Stiamo vivendo un cambiamento d'epoca.
I paesaggi nei quali siamo abituati a vivere ed operare stanno mutando in maniera profonda.
Non esiste negatività nel cambiamento.
Ogni cambiamento è un’ evoluzione.
La relazione tra algoritmo e creatività continuerà a dare senso al pluriverso creato dall’uomo fin dai principi dell’ominazione.
Il dialogo con Maio Fedriga e Giorgio Gurioli è avvenuto in occasione delle giornate di “Forlì four Design”,
2. 2
Laureato in architettura con il professor Marco Zanuso, quando
ancora la sua cattedra si chiamava "Progettazione artistica per
l'industria”, Massimo Farinatti ha iniziato il suo percorso
professionale durante gli studi, operando come freelance presso
studi ed atelier di spicco della realtà creativa milanese. Nel
tempo, ha focalizzato la sua attività sull’architettura d’interni e
sull’industrial design, collaborando con le maggiori aziende del
settore per dar vita nuove tipologie di prodotto, così come a nuovi
modi di vivere l'ambiente. Ha insegnato Industrial Design presso
l'International College of Design and Arts, la Camera della Moda,
la Scuola Politecnica di Design, il Politecnico di Milano, dove
collabora attualmente come Cultore della Materia. Dal 1983 è
socio ADI dove, negli anni, ha ricoperto diversi incarichi. Ha
ricevuto numerosi premi e riconoscimenti come Red Dot Award,
Compasso d'Oro Internazionale, ADI Design Index, Japan Design
Prize, IF Design Award, Eccellenze Lombardia.
I suoi lavori declinano aspirazioni e desideri dei clienti in progetti
sostenuti da una rigorosa base metodologica e da una solida
visione di risorse e tecnologie disponibili, dando vita a prodotti
destinati a durare nel tempo.
MASSIMO FARINATTI
B I O G R A F I A
T I T L E
4. 4
N O N S T I A M O V I V E N D O
U N ’ E P O C A D I C A M B I A M E N T I
M A U N C A M B I A M E N T O
D ’ E P O C A
5. 5
I PA E S A G G I N E I Q U A L I
S I A M O A B I T U AT I A V I V E R E
E D O P E R A R E S TA N N O
M U TA N D O I N M A N I E R A
P R O F O N D A
6. 6
N O N E S I S T E N E G AT I V I T À
N E L C A M B I A M E N T O .
O G N I C A M B I A M E N T O È U N ’
E V O L U Z I O N E .
P E R C O M P R E N D E R E I L
C A M B I A M E N T O D O B B I A M O
S A P E R E D O V E A N D R E M O E
D A D O V E S I A M O V E N U T I .
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D A R W I N
A I & R O B O T I C A
C I B I O N T E
A L G O R I T M O
G E N E R AT I V E D E S I G N
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“Darwin tra le macchine”: un articolo di
Samuel Butler, pubblicato 13 giugno1863,
in Nuova Zelanda.
Fa riferimento al lavoro di Darwin,
sollevando la questione che anche la “vita
meccanica” sia in evoluzione e che alla fine
le macchine possano soppiantare, come
specie dominante, gli esseri umani
9. 9
« Cosa succederebbe se la tecnologia
continuasse ad evolversi così tanto più
rapidamente dei regni animale e vegetale?
Ci sostituirebbe nella supremazia del
pianeta? Così come il regno vegetale si è
lentamente sviluppato dal minerale, e a sua
volta il regno animale è succeduto a quello
vegetale, allo stesso modo in questi ultimi
tempi un regno completamente nuovo è
sorto, del quale abbiamo visto, fino ad ora,
solo ciò che un giorno sarà considerato il
prototipo antidiluviano di una nuova razza...
Stiamo affidando alle macchine, giorno
dopo giorno, sempre più potere, e fornendo
loro, attraverso i più disparati ed ingegnosi
meccanismi, quelle capacità di auto-
regolazione e di autonomia d'azione che
costituirà per loro ciò che l'intelletto è stato
per il genere umano”
( Samuel Butler1855)
10. 10
Quindi per meglio comprendere
dove stiamo andando e come
l’algoritmo cambierà la vita è
necessario andare alle radici.
Significa ri-pensare al percorso
della evoluzione tecnica,
tecnologica, culturale,
materica, progettuale, emotiva
dell’uomo
11. 11
Partendo da lontano, circa 3.5
miliardi di anni fa
Nell'evoluzione umana si
riconoscono una fase preumana,
preparatoria, e diverse fasi
successive alla comparsa
dell'uomo attraverso le quali si
giunge all'umanità attuale.
