra le attività
il lavoro: crisi o trasformazione, per voi cos'è cambiato ?
1.630 senior executives: 10 trend in tre categorie
2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf
Per me ultimamente sono aumentati significativamente :
• le attività che richiedono collaborazione attiva 67 %
• il numero di persone coinvolte nel prendere le decisioni 50 %
• il numero di colleghi di altre sedi geografiche con cui
collaborare
57 %
Collaboro quotidianamente con 10 o più persone (metà
afferma di lavorare con più di 20 persone)
60 %
Devo gestire stakeholders esterni all'azienda per fare il mio
lavoro
65 %
il lavoro: crisi o trasformazione, per voi cos'è cambiato ?
Intervista a 23.000 dipendenti…
il lavoro: crisi o trasformazione ?
• Il 60% dei lavori negli USA comporta attività non di routine (+40% rispetto al 1975).
• Tra il 2002 e il 2012 l'importanza delle attività di gruppo è passata dal 20% al 50%.
Gartner Insight (settembre 2014)
link: http://www.mckinsey.com/insights/high_tech_telecoms_internet/the_social_economy
72
79
63
77
64
69
57
66
Interaction + Transaction
"KNOWLEDGE
ECONOMY"
link: http://www.mckinsey.com/insights/employment_and_growth/the_world_at_work
…in prospettiva…
il lavoro: crisi o trasformazione ?
innovazione
+
globalizzazione
il lavoro: crisi o trasformazione ?
…le cause ?
il lavoro: crisi o trasformazione ?
…le cause ?
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
Inbound
logistics
Operations
Outbound
logistics
Marketing
& Sales
Service
Procurement
Technology
Human Resource Management
Firm infrastructure
Margin
Primary
activities
Support
activities
Inbound
logistics
Operations
Outbound
logistics
Marketing
& Sales
Service
acquisizione / produzione informazioni (es. ERP)
la catena virtuale del valore
processi + tecnologia = informazioni
processi + informazioni = ?
distribuzione
sintesi
selezione
organizzazione
ricerca / acquisizione
comunicazione
elaborazione
contenuti
KNOWLEDGE WORK
"Exploiting the virtual value chain": http://www.ngycp.org/state/ky_clone/ngycp_ky_clone/Exploiting_the_Value_Chain.pdf
Catena virtuale del valore
Dalla catena del valore al capitale sociale
distribuzione
sintesi
selezione
organizzazione
acquisizione
comunicazione
produzione
contenuti
"Exploiting the virtual value chain": http://www.ngycp.org/state/ky_clone/ngycp_ky_clone/Exploiting_the_Value_Chain.pdf
Catena virtuale del valore
colleghi clienti
fornitori partneraltri…
Dalla catena del valore al capitale sociale
colleghi clienti
fornitori partneraltri…
distribuzione
sintesi
selezione
organizzazione
acquisizione
comunicazione
produzione
contenuti
Catena virtuale del valore
sistema di
relazioni
Capitale Sociale
Dalla catena del valore al capitale sociale
il lavoro: crisi o trasformazione ?
…le cause ?
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
GLOBALIZZAZIONE
DEL MERCATO
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
…le attività standardizzate o
ripetitive sono automatizzate
o trasferite nei paesi a minor
costo del lavoro…
il lavoro: crisi o trasformazione ?
…le cause ?
Autori vari, "Slicing up global value chains", Journal of Economic Perspectives, Spring 2014
il lavoro: crisi o trasformazione ?
Autori vari, "Slicing up global value chains", Journal of Economic Perspectives, Spring 2014
il lavoro: crisi o trasformazione ?
Trend
31%
16%
14%
Frequenti cambiamenti
organizzativi
Incertezza finanziaria
Downsizing organizzativo
Cambiamento frequente
27%
21%
18%
15%
Gruppi di lavoro cross funzionali
o dipartimentali
Organizzazione a matrice
Dispersione geografica
Lavoro in team
Maggiore interdipendenza tra le attività
27%
17%
15%
Nuove tecnologie ICT
Aumento del lavoro non di
routine
Disponibilità di maggiori q.tà di
informazioni
Aumento del "knowledge work"
2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf
il lavoro: crisi o trasformazione ?
Per voi cos'è cambiato: 1.630 senior executives: 10 trend in tre categorie
GLOBALIZZAZIONE
DEL MERCATO
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
…le attività standardizzate o
ripetitive sono automatizzate
o trasferite nei paesi a minor
costo del lavoro…
il lavoro: crisi o trasformazione ?
NETWORK
ECONOMY
…le cause ?
Deepak Krishnamurthy
Senior Vice President & Head of Corporate Strategy, SAP AG
SAP Executive Summit (Cernobbio 14-15 Marzo 2014 )
http://www.sapexecutivesummit.com/
Le "Customer Networks" e le "Employee Networks" sono "Social networks"…
…le cause ?
innovazione
+
globalizzazione
=
complessità
il lavoro: crisi o trasformazione ?
Complessità e complicazione
1955 2010
Indice di complessità
(requisiti aziendali)
6 X
fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity"
(Boston Consulting Group – Indice di Complessità)
Global scale
Local
responsiveness
Custo-
mization
Standar-
dization
Growth
Current
performance
Efficiency
Innovation
Power
Performance
Reliability
Simplicity
Choice
Green
Complessità e complicazione
1955 2010
Indice di complessità
(requisiti aziendali)
6 X
(Boston Consulting Group – Indice di complicazione)
Complicatedness Components
Complicatedness in organizations' structure
• # of evaluators
• # of people giving tasks / goals
• # of interface roles interacting with
• Evolution of number of specialized positions in unit
• Evolution of number of specialized positions in company
• # of dimensions in the most complex matrix
• # of layers in longest hierarchical line (unit)
• # of layers in longest hierarchical line (company)
Complicatedness in organizations' processes &
procedures
• # meetings per week
• Evolution of number of committees
• # of daily emails received
• # of recipients in emails
• # of approvals necessary for important decisions
• # of people involved in the decision process
• Evolution of number of documented procedures in unit
• # of KPIs used to monitor activity
• # of criteria used in evaluation
1. Answers are used to calculate composite index of complicatedness with Partial Least Square Path Modeling (PLS-PM), an algorithm that combines principal component analysis (PCA) and
regression analysis
Source: Y. Morieux (2011), "To Boost Productivity, Try Smart Simplicity", BCG.Perspectives
Indice di complicazione
(complicazione organizzativa)
35 X
Complicatedness Effects
Effects of complicatedness on organizations
• # weekly working hours
• # weekly hours spent in meetings
• % of non useful time spent in meetings
• # monthly hours spent in reporting
• % of non useful emails received
• % of non useful approvals needed
• Time to take a decision
• # of non useful interface roles interacting with
Complessità e complicazione
1955 2010
Indice di complessità
(requisiti aziendali)
6 X
Source: Y. Morieux (2011), "To Boost Productivity, Try Smart Simplicity", BCG.Perspectives
Indice di complicazione
(complicazione organizzativa)
35 X
Nel primo 20% delle aziende più
complicate:
 il management passa il proprio tempo:
 per il 40% a scrivere report
 dal 30% al 60% in riunioni di
coordinamento
 i team spendono dal 40% all' 80% del
tempo in attività non collegate alla
produzione (generazione di valore).
In media:
 il 40% della popolazione passa più di 14 ore
alla settimana in riunioni (2X)
 il tempo speso a scrivere report è cresciuto
del 40%
 il numero delle mail giornaliere è triplicato
 il numero dei ruoli di interfaccia considerati
inutili è duplicato.
(Boston Consulting Group – Indice di complicazione)
COMPLESSOCOMPLICATO
Global scale
Local
responsiveness
Custo-
mization
Standar-
dization
Growth
Current
performance
Efficiency
Innovation
Power
Performance
Reliability
Simplicity
Choice
Green
Strutture, Processi, Sistemi,… Mercato (requisiti)
Strategia, Organizzazione
"…the key to managing complexity is the
combination of autonomy and cooperation…"
Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press
"Non dite mai alle persone come fare le
cose. Ditegli solo cosa fare e vi
sorprenderanno con la loro ingegnosità."
George Smith Patton
Come uscirne ?
PERCHE' ?
"…the key to managing complexity is the
combination of autonomy and cooperation…"
Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press
"Non dite mai alle persone come fare le
cose. Ditegli solo cosa fare e vi
sorprenderanno con la loro ingegnosità."
George Smith Patton
Come uscirne ?
