1. Social Media Policy e Aziende
REPUTATION MANAGEMENT
Andrea Alfieri
@GeomAlfieri
24/07/2015 1
2. Mi presento
Sono fondatore e Preside di SQcuola di Blog, il primo
Master Italiano di Social Media Marketing.
Sono un consulente aziendale in ambito Comunicazioni
e Social Media Marketing, che ha realizzato il sogno di
lavorare, imparare e quindi trasmettere le lezioni che
imparo ogni giorno.
Considero i Social Media come un fenomeno sociale,
che richiede quindi un approccio «umanistico» e
relazionale, piuttosto che tecnico.
Andrea Geom Alfieri
@GeomAlfieri
it.linkedin.com/in/alfieriandrea
4. Di cosa parleremo
1. Gli Elementi Critici per una azienda
Come prepararsi
2. Quando serve una Social Media Policy in azienda
Dipendenti - Esempi e lezioni concrete
Gestione Reclami - Esempi e lezioni concrete
Mai sottovalutare la rete - Esempi e lezioni concrete
Collaboratori esterni - Esempi e lezioni concrete
3. Social Media Policy Aziendale
Anatomia di una «policy aziendale»
A chi si può applicare
Principi ed obiettivi
Le Regole di comportamento (personali e professionali)
Portavoce aziendale – cosa serve
Il Documento
Come si «rilascia»
Educazione e supporto «train the trainer»
5. Gli elementi critici
Esistono due Web: formale ed Informale.
Immagine Brand sul Web può essere diversa che
offline…
Percezione Brand può essere diversa
territorialmente…
Percezione brand può essere danneggiata da
immagine dipendenti, collaboratori e dirigenti…
Percezione brand può essere danneggiata da errori
«comunicativii» o nello scorretto utilizzo di
foto,video,musiche e contenuti altrui…
Percezione brand può essere danneggiata da
commenti, recensioni, provocazione di utenti
«dubbi»
Percezione brand può esser danneggiata da
comportamenti della concorrenza…
6. Come prepararsi
Una azienda deve creare una struttura:
Definire delle regole di utilizzo e presenza del brand
(Branding Policy e utilizzo immagini)
Deve accertarsi di sapere chi sta «parlando» per
conto dell’azienda in mercati e lingue diversi (Social
Media Policy per Distributori)
Definire delle regole di comportamento per
dipendenti, collaboratori e dirigenti (Social Media Policy
per dipendenti e collaboratori)
Definire dei valori di comportamento che i portavoce
aziendali devono seguire (Social Media Policy per
portavoce)
Definire chi all’interno della azienda «gestisce»
situazioni di crisi (Crisis Management)
7. Conoscete tutti la famosa frase di Oscar Wilde che recita:
“NEL BENE E NEL MALE PURCHE’ SE NE PARLI”?
La società a cui eravamo abituati prima dell’avvento dei nuovi media ci ha
insegnato che questo «adagio» era validissimo nel marketing
tradizionale…Ma questa affermazione è ancora valida nel mondo 2.0?
Sono sempre di più le aziende che commettono errori, gaffe e strafalcioni
mettendo in discussione la propria reputazione online e compromettendo
il proprio business. Questo succede quando non si capisce ne si sposa
appieno la filosofia di cui questi nuovi media si fanno portavoce.
Partiamo da alcuni casi concreti di Reputation Disaster (#Epicfail)
Sono tanti i casi da analizzare, di seguito, quelli che ci hanno fatto
più ridere, riflettere, conoscere e imparare!
Su di essi costruiremo una prima bozza di «Social Media Policy»
Serve una Social Media Policy?
9. Groupalia: un’ironia fuori luogo
COSA E’ SUCCESSO?
Ancora fresca e non digerita dal web,
le caduta di stile di Groupalia,
Prenotable e Brux Sport sulla vicenda
che vede coinvolta tuta l’Emilia
Romagna a causa del Terremoto.
Mentre l’allarme degli utenti sui social
media affollava hastag e conversazioni,
c’è chi ha pensato di sfruttarlo (male)
per i propri fini commerciali.