12. 12
Senza voler qui approfondire i
processi evolutivi legati
all’ominazione, ci basta
ricordare come la tecnologia e
la capacità di progettare hanno
da sempre accompagnato l’uomo.
Gli utensili ritrovati accanto
ai resti dell'Homo Habilis
rappresentano il primo grande
salto dalla natura alla cultura
e la prima grande espressione
della creatività umana.
La capacità di plasmare il
nostro universo attraverso la
creazione e l’uso di utensili ci
accompagna quindi fin dalle
nostre origini.
13. 13
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A I & R O B O T I C A
C I B I O N T E
A L G O R I T M O
G E N E R AT I V E D E S I G N
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N e l 2 0 1 6 watson, il sistema
cognitivo di IBM, per la prima
volta in europa è entrato in
una facoltà di medicina,
introducendo in corsia le
tecnologie di intelligenza
aumentata a supporto
dell’insegnamento e della
ricerca. Gli studenti del terzo
anno di medicina dell’humanitas
university, potranno contare su
un supporto cognitivo per la
loro formazione e per
approcciare al meglio la vita
in reparto.
15. 15
Watson possiede vantaggi
potenziali enormi rispetto
dottori umani.
In primo luogo può contenere
nella sua banca dati
informazioni su ogni malattia e
medicina conosciuta nella
storia.
Può aggiornare questo deposito
di conoscenze quotidianamente,
non soltanto con le scoperte
relative a nuove ricerche, ma
anche con le statistiche
mediche raccolte da ogni
clinica ospedale connessi nel
mondo.
16. 16
In secondo luogo Watson saprà
tutto non solo del mio intero
genoma della mia storia medica,
giorno dopo giorno, ma anche
dei genomi e delle storie
mediche dei miei genitori,
fratelli, cugini, vicini ad
amici.
Watson saprà all’istante se di
recente sono stato in un paese
tropicale, se soffro di
infezioni allo stomaco
ricorrenti, se si sono
verificati casi di cancro
intestinale nella mia famiglia,
ecc.
In terzo luogo Watson non sarà
mai stanco, affamato, malato e
avrà tutto il tempo del mondo
per me.
17. 17
I servizi sanitari del futuro
non avranno più bisogno di
milioni di medici di base.
Quello che è vero per i dottori
è doppiamente vero per i
farmacisti.
18. 18
Dal 2011 è aperta a San
Francisco una farmacia gestita
da un solo robot.
Quando qualcuno entra nella
farmacia in pochi secondi
risponde a tutte le
prescrizioni della cliente.
Il robot si accerta che le
nuove medicine non
interagiscano negativamente con
eventuali altre medicinali,
allergie e quindi rilascia la
medicina richiesta alla
cliente.
19. 19
Durante il primo anno di
attività il farmacista robotico
ha provveduto a
2 milioni di prescrizioni senza
commettere un singolo errore.
In media i farmacisti in carne
ed ossa non interpretano
correttamente l’1,7% di tutte
le ricette.
Solo negli Stati Uniti
ammontano a più di 50 milioni
le prescrizione errate ogni
anno.
20. 20
Il nostro rapporto con la
tecnologia sta oltrepassando il
livello puramente strumentale
per entrare nella sfera
esistenziale.
L’influenza delle tecnologie,
fuori e dentro di noi, segue un
andamento centripeto in
costante accelerazione.
Esternamente, la tecnologia non
si limita più a elaborare le
nostre istruzioni in una
modalità a senso unico, ma
sempre più spesso ci fornisce
un feedback intelligente.
Da un utilizzo della tecnologia
all’unico scopo di dominare la
natura stiamo passando alla
trasformazione di noi stessi in
una struttura pronta ad essere
plasmata dalle tecnologie,
integrandole dentro di noi
fisicamente.
Non solo usiamo la tecnologia:
21. 21
Anziché vedere la tecnologia e
l’umanità come due sfere
distinte dobbiamo considerare
che la coesistenza uomo-
tecnologia è diventata Co-
evoluzione
Umano-tecnologica
22. 22
Da un utilizzo della tecnologia
con lo scopo di dominare la
natura stiamo passando alla
trasformazione di noi stessi in
una struttura pronta ad essere
plasmata dalle tecnologie,
integrandole dentro di noi
fisicamente.
Non solo usiamo la tecnologia:
La assorbiamo e la abitiamo.
23. 23
Con i recenti sviluppi del
Machine learning, per cui le
macchine imparano da loro
stesse, anche i compiti a
maggior contenuto cognitivo
potranno essere parzialmente o
interamente automatizzati.
