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COME FUNZIONA IL VOSTRO
                 MAGAZZINO?

                           WAREHOUSE ANALYST
Per informazioni:

SIMCO Srl                                                Relatore: Marco Cernuschi
Marco Cernuschi
Via Durando 38 Milano                                   Relatore: Cesare Cernuschi
Tel. 0239325605 – Fax 0239325600
E-mail m.cernuschi@simcoconsulting.it
www.simcoconsulting.it


                          WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?        1
Agenda del workshop


 IL PROCESSO DECISIONALE
E IL CONTESTO COMPETITIVO




                      L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO
                           E LE FUNZIONI DI
                    PIANIFICAZIONE E CONTROLLO




                                               IL WAREHOUSE ANALYST




                WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   2
Come si prendono le decisioni in azienda?
             “75% dei manager prendono decisioni basandosi su
             informazioni incomplete e non aggiornate” (CFO Magazine)

             “Mediamente un’azienda spende 120 gg/uomo all’anno in
             pianificazione e budgetting per ogni 50 milioni di euro di
             fatturato” (Hackett Group)

             “Le aziende utilizzano mediamente il 7% delle
             informazioni che possiedono al fine di informare solo il
             5% del personale.” (Gartner Group )


                       LE CONSEGUENZE ...
                                   INEFFICIENZE

                               AUMENTO DEI COSTI

                  MANAGEMENT NON ABBASTANZA INFORMATO

                              OPPORTUNITÀ PERSE


              … PERDITA DI COMPETITIVITÀ!!
           WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?            3
Come si prendono le decisioni in azienda?
  “Siamo vittime di un'alluvione di informazioni e, al tempo stesso, di una carestia di
                                      conoscenza”
              Rutheford D. Rogers, The New York Times - 25 febbraio 1998

 In Azienda normalmente si “soffre” per un eccesso di dati che talvolta possono
                             disorientare in quanto:


  •   Non sono strutturati
  •   Non hanno la frequenza e la tempestività adeguata
  •   Non sono integrati (ogni sistema informativo aziendale ha un proprio
      sistema di reporting fine a se stesso)
  •   Sono riprodotti su supporti inadeguati (tabulati, stampe e videate
      statiche, etc.)

Il rischio e’ di ignorarli perché non significativi e/o onerosi da interpretare

                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?           4
L’evoluzione del contesto competitivo

                        Dimensioni del      Prevalenza sul      Concorrenza                            Fattore
                                                                                 Fattore scarso                       Risorse Umane
                           mercato          mercato della        basata su                           abbondante
 Prima Rivoluzione                                                Scarsa                                                Know-How
                       Locale Nazionale         Offerta                             Tecnologia        Manodopera
     industriale                                                concorrenza                                              artigianale
Seconda Rivoluzione       Nazionale                                              Energia Materie                          Elevata
                                                Offerta             Costi                               Capitali
     industriale         Multinazionale                                               prime                           specializzazione
                                                                                 Risorse Umane
Competizione globale       Mondiale            Domanda             Qualità                            Tecnologia         Empowerment
                                                                                   qualificate


                         Ruolo della
                                             Stile
                       manodopera non                        Pianificazione       Controllo            Flessibilità        Innovazione
                                          manageriale
                         qualificata
                                                                                  Diretto ed
                                                                                                   Notevole (prodotti       Modesta
 Prima Rivoluzione                                            Semplice             efficace
                          Importante       Autoritario                                           semi-artigianali piccoli garantita dalla
     industriale                                           (ambiente statico)      (poche
                                                                                                           lotti            creatività
                                                                                  variabili)
                                                                                                                              Modesta
                                          Organizzazio
Seconda Rivoluzione                                                                               Scarsa (prodotti di      guidata dalla
                          Importante      ne gerarchica       Finanziaria       Costi e ricavi
    industriale                                                                                   serie, grossi lotti)     riduzione dei
                                           per funzioni
                                                                                                                               costi
                                           Processi e
                                                              Complessa          Costi, tempo,                              Elevata
                                            relazioni                                            Elevata (prodotti con
Competizione globale   Quasi inesistente                      (ambiente            qualità,                                guidata dal
                                         cliente/fornito                                          rapido ciclo di vita)
                                                              dinamico)         innovazione…                                mercato
                                                re


                                 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                           5
La decisione come risposta

L’attenzione all’operatività domina il tempo del manager: La maggior parte del tempo
trascorso dal management in riunioni è dedicato alla discussione di problemi operativi e non
strategici. Si preoccupano sempre del come e non del cosa


Decisione reattiva e non proattiva: Proprio per questa attenzione all’operatività si crea la
tendenza a scivolare in un tipo di management reattivo anziché proattivo. Il profilo dell’azienda
comincia ad essere disegnato da forze esterne, anziché dal proprio management


Niente crisi… niente decisioni: Un andamento positivo è un altro ostacolo che impedisce la
proattività. L’esigenza di riflettere sulla propria direzione si pone di solito dopo una crisi


Strategia quantitativa e non qualitativa: La base di quasi tutti i sistemi di pianificazione
aziendale oggi esistenti è costituita da dati generati all’interno, di natura fortemente
quantitativa e prettamente storica. Questo tipo di pianificazione non fa nulla per cambiare il
“look” o la composizione dell’azienda in termini di prodotti, di mercati e di clienti.


                          WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?               6
Il processo decisionale
 Una decisione non è quindi solo una scelta puntuale tra le alternative, ma è un processo
 con cui un soggetto (persona/gruppo) attiva e seleziona un comportamento organizzativo
 tra diverse alternative.
                                                                          Generazione delle alternative e
                                                                             valutazione degli effetti

Innesco, percezione del
 problema/opportunità                                         Design
                                                          (Studio di fattibilità)



       Intelligence                                                                                              Choice
      (Indagine sulla realtà)                                                                                 (Presa di decisione)




                                       Review                                  Implementation
                                  (Controllo dei risultati)                    (Attuazione della decisione)

                                                                                                              Programmazione e
 Misura del risultato e                                                                                          realizzazione
Confronto con gli obiettivi

                                  WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                            7
Il processo decisionale: problemi


 PRESENZA DI MOLTI ATTORI



 ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO


 INDICATORI PER IL CONTROLLO DEI RISUTATI



 TRADE-OFF TRA GLI OBIETTIVI



        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   8
La presenza di molti attori

Come abbiamo già visto, quando si prende una decisione in azienda la si prende in un
contesto organizzativo quindi attenzione spesso esisterà una distinzione tra:
•Chi stabilisce gli obiettivi (colui che stimola la presa di decisione)
•Chi opera per il raggiungimento degli obiettivi avendo a disposizione determinate
risorse (decisore)
•Qualunque altra persona che opera nello stesso contesto organizzativo


Quindi per queste distinzioni possono nascere conflitti tra:
•Obiettivi aziendali e obiettivi dell’individuo (remunerazione, carriera, prestigio)
•Le diverse unità organizzative (metafore “L’azienda come palo” e “L’azienda come
squadra”)
•I diversi individui (armonizzazione dell’organizzazione ed eventualmente dell’MBO)




                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?           9
Orizzonte temporale di riferimento

Per ben impostare il Sistema decisionale aziendale bisogna fare attenzione a:
•Tener presente sempre che la prima finalità di un’impresa è la sopravvivenza
nel tempo più lungo possibile (teoricamente infinito) successivamente (e di
conseguenza) vengono tutti gli altri obiettivi
•Non far più affidamento sulle certezze (la teoria della “Razionalità completa”
dell’economia classica ) ma rendersi conto che ci muoviamo in un sistema
turbolento (H.H. Simon teoria della “Razionalità limitata”) e con risorse scarse
(sempre più scarse)
•Esiste un rischio di conflitti tra obiettivi di breve e quelli di medio/lungo termine
in situazioni di turbolenza e scarsità di risorse
•Una pianificazione troppo incentrata sui numeri scoraggia l’assunzione di
rischi. Alcuni importanti studiosi attribuiscono la perdita di competitività americana al
sistema di management quantitativo (come ad esempio i controlli di redditività
finanziaria basati sul ROI). <<Questo sistema - a loro giudizio - determina un
orientamento di breve termine e la tendenza a rifuggire dai rischi>>
•L’utilizzo di strumenti di supporto alle decisioni troppo orientati al breve
periodo

                     WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?               10
Indicatori per il controllo dei risultati

Gli indicatori consentono il collegamento tra gli obiettivi e l’azione ma questo provoca un
problema di percezione dell’indicatore stesso.
Esempio – Indicatore del livello di servizio
      Due indicatori diversi hanno effetti diversi sul comportamento delle persone che
      devono raggiungere l’obiettivo “Livello di servizio”:
             •N° ordini evasi/N° ordini totali = viene data la precedenza agli ordini più piccoli
             •N°Q.tà evasa/Q.tà ordinata = viene data la precedenza agli ordini grandi
             •N° righe evase in tempo/N° righe ordinate = focus sulla puntualità


In generale un obiettivo (ne daremo più di una definizione e classificazione) è definito da
4 elementi:
             •Fine o scopo perseguito
             •Metrica utilizzata
             •Traguardo da raggiungere
             •Tempo di realizzazione

                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                  11
Trade-Off tra gli obiettivi

                                                                             Posso stare sopra il livello di
                                                                             trade-off solo innovando la mia
Livello Obiettivo 2


                                                                             Azienda (in realtà non supero il trade-off
                                                                             ma lo sposto più in alto



                                                                             Sono sul livello di trade-off tra i due
                                                                             obiettivi; migliorarne uno significa
                                                                             comunque peggiorare l’altro


                                                            Livello del trade-off



                                                                         Livello Obiettivo 1

                      Se sono sotto il livello di trade-off non      Esempi di trade-off:
                      vi è una relazione stretta tra i due
                                                                     •Breve termine Vs Lungo termine
                      obiettivi e quindi posso migliorarli
                      entrambi                                       •Rendimento Vs Rischio
                                                                     •Livello delle scorte Vs Livello di servizio

                                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                       12
La metafora del buon marinaio

Un buon marinaio ha in se tutte le doti per esser un buon
manager:
•sa dove andare e quando deve arrivare
•sa prevedere le situazioni del vento e del mare
•conosce il comportamento della sua barca e del suo equipaggio

•sa calcolare opportunamente la rotta, i tempi e le modalità di
percorrenza
•sa come e dove informarsi su quanto troverà lungo il tragitto
(correnti, secche, rocce affioranti, caratteristiche e distanze dei
porti)
•la sua barca possiede molti strumenti che lo aiutano nella
navigazione (strumenti per la posizione, la direzione, la velocità),
sa predisporli e utilizzarli correttamente




                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   13
E… se fossimo in regata?

Il governo dell’imbarcazione diventa poi ancora
più complesso se si tratta di una regata.
IN QUESTO CASO UNA NAVIGAZIONE
PERFETTA FINO AL TRAGUARDO NON SARÀ
COMUNQUE UN SUCCESSO SE QUALCUNO
SARÀ ARRIVATO PRIMA.

Il buon marinaio come si comporterà?
•Dovrà migliorare continuamente le caratteristiche dell’equipaggio e dell’imbarcazione
in modo che le loro prestazioni siano tra le migliori in assoluto
•Dovrà conoscere i punti di forza e di debolezza della sua barca e degli avversari
•Dovrà stabilire una condotta di regata flessibile e vincente


   QUINDI DOVRA’ UTILIZZARE AL MEGLIO TUTTI GLI STRUMENTI CHE
      HA A DISPOSIZIONE PER IL GOVERNO DELL’IMBARCAZIONE


                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?             14
Il sistema tradizionale di reporting

Il sistema di reporting tradizionale presenta alcuni limiti che nell’attuale scenario
competitivo diventeranno sempre più rilevanti:
•INCAPACITÀ DI SINTETIZZARE I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO come la qualità, il
livello di servizio, il grado di innovazione, il time to market, l’immagine, apporto delle Risorse
Umane alla competitività aziendale, un carattere eccessivamente contabile delle
informazioni che pone un focus quasi esclusivo sui risultati economico-finanziari
•ENFASI ECCESSIVA SUL BREVE PERIODO che non permette di accrescere la capacità
dell’azienda di analisi interpretativa e quindi di apprendimento sui fenomeni attuali che
possono influenzare le performance future
•GESTIONE SETTORIALE trascurando così le numerose interazioni che legano tre loro le
varie unità organizzative non riuscendo a gestire così l’azienda per processi
•SISTEMA “A CONSUNTIVO” E SOLO PER POCHE PERSONE che comporta valutazioni
incomplete, tardive e ormai inutili




                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                  15
Il “nuovo” reporting direzionale: finalità

Il reporting direzionale è quell’insieme di rendiconti, tabelle e grafici opportunamente
strutturati per area di responsabilità, che mettono a confronto i dati consuntivati con quelli
programmati, al fine di evidenziare il rispetto degli obiettivi programmati alla direzione ed
al management, identificare le eventuali cause di scostamento, favorire l’adozione di
azioni correttive e di conseguenza valutare le prestazioni dei responsabili.



