2. 2
Questo materiale è stato utilizzato in occasione del
percorso formativo Rete D.O.C., svoltosi a Padova lunedì 14
aprile 2014, presso Forema, la società per la formazione
e lo sviluppo d'impresa di Confindustria Padova.
In alcuni passaggi, le slide possono risultare poco chiare
e, di conseguenza, inevitabilmente poco utili per chi non
era presente all’evento.
Il mio Staff e io siamo a disposizione per qualsiasi
approfondimento, informazione o chiarimento ti possa
servire.
Scrivi a info@centroparadoxa.org
3. Finalmente siamo sui Social!
C: …ma soprattutto, perché?
3
A: Ok!
B: …e adesso?
A: Andiamo alla scoperta!!
4. Cosa diavolo sono i SM*?
4
Social Media
social = sociale medium = mezzo
Sono strumenti sociali che permettono la realizzazione di contenuti
semantici e di procedure relazionali, attraverso dinamiche di
generazione e di possibile ri-generazione simbolica co-costruita: il
messaggio non è più pensato, realizzato e diffuso unicamente dall’alto,
ma diventa materiale soggetto a rilettura di significati, a modifica di
forma e a condivisione da parte di chiunque abbia accesso alla rete.
*Social Media
fonte: andreasales.it
9. 9
Quanto sono diffusi i SM?
ITALIA
26 M 3,8 M 7 M
0,1 M 1,4 M
facebook google + twitter instagram foursquare linkedin pinterest
facebook google + twitter instagram foursquare linkedin pinterest
1,2 B 300 M 241 M 150 M 8 M
MONDO
40 M
300 M
11 M 4,5 M
dati aggiornati circa ad aprile 2014
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Non ti è ancora chiaro?
Semplifichiamo di più!
"Ma cosa sono i media sociali, cos’è il web? È’ un luogo, un’opportunità, le conversazioni, la
narrazione, la socievolezza che entrano con straordinaria importanza come luogo terzo
anche in chiave prospettica. Sono la riproposizione in chiave moderna dei cafè ottomani
di fine ottocento che Jedlowsky definisce la preistoria dei social network. Socievolezza e
sfera pubblica intese a loro volta come tipi di conversazioni, dotati di regole, strutture e
funzioni diverse. Diversi tipi di conversazioni quindi che si intrecciano tra di loro. Un
passaggio che si evidenzia nelle pratiche che si dispiegano in quelli che Ray Oldenburg
ha chiamato “luoghi terzi” quegli spazi cioè intermedi tra l’ambito professionale e quello
familiare caratterizzati da una socialità informale, al cui interno le persone hanno modo
di impegnarsi in conversazioni spontanee su argomenti vari."
fonte: micheket.wordpress.com/
11. Social Media = egocentrismo?
Non sorprenderti se i social media creano dipendenza:
fonte: onlinecollegecourses.com
dipende proprio da te!
Tipicamente le persone
spendono dal
30% al 40% delle conversazioni
a parlare di sé.
Nei social media
la percentuale sale
all' 80%.
11
12. Social Media = le A da evitare
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Autoreferenzialità
Ascolteresti mai una persona che parla sempre e solo di sé? Sicuramente no!
È’ un comportamento asociale che allontana invece di avvicinare.
Se nella vita reale può succedere di essere l’unico protagonista, nei social media non puoi
pretendere di avere tutta l’attenzione su di te: tutti sono al centro.
Autopromozione
Cosa può annoiare l’utente? Dover leggere più volte gli stessi post.
Evita le ripetizioni: pubblicare più volte lo stesso tweet o post durante la giornata non lo
promuove maggiormente e può infastidire i tuoi follower.
Autocelebrazione
È’ più efficace elogiarsi da soli o lasciare che siano gli altri a farlo?
Piuttosto di investire energie nell’autocelebrarti, punta alla qualità del rapporto con i tuoi
follower in modo tale che siano loro a parlare bene di te.
13. Social Media = piacere?
Condividere informazioni personali sui social media,
gratifica il tuo cervello allo stesso modo di sesso e cibo.
CIRCUITO DELLA DOPAMINA
Sesso
Social media
Cibo
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FUNZIONI:
Ricompensa (motivazione)
Piacere, euforia
Funzioni motorie
Compulsività
Perseverazione
fonte: onlinecollegecourses.com
14. Parla (e scrivi) come mangi!
2) due volte e mezzo meglio dei volti delle persone
fonte: Osservatorio Brands & Social Media OssCom e DigitalPR
14
Gli status update di Facebook si ricordano:
1) una volta e mezzo meglio delle frasi di un libro
15. L’uso di un linguaggio comune e senza fronzoli
genera più empatia, favorendo l’abbassamento
delle barriere e dei timori del potenziale cliente.
