1. Futurismo
Movimento culturale che
nasce in Italia e si diffonde in
tutta Europa nei primi
decenni del Novecento,
influenzando, con la sua
carica di innovazione, tutte le
espressioni artistiche, dalla
letteratura alla pittura,
scultura, architettura, teatro,
musica, e addirittura la
cucina.
2. Fondatore del movimento fu Filippo
Tommaso Marinetti, che nel 1909
pubblicò il «Manifesto del
Futurismo» sul giornale francese “Le
Figaro”, nel quale individuava le
idee fondamentali su cui si basava il
nuovo modo di concepire l’arte.
3. Un’epoca di grandi cambiamenti
Siamo nei primi anni del 1900, un
periodo di grandi cambiamenti
sociali, economici e culturali;
l’industria fa passi da gigante, ci
sono tante nuove invenzioni che
diventano un bene comune ( motore
a scoppio, automobile, elettricità,
elettrodomestici…) e nasce la
società di massa. Per esprimere
questi cambiamenti epocali nel
Manifesto si esprime l’idea di voler
distruggere tutto ciò che appartiene
al passato, la cultura tradizionale, le
biblioteche, i musei, che non
riescono ad esprimere più i tempi
nuovi e sono legati al passato.
4. Dal «Manifesto...»
«Noi vogliamo cantare
l'amor del pericolo,
l'abitudine all'energia e
alla temerità.»
I futuristi partivano dal
presupposto che tutta la
realtà fosse in continuo e
costante cambiamento e che il
progresso fosse un aspetto
fondamentale della modernità,
per cui consideravano inadatto
ad esprimere i nuovi tempi il
vecchio modo di fare arte e
sentivano il bisogno di
sostituirlo con un linguaggio
nuovo, il linguaggio del futuro.
5. «Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno
elementi essenziali della nostra poesia.»
Il desiderio di ribellione anima
l’intero movimento, che si scaglia
contro la cultura precedente
considerandola negativamente
e rifiutando le sue espressioni,
come il Romanticismo
esasperato (Uccidiamo il chiaro
di luna- Contro Venezia
passatista), biblioteche, musei,
avvertiti come simboli di una
cultura statica, non rivolta al
futuro.
6. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa,
l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento
aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto
mortale, lo schiaffo ed il pugno.
I futuristi vogliono
manifestare la bellezza
della velocità e di tutto
ciò che esprime
movimento contro la
stasi, l’energia vitale, lo
slancio e per questo
esaltano i nuovi mezzi
di trasporto e
comunicazione: la
motocicletta, le
locomotive, l’aereo a
reazione, ….
7. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è
arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della
velocità
8. Noi canteremo le locomotive dall'ampio petto, il
volo scivolante degli areoplani.
9. I Futuristi esaltano la bellezza nuova della modernità,
incarnata attraverso l’immagine dell’automobile da corsa, che
viene definita “ più bella della Vittoria di Samotracia”; quindi il
prodotto dell’industria moderna supera un’opera classica
ritenuta finora un modello da imitare.
10. Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igiene
del mondo-il militarismo, il patriottismo, il
gesto distruttore
11. Futurismo e Fascismo
Molti studiosi hanno messo in
evidenza alcune
caratteristiche comuni tra
queste due correnti presenti in
Italia nella prima metà del
‘900.
In realtà, accanto ad aspetti
comuni, come ad esempio
l’esaltazione della forza, del
vigore e dello slancio vitale, ci
sono anche degli aspetti
contrastanti.
Ad esempio, mentre il
Fascismo esaltava il
passato prendendo spunto
dalla grandezza dell’antica
Roma imperiale, in cui
trovava un riferimento fisso
e una simbologia del
potere, il Futurismo
rinnegava il passato,
arrivando addirittura ad
affermare di volerlo
distruggere.
12. Distruggiamo la sintassi, immaginazione senza fili, parole in libertà
Per esprimere i nuovi valori della modernità i
vecchi codici risultano non adeguati e si
avverte la necessità di utilizzare delle
modalità diverse per la comunicazione,
andando a distruggere i canoni del passato,
le formule della tradizione e sperimentare
un linguaggio nuovo.
Si arriva addirittura alla rottura delle strutture
tradizionali, a partire dalla sintassi e dalla
costruzione logica della frase, abolendo
tutto ciò che risulta non essenziale, come
aggettivi, pronomi, ed altre categorie
grammaticali, conservando solo nomi e
verbi, peraltro all’Infinito. Al posto della
punteggiatura i segni matematici e musicali
e i legami tra le parole in modo analogico.
Molto utilizzate parole onomatopeiche.
14. La pittura futurista
Anche in pittura il Futurismo elabora il suo
manifesto con delle linee guida. Esso fu redatto
dai pittori Boccioni, Balla, Carrà, Severini, che
individuarono il principio base della pittura nel “
dinamismo”. Per esprimere la realtà in
movimento bisognava usare nuove forme ed
individuare le linee-forza, cioè quelle linee che
comunicano la sensazione ottica di movimento.
“ Tutto si muove, tutto corre, tutto volge
rapido”…
“Una figura non è mai stabile davanti a noi
ma… per la persistenza dell’immagine nella
retina le cose in movimento si moltiplicano,
susseguendosi nello spazio. Così un
cavallo da corsa non ha quattro gambe. Ne
ha venti!”
Questo principio si può riconoscere
nell’opera di G. Balla “ Dinamismo
di un cane al guinzaglio”, che
sfrutta il principio della tecnica
cinematografica delle varie
immagini accostate, come si può
vedere sia per le zampe del
cagnolini, sia per il fruscio della
veste della signora, sia per il
guinzaglio in varie posizioni.
15. Dal dinamismo all’aeropittura
I pittori futuristi arrivarono a concepire
«l’aeropittura», cioè una
riproduzione della realtà attraverso
punti di vista e prospettive che
cambiano continuamente, in
particolare guardando la realtà
dall’alto come da un aeroplano in
volo. La prospettiva aerea si
sostituisce a quella terrestre e tutto è
velocità. Questo concetto viene
espresso in un’opera di Dottori
“ Primavera umbra”, in cui gli
elementi caratteristici della dolce
regione, il verde dei prati, il rosso dei
tetti il blu dei colli lontani girano
intorno ad un vortice al cui centro
appare il lago Trasimeno, in cui si
specchiano il cielo e le nubi rosate.
16. La scultura futurista
Anche nella scultura troviamo
un’opera che rappresenta lo
spirito futurista: “ Forme
uniche della continuità nello
spazio” di U. Boccioni: la
forma umana, in veloce
movimento, mentre ha già
raggiunto una posizione e si
accinge a procedere oltre, è
ancora presente nella nostra
retina perché il moto è
continuo e noi lo percepiamo
in sintesi.