2. Raccolta Differenziata
La raccolta differenziata è stata generalmente concepita, fino ad oggi, come un servizio
aggiuntivo al normale circuito di raccolta del rifiuto destinato allo smaltimento (cassonetti
differenziati).
Questo schema di raccolta si è però dimostrato inadeguato, essendo strutturalmente
caratterizzato da livelli di capacità medio-bassi e risultato antieconomico se forzato oltre i
limiti.
Inoltre se intensivizzata consente di raggiungere percentuali di recupero massime
nell’ordine del 15-25%. (piano provinciale per l’organizzazione del sistema integrato di
gestione dei RU).
Sotto il profilo operativo ed economico la raccolta differenziata diventa un’altra voce di
costo nel bilancio senza utilizzarne appieno le favorevoli ricadute su tutto il sistema di
raccolta e trattamento.
Operando la completa revisione del sistema e puntando principalmente sulla massima
intercettazione di tutto ciò che è pesante in discarica, si possono trarre assoluti benefici, i
migliori risultati di ottimizzazione del servizio (con alti livelli di recupero) sono ascrivibili
alla rimozione di tutti i cassonetti differenziati ed indifferenziati collettivi e la
contemporanea adozione del sistema “porta a porta”.
Contenitori per singola abitazione di piccolo o piccolissimo volume, di “prossimità” per
spazi condominiali, elevata capillarizzazione, sacchi trasparenti e semitrasparenti
possono influenzare positivamente l’esito della raccolta differenziata, costringendo il
cittadino ad una maggiore “responsabilizzazione”.
3. Raccolta Differenziata
Porta a Porta vs Raccolta Stradale
Raccolta
Porta a Porta
VANTAGGI SVANTAGGI
Più differenziato (alta percentuale) Più costoso (più costi di gestione)
Più decoro urbano (no cassonetti per
strada)
Vetro e plastica sconveniente per
piccole utenze
Diminuzione del rifiuto
Privacy zero (tutti vedono le nostre
abitudini)
Meno indifferenziato (meno costi di
smaltimento)
Estetica (brutto da vedere in centro
i sacchetti/bidoni)
Più responsabilizzazione dell’utente Ingombro in casa
Raccolta
stradale
(cd Igenio)
VANTAGGI SVANTAGGI
Più economico (meno costi di
gestione)
Meno differenziato (bassa
percentuale 15/35%)
La chiavetta dovrebbe attestare la
quantità di rifiuto e la periodicità del
conferimento
Cassonetti per strada (meno decoro
urbano)
Emersione affitti in nero Più indifferenziato
Distanti dall’utenza
Soggetti ad atti vandalici
Orari determinati
Abbandono del rifiuto nel sito di
installazione fuori orario
Esclusione dei non residenti
4. Porta a Porta
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti che consente di raggruppare
quelli urbani in base alla loro tipologia materiale, compresa la frazione organica umida, e
di destinarli al riciclaggio, e quindi al riutilizzo di materia prima. Raccolti dai cittadini in
cassonetti o campane distinte per materia (la carta, la plastica, il vetro, l’alluminio, i
metalli ferrosi) o divisi a monte nelle case e recuperati a domicilio dai comuni (è questo il
metodo più efficiente, il cosiddetto “porta a porta”) vengono destinati ad impianti di
trattamento dei rifiuti. Qui vengono depurati dalla presenza di materiali estranei e non
omogenei, e avviati agli impianti industriali di produzione che impiegano quelle che, a
questo punto, sono divenute “materie prime seconde”.
La raccolta differenziata, dunque, risponde a due problemi legati all’aumento
esponenziale della produzione di rifiuti: il consumo di materia prima (diminuito appunto
grazie al riciclo) e la riduzione delle quantità destinate alle discariche e agli inceneritori.
Inoltre, dalla gestione integrata dei rifiuti può venire anche un contributo importante alla
lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria. Secondo stime di Legambiente,
chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in
atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 chili all’anno.
La normativa nazionale individua precisi obiettivi da raggiungere per quanto riguarda la
raccolta differenziata, con un minimo del 45% nel 2008 e del 65% nel 2012. Obiettivi
rispetto ai quali il Paese viaggia a tre velocità: il Nord vicino a arrivato al target, il Centro
che solo in alcune aree si avvicina allo standard settentrionale, e il Sud in cui, a parte
poche eccezioni, queste raccolte sono ancora una chimera.
