6. Vie anaboliche : repressione da prodotto finale La sintesi del triptofano
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8. I geni coinvolti nel catabolismo del lattosio sono organizzati in un operone inducibile La delezione del gene lac I origina cellule che producono sempre le tre proteine indipendentemente dalla presenza dell’induttore Lac I codifica per un repressore
13. Controllo positivo della trascrizione La forma attiva della proteina regolativa “accende” l’espressione dell’operone Esempio: repressione da catabolita Il glucosio ha la capacità di inibire la sintesi degli enzimi catabolici prodotti dagli operoni batterici inducibili Il glucosio agisce inibendo indirettamente l’adenilato ciclasi l’enzima che catalizza la sintesi di cAMP da ATP. Quindi più è alta la concentrazione di glucosio meno cAMP è prodotto. Il cAMP agisce legando la proteina recettore del cAMP (CRP) che è un attivatore della trascrizione
14. Il Fenomeno dell’attenuazione permette la regolazione della trascrizione dopo la fase di inizio Yanofsky: l’operone trp possiede un nuovo sito di regolazione negativa chiamato sequenza leader (o L) che viene trascritta per produrre un segmento di mRNA leader di 162 nucleotidi, localizzato al 5’ dell’mRNA poligenico trp. La sequenza leader dell’mRNA del triptofano
19. I geni degli eucarioti sono organizzati diversamente da quelli dei procarioti: nel DNA degli eucarioti sono presenti regioni molto estese che non vengono rappresentate negli mRNA maturi che si trovano nel citoplasma I geni degli eucarioti sono discontinui, presentano cioè regioni codificanti (esoni) alternate a regioni non codificanti (introni) Il prodotto intermedio della trascrizione negli eucarioti (trascritto primario) contiene sia gli esoni che gli introni Il trascritto primario subisce una serie di modificazioni prima di essere esportato nel citoplasma, dove verrà tradotto.
20. Cellula umana contiene circa 30000 geni RNA genes Geni per proteine Ogni cellula in un determinato momento esprime solo una piccola parte di questo potenziale ( ˜ 5000 geni) Geni housekeeping Geni tessutospecifici metabolismo biosintesi membrana istoni ribosomali DIFFERENZIAMENTO CELLULARE A QUESTA ESPRESSIONE SELETTIVA NON CORRISPONDE (IN GENERE) UNA VARIAZIONE DEL CONTENUTO DI DNA
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23. REGOLAZIONE ESPRESSIONE GENICA NEGLI EUCARIOTI Stato di condensazione- decondensazione CROMATINA Trascrizione Post trascrizione Traduzione Post Traduzione Attività delle proteine
24. NUCLEO controllo trascrizionale : legame di fattori trascrizionali tessuto specifici, legame diretto di ormoni, fattori di crescita o elementi intermedi a elementi risponsivi di geni inducibili controllo post-trascrizionale : splicing alternativo, polyA alternativo, RNA editing tessuto-specifico controllo del trasporto mRNA controllo della stabilità degradazione traduzione PROTEINA controllo post-traduzionale PROTEINA attiva o inattiva DNA Meccanismi epigenetici : controllo a lungo raggio mediante rimodellamento della struttura della cromatina Trascritto primario (precursore) mRNA controllo traduzionale CITOPLASMA Esistono molteplici livelli di regolazione dell’espressione genica negli eucarioti
26. La Il primo livello di regolazione dell’espressione genica riguarda lo stato di condensazione della cromatina ATTIVAZIONE DELLA CROMATINA:
27. Puffing cromosomici in ghiandole salivari di Drosophila. Lo svolgimento localizzato della struttura cromosomica indica trascrizione in quella regione
28. In cosa consistono, a livello molecolare le modificazioni dello stato di condensazione della cromatina associate alla attivazione trascrizionale? La decondensazione locale della cromatina è una dissociazione temporanea degli istoni che “scopre” il DNA e lo rende accessibile al macchinario della trascrizio ne
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30. I residui amminoacidici all’N-terminale di ciascun istone (20-60 residui) si estendono al di fuori della superficie del nucleosoma. Queste regioni sono particolarmente ricche in lisina (K) che può essere reversibilmente modificata mediante acetilazione, fosforilazione e metilazione . Meccanismi epigenetici: Modificazioni degli Istoni
31. Modificazioni degli istoni H3 e H4 La lisina 9 di H3 può essere sia acetilata che metilata. L’acetilazione è associata alla cromatina trascrizionalmente attiva, ma se la regione cromatinica viene metilata a livello del DNA (CpG), le proteine che si legano al DNA metilato richiamano le deacetilasi istoniche, che rimuovono i gruppi acetile e le metil transferasi istoniche, legate alle CpG binding protein, metilano gli istoni. Il risultato è la condensazione della cromatina.
