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l’etica Libera
la bellezza
Itinerari e luoghi di memoria,
cultura e legalità
Per informazioni e contatti:
Associazione Libera
beniconfiscati@libera.it
tel: 0669770344
L’attivitàdicontrastoallemafiedevecolpireconprioritàassoluta
gli aspetti patrimoniali ed economici delle organizzazioni crimi-
nali, soprattutto con la confisca dei beni ed il loro riutilizzo per
finalitàsociali.Riportareal“benecomune”lericchezzeacquisite
in maniera illegale assume il profondo significato di rafforzare le
azionidiprevenzioneerepressionedellacriminalitàorganizzata.
I beni confiscati, oltre ad avere un valore economico intrinseco da
riutilizzare socialmente costituiscono testimonianze culturali della
bellezza dell’etica pubblica. La loro valorizzazione può essere un
punto di partenza per la riqualificazione del contesto culturale,
sociale e urbano dei territori. Alcuni beni confiscati sono poi
“materialmente” beni culturali, edifici di pregio artistico o ope-
re d’arte sottratti alla criminalità organizzata e possono diveni-
re strumenti di riscatto e di educazione alla bellezza.
Ilprogetto“L’EticaLiberalaBellezza”intendesostenerepercorsidi
valorizzazione laddove sono acquisiti al patrimonio pubblico beni a
specificavocazioneartistica,culturaleededucativa(edificistorici,
collezioni di opere d’arte, luoghi simbolici) confiscati alla crimina-
lità organizzata. Obiettivo dell’iniziativa promossa dal Ministero dei
BeniedelleAttivitàCulturaliedelTurismoedall’AssociazioneLibe-
ra,incollaborazioneconl’Agenzianazionaleperl’amministrazione
eladestinazionedeibenisequestratieconfiscati,èquellodicontri-
buire alla riqualificazione del territorio e al rafforzamento nei gio-
vanidelsensodiidentitàediappartenenzaallacomunitàattraverso
lacultura,soprattuttoinquelleareedovelospirito democraticoela
coesionesocialeappaionocompromessi.
L’operazionediimmissioneall’internodelcircuitoculturale,artisti-
co, turistico ed educativo dei beni confiscati e dei siti segnati dalla
violenza delle mafie può restituire “nuova consapevolezza” ai cit-
tadini ed offrire ai visitatori di tutto il mondo un’immagine di quei
luoghipiùcorrispondenteallarealtàditerritorisaniecivili.
Le regioni interessate dal progetto sono, in una prima fase, Cam-
pania e Calabria. In queste regioni il patrimonio culturale pubblico
è molto significativo e il progetto intende favorire la costituzio-
ne di reti al cui interno inserire e valorizzare i beni sottratti alla
criminalità organizzata, grazie alla fattiva sinergia tra istituzioni
pubbliche,entilocalieassociazionidivolontariatoedipromozio-
ne sociale. Il progetto, in sintesi, prevede le seguenti azioni:
1.	 Mappatura e catalogazione dei beni confiscati di rilievo
culturale, in collaborazione con le Soprintendenze regionali
2.	 Educazione alla cultura della legalità
3.	 Animazione territoriale con i campi di volontariato
E!State Liberi
4.	 Formazione con la scuola estiva “Già - Giovani, Imprendito-
ria e Innovazione”
5.	 Info-point degli itinerari di memoria, legalità e impegno
/Campania
Villa Fernandes, Portici (Na)
Villa Fernandes, costruita nel 1905 come residenza estiva da una
famiglia dell’alta borghesia napoletana,dopo un lungo periodo di
abbandono, negli anni ’90 divenne sede di un locale per cerimonie.
La villa è stata confiscata alla camorra, al clan Rea di Giugliano (Na)
nel1998eacquisitaalpatrimoniocomunale.Il25febbraio2014,una
dependance è affidata ad un’associazione del territorio per fini di
riutilizzo sociale del bene.
Villa Fernandes è oggi intitolata a due vittime innocenti di camorra:
ClaudioTaglialatela,studenteuniversitariodiPortici,uccisoduran-
te una rapina il 9 dicembre 2003, e Teresa Buonocore, assassinata
con quattro colpi di pistola la mattina del 20 settembre 2010 per
aver testimoniato contro Enrico Perillo, condannato a 15 anni di re-
clusione per violenza sessuale ai danni di due ragazze minorenni,
una delle quali era la figlia di Teresa.
