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Corso di formazione per docenti
di scuola primaria e secondaria di I grado
Metodologie e strumenti per la progettazione del
curricolo verticale a partire dalle competenze chiave
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13 marzo 2017
Davide Capperucci
Università di Firenze
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Indice e domande-guida
1. Che cos’è il curricolo nella scuola
dell’autonomia?
1. Che cosa sono le competenze in ambito
scolastico?
1. Come progettare il curricolo d’istituto a partire
dalle competenze chiave di cittadinanza
(“imparare ad imparare”)?
2. Come valutare la competenza chiave di
cittadinanza: “imparare ad imparare”? Rubriche
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1. Che cos’è il curricolo
nella scuola
dell’autonomia?
Due livelli fondamentali nella
costruzione del curricolo :
 Il CURRICOLO di istituto
(macro-progettazione)
 La Progettazione delle attività didattiche
ordinarie dell’insegnante o del team
docente
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Il Curricolo
 Che cos’è?
“Percorso formativo intenzionale
progettato dalle singole istituzioni
scolastiche, tenuto conto dei bisogni
della popolazione scolastica e delle
risorse del territorio (F. Frabboni)”, nel
rispetto sia dell’autonomia delle singole
scuole che degli obiettivi generali e
specifici del sistema di istruzione.
(Cfr. Frabboni F., Le dieci parole della didattica,
Ethel Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, 1994)
Programma Curricolo
Sapere
Accademico
Programma
Programmazione
Apprendimento
(conoscenze
disciplinari)
(competenze)
Apprendimento
Saperi
Progettazione
Analisi dei
bisogni
(soggetto/contesto)
Articolazioni del Curricolo
Curricolo obbligatorio:
 Quota nazionale del curricolo
 Quota locale del curricolo
(DPR 275/99, art. 8)
DM del 28 dicembre 2005 (Ministro Moratti)
- solo per II Ciclo
80% quota nazionale obbligatoria
20% quota locale riservata alle scuole
DM n. 47 del 13 giugno 2006 (Ministro Fioroni)
- disposizioni estese anche al I Ciclo
Quota nazionale del Curricolo
e Indicazioni Nazionali (2012)
 La quota nazionale del curricolo rappresenta la parte
comune a tutte le istituzioni scolastiche, capace di
conferire unitarietà al sistema educativo di istruzione
e formazione.
“Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del
Piano triennale dell’offerta formativa, nel rispetto
delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze, degli obiettivi di apprendimento posti
dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza
nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline
nella scuola del primo ciclo”.
Indicazioni Nazionali
e Curricolo di scuola
Curricolo Nazionale
Indicazioni Nazionali
Autonomia delle istituzioni scolastiche
Curricolo della scuola
2. Che cosa sono le
competenze in ambito
scolastico?
Le competenze a scuola
 «L’agire personale di ciascuno, basato sulle
conoscenze e abilità acquisite, funzionale
all’esecuzione di un compito, alla realizzazione di un
progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato,
astratto, ma è sempre un agire complesso che
coinvolge tutta la persona e che connette in
maniera unitaria e inseparabile i saperi
(conoscenze), i saper fare (abilità), i
comportamenti individuali e relazionali, gli
atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le
motivazioni e i fini. Per questo, nasce da una
continua interazione tra persona, ambiente e società,
e tra significati personali e sociali, impliciti ed
espliciti».
 Da Indicazioni Nazionali (2004)
L’iceberg delle competenze
Competenza
Conoscenze Abilità Atteggiamenti
Contesto
Prestazione/Compito autentico
DISCIPLINE TRATTI PERSONALI
Curricolo di scuola e competenze
 Il curricolo delle scuole autonome deve avere
come punto di arrivo finale lo sviluppo di
apposite competenze trasversali e
competenze disciplinari
 Competenze trasversali:
- Importanza delle competenze chiave di
cittadinanza di cui al DM n. 139/2007
 Competenze disciplinari:
- Indicazioni Nazionali di cui al DM 16 nov.