…perché le strutture sociali che si generano
autonomamente tra soggetti che cooperano
sono più efficienti…
(i.e. reagiscono prima alle sollecitazioni dell'ambiente)
UNA (SEMPLICE) PARENTESI
TEORICA:
COMPLICATO vs. COMPLESSO
da cum – plicare (con pieghe)  può essere "spiegato"
COMPLICATO
COMPLESSO
da cum – plectere (con intrecci)  non può essere "spiegato"
COMPLESSOCOMPLICATO
COMPLESSO
 Le proprietà del sistema non sono
riconducibili alle proprietà delle parti
(proprietà emergenti).
 Se si elimina un componente il
sistema non ne risente.
Esempi
 Internet (router)
 Sistema nervoso
 Strutture sociali
 Sistemi economici
 Traffico
 …
COMPLICATO
 Le proprietà del sistema derivano
e possono essere previste a
partire dalle proprietà delle parti.
 Se si elimina un componente il
sistema ne risente
Esempi
 Progetti
 Manufatti (tecnologici e non)
 Strutture organizzative
 …
Il funzionamento di un sistema complesso
"emerge" dal modo in cui sono collegati
gli elementi che lo compongono.
Gli elementi della maggior parte dei
sistemi complessi sono connessi con un
modello di rete definito "piccolo mondo".
NB sono tutte "reti" di elementi
RETI "PICCOLO MONDO"
I sistemi complessi, indipendentemente dalle caratteristiche e dal
numero degli elementi che li compongono, tendono ad avere
caratteristiche simili e apparentemente contraddittorie:
 basso grado di connessione: la maggior parte degli elementi è
connessa con pochi altri, solo pochi (hub) sono connessi con molti
altri elementi (ci sono pochi archi).
 alto livello di aggregazione: gli elementi connessi allo stesso
elemento tendono ad essere connessi tra di loro (triangoli).
 basso grado di separazione: ogni elemento è connesso tramite pochi
intermediari con qualsiasi altro elemento della rete.
Grado medio di connessione = 3.834
Livello medio di aggregazione = 0.522
Grado medio di separazione = 1.803
In media due nodi non sono collegati,
ma la loro "distanza" è molto breve.
La distanza tra due nodi qualsiasi cresce
con il logaritmo del numero dei nodi.
 292 nodi
 Distanza massima = 3
 Distanza media = 1,90
I MERCATI SONO COMPLESSI
Facebook: Fan Page SMART
Utenti che hanno commentato lo stesso post,
post tra il 15 e il 31 gennaio 2015
tante comunità interconnesse
moltiplicazione requisiti
(simultanei !)
COMPLESSOCOMPLICATO
Struttura sociale
Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001
 20 nodi
 Distanza massima = 6
 Distanza media = 3,37
 292 nodi
 Distanza massima = 3
 Distanza media = 1,90
Struttura gerarchica
QUAL'E' PIU' EFFICIENTE ?
Perché la macchina del caffè funziona meglio
della comunicazione istituzionale…
La probabilità che un'informazione "attraversi" l'organizzazione se due elementi
distanti D comunicano con probabilità P è uguale a PD
0%
25%
50%
75%
100%
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10%
Probabilità di attraversamento
2 3 4 5 6 7
2 3 4 5 6 7
100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
90% 81% 73% 66% 59% 53% 48%
80% 64% 51% 41% 33% 26% 21%
70% 49% 34% 24% 17% 12% 8%
60% 36% 22% 13% 8% 5% 3%
50% 25% 13% 6% 3% 2% 1%
40% 16% 6% 3% 1% 0% 0%
30% 9% 3% 1% 0% 0% 0%
20% 4% 1% 0% 0% 0% 0%
10% 1% 0% 0% 0% 0% 0%
P=probabilitàdicomunicazione
D = distanza tra gli elementi
In più in una rete "piccolo mondo" la distanza tra due nodi qualsiasi cresce con
il logaritmo del numero dei nodi !
FINE DELLA PARENTESI
TEORICA:
COMPLICATO vs. COMPLESSO
Per saperne di più:
http://www.amazon.it/Nexus-societ%C3%A0-leconomia-comunicazione-funzionano/dp/8804533331/
…MA ANCHE L'AZIENDA E' UNA
STRUTTURA (RETE) SOCIALE…
COMPLESSOCOMPLICATO
Struttura sociale
Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001
 20 nodi
 Distanza massima = 6
 Distanza media = 3,37
 20 nodi
 Distanza massima = 5
 Distanza media = 2,37
Struttura gerarchica
IN AZIENDA CONVIVONO DUE STRUTTURE
COS'E' UNA
RETE SOCIALE ?
Le origini dei social network
Jacob L. Moreno (1889-1974)
QUESTO NON E'
UN SOCIAL NETWORK !
QUESTO E'
UN SOCIAL NETWORK !
(e le relazioni tra di loro)
Le persone che io seguo su LinkedIn
Una rete sociale (social network) consiste di un
qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da
un qualche legame sociale.
Una rete sociale (social network) consiste di un
qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da
un qualche legame sociale.
Per gli esseri umani i legami vanno dalla
conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai
vincoli familiari.
La rappresentazione e l'analisi delle reti sociali,
si fa con la (social) network analysis.
probabilità di
comunicare
frequenza di
comunicazione
relazione
personale
struttura
sociale
…più è frequente la comunicazione, più è forte la
relazione personale  "legami forti" vs "legami deboli"
Come nascono i legami sociali
partecipanti + relazioni (lavorative) = struttura (rete) sociale aziendale
Dir.gen.
Produzione
Prod. 1
….
Prod. n
Vendite
Area 1
….
Area m
Amm.ne
Organizzazione
Team di Progetto
Processi
Comunità
professionali
Le relazioni sociali (lavorative) tra le persone sono generate dalle
attività di comunicazione riguardanti le attività lavorative
Come nascono i legami sociali in azienda
Dir.gen.
Produzione
Prod. 1
….
Prod. n
Vendite
Area 1
….
Area m
Amm.ne
Organizzazione
Team di Progetto
Processi
Comunità
professionali
attenzione ai "legami forti"! le persone che hanno legami forti
tra di loro tendono a vedere le cose nello stesso modo…
legami forti silos organizzativi
Come nascono i legami sociali in azienda
Comunicazione verticale
Comunicazione orizzontale
Comunicazione diagonale
Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001
Dall'organigramma alla rete sociale
Comunicazione verticale
Comunicazione orizzontale
Comunicazione diagonale
Rob Cross, Andrew Parker "The Hidden Power of Social Networks: Understanding How Work Really Gets Done in Organizations"
Harvard Business Press 2004
Dall'organigramma alla rete sociale
…IN UNA RETE SOCIALE
QUANDO EMERGONO
COMPORTAMENTI COLLABORATIVI
TRA LE PERSONE ?
Collaborazione Emergente…
Collaborazione Emergente: 1. Obiettivi comuni
Collaborazione Emergente: 2. Social Object
Collaborazione Emergente: 3. Strumenti
Collaborazione Emergente: 4. Relazione sociale
Obiettivi
Comuni
Social Objects
Strumenti
comunicazione
Relazione
Sociale
collaborazione
emergente
Contenuti aziendali:
• Trouble tickets
• Specifiche
• Piani di lavoro
• ….
Obiettivi reali delle persone
Strutt. Organizzativa:
• Formale
• Informale
• Processi
spazi di lavoro, riunioni
e-mail, telefono, passa-parola
piattaforme enterprise 2.0
Comunicazione verticale
Comunicazione orizzontale
Comunicazione diagonale
Processi
Comunicazione
Struttura
Sociale
(rete)
La struttura sociale è dinamica !
Dall'organigramma alla rete sociale
"…the key to managing complexity is the
combination of autonomy and cooperation…"
Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press
"Non dite mai alle persone come fare le
cose. Ditegli solo cosa fare e vi
sorprenderanno con la loro ingegnosità."
George Smith Patton
Come uscirne ?
COME ?
Ripensare l'approccio organizzativo…
Hard
Organization = (Structure + Procedures) x Motivation ($)
IncentivesRules, KPI'sRoles / links
Accountabilities
Performance under control
Performance as a by-product
Mindset, informal group
Ripensare l'approccio organizzativo…
Hard
Organization = (Structure + Procedures) x Motivation ($)
Soft
Organization = (Feelings + Relationships) x Leadership style
Ripensare l'approccio organizzativo…
Mindsets
Feelings
Values…
Behaviors
Context
• e.g., trust
The assumed theory
'To change what people do, change their
mindsets, feelings and values'
Change
levers
fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity"
Le performance aziendali sono un risultato diretto del comportamento
delle persone: di quello che fanno, di come interagiscono, delle
decisioni che prendono.
