4. Nord e Sud del mondo
è un'espressione geopolitica, coniata dal
dirigente politico tedesco Willy Brandt nel
Rapporto Brandt nel 1980, per dare
rilevanza geopolitica alla contrapposizione
tra i Paesi avanzati e le aree meno
progredite del nostro pianeta.
5. Terzo mondo
è un altro concetto molto radicato ma
ormai sorpassato. Questa definizione è
stata usata per la prima volta
dall’economista francese A. Sauvy
prendendo spunto dalla Francia
rivoluzionaria.
1° mondo: paesi capitalisti
2° mondo: paesi socialisti
3° mondo: paesi restanti
8. I rapporti tra Nord e Sud del mondo
hanno origine con i primi processi di
colonizzazione fino ad arrivare al più
complesso processo di globalizzazione.
9. Una dicotomia ha segnato, fin dall’inizio, i
rapporti Nord Sud del mondo.
Se da una parte infatti questi significano
libero scambio di merci, mobilità delle
persone, incontro di culture diverse
dall’altra parte invece si hanno gli aspetti
più duri quali sfruttamento delle persone
e delle risorse, scarsa partecipazione alle
aree decisionali per i paesi del Terzo
Mondo, iper-concorrenza, sistemi
economici instabili…
10. Il fenomeno della globalizzazione,
economica e culturale rappresenta la
maggiore causa degli squilibri
tra Nord e Sud del mondo.
12. 800 milioni di persone non dispongono
di cibo sufficiente per condurre una vita
normale, sana e attiva
13. 1.200 milioni di persone sono poveri
assoluti (23% della popolazione del Sud)
14. Aspettativa di vita
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Giappone Italia USA Romania India Sierra
Leone
Serie1
Fonte: UN (United Nations). 2005b. World Population Prospects 1950–2050:
The 2004 Revision. Database. Department of Economic and Social Affairs,
Population Division. New York.
15. Il 20% della popolazione mondiale ha a
disposizione 86% delle risorse del pianeta
Il 20% più povero della popolazione ha a
disposizione 1% delle risorse del pianeta.
16. UN. 2006f. Correspondence on energy consumption.
Department of Economic and Social Affairs, Statistic Division
Consumo di Energia Elettrica procapite
(kilowattore)
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
USA
G
iappone
ItaliaRepubblica
Ceca
Brasile
Cina
Nigeria
17. Accesso all’acqua potabile
popolazione in %
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
USA Cile Cina Kenya Etiopia
UN (United Nations). 2006c. Millennium Indicators Database. Department of Economic and Social
Affairs, Statistics Division, New York. Accessed July 2006. , based on a joint effort by the United Nations
Children's Fund (UNICEF) and the World Health Organization (WHO).
19. Alcuni luoghi comuni attribuiscono la
povertà all’eccesso di popolazione, al
clima avverso, all’ignoranza e
all’arretratezza tecnologica.
Ma le vere cause vanno cercate
altrove!
20. ESEMPIO
La crescita del PIL non
significa riduzione della povertà:
dal 6 al 20% (+ 14%)+ 2,4%1987 - 95Polonia
dal 15 al 18% (+ 3%)+ 3,2%1990 – 99Indonesia
dal 33 al 39% (+ 6%)+ 4,1%1991 – 96Sri Lanka
Aumento in
percentuale della
popolazione che vive
in povertà
Tasso di
crescita del
PIL
procapite
Periodo di
riferimento
Paese
Fonte: UNDP, RSU 2003
21. LA POVERTÀ NON È UNA FATALITÀ.
La povertà è organizzata giorno per giorno.
27. Le spese militari sottraggono
denaro agli interventi sociali.
