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Il tema “internazionalizzazione delle piccole imprese italiane” ha impegnato i laboratori dell’Università di Trento (Social Innovation e
Internazionalizzazione e Innovazione d’Impresa) negli ultimi anni.
Nel passato le PMI si sono portate a livello internazionale con grande capacità e spesso hanno ottenuto sui mercati internazionali grandi risultati.
Ora la situazione è notevolmente cambiata in quanto i mercati sono diventati più difficili, la concorrenza più agguerrita e le imprese sempre più
fragili.
Per procedere in modo scientifico abbiamo cercato di cogliere il fenomeno da vari punti di vista:
- Tipologie delle imprese e forme di aggregazione
- Locale ed internazionale
- Storico
- Filiera
- Formativo
La nascita di una PMI ha diverse origini:
- Start up
- Outsourcing da impresa madre
- Persona che perde il lavoro e si inventa un ruolo
- Ecc.
Nello sviluppo dei paesi le PMI hanno un ruolo fondamentale che abbiamo potuto sperimentare nella nostra storia recente:
- Negli anni ’78 e ’80 abbiamo avuto uno sviluppo notevole
- Negli anni ’90 sembrava che solo le grandi industrie sarebbero sopravvissute
- Negli anni 2000 abbiamo capito che i mercati finanziari hanno portato crisi mondiale sia nelle grandi banche che nei sistemi economici, le
grandi aziende portano nel mondo un progressivo sfruttamento e distruzione delle risorse locali (anche se Porter – creazione di valore
condiviso cerca di orientarle verso pratiche più favorevoli ai territori), le PMI mantengono la loro vivacità anche se risentono pesantemente
delle crisi.
Possiamo quindi focalizzare l’attenzione sulle diverse fasi dello sviluppo verso una crescente qualità della vita:
- Una prima fase basata sull’agricoltura di sussistenza
- Una seconda fase dove le produzioni agricole migliorano sia quantitativamente che qualitativamente
- Uno sviluppo successivo portato dalla lavorazione dei prodotti agricoli con miglioramenti nelle tecniche di conservazione
- Nel frattempo le piccole attività artigiane sono cresciute fino a diversificarsi e qualificarsi con servizi sempre più a valore aggiunto (
abbigliamento su misura, cuoio, pelletteria e tappezzeria, decorazioni, fotografia, riproduzione disegni e pittura, legno ed affini, metalli
pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini, servizi di barbiere, parrucchiere, attività di estetista, strumenti musicali, tessitura,
ricamo, carta, lavorazioni varie, alimentaristi, ecc. )
- La grande industria in un ambiente evoluto utilizza pesantemente l’outsourcing verso le PMI.
- Il turismo comunica i diversi livelli di sviluppo a cittadini di altri paesi che diventano promotori di qualità della vita nei loro paesi
- Da questi processi sembrano avere un ruolo diverso sia il commercio con la grande distribuzione che la comunicazione con i grandi players
televisivi e su questi temi sembra che solo le strutture cooperative possano dare una speranza di sviluppo sostenibile.
Come procedere:
- Irrobustire l’economia del territorio
- Comunicare in modo efficace verso i turisti reali o potenziali
- Esportare negli altri paesi sistemi di sviluppo sostenibile.
Difficoltà che incontriamo
E’ ormai condiviso da tutti che i mercati globalizzati portano le aziende a competere in modo sempre più ampio con le produzioni di tutto il mondo.
In questo confronto si sviluppano due tipi di reazione:
1) Il confronto sul prezzo
2) Il valore aggiunto dell’origine
Nel confronto sul prezzo è ovvio che i paesi più sviluppati esprimano costi maggiori a causa degli stipendi più elevati che vengono pagati ai
lavoratori.
Le differenze nel tempo si ridurranno ma in questo intermezzo gli effetti si fanno sentire, facendo uscire dal mercato le aziende con costi più elevati.
Il secondo aspetto enunciato funge da calmiere del pericolo sopra esposto permettendo alle aziende dei paesi più sviluppati di godere di un
vantaggio che deriva dalla loro notorietà, da una pubblicità più ampia ed articolata e da processi di continuo miglioramento nel tempo.
Se consideriamo la realtà del NORDEST vediamo che le PMI, tessuto portante di queste aree, soffrono la concorrenza dei paesi BRICS (Brasile,
Russia, India, Cina, SudAfrica) e anche di altri emergenti in questi ultimi tempi e la possono contrastare solo attraverso la delocalizzazione in quelle
aree dove trovano una manodopera più a basso costo.
I vantaggi che derivano da una qualità della vita ottimale delle nostre aree (attrae turismo e porta sempre prodotti di gamma più elevata) potrebbero
ridursi a causa della crisi indotta dai diversi problemi della finanza internazionale ma anche a seguito di delocalizzazioni non armoniche.
Anche per i paesi in via di sviluppo, le esperienze che abbiamo maturato risultano molto interessanti in quanto la produzione di massa sembra
risolvere inizialmente i problemi più evidenti ma alla lunga provoca fratture nel tessuto sociale che difficilmente possono poi essere ricucite.
Quali proposte?
Alle PMI che si stanno sempre più concentrando sul costo del prodotto suggeriamo le seguenti linee di azione:
- Internazionalizzazione
- Ricerca Scientifica
- Cultura
- Comunicazione
- Progettualità europea
Le PMI che su questi temi non hanno avuto in passato sufficienti risorse, data la loro ridotta dimensione proponiamo di aiutarle attraverso l’avvio
di:
- Preincubatori (sviluppo di idee)
- Incubatori (sviluppo di aziende)
- Formazione innovativa (formazione on line orientata al singolo obiettivo da raggiungere)
- Relazioni internazionali (attraverso centri specializzati)
I due laboratori attivati a Trento nell’anno 2013-2014 hanno avviato alcune metodologie innovative che permettono di rendere:
- Gli studenti protagonisti dello sviluppo dei loro territori
- Le PMI profit e no profit forti nel contrastare la crisi attraverso aggregazioni in reti d’impresa (allegato 1) per meglio fronteggiare i temi
complessi dati dalla globalizzazione dei mercati
- I territori sempre più attrattivi di interesse anche a livello internazionale (ricerca scientifica, cultura, comunicazione, progettualità europea)
In questo contesto che ruolo hanno e come si muovono le attività artigianali?
Alleghiamo alcuni esempi qualificanti:
1) MEC (allegato 1)
2) Nido – Castelnuovo (allegato 2)
3) MEC srl (allegato 3)
4) The FAB – VERONA (allegato 4)
5) Programma dei Laboratori di Trento (allegato 5)
Solo aggregandosi in reti d’impresa o con i consorzi attivati dalle organizzazioni di categoria esse possono affrontare i temi sopradescritti:
- ricerca scientifica: i centri del NORDEST (VEGA, ELETTRA, FBK, ecc.) hanno competenze a livello europeo e necessitano di aziende che
permettano di applicare la ricerca al prodotto.
- Cultura e storia: Le imprese artigiane hanno costituito la struttura portante del passato. Hanno ben resistito alla crisi anche se la concorrenza
internazionale in molti settori ha portato grandi traumi. Nel tempo esse hanno sviluppato attività di nicchia che spesso si sono strutturate in
dimensioni superiori arrivando a precorrere temi di competenza industriale. Rimane però ad esse la capacità di adeguarsi velocemente alle
mutate condizioni del mercato e di aggregarsi nei modi più disparati per difendersi da pericoli esterni. Dazi, marchi e brevetti, tecnologie
innovative (mulino a vento o ad acqua, macchina a vapore, motori elettrici, ecc. ) hanno arricchito la competizione dal medioevo ad oggi. Il
tema è entusiasmante a permette alle attuali produzioni di fregiarsi di valori maturati nel tempo diventando sia esperti di conservazione dei
beni culturali che integratori di detti beni con le loro attuali produzioni.Dalla “DOMUS MERCATORUM DI VERONA” possiamo trovare
le arti e i mestieri con documentazione dal XIV al XV secolo:
 BARBIERI liber statutorum artis barberiorum et chirurgorum Veronae,
 BRENTARI costruttori di « brente » cioè di tini,
 BURCHIERI trasportatori di merci per via Adige,
 FORMAGGERI.