2012, n. 254
“Quali competenze”?
Competenze disciplinari
“Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline
concorrono a loro volta alla promozione di competenze più
ampie e trasversali, che rappresentano una condizione
essenziale per la piena realizzazione personale e per la
partecipazione attiva alla vita sociale”.
Competenze trasversali
“Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono
promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i
contributi che ciascuna disciplina può offrire”.
Da Indicazioni per il curricolo
Profilo dello studente
“Il Profilo descrive, in forma essenziale, le
competenze riferite alle discipline di
insegnamento e al pieno esercizio della
cittadinanza che un ragazzo deve
mostrare di possedere al termine del
primo ciclo di istruzione.
Il conseguimento delle competenze
delineate nel profilo costituisce
l’obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano”.
(Indicazioni Nazionali, 2012, p. 16)
Competenze del Profilo dello studente
Profilo delle competenze in uscita dalla scuola
primaria
Profilo delle competenze in uscita dalla scuola secondaria
di I grado
Competenze chiave
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di
esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
2
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare
una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua
inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione.
Comunicazione nelle
lingue straniere.
3
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da
altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che
riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Competenza matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Competenze digitali.
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a
curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti,
fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di
base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi
velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Imparare ad imparare.
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo
e di rispetto reciproco.
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso
e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le
tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto
reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si
esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono
congeniali.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di
realizzare semplici progetti.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso
e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato
da solo o insieme ad altri.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad
altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la
costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali
opinioni e sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
12
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e
corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto
della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche
alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può
avvenire: momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle
comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni
sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali e
civiche.
8 Competenze chiave di
cittadinanza:
 Imparare ad imparare
 Progettare
 Comunicare
 Collaborare e partecipare
 Agire in modo autonomo e responsabile
 Risolvere problemi
 Individuare collegamenti e relazioni
 Acquisire ed interpretare l’informazione
Competenze disciplinari =
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
 Traguardi: rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli
insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da
percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo
sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i
traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle
competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono
prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche
affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità
del sistema nazionale e della qualità del servizio
 Obiettivi di apprendimento: individuano campi del
sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di
raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
(Indicazioni Nazionali, 2012, p. 18)
Obiettivi di apprendimento
(conoscenze e abilità disciplinari)
 Scuola dell’infanzia: non esistono, pertanto
devono essere individuati dagli insegnanti
 Scuola primaria: sono previsti al termine della
classe III e della classe V
 Scuola secondaria di I grado: sono previsti al
termine della classe III
Quelli riportati nelle Indicazioni Nazionali
(raggruppati per ambiti) non sono prescrittivi,
quindi possono essere modificati per essere
adattati a livello di scuola.
(N.B. si scrivono all’infinito presente)
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire
al termine dell’istruzione obbligatoria
(«Allegato 2», Decreto 22 agosto 2007)
Costruzione del sé
1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio
apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di
informazione e di formazione (formale, non
formale ed informale), anche in funzione dei
tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di lavoro e di studio.
2. Progettare: formulare progetti riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie di azione e
verificando i risultati raggiunti.
Relazioni con gli altri
3. Comunicare: - comprendere messaggi di
genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali) - rappresentare eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc.
utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
4. Collaborare e partecipare: interagire in
gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
5. Agire in modo autonomo e responsabile:
sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i
Positiva interazione con la realtà naturale e sociale
6. Risolvere problemi: affrontare situazioni
problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti, raccogliendo e valutando i
dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il
tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse
discipline.
7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare
e rappresentare, elaborando argomentazioni
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a
diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e
nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura
probabilistica.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione:
acquisire ed interpretare criticamente l’informazione
ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e
l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Conoscenze, abilità, competenze
Spostare l’attenzione sulle competenze non
significa in alcun modo trascurare il ruolo
determinante che tutti i più tradizionali risultati di
apprendimento, oggi identificati principalmente
nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in
funzione di esse.
