2. E’ opportuno intervenire perché in questo modo si
tutela la salute della maggior parte della
popolazione. Si parla di un intervento che
riguarda il fumo che è un problema abbastanza
rilevante. Si pensa che può essere prevenibile
con mezzi educativi, anche se non sempre
funzionano.
3.
4.
5. Con il nostro intervento ci proponiamo di
garantire (anche se non al 100%) ai non
fumatori di uscire in luoghi pubblici e di
respirare aria più pulita, evitando anche la
formazione del fumo passivo che è anche
peggiore di quello attivo.
6.
7. Nei destinatari deve mutare l’utilizzo di quelle
sostanze in modo che tutte le persone vivano
in un ambiente più sano. Deve mutare anche
la loro abitudine nell’assunzione di sigarette o
quant’altro e anche i loro stili di vita: facendo
sport, attività fisica, smettendo appunto di
fumare, mangiando in modo sano evitando di
ammalarsi di malattie cardiovascolari e tumori
e mantenendo il proprio peso corporeo nei
giusti limiti (questo è un intervento di
educazione sanitaria e della prevenzione
primaria).
8.
9. Ci rivolgiamo ai fumatori della fascia d’età 25-44
anni (che sono coloro che fanno più uso di
queste sostanze). Fumare può essere
espressione di un gioco, di desiderabilità e
status sociale, di conformismo, di
trasgressione, di ribellione, di strategia
antistress, in definitiva di in comportamento
volto a dare voce ad un bisogno.
10.
11. Le raccomandazioni dell’O.M.S., permettono di
definire le linee direttrici necessarie a
condurre un’efficace azione integrata contro
il fumo di tabacco e identificano come
principali i seguenti quattro ambiti
d’intervento:
1) Promozione della salute e prevenzione
dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti e
non;
2) Assistenza e supporto alla disassuefazione;
3) Controllo del fumo passivo;
4) Comunicazione, formazione, ricerca e
valutazione (trasversale ai primi tre).
12.
13.
14.
15. La Regione Lombardia ha istituito un "Gruppo di
studio per la prevenzione del tabagismo", di cui
fanno parte esperti appartenenti al mondo sanitario
e accademico ed alle associazioni di
volontariato. Al fine di promuovere un approccio
complessivo ed integrato al fenomeno del fumo di
tabacco Regione Lombardia sta sviluppando le
seguenti aree di intervento:
- Scuola, Giovani e Fumo
- Ospedali e ASL senza fumo
- Fumo e Medici di Medicina Generale
- Disassuefazione
- Controllo del fumo passivo
16. Ci sono anche molte leggi che vietano il fumo
nei luoghi pubblici. La Regione promuove e
sostiene iniziative tese a facilitare la scelta di
smettere di fumare.
Di seguito è disponibile il materiale di
comunicazione a sostegno della scelta di
smettere di fumare nelle donne, realizzato con
il contributo del Ministero della Salute -
Programma Guadagnare Salute e l'accordo con
le Associazioni dei farmacisti "valorizzazione
del ruolo dei farmacisti per promuovere
l'adozione responsabile e sostenibile dei
comportamenti favorevoli alla salute".
17.
18. Per realizzare il progetto servono tante persone
(anche professionali), come abbiamo detto
precedentemente. Strumenti utilizzabili per
riuscire nell’intervento sono: associazioni,
leggi, eventi, programmi, la comunicazione.
19. Gli obiettivi non sempre vengono raggiunti,
poiché ognuno decide per se stesso e può
decidere di non farsi aiutare, però ci sono
persone che invece scelgono di essere aiutate
e quando ciò avviene l’intervento ha raggiunto
il suo obiettivo. Tuttavia la prevalenza dei
fumatori tra gli adulti si sta riducendo in molti
paesi europei.
20. Verrà osservato (per vedere se il programma ha
raggiunto il suo obiettivo) se le persone fanno
ancora uso di quelle sostanze in luoghi
pubblici e locali aperti a tutti. Verrà fatto
vedendo se i locali dove le persone stanno
fumando sono attrezzati per questa attività,
anche in base alle leggi opportune che dicono
che i fumatori possono fumare solo in locali
per fumatori attrezzati.