Castello Mediceo, Ottaviano (Na)
Antico castello a difesa del borgo risalente circa all’anno 1000,
fu trasformato in residenza signorile da Bernardetto de’ Medici e
dalla moglie Giulia, che ne fecero affrescare le sale (XVI secolo).
Nell’immaginario di molti è ricordato come il castello di Raffaele
Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata, che diede
vita ad una guerra di mafia che portò ad oltre 3000 morti.
Nel castello venne decisa la morte di Mimmo Beneventano, me-
dico impegnato in politica e nella lotta alle infiltrazioni camorri-
stiche nelle amministrazioni locali, ucciso in un agguato la sera
del 7 novembre 1980. Dal 1991 il castello, confiscato alla mafia e
affidato al comune di Ottaviano, ritrova il suo splendore grazie
agli interventi della Soprintendenza di Napoli e diviene simbolo
della lotta alla criminalità organizzata, sede del Parco Nazionale
del Vesuvio, osservatorio di Legambiente, sede della cooperati-
va sociale Ottavia, che attraverso la cura dei giardini, realizza il
reinserimento lavorativo di giovani disabili.
Palazzo Teti, Santa Maria Capua Vetere (Ce)
Il palazzo, costruito nel 1839 come residenza dell’avvocato Filippo
Teti, fu acquistato dalla Famiglia Mafuccini.
Nel 1860 vi alloggiò Giuseppe Garibaldi e vi fu firmata la resa dei
borbonici.L’interoimmobileèsottopostoavincoloarcheologicoe
architettonico. Bene confiscato alla criminalità organizzata e tra-
sferito al Comune per lo svolgimento di attività sociali e culturali.
E’incorsounprogettodiristrutturazioneconifondidelPONsicu-
rezza del Ministero dell’Interno.
/Calabria
Museo Civico Archeologico, “Filottete”, Cirò (Kr)
Nel dicembre 2008 viene inaugurato a Cirò il Museo Civico Arche-
ologico e Polo Culturale della città, realizzato grazie ai fondi co-
munitari e con la partecipazione del Ministero per i Beni Culturali,
all’interno di un edificio di 120 mq, un tempo adibito a ristorante,
confiscato nel 2001 a Cataldo Marincola, esponente del clan Farao
Marincola. Il museo è dedicato a Filottete, mitico fondatore della
cittàerivestecaratterediPoloculturaledelcirotano.Ladotazione
permanentedelmuseo,costituitadapregevolimaterialiarcheolo-
gicidiprovenienzaprotostoricaegrecoarcaica,insiemeareperti
italici di IV III secolo a.C., consente ai visitatori di ripercorrere le
vicende storiche che si sono susseguite nel territorio dall’Età del
Ferro alla romanizzazione. Si aggiunge una vecchia casa colonica
in buono stato di conservazione. Considerato il valore storico e la
bellezza paesaggistica del luogo, si è progettata la realizzazione di
un Parco Agrario che unisce l’attività produttiva alla possibilità di
fruizione pubblica per fini turistici, didattici e ludici. Si realizzano
attività pubbliche quali campi di volontariato, progetti didattici con
le scuole, concerti ed eventi legati alla promozione dell’agricoltura
biologica e sostenibile.
Parco agrario della Cepa, Isola Di Capo Rizzuto (Kr)
Nel territorio di Isola di Capo Rizzuto è presente un complesso
rurale di pregio storico e paesaggistico, che si estende su una
superfice di circa 8 ettari. Tutta l’area fa parte di una grande
confisca che comprende circa 100 ha di terreni, oggi gestiti dalla
cooperativa sociale Terre Joniche – Libera Terra. Il complesso
costituisce un antico sistema di drenaggio e raccolta delle acque
sorgive cui si aggiunge una vecchia casa colonica in buono stato
di conservazione. Considerato il valore storico e la bellezza pa-
esaggistica del luogo, si è progettata la realizzazione di un Parco
Agrario che unisce l’attività produttiva alla possibilità di fruizione
pubblica per fini turistici, didattici e ludici. Si realizzano attivi-
tà pubbliche quali campi di volontariato, progetti didattici con le
scuole, concerti ed eventi.