Non è infatti pensabile che si possano formare
delle competenze in assenza di un solido
bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari.
La competenza costituisce il livello di uso
consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di
apprendimento, ai quali si applica con effetti
metacognitivi, riflessivi, motivazionali, operativi.
Indicatori di competenza
dell’“imparare ad imparare”
 Autovalutazione
 Individuazione e scelta delle informazion
 Utilizzo delle informazioni
 Metodo di studio
 Organizzazione del lavoro scolastico
 Organizzazione dell’apprendimento
3. Come progettare
il curricolo di istituto a partire
dalle competenze chiave di
cittadinanza: “imparare ad
imparare”?
Progettazione curricolare a
partire dalle competenze
chiave di cittadinanza
1. Declinare, attraverso le RUBRICHE, le competenze
chiave di cittadinanza per livelli di padronanza (in base
alle classi della scuola primaria e secondaria di I grado)
Allegato 1– “Imparare ad imparare” Primaria
Allegato 2 – “Imparare ad imparare” Secondaria di I
grado
2. Raccordare la competenza chiave dell’“imparare ad
imparare” con i traguardi per lo sviluppo delle
competenze delle diverse discipline
3. Costruire compiti autentici in grado di rilevare la
competenza chiave dell’“imparare ad imparare” in base
ai livelli di padronanza previsti nelle rubriche valutative
1. Declinare le competenze chiave di cittadinanza
per livelli di padronanza (in base alle classi della
scuola primaria e secondaria di I grado)
Fase 1: individuazione della competenza chiave
di cittadinanza (Imparare ad Imparare)
Fase 2: individuazione degli indicatori (o
dimensioni o componenti) della competenza chiave
di cittadinanza che è stata selezionata
Fase 3: costruzione della rubrica: definizione dei
descrittori di competenza per classi (primaria e
secondaria I grado)
(Attività prevista per i Lavori di gruppo)
Allegati 1- Scuola primaria
Allegati 2 - Scuola secondaria di I grado
2. Raccordare la competenza chiave dell’“imparare ad imparare”
con i traguardi per lo sviluppo delle competenze delle diverse
discipline
IMPARARE A
IMPARARE
ITALIANO
EDUCAZIONE
FISICA
MATEMATICA
LINGUE
COMUNITARIE
MUSCIA
RELIGIONE
ARTE E
IMMAGINE
TECNOLOGIA
SCIENZE
GEOGRAFIA
Raccomandazione metodologica
Per costruire correttamente il descrittore di padronanza (riferito a
ciascuna classe):
1. Evitare di utilizzare (o farlo il meno possibile) aggettivi
(es. “corretto”, “accettabile”, “semplice”, “esaustivo”, “completo”,
ecc.)
2. Evitare evitare di utilizzare (o farlo il meno possibile) avverbi modali
(es. “correttamente”, “saldamente”, “pienamente”,
“sufficientemente”, “parzialmente”, ecc.)
poiché si prestano ad interpretazioni soggettive,
ma
descrivere il comportamento o la prestazione a cui si riferisce
l’aggettivo o l’avverbio
(porsi le domande: “L’alunno che cosa fa?”, “Che prestazione mette
in atto tale da poter essere osservata o accertata attraverso un
compito”?)
Es. NON CORRETTO: “comprende testi semplici”
Es. CORRETTO: “comprende la frase minima (soggetto, predicato,
 3. Nel descrivere i livelli di padronanza
prevedere azioni concretamente
osservabili, rilevabili, … sforzarsi di
essere il più concreti e analitici possibile
4. Come valutare la
competenza chiave di
cittadinanza: “imparare ad
imparare”?