33. Repressori e attivatori possono dirigere la deacetilazione/acetilazione degli istoni a livello di specifici geni Importanza della struttura modulare e delle interazioni proteina-proteina
34. Meccanismi epigenetici: Metilazione del DNA La metilazione del DNA è un processo post-replicativo. L’estensione delle modificazioni riguardanti la metilazione del DNA è fondamentalmente decisa durante lo sviluppo . La metilazione del DNA è quindi uno dei meccanismi correlati con il differenziamento cellulare, tramite l’inibizione dell’espressione genica a livello trascrizionale.
41. REGOLAZIONE ESPRESSIONE GENICA NEGLI EUCARIOTI Stato di condensazione- decondensazione CROMATINA Trascrizione Post trascrizione Traduzione Post Traduzione Attività delle proteine
42. IL SECONDO LIVELLO DI REGOLAZIONE E’ RAPPRESENTATO DALLA REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE Come viene regolata la trascrizione trascrizione?
43. Il meccanismo è altamente complesso che si avvale della presenza di : Sequenze di regolazione sul DNA Attive solo in cis: Promotori , enhancer, silencer Proteine di regolazione che si legano a queste sequenze operano in trans: sono molecole diffusibili: Attivatori, repressori
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45. Le regioni regolatorie comprendono: Il core del promoter altri elementi anche molto distanti dal sito di inizio: ehnacers (o silencers) che a attivano o reprimono la trascrizione Insulators che deliminato le regioni di controllo da parte degli enhancers (o silencers). LE REGIONI REGOLATORIE SUL DNA
46. PROMOTORI: CONTENGONO DIVERSE REGIONI: TATA box, CAAT box, GC box ed altri elementi cis agenti. Tali elementi sono reclutati dai fattori di trascrizione
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48. Alcuni set di geni, come quelli del locus della beta-globina o dei geni Hox, devono essere espressi secondo una sequenza ordinata. Questo è reso possibile da una regione regolatoria denominata locus control region (LCR) o global control region (GCR), che attraverso un meccanismo ancora sconosciuto, controlla l’espressione sequenziale dei geni.
49. Le regioni insulator scoperte finora nei vertebrati legano una proteina zinc-finger denominata CTCF ("CCCTC binding factor”)