 LANA
 MARANGONI lavoratori di legname per l’edilizia,
 OREFICI
 PEZZAROLI venditori di panni a taglio,
 RADAROLI mercanti di legname,
 SARTORI
 TORCOLOTTI e portatori di vino
- Comunicazione: anche per utilizzare TV, WEBTV, Internet e social Media occorrono grandi professionalità che le piccole strutture possono
esprimere. Solo però con l’aggregazione per loro si apriranno i grandi spazi della progettualità europea.
Abbiamo trovato nella realtà NORDEST un terreno molto fertile che cercheremo ora di analizzare ponendo in rilievo l’importanza delle attività
artigianali.
A Verona alcuni giovani hanno aggregato le loro imprese artigiane nella rete “THE FAB” e riescono a sviluppare tematiche innovative che ciascuna
impresa da sola non sarebbe mai riuscita a fare.
A Trento possiamo identificare una serie di iniziative interessanti:
- Un grande sviluppo di cooperative nei diversi settori
- Trentino Sviluppo – ex CEII (centro artigiano) promuove iniziative per portare gli artigiani all’estero e arricchisce le loro produzioni di
innovazione certificata dalla metodologia TRIZ
- Gli incubatori e i preincubatori dove le piccole aziende trovano servizi da grandi e possono quindi muoversi su grandi temi costituendo reti
Gli studenti che vivono queste realtà poi si rivolgono alle loro province d’origine con ottica completamente rinnovata:
- Propongono al governo locale l’avvio di preincubatori d’impresa su tematiche caratteristiche delle diverse zone (vedi presentazione NIDO
allegato 2):
o Rovigo:
 delta del Po con progetti europei sui fiumi, opere idrauliche e biodiversità in collaborazione con Fondazione E.Mach di San
Michele All’Adige
 arricchimento delle esportazioni di giostre con lo sviluppo di progettualità “parchi divertimento” e “grandi eventi”
 materie plastiche e salute con le nanotecnologie
o Barletta:
 Magna Grecia e Mediterraneo
 Innovazione in architettura
 Agroalimentare di qualità
o Belluno:
 Occhialeria, tecnologie e gioielleria
 Turismo di qualità in montagna (musica in collaborazione con Cina)
 Progetti di arte e spettacolo per persone con disabilità
o Verona:
 Aree del benessere
 Agroalimentare
 Energie rinnovabili
 Cultura, arte e spettacolo
o Vicenza:
 Meccatronica
 Ausili per la disabilità (Tecnothon, Telemedicina, ecc.)
Maturano così due grandi aree strategiche:
- Smart cities: il progetto europeo ISCOPE (avviato da Trento con Vienna, Zagabria ed altre città europee) viene portato anche nelle piccole
città (Cesiomaggiore, Carpi, ecc.)
- Smart countries: il progetto RISO di ISOLA della SCALA – Verona che partendo dall’agricoltura nel tempo è riuscito ad arricchire la filiera
corta di servizi artigianali a grande valore aggiunto viene ora presentato a EXPO 2015 come un modello di sviluppo dei territori (Africa,
Cina, ecc.)
In sintesi possiamo dire che assistiamo a un grande interesse dei giovani per queste metodologie dove loro (gruppo di esperti nelle diverse
discipline) diventano protagonisti ricchi di valori per uno sviluppo sostenibile e di solidarietà. (le aziende singole o in gruppo potranno finanziare
l’affidamento di progetti secondo la logica degli stage innovativi – non più stage di singoli studenti ma progetti affidati a gruppi)
Conclusioni
Questa carrellata di tematiche ci permette di cogliere un grande fermento che partendo dall’Università, attraverso gli studenti si rivolge a un mercato
che se non trova nuove modalità potrà solo sperimentare crisi crescenti.
Per questo suggeriamo grande attenzione:
- Cooperazione trentina
- Smart cities (vademecum ANCI)
- Reti d’impresa
- Preincubatori
Per ogni commento o suggerimento potete fare riferimento a: Alessandro Lanteri e-mail: lanteri335@gmail.com
Allegato 1 – reti d’impresa
Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la
propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti
predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica
o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa.
Il contratto può anche prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire, in nome e per
conto dei partecipanti, l'esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso.
Ai fini degli adempimenti pubblicitari deve indicare:
a) il nome, la ditta, la ragione o la denominazione sociale di ogni partecipante per originaria sottoscrizione del contratto o per adesione successiva,
nonchè la denominazione e la sede della rete, qualora sia prevista l'istituzione di un fondo patrimoniale comune ai sensi della lettera c);
b) l'indicazione degli obiettivi strategici di innovazione e di innalzamento della capacità competitiva dei partecipanti e le modalità concordate con
gli stessi per misurare l'avanzamento verso tali obiettivi;
c) la definizione di un programma di rete, che contenga l'enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascun partecipante; le modalità di
realizzazione dello scopo comune e, qualora sia prevista l'istituzione di un fondo patrimoniale comune,la misura e i criteri di valutazione dei
conferimenti iniziali e degli eventuali contributi successivi che ciascun partecipante si obbliga a versare al fondo, nonchè le regole di gestione del
fondo medesimo; se consentito dal programma, l'esecuzione del conferimento può avvenire anche mediante apporto di un patrimonio destinato,
costituito ai sensi dell'articolo 2447-bis, primo comma, lettera a), del codice civile;
d) la durata del contratto, le modalità di adesione di altri imprenditori e, se pattuite, le cause facoltative di recesso anticipato e le condizioni per
l'esercizio del relativo diritto, ferma restando in ogni caso l'applicazione delle regole generali di legge in materia di scioglimento totale o parziale dei
contratti plurilaterali con comunione di scopo;
e) se il contratto ne prevede l'istituzione, il nome, la ditta, la ragione o la denominazione sociale del soggetto prescelto per svolgere l'ufficio di
organo comune per l'esecuzione del contratto o di una o più parti o fasi di esso, i poteri di gestione e di rappresentanza conferiti a tale soggetto,
nonchè le regole relative alla sua eventuale sostituzione durante la vigenza del contratto. L'organo comune agisce in rappresentanza della rete,
quando essa acquista soggettività giuridica e, in assenza della soggettività, degli imprenditori, anche individuali, partecipanti al contratto salvo che
sia diversamente disposto nello stesso, nelle procedure di programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni, nelle procedure inerenti ad
interventi di garanzia per l'accesso al credito e in quelle inerenti allo sviluppo del sistema imprenditoriale nei processi di internazionalizzazione e di
innovazione previsti dall'ordinamento, nonché all'utilizzazione di strumenti di promozione e tutela dei prodotti e marchi di qualità o di cui sia
adeguatamente garantita la genuinità della provenienza;
f) le regole per l'assunzione delle decisioni dei partecipanti su ogni materia o aspetto di interesse comune che non rientri, quando è stato istituito un
organo comune, nei poteri di gestione conferiti a tale organo, nonchè, se il contratto prevede la modificabilità a maggioranza del programma di rete,
le regole relative alle modalità di assunzione delle decisioni di modifica del programma medesimo.
Allegato 2
Presentazione NIDO – Castelnuovo
1) L’occasione di un territorio d’eccellenza come Castelnuovo del Garda:
a. Posizione turistica strategica con importanti player del settore (Gardaland).
b. Avanguardia nella sostenibilità energetica (EMAS).
c. Strutture ricettive con ampie potenzialità (impianti sportivi, pista ciclabile, hotel, agriturismi) .
d. Importanti relazioni già avviate con Università e Ricerca.
