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“La crisi del sistema”



        Dicembre 2008
     www.quattrogatti.info
Credevo avessimo solo
 comprato una casa!
Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo
                 quella degli anni ‘30

  La crisi finanziaria si sta trasformando in una crisi
       economica la cui gravità è ancora incerta

La nostra generazione non ha mai visto niente di simile




    Cerchiamo di capire meglio cosa è successo…
Sommario


1.  Come è iniziata la crisi

3.  Da crisi locale a crisi sistemica

5.  L’aggravarsi della crisi

7.  Cosa hanno fatto i governi e banche
    centrali per risolverla
L’inizio della crisi
I mutui subprime
Sentiamo spesso dire che la crisi è iniziata a causa dei
                 mutui subprime

              Ma cos’è un mutuo subprime?




  Si tratta di un mutuo che la banca concede a persone con un
                   reddito basso e/o instabile.

 Il mutuo subprime è una operazione rischiosa per la banca, in
quanto non è sicuro che le persone riusciranno a pagare il debito.
I mutui subprime




      Fonte: Inside Mortgage Finance Pubblications, Dic 2006


A partire dal 2000, molte banche americane concedono
  tantissimi mutui, tra cui anche molti mutui subprime
I mutui subprime
  Ma perché le banche concedevano mutui a
   persone che avrebbero avuto difficoltà a
                  ripagarli?

   Il processo è stato facilitato da una serie di
                 motivi, in particolare:

1)  L’andamento del mercato immobiliare
2)  Il meccanismo finanziario della
    cartolarizzazione

           Andiamo a vedere come…
1) La bolla immobiliare
   A partire dal 2000 fino a metà del 2006, il prezzo delle
      abitazioni è cresciuto moltissimo, creando una
               cosiddetta “bolla immobiliare”.
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1) La bolla immobiliare
 Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva anche
le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l’attività
                conveniente e poco rischiosa.
                     Vediamo perché…
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1) La bolla immobiliare
Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle
   case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il
         mutuatario “subprime” potesse veramente
                     ripagare le rate…
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1) La bolla immobiliare
   Anzi, in caso di mancato pagamento, la banca poteva
    prendersi la casa e rivenderla ad un prezzo più alto
            dell’ammontare del mutuo concesso.

   Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA




                                                                                   Pignoramento
                                                                                     e rivendita
                                                                                     della casa
                                                                        Concessione
                                                                         del mutuo
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La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
        La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi
      d’interesse molto bassi raggiunti dal 2001 al 2004
9
8                                             Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve
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                                                                                                                                   2008
  I tassi bassi erano parte della politica di stimolo economico
della Banca centrale americana (FED) in risposta alla crisi della
 bolla internet del 2000 e all’attacco dell’11 Settembre 2001.
La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
9
8                                              Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve
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    1990

            1991

                   1992

                          1993

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                                        1995

                                                1996

                                                       1997

                                                              1998

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                                                                            2000

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                                                                                                                                    2008
             Ma il tasso di interesse viene anche chiamato
                           “costo del denaro”.
           Quindi se i tassi sono bassi anche il denaro “costa
           poco” e le persone hanno sia più possibilità sia più
                  incentivo a prendere soldi in prestito
La bolla immobiliare e i tassi d’interesse
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8                                             Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve
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                                       1995

                                               1996

                                                      1997

                                                             1998

                                                                    1999

                                                                           2000

                                                                                  2001

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                                                                                                              2005

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                                                                                                                            2007

                                                                                                                                   2008
Quindi molte persone richiedono e ottengono dei mutui
                 per comprare casa
 Ed è anche per questo che i prezzi delle case sono
     aumentati causando la “bolla immobiliare”
2) La cartolarizzazione




 Come abbiamo detto prima, un altro elemento chiave
per capire perché le banche sono riuscite a concedere
     tanti mutui subprime è la cartolarizzazione


  L’abbiamo sentita nominare spesso…ma cos’è?
2) La cartolarizzazione



    La cartolarizzazione è uno meccanismo finanziario
attraverso cui le banche riuscivano a rivendere i mutui
     subprime trasferendone il rischio nel mercato
                       finanziario.




              Andiamo a vedere come…
Il mutuo tradizionale

     Mutuatario




                                              Banca


 Con un mutuo tradizionale la banca presta dei soldi al
    mutuatario per comprare una casa. In cambio, il
 mutuatario si impegna a ripagare il prestito in una serie
                        di rate.

La banca ne trae un profitto, ma deve aspettare vari anni
 di rate per ottenere indietro l’intera somma prestata.
La cartolarizzazione
                             Società Veicolo
Mutuari                                                      Mutuari
               Banca


                                               Altra Banca
                          Altro Veicolo




    Con la cartolarizzazione, la prima fase è identica al mutuo
                             tradizionale.
Questa volta però la banca rivende il mutuo ad un’altra istituzione
              finanziaria, “liberandosi” del rischio.
Attraverso questa istituzione (Società Veicolo), la banca recupera
      immediatamente i suoi soldi, incassa un profitto e può
           ricominciare ad offrire altri mutui e così via.
Riassumiamo…

Le banche americane e altre istituzioni finanziarie
     offrivano numerosi mutui “subprime”, cioè
                  ad alto rischio.

                  Questo perché:
    1)  Il forte aumento dei prezzi delle case
             permetteva di coprirne i rischi
 2)  Il processo di cartolarizzazione serviva per
    trasferire questo rischio ed ottenere altri soldi
          per continuare a concedere mutui.
Riassumiamo…


  Per avere un’idea della portata di tale fenomeno, basti
    pensare che in California un raccoglitore di fragole
 messicano con un reddito annuo di 14.000$, che parlava
   poco e male l’inglese, ha ottenuto da una finanziaria
 legata a Washington Mutual un mutuo da 720.000$ per
                     comprarsi casa.




