Introduzione alla teoria dei giochi analisi transazionale
1. I “Giochi” dell’Analisi Transazionale:
come riconoscerli e liberarsene
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
Relatrice: Dott.ssa Sabrina D’Amanti
psicologa e psicoterapeuta
05 marzo 2015
0re 18.00
2. Seminario introduttivo sulla
teoria dei giochi
Dott.ssa Sabrina D’Amanti
Psicologa e psicoterapeuta
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3. Pagina facebook
I “Giochi” dell’Analisi Transazionale: come
riconoscerli e liberarsene
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4. Cosa sono i giochi psicologici
I “giochi psicologici” sono dinamiche relazionali disfunzionali
che si verificano all’interno della comunicazione.
Il termine “gioco” non ha nulla a che vedere con il significato
convenzionale normalmente attribuito a questa parola.
In Analisi Transazionale, il termine viene introdotto da Eric
Berne che così lo definisce: “Il gioco è una serie di
transazioni ulteriori complementari, con una motivazione
nascosta, un gancio e un anello, che conduco a un risultato
ben definito o tornaconto ” (Berne, 1964, 1972).
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5. L’Analisi Transazionale
L’Analisi Transazionale è una teoria della
personalità, un metodo di analisi del
comportamento e una metodologia di
psicoterapia.
Il fondatore dell’analisi transazionale fu Eric Berne
(1910-1970), psichiatra e psicoterapeuta
statunitense che presentò per la prima volta le
sue teorizzazioni in un articolo pubblicato nel
1958 dal titolo: “L’Analisi Transazionale: un
metodo nuovo ed efficace per la terapia di
gruppo”.
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6. Analisi delle transazioni
Il termine Analisi Transazionale indica l’aspetto
centrale di tale impalcatura teorica, ovvero
l’analisi delle transazioni, cioè degli scambi
relazionali (verbali e non verbali) che si
verificano tra le persone.
Attraverso l’analisi delle transazioni è possibile
risalire al funzionamento psichico della persona
e alla rispettiva patologia.
La “teoria dei giochi” è uno dei temi più importanti
di questa teoria.
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7. “A che gioco giochiamo”
Dal libro di Berne al mio
• 1964, esce in Italia il libro “A che gioco
giochiamo” di Eric Berne;
• 2011, esce “I giochi dell’Analisi Transazionale:
come riconoscerli e liberarsene”, ed. Xenia, di
Sabrina D’Amanti
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8. Dal libro di Berne al mio
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9. Opera sperimentale
Berne precisò che il suo lavoro era di tipo sperimentale
e che le descrizioni riportate spesso necessitavano di
ulteriori approfondimenti. La spiegazione dei singoli
giochi è infatti spesso affidata al racconto di aneddoti,
che rendono però difficoltosa la generalizzazione a
soggetti e contesti diversi da quelli riportati nel
racconto.
L’idea di scrivere un libro sui giochi originò da un mio
personale bisogno, più volte avvertito sia come
studentessa di analisi transazionale che
successivamente come terapeuta, di avere uno
strumento, agevole e preciso, da usare con fini
diagnostici e terapeutici.
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13. Teoria e pratica dei giochi psicologici:
identificazione e intervento
Corso di approfondimento sulla teoria dei giochi
Data di inizio: 19 Marzo
Data di fine: 9 Aprile
Riconoscere i giochi transazionali è funzionale in qualsiasi
ambito in cui uno psicologo operi (clinico, del lavoro, di
consulenza, della riabilitazione, psicoterapico..).
Questo percorso formativo permetterà di acquisire gli
strumenti teorici per riconoscere i “giochi” e la
metodologia operativa per intervenire.
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14. Quali vantaggi offre padroneggiare la
teoria dei giochi?
Acquisire un metodo che consenta di riconoscere i
giochi, evitare di finirci dentro e restituire al
soggetto un’adeguata risposta, consente di
ottenere numerosi vantaggi:
• evitare trappole che impediscono un’efficace
impostazione del lavoro;
• preservare il lavoro dal fallimento;
• ottenere risultati in tempi più rapidi;
• scardinare dinamiche che mantengono lo status
quo, favorendo invece evoluzioni positive.
