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La psicologia dell’ 
invecchiamento 
Lavoro presentato nel corso di formazione 
STRUMENTI di INTERVENTO E di VERIFICA NEL LAVORO di 
EQUIPE E di GRUPPO CON L’ANZIANO 
(Opere Pie d’Onigo Pederobba TV, 2004) 
di 
Monica Gigante 
PSYcoWeb 
www.psycoweb.net
La psicologia dell’invecchiamento: 
sommario: 
● Considerazioni psico-sociali e relazionali 
● Le funzioni cognitive e l’invecchiamento 
● Invecchiamento e ambiente 
www.psycoweb.net
Struttura dell’intervento: 
● La prospettiva del ciclo di vita con riferimento 
alla teoria di E. Erikson e ai nuovi sviluppi della 
psicologia dell’invecchiamento 
● Le funzioni cognitive: descrizione e 
cambiamento durante l’invecchiamento 
● Alcuni accenni alla psicologia ambientale: 
invecchiamento e ambiente 
www.psycoweb.net
PROSPETTIVA DEL “LIFE SPAN” O “CICLO DI VITA” 
(di Baltes, Reese, 1986) 
Presupposti o principi impliciti: 
Lo sviluppo dura tutta la vita; 
• C’è una grande variabilità interindividuale nei cambiamenti 
evolutivi; 
• C’è una grande plasticità intraindividuale nei cambiamenti 
evolutivi: in ogni individuo le diverse capacità possono avere 
diversi ritmi e forme di sviluppo. 
• Lo sviluppo è regolato da componenti genetiche ma può essere 
influenzato da altri fattori di tipo bio-culturale 
• Tra le varie influenze si distinguono quelle dovute a: 
- età: maturazione, involuzione senile, … 
- influenze storiche: gruppi sociali generazionali…. 
- influenze non normative: vicende biografiche personali… 
www.psycoweb.net
www.psycoweb.net 
(Tratto dalla relazione presentata da RM Droes al primo convegno FREIA di Psicologia Gerontologica, Treviso 7-8 
maggio 2004)
Problema: quando inizia la vecchiaia? 
www.psycoweb.net
L’invecchiamento biologico stesso non è un 
processo lineare, si distingue tra: 
● Invecchiamento primario, è il cosiddetto invecchiamento normale, che 
riguarda tutta la popolazione e comporta modificazioni biologiche, 
psicologiche e sociali, in una sostanziale stabilità della struttura della 
personalità. 
● Invecchiamento secondario, sarebbe l’invecchiamento patologico, ove 
al quadro dell’invecchiamento primario si aggiungono malattie croniche 
o meno: in questo stadio spesso è difficile capire ciò che appartiene alla 
malattia e ciò che appartiene alla vecchiaia. Queste modificazioni non 
sempre sono irreversibili e possono anche essere curate. 
● Invecchiamento terziario, si riferisce al declino rapido e irreversibile 
che caratterizza l’avvicinarsi alla morte. Questo stadio può durare mesi 
o anni ed è conosciuto anche come terminal drop hypothesis. 
www.psycoweb.net
TEORIE DELL’INVECCHIAMENTO:
I CAMBIAMENTI NELL’INVECCHIAMENTO: 
riguardano i vari aspetti: 
CAMBIAMENTI FISICI 
(continua) 
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SOCIALI E RELAZIONALI 
● 
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MALATTIE E EVENTI STESSANTI 
● 
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… 
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CAMBIAMENTI COGNITIVI 
● 
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Elementi di 
Neuropsicologia
DOMINI COGNITIVI 
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Percezione Memoria di lavoro 
Riconoscimento 
Attenzione 
Selettiva/ Divisa 
Sostenuta 
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Memoria 
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L’ATTENZIONE 
possiamo definirla come la capacità del sistema percettivo di 
selezionare le informazioni rilevanti. Funziona come filtro d’ 
ingresso delle innumerevoli informazioni che ci provengono dalla 
realtà 
Distinguiamo diversi tipi di attenzione: 
● Attenzione selettiva: capacità di ignorare informazioni non rilevanti 
● Attenzione divisa: utilizzata nello svolgere più compiti 
contemporaneamente 
● Attenzione sostenuta: ci permette di prestare attenzione per lungo 
tempo ad una fonte d’informazione. 
● Vigilanza: ci fa riconoscere uno stimolo rilevante nell’ambiente. 
