Anna Julia Heymann, Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Intervento al workshop GIDIF-RBM a Bibiostar 2016: "Disinformazione in rete fra scienza e divulgazione: il ruolo del bibliotecario biomedico". Una rassegna sulle fonti di informazione autorevole sulla medicina integrata.
Milano, Palazzo delle Stelline
18 marzo 2016
Valutare le fonti e informare i professionisti: ruolo e strategie del bibliotecario nell'era di Google
1. a.heymann@izsum.it
Valutare le fonti e informare i
professionisti:
ruolo e strategie del bibliotecario
nell’era di Google
Anna Julia Heymann
–Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche-
[Dis]informazione in rete tra scienza e divulgazione: nuovo ruolo per il bibliotecario biomedico? Milano, Palazzo delle Stelline, 18 Marzo 2016
2. “Usare la biblioteca è un'arte talora sottile, non basta che il professore o il maestro a
scuola dica: «Siccome fate questa ricerca andate in biblioteca a cercare il libro».
Bisogna insegnare ai ragazzi come si usa la biblioteca, come si usa un
catalogo, come si combatte con i responsabili della biblioteca se non fanno il loro
dovere, come si collabora con i responsabili della biblioteca […] bisognerebbe
istituire, come per la patente automobilistica, dei corsi, corsi di educazione
al rispetto del libro, e al modo di consultare il libro. Un'arte molto sottile, ma a cui
bisognerà richiamare appunto la scuola e chi è preposto all'educazione permanente
degli adulti, perché, lo sappiamo la biblioteca è un affare della
scuola, del comune, dello stato”.
Umberto Eco
De bibliotheca (1981)
8. Accesso alle principali
banche dati biomediche e
ad oltre 5500 titoli
Quasi 6000 utenti registrati
in NILDE
Quasi il 30% di peso
nell’interscambio di articoli
all’interno del Network
11. S&I BiblioSan
Sostegno & Indirizzo per BiblioSan
Per i bibliotecari e per gli utenti che operano presso gli Enti di Ricerca
Biomedici vigilati dal Ministero della Salute
12. RICERCA
Utilizzo mirato delle risorse per l’information retrieval
capacità di trasformare un quesito dell’utente in un quesito di ricerca
abilità nel selezionare i risultati ottenuti
18. la biblioteca è un affare della scuola, del
comune, dello Stato
19. “Usare la biblioteca è un'arte talora sottile, non basta che il
professore o il maestro a scuola dica: «Siccome fate questa ricerca andate in
biblioteca a cercare il libro». Bisogna insegnare ai ragazzi come si usa la biblioteca,
come si usa un catalogo, come si combatte con i responsabili della biblioteca se
non fanno il loro dovere, come si collabora con i responsabili della biblioteca […]
bisognerebbe istituire, come per la patente automobilistica, dei corsi, corsi di
educazione al rispetto del libro, e al modo di consultare il libro. Un'arte molto
sottile, ma a cui bisognerà richiamare appunto la scuola e chi è preposto
all'educazione permanente degli adulti, perché, lo sappiamo la biblioteca è un
affare della scuola, del comune, dello stato”.
Umberto Eco
De bibliotheca (1981)
Editor's Notes
Ho Scelto Umberto Eco e alcune sue frasi come filo conduttore di questo mio intervento, non solo per rendere omaggio all'Uomo dei Libri recentemente scomparso ma anche per l’uomo di cultura lungimirante che è stato.
Anni fa aveva percepito il possibile pericolo che la diffusione del sapere tramite internet poteva rappresentare tanto che raccomandava agli studenti di filtrare, selezionare e valutare criticamente le fonti e le informazioni di Wikipedia e di internet prima di considerarle giuste e attendibili.
ma Eco era anche amante e frequentatore abituale di biblioteche . Pronunciò questa frase…
Sottolinea il ruolo culturale che le biblioteche hanno per l’intera comunità e quanto sia importante saperle usare in maniera appropriata, magari anche istituendo dei corsi, non solo per gli utenti ma anche per chi vi lavora,. Lui si riferiva a biblioteche pubbliche, di lettura, ma ritengo sia ancora più attuale ed efficace se rapportata alle biblioteche scientifiche di cui parliamo qui oggi.
Non bastava allora e a maggior ragione non basta oggi nelle biblioteche scientifiche
transizione e trasformazione di contenuti contesto attrezzature. richiede competenze e aggiornamento continui
ostacolo “dematerializzazione” “virtualizzazione” dell’utenza”. L’utente virtuale ha accesso a tutte le informazioni, senza filtri.
La mole notizie reperibili nel web grande opportunità da un lato, dall’altro un’insidia pericolosa perché con altrettanta facilità e rapidità vengono recepite e diffuse informazioni sbagliate in maniera virale ed incontrollata alimentando la misinformation.
In questo contesto il ruolo del bibliotecario diviene quindi indirizzare l’utente verso la giusta informazione. Ma Per poter guidare l’utente è necessario che sia lui in primis ad essere FORMATO, INFORMATO ED AGGIORNATO.