Storia tratta dall’Herald Tribune, 27-11-2008
La cartolarizzazione




Ora cerchiamo di capire come la Società Veicolo
                 faceva affari.
La cartolarizzazione
                               Società Veicolo
Mutuari         Banca




                                                 Mercati Internazionali


  La Società Veicolo emette delle obbligazioni legate ai
 mutui: cioè va al mercato finanziario e dice: “prestatemi
   dei soldi; in cambio vi garantisco che pagherò degli
     interessi usando i rate dei mutui che incasserò”
La cartolarizzazione           Investitori

  Mutuatari
               Banca       Società Veicolo




 I mutuatari ripagano le rate alla banca, ad esempio ad
  un tasso pari all’8%. La banca aveva venduto i mutui
   alla società veicolo a cui, quindi, trasferisce le rate .
 La società veicolo a sua volta ha venduto titoli legati ai
 mutui agli investitori, e quindi pagherà loro gli interessi
                 dovuti, per esempio il 4%.
La società veicolo quindi trae profitto dalla differenza dei
                        tassi, 8%-4%
Le agenzie di rating

                      A     A     A




   Questo processo è stato facilitato dal fatto che le
agenzie di rating (che devono analizzare questi titoli e
misurarne il rischio) hanno sottovalutato la rischiosità di
questi investimenti e li hanno promossi “molto sicuri”.
Quindi, questi titoli, promossi come investimenti sicuri,
 hanno raggiunto ogni angolo del sistema finanziario
      mondiale attraverso la cartolarizzazione.
Da crisi locale a crisi sistemica
Scoppia la crisi locale


     Il tutto sembrava funzionare perfettamente.

Chi non aveva mai avuto la possibilità di comprare una
     casa ora poteva farlo, le banche e gli investitori
       facevano enormi profitti e il rischio sembrava
 distribuito talmente bene da sembrare quasi annullato.



              Ma qualcosa si blocca…
Il mutuo si fa troppo caro…
A partire dal 2004, i tassi di interesse americani iniziano
                        a crescere
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    1990

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                                               1996

                                                      1997

                                                             1998

                                                                    1999

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                                                                                                                                   2008
     …e i mutui diventano sempre più costosi e difficili da
                          ripagare
…e la bolla scoppia
       Inoltre, nel 2006, la crescita dei prezzi delle case si
            ferma e, nel 2007, i prezzi iniziano cadere

   Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
1990

       1991

              1992

                     1993

                            1994

                                   1995

                                          1996

                                                 1997

                                                        1998

                                                               1999

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                                                                             2001

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                                                                                                         2005

                                                                                                                2006

                                                                                                                       2007

                                                                                                                              2008
…e arrivano le prime perdite
       Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che
        avevano concesso molti “mutui subprime” ora
         iniziano a registrare delle perdite sempre più
                             grandi.



                     Concessione
                      del mutuo


                                             Pignoramento
                                               e rivendita
                                               della casa


  Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
2005               2006               2007                   2008
Da crisi locale a crisi sistemica
                                             Investitori
 Mutuatari
                  banca    Società Veicolo




Ma con i mutuatari che non riescono a ripagare le rate e
   con la riduzione dei prezzi delle case, il flusso dei
 pagamenti alla base della cartolarizzazione si blocca.
L’impatto della crisi
  Quindi i titoli fondati sulle rate dei mutui subprime
cominciano a non far guadagnare quanto era atteso e
            cominciano a generare perdite.
            Prezzo in dollari dei titoli fondati sui mutui




           Fonte: FMI rapporto sulla stabilità finanziaria, Ott 08.


   Il loro valore di mercato si riduce drasticamente
(nessuno li vuole comprare e tutti li vogliono vendere).
 Come si sente spesso dire quei titoli “non hanno più
                        mercato”
L’impatto della crisi




Questi titoli erano stati comprati da banche ed istituzioni
 finanziarie in tutto il mondo, che iniziano a registrare
                      grosse perdite.
    La crisi si estende all’intero sistema finanziario
                          mondiale.
L’impatto della crisi
Quindi il nostro coltivatore di fragole messicano
non riesce più a pagare le rate del suo mutuo da
                    720.000$.

La finanziaria californiana gli pignora la casa che
           però ora vale solo 500.000$

Alla fine, attraverso la catena che abbiamo visto,
 ci perde pure la società norvegese che aveva
    comprato l’obbligazione legata al mutuo.
L’aggravarsi della crisi:
crisi di fiducia e crisi di liquidità
L’effetto dei meccanismi che abbiamo descritto si vede
 già dall’estate 2007, quando scoppia la “febbre” sui
                   mercati finanziari
       Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato
                                             americani




Questo grafico misura la tensione dei mercati finanziari e
  può essere considerato il termometro della crisi.
Il termometro della crisi
    Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani




Vediamo che nell’estate 2007 quando si verificano le prime
 perdite sui titoli legati ai mutui subprime la tensione sale.
Il termometro della crisi
Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani




      La temperatura si mantiene alta per un anno.
Il termometro della crisi
  Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani




Nel Settembre 2008 la febbre schizza in alto e scoppia la
        crisi nella forma in cui la conosciamo ora
Il termometro della crisi
   Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani




Ma in che modo la febbre che si è protratta per un anno
  ha contribuito a far scoppiare i mercati finanziari a
                       Settembre?
Crisi di fiducia
 Con le perdite sui titoli legati ai mutui, il mondo della
finanza si è reso conto del fatto che quei titoli “sicuri”
         erano in realtà abbastanza rischiosi
                           Con grande preoccupazione,
                            tutte le banche del mondo si
                                     sono chieste:
                          Quanti titoli “tossici” abbiamo
                             comprato e quante perdite
                                      abbiamo?
                            Quanti ne hanno comprati le
                           altre banche e quante perdite
                                       hanno?
Crisi di fiducia
                  ?               ?
                      ?       ?