Il comportamento delle persone è razionale:
 Il modo di (re)agire delle persone è una risposta razionale al contesto in cui
operano; c'è sempre una "buona ragione" per il loro comportamento
 Le "regole" (strutture, processi, incentivi) influenzano i comportamenti solo
indirettamente
Detto in altro modo, le persone oppongono resistenza ad andare
contro quelli che pensano essere i propri interessi
Ripensare l'approccio organizzativo…
Leve Organizzative
Strutture - Processi – Procedure – Metriche – Incentivi –
Sistemi Informativi – Formazione – Comunicazione …
Risultati per l'organizzazione
Performance e soddisfazione nel lavoro
Persone
Compiti /
problemi
Vincoli
Comportamenti/
interazioni
Risorse
fonte: Yves Morieux, Peter Tollman, 'Six Simple Rules: How to Manage Complexity Without Getting Complicated', Harvard Business Review Press, 2014
?contesto
Compiti /
problemi
Risorse Vincoli
Ripensare l'approccio organizzativo…
Ripensare l'approccio organizzativo…
Mindsets
Feelings
Values…
Behaviors
Context
• e.g., trust
The assumed theory
• e.g.,
cooperation
Mindsets
Feelings
Values…
Behaviors
Context
• e.g., trust
What is actually happening
'Desired behaviors spontaneously emerge
when you adequately change the context.
Mindsets, feelings and values follow'.
'To change what people do, change their
mindsets, feelings and values'
Change
levers
Change
levers
fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity"
Smart
working
Working
Context
Il ruolo della tecnologia…
dal digital workplace
allo smart working
Il ruolo della tecnologia…
dal digital workplace
allo smart working
perché il lavoro è un posto ?perché il lavoro è un posto ?
"vado al lavoro…"
il "knowledge work" può essere
svolto ovunque sia disponibile
un posto di lavoro digitale:
 connessione di rete (Internet)
 accesso alle applicazioni (cloud)
 postazione di lavoro (laptop, tablet,…)
 strumenti di comunicazione (smartphone)
Digital workplace
il "knowledge work" può essere
svolto ovunque sia disponibile
un posto di lavoro digitale:
 connessione di rete (Internet)
 accesso alle applicazioni (cloud)
 postazione di lavoro (laptop, tablet,…)
 strumenti di comunicazione (smartphone)
Digital workplace
Obiettivi
Comuni
Social
Objects
Strumenti
condivisione
Relazione
Sociale
collaborazione
emergente
Contenuti aziendali:
• Trouble tickets
• Specifiche
• Piani di lavoro
• ….
Obiettivi reali delle persone
Strutt. Organizzativa:
• Formale
• Informale
• Processi
spazi di lavoro, riunioni
e-mail, telefono, passa-parola
piattaforme enterprise 2.0
il posto di lavoro non è più "un posto"
Digital workplace
collaborazione
emergente
Contenuti aziendali:
• Trouble tickets
• Specifiche
• Piani di lavoro
• ….
Obiettivi reali delle persone
Strutt. Organizzativa:
• Formale
• Informale
• Processi
il posto di lavoro "digitale"
spazi di lavoro, riunioni
e-mail, telefono, passa-parola
piattaforme enterprise 2.0
Obiettivi
Comuni
Social
Objects
Strumenti
condivisione
Relazione
Sociale
Digital workplace
Stesso luogo Luoghi diversi
Spazio
Sincrono
Tempo
Asincrono
Digital workplace
Stesso luogo Luoghi diversi
Spazio
Sincrono
Tempo
Asincrono
Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
cc
cc
cc
cc
cc
cc
cc
cc
Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
Stesso luogo Luoghi diversi
Spazio
Sincrono
Tempo
Asincrono
Digital workplace
Stesso luogo Luoghi diversi
Spazio
Sincrono
Tempo
Asincrono
I canali:
 informazioni create e
distribuite da tutti
 bassa visibilità e
condivisione
Le piattaforme:
 contenuto creato e
gestito da pochi
 alta visibilità e
condivisione
Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
* …secondo i profili utente assegnati ad ognuno…
Stesso luogo Luoghi diversi
Spazio
Sincrono
Tempo
Asincrono
I canali:
 informazioni create e
distribuite da tutti
 bassa visibilità e
condivisione
Le piattaforme:
 contenuto creato e
gestito da pochi
 alta visibilità e
condivisione
Le piattaforme 2.0:
 contenuto creato e
gestito da tutti *
 alta visibilità e
condivisione
Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
canale di comunicazione
A B
Avrei la richiesta x*.
A chi mi rivolgo ?
C
v. 1.0v. 1.0v. 2.0
Ti mando una mail
Ho una richiesta x*.
So che B mi può aiutare
Avrei la richiesta x*,
mi puoi aiutare ?
* Richiesta di un documento, soluzione a un
problema, nome di un contatto,…
Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
Piattaforma
canale di comunicazione
B
Avrei la richiesta x*.
A chi mi rivolgo ?
C
v. 1.0v. 2.0
Vai sull'intranet
A
Ho una richiesta x*.
So che B mi può aiutare
Avrei la richiesta x*,
mi puoi aiutare ?
v. 1.0
alert
* Richiesta di un documento, soluzione a un
problema, nome di un contatto,…
v. 2.0B
1. A viene aggiornato sulle nuove versioni;
2. C non ha bisogno di sapere chi lo può aiutare;
3. C conosce chi lo può aiutare;
4. C riceve l’informazione aggiornata.
Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
ROI ?
Organizzare un "potluck party"
Digital workplace: comunicazione "social" e condivisione delle conoscenze…
Enterprise
Social Network
ACTIVITY STREAM
?
 Seguire persone /
contenuti

Cultura
manageriale
Ambiente di
lavoro
High
performance
work practices Tecnologia
Smart
working
"Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
Smart
working
…ma la tecnologia (ovviamente) è solo un
aspetto, e neanche il più importante, per un
nuovo modo di lavorare: lo Smart Working…
…ma la tecnologia (ovviamente) è solo un
aspetto, e neanche il più importante, per un
nuovo modo di lavorare: lo Smart Working…
Cultura
manageriale
Ambiente di
lavoro
High
performance
work practices Tecnologia
Smart
working
"Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
Smart
working
gli strumenti "social" favoriscono la
comunicazione e l'interazione…
…anche con clienti e fornitori
…prima dei social network
Mondo esterno Azienda
n° verde
rete / negozio
sito aziendale
…..
…prima dei social network
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
Azienda
n° verde
rete / negozio
sito aziendale
…..
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Il mondo esterno
parla dell’azienda e
dei suoi prodotti …
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…con i social network
Azienda
n° verde
rete / negozio
sito aziendale
…..
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Presidio commerciale
diretto o in outsourcing
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…il presidio dei social network
n° verde
rete / negozio
sito aziendale
…..
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
?
Creazione del Social
Network Interno
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…il social network interno
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
Servizio clienti
Esperto
Esperto
Questo è da
risolvere…
La risposta va
bene…
Si deve fare
così…
Ho questo
problema…
Io ho lo stesso
problema…
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…i social network estesi
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
Servizio clienti
Esperto
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Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…i social network estesi
comunità e
processi interni
customer
engagement
Customer feedback
Customer experience Idee di miglioramento
Miglior prodotto/servizio
…ok, ma come posso
usare queste idee nel
fuori dall'azienda ?
Grande Azienda Piccola Impresa Professionista
…questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali
indipendentemente dal contesto…
Grande Azienda Piccola Impresa Professionista
…questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali
indipendentemente dal contesto…
Grande Azienda Piccola Impresa Professionista
…questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali
indipendentemente dal contesto…
Cultura
manageriale
Ambiente di
lavoro
High
performance
work practices Tecnologia
Smart
working
Un modello di smart working
"Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
Cultura
manageriale
Ambiente di
lavoro
High
performance
work practices Tecnologia
Smart
working
Un modello di smart working: Tecnologia
"Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
Servizio clienti
Esperto
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Questo è da
risolvere…
La risposta va
bene…
Si deve fare
così…
Ho questo
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Io ho lo stesso
problema…
Partecipante esterno
Partecipante aziendale
…i social network estesi
comunità e
processi interni
customer
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Customer feedback
Customer experience Idee di miglioramento
Miglior prodotto/servizio
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
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Esperto
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Partecipante esterno
Partecipante aziendale
Customer experience Idee di miglioramento
Customer feedback
spazio di lavoro
privato
professional
branding
Miglior prodotto/servizio
Social network internet
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Social network intranet
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Esperto
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Partecipante esterno
Partecipante aziendale
Customer feedback
Customer experience Idee di miglioramento
Miglior prodotto/servizio
spazio di lavoro
privato
professional
branding
Perché il professional branding?
quando incontrate qualcuno
(per lavoro o meno), di solito:
lo cercate sulla
rete ?
conoscete già il perchè:
basta pensare che anche gli altri
fanno lo stesso con voi…
non avete bisogno di un
professional branding:
probabilmente non ne percepite i
benefici…
si no
CONTINUA STOP
Due tipi di branding…
PERSONAL PROFESSIONAL
Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità
professionali
…non sono alternativi, ma possono convivere…
Due tipi di branding…
PERSONAL PROFESSIONAL
Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità
professionali
Alcuni riferimenti:
 Guida LinkedIn al Professional Branding
 About careers: How to Create a Professional Brand
 About careers: How to Build Your Personal Brand
Due tipi di branding…
PERSONAL PROFESSIONAL
Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità
professionali
Perché dovrei scegliere te ?
