La presentazione illustra il percorso di coinvolgimento degli alunni delle scuole medie in visita alla collezione permanente di arte africana.
Ogni sessione inizia con un lavoro a coppie o terne di introspezione su sé stessi per poi provare a interpretare le opere esposte e solo alla fine comprenderne significati ed usi.
L’introduzione dei tablet permette ai nativi digitali di produrre documenti personalizzati e interagire tra gruppi di lavoro in modo rapido e coinvolgente, riunendo i singoli contributi in una bacheca virtuale per le riflessioni in plenaria, eventualmente da riprendere poi anche in classe.
Il museo ha scelto di impiegare un pacchetto di applicazioni disponibili sul mercato da impiegare in modo flessibile e modulare, nell’intento di tracciare il cammino per altri musei e alcune scuole.
1. TABLET LAB AL MUSEO
Didattica digitale con preadolescenti
Report di un anno di attività I Settembre 2014 - Novembre 2015
museoafricano.it guidamuseo.it
Flavio
Pessina
Marcello
Cenati
2. Didattica Digitale – I PRESUPPOSTI
“Se nemmeno gli studiosi di arte
dell’Africa subsahariana sono d’accordo
su identità ed usi delle opere esposte
nei musei, perché non permettere al
visitatore un’interpretazione personale
dell’oggetto che sta osservando?
Un tale approccio potrebbe favorire la
successiva ricerca e comprensione dei
significati attribuiti agli oggetti?”
F. Pessina - Servizi Educativi
Museo e Villaggio Africano
In un percorso in cui almeno inizialmente il museo si fa da parte
le tecnologie digitali ci possono aiutare a dare spazio
ai vissuti ed alle percezioni dei suoi visitatori?
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3. Didattica Digitale - IL PROGETTO
FINALITÀ – PER IL MUSEO
Innovazione nei metodi e nelle
strategie educative attraverso
il contributo di tecnologie digitali e
analogiche
Riproducibilità del modello in altri
ambienti, anche a scuola
Contenimento dei costi di investimento
e di gestione; nessuna App ad hoc
FINALITÀ – VERSO I DESTINATARI
Far emergere i vissuti di ognuno e condividerli nel gruppo
Privilegiare la collaborazione invece della competizione
Stimolare la produzione creativa di documenti digitali
Permettere il confronto e le riflessioni anche dopo la visita
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4. Didattica Digitale - IL PROGETTO
APPROCCIO PEDAGOGICO
Si lavora raccontando storie, provando a costruire ipotesi, saperi, scoperte per confrontarsi
con tradizioni e culture diverse dalla propria attraverso l'esplorazione e l'esperienza diretta
da condividere in piccolo gruppo, per e con la classe
Costruttivismo sociale:
Rottura dello schema per cui la guida
museale detiene le conoscenze da
trasmettere a giovani menti vuote
Focus sul processo e priorità alle metacom-
petenze dei ragazzi rispetto ai saperi ed
all’apprendimento
Le opere esposte e le informazioni ad esse
relative sono solo il pretesto per un esercizio
di co-creazione di senso e di sapere
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5. Didattica Digitale - L’ATTIVITÀ
STRUMENTI
16 Tablet Android con :
• Fotocamera e videocamera
• Google Keep e Google +
• Google Ricerca Immagini
• Guida Museo online
• Siti web selezionati
• Canale Youtube del museo
• Lettore Qr e Answergarden
1 LIM per plenaria iniziale e finale
Rete wifi 20MB
AMBIENTE
• Ogni applicazione è all’interno del software di protezione e controllo “KIDOZ”,
installato su ogni tablet
• La presentazione iniziale e finale in plenaria è distribuita dal software “NEARPOD”
• I disegni, le foto e le note postate sono indirizzate sulla bacheca virtuale
del museo in Google Plus e/o Google Keep e mostrate in plenaria con la LIM
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6. Didattica Digitale - I PERCORSI
ASPETTI COMUNI
• Il lavoro non è mai individuale, sempre a coppie o a terne
• Si parte sempre da sé, dai propri vissuti, per poi
confrontarsi con culture e tradizioni altre
• Incoraggiata la produzione creativa di testi, immagini,
video
• Nessuna APP per nessun percorso, ogni volta occorre
definire quali strumenti rendere disponibili ai partecipanti:
l’approccio costruttivista vale anche per i progettisti!