Tutto questo ha determinato una crisi di fiducia nel
                sistema finanziario.

Le banche ormai non si fidavano più l’una dell’altra e
quindi hanno smesso di prestarsi soldi a vicenda.
Crisi di liquidità
           In questo contesto si scatena una
                   crisi di liquidità

                         Cos’è?

Per fare un esempio che può riguardare ognuno di noi, è
 proprio come se l’impresa dove lavora Paola (nome di
  fantasia) ritardasse nel pagamento del suo stipendio.

Se Paola avesse una rata del mutuo in scadenza, ora si
 ritroverebbe in crisi di liquidità fino a quando l’impresa
               non le pagherà lo stipendio.
Crisi di liquidità



Quindi Paola sarebbe in crisi di liquidità perché i soldi li
   ha in teoria, ma le mancano temporaneamente.

    Se questa situazione continuasse (ad esempio se
   l’impresa per cui lavora fallisse) Paola non potrebbe
  ripagare più il mutuo e quindi diventerebbe insolvente
        (da crisi di liquidità si passa ad una crisi di
                          insolvenza).
Crisi di liquidità

Allo stesso modo, se ad esempio una banca ha bisogno
       di pagare dei creditori ma non ha questi soldi
     disponibili (perché magari li ha dati in prestito), la
             banca si trova in crisi di liquidità.

  In condizioni normali, la banca può prendere soldi in
        prestito da altre banche (cioè nel mercato
          interbancario) o sui mercati finanziari.

  Se però le banche e i mercati non si fidano e non
   prestano più soldi, la crisi di liquidità può diventare
                un problema molto serio.
Crisi di liquidità

                               Banche in crisi di
                                  liquidità
           Banche non si
          fidano, e non si
        prestano più denaro



                                               Banche vendono
                                               titoli per ottenere
                                                     liquidità

Per continuare ad operare regolarmente, le banche in
     crisi cominciano a vendere le attività vendibili
  (proprio come Paola comincerebbe a rivendersi
            qualcosa per ripagare il mutuo…)
Crisi di liquidità
      Ma le banche possono fare anche altro…


                            Banche in crisi di
                               liquidità
    Banche non si
   fidano, e non si
 prestano più denaro
                                                          Banche riducono i
                                                         prestiti alle famiglie
                                                           ed alle imprese

                                   Banche vendono i
                                   titoli per ottenere
                                         liquidità

…oltre a vendere quello che possono, cominciano a
     ridurre il credito alle famiglie ed alle imprese
Crisi di liquidità
 Tutto ciò è anche alla base del crollo delle borse
                    finanziarie…


                                Banche in crisi di
                                   liquidità
          Banche non si
         fidano, e non si
       prestano più denaro
                                                                  Banche riducono i
                                                                 prestiti alle famiglie
                                           Banche vendono i        ed alle imprese
                                           titoli per ottenere
               PASSIVO
      ATTIVO                                     liquidità
               Capitale
               Proprio


 Peggiorano i bilanci
    delle banche          Crollo delle borse

… che peggiora ulteriormente i bilanci delle banche
            (altre perdite) …e così via.
Crollano i colossi
Le perdite legate ai mutui subprime e la spirale della crisi
  di liquidità hanno, in alcuni casi, portato in ginocchio
           alcuni tra i più grossi imperi finanziari.

                Lehman Brothers è fallita.
 Merrill Lynch è stata inglobata dalla Bank of America.
  AIG, Fannie&Freddie sono finite in amministrazione
               controllata dello stato.
      Bear Stearns è stata acquisita da JP Morgan
    Fortís è stata salvata dai governi del BENELUX

Oltre ai grandi nomi sono fallite tante piccole banche ed
                  istituzioni finanziarie.
Gli interventi dei governi
e delle banche centrali
Gli interventi di governi e banche centrali

Ma in tutto questo casino, cosa hanno fatto i governi per
                migliorare la situazione?


 L’intervento dei governi si è concentrato soprattutto
nell’evitare che la crisi di liquidità portasse al fallimento
                       delle banche.

L’obiettivo primario è stato salvaguardare l’esistenza
            del sistema finanziario stesso.
Gli interventi di governi e banche centrali
   Con la crisi di liquidità in atto, i primi interventi a
sostegno dei mercati finanziari sono stati a carico delle
  banche centrali con politiche di riduzione dei tassi
  d’interesse e/o facilitando l’accesso al credito

  Tuttavia quando il livello della crisi si è aggravato nel
   Settembre 2008, è stato necessario anche un forte
             intervento da parte dei governi.

   Si è trattato di un intervento senza precedenti per
l’ammontare dei soldi stanziati e perché la dimensione
 globale della crisi ha richiesto un forte coordinamento
                         tra i governi.
La dimensione dell’intervento dei governi




                                            500mld €
                             625mld €



                             360mld €
 770mld €

N.B. soldi stanziati e non
necessariamente già spesi               40mld €
La dimensione dell’intervento dei governi
Per dare un’idea della portata di tale intervento a livello
nazionale basta confrontare quanto il governo inglese,
 americano ed italiano spendono per il salvataggio del
  sistema finanziario e quanto in istruzione e sanità.