Un buon sistema di reporting, impostato secondo le esigenze più attuali, deve poter
raggiungere due principali risultati:
    • segnalare alla direzione (tempestivamente e in modo completo e facilmente
      comprensibile) se l’azienda è in linea con gli obiettivi di redditività, costi e
      performance stabiliti in sede di budget
    • fornire la base solida e condivisa per la valutazione delle prestazioni
      manageriali e quelle dei fornitori o degli outsourcer




                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?               16
Il reporting come mezzo d’apprendimento

  Appare chiaro come il sistema di reporting, inteso nella sua più moderna accezione,
  favorisca lo sviluppo nell’azienda de “l’apprendimento organizzativo”.



                  ELABORAZIONE                                                      CONTROLLO
 DEFINIZIONE                             ATTIVITA’ DI           RILEVAZIONE
                  DEI PROGRAMMI                                                     OBIETTIVI E
DEGLI OBIETTIVI                           GESTIONE              DEI RISULTATI
                     D’AZIONE                                                        RISULTATI




                                                        Feedback a sistema chiuso

                                  Feedback a sistema aperto

  Il costante monitoraggio degli indicatori chiave (KPI) permette di controllare
  l’andamento (Gap analysis) e di confrontarli (benchmarking) al fine di presidiare lo
  svolgimento del business aziendale ed il proseguimento delle strategie coerenti con
  la mission.

                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                 17
Miglioramento continuo e ITC
L’esperienza ci ha insegnato che se non si effettuano misurazioni è molto difficile migliorare e
che ogni volta che lo si fa si ottengono dei vantaggi operativi concreti per la competitività.
I principali driver di un magazzino sono le produttività, i tempi di attraversamento e
l’accuratezza del lavoro eseguito; è necessario monitorarli per intervenire nel caso si dovessero
verificare delle situazioni critiche. Sapere correlare il livello delle prestazioni a specifici aspetti
operativi (es: il flusso complessivo delle richieste, la dimensione degli ordini e così via)
permette di gestire nel modo migliore le risorse, fronteggiare le emergenze, indirizzare
determinate politiche commerciali, attivare azioni di miglioramento continuo.


      RISULTA NECESSARIA UNA TECNOLOGIA CHE SIA IN GRADO DI
     COLMARE LA LACUNA ESISTENTE FRA L’ACCUMOLO DEI DATI E LA
                      LORO COMPRENSIONE




                            WhareHouse Analyst
                            WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                  18
Agenda del workshop


 IL PROCESSO DECISIONALE
E IL CONTESTO COMPETITIVO




                      L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO
                           E LE FUNZIONI DI
                    PIANIFICAZIONE E CONTROLLO




                                               IL WAREHOUSE ANALYST




                WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   19
Incidenza dei costi logistici sul fatturato

          Andamento dei costi logistici medi negli anni
         (incidenza percentuale sul fatturato aziendale)
                        (US, H.W. Davis, 2005)



                                                                              8,5

                                                                              6,5




                                                                  H.W. Davis 2005

            WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                20
Incidenza dei costi logistici sul fatturato

                                Incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale
                                               (US, H.W. Davis, 2005)


        al crescere del valore dei materiali                          al crescere della dimensione aziendale
12,0%                                                                12,0%

         10,2%
10,0%                                                                10,0%
                                                                              8,4%
                         7,9%
8,0%                                                                 8,0%

                                                                                           6,1%             5,6%
                                           5,6%
6,0%                                                                 6,0%
                                                                                                                             5,1%

4,0%                                                                 4,0%
                                                          2,5%
2,0%                                                                 2,0%


0,0%                                                                 0,0%
        <3.2 €/kg   da 3.2 a 10 €/kg   da 10 a 32 €/kg   > 32 €/kg           <160 M€   da 160 a 400 M€ da 400 a 1000 M€    > 1000 M€




                                                                                                        Elaborazione da H.W. Davis 2005

                                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                             21
Incidenza dei costi logistici sul fatturato
               Decomposizione dei costi logistici
                        US (H.W. Davis, 2005)
                                     warehousing     inventory
                                     trasportation   administration


                       9,9%
                                                     22,0%




               44,7%



                                                                 23,4%




                                                                         H.W. Davis 2004-05, Vignati 2002

           WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                     22
I requisiti da soddisfare
                     Aumento della complessità operativa
                     •   Aumento dei codici e della velocità di obsolescenza (in 15 anni
                         + 50-70% per le aziende di produzione; + 30-40% per quelle di
                         distribuzione)
 FATTORI LOGISTICI

                     •   Aumento del numero di spedizioni
                     •   Aumento del numero di righe da evadere
                     •   Diminuzione dei lead time di consegna
                     •   Aumento delle consegne urgenti
                     •   Frammentazione dei canali distributivi
                     •   Aumento delle informazioni da gestire, da trasmettere e da
                         associare agli ordini e alle merci
                     •   Aumento delle produzioni e degli ordini personalizzati
                     •   Diminuzione fisiologica dei livelli di scorta delle merci
                     •   Necessità di gestire i lotti e la deperibilità del prodotto
GENERALI
FATTORI




                     •   Scarsa prevedibilità dello scenario economico
                     •   Scarsità e costo elevato delle superfici e delle opere
                     •   Costi elevati dei mezzi e delle attrezzature di handling


                             WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?      23
I requisiti da soddisfare
quali caratteristiche?

                         •    elevata produttività di mezzi e persone;




                                                                                                         123 123
                         •    elevata saturazione degli spazi con buoni livelli di selettività;                    Fattori di
                         •    capacità di dominare le urgenze e le pianificazioni difficili;                       costo
                         •    elevata flessibilità operativa;
                         •    accuratezza del prelevato e degli inventari;
                         •    elevata velocità di risposta alle sollecitazioni degli utenti;                       Fattori di
                         •    tempestività ed affidabilità di comunicazione delle informazioni;                    servizio
                         •    diminuzione dei tempi di attraversamento del magazzino;



                             AUTOMAZIONE DELL’ HANDLING              AUTOMAZIONE DELLA GESTIONE




                               Lunghi tempi di realizzazione            Tempi di realizzazione + brevi
                                   Elevati investimenti                   Investimenti + contenuti



                                                 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                 24
I principali fattori di servizio da soddisfare
• Ascoltare attentamente i clienti e non dare mai nulla per scontato ed
  evitare di impiegare risorse nella direzione sbagliata.
• Indagine Simco per una grande multinazionale con linee di prodotto
  diversificate.

Graduatoria delle prestazioni giudicate più importanti
                                                                                             G r a d u a to r ia
                          T IP O L O G IA S E R V IZ IO                                  L in e a d i p r o d o tto
                                                                                     A         B           C       M e d ia
a   V e lo c ità d i c o n s e g n a
                                                                                     5         3          5         4 ,3
b   A ff id a b ilità d a ta d i c o n s e g n a
                                                                                     1         1          3         1 ,7         Velocità di risposta         %
c   C o m p le te z z a d e lla c o n s e g n a
                                                                                     4         4          1         3 ,0      Meno di 4 ore                  23%
d   Q u a lità d e lla c o n s e g n a
                                                                                     2         5          4         3 ,7      Stesso giorno                  40%
e   S e rv iz i c o m p le m e n ta ri (p ltz p e rs o n a liz z a ta , c a m io n
                                                                                     7         7          7           7
                                                                                                                              Un giorno                      19%
    s p e c ia li, e c c ...)
f   L o g is tic a d e i re s i
                                                                                                                              da 2 a 4 giorni                11%
                                                                                     6         2          6         4 ,7
                                                                                                                              Da 4 giorni a 1 settimana      3%
g   Im b a lla g g io & id e n tific a z io n e d e l p ro d o tto
                                                                                     3         6          2         3 ,7      Oltre 1 settimana              4%

                                                                                                                              Fonte: Warehouse Operations trend, 2006




                                                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                                 25
Come controllare e migliorare le prestazioni
 Per dominare la complessità e ottimizzare il ciclo distributivo si possono
 impiegare sofisticati strumenti così strutturati:


 TRANSPORTATION MANAGEMENT                        D.C. MANAGEMENT
 •    Transportation Management                   •   Warehouse Management
 •    Transportation planning and execution       •   Slotting optimisation
 •    Logistics Gateway                           •   Labor Management
 •    Fleet Management                            •   Billing Management
 •    Audit, Payment & Claims                     •   Supplier Enablement
 •    Appointment Scheduling                      •   Hub Management
 •    Yard Management


     Sono strumenti molto costosi (parecchie centinaia di migliaia di Euro) che
     sono giustificati per grandi gruppi multimagazzini.
     Per questo motivo dobbiamo agire sul piano organizzativo, con
     approccio e strumenti appropriati.


                          WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   26
Come controllare e migliorare le prestazioni
 Per migliorare qualsiasi attività è necessario conoscerla molto bene,
 soprattutto se è un’attività complessa…. e abbiamo visto che il magazzino
 diventa sempre più un’attività complessa.


   individuare i processi
         identificare i più importanti (es. preparazione ordini)
         individuare le prestazioni da controllare (es. produttività, lead time)
         individuare i fattori condizionanti (es. tipo prodotto, tipo cliente)
         scoprire dove vengono assorbite le maggiori risorse (es. personale)
         quantificare i parametri di prestazione
   definire la struttura del costo
         per macroprocessi
         per singole attività




                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?        27
Individuare e formalizzare i processi

La formalizzazione dei processi mediante flow-chart e/o procedure operative
non è un vezzo burocratico ma uno dei passi più importanti di un percorso di
corretta organizzazione aziendale.
Infatti:
   • incentiva il confronto e l’analisi critica
   • indica con precisione la corretta modalità d’effettuazione (non lascia
       spazio a libere interpretazioni)
   • evidenzia i momenti decisionali critici del processo

E’ indispensabile formalizzare almeno i processi più importanti (dove è
rilevante l’assorbimento delle risorse e l’output sul cliente); i processi
secondari possono essere eventualmente “trascurati”.