Legambiente
“Legambiente è sempre stata favorevole al porta a porta perché è una iniziativa che va
nella direzione della diminuzione e del riciclo dei rifiuti. Altre realtà a noi vicine hanno già
ottenuto grandi risultati. Il porta a porta sicuramente comporterà qualche problema per
l’Amministrazione comunale, per il gestore e per i cittadini ma è importante andare in
questa direzione perché ciò comporta un radicale cambiamento negli stili di vita”.
5. Comuni Ricicloni
Il Comune di Seborga a far data dal 18 novembre 2013 ha completamente innovato il
servizio di gestione della raccolta dei rifiuti: compostiera di comunità, raccolta
domiciliare, tracciabilità del rifiuto, pesata dello stesso abbinato alla singola
utenza,cassonetti informatizzati per il vetro con apertura a badge, bidone pressa lattine,
isola ecologica ai sensi del D.M. del 2008 per lo stoccaggio di carta, cartone e plastica,
sistemi di raccolta dedicati per rifiuti speciali e pericolosi, tra cui l’isola per la raccolta
degli oli vegetali, raccolta dedicata del verde e porta a porta degli ingombranti sono i
principali punti di forza del sistema.
Interventi forti che hanno fatto si che il Comune passasse da una percentuale di raccolta
differenziata di poco più del 36% a quella attuale che, tenuto conto dell’incremento del
rifiuto dei mesi estivi, è superiore al 75 % Tutte le utenze presenti sul territorio sono state
dotate di idonei kit con bidoncino e sacchetti di vario colore (conformi alla normativa
europea), con etichette coordinate riportanti un codice identificativo, nel pieno rispetto
della privacy, al fine di controllare la differenziazione del rifiuto ed arrivare nel 2015 alla
tariffazione puntuale nel pieno rispetto del principio comunitario “ chi più inquina più
paga”.
L’isola ecologica ha un ruolo fondamentale, all’interno della stessa si procede alla
riduzione volumetrica e allo stoccaggio della plastica e della carta; il più grande risultato
che si è raggiunto in soli 6 mesi è che oggi Seborga non solo differenzia ma ricicla il
rifiuto, riducendo la filiera, saltando alcuni intermediari e rivolgendosi direttamente a
coloro che si interfacciano con i consorzi di riferimento, creando economie di scala.
L’intero “ciclo” viene gestito da due software che consentono una raccolta puntuale dei
dati necessari, la tecnologia supporta gli uffici non solo in ambito tributario ma anche per
gli adempimenti burocratici che derivano dalla compostiera di comunità. Grazie a
quest’ultima oggi il Comune smaltisce in loco la frazione organica trasformandola in
compost, vista la capacità e le dimensioni della macchina alla stessa si sono affiancate
le compostiere domestiche anche se obbiettivo dell’immediato futuro è quello di
acquistare un ulteriore composter per trattare in maniera completa e su tutto il territorio
questa tipologia di rifiuto.
6. Green Economy
La vera sfida per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese viene dalla green
economy. E’ quanto sostiene CONAI nello studio “Ricadute occupazionali ed
economiche nello sviluppo della filiera del riciclo dei rifiuti urbani”.
Lo studio realizzato da CONAI, in collaborazione con Althesys, valuta quali ricadute
occupazionali ed economiche per il nostro Paese si possano conseguire con il
raggiungimento degli obiettivi europei al 2020, che fissano al 50% il riciclo dei rifiuti
urbani.
La sessione dedicata all’”Economia Del Riciclo Dei Rifiuti” coordinata da CONAI e da
COBAT, ha visto i principali attori della filiera del riciclo confrontarsi circa le prospettive di
crescita economica e le concrete proposte di sviluppo del settore industriale del
recupero.
“La normativa europea sui rifiuti” ha dichiarato Walter Facciotto, Direttore Generale di
CONAI “ha fissato obiettivi più ambiziosi rispetto al passato che a nostro avviso solo
attraverso lo sviluppo della green economy potranno essere raggiunti. In particolare ciò
significa realizzare una più marcata industrializzazione della filiera italiana del waste
management: dalle economie di scala, agli investimenti in infrastrutture, fino allo sviluppo
dell’innovazione e della ricerca.”