Esistono due tipi di processi che richiedono diverse risorse attentive: 
● Processi automatici 
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www.psycoweb.net
Cosa succede nell’anziano? 
Con l’invecchiamento sorgono problemi nell’attenzione, 
in particolare: 
● L’attenzione divisa è meno efficiente; 
● Nell’attenzione sostenuta è presente una maggiore 
distraibilità; 
● Il problema più grave pare riguardi la difficoltà ad inibire 
gli stimoli irrilevanti, causando un generale rallentamento 
e inefficienza nello svolgimento di alcuni compiti; 
● Per questo motivo sono più compromessi i processi 
controllati di quelli automatici. 
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La memoria 
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Modello della memoria 
di Atkinson e Shiffrin 
Fonte: Atkinson , Shiffrin (1968) 
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decadimento o 
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La memoria di lavoro o working memory 
il modello di Baddley (1986) 
La memoria a breve termine non è un sistema unico ma è formata 
da sottosistemi che interagiscono tra loro: 
Taccuino 
visuo-spaziale 
ESECUTIVO 
CENTRALE 
Loop 
articolatorio 
Magazzino 
fonologico 
Componente 
fonologica 
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memoria intenzionale vs memoria incidentale 
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m. episodica vs. semantica 
m. dichiarativa vs. procedurale 
m. autobiografica 
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Altri tipi di memoria: 
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La memoria nell’invecchiamento 
non patologico: 
● Non vi sono sostanziali modificazioni nei magazzini sensoriali; 
● Così come è presente un calo poco significativo nella capacità 
della MBT. 
● La working memory presenta un funzionamento peggiore; 
● È presente una difficoltà nell’utilizzo spontaneo di strategie sia in 
codifica che in recupero. 
● Vi è una difficoltà nella elaborazione profonda dell’informazione, 
forse per la difficoltà d’accesso alla memoria semantica. 
● Forte l’influenza del contesto: migliori sono le prestazioni in 
ambienti ecologici. 
● Maggior sensibilità ad eventi stressanti. 
● La memoria autobiografica e quella prospettica sono poco 
compromesse. 
● La MLT per eventi vicini peggiora; 
● La MLT per eventi lontani è preservata; 
● È presente il fenomeno della reminescenza. 
www.psycoweb.net
Che cos’è la REMINESCENZA? 
Si tratta del lasciarsi andare spontaneamente alla emersione di 
ricordi, anche molto remoti. 
La reminescenza è una funzione importante per il benessere 
psicologico della persona anziana e per il mantenimento della sua 
identità. In particolare essa: 
● Rinforza il senso di identità; 
● È un momento elaborativo su aspetti importanti della propria 
esistenza; 
● È anche un modo per evadere il presente che risulta non 
accettabile; 
● Può essere una riedizione ossessiva di questioni personali irrisolte; 
● È un modo di comunicare e di trasmissione transgenerazionale. 
www.psycoweb.net
L’efficienza intellettiva: 
che cosa declina nell’anziano? 
● GLI ASPETTI FLUIDI dell’intelligenza sono soggetti a 
decadimento: 
problem solving; compiti che necessitano di rapidità e 
che implicano ragionamento induttivo, attenzione 
sostenuta e che coinvolgono la working memory . 
● GLI ASPETTI CRISTALLIZATI dell’intelligenza tendono 
a resistere: 
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, implica il 
cionvolgimento della memoria sematica e procedurale. 
● ABILITA’ OTTIMIZZATE vs. ABILITA’ POCO 
ESERCITATE 
www.psycoweb.net
IL LINGUAGGIO 
i cambiamenti: 
● Generalmente ha un declino lento in quanto correlato 
alla memoria semantica, che tende a essere preservata; 
● Abbiamo un generale rallentamento e le difficoltà 
riguardano l’accesso alle informazioni semantiche; 
● Il linguaggio è migliore in comprensione che in 
produzione (anomie, parafrasie, fenomeni sulla punta 
della lingua); 
● Forte è l’influenza ecologica e ambientale sulle 
prestazioni. 
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Introduzione alla 
psicologia 
ambientale 
www.psycoweb.net
Alcuni stimoli e spunti i riflessione che ci 
giungono dalla 
psicologia ambientale 
● Dinamica tra autonomia e dipendenza: riguarda tutto lo sviluppo nell’ 
intero arco di vita. 
● Rapporto con l’ambiente. È inteso in senso lato nei suoi aspetti fisici, 
sociali e affettivi. 