Conta di più essere bravo o
comunicare quanto sei bravo ?
Carneade! chi era costui ?
…quello che raccontiamo di noi…
vs.
quello che la rete racconta di noi…
è coerente
non è coerente
dà una cattiva
immagine
B. sulla rete c'è qualcosa e, rispetto
a quello che raccontiamo:
A. sulla rete non c'è niente
 conoscere se stessi e le proprie capacità / potenzialità
 trovare contenuti / esperienze da comunicare
 costruire relazioni online e offline
 utilizzare le relazioni per valorizzare contenuti ed
esperienze e viceversa
NB scrivere cose che ci vengono riconosciute dalle
persone che già ci conoscono !
Rete Sociale vs Servizio di Social Network
 “Una rete sociale (social network) è una struttura sociale fatta di
individui (o organizzazioni) che sono collegati (connessi) da uno o
più tipi di legame o interdipendenza quali: amicizia, parentela,
interesse comune, rapporto finanziario, antipatia, rapporti sessuali,
credenze, conoscenza o stima.”
 “Un servizio di social network è un servizio, una piattaforma o un sito
che ha per obiettivo costruire o supportare delle reti sociali o delle
relazioni sociali tra persone che condividono interessi o attività.”
(wikipedia)
Cosa vuol dire essere in un social network
 Avere qualcosa in comune con le persone o le organizzazioni
della rete sociale di cui si vuole essere parte;
 Avere un "presence plan" e renderlo operativo pubblicando
regolarmente dei contenuti di interesse per la vostra rete su
uno o più servizi di social networking;
 Monitorare gli accessi delle persone della vostra rete ai vostri
contenuti e riposizionarsi se necessario.
Cosa vuol dire essere in un social network
 Avere qualcosa in comune con le persone o le organizzazioni
della rete sociale di cui si vuole essere parte;
 Avere un "presence plan" e renderlo operativo pubblicando
regolarmente dei contenuti di interesse per la vostra rete su
uno o più servizi di social networking;
 Monitorare gli accessi delle persone della vostra rete ai vostri
contenuti e riposizionarsi se necessario.
Il "presence plan"
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan"
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": la pianificazione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": la pianificazione
1. Definire gli obiettivi:
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• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
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2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
…i miei argomenti (tag)
sono cercati sulla rete ?
Il "presence plan": la pianificazione
Il "presence plan": la pianificazione
• Google trends
Il "presence plan": la pianificazione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
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– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": la pianificazione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": 3. attivare i servizi di comunicazione e condivisione
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strumenti di condivisione
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SOCIAL
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Il "presence plan": 3. attivare i servizi di comunicazione e condivisione
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DISTRIBUZIONE
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SERVIZI DI
SOCIAL
NETWORKING
Il "presence plan": la pianificazione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": l'esecuzione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": l'esecuzione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": 7. Pubblicare i contenuti…
pagine
Web (post)
linksfiles
(MS Office, pdf,..)
video
audio
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documenti multimedia riferimentiCONTENUTI
SUPPORTO
CANALE DI
DISTRIBUZIONE
PUBBLICO Slideshare
SERVIZI DI
SOCIAL
NETWORKING
 Pubblicare in un solo posto
(linkedin) video, documenti,
immagini, links
Il "presence plan": 7. Pubblicare i contenuti…
…un documento presente sul PC
 Scrivere un post (testo lungo) su linkedin
 Caricare una presentazione su slideshare (scaricabile e non):
– Come ppt
– Come pdf
…un contenuto presente su Internet
 Inserire un contenuto youtube o slideshare in un post linkedin
 Pubblicare direttamente dal browser su linkedin
Il "presence plan": l'esecuzione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": l'esecuzione
1. Definire gli obiettivi:
– Farsi conoscere da potenziali clienti:
• Per attività estemporanee (contratti / commesse)
• Per attività continuative (datori di lavoro)
– Restare aggiornati
– …
2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua)
3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo
4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags)
5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti
6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della
propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…)
7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web,
links, documenti, video / audio, immagini.
8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati
9. Interagire con il target
10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
Il "presence plan": 8. interagire con il target
pagine
Web (post)
linksfiles
(MS Office, pdf,..)
video
audio
immagini
documenti multimedia riferimentiCONTENUTI
SUPPORTO
CANALE DI
DISTRIBUZIONE
PUBBLICO Slideshare
SERVIZI DI
SOCIAL
NETWORKING
 Pubblicare in un solo posto
(linkedin) video, documeni,
immagini, links
 Collegare un post linkedin
ai social network
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Esperto
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Questo è da
risolvere…
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privato
professional
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privato
professional
branding
Customer feedback Miglior prodotto/servizio
Yammer è un social network chiuso (à la Facebook, LinkedIn) destinato agli utenti
all'interno delle imprese, non è indicizzato dai motori di ricerca, non è accessibile a
chi non sia espressamente invitato.
Può essere utilizzato per scambiare informazioni, condividere documenti, seguire
colleghi, lasciare che gli altri sappiano su cosa si sta lavorando e commentare i
contributi di altri colleghi.
Gli utenti possono scegliere quali e di chi sono le informazioni che vogliono vedere, e
selezionare gli argomenti e le persone che desiderano.
È usato, per esempio, anche al MIT (vedere qui il loro utilizzo…)
Documentazione:
• http://about.yammer.com/yammer-blog/getting-started-with-yammer-the-basics-and-beyond/
• http://about.yammer.com/success/wp-content/uploads/2013/07/Getting-Started-Training-
Guide-.pptx
NB ne esiste una versione gratuita che però richiede un account di mail privato
(i.e. diverso da gmail, yahoo,… es. mario.rossi@mrossi.it )
NB ne esiste una versione gratuita che però richiede un account di mail
privato (i.e. diverso da gmail, yahoo,… es. mario.rossi@mrossi.it )
rete mrossi.it rete acme.com
Social network internet
(twitter, youtube, linkedin,...)
Social network intranet
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Esperto
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Partecipante esterno
Partecipante aziendale
Customer experience Idee di miglioramento
spazio di lavoro
privato
professional
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Customer feedback Miglior prodotto/servizio
Alvaro Busetti
alvaro.busetti@gmail.com
http://it.linkedin.com/in/abusetti
http://abusetti.wordpress.com/
http://twitter.com/ABusetti
http://www.slideshare.net/abusetti
http://www.delicious.com/A.Busetti
http://www.youtube.com/user/AlvaroBusetti
http://www.facebook.com/AlvaroBusetti
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Lavorare in rete

  • 1. Lavorare in rete: dal Personal Branding alla Community di Manager ed Imprenditori. Il ruolo della tecnologia nel nuovo modo di presentare se stessi e lavorare in team Trieste 18 giugno 2015Piano Formativo Fondirigenti Avviso 2/2015
  • 2. Fama (dal latino fari che significa parlare), personificazione della voce pubblica nella mitologia romana, era una divinità allegorica. Della sua personificazione ne parla Virgilio immaginandola creata dalla Terra dopo Ceo ed Encelado. La si immaginava come un mostro alato gigantesco capace di spostarsi con grande velocità, coperto di piume sotto le quali si aprivano tantissimi occhi per vedere; per ascoltare, usava un numero iperbolico di orecchie e diffondeva le voci facendo risuonare infinite bocche nelle quali si agitavano altrettante lingue. Questo mostro alato rappresentava allegoricamente le dicerie che nascono, si diffondono, acquistano credibilità, non fanno distinzione tra vero e falso, amplificano e distorcono a piacimento i fatti. Anche Ovidio ne dà un'ampia descrizione nel libro XII delle Metamorfosi, collocandola ai confini della terra, all'interno di un edificio bronzeo, con un numero elevatissimo di entrate, nelle quali riecheggiavano tutti i vocaboli, anche quelli appena bisbigliati.
  • 3. …uffa! tutti vengono qui a parlarmi di cambiamento…
  • 4.