7. Green Economy
La gestione dei rifiuti urbani oggi
Ad oggi, la situazione italiana nella gestione dei rifiuti urbani è ancora eterogenea. A
livello Paese circa un terzo dei rifiuti urbani è avviato a riciclo e il ricorso alla discarica
supera di poco il 40%: al Nord viene conferito in discarica solo il 22% dei rifiuti a fronte
del 60% delle Regioni del Sud.
L’evoluzione al 2020
Lo studio di CONAI elabora due possibili scenari. Il primo scenario è definito teorico e
prevede il raggiungimento del 50% del riciclo dei rifiuti urbani nelle tre macro aree Nord,
Centro e Sud ed il conseguente sostanziale superamento del ricorso alla discarica.
Il secondo scenario, definito prudente, tiene conto delle attuali differenti situazioni ed
ipotizza il raggiungimento di un tasso medio nazionale di riciclo dei rifiuti urbani al 50%,
con punte minime al 40% e punte massime al 61%. In questo scenario, il conferimento
in discarica si ridurrebbe di 4 milioni di tonnellate, ovvero rispetto al 2013 del 20% al
Centro Sud e del 10% al Nord.
Gli effetti sull’occupazione
Nello scenario prudente, gli addetti aggiuntivi (occupazione diretta e indiretta) della filiera
del riciclo (raccolta differenziata, trasporto, selezione e riciclo al netto dell’occupazione
persa in altri settori, come per esempio le discariche) sarebbero circa 76.400, cui si
andrebbero ad aggiungere ulteriori 12.600 posti creati dalla nuova necessaria
infrastruttura impiantistica, per un totale di 89.000 nuovi posti di lavoro.
Gli effetti occupazionali sarebbero più evidenti al Centro e al Sud, grazie al solo
decollo della raccolta differenziata, mentre al Nord il maggiore impatto occupazionale si
avrebbe nell’implementazione dell’industria del riciclo.
Le ricadute economiche complessive
L’occupazione non è l’unico fattore a beneficiare della diffusione e del rafforzamento dei
sistemi di gestione integrata dei rifiuti. Il volume d’affari incrementale della filiera
(raccolta differenziata, trasporto, selezione, produzione di semilavorati per il riciclo,
compostaggio, termovalorizzazione etc.) nello scenario prudente è valutato pari a circa
6,2 miliardi, gli investimenti in infrastrutture in 1,7 miliardi, mentre il valore aggiunto
generato da tali attività sarebbe di 2,3 miliardi.
Rilevanti potranno essere i benefici economici netti, cioè la differenza i benefici generati
dal sistema CONAI e i costi. Un precedente studio di Althesys, infatti, ha valutato che,
per la sola filiera del riciclo degli imballaggi da rifiuti urbani, dal 1998 al 2012 i benefici
netti sono pari a circa 12,7 miliardi di euro.
9. Quali servizi?
90511000-2 Servizi di raccolta di rifiuti;
90511100-3 Servizi di raccolta di rifiuti solidi urbani;
90511200-4 Servizi di raccolta di rifiuti domestici;
90511300-5 Servizi di raccolta dell’immondizia;
90512000-9 Servizi di trasporto di rifiuti;
90600000-3 Servizi di pulizia e di igienizzazione di aree urbane o rurali e
servizi connessi;
90610000-6 Servizi di pulizia e di spazzamento delle strade;
77311000-3 Servizi di manutenzione giardini ornamentali o ricreativi;
77340000-5 Potatura di alberi e siepi.
Il vocabolario principale poggia su una struttura ad albero di codici che possono avere fino a 9 cifre,
ai quali corrisponde una denominazione che descrive le forniture, i lavori o servizi, oggetto del
contratto.