La reazione naturalmente è stata
immediata e da twitter a facebook si è
mosso un popolo di indignati
La risposta di è stata abbastanza
reattiva, cancellando la comunicazione
e sottolineando con un altro tweet la
volontà di fare qualcosa per il
terremoto e le sue vittime.
MORALE: Avere senso dell’umorismo non significa
mettere le barzellette nel sito web aziendale. Piuttosto, avere
dei valori, un po’ di umiltà, parlar chiaro e un onesto punto di
vista.
(Cluetrain Manifesto)
11. 24/07/2015 11
COSA E’ SUCCESSO?
Potenziale disastro evitato «in extremis»
Esce notizia di un problema su di un prodotto di
una azienda su alcuni organi di stampa
Emerge quindi un problema di reputazione di un
concorrente
Alcuni elementi della forza vendita di una altra
azienda concorrente, ingenuamente, decidono di
condividere la notizia sui propri profili (personali)
Facebook
Nel profilo «personale» Facebook di uno di loro è
chiaramente indicata per quale azienda lavora
Fortunatamente la dirigenza se ne accorge e
impone la «rimozione» della notizia dal profilo
Facebook personale
La percezione immediata da parte di fan e follower
dell’azienda sotto accusa sarebbe stata
riconducibile ad un atto di sciacallaggio di una
azienda concorrente
Pochi giorni dopo la notizia si rivela infondata
Sciacallaggio su Concorrenti?
14. United Airlines «sottovaluta»
I tuoi clienti hanno nuovi strumenti ed un
audience importante, possono usare «creatività» e
raggiungere visibilità rapidamente ai vostri danni.
Mai sottovalutare il potenziale delle storie dei tuoi
clienti:
Comcast, servizio americano di «film a pagamento
(movie on
demand)» ha dovuto rispondere ad un utente
insoddisfatto che ha
postato su Youtube un video «story-telling» che
racconta delle sue
difficoltà ad usare un servizio inadeguato.
United Breaks Guitars – video musicale di
lamentele a compagnia aerea. Canzone di protesta
del musicista Canadese Dave Carroll dopo che gli
addetti al trasporto merci avevano rotto la sua
chitarra da 3,500$. United Airlines ha negato il
rimborso.
Times Online ha stimato un danno di 180 milioni di
$ per questo episodio. Guarda il video:
http://www.youtube.com/watch?v=5YGc4zOqozo
http://www.youtube.
com/watch?v=CY8c
LbZNKIo&feature=pl
cp
MORALE: Alle aziende tradizionali le
conversazioni online possono sembrare confuse. Ma ci
stiamo organizzando più rapidamente di loro. Abbiamo
strumenti migliori, più idee nuove, nessuna regola che ci
rallenti.
(Cluetrain Manifesto)
16. Gestione Reclami e «Feedback»
Feedback sono ormai meccanismi
assodati, impossibili da ignorare.
Il passaggio da e-Bay alla vostra
azienda è più vicino di quanto si pensi:
Insoddisfatti del Customer Service di
una azienda?
No problem! Postate i commenti qui!
http://www.customerservicescoreboard.com/
17. 17
CASE STUDY: Customer
service?
Rubycup risponde al cliente
Richard
http://www.newstatesman.com/alex-
hern/2012/10/fighting-snark-snark-bodyform-viral-
video-destroys-commenter
http://www.youtube.com/watch?v=JbKEG6fbtYg&
feature=youtu.be
Rispondere ad una lamentela?
19. Mc Donald’s e l’hashtag boomerang
COSA E’ SUCCESSO?
L’azienda lancia una campagna su
twitter invitando gli utenti a
condividere li loro racconti su Mc
Donald’s usando l’ hashtag #McDStories
In pochi minuti il portale di micro-
blogging è stato
sommerso da critiche sull'igiene dei
ristoranti o sul trattamento dei
dipendenti, da resoconti su problemi
digestivi o addirittura cardiologici.
Subito dall’alto arriva l’ordine di ritirare i
messaggi promozionali, ormai
surclassati dai contenuti infamanti.
Centinaia di blog hanno raccontato la
vicenda e il ritiro della campagna ha
causato un effetto ancora peggiore.
MORALE: Non ci sono segreti. Il mercato
online conosce i prodotti meglio delle aziende che li
fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo
dicono a tutti.
