103 TECNOLOGIE RFID APPLICATE PER LA SICUREZZA DEI CANTIERI INDUSTRIALI E CIVILI - Safety & Security N. 79 – Marzo/Aprile 2016 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies
Il continuo aumento degli incidenti sul lavoro sta comportando un intensificarsi degli sforzi ed investimenti specie in ricerca tecnologica, volta ad identificare soluzioni valide per prevenire situazioni di pericolo. In questo articolo viene presentata una soluzione tecnologicamente avanzata basata sui sistemi RFId di ultima generazione che, se applicata in cantieri di medie e grandi dimensioni oppure su piattaforme petrolifere, permetterà l’abbassamento del numero degli infortuni sul luogo di lavoro favorendo al tempo stesso una maggiore responsabilizzazione dei lavoratori nell’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione.
RFId è l’acronimo di “Radio-Frequency Identification”, una tecnologia che permette il riconoscimento a distanza di un oggetto tramite la trasmissione di onde elettromagnetiche effettuata mediante opportune antenne progettate capaci di identificare la particolare architettura circuitale dell’oggetto che deve essere riconosciuto, chiamato “transponder”. Ogni transponder viene identificato in modo univoco grazie ad un codice memorizzato nel proprio microchip e può assumere qualunque forma desiderata, essere esposto a condizioni esterne particolari o essere rivestito con il materiale più idoneo al tipo di utilizzo che si vuole fare dell’oggetto su cui il transponder è applicato. L’RFId non è una tecnologia relativamente “moderna” poiché nasce durante la Seconda Guerra mondiale in ambito militare, utilizzata per distinguere gli aerei amici da quelli nemici. I transponder di allora erano molto costosi e di notevoli dimensioni, per questo l’utilizzo dell’RFId era destinato solamente a scopi militari. I progressi tecnologici degli ultimi vent’anni e le produzioni di massa hanno reso possibile la creazione a basso costo di transponder di dimensioni ridottissime (anche pochi millimetri). La tecnologia RFId è stata quindi adottata in numerosi campi riscontrando sempre un grande successo. Si possono ricordare per esempio il Telepass, lo skipass, l’identificazione degli animali e i sistemi di antitaccheggio dei supermercati: applicazioni già molto diffuse in tutto il mondo. La continua nascita di nuovi standard internazionali che regolamentano l’utilizzo dei transponder e il continuo abbassamento dei prezzi sono oggi determinanti per l’effettiva realizzazione del progetto “The Internet of the Things”, secondo il quale ogni oggetto al mondo sarà dotato di un transponder. Sulla base di questo concetto e grazie alla costante ricerca di innovazione e alla domanda crescente di prodotti destinati alla sicurezza antinfortunistica è stato messo a punto il primo sistema elettronico automatico per la verifica delle Dotazioni di Protezione Individuale (DPI), che utilizza ed integra la tecnologia RFId nei cantieri industriali e civili unitamente alle più moderne tecniche di riconoscimento visuale.
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1. IL RUOLO DELLA
PHYSICAL SECURITY
E DELLA
VIDEOSORVEGLIANZA
TOC, TOC…SONO
IL NUOVO
REGOLAMENTO
EUROPEO SUL
TRATTAMENTO
DEI DATI
TECNOLOGIE RFID
APPLICATE PER LA
SICUREZZA DEI
CANTIERI INDUSTRIALI
E CIVILI
AL RISTORANTE
CON AXIS
COMMUNICATIONS
2. R
FId è l’acronimo di “Radio-Fre-
quency Identification”, una tecnolo-
gia che permette il riconoscimento
a distanza di un oggetto tramite la trasmis-
sione di onde elettromagnetiche effettuata
mediante opportune antenne progettate
capaci di identificare la particolare archi-
tettura circuitale dell’oggetto che deve es-
sere riconosciuto, chiamato “transponder”.
Ogni transponder viene identificato in mo-
do univoco grazie ad un codice memorizza-
to nel proprio microchip e può assumere
qualunque forma desiderata, essere espo-
sto a condizioni esterne particolari o essere
rivestito con il materiale più idoneo al tipo di
utilizzo che si vuole fare dell’oggetto su cui il
transponder è applicato.
