3. La sclerosimultiplaèunamalattia del
sistemanervosocentralecaratterizzata daunare
azione del sistemaimmunitariochescatena un
attaccocontroilrivestimentodegliassonineurona
li.
9. Le lesioni demielinizzanti (“placche”), alla risonanza, appaiono
come aree focali “brillanti”, più spesso di forma irregolare,
ovoidale o rotondeggiante, principalmente distribuite attorno ai
ventricoli laterali, nella sostanza bianca del tronco encefalico,
del cervelletto e del midollo spinale.
http://www.radswiki.net/main/skins/common/images/poweredby_mediawiki_88x31.png
10. Il segnalebiancoèdatodal mezzo dicontrasto, cheescedaivasi a livellodellelesioniedelle
zone didemielinizzazione. Questelesionisono zone diintensainfiammazione. In
casiestremi, l’infiltratoinfiammatorioèmassiccio, come in un ascesso.
Le
immaginiottenuteallarisonanza, eglistudipatologicisumaterialeautoptico, indicanochen
ellapatogenesidella SM c’è un forte coinvolgimento del sistemaimmunitario.
http://anatpat.unicamp.br/minDsc116458+.jpg
13. Immunitàinnata
•Sempre “in standby”
•Risponderapidamente
•Efficacecontromolti “nemici” diversi
•Chiamataanche “immunità non specifica”
14. Immunità adattativa
• Meccanismi specializzati per combattere nemici precisi
• Si sviluppa dopo il primo incontro con il patogeno, poi rimane
“in standby” per gli eventuali incontri successivi
• La prima risposta è lenta, serve il tempo per prepararsi
• Si chiama “immunità specifica” o “acquisita”
15. Risposta immunitaria in azione: infezione microbica
Adesione all’epitelio Penetrazione Infezione locale dei tessuti
Prima linea di difesa:
Macrofagi
Cellule dendritiche
16. I linfociti vengono a
Le cellule dendritiche
contattonel linfonodo
entrano con le cellule
dendritiche,si
attraverso i vasi linfatici
attivano, e iniziano a
afferenti
I linfociti arrivano proliferare
al linfonodo
attraverso la
circolazione
sanguigna
I
linfocitiattivatiescon
odallinfonodoattrave
rsoilvasolinfaticoeffe
rente,addestrati per
andareneitessuti a
combattereilpatogen
o
17. La risposta immunitaria è molto sofisticata, e
addestra corpi speciali istruiti per compiti specifici.
Le popolazioni cellulari coinvolte nella risposta
immunitaria sono:
19. Ciascuna di queste popolazioni cellulari è eterogenea, e
comprende al suo interno diversi “corpi speciali”.
Linfociti
T B
CD4 CD8
20. Come interagiscono I linfociti T con le cellule dendritiche, nel
linfonodo? Come, e perchè, si attivano, e proliferano??
21. I linfociti T sono programmati per sondare il mondo esterno
con un recettore, il T cell receptor (TCR).
22. Il TCR riconosce antigeni di varia natura. Gli antigeni
proteici vengono riconosciuti come peptidi (10-25
aminoacidi), che si legano a residui aminoacidici precisi
del TCR.
Però…
24. Infatti, il TCR riconosce il peptide “presentato” da molecole
professioniste, le “antigen presenting molecules”, tra cui le più
utilizzate sono le molecole del maggior complesso di
istocompatibilità (Major Histocompatibility Complex, MHC)
• L’MHC è costituito da glicoproteine espresse sulla superficie
cellulare che conferiscono un’identità immunologica.
• È chiamato così perché storicamente è stato associato ai
rigetti di trapianto.
Peptide Molecola MHC
27. Riconoscimentodell’antigeneda parte deilinfociti
T
• I linfociti T, attraversoil
TCR, riconosconobrevisequenzediaminoacidinelleproteine;
• Il TCR non legapeptidi “liberi”;
• Il TCR riconosce un complessoformatodal peptide
eunamolecolasullasuperficiediunacellulaadiacente
(molecole del maggiorcomplessodiistocompatibilità).
32. Il legame del TCR con l’MHC+peptide non basta tuttavia ad
attivare il linfocita T. Occorre un secondo segnale, fornito
dalle molecole costimolatorie
33. Ma ancora non è finita. Il 3° segnale è dato dalle CITOCHINE. A
seconda delle citochine presenti al momento dell’attivazione, i linfociti
T si differenziano in cellule con funzioni e caratteristiche distinte.
Il
34. Dunque la risposta immunitaria scatenata contro un
patogeno è una reazione a catena: l’iniziale difesa
fornita dalle cellule dell’immunità innata serve a
contenere l’infezione e ad istruire e addestrare le
cellule dell’immunità acquisita affinché si sviluppi
una reazione mirata alla sola eliminazione
dell’agente patogeno, nel tentativo di limitare i
danni collaterali ai tessuti sani. Da questa necessità
di specificità nasce la vasta gamma di
sottopopolazioni linfocitarie con funzioni e
specializzazioni distinte.
36. www.aini.it
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propriaattivitànelsettoredellaricercascientifica, dellaformazionepermanente,
residenzialeed a distanza, dell’aggiornamentoprofessionale […]: L’AINI
promuovel’incontro, lo scambioe la collaborazionescientificatraricercatoridi
diverse discipline quali la neurologia, l’immunologia, la biologia, la
farmacologia, la biochimica, la patologiaclinicaealtrescienzeclinicheedi
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