(Cluetrain Manifesto)
20. La Moratti e Sucate
Le “Social Media Gaffe” non sono prerogativa
solo
delle aziende, anzi personaggi pubblici, politici
sono
molto spesso messi alla prova. Come nel caso di
Letizia Moratti, ex Sindaco di Milano.
COSA E’ SUCCESSO?
Durante l’ultima campagna elettorale del
Comune di Milano un utente si è finto un
residente del quartiere milanese di “Sucate”
chiedendo conto alla Moratti della possibile
costruzione di una moschea abusiva in “via
Giandomenico Puppa”
l’account Twitter della Moratti, da una risposta
“politically correct” (o uncorrect) non prestando
molta attenzione al contenuto del messaggio.
Così nacque il caso. Oggi #sucate è uno degli
hashtag italiani più popolari, e Twitter affollato
da affermazioni su “Sucate” e ex Sindaco di
Milano. La viralizzazione ha coinvolto
immediatamente anche altri social network,
primo tra tutti FourSquare in cui gli utenti danno
la propria posizione a Sucate, luogo che ha
spopolato anche su Youtube e Facebook
MORALE: Se le aziende pensano che i loro mercati
online siano gli stessi che guardavano le loro pubblicità in
televisione, si stanno prendendo in giro da sole.
(Cluetrain Manifesto)
21. Un tunnel per la Gelmini
COSA E’ SUCCESSO?
Una notizia che ha provocato molta ilarità al rientro dalle
vacanze estive vede come protagonista l’ On.le Maria Stella
Gelmini, ex Ministro dell’Istruzione.
Il CERN di Ginevra ha scoperto che è possibile superare la
velocità della luce grazie all’esistenza dei neutrini –
componentisubatomici dalla massa praticamente nulla.
L’esperimento che ha visto lanciare i neutrini a velocità di circa
60 nanosecondi su 732 km di distanza tra i laboratori del CERN di
Ginevra ed il Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso
Subito pronta una papera dell’ex ministro che in una
dichiarazione afferma: “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i
laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto
l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento
oggistimabile intorno ai 45 milioni di euro”
In poche ore nei social network arrivano i primi commenti
ironici, alcuni si divertono anche con le mappe su internet:
indicano l'ingresso del "tunnel della Gelmini" vicino Milano, a
pochi passi dal Gran Sasso e in altre regioni italiane.
Nel pomeriggio arriva una smentita del Ministero dell'Istruzione:
«Il tunnel di cui si parla nel comunicato di ieri, non può essere
per nessuna ragione inteso come un tunnel che collega
materialmente Ginevra con il Gran Sasso». Ma è tardi. Il tema
"tunnelgelmini" fa il giro del mondo e diventa il più discusso nel
social network twitter
MORALE: Il nostro potere è reale e lo
sappiamo. Se non riuscite a vedere la luce alla
fine del tunnel, arriverà qualcuno più attento, più
interessante, più divertente con cui giocare.
(Cluetrain Manifesto)
23. Saatchi & Saatchi per ENEL
COSA E’ SUCCESSO?
Campagna Pubblicitaria «off-line» (cartellonistica)
che usa immagini di clienti soddisfatti che, con i
loro profili twitter, lanciano la promozione
all’azienda ENEL.
Incuriositi, utenti twitter vanno a guardare i profili
usati nei cartelloni pubblicitari e scoprono che
sono «palesemente» finti ed inizia una campagna
spontanea di attacco all’azienda in questione.
Inoltre si riscontra anche la tecnica «push e molto
invasiva» di introdurre l’hashtag ufficiale della
promozione (#spenderemeno) in conversazioni che
parlano di sport, programmi televisivi ed altri temi
molto dibattuti che però non hanno alcun
attinenza con la campagna pubblicitaria in
questione.
Per quanto «molto intelligente» da un punto di
vista marketing, questa azione è percepita dalla
rete in modo negativo. Il tema di fondo è un
vecchio approccio marketing (push) che si scontra
con il nuovo mondo «social» (pull) senza portare il
dovuto rispetto alla suscettibilità della rete.
Approfondimento
http://www.domitillaferrari.com/semerssuaq/ditelo-a-quelli-del-
marketing-di-enel/
MORALE: Se le aziende pensano che i loro
mercati online siano gli stessi che guardavano le loro
pubblicità in televisione, si stanno prendendo in giro
da sole.