Le prime due cifre identificano le divisioni (XX000000-Y);
Le prime tre cifre identificano i gruppi (XXX00000-Y);
Le prime quattro cifre identificano le classi (XXXX0000-Y);
Le prime cinque cifre identificano le categorie (XXXXX000-Y);
10. Costi dei Servizi oggetto del
Bando
datirelativiaiRegolamentiTASIeTARI
Costi dei Servizi
(Regolamento TASI e TARI)
90511000-2 Servizi di raccolta di rifiuti
90511100-3 Servizi di raccolta di rifiuti solidi urbani
90511200-4 Servizi di raccolta di rifiuti domestici
90511300-5 Servizi di raccolta dell’immondizia
90512000-9 Servizi di trasporto di rifiuti
90600000-3 Servizi di pulizia e di igienizzazione di aree urbane o rurali e servizi connessi
90610000-6 Servizi di pulizia e di spazzamento delle strade
77311000-3 Servizi di manutenzione giardini ornamentali o ricreativi
77340000-5 Potatura di alberi e siepi
Costi Amministrativi di Accertamento e Riscossione
(Costi Amministrativi del Personale, di Accertamento, di Riscossione e di Contenzioso)
226.081
Costi Comuni Diversi
(Costo del Personale a tempo determinato, quote di costi per materiali, elettricità, acqua, luce, gas)
178.513
Costi per la Raccolta Differenziata (costi di appalto e/o convenzioni con gestori) 30.000
946.500
C
o
s
t
i
I
n
d
i
r
e
t
t
i
434.594
1.381.094
Totale
128.250
690.000
128.250
C
o
s
t
i
D
i
r
e
t
t
i
11. Analisi dei Costi Indiretti
datirelativiai RegolamentiTASI eTARI
CostideiServizi
(RegolamentoTASI eTARI)
90511000-2 Servizidiraccoltadirifiuti
90511100-3 Servizidiraccoltadirifiutisolidiurbani
90511200-4 Servizidiraccoltadirifiutidomestici
90511300-5 Servizidiraccoltadell’immondizia
90512000-9 Serviziditrasporto dirifiuti
90600000-3 Servizidipuliziae diigienizzazione diaree urbane o ruralie serviziconnessi
90610000-6 Servizidipuliziae dispazzamento delle strade
77311000-3 Servizidimanutenzione giardiniornamentalio ricreativi
77340000-5 Potaturadialberie siepi
Costi Amministrativi di AccertamentoeRiscossione
(Costi Amministrativi delPersonale,di Accertamento,di Riscossioneedi Contenzioso)
226.081
Costi Comuni Diversi
(CostodelPersonaleatempodeterminato,quotedi costi permateriali,elettricità,acqua,luce,gas)
178.513
Costi perlaRaccoltaDifferenziata(costi di appaltoe/oconvenzioni congestori) 30.000
946.500
C
o
s
t
i
I
n
d
i
r
e
t
t
i
434.594
1.381.0
Totale
128.250
690.000
128.250
C
o
s
t
i
D
i
r
e
t
t
i
Nei costi dei servizi TARI, vi è inserito il costo amministrativo di Accertamento e Riscossione pari a 226.061
€ che non ha nulla a che vedere con il Bando in oggetto quindi verrà eliminato dal conteggio costi dei
servizi.
Nei costi comuni diversi pari a 178.513 €, sono inseriti costi riguardanti le struttura principalmente e il
personale a tempo determinato. Essendo l’azienda cui si rivolge il Bando una società con fatturato globale
superiore ai 10.000.000 di euro, tali costi dovrebbero essere già presenti nel Conto Economico Aziendale e
l’incremento atteso potrebbe essere massimo di un valore del 10% del costo imputato in questa tabella
(secondo l’ipotesi che un incremento di costi per servizi pari al 10% del Fatturato comporterà l’assorbimento
di un massimo 30% dei costi comuni) pari a circa 60.000 euro. Per questioni di prudenza e una valutazione
che tenga conto di solide basi di calcolo lasciamo il costo totale a carico dell’azienda che gestirà il servizio
pari a 178.513 €.
I Costi per la Raccolta Differenziata pari a 30.000 € sono da eliminare poiché riguardano costi indiretti
amministrativi con carattere di eccezionalità (poiché riferiti a costi di appalto, progettazione, etc) non
replicabili.