                    WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?    28
Selezionare i processi da gestire in
         relazione all’assorbimento delle risorse
                    RISORSE UMANE: attività svolte dal personale diretto
                    RISORSE UMANE: attività svolte dal personale diretto
                         di magazzino (campione casuale di aziende italiane ))
                         di magazzino (campione casuale di aziende italiane
                                                                                                          CASI ANALIZZATI
                 DESCRIZIONE ATTIVITA'
                                                             1        2        3        4        5        6       7        8        9        10       11       Somma    %

INGRESSI (ricevimento, scarico, stoccaggio)                      28        1        2        7        7   1,5          4        6       10    5,5          2       74   24%
                                                                                                                                                                              72%
PRELIEVO (frazionato, per interi, per rimpiazzi)                 56        7        7        8   15,5         3        7       10       20        9    6,5        149   48%


IMBALLAGGIO                                                       8   0,5           2        2        0       0        0        0        2        1        3     18,5    6%


SPEDIZIONI (controllo, consegna in ribalta, carico camion)       20   0,5           1        3        2   1,5          4        5        7    3,5      1,5         49   16%


ALTRE ATTIVITA' (resi, manutenzione, pulizia, etc.)               0        3        4        1    5,5         0        3        0        0        0        1     17,5    6%



TOTALE                                                       112          12       16       21       30       6       18       21       39    19       14         308 100%


Fonte: Simco Srl - Consulenza, Progettazione,Formazione


                                               WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                                                                      29
Il caso del processo di prelievo
Se controllo l’attività dei picker posso tenere sotto controllo la percentuale del costo,
e una parte significativa del servizio (reattività con i lead time, accuratezza,
disallineamenti inventariali)
Il controllo del picking non è finalizzato ad individuare l’operatore più bravo o più
scadente ma serve per:
             capire quando la produttività scende e trovare tempestivamente i motivi
             relazionare la produttività al “tipo ordine” (grande, piccolo, urgenti, tipo di
             canale, tipo di referenze)
             relazionare la produttività al “volume di lavoro”
             impostare (nel caso) un sistema incentivante
Capire ed articolare la produttività permette di attivare una pianificazione più
accurata del lavoro. Anche il rilievo dei flussi degli ordini ad esempio settimanali,
aiuta a pianificare meglio le attività.
Se la variazione della produttività non è giustificabile da fenomeni che sono sotto
controllo (tipo prodotti, volume di lavoro, dimensione degli ordini) è
necessario/opportuno mettere in atto indagini specifiche atte ad individuare le cause.
Tipicamente il sistema più efficiente è:
                                L’ANALISI DEL LAVORO

                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?           30
Analisi del lavoro

L’analisi del lavoro è uno strumento molto utile per individuare i punti di
debolezza dei processi o sottoprocessi ad elevato contributo di manodopera
come quelli che si fanno nei magazzini. Il metodo deve essere applicato con
attenzione finché non si riescono ad ottenere dei dati stabilizzati; infatti i cicli da
esaminare si svolgono sempre con modalità diverse (es: numero diverso di
righe/ordine, di pezzi/riga, etc.).


 VANTAGGI:                                    SVANTAGGI:
       grande attendibilità dei risultati           impiego        di   personale
       ottenuti    (per       rilevazioni           opportunamente formato
       protratte in modo adeguato                   difficoltà di rilevazione nel
       nel tempo)                                   caso in cui questa interessi
       elevato grado di dettaglio (si               più posti di lavoro
       evidenziano tutti i fenomeni)




                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?          31
Le prestazioni da controllare:
             l’importanza dei lead time
Il lead time identifica la durata di un processo. Ovviamente, come in un GP, è
importante andare veloci, senza uscire di pista (cioè senza fare errori).
Normalmente bisogna tenere sotto controllo i lead time di:
            fornitura (dall’emissione dell’ordine al ricevimento della merce)
            controllo e accettazione in ingresso
                                                        dock to stock
            messa a dimora
            evasione dell’ordine
                     amministrativo (dal ricevimento dell’ordine alla sua consegna
                     in magazzino)
                     operativo (tempo di evasione)
            di consegna (dalla ribalta alla porta del cliente)




                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?       32
Un sistema di analisi dei processi ….

permette di:
  effettuare il controllo delle principali risorse assorbite
  impostare una contabilità ABC (Activity Based Costing)
  attivare il criterio di analisi CPA (Customer Profitability Analysis)
  sviluppare un’attività di benchmarking (interna od esterna all’azienda)
  effettuare un’analisi di convenienza dell’outsourcing delle (alcune) attività in
  modo circostanziato




                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?    33
Struttura del costo
               di gestione del magazzino
Il più delle volte il magazzino viene visto come un “Centro di Costo”. Tale
approccio risulta inadeguato per effettuare analisi avanzate come ad esempio
della redditività dei clienti, dei canali distributivi, delle famiglie di prodotti. Non
palesa infatti i mutamenti che derivano dal modificarsi delle policy aziendali (es.
dimensione minima degli ordini). Normalmente si definisce indiscriminatamente
che il costo del magazzino incide in una determinata percentuale sul fatturato.
 ARTICOLAZIONE DEI COSTI IN MODO TRADIZIONALE E PER ATTIVITÀ
                       TRADIZIONALE                 PER ATTIVITA'

                       Salari e stipendi            Gestione ordini

                        Ammortamenti                    Picking

                           Energie                    Imballaggio

                         Manutenzioni                 Spedizioni

                      Consumi materiali        Carico/scarico automezzi

                         Spese varie            Gestione resi e reclami

             Dove ogni attività assorbe tutti o parte dei costi tradizionali.
                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?        34
Determinazione del costo di magazzino1
ESERCIZIO
Si dispone di un magazzino di 10.080 posti pallet, su 6 livelli di carico, con l’area di
stoccaggio disposta su una superficie di 4.912 mq; 4 livelli sono bassi ( passo 1, 2 m) e 2
alti (passo 1,6 m) per una altezza sottotrave di 8 m.
Nel magazzino, che funziona su un solo turno per 12 mesi l’anno, sono presenti 5
famiglie di prodotti con le caratteristiche riportate nella tabella che segue.
Si considerino inoltre i seguenti dati:
        costo annuo affitto e gestione building: 65 €/mq (comprensivo di riscaldamento,
        pulizia, assicurazione, vigilanza)
        costo annuo scaffalatura: 65.000 €
        costo annuo carrello retrattile (per movimentazione interi): 8.000 €
        costo annuo carrello commissionatore (per picking): 3.700 €
        costo annuo per persona: 25.000 €
        produttività carrellisti: 18 mov. pallet/h * persona
        produttività al picking: 60 righe/h * persona
        giorni lavorativi/anno: 250
        giorni lavorativi/persona * anno (contratto): 216
        coefficiente di assenteismo medio (compreso malattia): 6,5%


                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?               35
Determinazione del costo di magazzino2

Si desiderano calcolare i costi mensili di magazzino e di movimentazione per famiglia,
confrontando 3 criteri di calcolo:

1.      attribuzione costi in base alle risorse consumate (in questo esempio:
        edifici, scaffali, carrellisti e carrelli)
2.      proporzionamento allo stock in volume per famiglia
3.      proporzionamento al fatturato per famiglia




                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?          36
Determinazione del costo di magazzino3
CARATTERISTICHE OPERATIVE (UDC, GIACENZE, FLUSSI, PICKING, VALORE PRODOTTI)



 FAM.     H.     GIACENZA     PALLET      % PALLET   RIGHE     ROTAZIONE   VALORE/   FATTURATO

        PALLET    MEDIA       INTERI        OUT      PICKING    ANNUA      PALLET     ANNUO

                 (PALLET)    IN (/MESE)    INTERI    (/MESE)                 (€)       (MIL €)

  A       b        1800        1000          30      18.500       6,7       620         7,43

  B       b        2200        2000          50      22.800      10,9       878        21,07

  C       b        2400         800          20      25.600       4         929         8,92

  D       a        2000        3000          80       8.000       18        310        11,15

  E       a        1000        1500         100         0         18        413         7,43

                   9400        8300                  74.900                             56,0



                            WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                37
Determinazione del costo di magazzino4
        CRITERIO 1                                  CRITERIO 2                 CRITERIO 3
        COSTO          %   FATTURATO                COSTO                      COSTO          %
FAM .                                        %                          %                             %
        TOTALE       /FAM.    /FAM.                 TOTALE    %                TOTALE       /FAM.
                                           /FATT.           /FAM. /FATT.                            /FATT.
        /ANNO (€)            (Mil. €)             /ANNO (€)              /ANNO (€)
                                            FAM.                   FAM.                              FAM.
 A        140.000    17,9%              7,5 1,87%     149.000    19,1% 1,99%     104.000    13,3% 1,39%

 B        187.000    23,9%          21,0 0,89%        183.000    23,4% 0,87%     294.000    37,6% 1,40%

 C        180.000    23,0%              9,0 2,00%     200.000    25,6% 2,22%     124.000    15,9% 1,38%

 D        190.000    24,3%          11,2 1,70%        167.000    21,4% 1,49%     156.000    19,9% 1,39%

 E         85.000    10,9%              7,5 1,13%      83.000    10,6% 1,11%     104.000    13,3% 1,39%

          782.000 100,0%            56,2 1,39%        782.000 100,0% 1,39%       782.000 100,0% 1,39%




                             WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                          38
Impostare e rilevare i KPI1
Per rendere costanti e continuativi nel tempo i vantaggi che derivano da un
approccio all’attività del magazzino per processi e un’articolazione dei costi
maggiormente finalizzata all’efficienza del business è necessario individuare gli
indicatori di prestazione chiave (KPI) e rilevarli sistematicamente con l’obiettivo di
progettare cruscotti di servizio e integrare report di management accounting.

Quali passi per realizzare un sistema di rilevazione dei KPI:
        selezionare i processi prioritari da monitorare attraverso indicatori fisici
        scomporre i processi in fasi ed attività
        identificare i KPI di processi/fasi/attività selezionati
        definire e costruire gli indicatori (metrica, frequenza di determinazione,
        aggregazione, fonte)
        incrociare KPI – CFS (fattori critici di successo): i KPI individuati sono
        strategici ?
        documentare (descrizione dei processi, elenco KPI, descrizione proprietà,
        requisiti applicativi, …)

                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?          39
Impostare e rilevare i KPI2




Vale in ogni caso il principio che i costi che si
sostengono per raccogliere, elaborare, presentare
le informazioni raccolte devono essere compensati
dai benefici da esse conseguenti




          WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   40
Quali KPI gestire

In generale il set di indici rilevabile con un sistema KPI è riassumibile nel seguente schema

                                                              Cioè la produttività ed i costi con
                                                              cui sono ottenuti gli output del
                                                              processo.
                                          EFFICIENZA
                                                              La misurazione dell’efficienza è
                                                              l’obiettivo primario dei sistemi
                                                              tradizionali    di   controllo   di
 E’ il livello di sfruttamento di                             gestione, che calcolano margine
 alcune risorse, tipicamente                                  e costi totali delle attività e dei
 quelle che sono difficilmente                                prodotti delle aziende
 incrementabili
                                        SATURAZIONE


                                                                                      FLUSSO

   EFFICACIA          E’ la qualità intesa quale
                                                                  Inteso come trend delle
                      conformità alle attese del Cliente
                                                                  attività operative dal punto di
                      (es: livello di servizio e lead time)
                                                                  vista quantitativo

                            WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?              41
I principali requisiti dei KPI

La gamma degli indicatori è specifica di ogni processo e talvolta cambia anche nell’ambito
del medesimo processo da Azienda ad Azienda.

In ogni caso in termini generali i KPI devono avere i seguenti requisiti:

• SINTESI: pochi indicatori, dove il “pochi” dipende dal tipo di processo ma tali da
   misurare in modo completo ciò che si vuole monitorare

• AFFIDABILITÀ: in quanto rilevati in modo oggettivo e con metodologie costanti
   nel tempo      molto importante è la “sterilizzazione” dei dati
• SIGNIFICATIVITÀ: devono essere rappresentativi del processo e delle
   caratteristiche fisiche dello stesso

• TEMPESTIVITÀ: la velocità dei cambiamenti e la dinamicità delle esigenze
   necessitano analisi tempestive e frequenti

• SOLIDITÀ: garanzia di omogeneità nel tempo, indipendentemente dalle persone
• DESCRITTIVITÀ: espressi sia in termini economici, sia in termini fisici

                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?             42
Indicatori di flusso
Se continuamente monitorati, forniscono il trend delle attività operative dal
punto di vista quantitativo.
Alcuni esempi sulle uscite:
        n° ordini evasi/g (totali, per tipo d’ordine, per tipo cliente)
        n° righe d’ordine evase/g
        tonnellate spedite/g
        righe di picking prelevate/g
        volume out/g
        n° colli in uscita/g
Alcuni esempi sugli ingressi:
           tonnellate in/g
           n° articoli in/g
È opportuno controllarli ogni giorno per verificare i trend e le relazioni con altri
parametri e avere il raffronto con valori di periodi precedenti.
Il loro rilievo ci permette anche di verificare se esistono degli andamenti ricorrenti
(stagionalità) o distribuzioni che possono essere corrette.