2) Aiutare una riqualificazione delle attività che ancora sono positive al fine di irrobustirle grazie alle collaborazioni in reti d’impresa.
3) Intervenire a favore di quelle fasce più deboli della popolazione che possono diventare protagoniste del nuovo sviluppo.
4) Spazio per un incubatore di idee per le piccole aziende del territorio e per aiutare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro e
dell’imprenditoria.
5) Per fare questo è necessario rendere la popolazione protagonista coinvolgendo imprenditori, studenti e professionisti.
6) Avvio di collaborazioni con le aree vicine.
Premessa
La crescente crisi che attraversa tutti i più importanti settori della produzione italiana non ha risparmiato la zona del lago di Garda.
Il turismo mantiene un suo forte valore e può essere individuato come punto di rilancio del territorio.
L’amministrazione comunale lavora costantemente alla riqualificazione del territorio, soprattutto in ambito green. Queste caratteristiche possono
essere sviluppate tramite collaborazioni e progetti condivisi in direzione di aumentare il valore del territorio nel pieno rispetto dei valori perseguiti
fin’ora.
Cercheremo ora di identificare le linee guida.
Focalizzeremo l’attenzione sulle principali attività che troverebbero spazio in NIDO.
Il progetto
Il team di NIDO procederà secondo due passi in sequenza:
- Analisi e raccolta dati del tessuto economico di Castelnuovo del Garda, avvio del preincubatore, contatto con le associazioni presenti.
- Fase di attuazione, insediamento nel preincubatore, sportello per le aziende del territorio, supporto tesi, avvio di reti d’impresa. Questa fase da
attuare dopo che saranno ben evidenziate le relazioni con i diversi patner possibile del territorio e dei territori limitrofi.
Aree di Lavoro
Turismo
Sono individuabili nel territorio elementi di assoluta eccellenza. L’intento è di collegarli con progetti mirati alla collaborazione e alla creazione di
reti d’impresa in grado di aumentare il valore dell’esperienza turistica.
- Grandi player - Gardaland e Hotel Paradiso
- Infrastrutture all’avanguardia – Impianti sportivi, pista ciclabile
- Prodotti tipici – Cantina Sociale
Esperienze di successo nel campo dell’agroalimentare come il caso del Riso di Isola della Scala e dell’Asparago veronese e possibilità come
Expo2015 creano l’ambiente adatto allo sviluppo di iniziative in questo settore.
E’ necessario approfondire la conoscenza del territorio:
- Valori culturali del territorio
- Ruolo delle imprese
- Utilizzo dell’informatica
- Ruolo della scuola, dell’università e della ricerca scientifica
Necessario convogliare le professionalità del territorio disposte a collaborare con la propria esperienza (Mentoring).
Possibili collaborazioni
Gardaland, Hotel di alta fascia, Cantina Sociale – spazi di mostra dei prodotti tipici, esperienza di turismo enogastronimico – esempio Asparago
Veronese
Graphitech – Cartografia 3D dei percorsi e delle bellezze dell’area, Castelnuovo SmartCities
Energia
Il grandissimo lavoro fin'ora svolto dall'amministrazione comunale permette di sfruttare i contatti e le infrastrutture esistenti come supporto ai
giovani che intendono muoversi nel campo della sostenibilità.
Sono pensabili e auspicabili stage, e-learning ed esperienze di tesi che diminuiscano il gap tra il mondo accademico e l'industria dell'energia
sostenibile.
Esperienze di teleriscaldamento, edifici ecosostenibili (scuola di Sandrà) e impianti che rendono autosufficienti le strutture del Comune possono
dimostrarsi propulsori di iniziative e progetti di giovani ricercatori e universitari. Inoltre l'argomento Smartcities trova notevole riscontro sia nei
finanziamenti sia nel supporto alle iniziative tramite l'Osservatorio nazionale, che si presenta così come una grande opportunità di collaborazione
con comuni altrettanto efficienti.
Possibili collaborazioni
AirLiquide – Esperienza del teleriscaldamento
Aziende green della zona
Consorzio costruttore Scuola di Sandrà
Giovani
Supporto alla tesi. Partendo da una risorsa sottosfruttata come il progetto di tesi di laurea, si vuole creare un servizio di supporto per gli studenti che
cercano di spingere il loro lavoro verso sbocchi reali. Così facendo si va a diminuire il gap tra Università e mondo del lavoro integrando la tesi con
stage e confronti in aziende.
Esempi. Maxfone
Incubatore di idee. Con il monitoraggio continuo del territorio e delle sue opportunità si può aiutare chiunque abbia idee rivolte alla comunità e al
benessere dei cittadini a svilupparle nel rispetto dei valori di NIDO.
NIDO ha come obiettivo la diffusione di quelle buone pratiche che possono spingere una ripresa del tessuto economico che consideri il territorio
come parte centrale e punto di partenza imprescindibile.
Stampante 3D. In collaborazione con il MUSE di Trento sarebbe una fantastica opportunità poter dotare giovani e aziende di uno strumento come la
stampante 3D che abbatte i costi di progettazione e permette l'accesso alla modellizzazione delle idee. Con la crisi della produzione industriale si
permetterebbe di espandere il settore della progettazione che è in linea con le attitudini del popolo italiano. Un passo importante per rilancio del
design italiano.
Tirocini. Formazione presso il comune per chi interessato allo svolgersi dell'attività politico/amministrativa. Duplice aspetto che da una parte
avvicina i giovani alla gestione del territorio e dall'altra forma chi intendesse avviare una carriera in questo ambito, apprendendo così da subito i
forti valori presenti in amministrazione.
Conclusione
Spesso ci si sofferma ad individuare come causa dell'immobilismo attuale l'ambiente non favorevole per i giovani e per chi vuole “fare”.
L'intento primario del progetto NIDO è proprio quello di andare a modificare, stimolare, ravvivare il tessuto economico/sociale al fine di agevolare
la proliferazione di idee, valori e pratiche nuove.
Allegato 3
Un caso di successo: MEC Srl
MEC Srl (www.mecs.it) è un'azienda artigiana con sede a Scurelle (Trento) che realizza attrezzature per lo spacco e la frantumazione della pietra.
Con 18 addetti riesce a soddisfare un mercato che genera un fatturato dell'ordine di 3 000 000 di euro.
Qual è il segreto del successo di questa PMI trentina?
I titolari lo hanno riassunto in tre parole chiave: “Precision - Power - Personalization”!
Dietro questo payoff c'è un'azienda vocata all'innovazione alla qualità e alla sicurezza che si è saputa distinguere per la capacità di saper soddisfare
le esigenze del cliente.
Padroneggiando tutte le fasi di produzione, dalla progettazione alla realizzazione, è in grado di offrire un accompagnamento personalizzato dalla
richiesta fino al post-vendita in cui il cliente viene visto come “partner di sviluppo”.
Ma le competenze di MEC Srl non sarebbero state valorizzate se i titolari non avessero puntato su un'altra parola chiave:
INTERNAZIONALIZZAZIONE. Il 98% del fatturato proviene dal export in 56 Paesi per la fornitura di attrezzature personalizzate con assistenza
tempestiva.
Ma quando è iniziata la conquista dei mercati internazionali?
Nel 1996 MEC Srl era formata da solo 5 addetti
(gli attuali soci) e la produzione era focalizzata
su macchinari per la lavorazione del porfido
estratto nelle cave trentine. La concorrenza
locale su questa tipologia di prodotto iniziò a
farsi sentire e così iniziarono a rivolgersi
all'estero proponendo macchinari personalizzati.
Inizialmente vi furono difficoltà legate alla
“debolezza del marchio” ma, conquistati i primi
clienti, il passaparola in questo mercato di
nicchia fece meglio di qualsiasi campagna
promozionale.