178.513
12. Costi dei Servizi oggetto del
Bando
datirelativiaiRegolamentiTASIeTARI
Costi dei Servizi
(Regolamento TASI eTARI)
90511000-2 Servizi di raccolta di rifiuti
90511100-3 Servizi di raccolta di rifiuti solidi urbani
90511200-4 Servizi di raccolta di rifiuti domestici
90511300-5 Servizi di raccolta dell’immondizia
90512000-9 Servizi di trasporto di rifiuti
90600000-3 Servizi di pulizia e di igienizzazione di aree urbane o rurali e servizi connessi
90610000-6 Servizi di pulizia e di spazzamento delle strade
77311000-3 Servizi di manutenzione giardini ornamentali o ricreativi
77340000-5 Potatura di alberi e siepi
Costi Amministrativi di Accertamento e Riscossione
(Costi Amministrativi del Personale, di Accertamento, di Riscossione e di Contenzioso)
Costi Comuni Diversi
(Costo del Personale a tempo determinato, quote di costi per materiali, elettricità, acqua, luce, gas)
178.513
Costi per la Raccolta Differenziata (costi di appalto e/o convenzioni congestori)
Totale
C
o
s
t
i
D
i
r
e
t
t
i
690.000
946.500
1.125.013
128.250
128.250
C
o
s
t
i
I
n
d
i
r
e
t
t
i
178.513
13. Oggetto del Contratto
L’appalto ha per oggetto i seguenti servizi:
a) servizi di raccolta differenziata, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti
urbani con le seguenti modalità:
a.1 raccolta di prossimità tramite attrezzature mobili scarrabili multivasca ribaltabile,
per le utenze dei centri abitati;
a.2 raccolta domiciliare per le utenze rurali;
a.3 raccolta stradale per indumenti e RUP.
b) servizi di igiene urbana:
b.1 spazzamento del suolo pubblico;
b.2 svuotamento dei cestini e dei trespoli gettacarte, e pulizia dell’area circostante;
b.3 sfalcio e diserbo;
b.4 pulizia delle aree mercatali, raccolta e trasporto dei RSU prodotti;
b.5 pulizia in occasione di fiere e manifestazioni;
b.6 raccolta rifiuti abbandonati;
b.7 pulizia, manutenzione del verde e raccolta rifiuti presso i cimiteri.
c) altri servizi:
c.1 realizzazione, allestimento e gestione di un ecosportello;
c.2 realizzazione, allestimento e gestione di un centro servizi;
c.3 manutenzione e sostituzione di contenitori utilizzati per la raccolta dei rifiuti;
c.4 monitoraggio e controllo dei servizi;
c.5 redazione della carta dei servizi.
d) realizzazione, allestimento e gestione del centro di raccolta comunale.
e) campagna pre-informativa.
14. Base di Gara
L’importo complessivo presunto a base di gara
ammonta a
Euro 10.080.772,74 oltre IVA
1.397.772,73 € oltre IVA per sette anni (pari a 9.784.409,11 €)
+ 136.363,63 € oltre IVA una tantum per acquisto mastelli
+ 160.000,00 € oltre IVA una tantum per realizzazione Centro di Raccolta
(Isola Ecologica)
+ 15.000,00 € per gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (D.lgs.
81/2008 e s. m. e i.).
Relativamente alla determinazione del corrispettivo per la realizzazione del centro di raccolta (isola
ecologica), l’appaltatore, darà atto che il corrispettivo è stato determinato sulla base degli elementi
progettuali da lui verificati e ritenuti validi. Pertanto l’appaltatore espressamente riconoscerà che il
corrispettivo come sopra determinato remunera tutti gli oneri diretti ed indiretti che lo stesso sosterrà
per realizzare l’opera in perfetta regola d’arte e per consegnarla perfettamente funzionante ed inoltre,
riconoscerà altresì, che in nessun caso verrà ammessa la revisione dei prezzi.
15. Ipotesi e Valutazioni
Comune di Pontecorvo
(0% Raccolta Differenziata)
Il totale dei rifiuti prodotti è pari a di
5.195.000 kg.
La popolazione è pari a circa 13.250
persone.
I rifiuti prodotti pro-capite sono pari a
392 kg.
Il totale del Costo del Servizio di
Gestione dei Rifiuti è pari a 996.763
€.
La popolazione è pari a circa 13.250
persone.
Il costo pro-capite è pari a 75,23
€/ab cui si aggiunge un costo di
gestione per differenziata al primo
anno di 20 €/ab crescente negli anni
in relazione alla % del differenziato
fino a 38,8 nel 2021 (quota 65%) e i
Costi comuni crescenti da 12,6 €/ab
il primo anno a 21,2 €/ab nel 2021.