Rubriche e compiti autentici
3. Costruire compiti autentici finalizzati
ad accertare il raggiungimento della
competenza chiave a partire dai livelli di
padronanza della rubrica
Il compito autentico secondo Wiggins
 Richiama un’esperienza/situazione reale
 Richiede agli alunni di “agire” intervenendo
su problemi sia intellettuali che operativi
 Non si basa solo sul ricordo di informazioni e
“frammenti disciplinari”
• Accerta la capacità dell’alunno studente di
usare efficacemente e realmente un
repertorio di conoscenze e di abilità per
intervenire/risolvere un compito complesso
• Fornisce un feedback all’alunno sull’efficacia
del suo intervento e permette di
perfezionare la prestazione e i prodotti
(autovalutazione)
Esempi di compiti autentici
 Griglie di osservazione sistematica
 Costruzione di testi con l’uso di diverse tipologie di fonti
 Realizzazione di artefatti
 Project work (individuali o per gruppi)
 Colloqui strutturati
 Simulazioni/Giochi
 Biografie cognitive
 Esperienze e esperimenti laboratoriali
 Esercitazioni problem solving e lavori su casi
 Attività di ricerca
 Lavori di gruppo mediante modalità di cooperative learning
 E-tivity e classi virtuali su piattaforme e-learning
 Attività di utovalutaizone
Rubriche valutative e compiti
autentici
Una volta costruita la rubrica di valutazione e
individuati i descrittori di padronanza per
ciascuna classe diventa più facile progettare
un compito autentico attraverso il quale
rilevare per mezzo di “evidenze” il grado di
maturazione raggiunto dall’alunno.
La somministrazione nel corso dell’anno di
più compiti autentici relativi alla medesima
competenza chiave garantisce un buon
livello di approssimazione per l’attribuzione
del livello da certificare.
Bibliografia di riferimento
Ajello, A.M. (a cura di) (2002). La competenza. Bologna: Il Mulino.
Capperucci, D. (2008). Dalla programmazione educativa e didattica alla progettazione curricolare.
Milano: FrancoAngeli.
Capperucci, D., & Cartei, C. (2010). Curricolo e intercultura. Problemi, metodi e strumenti. Milano:
FrancoAngeli.
Capperucci, D., Franceschini G., Guerin, E., & Perticone, G. (2016). Progettare per unità di
competenza nella scuola primaria. Milano: FrancoAngeli.
Capperucci, D. (2016). L’uso delle rubriche valutative per la certificazione delle competenze: il
modello Va.R.C.Co. Form@re, 16(1).
Castoldi, M. (2011). Progettare per competenze. Percorsi e strumenti. Roma: Carocci.
Maccario, D. (2012). A scuola di competenze. Verso un nuovo modello didattico. Torino: Sei.
Margiotta, U. (2007). Competenze e legittimazione nei processi formativi. Lecce: Pensa Multimedia.
MIUR (2012). Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo.
Annali dell’Istruzione, numero speciale, Le Monnier.
Pellerey, M. (2010). Le competenze. Il ruolo delle competenze nei processi educativi scolastici e
formativi. Napoli: Tecnodid.
Perrenoud, P. (2003). Costruire competenze a partire dalla scuola. Roma: Anicia.
Rey, B. (2003). Ripensare le competenze trasversali. Milano: FrancoAngeli.
Rychen, D.S. & Salganik, L.H. (a cura di) (2007). Agire le competenze chiave. Scenari e strategie
per il benessere consapevole [trad. it. delle conclusioni del Progetto DeSeCo]. Milano:
FrancoAngeli.
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola,
Franco Angeli, Milano.
Vannini I. (2009), La Qualità nella didattica. Metodologie e strumenti di progettazione e
valutazione, Erickson, Trento.
Grazie per l’attenzione!
davide.capperucci@unifi.it

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curricolo e competenze di cittadinanza

  • 1. IC di Civitella (AR) Corso di formazione per docenti di scuola primaria e secondaria di I grado Metodologie e strumenti per la progettazione del curricolo verticale a partire dalle competenze chiave di cittadinanza (“imparare ad imparare”) 13 marzo 2017 Davide Capperucci Università di Firenze davide.capperucci@unifi.it
  • 2. Indice e domande-guida 1. Che cos’è il curricolo nella scuola dell’autonomia? 1. Che cosa sono le competenze in ambito scolastico? 1. Come progettare il curricolo d’istituto a partire dalle competenze chiave di cittadinanza (“imparare ad imparare”)? 2. Come valutare la competenza chiave di cittadinanza: “imparare ad imparare”? Rubriche e compiti autentici
  • 3. 1. Che cos’è il curricolo nella scuola dell’autonomia?