L’impollinazione incrociata
Di settori della tecnologia
dell’informazione, della
biotecnologia, della
computazione pervasiva, della
robotica, delle neuroscienze,
della nanotecnologia
Segna l’inizio di una
imprevedibile sintesi:
La loro contemporanea
ibridazione
24. 24
Stiamo entrando
nell’età ibrida,
una nuova epoca socio-
tecnologica che emerge mano a
mano che le tecnologie si
fondono tra di loro e gli
esseri umani con queste:
due processi che avvengono in
simultanea.
UNA NUOVA
EPOCA
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L’impollinazione incrociata di
settori d’avanguardia come
quello della tecnologia
dell’informazione, della
biotecnologia, della
computazione pervasiva, della
robotica, delle neuroscienze e
della nanotecnologia segna la
fine delle vecchie dispute
territoriali sulla
nomenclatura: non si tratta di
era bio, né di era nano o di
era neuro, bensì
dell’ibridazione contemporanea
di tutte loro.
UNA NUOVA
EPOCA
26. 26
Il confine tra l’emozione sintetica
programmata nei robot e quella provata
dagli uomini, sta diventando sempre
meno preciso e riconoscibile al punto che
in un futuro sembra plausibile che le
emozioni, programmate o emergenti che
siano, mostrate da un robot possano
essere ampiamente confuse con quelle
umane.
EVOLUZIONE
ROBOTICA
27. 27
2020: I computer
raggiungeranno una potenza di
calcolo paragonabile a quella
del cervello umano.
2022: Negli Usa e in Europa
verranno adottate delle leggi
per regolamentare le relazioni
tra umani e robot. Le attività
dei robot, i loro diritti,
doveri e altre restrizioni
verranno formalizzati.
2024: Alcuni elementi
dell’intelligenza informatica
diventeranno obbligatori nelle
auto. Alle persone sarà
vietato mettersi al volante di
una macchina priva di
assistente computerizzato.
2025: Emergerà il mercato di
massa dei dispositivi
impiantabili
2018-2025
secondo Raimond Kurzweil*
*Raymond Kurzweil ingegnere capo di
Googleè un inventore, informatico e
saggista statunitense.
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C I B I O N T E
A L G O R I T M O
G E N E R AT I V E D E S I G N
29. 29
NEL TERZO MILLENNIO
L’IBRIDAZIONE UMANO/TECNOLOGICA
CI FARA DIVENTARE UN CIBIONTE.
«Il “cybionte” è una metafora
per spiegare cosa ci può
succedere nel terzo millennio.
Il significato di questaparola
è la creazione di un organismo
planetario, un macrorganismo,
costituito dagli uomini, dalle
città, dai centri informatici,
dai computer e dalle macchine.
Poiché non si possono
utilizzare immagini per
rappresentare questo organismo
planetario costituito da tutti
questi sistemi, ho creato
questo termine “cybionte”.
30. 30
Il vocabolo deriva dalla
cibernetica - la scienza
dell’informazione e della
regolamentazione nei sistemi
complessi e dalla biologia
(bios): in qualche modo è un
organismo ibrido, nello stesso
tempo biologico, elettronico e
meccanico.
Il cybionte è cioè più della
somma di queste parti, come il
cervello è più della somma dei
suoi neuroni, o il corpo umano
più della somma di quei
sessantamilamiliardi di cellule
che lo costituiscono.»
Joël de Rosnay
SAREMO NOI STESSI, FATTI DI
CARNE E SENTIMENTI, MA CONNESSI
A DEI MEZZI ESTREMAMENTE
POTENTI DI ELABORAZIONE
DELL’INFORMAZIONE E DI
COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA.
LA TELEVISIONE, I MULTIMEDIA,
INTERNET E LE AUTOSTRADE
DELL’INFORMAZIONE, SONO SOLO
31. 31
D A R W I N
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C I B I O N T E
A L G O R I T M O & I O T
G E N E R AT I V E D E S I G N
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Un algoritmo è un
procedimento che risolve un
determinato
problema attraverso un
numero finito di passi
elementari, chiari e non
ambigui, in un tempo
ragionevole.