                   GRAN BRETAGNA

        Piano                                Spesa Pubblica per
     Salvataggio                            l’Istruzione 104mld€
     Finanziario           Spesa Pubblica
      625mld€               per la Sanità
                              145mld€


  Fonte Dati: OCSE e BBC
La dimensione dell’intervento dei governi

                            USA


    Piano                    Spesa             Spesa
 Salvataggio               Pubblica          Pubblica
 Finanziario              per la Sanità   per l’Istruzione
  770mld€                  818mld €          674mld €




 Fonte Dati: OCSE e BBC
La dimensione dell’intervento dei governi
                               ITALIA
     Piano
  Salvataggio         Spesa Pubblica per la   Spesa Pubblica in
  Finanziario           Sanità 104mld€        Istruzione 67mld€
    40mld€




Fonte Dati: OCSE e Il Sole 24 Ore
Il piano di salvataggio dell’Italia è molto limitato rispetto a
     quello degli altri paesi perché le perdite nel nostro
            sistema finanziario sono state minori.
Infatti, le nostre banche hanno cartolarizzato pochi mutui
subprime e non hanno comprato tanti titoli legati ai mutui.
Ma perché concentrare così tanti soldi
                            e sforzi su questi aspetti?
   Il fatto è che un fallimento delle principali banche, e la paralisi dei mercati finanziari
                    avrebbe degli effetti devastanti su tutta l’economia.




                                                         Crollo dei mercati azionari
   Fallimento delle banche                                                                  Cala il valore dei
                                                                                         risparmi delle aziende




  I nostri depositi     Le piccole imprese hanno               Le imprese riducono gli           Licenziamenti
diventano a rischio    difficoltà ad ottenere prestiti              investimenti



                       Crollo della domanda di beni e servizi


                               Recessione economica
Ma in che modo questi soldi vengono spesi
          per aiutare le banche?

1) Una parte di tali fondi servono come garanzia
   per i prestiti tra banche e per i depositi dei
   cittadini

2) Un’altra parte vengono utilizzati per
   ricapitalizzare le banche
1) Il mercato interbancario
 Per affrontare il problema della mancanza di liquidità i
governi europei hanno assicurato i prestiti che le banche
  si fanno l’una con l’altra (il mercato interbancario)


    Inoltre,le Banche Centrali hanno tagliato i tassi di
  interesse ed ampliato le possibilità di prestito per gli
                istituti finanziari in difficoltà.


  Questo significa che se una banca non riesce a
 restituire il prestito che le è stato dato da un’altra
   banca, tale prestito viene ripagato dallo Stato
Oltre a garantire i prestiti interbancari I governi europei
hanno inoltre deciso di garantire i depositi dei cittadini


   Questo ha diminuito il rischio che i correntisti si
  precipitassero presso le banche richiedendo i soldi
  depositati come ad esempio è successo la scorsa
    primavera per la banca inglese Northern Rock


In Italia i depositi sono garantiti fino ad un massimo di
   103.000 €, tale norma era già presente prima della
                riunione dei governi europei
2) La ricapitalizzazione

    Cosa significa che lo stato ricapitalizza le
                    banche?

 Significa che lo stato dà dei soldi alle banche. In
  cambio le banche emettono nuove azioni che
vanno allo stato. In questo modo lo stato diventa
  azionista della banca. Cioè lo Stato diventa
proprietario di una parte, o in alcuni casi tutta,
                      la banca.
Gli effetti della ricapitalizzazione sono:

1)  Rafforzare la base di capitale delle
  banche, che era stata erosa dall’evolversi
  della crisi, allontanando così il rischio di un
  fallimento

2) Aumentare la liquidità delle banche
   consentendone la normale operatività
Tipi di intervento


   L’importanza di salvare il sistema finanziario non
 implica però che questo avvenga ad ogni condizione

 Quali sono, per esempio, le condizioni che i Governi
possono imporre in cambio degli aiuti alle banche con i
                  soldi dei cittadini?
Tipi di intervento
Il Governo può chiedere:
•    che le banche paghino i dividendi allo Stato prima
     che agli altri azionisti
•    di limitare il pagamento del bonus ai manager.




 La Gran Bretagna l’ha fatto, gli USA no. (Ad es. JP Morgan negli
    Stati Uniti ha ricevuto aiuti statali per 10mld$ e quest’anno
                     distribuirà 10,5mld$ in bonus)
Tipi di intervento
Il Governo può chiedere:
•    che le banche paghino i dividendi allo Stato prima
     che agli altri azionisti
•    di limitare il pagamento del bonus ai manager.
•    di sedere nei consigli di amministrazione delle
     banche




     Potendo quindi influenzarne e controllarne il comportamento
Tipi di intervento
Il Governo può chiedere:
•    che le banche paghino i dividendi allo Stato prima
     che agli altri azionisti
•    di limitare il pagamento del bonus ai manager.
•    di sedere nei consigli di amministrazione delle
     banche
•    che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare
     prestiti ad imprese e famiglie.


 Questo è un punto cruciale per limitare l’impatto che la crisi può
                   avere sull’economia reale
Tipi di intervento
Il Governo può chiedere:
•    che le banche paghino i dividendi allo Stato prima
     che agli altri azionisti
•    di limitare il pagamento del bonus ai manager.
•    di sedere nei consigli di amministrazione delle
     banche
•    che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare
     prestiti ad imprese e famiglie.
In Italia non c’è stata ancora nessuna ricapitalizzazione
con soldi dello Stato, ma il governo ha stanziato 40mld€
 per ricapitalizzare le banche che si trovino in difficoltà.
Tipi di intervento
Il Governo può chiedere:
•    che le banche paghino i dividendi allo Stato prima
     che agli altri azionisti
•    di limitare il pagamento del bonus ai manager.
•    di sedere nei consigli di amministrazione delle
     banche
•    che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare
     prestiti ad imprese e famiglie.