Solo a quel punto, l’essere umano soddisfa il suo naturale bisogno
di accettazione e affiliazione ed è quindi disposto a ascoltare l’altro.
15
Questione di parole…
Quando si entra in relazione con l’altro, per la prima volta, emerge
l’istinto di auto-conservazione.
17. Qualità del rapporto e della comunicazione
Rapporto tra ruoli,
comunicazione asimmetrica,
unidirezionale
A
17
Autorità: Autorevolezza:
Rapporto tra persone
comunicazione simmetrica
bidirezionale,
B
A
B
fonte: andreasales.it
18. 18
…e le aziende cosa possono fare?
I social possono essere usati non solo come delle vetrine, ma
anche per raggiungere specifici obiettivi commerciali,
consolidando nel mentre la propria brand identity.
Hanno l’opportunità così di avvicinarsi alla propria clientela,
instaurando con essa un filo diretto.
19. fonte: chefuturo.it
CERTO, LE AZIENDE SONO ONLINE…
MA INTERAGISCONO MOLTO POCO!
In una qualunque settimana,
meno dello 0.5% degli utenti su
Facebook interagisce con il brand
di cui sono fan.
In media, le aziende
rispondono solo al 30%
dei feedback dei fan su
Facebook.
In uno studio condotto esaminando 2519 pagine Facebook di
aziende e brand che scrivono in italiano, è emerso che solo nel
2,4 % dei casi vi è interazione con i fan.
19
…però, tra il dire e il fare…
20. Vuoi una strategia vincente? Parti bene!
PIRAMIDE DELLA STRATEGIA DEI SOCIAL MEDIA
20
mission azienda PARTI DA QUI!
obiettivi azienda
obiettivi reparti
obiettivi SM
tattiche SM
misurazione SM
NON DA QUI!
21. 21
Chi può fare questo lavoro?
…un professionista!
22. fonte: wearesocial.it
22
Community Management
l’elemento di connessione tra marche e consumatori
23. Chi è il Community Manager in Italia nel 2013?
fonte: franzrusso.it
23
24. 24
Ricorda che (anche) il mondo social
è abitato da persone:
MEGLIO LE TRATTI, PIU’ OTTIENI
25. 25
1. NON PENSARE SIA FACILE
Il social media marketing (SMM) richiede un investimento di tempo, energia e
creatività. È un impegno che non può essere trascurato o sottovalutato.
Un SMM efficace richiede competenze elevate e strategie studiate ad hoc.
26. 26
2. PORTA IL VALORE DI CHI NE SA DAVVERO!
Se non porti qualcosa di valore per la community, nessuno ti ascolterà: è così ovvio!
Chi vorrebbe seguire i suggerimenti di un incompetente?
Assicurati di offrire consigli validi ai tuoi fan e ai tuoi followers.
27. 27
3. SII SEMPRE TE STESSO
Attira e incuriosisci il tuo pubblico di riferimento ricorrendo alla tua persona:
le tue conoscenze, le tue competenze, le tue esperienze e il tuo umorismo.
Sii autoironico e ironico: chi scherza, vive meglio e più a lungo!
28. 28
4. CONVERSA EFFICACEMENTE
È’ decisamente meglio non dire nulla, piuttosto che qualcosa di poco significativo.
Se ti aggiungi al rumore, sarai sicuramente ignorato: sii produttivo, non rumoroso!
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5. SII LINEARE E POCO AL CENTRO
Sii semplice: dai consigli chiari e concisi ed evita conversazioni lunghe e poco logiche.
Promuovere troppo te stesso è controproducente:
attirare l’attenzione su di te, genera effetto boomerang!
30. 30
6. LA CONVERSAZIONE È’ BIDIREZIONALE
Dai sempre ai tuoi fan e ai tuoi follower la possibilità di raccontarsi.
Se parli solo di te e di ciò che fai, la conversazione diventa una lettura noiosa!
Ascolta anche l’altro e avrai una strategia di marketing di successo.
31. 31
7. L’EQUILIBRIO E’ NEL MOVIMENTO
Quello che è sulla bocca di tutti oggi, può non esserlo più domani.
