Come preparare ed allenare il team al lavoro agile e a superare questo periodo di lavoro in remoto forzato.
I leader e i manager responsabili di un team di lavoro hanno l'opportunità di supportare i propri collaboratori oggi per evitare le criticità di domani, soprattutto in un contesto di grande cambiamento come quello attuale.
Ma come fare? Nella presentazione troverete qualche spunto in merito a quali temi sono più rilevanti.
1. Roberto Locatelli
Programma di allenamento per
lo smart leader
Dalla cultura del controllo a quella dell’autonomia
EXPERIENCE GROWTH
2. Il passaggio al lavoro agile prevede un setting
mentale differente rispetto a quello cui siamo
abituati.
I nostri collaboratori sono lontani e non li possiamo
controllare.
Che fare?
3. Smart working
Il lavoro agile prevede una
flessibilità di tempi e spazi di lavoro.
Nell’ideale di smart working, infatti,
si può lavorare in ufficio, al bar, a
casa, fare meeting in spiaggia o al
circolo sportivo.
4. Effetti del
lockdown
2 conseguenze:
• spinge le aziende ad adottare
processi di remotizzazione 🙂
• costringe molti lavoratori a stare
a casa, con una forte limitazione
dei contatti e senza mezzi e
preparazione adeguata 🙁
8. Dare fiducia e
attivare la delega
Il primo step è la costruzione di un rapporto di fiducia
professionale tra il responsabile e i suoi collaboratori.
Per dare e chiedere fiducia è necessaria una grande
autorevolezza e una buona propensione al rischio,
possibile solo in un’organizzazione che premia
comportamenti di questo tipo.
Successivamente cominciare a delegare parte delle
responsabilità.
La domanda è: cosa ho fatto oggi per valorizzare il
mio collaboratore?
9. Coinvolgere
La partecipazione al processo decisionale
è uno degli elementi più motivanti,
soprattutto quando si lavora in remoto.
Le persone si sentono molto più
impegnate in una decisione se
partecipano al processo decisionale.
La domanda è: i miei collaboratori hanno
dato un contributo alla decisione finale?
10. Aiutare i propri
collaboratori a fare
ciò che sanno fare
meglio
Ogni persona ha il suo talento e
rapportarsi con tutti allo stesso modo
potrebbe non essere la soluzione migliore.
È compito del leader stimolare i
collaboratori a esprimere al massimo i
propri talenti.
La domanda è: quali competenze ci sono
nel mio team e come le sto valorizzando?
11. Stimolare il non
convenzionale
In una situazione di grande incertezza e di rapidi
cambiamenti, non possiamo pensare di risolvere
problemi nuovi con metodi antichi. Premiare la
creatività e il pensiero non convenzionale dovrebbe
essere una delle azioni principali del leader.
+ SPERIMENTAZIONE
+ PROPENSIONE AL RISCHIO
- PUNIZIONE DELL’ERRORE
La domanda è: qual è il livello di creatività e
capacità di problem solving nel mio team?
12. Usare il rinforzo
positivo per
motivare le persone
Chi fa, sbaglia. Se un collaboratore viene solo
punito per i suoi errori diventerà più bravo… a
evitare le punizioni.
Ciò che permette di crescere come persona e
come lavoratore è avere dal leader una guida
per capire la direzione giusta, attraverso
riconoscimenti, gratificazioni e responsabilità
guadagnate sul campo.
La domanda è: come gestisco la meritocrazia
all’interno del mio team?
13. Incoraggiare
l’autonomia
Il passaggio da uno stato di dipendenza ad uno
stato di autonomia è un passaggio indispensabile
in una situazione di smart working.
Persone diverse hanno diversi livelli di autonomia
professionale. Il responsabile del team ha il dovere
di supportare e dare maggiore aiuto a chi ne ha
bisogno.
Per arrivare a ciò, sono necessari tutti gli step
precedenti e… tanto allenamento.
La domanda è: qual è il livello di autonomia dei
miei collaboratori?