       Il decreto del governo prevede che, in caso di
     intervento, il pagamento degli stipendi dei manager
              dovrà sottostare ad un codice etico
Conclusione
Contagio dell’economia reale
Purtroppo, la crisi finanziaria è ormai diventata una crisi
   economica la cui entità e durata è ancora incerta
 Anche in Italia, i dati economici più recenti non sono
                       incoraggianti.


   ore di cassa integrazione ordinaria +253%
              disoccupazione +9%
          produzione industriale -6.9%
                ordinativi -12.2%


Fonti: ISTAT e INPS
Conclusione

  Come vediamo anche se la crisi finanziaria ha colpito
l’Italia in misura limitata, la crisi economica inizia a farsi
                sentire in maniera pesante

 Questo è dovuto alla forte integrazione che c’è tra le
                economie mondiali.

 Quindi se una crisi colpisce fortemente dei paesi che
  sono economicamente legati a me, alla fine la crisi
 iniziale si ripercuote anche sul mio paese in maniera
                         indiretta.
Conclusione

Per questo è necessario che l’intervento dei vari governi
     sia coordinato a livello internazionale ed in
                 particolare europeo

  Inoltre per uscire dalla crisi é ora fondamentale una
politica economica coraggiosa da parte dei governi che
 stimoli l’economia attraverso la leva fiscale, cioé
  riduzione delle tasse sui cittadini e sulle imprese ed
           aumento degli investimenti pubblici.
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La Crisi del Sistema