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15. Obiettivo del corso
L’obiettivo di questo percorso formativo è rendere
facilmente accessibile questa importante teoria, alla
quale non è stata data, nel tempo, l’enfasi che può
invece avere e che, al contrario, è apparsa astrusa o
di difficile applicazione.
L’intento è mostrare, alla luce degli sviluppi da me
realizzati, quanto invece questa teoria sia semplice
da comprendere e da applicare. Il fine ultimo è
fornire gli strumenti teorici per riconoscere i
“giochi” e la metodologia operativa per intervenire
in qualsiasi contesto lavorativo questi si verifichino.
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16. I giochi sono un ostacolo per il lavoro
dello psicologo
Entrare nella dinamica del gioco senza averne
consapevolezza, comporta il rischio di agire le
mosse complementari ad esso, che fanno sì
che la dinamica si mantenga in vita, portando
il lavoro dello psicologo a un inesorabile
fallimento (es. gioco: “Perché non?”; “Gamba
di legno”; “Povero me”; “Guarda che mi hai
fatto fare?”; “Non è la volontà che mi
manca”; “Fammi qualcosa se ci riesci”…).
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18. Caratteristiche dei giochi
• Sono dinamiche di natura inconscia ovvero si
attivano fuori dalla consapevolezza dell’Adulto.
• Sono avviati dallo stato dell’Io Genitore o dal
Bambino.
• Sono caratterizzati da transazioni ulteriori cioè
contenenti doppi messaggi.
• Hanno una motivazione nascosta, ovvero
smentire una dolorosa convinzione di copione.
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19. Scopo del gioco
1. Smentire una convinzione di copione;
2. Ottenere carezze (riconoscimento;
commiserazione);
3. Strutturare il tempo (riempire il tempo
trascorso in compagnia degli altri).
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20. Nomi dei giochi
Giochi giocati dal ruolo di Persecutore:
“E’ tutta colpa tua”
“Burrasca”
“Guarda che mi hai fatto fare!”
“T’ho beccato brutto figlio di puttana!”
“Tribunale”
“Difetto”
“Spalle al muro”
“Non è terribile?”
“Lotta di potere”
“Goffo pasticcione”
“Psichiatria” (il gioco può essere giocato da tutti e tre i ruoli, le
corrispondenti spiegazioni si troveranno, l’una di seguito all’altra, in
questa sessione).
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21. Giochi giocati dal ruolo di Vittima:
“Povero me”
“Indigenza”
“Gamba di legno”
“Prendimi a calci”
“Stupido”
“Il debitore”
“Violenza carnale”
“La frigida”
“L’occupatissima”
“Non è la volontà che mi manca”
“La contadina” o “Magnifico professore”
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22. Giochi giocati dal ruolo di Salvatore:
“Lieto di esserti utile” o “Lieto di farti un dono”
“Perché non… ?”
“Il sapiente del villaggio” o “Genio”
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23. Ambiente di lavoro e giochi: il
mobbing
“Spalle al muro”;
“Difetto”;
“E’ tutta colpa tua”;
“Goffo pasticcione”;
“Guarda che mi hai fatto fare”.
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24. I giochi che fa la coppia
“E’ tutta colpa tua”
“Burrasca”
“Lotta di potere”
“La frigida”
“T’ho beccato”
“Prendimi a calci”
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25. Risposte efficaci ai “giochi”
Lo psicologo di fronte al gioco può usare vari
interventi:
• Analizzare il gioco (mostrare le mosse e lo scopo
sottostante);
• Incrociare la transazione;
• Svelare il tornaconto;
• Confrontare la svalutazione con cui parte il gioco;
• Rifiutare il tornaconto;
• Dare il permesso di rifiutare il tornaconto.
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26. Corso Online - Teoria e pratica dei
giochi psicologici: identificazione ed
intervento
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