                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?         43
Indicatori di efficacia
Se continuamente monitorati, forniscono il trend delle attività operative dal
punto di vista qualitativo.
Alcuni esempi sul livello di servizio:

 • tempo medio di evasione ordine (leadtime)

                 n° ordini consegnati completi al momento voluto
 • OPC:
                                     totale ordini

                                      totale stock out
 • indisponibilità prodotto:
                                   totale linee d’ordine

                 n° errori rilevati alla consegna (di q.tà; di articolo)
 • errori:
                      n° totale righe d’ordine consegnate



                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   44
Indicatori di efficienza

Forniscono valutazioni sull’impiego di risorse necessarie per il conseguimento
dei risultati, e sulla loro aderenza o meno agli standard/target.
Alcuni esempi:
      • rotazione scorte (in q.tà):
      • produttività del personale:
      • saturazione automezzi:
      • allineamento fisico-contabile:
      • incidenza costi logistici:
      • costi unit. handling:
      • costi unit. housing:
      • costi unit. trasporto:

In particolare per gli indici di costo, è importante la possibilità/capacità di
articolazione dell’indice (attribuzione per prodotto o famiglia, per tipo cliente, etc).



                         WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?          45
Indicatori di livello di saturazione risorse

Forniscono un’indicazione sullo sfruttamento di alcune risorse
(tipicamente, quelle difficilmente incrementabili). Congiuntamente alle
valutazioni sui trend, forniscono una valutazione circa “l’aspettativa di
vita” delle risorse allo stato attuale.

Alcuni esempi :
                                       stock medio del periodo (n°pallet)
 •   saturazione della capacità:
                                         capacità max del magazzino

                                       volume merce stoccata
 •   saturazione dei volumi:
                                        volume magazzino

                                       movimentazione media del periodo
 •   saturazione imp.meccanizzati:
                                          movimentazione massima


                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   46
Come rappresentare i KPI
 Le informazioni devono essere comparate con altre strettamente omogenee ed
 oltre ad essere espresse in forma tabellare devono essere anche evidenziate in
 forma grafica (istogrammi, grafici, torte, etc.) al fine di esprimere con maggiore
 immediatezza gli scostamenti.
                                            Pallet mensili movimentati in ingresso
         7000

         6000

         5000

         4000

         3000

         2000

         1000

            0
            Gennaio   Febbraio    Marzo   Aprile   Maggio    Giugno   Luglio      Agosto   Settembre   Ottobre   Novembre Dicembre


                                                            2001               2002
       Gennaio Febbraio          Marzo    Aprile    Maggio      Giugno         Luglio      Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2001    4150      4320           4890     4932       5270        5533          5820        1130        4720         4312       4111   3869
2002    4233      4450           5412     5460       5780        6025          6115        1314        4312         4421       4215   4218


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Struttura del sistema di indicatori
               livello 1

          123
             (Processo        FORNITORE                  AZIENDA               CLIENTE
             Aziendale)
LIVELLO
STRATEGICO

               Livello 2
                             APPROVVIGION.              PRODUZIONE        DISTRIBUZIONE
             (Sottoproc.)




LIVELLO       Livello 3
                            GESTIONE SCORTE              HANDLING             TRASPORTI
TATTICO        (Fase)




LIVELLO       Livello 4       HOUSING
                                             HANDLING   HANDLING
                                                                     CARICO        VIAGGIO   SCARICO
OPERATIVO     (Attività)                        IN        OUT




                             WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?             48
Reporting: contenuti e frequenza

Gli indicatori devono essere organizzati in uno specifico reporting

      Ogni reporting va costruito sulla base delle necessità e degli
      obiettivi aziendali o di specifici settori aziendali.
      (Azienda ⇒ Logistica ⇒ Distribuzione ⇒ Magazzino)
      Un reporting completo conterrà indicatori di flusso, di
      efficienza/efficacia del processo, di congruità economica.
      Le informazioni devono essere sintetiche, significative, affidabili.
      La frequenza è strettamente dipendente dalla tipologia di report
      e dalla facilità con cui si dispone del dato




                   WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   49
Reporting: i dati
I dati possono essere direttamente generati in parte dal sistema informativo
logistico (flussi, produttività, efficacia) e in parte dall’amministrazione (per
quanto legato prevalentemente ai costi: stipendi, fatture fornitori, etc.); per
questa seconda categoria di indicatori è probabile che i dati siano disponibili
con uno sfasamento sulle necessità; si dovrà pertanto decidere se utilizzare
dati provvisori (e forse approssimati) ma caratterizzati da maggiore
tempestività.
Il principale sistema preposto a raccogliere, organizzare,
conservare e veicolare i dati è il sistema informativo aziendale
(e in particolare quello specifico di magazzino, il WMS) per le
sue caratteristiche di rapidità e affidabilità. In particolare
quando l’attività di magazzino è guidata con terminali RF
esiste la possibilità di registrare i tempi con estrema
accuratezza.

                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?          50
OLTRE IL REPORT
Affinché i dati rilevati divengano effettivamente utili è necessario effettuare relazioni
e comparazioni.
Comparazioni con cosa:
      con i dati storici (si verificano i trend)
      con gli obiettivi (plan, do, check, action)
      con i Best in Class
             conoscenze del Consulente
             benchmarking strutturato



       Simco con Warehouse Analyst si propone di realizzare
      non solo un importante e potente strumento di analisi, ma
      anche un sistema integrato di confronto e gestione dei dati




                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?         51
Un metodo di valutazione
  delle prestazioni del magazzino

Nelle slides seguenti viene illustrata una
metodologia di valutazione delle prestazioni dei
centri distributivi, studiata dal Dott. E. Franzelle,
Direttore dell’Istituto di Logistica presso il Georgia
Institute of Tecnology di Atlanta.

Si può notare come si cerchi di coniugare KPI e
benchmarking.




           WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   52
Prestazioni e classi di merito


Per     ogni  tipologia   di   prestazione
considerata, Produttività, Durata dei
tempi ciclo, Accuratezza, vengono
individuate 5 classi di merito con relativo
punteggio da 1 a 5
 P u n te g g io                   C a te g o r ia
        5                          W o r ld C la s s
        4                            S u p e r io r e
        3                             N o r m a le
        2                        S o t t o la n o r m a
        1              N e c e s s i t à d i m i g li o r a m e n t i



            WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?         53
La misurazione della produttività
                                                   Produttività del magazzino              50%



    % indagini effettuate
                                   50%
                                   40%                                     25%
                                   30%                                                                  15%
                                   20%           5%            5%
                                   10%


Righe/ora                                + di 50          20÷50      10÷20         5 ÷10         <5
Punteggio                                   5              4           3             2            1

                                                               30%               Produttività del picking
           % indagini effettuate




                                                                                                      25%
                                   30%                                                     20%
                                   25%                                     15%
                                   20%           10%
                                   15%
                                   10%
                                   5%

Pezzi/ora                                + di 250        100÷250     50÷100       25÷50          8÷25

Punteggio                                    5             4           3             2            1



                                          WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                 54
La misurazione dei tempi ciclo
                                                    Tempo di messa a dimora
                                                                                                     50%


          % indagini effettuate
                                            50%
                                            40%                                                 2
                                            30%          10%         15%              15%
                                                                                                                 10%
                                            20%
                                            10%
Tempo di messa                                    < 2 ore       2÷8         stesso giorno   Giorno succ.   oltre
a dimora
          Punteggio
                                                    5            4               3               2           1
                                                     Tempo di evasione dell’ordine
                                                                                      35%
                    % indagini effettuate




                                            40%

                                            30%                       20%                            20%
                                                         15%
                                            20%                                                                    10%
                                            10%

Tempo di evasione
                                                  < 4 ore      4÷12 ore     stesso giorno giorno succ.     oltre
dell’ordine
          Punteggio                                  5            4               3             2           1


                                                  WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                    55
La misurazione dell’accuratezza
                                                           Errori al picking              25%            25%             25%
                                                25%                                                                                      20%

                % indagini effettuate
                                                20%

                                                15%
                                                                        5%
                                                10%

                                                          5%


% righe pick. errate                                                < 0,01          0,01÷0,1      0,1÷ 0,5       0,5 ÷ 1,        oltre 1

           Punteggio                                                   5              4              3               2               1
                                                           Errori nelle scorte                 25%             25%             25%
                                  % indagini effettuate




                                                                                                                                             20%
                                                           25%
                                                           20%
                                                           15%
                                                                               5%
                                                           10%
                                                               5%

% referenze errate                                                     < 0,05          0,05÷0,5        0,5÷1             1÷5         oltre il 5

          Punteggio                                                        5              4              3               2               1


                                                                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?                          56
Valutazione della prestazione globale
Parametri considerati:
A      PRODUTTIVITÀ MAGAZZINO           B     PRODUTTIVITÀ PICKING

C      TEMPO DI MESSA A DIMORA          D     TEMPO EVASIONE ORDINE

E      ERRORI AL PICKING                F     SCOSTAMENTI INVENTARIALI


    CALCOLO DELL’INDICE DI PRESTAZIONE COMPLESSIVO


         PRESTAZIONI                PUNTEGGIO           INDICE GLOBALE
          Produttività             Max tra A e B
                                                             Media dei tre
    Tempo di attraversamento      Media tra C e D               valori
         Accuratezza              Media tra E e F




                    WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?      57
Dal manuale sugli indicatori di performance di un Gruppo multinazionale:

                                  • Ricorda

                              KPI è il veicolo.
                              Non è il risultato.


                     • Non sprecare tempo in KPI inutili.
           • Raccogli i KPI per agire, non per guardare. “Tu sei il
                         guidatore, non il passeggero”
                             • Guarda solo le cose:


                            Che sono obbligatorie.
                        Che Ti forniscono un preavviso.
            Sulle quali sei attualmente impegnato con un piano di
                              azione migliorativa.


                      WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   58
Agenda del workshop


 IL PROCESSO DECISIONALE
E IL CONTESTO COMPETITIVO




                      L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO
                           E LE FUNZIONI DI
                    PIANIFICAZIONE E CONTROLLO




                                               IL WAREHOUSE ANALYST




                WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   59
L’importanza dello strumento


Lo sforzo di riorganizzazione dei dati però può fallire se non viene scelto
uno strumento di analisi che garantisca adeguate performances.
WAREHOUSE ANALYST ci permette di estrarre le informazioni utili su
cui basare le decisioni navigando all’interno dei dati logistici.




    I soli DATI non sono in grado di supportare le decisioni
           è necessario trasformarli in INFORMAZIONI
    fruibili ogni qual volta il manager ne abbia la necessità.




                    WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   60
Forma e articolazione del reporting

Spesso ricopre notevole importanza la forma del reporting; essa rappresenta infatti uno
strumento di comunicazione in grado di enfatizzare ed indirizzare correttamente i
messaggi contenuti nel sistema.
Occorre che le informazioni siano non solo rilevanti, attendibili e tempestive ma devono
essere anche CHIARE e COMPRENSIBILI.
Si possono identificare quattro fondamentali modalità di rappresentazione: forma tabellare,
forma narrativa o di documento, forma grafica o un mix delle precedenti.

L’articolazione del reporting identifica la numerosità e la distribuzione dei reports
all’interno dell’azienda, determinando di conseguenza anche il livello di
dettaglio/aggregazione delle informazioni che vi sono contenute.
Il livello di articolazione è strettamente dipendente dalla struttura organizzativa
dell’azienda e dalle unità organizzative e processi di cui essa è composta.
Il livello di articolazione del sistema di reporting oggi è soddisfatto sfruttando le nuove
potenzialità dei sw avanzati rendendo possibile, ad esempio, accedere alle informazioni via
internet distribuendo (push report) o selezionando (pull report) i dati e le informazioni
necessarie.


                       WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?             61
Cos’è il Warehouse Analyst

WAREHOUSE ANALYST permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le
produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino.

Questo strumento, basato su tecniche di Business Intelligence, impiega un Data Warehouse
opportunamente strutturato che viene alimentato principalmente dai dati provenienti dal
software di Gestione Operativa di Magazzino; inoltre se si inseriscono determinate
componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio
calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d’ordine), il costo di
housing e così via.

WAREHOUSE ANALYST consente di monitorare quotidianamente fattori operativi chiave e
di evidenziare il manifestarsi di situazioni che sono fuori dalla norma. E’ uno strumento di
fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più
efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale per sviluppare
politiche di miglioramento.

