2. COS’È LA
MINDFULNESS?
Una traduzione di Mindfulness potrebbe essere attenzione
consapevole e intenzionale, nel momento presente, senza
presunzione, insieme al flusso del respiro.
Potremmo anche dire che la mindfulness è un modo per
vedere le cose come sono davvero, cercando di avere una
saggia relazione con esse, indipendentemente che siano
piacevoli o spiacevoli.
Queste caratteristiche di realismo, presenza mentale e
saggezza sono parte della nostra dotazione innata ma, per
varie ragioni e in diverse situazioni, vengono a ridursi.
domenica 5 gennaio 14
3. ESSERE OSPITALI
Mindfulness è anche un
atto di ospitalità nei
confronti di se stessi. Non a
patto di diventare migliori
ma proprio a partire da
come siamo adesso,
momento per
momento...senza lasciarci
trascinare da ciò che
percepiamo ma
integrandolo nella propria
consapevolezza.
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4. PERCHÉ OSPITALI
Questa ospitalità non è un atto
passivo ma semplicemente una
delle strade che possiamo
percorrere per esplorare le
nostre modalità abituali di
risposta e attivare nuove
risorse.
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5. SVILUPPARE
Attraverso la mindfulness dei protocolli
MBSR sviluppiamo: la percezione fisica,
emotiva e la relazione tra corpo emozioni e
pensieri.
La capacità di presenza mentale e di
attenzione focalizzata.
La capacità di rallentare.
La capacità di esprimere ciò che
sperimentiamo.
La capacità di non giudicarlo.
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6. MINDFULNESS E
STRESS
C’è una relazione inversamente proporzionale tra gli
elementi precedentemente elencati e la capacità di
regolazione delle emozioni e di resilienza allo stress.
Aumentare la nostra attenzione, la consapevolezza, il non
giudizio o la sua sospensione, aumenta la nostra capacità di
regolazione emotiva e la nostra capacità di sostenere
situazioni difficili e/o stressanti.
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7. STRESS
Lo stress può essere considerato una risposta adattativa a
situazioni ambientali - interne o esterne - percepite come
pericolose. Questa risposta attiva la produzione di ormoni,
come il cortisolo, e di neuro-trasmettitori, come l’epinefrina
e la norepinefrina. Se attiviamo ripetutamente questo
circuito psicofisico di risposta possiamo entrare in uno stato
di iperattivazione adrenalica che indebolisce il sistema
immunitario e ha effetti a livello cardiovascolare.
Questo può avvenire sia per ragioni fisiche che psichiche e
produce una disconnessione tra la percezione del corpo,
delle emozioni e dei pensieri. (Schwartz) Altera la nostra
capacità di regolazione emotiva.
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8. LA REGOLAZIONE
DELLE EMOZIONI
Quando parliamo di regolazione non parliamo di controllo
ma piuttosto di consapevolezza e modulazione.
Ci sono sei dimensioni che aiutano la regolazione: la
chiarezza percettiva che è connessa alla sensazione di
soddisfazione nella vita, la consapevolezza, l’accettazione
della risposta emotiva che è connessa agli elementi
depressivi, la capacità di riconoscere gli impulsi, la capacità
di avere comportamenti orientati ad una meta e una
varietà di strategie di regolazione.(DERS; Gratz & Roemer,
2004).
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9. MINDFULNESS E
PROTOCOLLO MBSR
Alla fine degli anni 70 Jon Kabat Zinn mise a punto un
protocollo standardizzato per lavorare sulle componenti
base della mindfulness: chiarezza di percezione, attenzione
focalizzata, lavoro sul respiro, capacità di esprimere
sensazioni fisiche ed emotive, capacità di non
identificazione. Oggi il Center for Mindfulness
dell’Università del Massachussets è un centro di formazione
internazionale e la mindfulness è insegnata in 14 università
americane e utilizzata in più di 250 strutture ospedaliere
come protocollo riabilitativo per disturbi cardio-vascolari e
terapia complementare in oncologia e dermatologia.
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10. MBSR E PSICOLOGIA
Nell’area della psicologia clinica ha dato vita al protocollo
MBCT per la prevenzione delle ricadute depressive,
all’approccio DBT per le patologie borderline e all’ACT
(Linehan 1993).
L’idea che sta alla base dell’utilizzo del protocollo MBSR
nella clinica psicologica è che le persone abbiano diverse
competenze mindfulness - elencate nella slide n°8 sulla
regolazione delle emozioni - e che dei deficit nelle aree
mindfulness siano associate ad un incremento della
vulnerabilità emotiva.
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11. GLI AFFETTI NEGATIVI
Utilizzando il KIMS - test che misura le abilità mindfulness appare evidente che l’aumento di affettività negativa
comporta una diminuzione della consapevolezza e della
capacità di espressione verbale, un aumento dell’attività di
giudizio e una riduzione della capacità osservativa e
percettiva.
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12. LA PRATICA E LA
RIPETIZIONE
Il protocollo MBSR è un modo per apprendere strumenti che
aiutino a coltivare una comprensione pratica di se stessi.
Per farlo abbiamo bisogno di poco: essere disponibili a
ripetere, a “praticare”gli strumenti che presenta il
protocollo, fare quello che ci verrà proposto senza lasciarsi
guidare immediatamente dal giudizio - “mi piace”, “non mi
piace”- esplorando sia i sentimenti negativi che positivi,
darsi il tempo della frequenza e degli esercizi a casa.
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13. RISPONDERE E NON
REAGIRE
Nel fare questo apriremo uno spazio che ci permetterà di
rispondere anziché reagire, agli eventi che ci accadono.
“Tra lo stimolo e la risposta c’è uno spazio. In quello spazio
abbiamo la possibilità di scegliere la nostra risposta. e nella
nostra risposta sta la nostra crescita e la nostra libertà” V.
Frankl
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14. PER SAPERNE DI PIÙ
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