  • 5. "Quando l'unico strumento che possiedi (i.e. conosci) è un martello, ogni problema comincia ad assomigliare a un chiodo." Abraham Maslow
  • 6. schema modello(re)azione percezione Funzione di: • esperienza • contesto / task Perché è così difficile percepire il cambiamento
  • 7.
  • 8. il lavoro: crisi o trasformazione ? (perché oggi si lavora in rete nelle aziende, nelle community, come liberi professionisti…)
  • 9. il lavoro: crisi o trasformazione ? (perché oggi si lavora in rete nelle aziende, nelle community, come liberi professionisti…) i paradigmi del lavorare in rete sono gli stessi
  • 10. 2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf il lavoro: crisi o trasformazione ? 8.625 aziende di 93 paesi con fatturato superiore a 500 milioni di $
  • 11. 2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf il lavoro: crisi o trasformazione ? 1.500 senior executives…
  • 12. Trend 31% 16% 14% Frequenti cambiamenti organizzativi Incertezza finanziaria Downsizing organizzativo Cambiamento frequente 27% 21% 18% 15% Gruppi di lavoro cross funzionali o dipartimentali Organizzazione a matrice Dispersione geografica Lavoro in team Maggiore interdipendenza tra le attività 27% 17% 15% Nuove tecnologie ICT Aumento del lavoro non di routine Disponibilità di maggiori q.tà di informazioni Aumento del "knowledge work" 2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf Cambiamento frequente Aumento del "knowledge Work" Maggiore interdipendenza tra le attività il lavoro: crisi o trasformazione, per voi cos'è cambiato ? 1.630 senior executives: 10 trend in tre categorie
  • 13. 2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf Per me ultimamente sono aumentati significativamente : • le attività che richiedono collaborazione attiva 67 % • il numero di persone coinvolte nel prendere le decisioni 50 % • il numero di colleghi di altre sedi geografiche con cui collaborare 57 % Collaboro quotidianamente con 10 o più persone (metà afferma di lavorare con più di 20 persone) 60 % Devo gestire stakeholders esterni all'azienda per fare il mio lavoro 65 % il lavoro: crisi o trasformazione, per voi cos'è cambiato ? Intervista a 23.000 dipendenti…
  • 14. il lavoro: crisi o trasformazione ? • Il 60% dei lavori negli USA comporta attività non di routine (+40% rispetto al 1975). • Tra il 2002 e il 2012 l'importanza delle attività di gruppo è passata dal 20% al 50%. Gartner Insight (settembre 2014) link: http://www.mckinsey.com/insights/high_tech_telecoms_internet/the_social_economy 72 79 63 77 64 69 57 66 Interaction + Transaction "KNOWLEDGE ECONOMY"
  • 16. innovazione + globalizzazione il lavoro: crisi o trasformazione ? …le cause ?
  • 17. il lavoro: crisi o trasformazione ? …le cause ? INNOVAZIONE TECNOLOGICA
  • 18. Inbound logistics Operations Outbound logistics Marketing & Sales Service Procurement Technology Human Resource Management Firm infrastructure Margin Primary activities Support activities Inbound logistics Operations Outbound logistics Marketing & Sales Service acquisizione / produzione informazioni (es. ERP) la catena virtuale del valore processi + tecnologia = informazioni
  • 20. distribuzione sintesi selezione organizzazione ricerca / acquisizione comunicazione elaborazione contenuti KNOWLEDGE WORK "Exploiting the virtual value chain": http://www.ngycp.org/state/ky_clone/ngycp_ky_clone/Exploiting_the_Value_Chain.pdf Catena virtuale del valore Dalla catena del valore al capitale sociale
  • 21. distribuzione sintesi selezione organizzazione acquisizione comunicazione produzione contenuti "Exploiting the virtual value chain": http://www.ngycp.org/state/ky_clone/ngycp_ky_clone/Exploiting_the_Value_Chain.pdf Catena virtuale del valore colleghi clienti fornitori partneraltri… Dalla catena del valore al capitale sociale
  • 22. colleghi clienti fornitori partneraltri… distribuzione sintesi selezione organizzazione acquisizione comunicazione produzione contenuti Catena virtuale del valore sistema di relazioni Capitale Sociale Dalla catena del valore al capitale sociale
  • 23. il lavoro: crisi o trasformazione ? …le cause ? INNOVAZIONE TECNOLOGICA
  • 24. GLOBALIZZAZIONE DEL MERCATO INNOVAZIONE TECNOLOGICA …le attività standardizzate o ripetitive sono automatizzate o trasferite nei paesi a minor costo del lavoro… il lavoro: crisi o trasformazione ? …le cause ?
  • 25. Autori vari, "Slicing up global value chains", Journal of Economic Perspectives, Spring 2014 il lavoro: crisi o trasformazione ?
  • 26. Autori vari, "Slicing up global value chains", Journal of Economic Perspectives, Spring 2014 il lavoro: crisi o trasformazione ?
  • 27. Trend 31% 16% 14% Frequenti cambiamenti organizzativi Incertezza finanziaria Downsizing organizzativo Cambiamento frequente 27% 21% 18% 15% Gruppi di lavoro cross funzionali o dipartimentali Organizzazione a matrice Dispersione geografica Lavoro in team Maggiore interdipendenza tra le attività 27% 17% 15% Nuove tecnologie ICT Aumento del lavoro non di routine Disponibilità di maggiori q.tà di informazioni Aumento del "knowledge work" 2012 CEB Senior Executive Survey: http://www.executiveboard.com/exbd-resources/pdf/executive-guidance/eg2013-annual-final.pdf il lavoro: crisi o trasformazione ? Per voi cos'è cambiato: 1.630 senior executives: 10 trend in tre categorie
  • 28. GLOBALIZZAZIONE DEL MERCATO INNOVAZIONE TECNOLOGICA …le attività standardizzate o ripetitive sono automatizzate o trasferite nei paesi a minor costo del lavoro… il lavoro: crisi o trasformazione ? NETWORK ECONOMY …le cause ?
  • 29. Deepak Krishnamurthy Senior Vice President & Head of Corporate Strategy, SAP AG SAP Executive Summit (Cernobbio 14-15 Marzo 2014 ) http://www.sapexecutivesummit.com/ Le "Customer Networks" e le "Employee Networks" sono "Social networks"…
  • 31. Complessità e complicazione 1955 2010 Indice di complessità (requisiti aziendali) 6 X fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity" (Boston Consulting Group – Indice di Complessità) Global scale Local responsiveness Custo- mization Standar- dization Growth Current performance Efficiency Innovation Power Performance Reliability Simplicity Choice Green
  • 32. Complessità e complicazione 1955 2010 Indice di complessità (requisiti aziendali) 6 X (Boston Consulting Group – Indice di complicazione) Complicatedness Components Complicatedness in organizations' structure • # of evaluators • # of people giving tasks / goals • # of interface roles interacting with • Evolution of number of specialized positions in unit • Evolution of number of specialized positions in company • # of dimensions in the most complex matrix • # of layers in longest hierarchical line (unit) • # of layers in longest hierarchical line (company) Complicatedness in organizations' processes & procedures • # meetings per week • Evolution of number of committees • # of daily emails received • # of recipients in emails • # of approvals necessary for important decisions • # of people involved in the decision process • Evolution of number of documented procedures in unit • # of KPIs used to monitor activity • # of criteria used in evaluation 1. Answers are used to calculate composite index of complicatedness with Partial Least Square Path Modeling (PLS-PM), an algorithm that combines principal component analysis (PCA) and regression analysis Source: Y. Morieux (2011), "To Boost Productivity, Try Smart Simplicity", BCG.Perspectives Indice di complicazione (complicazione organizzativa) 35 X Complicatedness Effects Effects of complicatedness on organizations • # weekly working hours • # weekly hours spent in meetings • % of non useful time spent in meetings • # monthly hours spent in reporting • % of non useful emails received • % of non useful approvals needed • Time to take a decision • # of non useful interface roles interacting with
  • 33. Complessità e complicazione 1955 2010 Indice di complessità (requisiti aziendali) 6 X Source: Y. Morieux (2011), "To Boost Productivity, Try Smart Simplicity", BCG.Perspectives Indice di complicazione (complicazione organizzativa) 35 X Nel primo 20% delle aziende più complicate:  il management passa il proprio tempo:  per il 40% a scrivere report  dal 30% al 60% in riunioni di coordinamento  i team spendono dal 40% all' 80% del tempo in attività non collegate alla produzione (generazione di valore). In media:  il 40% della popolazione passa più di 14 ore alla settimana in riunioni (2X)  il tempo speso a scrivere report è cresciuto del 40%  il numero delle mail giornaliere è triplicato  il numero dei ruoli di interfaccia considerati inutili è duplicato. (Boston Consulting Group – Indice di complicazione)
  • 35. "…the key to managing complexity is the combination of autonomy and cooperation…" Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press "Non dite mai alle persone come fare le cose. Ditegli solo cosa fare e vi sorprenderanno con la loro ingegnosità." George Smith Patton Come uscirne ? PERCHE' ?