Negli anni successivi l'azienda iniziò a
strutturarsi maggiormente. Venne
progressivamente assunto nuovo personale fino
ad arrivare all'attuale organico: 9 addetti nel
reparto produzione, 3 addetti nell'ufficio
tecnico, 1 addetto in amministrazione e 5 addetti
per l'ufficio vendite/acquisti.
Ora MEC Srl è riconosciuta in tutto il mondo non solo per la capacità di progettare e costruire macchine ma soprattutto per le competenze maturate
nello spacco della pietra. Questa esperienza è ben rappresentata nel libro scritto insieme al dott. Primavori, “Lo spacco nei materiali lapidei.
Caratteristiche, Tecnologie, Applicazione”; pubblicato in 3 lingue è il primo manuale al mondo interamente dedicato allo spacco della pietra.
ALLEGATO 4 - THE FAB – VERONA
Prima Fab Session sul Lean Startup a Verona
Eravamo in quindici a sperimentare il nostro approccio alla formazione. Un workshop destinato a chiunque (panettiere, programmatore,
imprenditore o manager) abbia, in azienda o in proprio, un’idea da lanciare e lo voglia fare con spirito e strumenti adatti ai nostri tempi.
Abbiamo provato a ribaltare l’ordine. Avete mai imparato a giocare a un nuovo gioco a carte. L’estenuante sequenza di regole che fin che non
cominci non ci si capisce niente. E poi qualcuno che dice “Dai iniziamo con un giro di prova!”. Ecco! Lo stesso accade quando si spiega come fare
un business plan o come impostare un processo organizzativo.
Allora abbiamo deciso con Andrea di provare a cambiare l’ordine degli eventi e anche a togliere un po’
di cose… Prima si gioca, si simula, si sperimenta e poi ci si confronta, si spiega, si illustra. Come se
l’insegnante di storia ci avesse fatto recitare la parte a teatro di Napoleone e Kutuzov prima di spiegarci
di Austerlitz…
Il Lean Startup è un approccio al lancio di nuove idee di business che fa
propri gli insegnamenti della Lean Production, ma anche del Design
Thinking e del Social Business. Leap of Faith, Pivot, Canvas e molti
altri strumenti che trasformano un progetto complicato e rischioso in un
esperimento più snello e leggero. Tutto questo guidati da Andrea,
oramai maestro nel condurre i partecipanti nel percorso di
apprendimento.
E alla fine anche modelli astratti e schemi di riferimento che però
diventano naturale sbocco di quanto provato sul campo. Il risultato della
prima edizione, ospitata da The Fab questo sabato, centrata sul progetto
di Linostype, una tipografia veronese con una vision chiara, progetti
ambiziosi e un business da costruire, è stato ottimo, con partecipanti entusiasti che ancora ci contattano per
aggiungere nuove idee al carnet di Laura.
A ottobre la seconda edizione, aperta a chiunque voglia iscriversi, a numero necessariamente chiuso per dare qualità alla giornata. Vi terremo
aggiornati. A presto.
PS Un grazie ai partecipanti che ci hanno accompagnato nella bella giornata di sabato: Marina, Mauro, Stefano, Mattia, Giorgia, Luca, Barbara,
Matteo, Alessio, Isobel, Tommaso, Marco, Francesco e naturalmente Nicola, Laura e Andrea!
ALLEGATO 5
Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione D’Impresa
Il Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione D’Impresa (6 crediti) che figura attribuito nell’offerta MIUR ad Amministrazione aziendale e
diritto e a Economia e management, negli ultimi anni ha accolto studenti di Ingegneria, Sociologia, Giurisprudenza, Scienze (triennali e
specialistiche), Economia.
I risultati ottenuti sono stati superiori ad ogni aspettativa in quanto si è sviluppato un dialogo molto efficace tra studenti con diverse preparazioni.
Un nuovo approccio al mondo del lavoro
Gli studenti sono inseriti in gruppo su progetti, proposti dal laboratorio o scelti da loro, da portare sul mercato dove loro diffondono la possibilità
concreta di creare reti di PMI (profit e no profit).
Spesso i progetti proseguono nel tempo anche con tesi di laurea o stage all’estero o in azienda sia per singoli studenti che per gruppi di progetto.
Gli studenti acquisiscono quindi le competenze per entrare nelle aziende con capacità progettuali che per costituire gruppi di consulenti
d’azienda.
Le visite effettuate ai centri di ricerca (Trento, Venezia, Trieste) hanno permesso agli studenti di conoscere i livelli elevatissimi raggiunti dalla
ricerca scientifica del NORDEST e di arricchire i progetti con vere innovazioni.
Spero che tutti i dipartimenti confermino la fiducia degli anni passati e che anche quest’anno che inizia a febbraio 2014 potremo accogliere molti
studenti delle diverse facoltà.
ANNO ACCADEMICO 2013-2014 ( http://www.li3t.eu/ )
LABORATORI STUDENTI DI
Semestre Ore di
lezione Metodologie di analisi dei temi
proposti dal laboratorio o direttamente
dagli studenti
Laboratorio
di Social Innovation
Sociologia Primo 20 Aspetti sociologici con attenzione anche
alla multidisciplinarietà
Laboratorio
di Internazionalizzazione e
Innovazione d’Impresa
Tutti i Dipartimenti Secondo 35 Aspetti organizzativi, scientifici, culturali,
informatici, ecc.
TEMI PROPOSTI Laboratorio
di Social Innovation
Laboratorio
di Internazionalizzazione e Innovazione
d’Impresa
1. Lavoro
a. Costituzione di reti d’impresa (PMI
profit e noprofit)
Consulenza alle imprese Ruolo nelle relazioni internazionali e figure
professionali necessarie
b. Cooperative di I e II livello I soci delle cooperative protagonisti
della diffusione del sistema
I mercati internazionali e le cooperative
(sperimentazioni sul mercato cinese)
c. Cooperative sociali Casi di eccellenza (Banco Popolare
Verona)
L’azienda virtuale e le tecnologie utili al lavoro a
distanza
2. Sviluppo dei territori
a. Il territorio modello di sviluppo
esportabile
Analisi di realtà territoriali
importanti
La rete d’impresa come strumento di
promozione del territorio
b. Filiera corta La filiera corta applicata ad Isola
della Scala – Verona
EXPO2015 e sperimentazioni in altri paesi della
filiera corta
c. SMART CITIES Da Trento ad altri comuni Le SMART CITIES europee - progettualità
3. Wellness
a. Alimentazione come medicina
preventiva
I cittadini e il KM 0 (mense,
ristorazione, ecc.)
Ricerca scientifica sulla qualità dei prodotti,
sistemi di commercializzazione e produzione
b. Il servizio sanitario a favore del
cittadino
Confronto tra realtà provinciali Fascicolo sanitario europeo nei diversi paesi e
servizi innovativi (telemedicina, ecc.)
4. Cultura
a. La cultura valore aggiunto per le
imprese
Messaggi culturali inseriti nella
comunicazione di prodotto e servizio
Musei d’impresa e loro validità
b. L’utilizzo delle tecnologie I social media e la cultura Scanner, ricostruzioni virtuali, filmati, ecc.
progettualità europea
Proposta ad aziende
L'azienda può decidere di:
- proporre a uno o ai due laboratori un tema da sviluppare ovviamente secondo l'aspetto sociologico (il primo) o secondo l'aspetto di innovazione e/o
internazionalizzazione per quello a Economia (precisando anche skills richiesti per lo sviluppo del progetto (esempio: economia, ingegneria,
informatica, giurisprudenza, lingue, ecc.). Se poi gli studenti sceglieranno il tema proposto, l'azienda dovrà garantire un adeguato ascolto ed aiuto.
Gli studenti potranno dopo la tesina di laboratorio scegliere di proseguire sul tema con la tesi di laurea, con stage all'estero, ecc., inoltre potranno
avviare nei loro territori un preincubatore.