● Ambiente facilitante: facilita lo sviluppo e le potenzialità dell’ 
individuo. 
● Competenza ambientale: è la capacità dell’individuo di far fronte alle 
difficoltà e ai problemi posti dall’ambiente: essa inversamente 
proporzionale alla 
● Dipendenza ambientale: tanto minore è la competenza ambientale 
tanto maggiore è la vulnerabilità alle richieste dell’ambiente. 
● Mappe cognitive e capacità di orientamento 
● Attaccamento ai luoghi 
www.psycoweb.net
L’ATTACCAMENTO AI LUOGHI 
● 
● 
● 
● 
● 
➢ Alla luce di tutto ciò si può comprendere come il passaggio alla casa 
di riposo possa essere una seria minaccia per il senso di identità della 
persona anziana.
L’ingresso in casa di riposo: 
www.psycoweb.net 
Le minacce al benessere di un 
anziano che entra in casa di 
riposo, riguardano: 
●Rottura dell’attaccamento al luogo 
e alle relazioni precedenti; 
●Minaccia allo spazio personale e 
alla privacy; 
●Ci sono altre fonti di stress 
concomitanti; 
●Mancanza di controllo sulle attività 
della vita; 
●Socializzazione forzata; 
●Densità abitativa. 
I fattori favorenti: 
●Soddisfazione residenziale negli 
aspetti fisici e sociali; 
●Senso di autonomia; 
●Supporto ambientale; 
●Percezione del proprio stato di 
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ABBIAMO FINITO … 
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collaborazione! 
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Psicologia dell'Invecchiamento

  • 1. La psicologia dell’ invecchiamento Lavoro presentato nel corso di formazione STRUMENTI di INTERVENTO E di VERIFICA NEL LAVORO di EQUIPE E di GRUPPO CON L’ANZIANO (Opere Pie d’Onigo Pederobba TV, 2004) di Monica Gigante PSYcoWeb www.psycoweb.net
  • 2. La psicologia dell’invecchiamento: sommario: ● Considerazioni psico-sociali e relazionali ● Le funzioni cognitive e l’invecchiamento ● Invecchiamento e ambiente www.psycoweb.net
  • 3. Struttura dell’intervento: ● La prospettiva del ciclo di vita con riferimento alla teoria di E. Erikson e ai nuovi sviluppi della psicologia dell’invecchiamento ● Le funzioni cognitive: descrizione e cambiamento durante l’invecchiamento ● Alcuni accenni alla psicologia ambientale: invecchiamento e ambiente www.psycoweb.net
  • 4. PROSPETTIVA DEL “LIFE SPAN” O “CICLO DI VITA” (di Baltes, Reese, 1986) Presupposti o principi impliciti: Lo sviluppo dura tutta la vita; • C’è una grande variabilità interindividuale nei cambiamenti evolutivi; • C’è una grande plasticità intraindividuale nei cambiamenti evolutivi: in ogni individuo le diverse capacità possono avere diversi ritmi e forme di sviluppo. • Lo sviluppo è regolato da componenti genetiche ma può essere influenzato da altri fattori di tipo bio-culturale • Tra le varie influenze si distinguono quelle dovute a: - età: maturazione, involuzione senile, … - influenze storiche: gruppi sociali generazionali…. - influenze non normative: vicende biografiche personali… www.psycoweb.net
  • 5. www.psycoweb.net (Tratto dalla relazione presentata da RM Droes al primo convegno FREIA di Psicologia Gerontologica, Treviso 7-8 maggio 2004)
  • 6. Problema: quando inizia la vecchiaia? www.psycoweb.net
  • 7. L’invecchiamento biologico stesso non è un processo lineare, si distingue tra: ● Invecchiamento primario, è il cosiddetto invecchiamento normale, che riguarda tutta la popolazione e comporta modificazioni biologiche, psicologiche e sociali, in una sostanziale stabilità della struttura della personalità. ● Invecchiamento secondario, sarebbe l’invecchiamento patologico, ove al quadro dell’invecchiamento primario si aggiungono malattie croniche o meno: in questo stadio spesso è difficile capire ciò che appartiene alla malattia e ciò che appartiene alla vecchiaia. Queste modificazioni non sempre sono irreversibili e possono anche essere curate. ● Invecchiamento terziario, si riferisce al declino rapido e irreversibile che caratterizza l’avvicinarsi alla morte. Questo stadio può durare mesi o anni ed è conosciuto anche come terminal drop hypothesis. www.psycoweb.net