50. PROTEINE DI REGOLAZIONE Appartengono a famiglie e presentano MOTIVI STRUTTURALI COMUNI molto conservati.
51. Zinc-finger Leucine zipper helix-turn-helix Alcune proteine che si legano al DNA
52. Zinc-finger: struttura (C 2 H 2 ) Ci sono zinc-fingers con struttura C 4 (4 cisteine) e C 6 (6 cisteine)
53. Zinc-finger: Il recettore dell’estrogeno, ER Un dimero di ER si inserisce nel solco maggiore del DNA, provocando l’apertura della doppia elica
59. Ruolo dei fattori di trascrizione nella regolazione dell’espressione genica Il controllo trascrizionale è regolato dall’azione di molte proteine, chiamate FATTORI DI TRASCRIZIONE FATTORI DI TRASCRIZIONE GENERALI (GTF): si legano al promotore in associazione con la RNA polimerasi FATTORI DI TRASCRIZIONE SPECIFICI: si legano a vari siti regolatori di diversi geni. Agiscono come ATTIVATORI TRASCRIZIONALI REPRESSORI TRASCRIZIONALI
60. FATTORI GENERALI DI TRASCRIZIONE (Sono chiamati generali perchè intervengono nella trascrizione di differenti tipi di geni in una ampia varietà di organismi diversi) Svolgono un ruolo in tutti gli aspetti della trascrizione: legame della polimerasi inizio allungamento terminazione
61. Formazione del complesso di preinizio: 1) Legame di una proteina che riconosce il TATA box (TBP) e che fa parte di un complesso molto più grande : TFIID determina una profonda distorsione nella conformazione del DNA
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65. Formazione del complesso di inizio della trascrizione TFIID è formatoda 10 subunità diverse TFIIH è il solo GTF con attività enzimatica: una subunità funziona come chinasi per fosforilare l’RNA polimerasi, le altre come enzimi che srotolano l’RNA (elicasi). Dopo l’inizio della trascrizione alcuni GTF sono lasciati indietro. Fino a che TFIID è attaccato al promotore altre polimerasi si possono attaccare
66. LA FOSFORILAZIONE DELLA POLIMERASI Al momento dell’attacco l’enzima non è fosforilato, la sua fosforilazione avviene a livello del dominio C terminale (CTD) ed è catalizzata da almenno 4 differenti chinasi fra cui TFIIH La fosforilazione permette il distcco dell’enzima dal complesso di pre-inizio per muoversi lungo la stampo del DNA
67. La RNA polimerasi ed i suoi GTF sono in grado di promuovere la trascrizione basale della maggior parte dei promotori in vivo. Una grossa varietà di FATTORI SPECIFICI DI TRASCRIZIONE è in grado di legarsi a numerosi siti regolatori del DNA, DETERMINANDO: se un complesso di pre-inizio si assembla al promotore oppure no la velocità della polimerasi Mentre il TATA box determina il sito di inizio della trascrizione il CAAT ed il GC box (definiti anche elementi prossimali del promotore) regolano la frequenza con cui la polimerasi trascrive il gene.
68. GLI ATTIVATORI sono grossi complessi molecolari che possono Interagire con l’apparato di base della trascrizione (GTF e polimarasi) Agire sulla cromatina
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73. GLI ATTIVATORI DELLA TRASCRIZIONE Al contrario dei siti di legame al DNA, le regioni di attivazione mancano di una struttura ben definita, anche per il fatto che devono riconoscere superfici proteiche di natura molto differente. Al contrario degli attivatori procariotici che interagiscono direttamente con la polmerasi posizionandola sul promotore, gli attivatori eucariotici reclutano indirettamente la polimerasi interagendo con componenti del complesso trascrizionale come TFIID o il complesso mediatore.
74. Il complesso Mediatore Recentemente è stato scoperto nel lievito, grazie alla selezione di mutanti condizionali e in seguito, in Drosophila e nei mammiferi, un complesso multimerico che funge da intermediario essenziale per l’interazione tra i fattori trascrizionali specifici (a controllo positivo e negativo) e quelli generici nel controllo dell’inizio della trascrizione da parte della RNA
83. I vantaggi del Controllo Combinatorio Negli eucarioti i geni non sono organizzati in operoni Con pochi fattori trascrizionali ( alcune centinaia ) in combinazioni diverse si può controllare espressione di tutti i geni centinaia) l’espressione Geni che devono essere accesi insieme condividono elementi di regolazione e proteine di regolazione “accesi” Possibilit di regolazione fine del livello di trascrizione Possibilità Combinatorio: ••••
84. L’attivazione della trascrizione è risultato dell’ integrazione di molteplici segnali provenienti da complessi di proteine regolatrici posizionate su molteplici siti di regolazione