La centralità del formato del dibattito televisivo tra i politici è sempre meno evidente. Alla valutazione sul confronto in sé si sostituisce la battaglia per produrre la migliore frase ad effetto; lo spin su come sia effettivamente andato il confronto influenza più del confronto in sé; i candidati sono 'risorse abbondanti', le loro parole sono facilmente reperibili su qualsiasi media; i cicli della notizia sono brevissimi, e dunque il giorno successivo a un confronto si parla già di altro; il formato dei confronti televisivi, pensati più per intrattenere che per informare, obbligano i politici a condensare pensiero complesso in pochi secondi, contribuendo a un'ulteriore banalizzazione del discorso pubblico oltre che alla perdita di interesse per lo spettatore.
(presentazione per il Master InsideUSA2020)
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
Gli attuali limiti e i nuovi effetti dei confronti tra candidati in TV
1. venerdì 30 ottobre 2020
Dino Amenduni
GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI
DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV
Un focus sulle presidenziali USA 2020
2. Il formato del confronto televisivo tra candidati ha, a mio avviso,
perso la sua centralità perché:
• sono aumentate le occasioni di accesso ai contenuti politici sia per
quantità sia per qualità (esempio: talk show ogni giorno in tv, account
proprietari dei politici sui social media);
• il racconto su cosa è avvenuto nel confronto coinvolge un numero
di persone superiore rispetto a chi ha effettivamente assistito al dibattito
= lo spin su com’è andata è diventato il vero terreno di confronto;
• i format, creati per cercare un compromesso tra efficacia dello “show”
televisivo e democratizzazione del turno di parola, presentano
limiti e riproducono effetti distorsivi sulla qualità della dialettica.
TESI GENERALE
2GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
3. • La tv offre tempi ridotti ai candidati per esporre la loro tesi su argomenti complessi
- in questo modo i politici sono costretti a iper-semplificare
• L’iper-semplificazione porta alla ricerca del soundbite a discapito
dell’argomentazione
• Il singolo soundbite sarà visto da molte più persone rispetto al confronto
integrale - una singola frase a effetto o un singolo errore possono condizionare
la valutazione della performance nel suo insieme
• Cosa succede se i candidati non rispettano le regole predefinite?
LIMITI DI STRUTTURA
3GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
4. • Solo il 3% degli americani considera la possibilità di consolidare
o cambiare l’intenzione di voto sulla base dell’esito del dibattito
(dati Monmouth University - il dato era identico anche nel 2016)
• Si è a lungo affermato che il vincitore dei dibattiti fosse il più probabile vincitore
delle elezioni, ma nel 2016 non andò così: Hillary Clinton fu considerata
più efficace nei dibattiti rispetto a Trump, ma poi perse le elezioni
• È possibile che lo spin dello spin (l’analisi di chi abbia vinto o perso il confronto)
sia il vero strumento di produzione di cornici interpretative (framing)
da parte dei candidati
LIMITI NELLA CAPACITÀ PERSUASIVA E PREDITTIVA
4GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
5. 1. Perché il primo confronto del 2020 (Trump/Biden) è stato visto da 11 milioni
di spettatori in meno rispetto al primo confronto del 2016 (Trump/Clinton)?
Alcune ipotesi:
a. era atteso un eccesso di polarizzazione a discapito dell’argomentazione;
b. i candidati (in particolare Trump) sono ‘una risorsa abbondante’:
non c’è bisogno di aspettare il dibattito per sapere come la pensano
c. l’emergenza sanitaria può aver modificato le priorità informative
(e in generale di gestione della vita quotidiana) da parte degli americani
ALCUNE QUESTIONI RELATIVE ALLE PRESIDENZIALI 2020
5GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
6. 2. Come si spiega il contemporaneo calo degli ascolti del confronto e le code ai
seggi che lasciano pensare che l’affluenza potrebbe essere la più alta dal 1908?
Alcune ipotesi:
a. la quota degli indecisi è molto bassa (il 10% a un mese dall’election-day
del 3 novembre)
b. l’estrema polarizzazione potrebbe da un lato ridurre la qualità del dibattito
pubblico e dall’altro aumentare l’affluenza?
c. perché, a prescindere dall’interesse per il confronto televisivo, questa
elezione è percepita come cruciale per la storia degli Stati Uniti
ALCUNE QUESTIONI RELATIVE ALLE PRESIDENZIALI 2020
6GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
7. 3. Perché, nel frattempo, il confronto Pence/Harris è stato
il secondo dibattito tra candidati vicepresidenti più visto di sempre?
Alcune ipotesi:
a. per motivi speculari a quelli che spiegano lo scarso successo del primo
dibattito Trump-Biden: meno polarizzazione, meno notorietà dei candidati
b. perché Trump e Biden, per motivi diversi, non rappresentano il loro elettorato
di riferimento nella loro interezza. La “seconda voce” è dunque complementare
e migliora la comprensione del messaggio da parte degli elettori
ALCUNE QUESTIONI RELATIVE ALLE PRESIDENZIALI 2020
7GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni
8. Quali sono oggi, dunque, le variabili davvero decisive per valutare
l’efficacia di un candidato durante un dibattito tv?
a. più la capacità di contrattacco che di argomentazione
b. più la capacità di essere eccellenti in pochi punti (e sufficienti in altri)
che bravi in tutto
c. più il contenuto politico della prossemica
d. più la coerenza messaggio-biografia di altri elementi tecnici
(tono di voce, abbigliamento)
CONCLUSIONE
8GLI ATTUALI LIMITI E I NUOVI EFFETTI DEI CONFRONTI TRA CANDIDATI IN TV Dino Amenduni