  • 9. I CAMBIAMENTI NELL’INVECCHIAMENTO: riguardano i vari aspetti: CAMBIAMENTI FISICI (continua) www.psycoweb.net
  • 10. SOCIALI E RELAZIONALI ● ●● MALATTIE E EVENTI STESSANTI ● www.psycoweb.net … CAMBIAMENTI AFFETTIVI ● ● ●● (continua)
  • 11. CAMBIAMENTI COGNITIVI ● ●● www.psycoweb.net
  • 13. DOMINI COGNITIVI www.psycoweb.net Percezione Memoria di lavoro Riconoscimento Attenzione Selettiva/ Divisa Sostenuta Vigilanza Memoria Breve termine Verbale /spaziale Lungo termine Verbale / spaziale Funzioni Esecutive Pianificazione Programmazione di strategie Risoluzione di problemi Giudizio Stima Astrazione Controllo degli impulsi Inibizione Comportamento sociale Comportamento sessuale Linguaggio Abilità prassiche Abilità matematiche Episodica Semantica Autobiografica Prospettica Dichiarativa vs. procedurale Anterograda vs. retrograda
  • 14. Aree cerebrali e funzioni cognitive Attenzione Funzioni esecutive Linguaggio produzione Rappresentazione Spaziale Attenzione Percezione Abilità Motorie Memoria emozioni Coordinazione motoria Linguaggio comprensione www.psycoweb.net
  • 15. L’ATTENZIONE possiamo definirla come la capacità del sistema percettivo di selezionare le informazioni rilevanti. Funziona come filtro d’ ingresso delle innumerevoli informazioni che ci provengono dalla realtà Distinguiamo diversi tipi di attenzione: ● Attenzione selettiva: capacità di ignorare informazioni non rilevanti ● Attenzione divisa: utilizzata nello svolgere più compiti contemporaneamente ● Attenzione sostenuta: ci permette di prestare attenzione per lungo tempo ad una fonte d’informazione. ● Vigilanza: ci fa riconoscere uno stimolo rilevante nell’ambiente. Esistono due tipi di processi che richiedono diverse risorse attentive: ● Processi automatici ● Processi controllati www.psycoweb.net
  • 16. Cosa succede nell’anziano? Con l’invecchiamento sorgono problemi nell’attenzione, in particolare: ● L’attenzione divisa è meno efficiente; ● Nell’attenzione sostenuta è presente una maggiore distraibilità; ● Il problema più grave pare riguardi la difficoltà ad inibire gli stimoli irrilevanti, causando un generale rallentamento e inefficienza nello svolgimento di alcuni compiti; ● Per questo motivo sono più compromessi i processi controllati di quelli automatici. www.psycoweb.net
  • 18. Modello della memoria di Atkinson e Shiffrin Fonte: Atkinson , Shiffrin (1968) Memoria sensoriale Memoria a breve termine Memoria a lungo termine reiterazione Informazione perduta per decadimento o interferenza Informazione perduta per decadimento o interferenza www.psycoweb.net
  • 19. La memoria di lavoro o working memory il modello di Baddley (1986) La memoria a breve termine non è un sistema unico ma è formata da sottosistemi che interagiscono tra loro: Taccuino visuo-spaziale ESECUTIVO CENTRALE Loop articolatorio Magazzino fonologico Componente fonologica www.psycoweb.net
  • 20. memoria intenzionale vs memoria incidentale memoria implicita vs memoria esplicita m. episodica vs. semantica m. dichiarativa vs. procedurale m. autobiografica m. prospettica Altri tipi di memoria: www.psycoweb.net
  • 21. La memoria nell’invecchiamento non patologico: ● Non vi sono sostanziali modificazioni nei magazzini sensoriali; ● Così come è presente un calo poco significativo nella capacità della MBT. ● La working memory presenta un funzionamento peggiore; ● È presente una difficoltà nell’utilizzo spontaneo di strategie sia in codifica che in recupero. ● Vi è una difficoltà nella elaborazione profonda dell’informazione, forse per la difficoltà d’accesso alla memoria semantica. ● Forte l’influenza del contesto: migliori sono le prestazioni in ambienti ecologici. ● Maggior sensibilità ad eventi stressanti. ● La memoria autobiografica e quella prospettica sono poco compromesse. ● La MLT per eventi vicini peggiora; ● La MLT per eventi lontani è preservata; ● È presente il fenomeno della reminescenza. www.psycoweb.net