WAREHOUSE ANALYST dispone di oltre 50 report che permettono di rilevare i flussi e le
prestazioni, di tracciarle nel tempo, di effettuare confronti e di relazionare i fenomeni.


                        WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?              62
La struttura informatica del WHA
                                                                               Security Services
      Data Sources                 SQL Server 2005 RS                            (Windows,
                                                                                   Custom)
  (SQL, OLE DB, XML/A,
  ODBC, Oracle, Custom)                          Report Server

                                                Report Processing


                                  Data Processing                Security


                                    Rendering                    Delivery

     Output Formats
(HTML, Excel, PDF, Custom)                                                      Delivery Targets
                                     URL / XML Web Service Interface
                                                                               (E-mail, File Share,
                                                                                    Custom)




                             WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?             63
Il processo di ETL

Per creare e gestire DWH serve un strumento di ETL
         (Extraction, Transformation, Load)



                   ETL
                                              Application
               & Cleansing


Data Source                  DataWarehouse                  Business Users


 I dati vengono importati con cadenza quotidiana
         e ripuliti prima di popolare il DWH



              WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?            64
Pulizia dei dati

                          • Pulizia dei tempi “fuori standard”



                          • Pulizia per il calcolo dei Lead Time




Range di normalità:[µ + σ]




                 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   65
La struttura del Warehouse Analyst
                                  Prelievo
                                   Prelievo
                                 Rimpiazzi
                                  Rimpiazzi
  Produttività                                          Per Interi
   Produttività                                         e Sfusi
                                Stoccaggio
                                 Stoccaggio
                                Accettazione
                                 Accettazione
                            Assorbimento Risorse
                             Assorbimento Risorse
                                Correlazioni              Profilo Ordini
                                                           Profilo Ordini
                                 Correlazioni
 Management
 Management
                                Dati di Flusso
                                 Dati di Flusso            Scorecard
                                                            Scorecard
                             Attività Settimanali
                              Attività Settimanali

                                Accettazione
                                 Accettazione
                                 Stoccaggio
                                  Stoccaggio
  Lead Time
   Lead Time                                            Per Cliente
                                Dock to Stock
                                 Dock to Stock          e Fornitore

                                   Prelievi
                                    Prelievi

                  WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?       66
Le future evoluzioni del WHA
     •   Analisi degli Stock

     •   Analisi delle classi di stagionalità

     •   Analisi degli approvvigionamenti

     •   Analisi del livello di servizio

     •   Analisi dei trasporti




    WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?   67
Concludendo: il contributo di SIMCO

• Comprendere quali sono i reali bisogni informativi dell’azienda, tramutarli
  in indici monitorabili e confrontabili anche con altre realtà


• Mettere a disposizione una metodologia e degli strumenti di analisi sui
  dati che permetta una loro semplice interpretazione


• Affiancare l’azienda nell’interpretazione del “cruscotto logistico” e
  suggerire le ottimizzazioni ed i miglioramenti nei processi allo scopo di
  accrescere la competitività