  • 4. Due livelli fondamentali nella costruzione del curricolo :  Il CURRICOLO di istituto (macro-progettazione)  La Progettazione delle attività didattiche ordinarie dell’insegnante o del team docente (micro-progettazione)
  • 5. Il Curricolo  Che cos’è? “Percorso formativo intenzionale progettato dalle singole istituzioni scolastiche, tenuto conto dei bisogni della popolazione scolastica e delle risorse del territorio (F. Frabboni)”, nel rispetto sia dell’autonomia delle singole scuole che degli obiettivi generali e specifici del sistema di istruzione. (Cfr. Frabboni F., Le dieci parole della didattica, Ethel Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, 1994)
  • 7. Articolazioni del Curricolo Curricolo obbligatorio:  Quota nazionale del curricolo  Quota locale del curricolo (DPR 275/99, art. 8) DM del 28 dicembre 2005 (Ministro Moratti) - solo per II Ciclo 80% quota nazionale obbligatoria 20% quota locale riservata alle scuole DM n. 47 del 13 giugno 2006 (Ministro Fioroni) - disposizioni estese anche al I Ciclo
  • 8. Quota nazionale del Curricolo e Indicazioni Nazionali (2012)  La quota nazionale del curricolo rappresenta la parte comune a tutte le istituzioni scolastiche, capace di conferire unitarietà al sistema educativo di istruzione e formazione. “Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo”.
  • 9. Indicazioni Nazionali e Curricolo di scuola Curricolo Nazionale Indicazioni Nazionali Autonomia delle istituzioni scolastiche Curricolo della scuola
  • 10. 2. Che cosa sono le competenze in ambito scolastico?
  • 11. Le competenze a scuola  «L’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, funzionale all’esecuzione di un compito, alla realizzazione di un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze), i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Per questo, nasce da una continua interazione tra persona, ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti».  Da Indicazioni Nazionali (2004)
  • 14. Curricolo di scuola e competenze  Il curricolo delle scuole autonome deve avere come punto di arrivo finale lo sviluppo di apposite competenze trasversali e competenze disciplinari  Competenze trasversali: - Importanza delle competenze chiave di cittadinanza di cui al DM n. 139/2007  Competenze disciplinari: - Indicazioni Nazionali di cui al DM 16 nov. 2012, n. 254
  • 15. “Quali competenze”? Competenze disciplinari “Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale”. Competenze trasversali “Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire”. Da Indicazioni per il curricolo
  • 16. Profilo dello studente “Il Profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”. (Indicazioni Nazionali, 2012, p. 16)
  • 17. Competenze del Profilo dello studente Profilo delle competenze in uscita dalla scuola primaria Profilo delle competenze in uscita dalla scuola secondaria di I grado Competenze chiave 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. 2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Comunicazione nelle lingue straniere. 3 Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. 4 Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Competenze digitali. 5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale. 6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Imparare ad imparare.
  • 18. 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Consapevolezza ed espressione culturale. 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Competenze sociali e civiche. 12 Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Competenze sociali e civiche.