Scheda per LI3T
Scheda sviluppo progetto LI3
T
Titolo progetto
Aziende che ho contattato per farle partecipare al mio progetto
Obiettivo da raggiungere
Da solo o con altri colleghi
Altri Studenti da me contattati per partecipare al mio progetto (solo
LI3T) :
Economia
Informatica
Sociologia
Giurisprudenza
Ingegneria
Altri skill interessati
Possibilità di sviluppare anche la tesi di laurea
Fare stage all’estero (Agenzia del Lavoro)
l’iniziativa verrà proposta a un incubatore o preincubatore

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Internazionalizzzione pmi

  • 1. Il tema “internazionalizzazione delle piccole imprese italiane” ha impegnato i laboratori dell’Università di Trento (Social Innovation e Internazionalizzazione e Innovazione d’Impresa) negli ultimi anni. Nel passato le PMI si sono portate a livello internazionale con grande capacità e spesso hanno ottenuto sui mercati internazionali grandi risultati. Ora la situazione è notevolmente cambiata in quanto i mercati sono diventati più difficili, la concorrenza più agguerrita e le imprese sempre più fragili. Per procedere in modo scientifico abbiamo cercato di cogliere il fenomeno da vari punti di vista: - Tipologie delle imprese e forme di aggregazione - Locale ed internazionale - Storico - Filiera - Formativo La nascita di una PMI ha diverse origini: - Start up - Outsourcing da impresa madre - Persona che perde il lavoro e si inventa un ruolo - Ecc. Nello sviluppo dei paesi le PMI hanno un ruolo fondamentale che abbiamo potuto sperimentare nella nostra storia recente: - Negli anni ’78 e ’80 abbiamo avuto uno sviluppo notevole - Negli anni ’90 sembrava che solo le grandi industrie sarebbero sopravvissute - Negli anni 2000 abbiamo capito che i mercati finanziari hanno portato crisi mondiale sia nelle grandi banche che nei sistemi economici, le grandi aziende portano nel mondo un progressivo sfruttamento e distruzione delle risorse locali (anche se Porter – creazione di valore condiviso cerca di orientarle verso pratiche più favorevoli ai territori), le PMI mantengono la loro vivacità anche se risentono pesantemente delle crisi.
  • 2. Possiamo quindi focalizzare l’attenzione sulle diverse fasi dello sviluppo verso una crescente qualità della vita: - Una prima fase basata sull’agricoltura di sussistenza - Una seconda fase dove le produzioni agricole migliorano sia quantitativamente che qualitativamente - Uno sviluppo successivo portato dalla lavorazione dei prodotti agricoli con miglioramenti nelle tecniche di conservazione - Nel frattempo le piccole attività artigiane sono cresciute fino a diversificarsi e qualificarsi con servizi sempre più a valore aggiunto ( abbigliamento su misura, cuoio, pelletteria e tappezzeria, decorazioni, fotografia, riproduzione disegni e pittura, legno ed affini, metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini, servizi di barbiere, parrucchiere, attività di estetista, strumenti musicali, tessitura, ricamo, carta, lavorazioni varie, alimentaristi, ecc. ) - La grande industria in un ambiente evoluto utilizza pesantemente l’outsourcing verso le PMI. - Il turismo comunica i diversi livelli di sviluppo a cittadini di altri paesi che diventano promotori di qualità della vita nei loro paesi - Da questi processi sembrano avere un ruolo diverso sia il commercio con la grande distribuzione che la comunicazione con i grandi players televisivi e su questi temi sembra che solo le strutture cooperative possano dare una speranza di sviluppo sostenibile. Come procedere: - Irrobustire l’economia del territorio - Comunicare in modo efficace verso i turisti reali o potenziali - Esportare negli altri paesi sistemi di sviluppo sostenibile. Difficoltà che incontriamo E’ ormai condiviso da tutti che i mercati globalizzati portano le aziende a competere in modo sempre più ampio con le produzioni di tutto il mondo. In questo confronto si sviluppano due tipi di reazione: 1) Il confronto sul prezzo 2) Il valore aggiunto dell’origine Nel confronto sul prezzo è ovvio che i paesi più sviluppati esprimano costi maggiori a causa degli stipendi più elevati che vengono pagati ai lavoratori. Le differenze nel tempo si ridurranno ma in questo intermezzo gli effetti si fanno sentire, facendo uscire dal mercato le aziende con costi più elevati. Il secondo aspetto enunciato funge da calmiere del pericolo sopra esposto permettendo alle aziende dei paesi più sviluppati di godere di un vantaggio che deriva dalla loro notorietà, da una pubblicità più ampia ed articolata e da processi di continuo miglioramento nel tempo. Se consideriamo la realtà del NORDEST vediamo che le PMI, tessuto portante di queste aree, soffrono la concorrenza dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, SudAfrica) e anche di altri emergenti in questi ultimi tempi e la possono contrastare solo attraverso la delocalizzazione in quelle aree dove trovano una manodopera più a basso costo. I vantaggi che derivano da una qualità della vita ottimale delle nostre aree (attrae turismo e porta sempre prodotti di gamma più elevata) potrebbero ridursi a causa della crisi indotta dai diversi problemi della finanza internazionale ma anche a seguito di delocalizzazioni non armoniche.
  • 3. Anche per i paesi in via di sviluppo, le esperienze che abbiamo maturato risultano molto interessanti in quanto la produzione di massa sembra risolvere inizialmente i problemi più evidenti ma alla lunga provoca fratture nel tessuto sociale che difficilmente possono poi essere ricucite. Quali proposte? Alle PMI che si stanno sempre più concentrando sul costo del prodotto suggeriamo le seguenti linee di azione: - Internazionalizzazione - Ricerca Scientifica - Cultura - Comunicazione - Progettualità europea Le PMI che su questi temi non hanno avuto in passato sufficienti risorse, data la loro ridotta dimensione proponiamo di aiutarle attraverso l’avvio di: - Preincubatori (sviluppo di idee) - Incubatori (sviluppo di aziende) - Formazione innovativa (formazione on line orientata al singolo obiettivo da raggiungere) - Relazioni internazionali (attraverso centri specializzati) I due laboratori attivati a Trento nell’anno 2013-2014 hanno avviato alcune metodologie innovative che permettono di rendere: - Gli studenti protagonisti dello sviluppo dei loro territori - Le PMI profit e no profit forti nel contrastare la crisi attraverso aggregazioni in reti d’impresa (allegato 1) per meglio fronteggiare i temi complessi dati dalla globalizzazione dei mercati - I territori sempre più attrattivi di interesse anche a livello internazionale (ricerca scientifica, cultura, comunicazione, progettualità europea) In questo contesto che ruolo hanno e come si muovono le attività artigianali? Alleghiamo alcuni esempi qualificanti: 1) MEC (allegato 1) 2) Nido – Castelnuovo (allegato 2) 3) MEC srl (allegato 3) 4) The FAB – VERONA (allegato 4) 5) Programma dei Laboratori di Trento (allegato 5)
  • 4. Solo aggregandosi in reti d’impresa o con i consorzi attivati dalle organizzazioni di categoria esse possono affrontare i temi sopradescritti: - ricerca scientifica: i centri del NORDEST (VEGA, ELETTRA, FBK, ecc.) hanno competenze a livello europeo e necessitano di aziende che permettano di applicare la ricerca al prodotto. - Cultura e storia: Le imprese artigiane hanno costituito la struttura portante del passato. Hanno ben resistito alla crisi anche se la concorrenza internazionale in molti settori ha portato grandi traumi. Nel tempo esse hanno sviluppato attività di nicchia che spesso si sono strutturate in dimensioni superiori arrivando a precorrere temi di competenza industriale. Rimane però ad esse la capacità di adeguarsi velocemente alle mutate condizioni del mercato e di aggregarsi nei modi più disparati per difendersi da pericoli esterni. Dazi, marchi e brevetti, tecnologie innovative (mulino a vento o ad acqua, macchina a vapore, motori elettrici, ecc. ) hanno arricchito la competizione dal medioevo ad oggi. Il tema è entusiasmante a permette alle attuali produzioni di fregiarsi di valori maturati nel tempo diventando sia esperti di conservazione dei beni culturali che integratori di detti beni con le loro attuali produzioni.Dalla “DOMUS MERCATORUM DI VERONA” possiamo trovare le arti e i mestieri con documentazione dal XIV al XV secolo:  BARBIERI liber statutorum artis barberiorum et chirurgorum Veronae,  BRENTARI costruttori di « brente » cioè di tini,  BURCHIERI trasportatori di merci per via Adige,  FORMAGGERI.  LANA  MARANGONI lavoratori di legname per l’edilizia,  OREFICI  PEZZAROLI venditori di panni a taglio,  RADAROLI mercanti di legname,  SARTORI  TORCOLOTTI e portatori di vino - Comunicazione: anche per utilizzare TV, WEBTV, Internet e social Media occorrono grandi professionalità che le piccole strutture possono esprimere. Solo però con l’aggregazione per loro si apriranno i grandi spazi della progettualità europea. Abbiamo trovato nella realtà NORDEST un terreno molto fertile che cercheremo ora di analizzare ponendo in rilievo l’importanza delle attività artigianali. A Verona alcuni giovani hanno aggregato le loro imprese artigiane nella rete “THE FAB” e riescono a sviluppare tematiche innovative che ciascuna impresa da sola non sarebbe mai riuscita a fare.