Collezione di quadri, Reggio Calabria
107 tele della collezione sequestrata all’imprenditore reggino
Gioacchino Campolo, soprannominato il ”re dei videopoker”,
attualmente in carcere, esposte in una mostra organizzata
dall’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria. Sono pre-
senti opere di Mattia Preti, Picasso, De Chirico, Dalì, Guttuso, Li-
gabue, Sironi, Migneco e di altri grandi artisti.
	
  
	
  

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  • 1. l’etica Libera la bellezza Itinerari e luoghi di memoria, cultura e legalità Per informazioni e contatti: Associazione Libera beniconfiscati@libera.it tel: 0669770344 L’attivitàdicontrastoallemafiedevecolpireconprioritàassoluta gli aspetti patrimoniali ed economici delle organizzazioni crimi- nali, soprattutto con la confisca dei beni ed il loro riutilizzo per finalitàsociali.Riportareal“benecomune”lericchezzeacquisite in maniera illegale assume il profondo significato di rafforzare le azionidiprevenzioneerepressionedellacriminalitàorganizzata. I beni confiscati, oltre ad avere un valore economico intrinseco da riutilizzare socialmente costituiscono testimonianze culturali della bellezza dell’etica pubblica. La loro valorizzazione può essere un punto di partenza per la riqualificazione del contesto culturale, sociale e urbano dei territori. Alcuni beni confiscati sono poi “materialmente” beni culturali, edifici di pregio artistico o ope- re d’arte sottratti alla criminalità organizzata e possono diveni- re strumenti di riscatto e di educazione alla bellezza. Ilprogetto“L’EticaLiberalaBellezza”intendesostenerepercorsidi valorizzazione laddove sono acquisiti al patrimonio pubblico beni a specificavocazioneartistica,culturaleededucativa(edificistorici, collezioni di opere d’arte, luoghi simbolici) confiscati alla crimina- lità organizzata. Obiettivo dell’iniziativa promossa dal Ministero dei BeniedelleAttivitàCulturaliedelTurismoedall’AssociazioneLibe- ra,incollaborazioneconl’Agenzianazionaleperl’amministrazione eladestinazionedeibenisequestratieconfiscati,èquellodicontri- buire alla riqualificazione del territorio e al rafforzamento nei gio- vanidelsensodiidentitàediappartenenzaallacomunitàattraverso lacultura,soprattuttoinquelleareedovelospirito democraticoela coesionesocialeappaionocompromessi. L’operazionediimmissioneall’internodelcircuitoculturale,artisti- co, turistico ed educativo dei beni confiscati e dei siti segnati dalla violenza delle mafie può restituire “nuova consapevolezza” ai cit- tadini ed offrire ai visitatori di tutto il mondo un’immagine di quei luoghipiùcorrispondenteallarealtàditerritorisaniecivili. Le regioni interessate dal progetto sono, in una prima fase, Cam- pania e Calabria. In queste regioni il patrimonio culturale pubblico è molto significativo e il progetto intende favorire la costituzio- ne di reti al cui interno inserire e valorizzare i beni sottratti alla criminalità organizzata, grazie alla fattiva sinergia tra istituzioni pubbliche,entilocalieassociazionidivolontariatoedipromozio- ne sociale. Il progetto, in sintesi, prevede le seguenti azioni: 1. Mappatura e catalogazione dei beni confiscati di rilievo culturale, in collaborazione con le Soprintendenze regionali 2. Educazione alla cultura della legalità 3. Animazione territoriale con i campi di volontariato E!State Liberi 4. Formazione con la scuola estiva “Già - Giovani, Imprendito- ria e Innovazione” 5. Info-point degli itinerari di memoria, legalità e impegno