L’RFId non è una tecnologia relativamente
“moderna” poiché nasce durante la Secon-
da Guerra mondiale in ambito militare, uti-
lizzata per distinguere gli aerei amici da
quelli nemici. I transponder di allora erano
molto costosi e di notevoli dimensioni, per
questo l’utilizzo dell’RFId era destinato so-
lamente a scopi militari.
I progressi tecnologici degli ultimi vent’anni
e le produzioni di massa hanno reso possi-
bile la creazione a basso costo di transpon-
der di dimensioni ridottissime (anche pochi
millimetri). La tecnologia RFId è stata quindi
adottata in numerosi campi riscontrando
sempre un grande successo. Si possono ri-
cordare per esempio il Telepass, lo skipass,
l’identificazione degli animali e i sistemi di
antitaccheggio dei supermercati: applica-
zioni già molto diffuse in tutto il mondo.
La continua nascita di nuovi standard inter-
nazionali che regolamentano l’utilizzo dei
transponder e il continuo abbassamento
dei prezzi sono oggi determinanti per l’ef-
fettiva realizzazione del progetto “The In-
ternet of the Things”, secondo il quale ogni
oggetto al mondo sarà dotato di un tran-
sponder.
Sulla base di questo concetto e grazie alla
costante ricerca di innovazione e alla do-
16 Marzo/Aprile 2016 Safety & Security
Il continuo aumento degli incidenti sul
lavoro sta comportando un intensificarsi
degli sforzi ed investimenti specie in
ricerca tecnologica, volta ad identificare
soluzioni valide per prevenire situazioni di
pericolo. In questo articolo viene
presentata una soluzione
tecnologicamente avanzata basata sui
sistemi RFId di ultima generazione che, se
applicata in cantieri di medie e grandi
dimensioni oppure su piattaforme
petrolifere, permetterà l’abbassamento
del numero degli infortuni sul luogo di
lavoro favorendo al tempo stesso una
maggiore responsabilizzazione dei
lavoratori nell’utilizzo dei dispositivi
individuali di protezione.
TECNOLOGIE RFID
APPLICATE PER LA
SICUREZZA DEI CANTIERI
INDUSTRIALI E CIVILI
3. Marzo/Aprile 2016 Safety & Security 17
Cristian Randieri
PhD
manda crescente di prodotti destinati alla
sicurezza antinfortunistica è stato messo a
punto il primo sistema elettronico automa-
tico per la verifica delle Dotazioni di Prote-
zione Individuale (DPI), che utilizza ed inte-
gra la tecnologia RFId nei cantieri indu-
striali e civili unitamente alle più moderne
tecniche di riconoscimento visuale.
La soluzione descritta è allettante per tutti
i responsabili della sicurezza poiché, grazie
a questa tecnologia, chiunque si rechi sul
posto di lavoro indossando dispositivi di
protezione individuale nell’area di accesso
viene sottoposto a una scansione automa-
tica senza contatto semplicemente attra-
versando un varco elettronico. In questo
modo viene verificato se i dispositivi di pro-
tezione individuale indossati sono consoni,
in condizioni adeguate e fra loro compati-
bili. Il numero di infortuni, le giornate di
malattia e i casi di malattie professionali
dovrebbero così retrocedere spontanea-
mente ad un livello finora mai raggiunto.
Il sistema comunemente denominato “DPI
Visual Analyzer” ha come caratteristica
fondamentala quella di essere facilmente
installabile ed utilizzabile in qualsiasi can-
tiere industriale e civile. Di fatto la soluzio-
ne descritta consiste in un varco elettroni-
co tecnologicamente avanzato da installa-
re in prossimità dei punti di accesso alle
zone di lavoro (tipicamente ponteggi e co-
struzioni comunemente presenti nei can-
tieri industriali e civili) unitamente a delle
particolari telecamere industriali dotate di
sistemi di ripresa ad alta risoluzione. Il si-
stema è corredato da una piattaforma
software personalizzabile che permette al
responsabile del cantiere di applicare tutte
le policy di sicurezza nel rispetto delle vi-
genti normative. In particolare è possibile
specificare ed identificare le seguenti va-
riabili: riconoscimento visuale del lavorato-
re, DPI richiesti, verifica scadenza DPI,
eventuali sensori per Gas nocivi. una volta
impostate le regole, è sufficiente che l’ope-
raio di turno dotato di tutto l’equipaggia-
mento ed in regola col permesso di lavoro
attraversi uno specifico varco in cui è in-
stallato il DPI Visual Analyzer per far sì che
questi verifichi in automatico ed in pochi
istanti la congruenza tra quanto rilevato e
quanto specificato dalle policy dettate dal
responsabile per la sicurezza. Per far ciò è
necessario integrare dei tag RFId in ogni
DPI o dispositivo che dovrà essere control-
lato.