                   WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO?    68

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  • 1. COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? WAREHOUSE ANALYST Per informazioni: SIMCO Srl Relatore: Marco Cernuschi Marco Cernuschi Via Durando 38 Milano Relatore: Cesare Cernuschi Tel. 0239325605 – Fax 0239325600 E-mail m.cernuschi@simcoconsulting.it www.simcoconsulting.it WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 1
  • 2. Agenda del workshop IL PROCESSO DECISIONALE E IL CONTESTO COMPETITIVO L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO E LE FUNZIONI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO IL WAREHOUSE ANALYST WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 2
  • 3. Come si prendono le decisioni in azienda? “75% dei manager prendono decisioni basandosi su informazioni incomplete e non aggiornate” (CFO Magazine) “Mediamente un’azienda spende 120 gg/uomo all’anno in pianificazione e budgetting per ogni 50 milioni di euro di fatturato” (Hackett Group) “Le aziende utilizzano mediamente il 7% delle informazioni che possiedono al fine di informare solo il 5% del personale.” (Gartner Group ) LE CONSEGUENZE ... INEFFICIENZE AUMENTO DEI COSTI MANAGEMENT NON ABBASTANZA INFORMATO OPPORTUNITÀ PERSE … PERDITA DI COMPETITIVITÀ!! WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 3
  • 4. Come si prendono le decisioni in azienda? “Siamo vittime di un'alluvione di informazioni e, al tempo stesso, di una carestia di conoscenza” Rutheford D. Rogers, The New York Times - 25 febbraio 1998 In Azienda normalmente si “soffre” per un eccesso di dati che talvolta possono disorientare in quanto: • Non sono strutturati • Non hanno la frequenza e la tempestività adeguata • Non sono integrati (ogni sistema informativo aziendale ha un proprio sistema di reporting fine a se stesso) • Sono riprodotti su supporti inadeguati (tabulati, stampe e videate statiche, etc.) Il rischio e’ di ignorarli perché non significativi e/o onerosi da interpretare WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 4
  • 5. L’evoluzione del contesto competitivo Dimensioni del Prevalenza sul Concorrenza Fattore Fattore scarso Risorse Umane mercato mercato della basata su abbondante Prima Rivoluzione Scarsa Know-How Locale Nazionale Offerta Tecnologia Manodopera industriale concorrenza artigianale Seconda Rivoluzione Nazionale Energia Materie Elevata Offerta Costi Capitali industriale Multinazionale prime specializzazione Risorse Umane Competizione globale Mondiale Domanda Qualità Tecnologia Empowerment qualificate Ruolo della Stile manodopera non Pianificazione Controllo Flessibilità Innovazione manageriale qualificata Diretto ed Notevole (prodotti Modesta Prima Rivoluzione Semplice efficace Importante Autoritario semi-artigianali piccoli garantita dalla industriale (ambiente statico) (poche lotti creatività variabili) Modesta Organizzazio Seconda Rivoluzione Scarsa (prodotti di guidata dalla Importante ne gerarchica Finanziaria Costi e ricavi industriale serie, grossi lotti) riduzione dei per funzioni costi Processi e Complessa Costi, tempo, Elevata relazioni Elevata (prodotti con Competizione globale Quasi inesistente (ambiente qualità, guidata dal cliente/fornito rapido ciclo di vita) dinamico) innovazione… mercato re WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 5
  • 6. La decisione come risposta L’attenzione all’operatività domina il tempo del manager: La maggior parte del tempo trascorso dal management in riunioni è dedicato alla discussione di problemi operativi e non strategici. Si preoccupano sempre del come e non del cosa Decisione reattiva e non proattiva: Proprio per questa attenzione all’operatività si crea la tendenza a scivolare in un tipo di management reattivo anziché proattivo. Il profilo dell’azienda comincia ad essere disegnato da forze esterne, anziché dal proprio management Niente crisi… niente decisioni: Un andamento positivo è un altro ostacolo che impedisce la proattività. L’esigenza di riflettere sulla propria direzione si pone di solito dopo una crisi Strategia quantitativa e non qualitativa: La base di quasi tutti i sistemi di pianificazione aziendale oggi esistenti è costituita da dati generati all’interno, di natura fortemente quantitativa e prettamente storica. Questo tipo di pianificazione non fa nulla per cambiare il “look” o la composizione dell’azienda in termini di prodotti, di mercati e di clienti. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 6
  • 7. Il processo decisionale Una decisione non è quindi solo una scelta puntuale tra le alternative, ma è un processo con cui un soggetto (persona/gruppo) attiva e seleziona un comportamento organizzativo tra diverse alternative. Generazione delle alternative e valutazione degli effetti Innesco, percezione del problema/opportunità Design (Studio di fattibilità) Intelligence Choice (Indagine sulla realtà) (Presa di decisione) Review Implementation (Controllo dei risultati) (Attuazione della decisione) Programmazione e Misura del risultato e realizzazione Confronto con gli obiettivi WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 7
  • 8. Il processo decisionale: problemi PRESENZA DI MOLTI ATTORI ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO INDICATORI PER IL CONTROLLO DEI RISUTATI TRADE-OFF TRA GLI OBIETTIVI WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 8
  • 9. La presenza di molti attori Come abbiamo già visto, quando si prende una decisione in azienda la si prende in un contesto organizzativo quindi attenzione spesso esisterà una distinzione tra: •Chi stabilisce gli obiettivi (colui che stimola la presa di decisione) •Chi opera per il raggiungimento degli obiettivi avendo a disposizione determinate risorse (decisore) •Qualunque altra persona che opera nello stesso contesto organizzativo Quindi per queste distinzioni possono nascere conflitti tra: •Obiettivi aziendali e obiettivi dell’individuo (remunerazione, carriera, prestigio) •Le diverse unità organizzative (metafore “L’azienda come palo” e “L’azienda come squadra”) •I diversi individui (armonizzazione dell’organizzazione ed eventualmente dell’MBO) WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 9
  • 10. Orizzonte temporale di riferimento Per ben impostare il Sistema decisionale aziendale bisogna fare attenzione a: •Tener presente sempre che la prima finalità di un’impresa è la sopravvivenza nel tempo più lungo possibile (teoricamente infinito) successivamente (e di conseguenza) vengono tutti gli altri obiettivi •Non far più affidamento sulle certezze (la teoria della “Razionalità completa” dell’economia classica ) ma rendersi conto che ci muoviamo in un sistema turbolento (H.H. Simon teoria della “Razionalità limitata”) e con risorse scarse (sempre più scarse) •Esiste un rischio di conflitti tra obiettivi di breve e quelli di medio/lungo termine in situazioni di turbolenza e scarsità di risorse •Una pianificazione troppo incentrata sui numeri scoraggia l’assunzione di rischi. Alcuni importanti studiosi attribuiscono la perdita di competitività americana al sistema di management quantitativo (come ad esempio i controlli di redditività finanziaria basati sul ROI). <<Questo sistema - a loro giudizio - determina un orientamento di breve termine e la tendenza a rifuggire dai rischi>> •L’utilizzo di strumenti di supporto alle decisioni troppo orientati al breve periodo WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 10
  • 11. Indicatori per il controllo dei risultati Gli indicatori consentono il collegamento tra gli obiettivi e l’azione ma questo provoca un problema di percezione dell’indicatore stesso. Esempio – Indicatore del livello di servizio Due indicatori diversi hanno effetti diversi sul comportamento delle persone che devono raggiungere l’obiettivo “Livello di servizio”: •N° ordini evasi/N° ordini totali = viene data la precedenza agli ordini più piccoli •N°Q.tà evasa/Q.tà ordinata = viene data la precedenza agli ordini grandi •N° righe evase in tempo/N° righe ordinate = focus sulla puntualità In generale un obiettivo (ne daremo più di una definizione e classificazione) è definito da 4 elementi: •Fine o scopo perseguito •Metrica utilizzata •Traguardo da raggiungere •Tempo di realizzazione WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 11
  • 12. Trade-Off tra gli obiettivi Posso stare sopra il livello di trade-off solo innovando la mia Livello Obiettivo 2 Azienda (in realtà non supero il trade-off ma lo sposto più in alto Sono sul livello di trade-off tra i due obiettivi; migliorarne uno significa comunque peggiorare l’altro Livello del trade-off Livello Obiettivo 1 Se sono sotto il livello di trade-off non Esempi di trade-off: vi è una relazione stretta tra i due •Breve termine Vs Lungo termine obiettivi e quindi posso migliorarli entrambi •Rendimento Vs Rischio •Livello delle scorte Vs Livello di servizio WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 12
  • 13. La metafora del buon marinaio Un buon marinaio ha in se tutte le doti per esser un buon manager: •sa dove andare e quando deve arrivare •sa prevedere le situazioni del vento e del mare •conosce il comportamento della sua barca e del suo equipaggio •sa calcolare opportunamente la rotta, i tempi e le modalità di percorrenza •sa come e dove informarsi su quanto troverà lungo il tragitto (correnti, secche, rocce affioranti, caratteristiche e distanze dei porti) •la sua barca possiede molti strumenti che lo aiutano nella navigazione (strumenti per la posizione, la direzione, la velocità), sa predisporli e utilizzarli correttamente WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 13
  • 14. E… se fossimo in regata? Il governo dell’imbarcazione diventa poi ancora più complesso se si tratta di una regata. IN QUESTO CASO UNA NAVIGAZIONE PERFETTA FINO AL TRAGUARDO NON SARÀ COMUNQUE UN SUCCESSO SE QUALCUNO SARÀ ARRIVATO PRIMA. Il buon marinaio come si comporterà? •Dovrà migliorare continuamente le caratteristiche dell’equipaggio e dell’imbarcazione in modo che le loro prestazioni siano tra le migliori in assoluto •Dovrà conoscere i punti di forza e di debolezza della sua barca e degli avversari •Dovrà stabilire una condotta di regata flessibile e vincente QUINDI DOVRA’ UTILIZZARE AL MEGLIO TUTTI GLI STRUMENTI CHE HA A DISPOSIZIONE PER IL GOVERNO DELL’IMBARCAZIONE WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 14
  • 15. Il sistema tradizionale di reporting Il sistema di reporting tradizionale presenta alcuni limiti che nell’attuale scenario competitivo diventeranno sempre più rilevanti: •INCAPACITÀ DI SINTETIZZARE I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO come la qualità, il livello di servizio, il grado di innovazione, il time to market, l’immagine, apporto delle Risorse Umane alla competitività aziendale, un carattere eccessivamente contabile delle informazioni che pone un focus quasi esclusivo sui risultati economico-finanziari •ENFASI ECCESSIVA SUL BREVE PERIODO che non permette di accrescere la capacità dell’azienda di analisi interpretativa e quindi di apprendimento sui fenomeni attuali che possono influenzare le performance future •GESTIONE SETTORIALE trascurando così le numerose interazioni che legano tre loro le varie unità organizzative non riuscendo a gestire così l’azienda per processi •SISTEMA “A CONSUNTIVO” E SOLO PER POCHE PERSONE che comporta valutazioni incomplete, tardive e ormai inutili WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 15
  • 16. Il “nuovo” reporting direzionale: finalità Il reporting direzionale è quell’insieme di rendiconti, tabelle e grafici opportunamente strutturati per area di responsabilità, che mettono a confronto i dati consuntivati con quelli programmati, al fine di evidenziare il rispetto degli obiettivi programmati alla direzione ed al management, identificare le eventuali cause di scostamento, favorire l’adozione di azioni correttive e di conseguenza valutare le prestazioni dei responsabili. Un buon sistema di reporting, impostato secondo le esigenze più attuali, deve poter raggiungere due principali risultati: • segnalare alla direzione (tempestivamente e in modo completo e facilmente comprensibile) se l’azienda è in linea con gli obiettivi di redditività, costi e performance stabiliti in sede di budget • fornire la base solida e condivisa per la valutazione delle prestazioni manageriali e quelle dei fornitori o degli outsourcer WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 16
  • 17. Il reporting come mezzo d’apprendimento Appare chiaro come il sistema di reporting, inteso nella sua più moderna accezione, favorisca lo sviluppo nell’azienda de “l’apprendimento organizzativo”. ELABORAZIONE CONTROLLO DEFINIZIONE ATTIVITA’ DI RILEVAZIONE DEI PROGRAMMI OBIETTIVI E DEGLI OBIETTIVI GESTIONE DEI RISULTATI D’AZIONE RISULTATI Feedback a sistema chiuso Feedback a sistema aperto Il costante monitoraggio degli indicatori chiave (KPI) permette di controllare l’andamento (Gap analysis) e di confrontarli (benchmarking) al fine di presidiare lo svolgimento del business aziendale ed il proseguimento delle strategie coerenti con la mission. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 17
  • 18. Miglioramento continuo e ITC L’esperienza ci ha insegnato che se non si effettuano misurazioni è molto difficile migliorare e che ogni volta che lo si fa si ottengono dei vantaggi operativi concreti per la competitività. I principali driver di un magazzino sono le produttività, i tempi di attraversamento e l’accuratezza del lavoro eseguito; è necessario monitorarli per intervenire nel caso si dovessero verificare delle situazioni critiche. Sapere correlare il livello delle prestazioni a specifici aspetti operativi (es: il flusso complessivo delle richieste, la dimensione degli ordini e così via) permette di gestire nel modo migliore le risorse, fronteggiare le emergenze, indirizzare determinate politiche commerciali, attivare azioni di miglioramento continuo. RISULTA NECESSARIA UNA TECNOLOGIA CHE SIA IN GRADO DI COLMARE LA LACUNA ESISTENTE FRA L’ACCUMOLO DEI DATI E LA LORO COMPRENSIONE WhareHouse Analyst WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 18
  • 19. Agenda del workshop IL PROCESSO DECISIONALE E IL CONTESTO COMPETITIVO L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO E LE FUNZIONI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO IL WAREHOUSE ANALYST WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 19
  • 20. Incidenza dei costi logistici sul fatturato Andamento dei costi logistici medi negli anni (incidenza percentuale sul fatturato aziendale) (US, H.W. Davis, 2005) 8,5 6,5 H.W. Davis 2005 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 20
  • 21. Incidenza dei costi logistici sul fatturato Incidenza dei costi logistici sul fatturato aziendale (US, H.W. Davis, 2005) al crescere del valore dei materiali al crescere della dimensione aziendale 12,0% 12,0% 10,2% 10,0% 10,0% 8,4% 7,9% 8,0% 8,0% 6,1% 5,6% 5,6% 6,0% 6,0% 5,1% 4,0% 4,0% 2,5% 2,0% 2,0% 0,0% 0,0% <3.2 €/kg da 3.2 a 10 €/kg da 10 a 32 €/kg > 32 €/kg <160 M€ da 160 a 400 M€ da 400 a 1000 M€ > 1000 M€ Elaborazione da H.W. Davis 2005 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 21