(Cluetrain Manifesto)
25. 24/07/2015 25
Vendite «pazze» online…
Potenziale problema commerciale con un distributore.
L’azienda lo viene a sapere da un Cliente che fa domande
scomode, legittime, con il proprio tono e le proprie
«conclusioni»
26. Altri Casi studio
• Liberatevi dall’omino bianco
• Reputazione e attacchi sotto la cintura
• Disastri Social Media e Lezioni da Imparare
• Disastri Social Media e Lezioni da Imparare 2
• http://ijustdid.org/2011/11/moleskine-pr-disaster/
• http://ijustdid.org/2011/06/corporate-handling-bad-press-mcdonalds/
• http://ijustdid.org/2012/06/bayo/
• http://ijustdid.org/2012/07/belo/
• Questi sono solo alcuni casi che hanno «solleticato la mia
immaginazione» La rete è piena e continuerà a regalarvi nuovi #epicfail
aziendali, quindi continuate ad imparare da successi e fallimenti altrui
27. Cosa ci insegnano?
1. La Reputazione è un opportunità per le aziende
2. Ciò che è evidente è l’importanza del Fattore Umano!
3. Strumenti servono per monitorare le conversazioni ma è il fattore umano che
entra in quelle stesse conversazioni.
4. Spesso servono veri e propri artisti e strateghi, empatici e consapevoli!!
5. Anche chi attacca è soggetto a scrutinio, e potrebbe uscirne male
6. I clienti soddisfatti sono la nostra miglior difesa
7. Bloggers esterni all’azienda sono le migliori armi con cui rispondere
8. L’Azienda non deve aver fretta di rispondere, ne scemare in arroganza e
informalità. Se potete, lasciate combattere i soldati
29. Anatomia di una Social Media Policy
Le diverse sezioni che dovrebbero essere incluse in una Social Media Policy
1. Perchè l’azienda ha una “Social Media Policy”?
2. Cosa è social media? (breve spiegazione)
3. A quali social media e social networks si fa riferimento? (e per gli esclusi?)
4. A chi si applica questa Social Media Policy? (uso interno – esterno all’azienda)
5. Come e dove accedere ai social media aziendali? (Blocchi, filtri e motivi)
6. Definizioni e chiarezza nei termini (Regole vs LineaGuida? personale vs professionale, etc)
7. Social Media Policy (Branding Policy, ruoli e responsabilità/comportamenti)
For spokespeople
For employees
For contractors
8. Linee Guida Social Media (Suggerimenti per neofiti)
9. Dove trovare l’azienda nei social media? (e come vengono usati)?
10. Come gestire menzioni (positive e/o negative)? (Reputation management)
11. A chi far riferimento all’interno dell’azienda per aiuto/segnalazioni Social Media (training)
12. Tips and tricks (dare valore)
30. Social Media Policy
Idealmente 3 Social Media Policies diverse *:
Dipendenti - Employees
Distributori (B2B)
Spokespeople,
Aree comuni per tutte le policies:
Obiettivi aziendali per partecipazione in Social Media
Approccio aziendale ai Social Media
Pagine e Profili ufficiali Social Media
Social Media Advisory Board responsabile delle politiche
Social Media e crisi
Quali aree cambiano?
Le 10 Regole per le attività professionali/personali on-
line
31. Principles – Principi & Obiettivi
L’azienda deve rendere chiara la proprie linee guida su come
la deve avvenire la partecipazione Social Media
L’azienda deve informare i propri dipendenti e collaboratori,
partner, distributori per evitare rischi
4 Obiettivi standard:
1. Ascoltare opinioni ed impressioni dei clienti sull’azienda,
prodotti, servizi, staff, etc
2. Migliorare il flusso informativo per rendere più consapevole il
cliente
3. Capire attraverso i dialoghi online cosa il cliente vuole e/o si
aspetta.