  • 22. Che cos’è la REMINESCENZA? Si tratta del lasciarsi andare spontaneamente alla emersione di ricordi, anche molto remoti. La reminescenza è una funzione importante per il benessere psicologico della persona anziana e per il mantenimento della sua identità. In particolare essa: ● Rinforza il senso di identità; ● È un momento elaborativo su aspetti importanti della propria esistenza; ● È anche un modo per evadere il presente che risulta non accettabile; ● Può essere una riedizione ossessiva di questioni personali irrisolte; ● È un modo di comunicare e di trasmissione transgenerazionale. www.psycoweb.net
  • 23. L’efficienza intellettiva: che cosa declina nell’anziano? ● GLI ASPETTI FLUIDI dell’intelligenza sono soggetti a decadimento: problem solving; compiti che necessitano di rapidità e che implicano ragionamento induttivo, attenzione sostenuta e che coinvolgono la working memory . ● GLI ASPETTI CRISTALLIZATI dell’intelligenza tendono a resistere: capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, implica il cionvolgimento della memoria sematica e procedurale. ● ABILITA’ OTTIMIZZATE vs. ABILITA’ POCO ESERCITATE www.psycoweb.net
  • 24. IL LINGUAGGIO i cambiamenti: ● Generalmente ha un declino lento in quanto correlato alla memoria semantica, che tende a essere preservata; ● Abbiamo un generale rallentamento e le difficoltà riguardano l’accesso alle informazioni semantiche; ● Il linguaggio è migliore in comprensione che in produzione (anomie, parafrasie, fenomeni sulla punta della lingua); ● Forte è l’influenza ecologica e ambientale sulle prestazioni. www.psycoweb.net
  • 25. Introduzione alla psicologia ambientale www.psycoweb.net
  • 26. Alcuni stimoli e spunti i riflessione che ci giungono dalla psicologia ambientale ● Dinamica tra autonomia e dipendenza: riguarda tutto lo sviluppo nell’ intero arco di vita. ● Rapporto con l’ambiente. È inteso in senso lato nei suoi aspetti fisici, sociali e affettivi. ● Ambiente facilitante: facilita lo sviluppo e le potenzialità dell’ individuo. ● Competenza ambientale: è la capacità dell’individuo di far fronte alle difficoltà e ai problemi posti dall’ambiente: essa inversamente proporzionale alla ● Dipendenza ambientale: tanto minore è la competenza ambientale tanto maggiore è la vulnerabilità alle richieste dell’ambiente. ● Mappe cognitive e capacità di orientamento ● Attaccamento ai luoghi www.psycoweb.net
  • 27. L’ATTACCAMENTO AI LUOGHI ● ● ● ● ● ➢ Alla luce di tutto ciò si può comprendere come il passaggio alla casa di riposo possa essere una seria minaccia per il senso di identità della persona anziana.
  • 28. L’ingresso in casa di riposo: www.psycoweb.net Le minacce al benessere di un anziano che entra in casa di riposo, riguardano: ●Rottura dell’attaccamento al luogo e alle relazioni precedenti; ●Minaccia allo spazio personale e alla privacy; ●Ci sono altre fonti di stress concomitanti; ●Mancanza di controllo sulle attività della vita; ●Socializzazione forzata; ●Densità abitativa. I fattori favorenti: ●Soddisfazione residenziale negli aspetti fisici e sociali; ●Senso di autonomia; ●Supporto ambientale; ●Percezione del proprio stato di salute.
  • 29. ABBIAMO FINITO … Grazie per l’attenzione e per la collaborazione! .www.psycoweb.net

Editor's Notes

  1. a
  2. (Tratto dalla relazione presentata dalla relazione presentata da D. Mappelli al primo convegno FREIA di Psicologia Gerontologica, Treviso 7-8 maggio 2004) memory , both short-term and long-term, verbal and spatial. In turn, long term memory has many sub-divisions: episodic vs. semantic, autobiographic vs. prospective, declarative vs. procedural, anterograde vs. retrograde language , and here not all the subdivision of linguistic ability will be nominated praxis ability mathematical ability executive functions that concern several functions anatomically connected with prefrontal areas and related to the control and regulation of many fine features of behaviour and cognition.
  3. (Tratto dalla relazione presentata da D. Mappelli al primo convegno FREIA di Psicologia Gerontologica, Treviso 7-8 maggio 2004)