  • 2. /Campania Villa Fernandes, Portici (Na) Villa Fernandes, costruita nel 1905 come residenza estiva da una famiglia dell’alta borghesia napoletana,dopo un lungo periodo di abbandono, negli anni ’90 divenne sede di un locale per cerimonie. La villa è stata confiscata alla camorra, al clan Rea di Giugliano (Na) nel1998eacquisitaalpatrimoniocomunale.Il25febbraio2014,una dependance è affidata ad un’associazione del territorio per fini di riutilizzo sociale del bene. Villa Fernandes è oggi intitolata a due vittime innocenti di camorra: ClaudioTaglialatela,studenteuniversitariodiPortici,uccisoduran- te una rapina il 9 dicembre 2003, e Teresa Buonocore, assassinata con quattro colpi di pistola la mattina del 20 settembre 2010 per aver testimoniato contro Enrico Perillo, condannato a 15 anni di re- clusione per violenza sessuale ai danni di due ragazze minorenni, una delle quali era la figlia di Teresa. Castello Mediceo, Ottaviano (Na) Antico castello a difesa del borgo risalente circa all’anno 1000, fu trasformato in residenza signorile da Bernardetto de’ Medici e dalla moglie Giulia, che ne fecero affrescare le sale (XVI secolo). Nell’immaginario di molti è ricordato come il castello di Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata, che diede vita ad una guerra di mafia che portò ad oltre 3000 morti. Nel castello venne decisa la morte di Mimmo Beneventano, me- dico impegnato in politica e nella lotta alle infiltrazioni camorri- stiche nelle amministrazioni locali, ucciso in un agguato la sera del 7 novembre 1980. Dal 1991 il castello, confiscato alla mafia e affidato al comune di Ottaviano, ritrova il suo splendore grazie agli interventi della Soprintendenza di Napoli e diviene simbolo della lotta alla criminalità organizzata, sede del Parco Nazionale del Vesuvio, osservatorio di Legambiente, sede della cooperati- va sociale Ottavia, che attraverso la cura dei giardini, realizza il reinserimento lavorativo di giovani disabili. Palazzo Teti, Santa Maria Capua Vetere (Ce) Il palazzo, costruito nel 1839 come residenza dell’avvocato Filippo Teti, fu acquistato dalla Famiglia Mafuccini. Nel 1860 vi alloggiò Giuseppe Garibaldi e vi fu firmata la resa dei borbonici.L’interoimmobileèsottopostoavincoloarcheologicoe architettonico. Bene confiscato alla criminalità organizzata e tra- sferito al Comune per lo svolgimento di attività sociali e culturali. E’incorsounprogettodiristrutturazioneconifondidelPONsicu- rezza del Ministero dell’Interno. /Calabria Museo Civico Archeologico, “Filottete”, Cirò (Kr) Nel dicembre 2008 viene inaugurato a Cirò il Museo Civico Arche- ologico e Polo Culturale della città, realizzato grazie ai fondi co- munitari e con la partecipazione del Ministero per i Beni Culturali, all’interno di un edificio di 120 mq, un tempo adibito a ristorante, confiscato nel 2001 a Cataldo Marincola, esponente del clan Farao Marincola. Il museo è dedicato a Filottete, mitico fondatore della cittàerivestecaratterediPoloculturaledelcirotano.Ladotazione permanentedelmuseo,costituitadapregevolimaterialiarcheolo- gicidiprovenienzaprotostoricaegrecoarcaica,insiemeareperti italici di IV III secolo a.C., consente ai visitatori di ripercorrere le vicende storiche che si sono susseguite nel territorio dall’Età del Ferro alla romanizzazione. Si aggiunge una vecchia casa colonica in buono stato di conservazione. Considerato il valore storico e la bellezza paesaggistica del luogo, si è progettata la realizzazione di un Parco Agrario che unisce l’attività produttiva alla possibilità di fruizione pubblica per fini turistici, didattici e ludici. Si realizzano attività pubbliche quali campi di volontariato, progetti didattici con le scuole, concerti ed eventi legati alla promozione dell’agricoltura biologica e sostenibile. Parco agrario della Cepa, Isola Di Capo Rizzuto (Kr) Nel territorio di Isola di Capo Rizzuto è presente un complesso rurale di pregio storico e paesaggistico, che si estende su una superfice di circa 8 ettari. Tutta l’area fa parte di una grande confisca che comprende circa 100 ha di terreni, oggi gestiti dalla cooperativa sociale Terre Joniche – Libera Terra. Il complesso costituisce un antico sistema di drenaggio e raccolta delle acque sorgive cui si aggiunge una vecchia casa colonica in buono stato di conservazione. 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