  • 5. A Trento possiamo identificare una serie di iniziative interessanti: - Un grande sviluppo di cooperative nei diversi settori - Trentino Sviluppo – ex CEII (centro artigiano) promuove iniziative per portare gli artigiani all’estero e arricchisce le loro produzioni di innovazione certificata dalla metodologia TRIZ - Gli incubatori e i preincubatori dove le piccole aziende trovano servizi da grandi e possono quindi muoversi su grandi temi costituendo reti Gli studenti che vivono queste realtà poi si rivolgono alle loro province d’origine con ottica completamente rinnovata: - Propongono al governo locale l’avvio di preincubatori d’impresa su tematiche caratteristiche delle diverse zone (vedi presentazione NIDO allegato 2): o Rovigo:  delta del Po con progetti europei sui fiumi, opere idrauliche e biodiversità in collaborazione con Fondazione E.Mach di San Michele All’Adige  arricchimento delle esportazioni di giostre con lo sviluppo di progettualità “parchi divertimento” e “grandi eventi”  materie plastiche e salute con le nanotecnologie o Barletta:  Magna Grecia e Mediterraneo  Innovazione in architettura  Agroalimentare di qualità o Belluno:  Occhialeria, tecnologie e gioielleria  Turismo di qualità in montagna (musica in collaborazione con Cina)  Progetti di arte e spettacolo per persone con disabilità o Verona:  Aree del benessere  Agroalimentare  Energie rinnovabili  Cultura, arte e spettacolo o Vicenza:  Meccatronica  Ausili per la disabilità (Tecnothon, Telemedicina, ecc.)
  • 6. Maturano così due grandi aree strategiche: - Smart cities: il progetto europeo ISCOPE (avviato da Trento con Vienna, Zagabria ed altre città europee) viene portato anche nelle piccole città (Cesiomaggiore, Carpi, ecc.) - Smart countries: il progetto RISO di ISOLA della SCALA – Verona che partendo dall’agricoltura nel tempo è riuscito ad arricchire la filiera corta di servizi artigianali a grande valore aggiunto viene ora presentato a EXPO 2015 come un modello di sviluppo dei territori (Africa, Cina, ecc.) In sintesi possiamo dire che assistiamo a un grande interesse dei giovani per queste metodologie dove loro (gruppo di esperti nelle diverse discipline) diventano protagonisti ricchi di valori per uno sviluppo sostenibile e di solidarietà. (le aziende singole o in gruppo potranno finanziare l’affidamento di progetti secondo la logica degli stage innovativi – non più stage di singoli studenti ma progetti affidati a gruppi) Conclusioni Questa carrellata di tematiche ci permette di cogliere un grande fermento che partendo dall’Università, attraverso gli studenti si rivolge a un mercato che se non trova nuove modalità potrà solo sperimentare crisi crescenti. Per questo suggeriamo grande attenzione: - Cooperazione trentina - Smart cities (vademecum ANCI) - Reti d’impresa - Preincubatori Per ogni commento o suggerimento potete fare riferimento a: Alessandro Lanteri e-mail: lanteri335@gmail.com Allegato 1 – reti d’impresa Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa. Il contratto può anche prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l'esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso. Ai fini degli adempimenti pubblicitari deve indicare: a) il nome, la ditta, la ragione o la denominazione sociale di ogni partecipante per originaria sottoscrizione del contratto o per adesione successiva, nonchè la denominazione e la sede della rete, qualora sia prevista l'istituzione di un fondo patrimoniale comune ai sensi della lettera c);
  • 7. b) l'indicazione degli obiettivi strategici di innovazione e di innalzamento della capacità competitiva dei partecipanti e le modalità concordate con gli stessi per misurare l'avanzamento verso tali obiettivi; c) la definizione di un programma di rete, che contenga l'enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascun partecipante; le modalità di realizzazione dello scopo comune e, qualora sia prevista l'istituzione di un fondo patrimoniale comune,la misura e i criteri di valutazione dei conferimenti iniziali e degli eventuali contributi successivi che ciascun partecipante si obbliga a versare al fondo, nonchè le regole di gestione del fondo medesimo; se consentito dal programma, l'esecuzione del conferimento può avvenire anche mediante apporto di un patrimonio destinato, costituito ai sensi dell'articolo 2447-bis, primo comma, lettera a), del codice civile; d) la durata del contratto, le modalità di adesione di altri imprenditori e, se pattuite, le cause facoltative di recesso anticipato e le condizioni per l'esercizio del relativo diritto, ferma restando in ogni caso l'applicazione delle regole generali di legge in materia di scioglimento totale o parziale dei contratti plurilaterali con comunione di scopo; e) se il contratto ne prevede l'istituzione, il nome, la ditta, la ragione o la denominazione sociale del soggetto prescelto per svolgere l'ufficio di organo comune per l'esecuzione del contratto o di una o più parti o fasi di esso, i poteri di gestione e di rappresentanza conferiti a tale soggetto, nonchè le regole relative alla sua eventuale sostituzione durante la vigenza del contratto. L'organo comune agisce in rappresentanza della rete, quando essa acquista soggettività giuridica e, in assenza della soggettività, degli imprenditori, anche individuali, partecipanti al contratto salvo che sia diversamente disposto nello stesso, nelle procedure di programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni, nelle procedure inerenti ad interventi di garanzia per l'accesso al credito e in quelle inerenti allo sviluppo del sistema imprenditoriale nei processi di internazionalizzazione e di innovazione previsti dall'ordinamento, nonché all'utilizzazione di strumenti di promozione e tutela dei prodotti e marchi di qualità o di cui sia adeguatamente garantita la genuinità della provenienza; f) le regole per l'assunzione delle decisioni dei partecipanti su ogni materia o aspetto di interesse comune che non rientri, quando è stato istituito un organo comune, nei poteri di gestione conferiti a tale organo, nonchè, se il contratto prevede la modificabilità a maggioranza del programma di rete, le regole relative alle modalità di assunzione delle decisioni di modifica del programma medesimo. Allegato 2 Presentazione NIDO – Castelnuovo 1) L’occasione di un territorio d’eccellenza come Castelnuovo del Garda: a. Posizione turistica strategica con importanti player del settore (Gardaland). b. Avanguardia nella sostenibilità energetica (EMAS). c. Strutture ricettive con ampie potenzialità (impianti sportivi, pista ciclabile, hotel, agriturismi) . d. Importanti relazioni già avviate con Università e Ricerca. 2) Aiutare una riqualificazione delle attività che ancora sono positive al fine di irrobustirle grazie alle collaborazioni in reti d’impresa. 3) Intervenire a favore di quelle fasce più deboli della popolazione che possono diventare protagoniste del nuovo sviluppo. 4) Spazio per un incubatore di idee per le piccole aziende del territorio e per aiutare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria.