4. Incrementare soddisfazione del cliente e valorizzare la
fiducia nel brand attraverso un dialogo sincero ed onesto
32. 10 Regole - attività personali online
Ogni qual volta parlate dell’azienda, dei prodotti, dei servizi o
qualsiasi contenuto relativo al Brand:
1. Siate sociali e coerenti con i valori etici dell’azienda
2. Fate attenzione a non mischiare la sfera personale con la
sfera professionale
3. Siete responsabili delle vostre azioni
4. Attenzione ad un audience “globale” (non solo locale)
5. Non divulgare o condividere dati sensibili
6. Rendere evidente la propria affiliazione con azienda
7. Non usare materiali del «brand» impropriamente
8. Condividete o segnalate opportunità o criticità
9. Siate dei “Virus buoni”
10. Usate i Social Media nel vostro tempo libero
33. 10 Regole - attività professionali online
Ogni qual volta parlate dell’azienda, dei prodotti, dei servizi o
qualsiasi contenuto relativo al Brand:
1. Siate sociali e coerenti con i valori etici dell’azienda
2. Siete responsabili delle vostre azioni
3. Segui le linee guida incluse nei «contratti» di distribuzione
4. Seguite il Processo di approvazione per le pubblicazioni e la
comunicazione
5. Non usare materiali del «brand» impropriamente
6. Attenzione ai diritti/copyright/consenso e rispetto di terze parti
7. Presta attenzione parlando in rete di prodotti o dei dati
finanziari dell’azienda
8. Presentatevi come rappresentante dell’azienda
9. Monitorate i canali Social media e siate generosi moltiplicatori
virali
10. Siate degli “scout” sia per opinioni positive che per criticità.
34. Un portavoce aziendale ricopre un ruolo determinante, e solo
un’appropriata selezione e formazione può garantire risultati nel momento
del bisogno.
Solo chi è ben “addentro” all’azienda dovrebbe ricoprire un tale ruolo, a
maggior ragione oggi che questa responsabilità richiede di saper
destreggiare due mondi “opposti”:
In generale la Formazione di un portavoce si concentra sui temi:
Capire il ruolo media oggi e le motivazioni necessarie
Saper negoziare condizioni favorevoli per buona press ed interviste
Saper definire quali «key message» deve arrivare e saper prevedere
eventuali «incomprensioni»
Sapersi preaprare per «question-and-answer» scenarios
«Appropriate demeanour» sapersi relazionare con situazioni, luoghi,
linguaggi diversi
Tecniche di «Bridging e blocking»
Sapersi relazionare ma senza esasperare «jargon» (gergo)
Tecniche di risposta sotto stress
Tecniche di Post-interview follow-up
Un “Corso Base Spokesperson Skills” include esercitazioni pratiche “forti”, a
freddo, telefoniche, davanti ad un audience etc
Portavoce ufficiale azienda
35. Le doti di un «portavoce aziendale»
Capacità di relazionarsi - Establishes rapport
Trasmettere tranquillità - Seems at ease
Dimostrare competenza - Seems well prepared
Competenze specifiche tecniche - Knowledgable
Risulta interessante - ability to tell a compelling story
Saper fornire esempi concreti - Provides good examples
Onesto ed aperto - Seems open and honest
Capisce le esigenze e requisiti dei mondi con cui interagisce
Capisce ed asseconda le esigenze di giornalisti
Capisce ed asseconda le esigenze del 2.0
Sa trasmettere messaggi incisivi - Delivers key messages
Capacità di “problem solving” - Handles difficult questions well
Coglie opportunità e spunti -Picks up on non-verbal cues
Si adatta a stili diversi di dialogo - Adjusts style to interviewer
Resta “costantemente” informato su ciò che accade
Capacità di usare bene il proprio network professionale
36. Il Documento
“Social Media Guideline” deve coprire tutti gli
scenari Social Media
Averlo costantemente “aggiornato” (codificare
progressivamente ogni versione)
Ridiscuterlo ad intervalli pre-stabiliti e regolari
Distribuirlo (o ricordarlo) durante incontri,
seminari e workshop
Serve un referente “Responsabile”