  • 1. “La crisi del sistema” Dicembre 2008 www.quattrogatti.info
  • 2. Credevo avessimo solo comprato una casa!
  • 3. Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni ‘30 La crisi finanziaria si sta trasformando in una crisi economica la cui gravità è ancora incerta La nostra generazione non ha mai visto niente di simile Cerchiamo di capire meglio cosa è successo…
  • 4. Sommario 1.  Come è iniziata la crisi 3.  Da crisi locale a crisi sistemica 5.  L’aggravarsi della crisi 7.  Cosa hanno fatto i governi e banche centrali per risolverla
  • 6. I mutui subprime Sentiamo spesso dire che la crisi è iniziata a causa dei mutui subprime Ma cos’è un mutuo subprime? Si tratta di un mutuo che la banca concede a persone con un reddito basso e/o instabile. Il mutuo subprime è una operazione rischiosa per la banca, in quanto non è sicuro che le persone riusciranno a pagare il debito.
  • 7. I mutui subprime Fonte: Inside Mortgage Finance Pubblications, Dic 2006 A partire dal 2000, molte banche americane concedono tantissimi mutui, tra cui anche molti mutui subprime
  • 8. I mutui subprime Ma perché le banche concedevano mutui a persone che avrebbero avuto difficoltà a ripagarli? Il processo è stato facilitato da una serie di motivi, in particolare: 1)  L’andamento del mercato immobiliare 2)  Il meccanismo finanziario della cartolarizzazione Andiamo a vedere come…
  • 9. 1) La bolla immobiliare A partire dal 2000 fino a metà del 2006, il prezzo delle abitazioni è cresciuto moltissimo, creando una cosiddetta “bolla immobiliare”. Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
  • 10. 1) La bolla immobiliare Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva anche le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l’attività conveniente e poco rischiosa. Vediamo perché… Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
  • 11. 1) La bolla immobiliare Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il mutuatario “subprime” potesse veramente ripagare le rate… Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
  • 12. 1) La bolla immobiliare Anzi, in caso di mancato pagamento, la banca poteva prendersi la casa e rivenderla ad un prezzo più alto dell’ammontare del mutuo concesso. Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA Pignoramento e rivendita della casa Concessione del mutuo 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
  • 13. La bolla immobiliare e i tassi d’interesse La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi d’interesse molto bassi raggiunti dal 2001 al 2004 9 8 Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve 7 6 5 4 3 2 1 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I tassi bassi erano parte della politica di stimolo economico della Banca centrale americana (FED) in risposta alla crisi della bolla internet del 2000 e all’attacco dell’11 Settembre 2001.
  • 14. La bolla immobiliare e i tassi d’interesse 9 8 Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve 7 6 5 4 3 2 1 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Ma il tasso di interesse viene anche chiamato “costo del denaro”. Quindi se i tassi sono bassi anche il denaro “costa poco” e le persone hanno sia più possibilità sia più incentivo a prendere soldi in prestito
  • 15. La bolla immobiliare e i tassi d’interesse 9 8 Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve 7 6 5 4 3 2 1 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Quindi molte persone richiedono e ottengono dei mutui per comprare casa Ed è anche per questo che i prezzi delle case sono aumentati causando la “bolla immobiliare”
  • 16. 2) La cartolarizzazione Come abbiamo detto prima, un altro elemento chiave per capire perché le banche sono riuscite a concedere tanti mutui subprime è la cartolarizzazione L’abbiamo sentita nominare spesso…ma cos’è?
  • 17. 2) La cartolarizzazione La cartolarizzazione è uno meccanismo finanziario attraverso cui le banche riuscivano a rivendere i mutui subprime trasferendone il rischio nel mercato finanziario. Andiamo a vedere come…
  • 18. Il mutuo tradizionale Mutuatario Banca Con un mutuo tradizionale la banca presta dei soldi al mutuatario per comprare una casa. In cambio, il mutuatario si impegna a ripagare il prestito in una serie di rate. La banca ne trae un profitto, ma deve aspettare vari anni di rate per ottenere indietro l’intera somma prestata.
  • 19. La cartolarizzazione Società Veicolo Mutuari Mutuari Banca Altra Banca Altro Veicolo Con la cartolarizzazione, la prima fase è identica al mutuo tradizionale. Questa volta però la banca rivende il mutuo ad un’altra istituzione finanziaria, “liberandosi” del rischio. Attraverso questa istituzione (Società Veicolo), la banca recupera immediatamente i suoi soldi, incassa un profitto e può ricominciare ad offrire altri mutui e così via.
  • 20. Riassumiamo… Le banche americane e altre istituzioni finanziarie offrivano numerosi mutui “subprime”, cioè ad alto rischio. Questo perché: 1)  Il forte aumento dei prezzi delle case permetteva di coprirne i rischi 2)  Il processo di cartolarizzazione serviva per trasferire questo rischio ed ottenere altri soldi per continuare a concedere mutui.
  • 21. Riassumiamo… Per avere un’idea della portata di tale fenomeno, basti pensare che in California un raccoglitore di fragole messicano con un reddito annuo di 14.000$, che parlava poco e male l’inglese, ha ottenuto da una finanziaria legata a Washington Mutual un mutuo da 720.000$ per comprarsi casa. Storia tratta dall’Herald Tribune, 27-11-2008
  • 22. La cartolarizzazione Ora cerchiamo di capire come la Società Veicolo faceva affari.
  • 23. La cartolarizzazione Società Veicolo Mutuari Banca Mercati Internazionali La Società Veicolo emette delle obbligazioni legate ai mutui: cioè va al mercato finanziario e dice: “prestatemi dei soldi; in cambio vi garantisco che pagherò degli interessi usando i rate dei mutui che incasserò”
  • 24. La cartolarizzazione Investitori Mutuatari Banca Società Veicolo I mutuatari ripagano le rate alla banca, ad esempio ad un tasso pari all’8%. La banca aveva venduto i mutui alla società veicolo a cui, quindi, trasferisce le rate . La società veicolo a sua volta ha venduto titoli legati ai mutui agli investitori, e quindi pagherà loro gli interessi dovuti, per esempio il 4%. La società veicolo quindi trae profitto dalla differenza dei tassi, 8%-4%
  • 25. Le agenzie di rating A A A Questo processo è stato facilitato dal fatto che le agenzie di rating (che devono analizzare questi titoli e misurarne il rischio) hanno sottovalutato la rischiosità di questi investimenti e li hanno promossi “molto sicuri”.
  • 26. Quindi, questi titoli, promossi come investimenti sicuri, hanno raggiunto ogni angolo del sistema finanziario mondiale attraverso la cartolarizzazione.
  • 27. Da crisi locale a crisi sistemica
  • 28. Scoppia la crisi locale Il tutto sembrava funzionare perfettamente. Chi non aveva mai avuto la possibilità di comprare una casa ora poteva farlo, le banche e gli investitori facevano enormi profitti e il rischio sembrava distribuito talmente bene da sembrare quasi annullato. Ma qualcosa si blocca…