Ma come? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro con un massiccio sondaggio somministarto a oltre 200 bib nel 2012 per monitorare la situazione delle biblioteche di Bibliosan
unica realtà consortile di area biomedica di rilevanza nazionale.
Consente ai suoi ricercatori l’accesso…
Per questa disponibilità di risorse, ha permesso un allineamento della realtà scientifica italiana a quella di altri Paesi, e garantisce un servizio di qualità non solo per i propri ricercatori, ma è divenuto anche punto di riferimento per le altre biblioteche di ricerca italiane per la consistenza del patrimonio e la diffusione dei dati della ricerca.
Dal survey è venuta fuori una realtà eterogenea.
È emerso che ci sono alcune Biblioteche eccellenti con personale qualificato e aggiornato che ha modo e tempo per partecipare a corsi di aggiornamento per la propria professione e allo stesso tempo organizzare appuntamenti formativi per l’utenza guidandola nell’uso delle risorse della biblioteca
altre no, dove oggettive difficoltà (mancanza di tempo, personale, relativo isolamento geografico) impediscono al bibliotecario di formarsi ed aggiornarsi su come usare al meglio e diffondere tra i propri utenti l’uso ottimale di queste risorse . Serviva quindi un canale di informazione e formazione diretto e rivolto in particolar modo a questo target di bibliotecario nel tentativo di uniformare per quanto possibile il livello delle strutture
Da questa consapevolezza e dai dati del survey è nato il progetto sei bibliosan. ed è stato possibile individuare e programmare una serie di azioni formative ed informative da portare avanti tramite un programma di continuing education, rivolto ai bibliotecari ma di riflesso anche agli utenti. Questo progetto ufficialmente terminato continua come attività permanente presso la biblioteca IZSum……..
Esso prevede la realizzazione e la diffusione di strumenti informativi e formativi che facilitino il bibliotecario nel diventare un punto di riferimento al supporto delle attività di ricerca
e in particolare in quelle che sono le due fasi fondamentali in cui il bibliotecario può e deve mettere a disposizione del ricercatore le sue competenze : ovvero la Ricerca delle informazioni, l’information retrieval per la conoscenza approfondita che ha dei cataloghi e delle banche dati controllate e del loro uso, in quanto conosce come si trasforma il quesito di…. E come si arriva a una lista selezionata di risultati
E nella fase di pubblicazione, quindi di diffusione della ricerca. Dopo la fase di stesura dell’articolo infatti il clinico, il ricercatore, lo studente deve poter rivolgersi al bibliotecario in quanto abile conoscitore delle banche dati per le analisi bibliometriche , delle politiche editoriali degli editori (dalle istruzioni per gli autori agli stili citazionali richiesti), delle clausole contrattuali
È su questi argomenti che vertono tutti gli strumenti informativi individuati ed elaborati nell’ambito del progetto:
un attività di newsletter
una lista di discussione via email
l’organizzazione di corsi base e avanzati che riguardano le varie fasi del lavoro di pubblicazione
l’attività di promozione delle risorse.
Corsi organizzati presso la nostra biblioteca sono per interni e esterni e rivolti sia a bibliotecari che a utenti.
Due volte all’anno…
Vi sono poi corsi sui vari aspetti della pubblicazione scientifica. Ecm e non,
ma anche sotto forma di letture in biblioteca ad esempio su aron swartz: leggendo alcuni passaggi della vita di questo ragazzo pioniere del movimento open access sono stati trattati argomenti quali appunto l’accesso aperto, la differenza tra la green e la gold road, quali sono gli obblighi dei ricercatori in base alle normative vigenti
Rientra nel programma di promozione delle risorse la traduzione in lingua italiana di una serie di video 8siamo arrivati quasi a venti) riguardanti le funzionalità e l’uso di Web of Science e Journal Citation Report, due strumenti fondamentali per la valutazione rispettivamente del ricercatore e delle riviste scientifiche. Nata da una collaborazione con Thomson Reuters la traduzione vuole rendere più facile ed immediata, e quindi più diffusa, la conoscenza di queste risorse e di alcune loro funzionalità particolari
Tutte queste attività messe in atto e portate avanti per le biblioteche e i bibliotecari biomedici sono solo uno dei passaggi di una lunga catena di montaggio in cui operano o dovrebbero operare fianco a fianco bibliotecari ricercatori, clinici e decisori politici tutti con il medesimo obiettivo di un miglioramento nella qualità della Ricerca e dell’intero settore sanitario. Perché attraverso la conoscenza e l’aggiornamento nel tempo si modificano positivamente i comportamenti clinici, assistenziali e gestionali in ambito sanitario.
Proprio per questa sua ricaduta sociale la biblioteca può essere definita un affare di tutti come diceva eco, ma saperla utilizzare non è semplice anzi
Per dirla sempre con le sue parole È un arte talora sottile, cui può avvicinarci solo un bibliotecario formato e aggiornato e che opera in un contesto in cui sia valorizzata la sua figura professionale quale parte integrante dell’intero processo di produzione scientifica.