Servono allegate le FAQ
37. Riferimenti incrociati con “T&C”
Inserire il link diretto con le Guidelines and Terms of
Service dei principali Social Media/Network
Facebook Terms of Service
LinkedIn Terms of Service
Flickr Terms of Service
YouTube Terms of Service
Se la vostra policy non è aggiornata, questi
riferimenti potrebbero comunque tutelarvi
38. Rilasciare una Social Media Policy?
Combinando Regole (policy) e formazione (Come fare a…)
Allegando “Linee guida” alla Policy
Condividendo “Valore” ad ogni richiesta spiegazione
Condividendo“best practices” and “fails” (come abbiamo
affrontato problemi)
Creando “prossimità” tramite assistenza e risposte rapide
Usando, se necessario, un “one 2 one approach”
Usando strumenti tecnologici Ad Hoc per ogni esigenza o
livello tecnico dell’interlocutore (streaming /skype/
gotomeeting/ podcast/ webinars)
Raccogliendo feedback (creando quindi partecipazione e
coinvolgimento)
Rendendola pubblica and visible (non nascosta)
39. Train the trainer
Opportunità per consolidare un ruolo centrale per Social
Media all’interno dell’azienda
Settando un percorso specifico/dedicato di Training
Assegnando un responsabile in ogni paese/area di
business
Meeting regolari e ricorrenti (online)
Educando, allineando competenze, condividendo
esperienze e soluzioni
Usando e-learning
Usando Podcast informativi (programmi come Livestream)
Creando spazi durante eventi
40. Altri moduli di Reputation Management
La Nuova
reputazione online
Come Difendersi Social Media Policy
per aziende
Andrea Alfieri prende il testimone e alla luce di quello che ha detto Massimo e quello che ha detto Valeria si sistemerà sul binario della reputazione e dei rischi legata alla stessa. La Web e la Social reputation, il valore della valutazione del cliente, nelle dinamiche di brand management e di consenso per la vendita o la fruizione dei prodotti. Finisce con il botto introducendo il concetto di social media policy. Dentro la presentazione mi aspetto almeno 2 esempi: la giornata della bellezza sostenibile e battleroyale (o altri a scelta di Andrea)
Slide statica (presentazione) : audio+video
Slide statica: solo file audio
Per le Aziende
Offriamo un servizio completo di monitoring di tutte le molteplici informazioni che riguardano il mondo aziendale, in grado di rispondere alle seguenti domande: - Qual è l’immagine della mia azienda su internet e soprattutto sul web informale?- Come sono visti i dirigenti dell’azienda?- Quali sono i giudizi dei consumatori sui miei prodotti e servizi?- Sono presenti sul web contenuti negativi che possono ledere l’immagine della mia azienda?- Cosa pensano i miei dipendenti dell’azienda? I miei dipendenti sono scontenti e ne parlano nel web informale?- E dei competitors cosa viene detto? Per definire le proprie scelte strategiche è importante poter comparare le percezioni dei prodotti/servizi dell’azienda con quelli dei concorrenti. Reputation Manager è uno strumento in grado di svolgere analisi di posizionamento nel mondo Web.In pratica si può quantificare qual’è il giudizio del popolo di internet, se si parla dell’azienda, quanto se ne parla, cosa si dice (immagine povitiva o negativa) e dove (nel web informale o nei siti istituzionali).Per i privati
Offriamo un servizio mirato di ricerca di informazioni sulla propria immagine privata in tutto il Web. Questo servizio è utile ai soggetti che desiderano conoscere qual è la loro popolarità nel Web e soprattutto tenere sotto controllo eventuali contenuti lesivi attraverso un monitoraggio continuo automatico con segnalazione immediata nel caso di contenuti “importanti”.Per i Partner
Offriamo il nostro software Reputation Manager a supporto dei vostri clienti. Chi sono i nostri partner? Tutte le aziende di marketing, comunicazione e consulenza SEO che vogliono offrire un servizio avanzato di monitoraggio della reputazione dei propri clienti. Il sistema, pensato per essere multicliente, è la soluzione ideale per la gestione della Reputazione Online dei diversi clienti, offrendo una completa reportistica.Monitoraggio dell’opinione pubblica
Offriamo un servizio mirato alla rilevazione e al monitoraggio di tendenze sociali e demoscopiche.Web Opinion è un sevizio che analizza le tendenze, le mode e i costumi della società e, più in generale, le opinioni e il sentiment nel web su tematiche d’interesse.A chi può essere utile questo servizio? A tutti coloro che hanno la necessità di rilevare tempestivamente la nascita di nuove tendenze, mode o fenomeni sociali, per poter agire tempestivamente. É uno strumento particolarmente efficace per:- l’area del marketing strategico à capire le tendenze per anticipare il mercato- Politica ed istituzioni à per comprendere il pensiero degli italiani su tematiche precise (ad es. sanità, immagrazione, sicurezza)
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la Comunità stessa (una comunità di clienti che sposano i valori della vostra azienda od una comunità di individui con cui collaborate e comunicate regolarmente) saranno la vera salvezza della vostra Reputazione.
