Molte organizzazioni pubbliche e private indagano il futuro, cercano segni per raccontarlo, si presentano come antichi auspici che descrivono il domani che forse verrà.
Per parlare del futuro, usano parole raccolte in dossier, papers, documenti. Quelle parole ci rimbalzano addosso e contribuiscono a creare nuovi paesaggi o a colorare immagini che conosciamo già.
Enrico Cerni frugherà in alcuni di quei documenti connettendo le parole tra loro. Cercherà le origini dei verbi e si chiederà come un sostantivo risuoni in lingue diverse.
Le parole del futuro rivelano talvolta il futuro delle parole.
6. Le fonti
!
Institute for the future
The Millennium Project
World Future Society
Singularity University
Institute for Ethics and Emerging
Technologies
Humanity+
Rand Corporation
Club di Roma
Long Now Foundation
Aspen Institute
The Conference Board
Hudson Institute
Yerba Buena Center for…
California College of Arts (C…)
Intelligent Community Forum
Istituto Santa Fe
Nation of Change
The Earth Foundation
Future of Humanity Foundation
11. (ancora) un po’ di grammatica
ESSE INDICATIVO PRESENTE Essere
SUM Sono
ES Sei
EST È
SUMUS Siamo
ESTIS Siete
SUNT Sono
ESSE
Participio presente -
Participio perfetto -
Participio futuro Futurus / a / um
12. Futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]
13. Passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]
!
Passare v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus –us
«passo»]
!
Passo s.m. [lat. passus –us, derivato di pandere «aprire,
stendere», quindi in origine apertura delle gambe nel
camminare, spazio compreso in questa apertura, da cui
passo come movimento delle gambe e spazio compreso in
questa apertura]
18. Storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia,
gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una
radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui
che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»
20. Idea
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza»,
dal tema di ἰδεῖν «vedere»]
21. Avviso
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
avviṡo s. m. [dal francese antico avis, dalla locuz. ce m’est
à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi
videtur «mi sembra»]
22. Idolo
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der.
di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]
24. Improvvisare
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal
lat. improvisus, comp. di in- e provisus, part. pass.
di providere «prevedere»]
25. Intervista
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Intervista s. f. [calco dell’ingl. interview, che a sua volta
ricalca il fr. entrevue, der. di s’entrevoir «vedersi o
incontrarsi brevemente» (cfr. l’ital. intravedersi)]
26. Previsione
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Prevedére v. tr. [dal lat. praevidere, comp. di prae- «pre-»
e videre «vedere»]
27. Provvedere
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Provvedére (ant. provedére) v. tr. e intr. [lat. provĭdēre,
comp. di pro- e vĭdēre «vedere»]
28. Provvidenza
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Provvidènza (ant. providènza, provvidènzia, providènzia,
provvedènza e provedènza) s. f. [dal lat. providentia, propr.
«previdenza, prudenza», e per metonimia «Provvidenza
divina»]
29. Provvidenza
«Al pane», disse Renzo, ad alta voce e ridendo, «ci ha
pensato la provvidenza.» E tirato fuori il terzo e ultimo di
que’ pani raccolti sotto la croce di san Dionigi, l’alzò
gridando: «ecco il pane della provvidenza!»
(Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
!
Se non altro per il fatto che un Auschwitz è esistito,
nessuno dovrebbe ai nostri giorni parlare di Provvidenza.
(Primo Levi)
!
Affida il tuo cammello alla provvidenza di Dio, ma legalo
prima ad un albero.
(Proverbio arabo)
30. Prudenza
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre,
radice indoeuropea *weid-]
!
Prudènte agg. [dal
lat. prudens -entis, riduzione
di provĭdens (v. provvidente)]
31. Revisione
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Reviṡióne s. f. [dal lat. tardo revisio -onis, der.
di revidere «rivedere»]
32. Viso
Vedere v. tr. [lat. Vĭdēre, radice indoeuropea *weid-]
!
Viso [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der.
di videre «vedere», part. pass. visus]
Fiorir sul caro viso veggo la rosa,
tornano i grandi occhi al sorriso
(Ugo Foscolo)
34. Saggezza
Non est, crede mihi, sapientis dicere «Vivam».
Sera nimis vita est crastina: vive hodie
!
!
Non è da saggio, credimi, dire: «Vivrò». È troppo
tardi vivere domani: vivi oggi.
!
(Marziale)
35. Sguardo
s. m. [der. di sguardare]
!
guardare v. tr. e intr. [dal germ. Wardōn, radice
indoeuropea *weg-]
37. Indovino
s. m. e agg. [lat. divīnus «divino, indovino, profeta», rifatto
secondo il verbo indovinare].
!
indovinare (ant. indivinare) v. tr. [derivato del
latino divinare «presagire o predire il futuro», der.
di divinus «divino, profetico»].
!
divino agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»].
38. Indovino
s. m. e agg. [lat. divīnus «divino, indovino, profeta», rifatto
secondo il verbo indovinare].
!
Sinonimi
!
Chiaroveggente
Divinatore
Mago
Negromante
Vate
Aruspice
Augure
Astrologo
Presago
Preveggente
Profeta
39.
40. «Finché arrivi a genti che non conoscono il mare,
non mangiano cibi conditi con il sale
non conoscono le navi dalle fiancate dipinte di rosso
né i maneggevoli remi che sono ali per le navi».
!
Omero, Odissea, XI
41.
42. "ll futuro è breve. È un racconto, non un romanzo. È il titolo di un giornale strappato e
già in ritardo sulle notizie nel momento stesso in cui l’hai comprato. Se ne sta
racchiuso in 140 caratteri, in una frase corta e smilza che ti echeggia nella testa da
ieri. O forse da sempre.
È breve, il futuro. È sintesi, evoluzione, tecnologia, balzi, strambate. È un distillato di
suoni, che goccia dopo goccia irrora il tuo presente e lo rende più allegro. Twitter,
lampo, bagliore. Con un cinguettio non puoi andare agli abissi del sapere, non puoi
argomentare, non ti puoi permettere sfumature. E men che meno dubbi o ambiguità.
Né silenzi. Resti in superficie, accarezzi la pelle alle idee e poi, tuìt, sei già altrove,
ammiri altri paesaggi, ascolti altra musica, ti accompagni ad altri amici, in altre cerchie,
con altri “mi piace”.
Sì, mi piace questo futuro, futuro breve e ricco e vario e colorato.
Il futuro è una frase altrui, un haiku, un limerick, un sonetto. È una frase altrui postata
nella bacheca della tua vita, una citazione di non so chi ma so che mi emoziona, mi si
schianta addosso con il rumore di mille treni o mi abbraccia con la tenerezza d’una
innamorata. Mi parla di me e di te e di noi. Il futuro 2.0 lo apprendiamo insieme, donne
e uomini, in co-costruzione di saperi, plurali, non univoci, a dimensioni variabili, con
infiniti approdi e infiniti porti a cui attraccare la nostra stanca nave.
Il futuro è relazioni epidermiche, nodi di una rete gettata nel mare, legami deboli,
amicizie che nascono e si dissolvono con il gesto di un click. Tanti follower che
inseguono maestri e maestre per capire e carpire quella frase, quel gesto, quella
parola, a volte ben tornita, a volte scritta senza pensarci su, a volte rotonda, a volte
spigolosa che quando la sfiori rischi di tagliarti. Caleidoscopi di parole sussurrate o
gridate, a seconda delle stagioni.
Il futuro è breve, breve, breve. Come questi pochi minuti trascorsi insieme a parlare di
futuro".