I Paesi con spese militari tre volte
superiori a quelle sociali si trovano agli
ultimi posti come tasso di alfabetizzazione
e come durata della vita
28. Cause di mortalità infantile…
•2,2 milioni per POLMONITE (20%)
• 1,3 milioni per DIARREA (12%)
• 880.000 per MALARIA (8%)
• 550.000 per MORBILLO (5%)
• 440.000 HIV/AIDS (4%)
• 2,4 milioni per cause prenatali (22%)
• 3,2 milioni per cause varie (29%)
29. Responsabilità dei privati:
Scelte economiche di rapina che privano la
collettività dei mezzi di sussistenza
(sviluppo modello capitalista importato da imprese del Nord)
=
CREAZIONE DI NUOVA POVERTA’
31. Si può affermare che
la nascita e lo sviluppo dell’impoverimento
nel Sud del mondo
sono contemporanei
alla nascita e allo sviluppo
dei rapporti tra Nord e Sud del mondo.
34. I GOVERNI E
LE AGENZIE INTERNAZIONALI
perché fanno scelte politiche, militari e
economiche non ispirate dal senso di
giustizia e solidarietà internazionale a solo
vantaggio del Nord e dei suoi “ideali”
appoggiando invece l’interesse di imprese…
35. LE IMPRESE
(globalizzazione delle grandi multinazionali)
perché per loro il Sud è solo:
• MATERIE PRIME PER IL NORD
• MANO D’OPERA A BASSO COSTO
• MERCATO DI RISERVA
• TERRA PER INDUSTRIE INQUINANTI
• …
36. OMC e nuovo ordine economico mondiale
Un risultato della conferenza di Bretton-Woods fu la nascita
di un progetto economico internazionale che andò ad
affiancare il Fondo Monetario Internazionale e la Banca
Mondiale per il rilancio dell’economia mondiale.
Nel 1995 è stata fondata l’OMC, Organizzazione Mondiale del
Commercio che sostituì il GATT, per rispondere al bisogno di
regolamentazione del commercio nell’era della
globalizzazione.
A differenza del GATT che definiva solo i principi su cui
debbono essere costituiti i rapporti commerciali fra paesi,
l’OMC legifera dalle caratteristiche sanitarie dei prodotti ai
brevetti, dai servizi all’agricoltura, dal commercio agli
investimenti ispirandosi ora al protezionismo ora al liberismo,
ora ad una forte regolamentazione ora alla più totale
deregolamentazione.
37. Il nuovo ordine mondiale imposto dall’OMC
sta producendo effetti devastanti
sui paesi più poveri:
• aumento delle importazioni
• quindi caduta delle imprese nazionali del SUD
• difesa dei brevetti dei farmaci
• conseguente aumento del costo dei farmaci
39. Il potere sta in piede perché noi lo sosteniamo
attraverso i gesti del vivere quotidiano.
Ecco perché noi tutti siamo responsabili dei
misfatti del sistema ma anche perché noi
abbiamo il potere di cambiarlo.
41. OPPORCI AI PROCESSI
DI OPPRESSIONE
E DI IMPOVERIMENTO
SOSTENERE IL RECUPERO
DELLA DIGNITA’ UMANA,
ECONOMICA E SOCIALE
42. QUINDI…
•agire nel quotidiano guardando lontano
• passare dal sistema al servizio del
profitto ad un sistema al servizio dell’uomo
• consumo critico (ad es. commercio equo
e solidale)
• sobrietà come scelta politica e di vita
• partecipazione politica oltre al voto
• cooperazione come fatto popolare
• informarsi bene per agire bene
43. Il mondoIl mondo èè
abbastanza riccoabbastanza ricco
per soddisfareper soddisfare
i bisogni di tutti,i bisogni di tutti,
ma non loma non lo èè
per soddisfareper soddisfare
ll’’aviditaviditàà di ciascuno.di ciascuno.
Mohandas Karamchand Gandhi
1869-1948
44. Se credi di essereSe credi di essereSe credi di essereSe credi di essere
troppo piccolo pertroppo piccolo pertroppo piccolo pertroppo piccolo per
fare lafare lafare lafare la
differenzadifferenzadifferenzadifferenza………… provaprovaprovaprova
a dormire con unaa dormire con unaa dormire con unaa dormire con una
zanzara.zanzara.zanzara.zanzara.
H.H the Dalai Lama