La soluzione descritta permette di ottimiz-
zare i tempi di accesso ai cantieri nel ri-
spetto delle regole massimizzando le con-
dizioni di sicurezza con cui gli operai e i tec-
nici andranno ad operare. In più, grazie al
riconoscimento visuale del lavoratore, è
possibile individuare tutti quei casi in cui
operai non autorizzati adoperino i permes-
si di lavoro e DPI di altre persone.
Più in dettaglio il sistema è in parte basato
sulla tecnologia RFId mediante la quale è
in grado di identificare il personale in in-
gresso negli impianti, stabilimenti e cantie-
ri tramite un badge personale con tag RFId
uHF.
Chiaramente una mancanza nei DPI indos-
sati, produce un allarme che può essere se-
gnalato in diverse modalità tra cui: SmS,
email, Semafori, Buzzer, messaggi su Com-
4. puter di Varco.
Inoltre il sistema è capace di leggere degli
appositi Tag associati ai DPI, permettendo
in tempo reale di confrontarne gli identifi-
cativi con i DPI attesi in funzione dei per-
messi di lavoro (work permit).
La piattaforma integra al suo interno la
possibilità di gestire i permessi di lavoro in
formato elettronico offrendo di fatto una
funzionalità innovativa che permette di ge-
stire i permessi di lavoro in modo del tutto
automatico eliminando tutto il materiale
cartaceo e quindi riducendone i tempi di
gestione a favore di una maggiore efficien-
za.
I dati ottenuti acquisiti al passaggio di ogni
operaio sono gestiti da una centrale opera-
tiva che mediante un apposito software
provvede alla loro memorizzazione in un
database a fini statistici ed assicurativi
rappresentando di fatto una sorta di black
box da utilizzare nel malaugurato caso di
incidente antinfortunistico.
La soluzione descritta di fatto è una infra-
struttura professionale studiata per rag-
giungere la massima efficienza per quanto
riguarda la capacità di identificazione dei
DPI garantendo:
• Ripetibilità e stabilità;
• Velocità di lettura;
• Lettura di più tag contemporanei;
• Generazione di alert multicanale in tempo
reale;
• Scalabilità e modularità dei sistemi;
• Produzione di reports personalizzati auto-
matici;
• Integrazione con i sistemi informatici
aziendali pre-esistenti;
• Integrazione con le varie piattaforme HW
di controllo accessi pre-esistenti.
L’architettura descritta grazie alla sua mo-
dularità è stata studiata per una semplice
18 Marzo/Aprile 2016 Safety & Security
5. Marzo/Aprile 2016 Safety & Security 19
installazione. Può essere implementata sia
in versione “manuale” mediante lettori por-
tatili poco costosi o in versione “automatica”
tramite veri e propri varchi di ingresso e
uscita.
Il sistema prevede che ad ogni DPI sia asso-
ciato un tag RFId. L’associazione DPI – tag,
avviene mediante appositi lettori/codifica-
tori.
Ogni DPI al fine di poter essere identificato
dal sistema deve essere già dotato di un
tag RFId uHF ISO 190006-c opportuna-
mente pre-codificato), oppure possono es-
sere forniti degli appositi tag RFId da codi-
ficare manualmente da applicare ai DPI
preesistenti.
I tag applicabili ai DPI non forniti, sono di
natura diversa in funzione del DPI a cui
vanno applicati, per esempio:
• Tag in etichetta di stoffa, applicabili in
giacche, guanti, scarpe;
• Tag in formato ISO Card, integrato o ap-
plicabile su badge pre-esistenti;
• Tag in PVC da applicare negli occhiali e
piccoli dispositivi
• Tag rivestiti al silicone da applicare su tutti
i DPI che dopo il loro utilizzo sono soggetti
a lavaggio industriale ad alta temperatu-
ra.
DPI Visual Analyzer attualmente è installa-
to presso diversi stabilimenti e raffinerie del
territorio Italiano ed estero. I