  • 29. Il mutuo si fa troppo caro… A partire dal 2004, i tassi di interesse americani iniziano a crescere 9 8 Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve 7 6 5 4 3 2 1 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 …e i mutui diventano sempre più costosi e difficili da ripagare
  • 30. …e la bolla scoppia Inoltre, nel 2006, la crescita dei prezzi delle case si ferma e, nel 2007, i prezzi iniziano cadere Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
  • 31. …e arrivano le prime perdite Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti “mutui subprime” ora iniziano a registrare delle perdite sempre più grandi. Concessione del mutuo Pignoramento e rivendita della casa Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA 2005 2006 2007 2008
  • 32. Da crisi locale a crisi sistemica Investitori Mutuatari banca Società Veicolo Ma con i mutuatari che non riescono a ripagare le rate e con la riduzione dei prezzi delle case, il flusso dei pagamenti alla base della cartolarizzazione si blocca.
  • 33. L’impatto della crisi Quindi i titoli fondati sulle rate dei mutui subprime cominciano a non far guadagnare quanto era atteso e cominciano a generare perdite. Prezzo in dollari dei titoli fondati sui mutui Fonte: FMI rapporto sulla stabilità finanziaria, Ott 08. Il loro valore di mercato si riduce drasticamente (nessuno li vuole comprare e tutti li vogliono vendere). Come si sente spesso dire quei titoli “non hanno più mercato”
  • 34. L’impatto della crisi Questi titoli erano stati comprati da banche ed istituzioni finanziarie in tutto il mondo, che iniziano a registrare grosse perdite. La crisi si estende all’intero sistema finanziario mondiale.
  • 35. L’impatto della crisi Quindi il nostro coltivatore di fragole messicano non riesce più a pagare le rate del suo mutuo da 720.000$. La finanziaria californiana gli pignora la casa che però ora vale solo 500.000$ Alla fine, attraverso la catena che abbiamo visto, ci perde pure la società norvegese che aveva comprato l’obbligazione legata al mutuo.
  • 36. L’aggravarsi della crisi: crisi di fiducia e crisi di liquidità
  • 37. L’effetto dei meccanismi che abbiamo descritto si vede già dall’estate 2007, quando scoppia la “febbre” sui mercati finanziari Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Questo grafico misura la tensione dei mercati finanziari e può essere considerato il termometro della crisi.
  • 38. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Vediamo che nell’estate 2007 quando si verificano le prime perdite sui titoli legati ai mutui subprime la tensione sale.
  • 39. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani La temperatura si mantiene alta per un anno.
  • 40. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Nel Settembre 2008 la febbre schizza in alto e scoppia la crisi nella forma in cui la conosciamo ora
  • 41. Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d’interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Ma in che modo la febbre che si è protratta per un anno ha contribuito a far scoppiare i mercati finanziari a Settembre?
  • 42. Crisi di fiducia Con le perdite sui titoli legati ai mutui, il mondo della finanza si è reso conto del fatto che quei titoli “sicuri” erano in realtà abbastanza rischiosi Con grande preoccupazione, tutte le banche del mondo si sono chieste: Quanti titoli “tossici” abbiamo comprato e quante perdite abbiamo? Quanti ne hanno comprati le altre banche e quante perdite hanno?
  • 43. Crisi di fiducia ? ? ? ? Tutto questo ha determinato una crisi di fiducia nel sistema finanziario. Le banche ormai non si fidavano più l’una dell’altra e quindi hanno smesso di prestarsi soldi a vicenda.
  • 44. Crisi di liquidità In questo contesto si scatena una crisi di liquidità Cos’è? Per fare un esempio che può riguardare ognuno di noi, è proprio come se l’impresa dove lavora Paola (nome di fantasia) ritardasse nel pagamento del suo stipendio. Se Paola avesse una rata del mutuo in scadenza, ora si ritroverebbe in crisi di liquidità fino a quando l’impresa non le pagherà lo stipendio.
  • 45. Crisi di liquidità Quindi Paola sarebbe in crisi di liquidità perché i soldi li ha in teoria, ma le mancano temporaneamente. Se questa situazione continuasse (ad esempio se l’impresa per cui lavora fallisse) Paola non potrebbe ripagare più il mutuo e quindi diventerebbe insolvente (da crisi di liquidità si passa ad una crisi di insolvenza).
  • 46. Crisi di liquidità Allo stesso modo, se ad esempio una banca ha bisogno di pagare dei creditori ma non ha questi soldi disponibili (perché magari li ha dati in prestito), la banca si trova in crisi di liquidità. In condizioni normali, la banca può prendere soldi in prestito da altre banche (cioè nel mercato interbancario) o sui mercati finanziari. Se però le banche e i mercati non si fidano e non prestano più soldi, la crisi di liquidità può diventare un problema molto serio.
  • 47. Crisi di liquidità Banche in crisi di liquidità Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Banche vendono titoli per ottenere liquidità Per continuare ad operare regolarmente, le banche in crisi cominciano a vendere le attività vendibili (proprio come Paola comincerebbe a rivendersi qualcosa per ripagare il mutuo…)
  • 48. Crisi di liquidità Ma le banche possono fare anche altro… Banche in crisi di liquidità Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Banche riducono i prestiti alle famiglie ed alle imprese Banche vendono i titoli per ottenere liquidità …oltre a vendere quello che possono, cominciano a ridurre il credito alle famiglie ed alle imprese
  • 49. Crisi di liquidità Tutto ciò è anche alla base del crollo delle borse finanziarie… Banche in crisi di liquidità Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Banche riducono i prestiti alle famiglie Banche vendono i ed alle imprese titoli per ottenere PASSIVO ATTIVO liquidità Capitale Proprio Peggiorano i bilanci delle banche Crollo delle borse … che peggiora ulteriormente i bilanci delle banche (altre perdite) …e così via.
  • 50. Crollano i colossi Le perdite legate ai mutui subprime e la spirale della crisi di liquidità hanno, in alcuni casi, portato in ginocchio alcuni tra i più grossi imperi finanziari. Lehman Brothers è fallita. Merrill Lynch è stata inglobata dalla Bank of America. AIG, Fannie&Freddie sono finite in amministrazione controllata dello stato. Bear Stearns è stata acquisita da JP Morgan Fortís è stata salvata dai governi del BENELUX Oltre ai grandi nomi sono fallite tante piccole banche ed istituzioni finanziarie.
  • 51. Gli interventi dei governi e delle banche centrali
  • 52. Gli interventi di governi e banche centrali Ma in tutto questo casino, cosa hanno fatto i governi per migliorare la situazione? L’intervento dei governi si è concentrato soprattutto nell’evitare che la crisi di liquidità portasse al fallimento delle banche. L’obiettivo primario è stato salvaguardare l’esistenza del sistema finanziario stesso.
  • 53. Gli interventi di governi e banche centrali Con la crisi di liquidità in atto, i primi interventi a sostegno dei mercati finanziari sono stati a carico delle banche centrali con politiche di riduzione dei tassi d’interesse e/o facilitando l’accesso al credito Tuttavia quando il livello della crisi si è aggravato nel Settembre 2008, è stato necessario anche un forte intervento da parte dei governi. Si è trattato di un intervento senza precedenti per l’ammontare dei soldi stanziati e perché la dimensione globale della crisi ha richiesto un forte coordinamento tra i governi.