  • 36. "…the key to managing complexity is the combination of autonomy and cooperation…" Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press "Non dite mai alle persone come fare le cose. Ditegli solo cosa fare e vi sorprenderanno con la loro ingegnosità." George Smith Patton Come uscirne ? …perché le strutture sociali che si generano autonomamente tra soggetti che cooperano sono più efficienti… (i.e. reagiscono prima alle sollecitazioni dell'ambiente)
  • 38. da cum – plicare (con pieghe)  può essere "spiegato" COMPLICATO
  • 39. COMPLESSO da cum – plectere (con intrecci)  non può essere "spiegato"
  • 41. COMPLESSO  Le proprietà del sistema non sono riconducibili alle proprietà delle parti (proprietà emergenti).  Se si elimina un componente il sistema non ne risente. Esempi  Internet (router)  Sistema nervoso  Strutture sociali  Sistemi economici  Traffico  … COMPLICATO  Le proprietà del sistema derivano e possono essere previste a partire dalle proprietà delle parti.  Se si elimina un componente il sistema ne risente Esempi  Progetti  Manufatti (tecnologici e non)  Strutture organizzative  … Il funzionamento di un sistema complesso "emerge" dal modo in cui sono collegati gli elementi che lo compongono. Gli elementi della maggior parte dei sistemi complessi sono connessi con un modello di rete definito "piccolo mondo". NB sono tutte "reti" di elementi
  • 42. RETI "PICCOLO MONDO" I sistemi complessi, indipendentemente dalle caratteristiche e dal numero degli elementi che li compongono, tendono ad avere caratteristiche simili e apparentemente contraddittorie:  basso grado di connessione: la maggior parte degli elementi è connessa con pochi altri, solo pochi (hub) sono connessi con molti altri elementi (ci sono pochi archi).  alto livello di aggregazione: gli elementi connessi allo stesso elemento tendono ad essere connessi tra di loro (triangoli).  basso grado di separazione: ogni elemento è connesso tramite pochi intermediari con qualsiasi altro elemento della rete. Grado medio di connessione = 3.834 Livello medio di aggregazione = 0.522 Grado medio di separazione = 1.803 In media due nodi non sono collegati, ma la loro "distanza" è molto breve. La distanza tra due nodi qualsiasi cresce con il logaritmo del numero dei nodi.
  • 43.  292 nodi  Distanza massima = 3  Distanza media = 1,90 I MERCATI SONO COMPLESSI Facebook: Fan Page SMART Utenti che hanno commentato lo stesso post, post tra il 15 e il 31 gennaio 2015 tante comunità interconnesse moltiplicazione requisiti (simultanei !)
  • 44. COMPLESSOCOMPLICATO Struttura sociale Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001  20 nodi  Distanza massima = 6  Distanza media = 3,37  292 nodi  Distanza massima = 3  Distanza media = 1,90 Struttura gerarchica QUAL'E' PIU' EFFICIENTE ?
  • 45. Perché la macchina del caffè funziona meglio della comunicazione istituzionale… La probabilità che un'informazione "attraversi" l'organizzazione se due elementi distanti D comunicano con probabilità P è uguale a PD 0% 25% 50% 75% 100% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Probabilità di attraversamento 2 3 4 5 6 7 2 3 4 5 6 7 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 90% 81% 73% 66% 59% 53% 48% 80% 64% 51% 41% 33% 26% 21% 70% 49% 34% 24% 17% 12% 8% 60% 36% 22% 13% 8% 5% 3% 50% 25% 13% 6% 3% 2% 1% 40% 16% 6% 3% 1% 0% 0% 30% 9% 3% 1% 0% 0% 0% 20% 4% 1% 0% 0% 0% 0% 10% 1% 0% 0% 0% 0% 0% P=probabilitàdicomunicazione D = distanza tra gli elementi In più in una rete "piccolo mondo" la distanza tra due nodi qualsiasi cresce con il logaritmo del numero dei nodi !
  • 46. FINE DELLA PARENTESI TEORICA: COMPLICATO vs. COMPLESSO Per saperne di più: http://www.amazon.it/Nexus-societ%C3%A0-leconomia-comunicazione-funzionano/dp/8804533331/
  • 47. …MA ANCHE L'AZIENDA E' UNA STRUTTURA (RETE) SOCIALE…
  • 48. COMPLESSOCOMPLICATO Struttura sociale Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001  20 nodi  Distanza massima = 6  Distanza media = 3,37  20 nodi  Distanza massima = 5  Distanza media = 2,37 Struttura gerarchica IN AZIENDA CONVIVONO DUE STRUTTURE
  • 50. Le origini dei social network Jacob L. Moreno (1889-1974)
  • 51. QUESTO NON E' UN SOCIAL NETWORK !
  • 52. QUESTO E' UN SOCIAL NETWORK ! (e le relazioni tra di loro) Le persone che io seguo su LinkedIn
  • 53. Una rete sociale (social network) consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da un qualche legame sociale.
  • 54. Una rete sociale (social network) consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da un qualche legame sociale. Per gli esseri umani i legami vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. La rappresentazione e l'analisi delle reti sociali, si fa con la (social) network analysis.
  • 55. probabilità di comunicare frequenza di comunicazione relazione personale struttura sociale …più è frequente la comunicazione, più è forte la relazione personale  "legami forti" vs "legami deboli" Come nascono i legami sociali
  • 56. partecipanti + relazioni (lavorative) = struttura (rete) sociale aziendale Dir.gen. Produzione Prod. 1 …. Prod. n Vendite Area 1 …. Area m Amm.ne Organizzazione Team di Progetto Processi Comunità professionali Le relazioni sociali (lavorative) tra le persone sono generate dalle attività di comunicazione riguardanti le attività lavorative Come nascono i legami sociali in azienda
  • 57. Dir.gen. Produzione Prod. 1 …. Prod. n Vendite Area 1 …. Area m Amm.ne Organizzazione Team di Progetto Processi Comunità professionali attenzione ai "legami forti"! le persone che hanno legami forti tra di loro tendono a vedere le cose nello stesso modo… legami forti silos organizzativi Come nascono i legami sociali in azienda
  • 58. Comunicazione verticale Comunicazione orizzontale Comunicazione diagonale Rob Cross et al. "Knowing What We Know: Supporting Knowledge Creation and Sharing in Social Networks", Organizational Dynamics 2001 Dall'organigramma alla rete sociale
  • 59. Comunicazione verticale Comunicazione orizzontale Comunicazione diagonale Rob Cross, Andrew Parker "The Hidden Power of Social Networks: Understanding How Work Really Gets Done in Organizations" Harvard Business Press 2004 Dall'organigramma alla rete sociale
  • 60. …IN UNA RETE SOCIALE QUANDO EMERGONO COMPORTAMENTI COLLABORATIVI TRA LE PERSONE ?
  • 62. Collaborazione Emergente: 1. Obiettivi comuni
  • 65. Collaborazione Emergente: 4. Relazione sociale
  • 66. Obiettivi Comuni Social Objects Strumenti comunicazione Relazione Sociale collaborazione emergente Contenuti aziendali: • Trouble tickets • Specifiche • Piani di lavoro • …. Obiettivi reali delle persone Strutt. Organizzativa: • Formale • Informale • Processi spazi di lavoro, riunioni e-mail, telefono, passa-parola piattaforme enterprise 2.0
  • 67. Comunicazione verticale Comunicazione orizzontale Comunicazione diagonale Processi Comunicazione Struttura Sociale (rete) La struttura sociale è dinamica ! Dall'organigramma alla rete sociale
  • 68. "…the key to managing complexity is the combination of autonomy and cooperation…" Y. Morieux, P. Tollman (2014), "Six Simple Rules", Harvard Business Review Press "Non dite mai alle persone come fare le cose. Ditegli solo cosa fare e vi sorprenderanno con la loro ingegnosità." George Smith Patton Come uscirne ? COME ?