Tieniti costantemente aggiornato sugli argomenti di tendenza,
ma sii flessibile, pronto a ogni novità e sempre aperto a curiosare il mondo.
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8. LA CONNESSIONE NON È’ FORZATURA
Sei bravo e ti seguono: evita di esagerare, invadendo le vite social dei tuoi follower.
L'entusiasmo della condivisione non deve mai diventare una caduta di qualità,
perché non è richiesto ai fan e follower di ascoltare qualunque cosa tu dica.
33. 33
9. LA RICCHEZZA DELL’IMPEGNO CHE CONVERTE
L’obiettivo di un concreto SMM mira alla conversione e a un ritorno produttivo.
L'impegno fine a se stesso non è efficace, altrimenti tutti gli sforzi sono stati vani.
Misura i tuoi investimenti e fai gli aggiustamenti necessari con regolarità.
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10. PAROLE, IMMAGINI E VIDEO: SCALA D’APPEAL
Le parole generano realtà di significati, le immagini creano tracce mestiche iconiche,
ma i video costruiscono suggestioni emozionali.
Raccontati usando i canali più adatti alle risorse e alle abitudini dei tuoi interlocutori.
35. 35
11. ELEGANZA, RISPETTO E PAZIENZA
Fai in modo che tua presenza sia un piacere per tutti i tuoi followers e i tuoi fan!
La diversità di punti di vista è ricchezza: ascolta tutti e rispondi con rispetto!
I risultati arrivano per le aziende pazienti: l’attesa serena porta i frutti migliori.
36. Contenuti?
i 5 errori da evitare nel tuo blog
sbagliare target
scrivere un titolo poco accattivante
trascurare l’importanza dei social
36
utilizzare materiale già indicizzato
sacrificare la qualità per la quantità
37. osservatori
37
6 modi di “essere e fare” brand sui SM
timidi
broadcaster
promoter
leader
dialogatori
38. osservatori
timidi
broadcaster
promoter
dialogatori
I loro profili sono poco movimentati e non utilizzati
dagli utenti, sintomo di una presenza sui social media
ancora da costruire dal punto di vista della strategia.
38
leader
39. broadcaster timidi
promoter
dialogatori
Si caratterizzano per una presenza scarsa sul
mercato italiano, con profili modestamente
aggiornati e un ridotto feedback degli utenti.
39
osservatori
leader
40. osservatori
timidi
broadcaster
promoter
leader
dialogatori
Aggiornano frequentemente i propri profili con notizie
che riguardano i prodotti e il proprio settore puntando
a costruire spazi con informazioni precise e dettagliate.
40
41. osservatori
timidi
promoter
41
broadcaster
leader
dialogatori
Aggiornano con costanza e tempestività i profili social,
puntando sull’offerta commerciale e sul brand aziendale,
suscitando attenzione e feedback degli utenti.
42. osservatori
timidi
broadcaster
leader
42
promoter
dialogatori
Coinvolgono gli utenti presenti attivamente sui profili:
puntano sulla loro passione per il brand, creando un
mondo privilegiato di servizi e prodotti esclusivi, per loro.
43. osservatori
timidi
broadcaster
promoter
dialogatori
43
leader
Aggiornano frequentemente i propri profili,
creando un confronto attivo attraverso spunti,
sondaggi e domande che stimolano la partecipazione.
45. Costruiamo una buona reputazione?
La reputazione online influisce direttamente e in maniera rilevante
sul fatturato del tuo Brand.
45
La tua reputazione online è una declinazione del tuo modo di
essere nella vita offline.
Ogni reputazione ha un punto debole.
La voce di una folla anonima è più forte di una voce solitaria
conosciuta.
La tua reputazione sarà attaccata.
1/2
46. Costruiamo una buona reputazione?
2/2
Crea una community che condivida i tuoi interessi e i clienti verranno.
Se non la costruisci tu, altri la faranno per te.
Ascolta due volte, agisci una volta.
Quando sbagli, e sbagli di sicuro, negare è più costoso che scusarsi.
46
Fai di ogni errore commesso un tuo punto di partenza e di forza.
Le leggi della gestione della reputazione cambiano nel tempo.
47. Fai le cose per bene: la via è SACRA!
Segui e persegui i tuoi obiettivi
Aggiornati costantemente
47
Costruisci la tua autorevolezza
Rispetta l’interlocutore
Ascolta il cliente, il mercato e le fonti
48. the
end
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