  • 19. 8 Competenze chiave di cittadinanza:  Imparare ad imparare  Progettare  Comunicare  Collaborare e partecipare  Agire in modo autonomo e responsabile  Risolvere problemi  Individuare collegamenti e relazioni  Acquisire ed interpretare l’informazione
  • 20. Competenze disciplinari = Traguardi per lo sviluppo delle competenze  Traguardi: rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio  Obiettivi di apprendimento: individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. (Indicazioni Nazionali, 2012, p. 18)
  • 21. Obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità disciplinari)  Scuola dell’infanzia: non esistono, pertanto devono essere individuati dagli insegnanti  Scuola primaria: sono previsti al termine della classe III e della classe V  Scuola secondaria di I grado: sono previsti al termine della classe III Quelli riportati nelle Indicazioni Nazionali (raggruppati per ambiti) non sono prescrittivi, quindi possono essere modificati per essere adattati a livello di scuola. (N.B. si scrivono all’infinito presente)
  • 22. Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria («Allegato 2», Decreto 22 agosto 2007) Costruzione del sé 1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di lavoro e di studio. 2. Progettare: formulare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
  • 23. Relazioni con gli altri 3. Comunicare: - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). 4. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. 5. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i
  • 24. Positiva interazione con la realtà naturale e sociale 6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. 7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. 8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
  • 25. Conoscenze, abilità, competenze Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti metacognitivi, riflessivi, motivazionali, operativi.
  • 26. Indicatori di competenza dell’“imparare ad imparare”  Autovalutazione  Individuazione e scelta delle informazion  Utilizzo delle informazioni  Metodo di studio  Organizzazione del lavoro scolastico  Organizzazione dell’apprendimento
  • 27. 3. Come progettare il curricolo di istituto a partire dalle competenze chiave di cittadinanza: “imparare ad imparare”?
  • 28. Progettazione curricolare a partire dalle competenze chiave di cittadinanza 1. Declinare, attraverso le RUBRICHE, le competenze chiave di cittadinanza per livelli di padronanza (in base alle classi della scuola primaria e secondaria di I grado) Allegato 1– “Imparare ad imparare” Primaria Allegato 2 – “Imparare ad imparare” Secondaria di I grado 2. Raccordare la competenza chiave dell’“imparare ad imparare” con i traguardi per lo sviluppo delle competenze delle diverse discipline 3. Costruire compiti autentici in grado di rilevare la competenza chiave dell’“imparare ad imparare” in base ai livelli di padronanza previsti nelle rubriche valutative
  • 29. 1. Declinare le competenze chiave di cittadinanza per livelli di padronanza (in base alle classi della scuola primaria e secondaria di I grado) Fase 1: individuazione della competenza chiave di cittadinanza (Imparare ad Imparare) Fase 2: individuazione degli indicatori (o dimensioni o componenti) della competenza chiave di cittadinanza che è stata selezionata Fase 3: costruzione della rubrica: definizione dei descrittori di competenza per classi (primaria e secondaria I grado) (Attività prevista per i Lavori di gruppo) Allegati 1- Scuola primaria Allegati 2 - Scuola secondaria di I grado
  • 30. 2. Raccordare la competenza chiave dell’“imparare ad imparare” con i traguardi per lo sviluppo delle competenze delle diverse discipline IMPARARE A IMPARARE ITALIANO EDUCAZIONE FISICA MATEMATICA LINGUE COMUNITARIE MUSCIA RELIGIONE ARTE E IMMAGINE TECNOLOGIA SCIENZE GEOGRAFIA