  • 69. Ripensare l'approccio organizzativo… Hard Organization = (Structure + Procedures) x Motivation ($) IncentivesRules, KPI'sRoles / links Accountabilities Performance under control
  • 70. Performance as a by-product Mindset, informal group Ripensare l'approccio organizzativo… Hard Organization = (Structure + Procedures) x Motivation ($) Soft Organization = (Feelings + Relationships) x Leadership style
  • 71. Ripensare l'approccio organizzativo… Mindsets Feelings Values… Behaviors Context • e.g., trust The assumed theory 'To change what people do, change their mindsets, feelings and values' Change levers fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity"
  • 72. Le performance aziendali sono un risultato diretto del comportamento delle persone: di quello che fanno, di come interagiscono, delle decisioni che prendono. Il comportamento delle persone è razionale:  Il modo di (re)agire delle persone è una risposta razionale al contesto in cui operano; c'è sempre una "buona ragione" per il loro comportamento  Le "regole" (strutture, processi, incentivi) influenzano i comportamenti solo indirettamente Detto in altro modo, le persone oppongono resistenza ad andare contro quelli che pensano essere i propri interessi Ripensare l'approccio organizzativo…
  • 73. Leve Organizzative Strutture - Processi – Procedure – Metriche – Incentivi – Sistemi Informativi – Formazione – Comunicazione … Risultati per l'organizzazione Performance e soddisfazione nel lavoro Persone Compiti / problemi Vincoli Comportamenti/ interazioni Risorse fonte: Yves Morieux, Peter Tollman, 'Six Simple Rules: How to Manage Complexity Without Getting Complicated', Harvard Business Review Press, 2014 ?contesto Compiti / problemi Risorse Vincoli Ripensare l'approccio organizzativo…
  • 74. Ripensare l'approccio organizzativo… Mindsets Feelings Values… Behaviors Context • e.g., trust The assumed theory • e.g., cooperation Mindsets Feelings Values… Behaviors Context • e.g., trust What is actually happening 'Desired behaviors spontaneously emerge when you adequately change the context. Mindsets, feelings and values follow'. 'To change what people do, change their mindsets, feelings and values' Change levers Change levers fonte: Boston Consulting Group "High Performance Culture" e "How to respond to an ever increasing complexity" Smart working Working Context
  • 75. Il ruolo della tecnologia… dal digital workplace allo smart working
  • 76.
  • 77. Il ruolo della tecnologia… dal digital workplace allo smart working
  • 78. perché il lavoro è un posto ?perché il lavoro è un posto ? "vado al lavoro…"
  • 79. il "knowledge work" può essere svolto ovunque sia disponibile un posto di lavoro digitale:  connessione di rete (Internet)  accesso alle applicazioni (cloud)  postazione di lavoro (laptop, tablet,…)  strumenti di comunicazione (smartphone) Digital workplace
  • 80. il "knowledge work" può essere svolto ovunque sia disponibile un posto di lavoro digitale:  connessione di rete (Internet)  accesso alle applicazioni (cloud)  postazione di lavoro (laptop, tablet,…)  strumenti di comunicazione (smartphone) Digital workplace
  • 81. Obiettivi Comuni Social Objects Strumenti condivisione Relazione Sociale collaborazione emergente Contenuti aziendali: • Trouble tickets • Specifiche • Piani di lavoro • …. Obiettivi reali delle persone Strutt. Organizzativa: • Formale • Informale • Processi spazi di lavoro, riunioni e-mail, telefono, passa-parola piattaforme enterprise 2.0 il posto di lavoro non è più "un posto" Digital workplace
  • 82. collaborazione emergente Contenuti aziendali: • Trouble tickets • Specifiche • Piani di lavoro • …. Obiettivi reali delle persone Strutt. Organizzativa: • Formale • Informale • Processi il posto di lavoro "digitale" spazi di lavoro, riunioni e-mail, telefono, passa-parola piattaforme enterprise 2.0 Obiettivi Comuni Social Objects Strumenti condivisione Relazione Sociale Digital workplace
  • 83. Stesso luogo Luoghi diversi Spazio Sincrono Tempo Asincrono Digital workplace
  • 84. Stesso luogo Luoghi diversi Spazio Sincrono Tempo Asincrono Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
  • 85. cc cc cc cc cc cc cc cc Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
  • 86. Digital workplace: la mail come prosecuzione della conversazione…
  • 87. Stesso luogo Luoghi diversi Spazio Sincrono Tempo Asincrono Digital workplace
  • 88. Stesso luogo Luoghi diversi Spazio Sincrono Tempo Asincrono I canali:  informazioni create e distribuite da tutti  bassa visibilità e condivisione Le piattaforme:  contenuto creato e gestito da pochi  alta visibilità e condivisione Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
  • 89. * …secondo i profili utente assegnati ad ognuno… Stesso luogo Luoghi diversi Spazio Sincrono Tempo Asincrono I canali:  informazioni create e distribuite da tutti  bassa visibilità e condivisione Le piattaforme:  contenuto creato e gestito da pochi  alta visibilità e condivisione Le piattaforme 2.0:  contenuto creato e gestito da tutti *  alta visibilità e condivisione Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
  • 90. canale di comunicazione A B Avrei la richiesta x*. A chi mi rivolgo ? C v. 1.0v. 1.0v. 2.0 Ti mando una mail Ho una richiesta x*. So che B mi può aiutare Avrei la richiesta x*, mi puoi aiutare ? * Richiesta di un documento, soluzione a un problema, nome di un contatto,… Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
  • 91. Piattaforma canale di comunicazione B Avrei la richiesta x*. A chi mi rivolgo ? C v. 1.0v. 2.0 Vai sull'intranet A Ho una richiesta x*. So che B mi può aiutare Avrei la richiesta x*, mi puoi aiutare ? v. 1.0 alert * Richiesta di un documento, soluzione a un problema, nome di un contatto,… v. 2.0B 1. A viene aggiornato sulle nuove versioni; 2. C non ha bisogno di sapere chi lo può aiutare; 3. C conosce chi lo può aiutare; 4. C riceve l’informazione aggiornata. Digital workplace: piattaforme e canali di comunicazione
  • 92. ROI ? Organizzare un "potluck party"
  • 93. Digital workplace: comunicazione "social" e condivisione delle conoscenze… Enterprise Social Network ACTIVITY STREAM ?  Seguire persone / contenuti 
  • 94.
  • 95. Cultura manageriale Ambiente di lavoro High performance work practices Tecnologia Smart working "Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD) Smart working …ma la tecnologia (ovviamente) è solo un aspetto, e neanche il più importante, per un nuovo modo di lavorare: lo Smart Working…
  • 96. …ma la tecnologia (ovviamente) è solo un aspetto, e neanche il più importante, per un nuovo modo di lavorare: lo Smart Working… Cultura manageriale Ambiente di lavoro High performance work practices Tecnologia Smart working "Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD) Smart working
  • 97. gli strumenti "social" favoriscono la comunicazione e l'interazione… …anche con clienti e fornitori
  • 99. Mondo esterno Azienda n° verde rete / negozio sito aziendale ….. …prima dei social network Partecipante esterno Partecipante aziendale
  • 100. Azienda n° verde rete / negozio sito aziendale ….. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Il mondo esterno parla dell’azienda e dei suoi prodotti … Partecipante esterno Partecipante aziendale …con i social network
  • 101. Azienda n° verde rete / negozio sito aziendale ….. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Presidio commerciale diretto o in outsourcing Partecipante esterno Partecipante aziendale …il presidio dei social network
  • 102. n° verde rete / negozio sito aziendale ….. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet ? Creazione del Social Network Interno Partecipante esterno Partecipante aziendale …il social network interno
  • 103. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale …i social network estesi
  • 104. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale …i social network estesi comunità e processi interni customer engagement Customer feedback Customer experience Idee di miglioramento Miglior prodotto/servizio
  • 105. …ok, ma come posso usare queste idee nel fuori dall'azienda ?
  • 106. Grande Azienda Piccola Impresa Professionista …questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali indipendentemente dal contesto…
  • 107. Grande Azienda Piccola Impresa Professionista …questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali indipendentemente dal contesto…
  • 108. Grande Azienda Piccola Impresa Professionista …questo approccio è applicabile a tutte le attività professionali indipendentemente dal contesto…
  • 109.
  • 110.
  • 111. Cultura manageriale Ambiente di lavoro High performance work practices Tecnologia Smart working Un modello di smart working "Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
  • 112. Cultura manageriale Ambiente di lavoro High performance work practices Tecnologia Smart working Un modello di smart working: Tecnologia "Smart working - How smart is UK PLC? " - Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD)
  • 113. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale …i social network estesi comunità e processi interni customer engagement Customer feedback Customer experience Idee di miglioramento Miglior prodotto/servizio
  • 114. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer experience Idee di miglioramento Customer feedback spazio di lavoro privato professional branding Miglior prodotto/servizio
  • 115. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer feedback Customer experience Idee di miglioramento Miglior prodotto/servizio spazio di lavoro privato professional branding
  • 116. Perché il professional branding? quando incontrate qualcuno (per lavoro o meno), di solito: lo cercate sulla rete ? conoscete già il perchè: basta pensare che anche gli altri fanno lo stesso con voi… non avete bisogno di un professional branding: probabilmente non ne percepite i benefici… si no CONTINUA STOP
  • 117. Due tipi di branding… PERSONAL PROFESSIONAL Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità professionali …non sono alternativi, ma possono convivere…
  • 118. Due tipi di branding… PERSONAL PROFESSIONAL Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità professionali Alcuni riferimenti:  Guida LinkedIn al Professional Branding  About careers: How to Create a Professional Brand  About careers: How to Build Your Personal Brand
  • 119. Due tipi di branding… PERSONAL PROFESSIONAL Mi presento come individuo Mi presento per le mie capacità professionali Perché dovrei scegliere te ? Conta di più essere bravo o comunicare quanto sei bravo ?