16. Ipotesi di base
• La Raccolta Differenziata costerà ai contribuenti di pontecorvo 1.400.000
€ all’anno. Il primo anno è previsto un esborso per la Cittadinanza una
tantum di 296.363 € per investimenti. Nella valutazione rappresentano i
Revenues (Ricavi) cui si sono sommati i Ricavi dalla vendita del
Differenziato crescenti negli anni in relazione al crescere dell’attività di
Raccolta Differenziata;
• I costi sono suddivisi in CGIND (Costi di Gestione dell’Indifferenziato),
CGD (Costi di Gestione Raccolta Differenziata), CC (Costi Comuni) e
sono calcolati moltiplicando il numero di abitanti per i parametri €/ab
secondo la tabella che segue :
• Gli investimenti previsti sono pari a 500.000 euro;
• L’aliquota di tassazione utilizzata è del 40%;
€/Abitante
% RD CGIND CGD CC Totale
10% 61,8 20,0 12,6 94,4
20% 59,8 25,0 15,0 99,8
30% 58,5 26,0 17,8 102,3
40% 56,8 30,0 21,2 108,0
50% 55,3 34,2 25,1 114,7
65% 53,8 38,8 29,9 122,5
19. Valutazione
Conclusioni
La scelta della tipologia di Raccolta Stradale risulta non essere in linea
con la tendenza di molte realtà e secondo quanto è definito oggi come più
efficace. Legambiente consiglia l’adozione di Porta a Porta che conduce a
maggiori benefici in termini di Raccolta Differenziata.
Dai dati relativi alla Green Economy, crediamo che il sistema sulla
Raccolta Differenziata dovrebbe portare benefici in termini di «economia
circolare» che potrebbe creare benefici in termini occupazionali e un
sistema di «pago quanto inquino» che porti alla riduzione delle imposte
sulla base di quanto viene differenziato. Bisogna prevedere meccanismi
premianti che conducano a una maggiore responsabilizzazione della
Cittadinanza in funzione di un incentivo a FARE LA DIFFERENZA.
Valutazione Economico / Finanziaria
La Raccolta Differenziata secondo quanto emerge dalla valutazione porta
enormi benefici all’azienda che vincerà il bando (NPV 421.695 € misura il
valore dei flussi di cassa attualizzati).
I contribuenti non beneficeranno in nessuna percentuale di tali benefici e
pagheranno 1.400.000 € fissi ogni anno.
Il tasso interno di rendimento dell’investimento risulta essere del 35,67%
altamente al di sopra della media di qualsiasi investimento.
Il rischio imprenditoriale è quasi totalmente scaricato sui contribuenti
essendo la maggior parte dei Ricavi dovuti al Contributo Comunale di
1.400.000 € (80% del totale).
Il contribuente quindi vede innalzarsi il costo del servizio con conseguente
probabile aumento delle imposte senza che vi sia una previsione di
riduzione di tale contributo, e quindi delle imposte / bonus, legate alla
performance in termini di Raccolta Differenziata e relativamente a una
compartecipazione agli utili delle vendite del differenziato.
21. Milestone Plan
Dicembre
Sospensione del
Bando attuale.
Forum dei Cittadini.
Costituzione della
Consulta sulla
Raccolta
Differenziata.
Febbraio
Forum dei Cittadini
e primo riscontro
del lavoro della
Consulta circa gli
obiettivi da
conseguire.
Aprile
Forum dei Cittadini
e presentazione
della Bozza
Preliminare del
Progetto sulla
Raccolta
Differenziata.
Giugno
Adozione del
progetto definitivo e
pubblicazione del
Bando Partecipato.