Il termine deriva dalla
trascrizione latina del
nome
del matematico persiano Al-
Khwarizmi vissuto nel IX
secolo d.C
ALGORITMO
33. 33
L'Internet delle cose è una
possibile evoluzione
dell'uso della Rete: gli
oggetti (le "cose") si
rendono riconoscibili e
acquisiscono intelligenza
grazie al fatto di poter
comunicare dati su se
stessi e accedere ad
informazioni aggregate da
parte di altri. Le sveglie
suonano prima in caso di
traffico, le scarpe da
ginnastica trasmettono
tempi, velocità e distanza
per gareggiare in tempo
reale con persone
dall'altra parte del globo,
i vasetti delle medicine
avvisano i familiari se si
dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti
I.O.T.
34. 34
Le due cose collegate possono
dar vita a sistemi che
migliorano la vita.
Vodafone V-Auto
La connessione tramite un OBD
(on board detect) ed una app
trasformano la guida in un
esperienza smart.
ALGORITMO &
I.O.T.
35. 35
Progettato con Luciano
Galimberti e Federica Gaidano,
V-Auto di Vodafone è il
terminale di un sistema che
rende smart l’automezzo che
stiamo guidando.
ALGORITMO &
I.O.T.
36. 36
L’esser connessi aumenta la
sicurezza dei viaggi e
migliora lo stile di guida,
nella smart city aiuta a
trovare facilmente parcheggio,
in caso di incidente una
centrale connessa lo rileva,
contatta l’utente e se
necessario invia dei soccorsi.
ALGORITMO &
I.O.T.
37. 37
La creatività è dare senso alle
cose.
Qual’è il senso di questo oggetto
se non la sua capacità di mettere
in connessione l’uomo ed un sistema
che può rendere la vita più sicura.
Il valore semantico dell’oggetto si
rivela nel rivestimento rosso co-
stampato.
L’abilità del designer, coinvolto
nel team di progetto, è quella di
saper vedere soluzioni là dove
altri vedono una spina.
I.O.T.
ALGORITMO &
CREATIVITÀ
39. 39
D A R W I N
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C I B I O N T E
A L G O R I T M O & I O T
G E N E R AT I V E D E S I G N
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«IMMAGINA DI AVER BISOGNO DI
UNA SEDIA. SAI CHE DEVE
SOPPORTARE UN DETERMINATO
PESO, SAI CHE LA VUOI DI
PLASTICA , DI METALLO O DI
LEGNO E VUOI CHE IL SU COSTO
NON SUPERI UNA CERTA CIFRA.
IMMAGINA DI IMPOSTARE QUESTI
PARAMETRI E DI FARE CLIC. E
ORA IMMAGINA DI VEDERE
SULLO SCHERMO, IN POCHI
MINUTI, MIGLIAIA DI POSSIBILI
VARIANTI DI QUELLA SEDIA,
GENERATIVE
DESIGN
41. 41
CON IL DESIGN GENERATIVO,
RECENTEMENTE, È STATO
DISEGNATO DA GENERAL
ELECTRIC UN MOTORE D’AEREO.
IL SUO PREDECESSORE ERA
COMPOSTO DA DICIANNOVE
PEZZI. QUESTO, PROGETTATO
CON IL DESIGN GENERATIVO E
STAMPATO IN 3D È UN PEZZO
UNICO E PESA UN TERZO. ALLO
STESSO MODO, AIRBUS HA
PROGETTATO, IL PANNELLO CHE
SEPARA LA PARTE DI CABINA IN
CUI OPERANO HOSTESS E
STEWARD E QUELLA IN CUI SI
SIEDONO I PASSEGGERI:
GRAZIE AGLI ALGORITMI OGGI
QUEL PANNELLO PESA IL 55% IN
MENO.
42. 42
LE ALI DEGLI AEREI, AL LORO
INTERNO, SONO COMPLETAMENTE
DIVERSE DA QUELLE DI DIECI ANNI
FA, E IN MOLTI CASI, GIÀ SONO
PROGETTATE USANDO LE MILLE
VARIANTI DESIGN GENERATIVO, MA
TU LE VEDI E TI SEMBRANO LE
STESSE.
SE AVESSERO UNA FORMA
COMPLETAMENTE DIVERSA
NESSUNO SI FIDEREBBE.
GLI AEREI SARANNO PIÙ LEGGERI,
MAGARI VIAGGERANNO ANCHE UN
PO’ PIÙ LENTI, RIDURRE LA
VELOCITÀ DI CROCIERA È IL MODO
MIGLIORE PER FAR PAGARE MENO
I PASSEGGERI E RIDURRE I COSTI A
LIVELLO DI PESO E STRUTTURA.
MAGARI ALLA GENTE NON PIACERÀ
METTERCI DI PIÙ AD ANDARE A
NEW YORK, MA PAGARE IL 20% IN
MENO PIACE A TUTTI