  • 22. Incidenza dei costi logistici sul fatturato Decomposizione dei costi logistici US (H.W. Davis, 2005) warehousing inventory trasportation administration 9,9% 22,0% 44,7% 23,4% H.W. Davis 2004-05, Vignati 2002 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 22
  • 23. I requisiti da soddisfare Aumento della complessità operativa • Aumento dei codici e della velocità di obsolescenza (in 15 anni + 50-70% per le aziende di produzione; + 30-40% per quelle di distribuzione) FATTORI LOGISTICI • Aumento del numero di spedizioni • Aumento del numero di righe da evadere • Diminuzione dei lead time di consegna • Aumento delle consegne urgenti • Frammentazione dei canali distributivi • Aumento delle informazioni da gestire, da trasmettere e da associare agli ordini e alle merci • Aumento delle produzioni e degli ordini personalizzati • Diminuzione fisiologica dei livelli di scorta delle merci • Necessità di gestire i lotti e la deperibilità del prodotto GENERALI FATTORI • Scarsa prevedibilità dello scenario economico • Scarsità e costo elevato delle superfici e delle opere • Costi elevati dei mezzi e delle attrezzature di handling WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 23
  • 24. I requisiti da soddisfare quali caratteristiche? • elevata produttività di mezzi e persone; 123 123 • elevata saturazione degli spazi con buoni livelli di selettività; Fattori di • capacità di dominare le urgenze e le pianificazioni difficili; costo • elevata flessibilità operativa; • accuratezza del prelevato e degli inventari; • elevata velocità di risposta alle sollecitazioni degli utenti; Fattori di • tempestività ed affidabilità di comunicazione delle informazioni; servizio • diminuzione dei tempi di attraversamento del magazzino; AUTOMAZIONE DELL’ HANDLING AUTOMAZIONE DELLA GESTIONE Lunghi tempi di realizzazione Tempi di realizzazione + brevi Elevati investimenti Investimenti + contenuti WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 24
  • 25. I principali fattori di servizio da soddisfare • Ascoltare attentamente i clienti e non dare mai nulla per scontato ed evitare di impiegare risorse nella direzione sbagliata. • Indagine Simco per una grande multinazionale con linee di prodotto diversificate. Graduatoria delle prestazioni giudicate più importanti G r a d u a to r ia T IP O L O G IA S E R V IZ IO L in e a d i p r o d o tto A B C M e d ia a V e lo c ità d i c o n s e g n a 5 3 5 4 ,3 b A ff id a b ilità d a ta d i c o n s e g n a 1 1 3 1 ,7 Velocità di risposta % c C o m p le te z z a d e lla c o n s e g n a 4 4 1 3 ,0 Meno di 4 ore 23% d Q u a lità d e lla c o n s e g n a 2 5 4 3 ,7 Stesso giorno 40% e S e rv iz i c o m p le m e n ta ri (p ltz p e rs o n a liz z a ta , c a m io n 7 7 7 7 Un giorno 19% s p e c ia li, e c c ...) f L o g is tic a d e i re s i da 2 a 4 giorni 11% 6 2 6 4 ,7 Da 4 giorni a 1 settimana 3% g Im b a lla g g io & id e n tific a z io n e d e l p ro d o tto 3 6 2 3 ,7 Oltre 1 settimana 4% Fonte: Warehouse Operations trend, 2006 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 25
  • 26. Come controllare e migliorare le prestazioni Per dominare la complessità e ottimizzare il ciclo distributivo si possono impiegare sofisticati strumenti così strutturati: TRANSPORTATION MANAGEMENT D.C. MANAGEMENT • Transportation Management • Warehouse Management • Transportation planning and execution • Slotting optimisation • Logistics Gateway • Labor Management • Fleet Management • Billing Management • Audit, Payment & Claims • Supplier Enablement • Appointment Scheduling • Hub Management • Yard Management Sono strumenti molto costosi (parecchie centinaia di migliaia di Euro) che sono giustificati per grandi gruppi multimagazzini. Per questo motivo dobbiamo agire sul piano organizzativo, con approccio e strumenti appropriati. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 26
  • 27. Come controllare e migliorare le prestazioni Per migliorare qualsiasi attività è necessario conoscerla molto bene, soprattutto se è un’attività complessa…. e abbiamo visto che il magazzino diventa sempre più un’attività complessa. individuare i processi identificare i più importanti (es. preparazione ordini) individuare le prestazioni da controllare (es. produttività, lead time) individuare i fattori condizionanti (es. tipo prodotto, tipo cliente) scoprire dove vengono assorbite le maggiori risorse (es. personale) quantificare i parametri di prestazione definire la struttura del costo per macroprocessi per singole attività WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 27
  • 28. Individuare e formalizzare i processi La formalizzazione dei processi mediante flow-chart e/o procedure operative non è un vezzo burocratico ma uno dei passi più importanti di un percorso di corretta organizzazione aziendale. Infatti: • incentiva il confronto e l’analisi critica • indica con precisione la corretta modalità d’effettuazione (non lascia spazio a libere interpretazioni) • evidenzia i momenti decisionali critici del processo E’ indispensabile formalizzare almeno i processi più importanti (dove è rilevante l’assorbimento delle risorse e l’output sul cliente); i processi secondari possono essere eventualmente “trascurati”. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 28
  • 29. Selezionare i processi da gestire in relazione all’assorbimento delle risorse RISORSE UMANE: attività svolte dal personale diretto RISORSE UMANE: attività svolte dal personale diretto di magazzino (campione casuale di aziende italiane )) di magazzino (campione casuale di aziende italiane CASI ANALIZZATI DESCRIZIONE ATTIVITA' 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Somma % INGRESSI (ricevimento, scarico, stoccaggio) 28 1 2 7 7 1,5 4 6 10 5,5 2 74 24% 72% PRELIEVO (frazionato, per interi, per rimpiazzi) 56 7 7 8 15,5 3 7 10 20 9 6,5 149 48% IMBALLAGGIO 8 0,5 2 2 0 0 0 0 2 1 3 18,5 6% SPEDIZIONI (controllo, consegna in ribalta, carico camion) 20 0,5 1 3 2 1,5 4 5 7 3,5 1,5 49 16% ALTRE ATTIVITA' (resi, manutenzione, pulizia, etc.) 0 3 4 1 5,5 0 3 0 0 0 1 17,5 6% TOTALE 112 12 16 21 30 6 18 21 39 19 14 308 100% Fonte: Simco Srl - Consulenza, Progettazione,Formazione WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 29
  • 30. Il caso del processo di prelievo Se controllo l’attività dei picker posso tenere sotto controllo la percentuale del costo, e una parte significativa del servizio (reattività con i lead time, accuratezza, disallineamenti inventariali) Il controllo del picking non è finalizzato ad individuare l’operatore più bravo o più scadente ma serve per: capire quando la produttività scende e trovare tempestivamente i motivi relazionare la produttività al “tipo ordine” (grande, piccolo, urgenti, tipo di canale, tipo di referenze) relazionare la produttività al “volume di lavoro” impostare (nel caso) un sistema incentivante Capire ed articolare la produttività permette di attivare una pianificazione più accurata del lavoro. Anche il rilievo dei flussi degli ordini ad esempio settimanali, aiuta a pianificare meglio le attività. Se la variazione della produttività non è giustificabile da fenomeni che sono sotto controllo (tipo prodotti, volume di lavoro, dimensione degli ordini) è necessario/opportuno mettere in atto indagini specifiche atte ad individuare le cause. Tipicamente il sistema più efficiente è: L’ANALISI DEL LAVORO WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 30
  • 31. Analisi del lavoro L’analisi del lavoro è uno strumento molto utile per individuare i punti di debolezza dei processi o sottoprocessi ad elevato contributo di manodopera come quelli che si fanno nei magazzini. Il metodo deve essere applicato con attenzione finché non si riescono ad ottenere dei dati stabilizzati; infatti i cicli da esaminare si svolgono sempre con modalità diverse (es: numero diverso di righe/ordine, di pezzi/riga, etc.). VANTAGGI: SVANTAGGI: grande attendibilità dei risultati impiego di personale ottenuti (per rilevazioni opportunamente formato protratte in modo adeguato difficoltà di rilevazione nel nel tempo) caso in cui questa interessi elevato grado di dettaglio (si più posti di lavoro evidenziano tutti i fenomeni) WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 31
  • 32. Le prestazioni da controllare: l’importanza dei lead time Il lead time identifica la durata di un processo. Ovviamente, come in un GP, è importante andare veloci, senza uscire di pista (cioè senza fare errori). Normalmente bisogna tenere sotto controllo i lead time di: fornitura (dall’emissione dell’ordine al ricevimento della merce) controllo e accettazione in ingresso dock to stock messa a dimora evasione dell’ordine amministrativo (dal ricevimento dell’ordine alla sua consegna in magazzino) operativo (tempo di evasione) di consegna (dalla ribalta alla porta del cliente) WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 32
  • 33. Un sistema di analisi dei processi …. permette di: effettuare il controllo delle principali risorse assorbite impostare una contabilità ABC (Activity Based Costing) attivare il criterio di analisi CPA (Customer Profitability Analysis) sviluppare un’attività di benchmarking (interna od esterna all’azienda) effettuare un’analisi di convenienza dell’outsourcing delle (alcune) attività in modo circostanziato WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 33
  • 34. Struttura del costo di gestione del magazzino Il più delle volte il magazzino viene visto come un “Centro di Costo”. Tale approccio risulta inadeguato per effettuare analisi avanzate come ad esempio della redditività dei clienti, dei canali distributivi, delle famiglie di prodotti. Non palesa infatti i mutamenti che derivano dal modificarsi delle policy aziendali (es. dimensione minima degli ordini). Normalmente si definisce indiscriminatamente che il costo del magazzino incide in una determinata percentuale sul fatturato. ARTICOLAZIONE DEI COSTI IN MODO TRADIZIONALE E PER ATTIVITÀ TRADIZIONALE PER ATTIVITA' Salari e stipendi Gestione ordini Ammortamenti Picking Energie Imballaggio Manutenzioni Spedizioni Consumi materiali Carico/scarico automezzi Spese varie Gestione resi e reclami Dove ogni attività assorbe tutti o parte dei costi tradizionali. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 34
  • 35. Determinazione del costo di magazzino1 ESERCIZIO Si dispone di un magazzino di 10.080 posti pallet, su 6 livelli di carico, con l’area di stoccaggio disposta su una superficie di 4.912 mq; 4 livelli sono bassi ( passo 1, 2 m) e 2 alti (passo 1,6 m) per una altezza sottotrave di 8 m. Nel magazzino, che funziona su un solo turno per 12 mesi l’anno, sono presenti 5 famiglie di prodotti con le caratteristiche riportate nella tabella che segue. Si considerino inoltre i seguenti dati: costo annuo affitto e gestione building: 65 €/mq (comprensivo di riscaldamento, pulizia, assicurazione, vigilanza) costo annuo scaffalatura: 65.000 € costo annuo carrello retrattile (per movimentazione interi): 8.000 € costo annuo carrello commissionatore (per picking): 3.700 € costo annuo per persona: 25.000 € produttività carrellisti: 18 mov. pallet/h * persona produttività al picking: 60 righe/h * persona giorni lavorativi/anno: 250 giorni lavorativi/persona * anno (contratto): 216 coefficiente di assenteismo medio (compreso malattia): 6,5% WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 35
  • 36. Determinazione del costo di magazzino2 Si desiderano calcolare i costi mensili di magazzino e di movimentazione per famiglia, confrontando 3 criteri di calcolo: 1. attribuzione costi in base alle risorse consumate (in questo esempio: edifici, scaffali, carrellisti e carrelli) 2. proporzionamento allo stock in volume per famiglia 3. proporzionamento al fatturato per famiglia WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 36
  • 37. Determinazione del costo di magazzino3 CARATTERISTICHE OPERATIVE (UDC, GIACENZE, FLUSSI, PICKING, VALORE PRODOTTI) FAM. H. GIACENZA PALLET % PALLET RIGHE ROTAZIONE VALORE/ FATTURATO PALLET MEDIA INTERI OUT PICKING ANNUA PALLET ANNUO (PALLET) IN (/MESE) INTERI (/MESE) (€) (MIL €) A b 1800 1000 30 18.500 6,7 620 7,43 B b 2200 2000 50 22.800 10,9 878 21,07 C b 2400 800 20 25.600 4 929 8,92 D a 2000 3000 80 8.000 18 310 11,15 E a 1000 1500 100 0 18 413 7,43 9400 8300 74.900 56,0 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 37
  • 38. Determinazione del costo di magazzino4 CRITERIO 1 CRITERIO 2 CRITERIO 3 COSTO % FATTURATO COSTO COSTO % FAM . % % % TOTALE /FAM. /FAM. TOTALE % TOTALE /FAM. /FATT. /FAM. /FATT. /FATT. /ANNO (€) (Mil. €) /ANNO (€) /ANNO (€) FAM. FAM. FAM. A 140.000 17,9% 7,5 1,87% 149.000 19,1% 1,99% 104.000 13,3% 1,39% B 187.000 23,9% 21,0 0,89% 183.000 23,4% 0,87% 294.000 37,6% 1,40% C 180.000 23,0% 9,0 2,00% 200.000 25,6% 2,22% 124.000 15,9% 1,38% D 190.000 24,3% 11,2 1,70% 167.000 21,4% 1,49% 156.000 19,9% 1,39% E 85.000 10,9% 7,5 1,13% 83.000 10,6% 1,11% 104.000 13,3% 1,39% 782.000 100,0% 56,2 1,39% 782.000 100,0% 1,39% 782.000 100,0% 1,39% WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 38
  • 39. Impostare e rilevare i KPI1 Per rendere costanti e continuativi nel tempo i vantaggi che derivano da un approccio all’attività del magazzino per processi e un’articolazione dei costi maggiormente finalizzata all’efficienza del business è necessario individuare gli indicatori di prestazione chiave (KPI) e rilevarli sistematicamente con l’obiettivo di progettare cruscotti di servizio e integrare report di management accounting. Quali passi per realizzare un sistema di rilevazione dei KPI: selezionare i processi prioritari da monitorare attraverso indicatori fisici scomporre i processi in fasi ed attività identificare i KPI di processi/fasi/attività selezionati definire e costruire gli indicatori (metrica, frequenza di determinazione, aggregazione, fonte) incrociare KPI – CFS (fattori critici di successo): i KPI individuati sono strategici ? documentare (descrizione dei processi, elenco KPI, descrizione proprietà, requisiti applicativi, …) WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 39
  • 40. Impostare e rilevare i KPI2 Vale in ogni caso il principio che i costi che si sostengono per raccogliere, elaborare, presentare le informazioni raccolte devono essere compensati dai benefici da esse conseguenti WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 40
  • 41. Quali KPI gestire In generale il set di indici rilevabile con un sistema KPI è riassumibile nel seguente schema Cioè la produttività ed i costi con cui sono ottenuti gli output del processo. EFFICIENZA La misurazione dell’efficienza è l’obiettivo primario dei sistemi tradizionali di controllo di E’ il livello di sfruttamento di gestione, che calcolano margine alcune risorse, tipicamente e costi totali delle attività e dei quelle che sono difficilmente prodotti delle aziende incrementabili SATURAZIONE FLUSSO EFFICACIA E’ la qualità intesa quale Inteso come trend delle conformità alle attese del Cliente attività operative dal punto di (es: livello di servizio e lead time) vista quantitativo WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 41