  • 54. La dimensione dell’intervento dei governi 500mld € 625mld € 360mld € 770mld € N.B. soldi stanziati e non necessariamente già spesi 40mld €
  • 55. La dimensione dell’intervento dei governi Per dare un’idea della portata di tale intervento a livello nazionale basta confrontare quanto il governo inglese, americano ed italiano spendono per il salvataggio del sistema finanziario e quanto in istruzione e sanità. GRAN BRETAGNA Piano Spesa Pubblica per Salvataggio l’Istruzione 104mld€ Finanziario Spesa Pubblica 625mld€ per la Sanità 145mld€ Fonte Dati: OCSE e BBC
  • 56. La dimensione dell’intervento dei governi USA Piano Spesa Spesa Salvataggio Pubblica Pubblica Finanziario per la Sanità per l’Istruzione 770mld€ 818mld € 674mld € Fonte Dati: OCSE e BBC
  • 57. La dimensione dell’intervento dei governi ITALIA Piano Salvataggio Spesa Pubblica per la Spesa Pubblica in Finanziario Sanità 104mld€ Istruzione 67mld€ 40mld€ Fonte Dati: OCSE e Il Sole 24 Ore Il piano di salvataggio dell’Italia è molto limitato rispetto a quello degli altri paesi perché le perdite nel nostro sistema finanziario sono state minori. Infatti, le nostre banche hanno cartolarizzato pochi mutui subprime e non hanno comprato tanti titoli legati ai mutui.
  • 58. Ma perché concentrare così tanti soldi e sforzi su questi aspetti? Il fatto è che un fallimento delle principali banche, e la paralisi dei mercati finanziari avrebbe degli effetti devastanti su tutta l’economia. Crollo dei mercati azionari Fallimento delle banche Cala il valore dei risparmi delle aziende I nostri depositi Le piccole imprese hanno Le imprese riducono gli Licenziamenti diventano a rischio difficoltà ad ottenere prestiti investimenti Crollo della domanda di beni e servizi Recessione economica
  • 59. Ma in che modo questi soldi vengono spesi per aiutare le banche? 1) Una parte di tali fondi servono come garanzia per i prestiti tra banche e per i depositi dei cittadini 2) Un’altra parte vengono utilizzati per ricapitalizzare le banche
  • 60. 1) Il mercato interbancario Per affrontare il problema della mancanza di liquidità i governi europei hanno assicurato i prestiti che le banche si fanno l’una con l’altra (il mercato interbancario) Inoltre,le Banche Centrali hanno tagliato i tassi di interesse ed ampliato le possibilità di prestito per gli istituti finanziari in difficoltà. Questo significa che se una banca non riesce a restituire il prestito che le è stato dato da un’altra banca, tale prestito viene ripagato dallo Stato
  • 61. Oltre a garantire i prestiti interbancari I governi europei hanno inoltre deciso di garantire i depositi dei cittadini Questo ha diminuito il rischio che i correntisti si precipitassero presso le banche richiedendo i soldi depositati come ad esempio è successo la scorsa primavera per la banca inglese Northern Rock In Italia i depositi sono garantiti fino ad un massimo di 103.000 €, tale norma era già presente prima della riunione dei governi europei
  • 62. 2) La ricapitalizzazione Cosa significa che lo stato ricapitalizza le banche? Significa che lo stato dà dei soldi alle banche. In cambio le banche emettono nuove azioni che vanno allo stato. In questo modo lo stato diventa azionista della banca. Cioè lo Stato diventa proprietario di una parte, o in alcuni casi tutta, la banca.
  • 63. Gli effetti della ricapitalizzazione sono: 1)  Rafforzare la base di capitale delle banche, che era stata erosa dall’evolversi della crisi, allontanando così il rischio di un fallimento 2) Aumentare la liquidità delle banche consentendone la normale operatività
  • 64. Tipi di intervento L’importanza di salvare il sistema finanziario non implica però che questo avvenga ad ogni condizione Quali sono, per esempio, le condizioni che i Governi possono imporre in cambio degli aiuti alle banche con i soldi dei cittadini?
  • 65. Tipi di intervento Il Governo può chiedere: •  che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti •  di limitare il pagamento del bonus ai manager. La Gran Bretagna l’ha fatto, gli USA no. (Ad es. JP Morgan negli Stati Uniti ha ricevuto aiuti statali per 10mld$ e quest’anno distribuirà 10,5mld$ in bonus)
  • 66. Tipi di intervento Il Governo può chiedere: •  che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti •  di limitare il pagamento del bonus ai manager. •  di sedere nei consigli di amministrazione delle banche Potendo quindi influenzarne e controllarne il comportamento
  • 67. Tipi di intervento Il Governo può chiedere: •  che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti •  di limitare il pagamento del bonus ai manager. •  di sedere nei consigli di amministrazione delle banche •  che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie. Questo è un punto cruciale per limitare l’impatto che la crisi può avere sull’economia reale
  • 68. Tipi di intervento Il Governo può chiedere: •  che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti •  di limitare il pagamento del bonus ai manager. •  di sedere nei consigli di amministrazione delle banche •  che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie. In Italia non c’è stata ancora nessuna ricapitalizzazione con soldi dello Stato, ma il governo ha stanziato 40mld€ per ricapitalizzare le banche che si trovino in difficoltà.
  • 69. Tipi di intervento Il Governo può chiedere: •  che le banche paghino i dividendi allo Stato prima che agli altri azionisti •  di limitare il pagamento del bonus ai manager. •  di sedere nei consigli di amministrazione delle banche •  che le banche usino i soldi che lo Stato dà per dare prestiti ad imprese e famiglie. Il decreto del governo prevede che, in caso di intervento, il pagamento degli stipendi dei manager dovrà sottostare ad un codice etico
  • 71. Contagio dell’economia reale Purtroppo, la crisi finanziaria è ormai diventata una crisi economica la cui entità e durata è ancora incerta Anche in Italia, i dati economici più recenti non sono incoraggianti. ore di cassa integrazione ordinaria +253% disoccupazione +9% produzione industriale -6.9% ordinativi -12.2% Fonti: ISTAT e INPS
  • 72. Conclusione Come vediamo anche se la crisi finanziaria ha colpito l’Italia in misura limitata, la crisi economica inizia a farsi sentire in maniera pesante Questo è dovuto alla forte integrazione che c’è tra le economie mondiali. Quindi se una crisi colpisce fortemente dei paesi che sono economicamente legati a me, alla fine la crisi iniziale si ripercuote anche sul mio paese in maniera indiretta.
  • 73. Conclusione Per questo è necessario che l’intervento dei vari governi sia coordinato a livello internazionale ed in particolare europeo Inoltre per uscire dalla crisi é ora fondamentale una politica economica coraggiosa da parte dei governi che stimoli l’economia attraverso la leva fiscale, cioé riduzione delle tasse sui cittadini e sulle imprese ed aumento degli investimenti pubblici.
  • 74. Grazie! commenti@quattrogatti.info www.quattrogatti.info Le fonti dei dati e note bibliografiche sono reperibili sul nostro sito.