  • 120. Carneade! chi era costui ?
  • 121. …quello che raccontiamo di noi… vs. quello che la rete racconta di noi… è coerente non è coerente dà una cattiva immagine B. sulla rete c'è qualcosa e, rispetto a quello che raccontiamo: A. sulla rete non c'è niente
  • 122.  conoscere se stessi e le proprie capacità / potenzialità  trovare contenuti / esperienze da comunicare  costruire relazioni online e offline  utilizzare le relazioni per valorizzare contenuti ed esperienze e viceversa NB scrivere cose che ci vengono riconosciute dalle persone che già ci conoscono !
  • 123.
  • 124. Rete Sociale vs Servizio di Social Network  “Una rete sociale (social network) è una struttura sociale fatta di individui (o organizzazioni) che sono collegati (connessi) da uno o più tipi di legame o interdipendenza quali: amicizia, parentela, interesse comune, rapporto finanziario, antipatia, rapporti sessuali, credenze, conoscenza o stima.”  “Un servizio di social network è un servizio, una piattaforma o un sito che ha per obiettivo costruire o supportare delle reti sociali o delle relazioni sociali tra persone che condividono interessi o attività.” (wikipedia)
  • 125. Cosa vuol dire essere in un social network  Avere qualcosa in comune con le persone o le organizzazioni della rete sociale di cui si vuole essere parte;  Avere un "presence plan" e renderlo operativo pubblicando regolarmente dei contenuti di interesse per la vostra rete su uno o più servizi di social networking;  Monitorare gli accessi delle persone della vostra rete ai vostri contenuti e riposizionarsi se necessario.
  • 126. Cosa vuol dire essere in un social network  Avere qualcosa in comune con le persone o le organizzazioni della rete sociale di cui si vuole essere parte;  Avere un "presence plan" e renderlo operativo pubblicando regolarmente dei contenuti di interesse per la vostra rete su uno o più servizi di social networking;  Monitorare gli accessi delle persone della vostra rete ai vostri contenuti e riposizionarsi se necessario.
  • 127. Il "presence plan" 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 128.
  • 129. Il "presence plan" 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 130. Il "presence plan": la pianificazione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 131. Il "presence plan": la pianificazione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 132. …i miei argomenti (tag) sono cercati sulla rete ? Il "presence plan": la pianificazione
  • 133. Il "presence plan": la pianificazione • Google trends
  • 134. Il "presence plan": la pianificazione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 135. Il "presence plan": la pianificazione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 136. Il "presence plan": 3. attivare i servizi di comunicazione e condivisione pagine Web (post) linksfiles (MS Office, pdf,..) video audio immagini documenti multimedia riferimentiCONTENUTI SUPPORTO CANALE DI DISTRIBUZIONE PUBBLICO blog social bookmarking file hosting video sharing image hosting SERVIZI DI SOCIAL NETWORKING business oriented microblogging consumer oriented social objects strumenti di condivisione strumenti di comunicazione
  • 137. Il "presence plan": 3. attivare i servizi di comunicazione e condivisione pagine Web (post) linksfiles (MS Office, pdf,..) video audio immagini documenti multimedia riferimentiCONTENUTI SUPPORTO CANALE DI DISTRIBUZIONE PUBBLICO Slideshare SERVIZI DI SOCIAL NETWORKING
  • 138. Il "presence plan": 3. attivare i servizi di comunicazione e condivisione pagine Web (post) linksfiles (MS Office, pdf,..) video audio immagini documenti multimedia riferimentiCONTENUTI SUPPORTO CANALE DI DISTRIBUZIONE PUBBLICO Slideshare SERVIZI DI SOCIAL NETWORKING
  • 139. Il "presence plan": la pianificazione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 140. Il "presence plan": l'esecuzione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 141. Il "presence plan": l'esecuzione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 142. Il "presence plan": 7. Pubblicare i contenuti… pagine Web (post) linksfiles (MS Office, pdf,..) video audio immagini documenti multimedia riferimentiCONTENUTI SUPPORTO CANALE DI DISTRIBUZIONE PUBBLICO Slideshare SERVIZI DI SOCIAL NETWORKING  Pubblicare in un solo posto (linkedin) video, documenti, immagini, links
  • 143. Il "presence plan": 7. Pubblicare i contenuti… …un documento presente sul PC  Scrivere un post (testo lungo) su linkedin  Caricare una presentazione su slideshare (scaricabile e non): – Come ppt – Come pdf …un contenuto presente su Internet  Inserire un contenuto youtube o slideshare in un post linkedin  Pubblicare direttamente dal browser su linkedin
  • 144. Il "presence plan": l'esecuzione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 145. Il "presence plan": l'esecuzione 1. Definire gli obiettivi: – Farsi conoscere da potenziali clienti: • Per attività estemporanee (contratti / commesse) • Per attività continuative (datori di lavoro) – Restare aggiornati – … 2. Identificare il target della comunicazione (…serve anche per la lingua) 3. Avere una massa critica di materiali per avviare il processo 4. Identificare gli argomenti della comunicazione (tags) 5. Attivare i servizi Internet di condivisione e comunicazione prescelti 6. Pianificare la comunicazione (cosa pubblicare, quando e con quali servizi…) in funzione della propria disponibilità (tempo x produrre contenuti, materiali pregressi,…) 7. Produrre e/o raccogliere dalla rete, sistematicamente contenuti (argomenti x target): pagine web, links, documenti, video / audio, immagini. 8. Pubblicare contenuti sistematicamente usando gli strumenti di condivisione adeguati 9. Interagire con il target 10. Rivedere periodicamente il piano di comunicazione
  • 146. Il "presence plan": 8. interagire con il target pagine Web (post) linksfiles (MS Office, pdf,..) video audio immagini documenti multimedia riferimentiCONTENUTI SUPPORTO CANALE DI DISTRIBUZIONE PUBBLICO Slideshare SERVIZI DI SOCIAL NETWORKING  Pubblicare in un solo posto (linkedin) video, documeni, immagini, links  Collegare un post linkedin ai social network
  • 147. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer feedback Customer experience Idee di miglioramento Miglior prodotto/servizio spazio di lavoro privato professional branding
  • 148. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer experience Idee di miglioramento spazio di lavoro privato professional branding Customer feedback Miglior prodotto/servizio
  • 149.
  • 150. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer experience Idee di miglioramento spazio di lavoro privato professional branding Customer feedback Miglior prodotto/servizio
  • 151. Yammer è un social network chiuso (à la Facebook, LinkedIn) destinato agli utenti all'interno delle imprese, non è indicizzato dai motori di ricerca, non è accessibile a chi non sia espressamente invitato. Può essere utilizzato per scambiare informazioni, condividere documenti, seguire colleghi, lasciare che gli altri sappiano su cosa si sta lavorando e commentare i contributi di altri colleghi. Gli utenti possono scegliere quali e di chi sono le informazioni che vogliono vedere, e selezionare gli argomenti e le persone che desiderano. È usato, per esempio, anche al MIT (vedere qui il loro utilizzo…) Documentazione: • http://about.yammer.com/yammer-blog/getting-started-with-yammer-the-basics-and-beyond/ • http://about.yammer.com/success/wp-content/uploads/2013/07/Getting-Started-Training- Guide-.pptx NB ne esiste una versione gratuita che però richiede un account di mail privato (i.e. diverso da gmail, yahoo,… es. mario.rossi@mrossi.it )
  • 152. NB ne esiste una versione gratuita che però richiede un account di mail privato (i.e. diverso da gmail, yahoo,… es. mario.rossi@mrossi.it ) rete mrossi.it rete acme.com
  • 153. Social network internet (twitter, youtube, linkedin,...) Social network intranet Servizio clienti Esperto Esperto Questo è da risolvere… La risposta va bene… Si deve fare così… Ho questo problema… Io ho lo stesso problema… Partecipante esterno Partecipante aziendale Customer experience Idee di miglioramento spazio di lavoro privato professional branding Customer feedback Miglior prodotto/servizio