• Per tale ragione ogni percorso richiede la costruzione di
slides di plenaria iniziale e finale ogni volta diversi
• Ogni bacheca di riepilogo può essere inviata via mail ai
docenti per una ripresa successiva in classe
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7. Didattica Digitale – I CONTENUTI
TEMI PER SCUOLE SECONDARIE 1°
- ARTE E VALORI:
- ARTE E POTERE
- PERCEZIONE E REALTÀ
- MASCHILE E FEMMINILE
- SIMBOLI
- CONCETTI
DURATA: 60’-75’
PER OGNI PERCORSO
PARTECIPANTI: 20-45
PER OGNI SESSIONE
Differenze ed analogie tra Europa Mediterranea e Ovest Africa nel
significato dei segni, dei rapporti tra strutture di potere e opere
Confronti tra ciò che le opere sembrano e ciò che sono
Confronti tra i due mondi nell’attribuzione di qualità,
comportamenti attesi e doveri tra i due generi
Le fatiche del riconoscimento di segni come metafora delle sfide
della convivenza in una società multiculturale
Rappresentazione iconica di alcuni valori universali e
ritrovamento degli stessi nelle opere esposte
Differenze ed analogie tra doti ricercate e desiderate dai ragazzi
d’oggi e virtù espresse dalle opere in passato
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8. Didattica Digitale - DATI
Classi AlunniDocenti Interventi
46
935
93
30
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9. Didattica Digitale - RISULTATI
3.8
4.3
3.9
3.6
4.3
Facile
Interessante
Divertente
Utile
Stile collaborativo
1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0
GIUDIZIO SULL’USO DEI TABLET
Valutazioni espresse dai docenti via TABLET al termine dell’attività. Risposte: 46/93 = 49%
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10. Didattica Digitale - RISULTATI
31%
25%
19%
6%
6%
13%
ASPETTI APPREZZATI DAI DOCENTI
Partenza dai vissuti
personali
Osservazione opere
Ricerca informazioni
multimediali
Lavoro parzialmente
destrutturato
Rielaborazione in
plenaria finale
Legame arte e vita
quotidiana
Valutazioni espresse dai docenti via TABLET al termine dell’attività. Risposte: 46/93 = 49%
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11. Didattica Digitale - RISULTATI
40%
0%
5%10%
0%
45%
VALUTAZIONI DELL’APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
Interessante
Faticoso
Impegnativo
Appassionante
Frustrante
Coinvolgente
Valutazioni espresse dai docenti via TABLET al termine dell’attività. Risposte: 46/93 = 49%
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12. Didattica Digitale - OSSERVAZIONI
Il fascino dell’(high) tech
Sono così attratti dal tablet che fanno fatica ad
aspettare, ad ascoltare le spiegazioni sulle
modalità d‟uso e sui possibili errori.
Hanno una voglia innata di provare, di
sperimentare, di imparare facendo, per
tentativi ed errori, cliccando qua e là per
vedere l’effetto che fa
Papà, ci hanno dato i tablet!
Riconoscere parte del loro mondo e
legittimarlo per un’attività didattica ha
generato spesso sorpresa ed entusiasmo,
perché si sono sentiti capiti e accolti,
soprattutto dal momento che il punto di
partenza è sempre il loro vissuto o le loro
percezioni e impressioni
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13. Didattica Digitale - OSSERVAZIONI
Cinguettii
Hanno l’ansia di concludere, sono più portati
a fare tutto che a fare e presto piuttosto che
bene. Di qui la tendenza a restare in
superficie nel testo scritto, a non andare oltre
al modello Tweet più per brevità e fretta che
per incapacità di sintetizzare
Occhio
Capiscono al volo il linguaggio iconico e una
slide di istruzioni basta loro per capire come
usare un nuovo programma (p.e. come
condividere con Google + o Google Keep)
Modelli
I modelli di riferimento (a quale adulto guardi
come modello?) sono per la maggior parte
personaggi dei media, calciatori, cantanti per i
maschi, attrici e cantanti per le ragazze.
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14. Didattica Digitale - ALTRE DOMANDE
Collaborare o competere?
L’assenza di competizione stupisce
spesso i partecipanti, abituati a vedersi
misurare le prestazioni in termini
quantitativi o qualitativi.
In generale sono così poco abituati a
collaborare che fanno fatica tanto a
suddividersi i compiti quanto a
commentare i post altrui, benché
possano farlo in ogni momento
Vedere, vedere, ancora vedere: e gli altri sensi?
Nella plenaria finale sono più interessati a vedere i risultati dei compagni che
ad ascoltare una riflessione sui loro elaborati.
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15. Didattica Digitale - ALTRE DOMANDE
Strumento personale?
Sono abituati in famiglia alla proprietà
individuale dello strumento.
Quando viene chiesto di condividere
il tablet in coppia o terne, alcuni fanno
fatica e non riescono a collaborare per
produrre un testo o un disegno
Assimiliamo?
Anche nelle classi con presenze di alunni
stranieri nati in Italia o arrivati da poco,
nei vissuti condivisi non entra il proprio
mondo, la loro storia pregressa.
Sembra in atto un forte processo di
integrazione per assimilazione
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