  • 31. Raccomandazione metodologica Per costruire correttamente il descrittore di padronanza (riferito a ciascuna classe): 1. Evitare di utilizzare (o farlo il meno possibile) aggettivi (es. “corretto”, “accettabile”, “semplice”, “esaustivo”, “completo”, ecc.) 2. Evitare evitare di utilizzare (o farlo il meno possibile) avverbi modali (es. “correttamente”, “saldamente”, “pienamente”, “sufficientemente”, “parzialmente”, ecc.) poiché si prestano ad interpretazioni soggettive, ma descrivere il comportamento o la prestazione a cui si riferisce l’aggettivo o l’avverbio (porsi le domande: “L’alunno che cosa fa?”, “Che prestazione mette in atto tale da poter essere osservata o accertata attraverso un compito”?) Es. NON CORRETTO: “comprende testi semplici” Es. CORRETTO: “comprende la frase minima (soggetto, predicato,
  • 32.  3. Nel descrivere i livelli di padronanza prevedere azioni concretamente osservabili, rilevabili, … sforzarsi di essere il più concreti e analitici possibile
  • 33. 4. Come valutare la competenza chiave di cittadinanza: “imparare ad imparare”? Rubriche e compiti autentici
  • 34. 3. Costruire compiti autentici finalizzati ad accertare il raggiungimento della competenza chiave a partire dai livelli di padronanza della rubrica Il compito autentico secondo Wiggins  Richiama un’esperienza/situazione reale  Richiede agli alunni di “agire” intervenendo su problemi sia intellettuali che operativi  Non si basa solo sul ricordo di informazioni e “frammenti disciplinari”
  • 35. • Accerta la capacità dell’alunno studente di usare efficacemente e realmente un repertorio di conoscenze e di abilità per intervenire/risolvere un compito complesso • Fornisce un feedback all’alunno sull’efficacia del suo intervento e permette di perfezionare la prestazione e i prodotti (autovalutazione)
  • 36. Esempi di compiti autentici  Griglie di osservazione sistematica  Costruzione di testi con l’uso di diverse tipologie di fonti  Realizzazione di artefatti  Project work (individuali o per gruppi)  Colloqui strutturati  Simulazioni/Giochi  Biografie cognitive  Esperienze e esperimenti laboratoriali  Esercitazioni problem solving e lavori su casi  Attività di ricerca  Lavori di gruppo mediante modalità di cooperative learning  E-tivity e classi virtuali su piattaforme e-learning  Attività di utovalutaizone
  • 37. Rubriche valutative e compiti autentici Una volta costruita la rubrica di valutazione e individuati i descrittori di padronanza per ciascuna classe diventa più facile progettare un compito autentico attraverso il quale rilevare per mezzo di “evidenze” il grado di maturazione raggiunto dall’alunno. La somministrazione nel corso dell’anno di più compiti autentici relativi alla medesima competenza chiave garantisce un buon livello di approssimazione per l’attribuzione del livello da certificare.
  • 38. Bibliografia di riferimento Ajello, A.M. (a cura di) (2002). La competenza. Bologna: Il Mulino. Capperucci, D. (2008). Dalla programmazione educativa e didattica alla progettazione curricolare. Milano: FrancoAngeli. Capperucci, D., & Cartei, C. (2010). Curricolo e intercultura. Problemi, metodi e strumenti. Milano: FrancoAngeli. Capperucci, D., Franceschini G., Guerin, E., & Perticone, G. (2016). Progettare per unità di competenza nella scuola primaria. Milano: FrancoAngeli. Capperucci, D. (2016). L’uso delle rubriche valutative per la certificazione delle competenze: il modello Va.R.C.Co. Form@re, 16(1). Castoldi, M. (2011). Progettare per competenze. Percorsi e strumenti. Roma: Carocci. Maccario, D. (2012). A scuola di competenze. Verso un nuovo modello didattico. Torino: Sei. Margiotta, U. (2007). Competenze e legittimazione nei processi formativi. Lecce: Pensa Multimedia. MIUR (2012). Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo. Annali dell’Istruzione, numero speciale, Le Monnier. Pellerey, M. (2010). Le competenze. Il ruolo delle competenze nei processi educativi scolastici e formativi. Napoli: Tecnodid. Perrenoud, P. (2003). Costruire competenze a partire dalla scuola. Roma: Anicia. Rey, B. (2003). Ripensare le competenze trasversali. Milano: FrancoAngeli. Rychen, D.S. & Salganik, L.H. (a cura di) (2007). Agire le competenze chiave. Scenari e strategie per il benessere consapevole [trad. it. delle conclusioni del Progetto DeSeCo]. Milano: FrancoAngeli. Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Franco Angeli, Milano. Vannini I. (2009), La Qualità nella didattica. Metodologie e strumenti di progettazione e valutazione, Erickson, Trento.