  • 8. 5) Per fare questo è necessario rendere la popolazione protagonista coinvolgendo imprenditori, studenti e professionisti. 6) Avvio di collaborazioni con le aree vicine. Premessa La crescente crisi che attraversa tutti i più importanti settori della produzione italiana non ha risparmiato la zona del lago di Garda. Il turismo mantiene un suo forte valore e può essere individuato come punto di rilancio del territorio. L’amministrazione comunale lavora costantemente alla riqualificazione del territorio, soprattutto in ambito green. Queste caratteristiche possono essere sviluppate tramite collaborazioni e progetti condivisi in direzione di aumentare il valore del territorio nel pieno rispetto dei valori perseguiti fin’ora. Cercheremo ora di identificare le linee guida. Focalizzeremo l’attenzione sulle principali attività che troverebbero spazio in NIDO. Il progetto Il team di NIDO procederà secondo due passi in sequenza: - Analisi e raccolta dati del tessuto economico di Castelnuovo del Garda, avvio del preincubatore, contatto con le associazioni presenti. - Fase di attuazione, insediamento nel preincubatore, sportello per le aziende del territorio, supporto tesi, avvio di reti d’impresa. Questa fase da attuare dopo che saranno ben evidenziate le relazioni con i diversi patner possibile del territorio e dei territori limitrofi. Aree di Lavoro Turismo Sono individuabili nel territorio elementi di assoluta eccellenza. L’intento è di collegarli con progetti mirati alla collaborazione e alla creazione di reti d’impresa in grado di aumentare il valore dell’esperienza turistica. - Grandi player - Gardaland e Hotel Paradiso - Infrastrutture all’avanguardia – Impianti sportivi, pista ciclabile - Prodotti tipici – Cantina Sociale Esperienze di successo nel campo dell’agroalimentare come il caso del Riso di Isola della Scala e dell’Asparago veronese e possibilità come Expo2015 creano l’ambiente adatto allo sviluppo di iniziative in questo settore. E’ necessario approfondire la conoscenza del territorio: - Valori culturali del territorio - Ruolo delle imprese - Utilizzo dell’informatica - Ruolo della scuola, dell’università e della ricerca scientifica Necessario convogliare le professionalità del territorio disposte a collaborare con la propria esperienza (Mentoring).
  • 9. Possibili collaborazioni Gardaland, Hotel di alta fascia, Cantina Sociale – spazi di mostra dei prodotti tipici, esperienza di turismo enogastronimico – esempio Asparago Veronese Graphitech – Cartografia 3D dei percorsi e delle bellezze dell’area, Castelnuovo SmartCities Energia Il grandissimo lavoro fin'ora svolto dall'amministrazione comunale permette di sfruttare i contatti e le infrastrutture esistenti come supporto ai giovani che intendono muoversi nel campo della sostenibilità. Sono pensabili e auspicabili stage, e-learning ed esperienze di tesi che diminuiscano il gap tra il mondo accademico e l'industria dell'energia sostenibile. Esperienze di teleriscaldamento, edifici ecosostenibili (scuola di Sandrà) e impianti che rendono autosufficienti le strutture del Comune possono dimostrarsi propulsori di iniziative e progetti di giovani ricercatori e universitari. Inoltre l'argomento Smartcities trova notevole riscontro sia nei finanziamenti sia nel supporto alle iniziative tramite l'Osservatorio nazionale, che si presenta così come una grande opportunità di collaborazione con comuni altrettanto efficienti. Possibili collaborazioni AirLiquide – Esperienza del teleriscaldamento Aziende green della zona Consorzio costruttore Scuola di Sandrà Giovani Supporto alla tesi. Partendo da una risorsa sottosfruttata come il progetto di tesi di laurea, si vuole creare un servizio di supporto per gli studenti che cercano di spingere il loro lavoro verso sbocchi reali. Così facendo si va a diminuire il gap tra Università e mondo del lavoro integrando la tesi con stage e confronti in aziende. Esempi. Maxfone Incubatore di idee. Con il monitoraggio continuo del territorio e delle sue opportunità si può aiutare chiunque abbia idee rivolte alla comunità e al benessere dei cittadini a svilupparle nel rispetto dei valori di NIDO. NIDO ha come obiettivo la diffusione di quelle buone pratiche che possono spingere una ripresa del tessuto economico che consideri il territorio come parte centrale e punto di partenza imprescindibile. Stampante 3D. In collaborazione con il MUSE di Trento sarebbe una fantastica opportunità poter dotare giovani e aziende di uno strumento come la stampante 3D che abbatte i costi di progettazione e permette l'accesso alla modellizzazione delle idee. Con la crisi della produzione industriale si permetterebbe di espandere il settore della progettazione che è in linea con le attitudini del popolo italiano. Un passo importante per rilancio del design italiano.
  • 10. Tirocini. Formazione presso il comune per chi interessato allo svolgersi dell'attività politico/amministrativa. Duplice aspetto che da una parte avvicina i giovani alla gestione del territorio e dall'altra forma chi intendesse avviare una carriera in questo ambito, apprendendo così da subito i forti valori presenti in amministrazione. Conclusione Spesso ci si sofferma ad individuare come causa dell'immobilismo attuale l'ambiente non favorevole per i giovani e per chi vuole “fare”. L'intento primario del progetto NIDO è proprio quello di andare a modificare, stimolare, ravvivare il tessuto economico/sociale al fine di agevolare la proliferazione di idee, valori e pratiche nuove. Allegato 3 Un caso di successo: MEC Srl MEC Srl (www.mecs.it) è un'azienda artigiana con sede a Scurelle (Trento) che realizza attrezzature per lo spacco e la frantumazione della pietra. Con 18 addetti riesce a soddisfare un mercato che genera un fatturato dell'ordine di 3 000 000 di euro. Qual è il segreto del successo di questa PMI trentina? I titolari lo hanno riassunto in tre parole chiave: “Precision - Power - Personalization”! Dietro questo payoff c'è un'azienda vocata all'innovazione alla qualità e alla sicurezza che si è saputa distinguere per la capacità di saper soddisfare le esigenze del cliente. Padroneggiando tutte le fasi di produzione, dalla progettazione alla realizzazione, è in grado di offrire un accompagnamento personalizzato dalla richiesta fino al post-vendita in cui il cliente viene visto come “partner di sviluppo”. Ma le competenze di MEC Srl non sarebbero state valorizzate se i titolari non avessero puntato su un'altra parola chiave: INTERNAZIONALIZZAZIONE. Il 98% del fatturato proviene dal export in 56 Paesi per la fornitura di attrezzature personalizzate con assistenza tempestiva.