  • 42. I principali requisiti dei KPI La gamma degli indicatori è specifica di ogni processo e talvolta cambia anche nell’ambito del medesimo processo da Azienda ad Azienda. In ogni caso in termini generali i KPI devono avere i seguenti requisiti: • SINTESI: pochi indicatori, dove il “pochi” dipende dal tipo di processo ma tali da misurare in modo completo ciò che si vuole monitorare • AFFIDABILITÀ: in quanto rilevati in modo oggettivo e con metodologie costanti nel tempo molto importante è la “sterilizzazione” dei dati • SIGNIFICATIVITÀ: devono essere rappresentativi del processo e delle caratteristiche fisiche dello stesso • TEMPESTIVITÀ: la velocità dei cambiamenti e la dinamicità delle esigenze necessitano analisi tempestive e frequenti • SOLIDITÀ: garanzia di omogeneità nel tempo, indipendentemente dalle persone • DESCRITTIVITÀ: espressi sia in termini economici, sia in termini fisici WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 42
  • 43. Indicatori di flusso Se continuamente monitorati, forniscono il trend delle attività operative dal punto di vista quantitativo. Alcuni esempi sulle uscite: n° ordini evasi/g (totali, per tipo d’ordine, per tipo cliente) n° righe d’ordine evase/g tonnellate spedite/g righe di picking prelevate/g volume out/g n° colli in uscita/g Alcuni esempi sugli ingressi: tonnellate in/g n° articoli in/g È opportuno controllarli ogni giorno per verificare i trend e le relazioni con altri parametri e avere il raffronto con valori di periodi precedenti. Il loro rilievo ci permette anche di verificare se esistono degli andamenti ricorrenti (stagionalità) o distribuzioni che possono essere corrette. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 43
  • 44. Indicatori di efficacia Se continuamente monitorati, forniscono il trend delle attività operative dal punto di vista qualitativo. Alcuni esempi sul livello di servizio: • tempo medio di evasione ordine (leadtime) n° ordini consegnati completi al momento voluto • OPC: totale ordini totale stock out • indisponibilità prodotto: totale linee d’ordine n° errori rilevati alla consegna (di q.tà; di articolo) • errori: n° totale righe d’ordine consegnate WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 44
  • 45. Indicatori di efficienza Forniscono valutazioni sull’impiego di risorse necessarie per il conseguimento dei risultati, e sulla loro aderenza o meno agli standard/target. Alcuni esempi: • rotazione scorte (in q.tà): • produttività del personale: • saturazione automezzi: • allineamento fisico-contabile: • incidenza costi logistici: • costi unit. handling: • costi unit. housing: • costi unit. trasporto: In particolare per gli indici di costo, è importante la possibilità/capacità di articolazione dell’indice (attribuzione per prodotto o famiglia, per tipo cliente, etc). WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 45
  • 46. Indicatori di livello di saturazione risorse Forniscono un’indicazione sullo sfruttamento di alcune risorse (tipicamente, quelle difficilmente incrementabili). Congiuntamente alle valutazioni sui trend, forniscono una valutazione circa “l’aspettativa di vita” delle risorse allo stato attuale. Alcuni esempi : stock medio del periodo (n°pallet) • saturazione della capacità: capacità max del magazzino volume merce stoccata • saturazione dei volumi: volume magazzino movimentazione media del periodo • saturazione imp.meccanizzati: movimentazione massima WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 46
  • 47. Come rappresentare i KPI Le informazioni devono essere comparate con altre strettamente omogenee ed oltre ad essere espresse in forma tabellare devono essere anche evidenziate in forma grafica (istogrammi, grafici, torte, etc.) al fine di esprimere con maggiore immediatezza gli scostamenti. Pallet mensili movimentati in ingresso 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 2001 2002 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 2001 4150 4320 4890 4932 5270 5533 5820 1130 4720 4312 4111 3869 2002 4233 4450 5412 5460 5780 6025 6115 1314 4312 4421 4215 4218 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 47
  • 48. Struttura del sistema di indicatori livello 1 123 (Processo FORNITORE AZIENDA CLIENTE Aziendale) LIVELLO STRATEGICO Livello 2 APPROVVIGION. PRODUZIONE DISTRIBUZIONE (Sottoproc.) LIVELLO Livello 3 GESTIONE SCORTE HANDLING TRASPORTI TATTICO (Fase) LIVELLO Livello 4 HOUSING HANDLING HANDLING CARICO VIAGGIO SCARICO OPERATIVO (Attività) IN OUT WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 48
  • 49. Reporting: contenuti e frequenza Gli indicatori devono essere organizzati in uno specifico reporting Ogni reporting va costruito sulla base delle necessità e degli obiettivi aziendali o di specifici settori aziendali. (Azienda ⇒ Logistica ⇒ Distribuzione ⇒ Magazzino) Un reporting completo conterrà indicatori di flusso, di efficienza/efficacia del processo, di congruità economica. Le informazioni devono essere sintetiche, significative, affidabili. La frequenza è strettamente dipendente dalla tipologia di report e dalla facilità con cui si dispone del dato WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 49
  • 50. Reporting: i dati I dati possono essere direttamente generati in parte dal sistema informativo logistico (flussi, produttività, efficacia) e in parte dall’amministrazione (per quanto legato prevalentemente ai costi: stipendi, fatture fornitori, etc.); per questa seconda categoria di indicatori è probabile che i dati siano disponibili con uno sfasamento sulle necessità; si dovrà pertanto decidere se utilizzare dati provvisori (e forse approssimati) ma caratterizzati da maggiore tempestività. Il principale sistema preposto a raccogliere, organizzare, conservare e veicolare i dati è il sistema informativo aziendale (e in particolare quello specifico di magazzino, il WMS) per le sue caratteristiche di rapidità e affidabilità. In particolare quando l’attività di magazzino è guidata con terminali RF esiste la possibilità di registrare i tempi con estrema accuratezza. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 50
  • 51. OLTRE IL REPORT Affinché i dati rilevati divengano effettivamente utili è necessario effettuare relazioni e comparazioni. Comparazioni con cosa: con i dati storici (si verificano i trend) con gli obiettivi (plan, do, check, action) con i Best in Class conoscenze del Consulente benchmarking strutturato Simco con Warehouse Analyst si propone di realizzare non solo un importante e potente strumento di analisi, ma anche un sistema integrato di confronto e gestione dei dati WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 51
  • 52. Un metodo di valutazione delle prestazioni del magazzino Nelle slides seguenti viene illustrata una metodologia di valutazione delle prestazioni dei centri distributivi, studiata dal Dott. E. Franzelle, Direttore dell’Istituto di Logistica presso il Georgia Institute of Tecnology di Atlanta. Si può notare come si cerchi di coniugare KPI e benchmarking. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 52
  • 53. Prestazioni e classi di merito Per ogni tipologia di prestazione considerata, Produttività, Durata dei tempi ciclo, Accuratezza, vengono individuate 5 classi di merito con relativo punteggio da 1 a 5 P u n te g g io C a te g o r ia 5 W o r ld C la s s 4 S u p e r io r e 3 N o r m a le 2 S o t t o la n o r m a 1 N e c e s s i t à d i m i g li o r a m e n t i WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 53
  • 54. La misurazione della produttività Produttività del magazzino 50% % indagini effettuate 50% 40% 25% 30% 15% 20% 5% 5% 10% Righe/ora + di 50 20÷50 10÷20 5 ÷10 <5 Punteggio 5 4 3 2 1 30% Produttività del picking % indagini effettuate 25% 30% 20% 25% 15% 20% 10% 15% 10% 5% Pezzi/ora + di 250 100÷250 50÷100 25÷50 8÷25 Punteggio 5 4 3 2 1 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 54
  • 55. La misurazione dei tempi ciclo Tempo di messa a dimora 50% % indagini effettuate 50% 40% 2 30% 10% 15% 15% 10% 20% 10% Tempo di messa < 2 ore 2÷8 stesso giorno Giorno succ. oltre a dimora Punteggio 5 4 3 2 1 Tempo di evasione dell’ordine 35% % indagini effettuate 40% 30% 20% 20% 15% 20% 10% 10% Tempo di evasione < 4 ore 4÷12 ore stesso giorno giorno succ. oltre dell’ordine Punteggio 5 4 3 2 1 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 55
  • 56. La misurazione dell’accuratezza Errori al picking 25% 25% 25% 25% 20% % indagini effettuate 20% 15% 5% 10% 5% % righe pick. errate < 0,01 0,01÷0,1 0,1÷ 0,5 0,5 ÷ 1, oltre 1 Punteggio 5 4 3 2 1 Errori nelle scorte 25% 25% 25% % indagini effettuate 20% 25% 20% 15% 5% 10% 5% % referenze errate < 0,05 0,05÷0,5 0,5÷1 1÷5 oltre il 5 Punteggio 5 4 3 2 1 WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 56
  • 57. Valutazione della prestazione globale Parametri considerati: A PRODUTTIVITÀ MAGAZZINO B PRODUTTIVITÀ PICKING C TEMPO DI MESSA A DIMORA D TEMPO EVASIONE ORDINE E ERRORI AL PICKING F SCOSTAMENTI INVENTARIALI CALCOLO DELL’INDICE DI PRESTAZIONE COMPLESSIVO PRESTAZIONI PUNTEGGIO INDICE GLOBALE Produttività Max tra A e B Media dei tre Tempo di attraversamento Media tra C e D valori Accuratezza Media tra E e F WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 57
  • 58. Dal manuale sugli indicatori di performance di un Gruppo multinazionale: • Ricorda KPI è il veicolo. Non è il risultato. • Non sprecare tempo in KPI inutili. • Raccogli i KPI per agire, non per guardare. “Tu sei il guidatore, non il passeggero” • Guarda solo le cose: Che sono obbligatorie. Che Ti forniscono un preavviso. Sulle quali sei attualmente impegnato con un piano di azione migliorativa. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 58
  • 59. Agenda del workshop IL PROCESSO DECISIONALE E IL CONTESTO COMPETITIVO L’ATTIVITA’ DI MAGAZZINO E LE FUNZIONI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO IL WAREHOUSE ANALYST WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 59
  • 60. L’importanza dello strumento Lo sforzo di riorganizzazione dei dati però può fallire se non viene scelto uno strumento di analisi che garantisca adeguate performances. WAREHOUSE ANALYST ci permette di estrarre le informazioni utili su cui basare le decisioni navigando all’interno dei dati logistici. I soli DATI non sono in grado di supportare le decisioni è necessario trasformarli in INFORMAZIONI fruibili ogni qual volta il manager ne abbia la necessità. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 60
  • 61. Forma e articolazione del reporting Spesso ricopre notevole importanza la forma del reporting; essa rappresenta infatti uno strumento di comunicazione in grado di enfatizzare ed indirizzare correttamente i messaggi contenuti nel sistema. Occorre che le informazioni siano non solo rilevanti, attendibili e tempestive ma devono essere anche CHIARE e COMPRENSIBILI. Si possono identificare quattro fondamentali modalità di rappresentazione: forma tabellare, forma narrativa o di documento, forma grafica o un mix delle precedenti. L’articolazione del reporting identifica la numerosità e la distribuzione dei reports all’interno dell’azienda, determinando di conseguenza anche il livello di dettaglio/aggregazione delle informazioni che vi sono contenute. Il livello di articolazione è strettamente dipendente dalla struttura organizzativa dell’azienda e dalle unità organizzative e processi di cui essa è composta. Il livello di articolazione del sistema di reporting oggi è soddisfatto sfruttando le nuove potenzialità dei sw avanzati rendendo possibile, ad esempio, accedere alle informazioni via internet distribuendo (push report) o selezionando (pull report) i dati e le informazioni necessarie. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 61
  • 62. Cos’è il Warehouse Analyst WAREHOUSE ANALYST permette di rilevare, calcolare e controllare sistematicamente le produttività, i lead time e molti altri parametri utili alla gestione del magazzino. Questo strumento, basato su tecniche di Business Intelligence, impiega un Data Warehouse opportunamente strutturato che viene alimentato principalmente dai dati provenienti dal software di Gestione Operativa di Magazzino; inoltre se si inseriscono determinate componenti di costo permette di relazionare fattori economici ed operativi; ad esempio calcolare il costo riga di prelievo (eventualmente articolata per tipo d’ordine), il costo di housing e così via. WAREHOUSE ANALYST consente di monitorare quotidianamente fattori operativi chiave e di evidenziare il manifestarsi di situazioni che sono fuori dalla norma. E’ uno strumento di fondamentale importanza per il responsabile del magazzino per gestire nel modo più efficiente le risorse messe a sua disposizione e per il management aziendale per sviluppare politiche di miglioramento. WAREHOUSE ANALYST dispone di oltre 50 report che permettono di rilevare i flussi e le prestazioni, di tracciarle nel tempo, di effettuare confronti e di relazionare i fenomeni. WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 62
  • 63. La struttura informatica del WHA Security Services Data Sources SQL Server 2005 RS (Windows, Custom) (SQL, OLE DB, XML/A, ODBC, Oracle, Custom) Report Server Report Processing Data Processing Security Rendering Delivery Output Formats (HTML, Excel, PDF, Custom) Delivery Targets URL / XML Web Service Interface (E-mail, File Share, Custom) WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 63
  • 64. Il processo di ETL Per creare e gestire DWH serve un strumento di ETL (Extraction, Transformation, Load) ETL Application & Cleansing Data Source DataWarehouse Business Users I dati vengono importati con cadenza quotidiana e ripuliti prima di popolare il DWH WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 64
  • 65. Pulizia dei dati • Pulizia dei tempi “fuori standard” • Pulizia per il calcolo dei Lead Time Range di normalità:[µ + σ] WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 65
  • 66. La struttura del Warehouse Analyst Prelievo Prelievo Rimpiazzi Rimpiazzi Produttività Per Interi Produttività e Sfusi Stoccaggio Stoccaggio Accettazione Accettazione Assorbimento Risorse Assorbimento Risorse Correlazioni Profilo Ordini Profilo Ordini Correlazioni Management Management Dati di Flusso Dati di Flusso Scorecard Scorecard Attività Settimanali Attività Settimanali Accettazione Accettazione Stoccaggio Stoccaggio Lead Time Lead Time Per Cliente Dock to Stock Dock to Stock e Fornitore Prelievi Prelievi WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 66
  • 67. Le future evoluzioni del WHA • Analisi degli Stock • Analisi delle classi di stagionalità • Analisi degli approvvigionamenti • Analisi del livello di servizio • Analisi dei trasporti WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 67
  • 68. Concludendo: il contributo di SIMCO • Comprendere quali sono i reali bisogni informativi dell’azienda, tramutarli in indici monitorabili e confrontabili anche con altre realtà • Mettere a disposizione una metodologia e degli strumenti di analisi sui dati che permetta una loro semplice interpretazione • Affiancare l’azienda nell’interpretazione del “cruscotto logistico” e suggerire le ottimizzazioni ed i miglioramenti nei processi allo scopo di accrescere la competitività WORKSHOP SIMCO – COME FUNZIONA IL VOSTRO MAGAZZINO? 68