Per le aziende è più semplice: In fondo sono formate da individui, ognuno dei quali ha un opinione da esprimere. Forse sarebbe il caso di coinvolgerli in queste conversazioni; piuttosto che chiudere accesso a Facebook assicurarsi che entrino e partecipino. Idea troppo Funky? Non credete sia possibile?Leggetevi cosa è successo qualche mese fa con Ryanair. La reputazione della compagnia Low Cost Irlandese si era trovata sotto attacco da parte di bloggers e comunità online per delle deficienze tecniche grossolane. Incredibilmente i primi ad intervenire in suo soccorso furono alcuni impiegati Ryanair, ai quali presto si aggiunsero clienti soddisfatti ed imparziali. Come risultato, oltre che ritrovarsi con pubblicità gratuita sugli organi di informazione, la reputazione Ryanair ne è uscita rafforzata.
la Comunità stessa (una comunità di clienti che sposano i valori della vostra azienda od una comunità di individui con cui collaborate e comunicate regolarmente) saranno la vera salvezza della vostra Reputazione.
Per le aziende è più semplice: In fondo sono formate da individui, ognuno dei quali ha un opinione da esprimere. Forse sarebbe il caso di coinvolgerli in queste conversazioni; piuttosto che chiudere accesso a Facebook assicurarsi che entrino e partecipino. Idea troppo Funky? Non credete sia possibile?Leggetevi cosa è successo qualche mese fa con Ryanair. La reputazione della compagnia Low Cost Irlandese si era trovata sotto attacco da parte di bloggers e comunità online per delle deficienze tecniche grossolane. Incredibilmente i primi ad intervenire in suo soccorso furono alcuni impiegati Ryanair, ai quali presto si aggiunsero clienti soddisfatti ed imparziali. Come risultato, oltre che ritrovarsi con pubblicità gratuita sugli organi di informazione, la reputazione Ryanair ne è uscita rafforzata.
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In quel tempo…. in alcuni villaggi rurali del Sud America (credo Cile ma non ricordo con certezza, magari fatemi sapere se avete più info) esiste una pratica diffusa per “screditare socialmente” i debitori attraverso l’uso “dell’Omino bianco“. In poche parole, un tale ti ha tirato una sòla, ha preso merce dal tuo negozio ma non ti ha pagato, ti deve dei soldi ma non ne vuol sapere di saldare il debito… beh! Chiami l’uomo bianco, gli dai due lire e questo si mette a seguire il “marrano” in tutti i suoi spostamenti in paese. Immaginatevi il “tira sòla di turno” appollaiato al bar che beve il suo infuso in tranquillità… al suo fianco, inseparabile, un omino vestito completamente di bianco, fermo, senza un cenno solo la sua presenza è sufficiente. Se il “tira pacchi” va dal macellaio a prendere due costine, eccolo accompagnato fedelmente dall’ometto bianco, così come nella passeggiata serale a braccetto con la moglie… l’omino in bianco sarà sempre qualche passo dietro. Risultato? Tutti sapranno che questi è un uomo di malaffare e sinchè il debito non sarà ripianato e l’omino biancomagicamente sparirà, la sua reputazione nel villaggio sarà la sua condanna.
Nei metodi a pagamento esistono contro-indicazioni:
Consulenti esterni: Non conoscono veramente l’azienda e rischiano (ad uno scrutinio serio) di perdere di credibilità ed esser smascherati
Non hanno veramente a cuore le sorti della propria azienda, non ci tengono quanto qualcuno che è orgoglioso del proprio posto di lavoro.
La percezione che un azienda abbia “pagato” per pareri positivi in un dialogo è estremamente deleteria. Autenticità è una chiave fondamentale in Web 2.0