23. Costo del Servizio
Anni Costo del Servizio
Contributo per
Investimenti
% RD CGRD CGIND CC CGSM CINV
2014 1.125.013 690.000 306.763 128.250
1st Step
2015 1.227.773 176.250 5% 137.260 655.500 306.763 128.250 176.250
2016 1.357.773 16.250 20% 364.624 552.000 312.898 128.250 16.250
2nd Step
2017 1.302.573 35% 358.367 496.800 319.156 128.250
2018 1.244.613 50% 411.323 379.500 325.539 128.250
2019 1.182.513 65% 435.863 286.350 332.050 128.250
6.315.244 192.500 1.707.437 2.370.150 1.596.407 641.250 192.500
26,2% 36,4% 24,5% 9,9% 3,0%
Anni Investimenti Isola Ecologica Mastelli
2015 290.000 160.000 130.000
100% a Carico
del Comune
pagato il
primo anno
25% a Carico
del Comune
pagato in due
anni
CGRD Costo di Gestione Raccolta Differenziata
CGIND Costo di Gestione Raccolta Indifferenziata
CC Costi comuni (amministrativi e materiali di consumo)
CGSM Costi di Gestione Servizi di Manutenzione e decoro urbano
CINV Costo Investimento
Evoluzione Costo Pro-Capite
25. Revoca del Bando per interesse
pubblico
TAR Lombardia-Milano, sez. III, sentenza 18.07.2013 n° 1913
Il TAR Milano ha avuto modo di ribadire il principio secondo cui la stazione appaltante, pur a
seguito dell’emanazione del provvedimento di aggiudicazione provvisoria, risulta nella piena
discrezionalità di procedere ad un suo annullamento o, come nel caso di specie, ad una sua
revoca, solo che risulti espresso un interesse pubblico a porre in essere tale azione in autotutela.
TAR Lazio-Roma, sez. III bis, sentenza 24.03.2009 n° 3036
Con la pronuncia n. 3036/2009, i Giudici capitolini stabiliscono che la revoca in autotutela di un
bando di gara, prima dell’aggiudicazione, non comporta alcun indennizzo.
Il GA ritiene che all’organo di vertice di un ente pubblico sia consentito: prendere atto dei
contenziosi pendenti e della relativa connessa prospettiva di incertezza, nonché dei possibili
oneri futuri che risultano dalla comune esperienza; effettuare una ponderazione dell’interesse
pubblico perseguito, avuto riguardo anche al fattore temporale, nonché ad ulteriori vicende
sopravvenute.
Sicché, l’organo di vertice di una PA può legittimamente determinarsi nel senso di preferire il
ritiro degli atti di una gara pubblica ad altre possibili strategie operative.
Il T.A.R. specifica che tale scelta risulta libera in assenza di una posizione giuridica
consolidata degli interessati quale quelle determinata, ad esempio, da un provvedimento
di aggiudicazione; infatti, fino a quando non sia intervenuta l'aggiudicazione, rientra nella
potestà discrezionale dell’ ente pubblico disporre la revoca del bando di gara e degli atti
successivi, in presenza di concreti motivi di interesse pubblico, tali da rendere
inopportuna o anche solo da sconsigliare la prosecuzione della gara (cfr. T.A.R. Sicilia-
Palermo, sez. I, 8 aprile 2008, n. 456).
Pertanto, in tali ipotesi non è dovuto l’indennizzo di cui all’art. 21-quinquies della legge n. 241/90,
in quanto la norma de qua, come modificata ed integrata dalla l. n. 15/2005, sancisce l'obbligo
dell'amministrazione di provvedere all'indennizzo dei soggetti direttamente interessati, quale
ristoro dei pregiudizi provocati dalla revoca, con riguardo ai provvedimenti amministrativi ad
efficacia durevole, tra i quali non rientra il bando di gara.
Il Collegio, in conclusione, ha affermato che non sono neppure applicabili i successivi commi 1-
bis e 1-ter dell’art. 21-quinquies, i quali, pur considerando anche gli atti amministrativi a efficacia
istantanea, circoscrivono il sorgere del diritto all’indennizzo all’incidenza su rapporti negoziali, da
intendersi ovviamente come rapporti già costituiti.
26. Milestone Plan
Gennaio
Revoca del Bando.
Forum dei Cittadini.
Costituzione della
Consulta sulla
Raccolta
Differenziata.
Marzo
Forum dei Cittadini
e primo riscontro
del lavoro della
Consulta circa gli
obiettivi da
conseguire.
Giugno
Forum dei Cittadini
e presentazione
della Bozza
Preliminare del
Progetto sulla
Raccolta
Differenziata.
Luglio
Adozione del
progetto definitivo e
pubblicazione del
Bando Partecipato.