  • 11. Ma quando è iniziata la conquista dei mercati internazionali? Nel 1996 MEC Srl era formata da solo 5 addetti (gli attuali soci) e la produzione era focalizzata su macchinari per la lavorazione del porfido estratto nelle cave trentine. La concorrenza locale su questa tipologia di prodotto iniziò a farsi sentire e così iniziarono a rivolgersi all'estero proponendo macchinari personalizzati. Inizialmente vi furono difficoltà legate alla “debolezza del marchio” ma, conquistati i primi clienti, il passaparola in questo mercato di nicchia fece meglio di qualsiasi campagna promozionale. Negli anni successivi l'azienda iniziò a strutturarsi maggiormente. Venne progressivamente assunto nuovo personale fino ad arrivare all'attuale organico: 9 addetti nel reparto produzione, 3 addetti nell'ufficio tecnico, 1 addetto in amministrazione e 5 addetti per l'ufficio vendite/acquisti. Ora MEC Srl è riconosciuta in tutto il mondo non solo per la capacità di progettare e costruire macchine ma soprattutto per le competenze maturate nello spacco della pietra. Questa esperienza è ben rappresentata nel libro scritto insieme al dott. Primavori, “Lo spacco nei materiali lapidei. Caratteristiche, Tecnologie, Applicazione”; pubblicato in 3 lingue è il primo manuale al mondo interamente dedicato allo spacco della pietra. ALLEGATO 4 - THE FAB – VERONA Prima Fab Session sul Lean Startup a Verona Eravamo in quindici a sperimentare il nostro approccio alla formazione. Un workshop destinato a chiunque (panettiere, programmatore, imprenditore o manager) abbia, in azienda o in proprio, un’idea da lanciare e lo voglia fare con spirito e strumenti adatti ai nostri tempi. Abbiamo provato a ribaltare l’ordine. Avete mai imparato a giocare a un nuovo gioco a carte. L’estenuante sequenza di regole che fin che non cominci non ci si capisce niente. E poi qualcuno che dice “Dai iniziamo con un giro di prova!”. Ecco! Lo stesso accade quando si spiega come fare un business plan o come impostare un processo organizzativo.
  • 12. Allora abbiamo deciso con Andrea di provare a cambiare l’ordine degli eventi e anche a togliere un po’ di cose… Prima si gioca, si simula, si sperimenta e poi ci si confronta, si spiega, si illustra. Come se l’insegnante di storia ci avesse fatto recitare la parte a teatro di Napoleone e Kutuzov prima di spiegarci di Austerlitz… Il Lean Startup è un approccio al lancio di nuove idee di business che fa propri gli insegnamenti della Lean Production, ma anche del Design Thinking e del Social Business. Leap of Faith, Pivot, Canvas e molti altri strumenti che trasformano un progetto complicato e rischioso in un esperimento più snello e leggero. Tutto questo guidati da Andrea, oramai maestro nel condurre i partecipanti nel percorso di apprendimento. E alla fine anche modelli astratti e schemi di riferimento che però diventano naturale sbocco di quanto provato sul campo. Il risultato della prima edizione, ospitata da The Fab questo sabato, centrata sul progetto di Linostype, una tipografia veronese con una vision chiara, progetti ambiziosi e un business da costruire, è stato ottimo, con partecipanti entusiasti che ancora ci contattano per aggiungere nuove idee al carnet di Laura. A ottobre la seconda edizione, aperta a chiunque voglia iscriversi, a numero necessariamente chiuso per dare qualità alla giornata. Vi terremo aggiornati. A presto. PS Un grazie ai partecipanti che ci hanno accompagnato nella bella giornata di sabato: Marina, Mauro, Stefano, Mattia, Giorgia, Luca, Barbara, Matteo, Alessio, Isobel, Tommaso, Marco, Francesco e naturalmente Nicola, Laura e Andrea! ALLEGATO 5 Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione D’Impresa Il Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione D’Impresa (6 crediti) che figura attribuito nell’offerta MIUR ad Amministrazione aziendale e diritto e a Economia e management, negli ultimi anni ha accolto studenti di Ingegneria, Sociologia, Giurisprudenza, Scienze (triennali e specialistiche), Economia. I risultati ottenuti sono stati superiori ad ogni aspettativa in quanto si è sviluppato un dialogo molto efficace tra studenti con diverse preparazioni.
  • 13. Un nuovo approccio al mondo del lavoro Gli studenti sono inseriti in gruppo su progetti, proposti dal laboratorio o scelti da loro, da portare sul mercato dove loro diffondono la possibilità concreta di creare reti di PMI (profit e no profit). Spesso i progetti proseguono nel tempo anche con tesi di laurea o stage all’estero o in azienda sia per singoli studenti che per gruppi di progetto. Gli studenti acquisiscono quindi le competenze per entrare nelle aziende con capacità progettuali che per costituire gruppi di consulenti d’azienda. Le visite effettuate ai centri di ricerca (Trento, Venezia, Trieste) hanno permesso agli studenti di conoscere i livelli elevatissimi raggiunti dalla ricerca scientifica del NORDEST e di arricchire i progetti con vere innovazioni. Spero che tutti i dipartimenti confermino la fiducia degli anni passati e che anche quest’anno che inizia a febbraio 2014 potremo accogliere molti studenti delle diverse facoltà. ANNO ACCADEMICO 2013-2014 ( http://www.li3t.eu/ ) LABORATORI STUDENTI DI Semestre Ore di lezione Metodologie di analisi dei temi proposti dal laboratorio o direttamente dagli studenti Laboratorio di Social Innovation Sociologia Primo 20 Aspetti sociologici con attenzione anche alla multidisciplinarietà Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione d’Impresa Tutti i Dipartimenti Secondo 35 Aspetti organizzativi, scientifici, culturali, informatici, ecc.
  • 14. TEMI PROPOSTI Laboratorio di Social Innovation Laboratorio di Internazionalizzazione e Innovazione d’Impresa 1. Lavoro a. Costituzione di reti d’impresa (PMI profit e noprofit) Consulenza alle imprese Ruolo nelle relazioni internazionali e figure professionali necessarie b. Cooperative di I e II livello I soci delle cooperative protagonisti della diffusione del sistema I mercati internazionali e le cooperative (sperimentazioni sul mercato cinese) c. Cooperative sociali Casi di eccellenza (Banco Popolare Verona) L’azienda virtuale e le tecnologie utili al lavoro a distanza 2. Sviluppo dei territori a. Il territorio modello di sviluppo esportabile Analisi di realtà territoriali importanti La rete d’impresa come strumento di promozione del territorio b. Filiera corta La filiera corta applicata ad Isola della Scala – Verona EXPO2015 e sperimentazioni in altri paesi della filiera corta c. SMART CITIES Da Trento ad altri comuni Le SMART CITIES europee - progettualità 3. Wellness a. Alimentazione come medicina preventiva I cittadini e il KM 0 (mense, ristorazione, ecc.) Ricerca scientifica sulla qualità dei prodotti, sistemi di commercializzazione e produzione b. Il servizio sanitario a favore del cittadino Confronto tra realtà provinciali Fascicolo sanitario europeo nei diversi paesi e servizi innovativi (telemedicina, ecc.) 4. Cultura a. La cultura valore aggiunto per le imprese Messaggi culturali inseriti nella comunicazione di prodotto e servizio Musei d’impresa e loro validità b. L’utilizzo delle tecnologie I social media e la cultura Scanner, ricostruzioni virtuali, filmati, ecc. progettualità europea
  • 15. Proposta ad aziende L'azienda può decidere di: - proporre a uno o ai due laboratori un tema da sviluppare ovviamente secondo l'aspetto sociologico (il primo) o secondo l'aspetto di innovazione e/o internazionalizzazione per quello a Economia (precisando anche skills richiesti per lo sviluppo del progetto (esempio: economia, ingegneria, informatica, giurisprudenza, lingue, ecc.). Se poi gli studenti sceglieranno il tema proposto, l'azienda dovrà garantire un adeguato ascolto ed aiuto. Gli studenti potranno dopo la tesina di laboratorio scegliere di proseguire sul tema con la tesi di laurea, con stage all'estero, ecc., inoltre potranno avviare nei loro territori un preincubatore. Scheda per LI3T Scheda sviluppo progetto LI3 T Titolo progetto Aziende che ho contattato per farle partecipare al mio progetto Obiettivo da raggiungere Da solo o con altri colleghi Altri Studenti da me contattati per partecipare al mio progetto (solo LI3T) : Economia Informatica Sociologia Giurisprudenza Ingegneria Altri skill interessati Possibilità di sviluppare anche la tesi di laurea Fare stage all’estero (Agenzia del Lavoro) l’iniziativa verrà proposta a un incubatore o preincubatore