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4° incontro. La Bioenergetica: I diversi tipi di
             metabolismo e le reazioni di ossidoriduzione di
                        importanza biologica




LA BIOENERGETICA
Il metabolismo


• Estrarre dall’ambiente energia e potere
  riducente

• Ilpotere riducente serve per compiere le
  biosintesi
I principi basilari della bioenergetica



• ΔG   <0

• Possibilità
            di accoppiamento di reazioni
 termodinamicamente sfavorevoli a reazioni
 con un elevato ΔG < 0
Perché ai viventi serve un continuo rifornimento
                di energia libera?


  • produzione     di lavoro meccanico

  • trasporto   attivo di molecole o ioni

  • sintesi   di macromolecole
Vita = capacità di permanere lontano dallo stato
                   di equilibrio
Come si riesce a rimanere lontani dall’equilibrio?
I due tipi di metabolismo




• Chemotrofia    (eterotrofia e non solo...)

• Autotrofia   (= fototrofia)
I chemotrofi ottengono l’energia libera a loro
necessaria dall’ossidazione di sostanze nutrienti
         (organiche o non organiche)
Gli autotrofi ottengono l’energia libera a loro
necessaria ‘intrappolando’ l’energia luminosa
Parte dell’energia ottenuta dalle ossidazioni o
  dalla luce viene trasformata in una ‘forma
         speciale’, adatta al trasporto e
             all’immagazzinamento
Perché proprio l’ATP?



• Legami     fosfoanidridici (7 kcal/mol l’uno)

• Idrolisi
        dell’ATP alimenta un gran numero di reazioni
  termodinamicamente improbabili

• Le  strutture biologiche che si avvalgono dell’energia libera
  rilasciata dall’idrolisi dell’ATP sono quindi dei trasduttori (actina/
  miosina; trasportatori di membrana; ...)
L’ATP viene sintetizzato quando le sostanze
nutrienti sono ossidate (chemiotrofia) o quando
      la luce vien intrappolata (fototrofia)
A cosa è dovuto l’alto potenziale di
             trasferimento di gruppi fosforici?




• Fattore
       elettrostatico: la repulsione tra cariche negative si riduce
 quando l’ATP viene idrolizzato

• Maggior   stabilità per risonanza dei prodotti di idrolisi, ADP e Pi
Non solo ATP: fosfocreatina, fosfoenolpiruvato,
                acetilfosfato...
ATP = ‘combustibile della vita’?

            NO!!!
Il combustibile della vita è la caduta di elettroni da
  un livello di energia superiore ad uno inferiore
La bioenergetica studia i meccanismi che sono
   alla base di questi processi di caduta degli
 elettroni e dell’assemblaggio dell’ATP, ad essi
                    associato
L’assemblaggio dell’ATP è associato allo scambio
   di uno o due elettroni tra due sostanze: il
             donatore e l’accettore
• Il donatore di elettroni passa dallo stato ridotto
  (ricco di elettroni) allo stato ossidato (povero di
  elettroni)

• L’accettoredi elettroni passa dallo stato ossidato
  (povero di elettroni) allo stato ridotto (ricco di
  elettroni)
Le ossidoriduzioni biologiche
•   La coppia riducente/ossidante si chiama coppia redox

•   Ogni coppia redox è caratterizzata da un potenziale redox

•   La forma ridotta ha un potenziale più negativo della forma
    ossidata

•   Più una coppia ha tendenza a cedere elettroni (rispetto alla
    coppia H2/2H+) e più è definita da un potenziale negativo

•   Gli elettroni vengono trasferiti tra coppie redox

•   Durante tali trasferimenti di elettroni si libera energia in quantità
    proporzionale alla ddp tra i due rispettivi potenziali redox e al
    numero di elettroni trasferiti
Per assemblare una molecola di ATP è necessario
   che un singolo elettrone cada da una ddp di
 almeno 600 mV (o che una coppia di elettroni
     cadano da una ddp di almeno 300 mV)
Quando un trasferimento di elettroni serve a
sostenere le richieste di energia attraverso l’ATP
 occorrono semplicemente un donatore ed un
  accettore di elettroni separati da una ddp di
  almeno 600/n mV (n è il numero di elettroni
                    trasferiti)
La questione fondamentale è quindi:
 dove trovare i donatori di elettroni??!
ETEROTROFI
METABOLISMO ETEROTROFO AEROBIO




Il cibo fornisce le sostanze che agiscono da donatori di elettroni, cioè gli elettroni
                              ad alto livello energetico.
     Questi elettroni vengono poi trasferiti ad un accettore finale (negli aerobi è
                                     l’ossigeno)
ANAEROBIOSI
Negli eterotrofi anaerobi, l’accettore finale di
elettroni può essere:

- Fe (che passa dallo stato ossidato, ferrico, a
  quello ridotto, ferroso)
- S elementare (che viene ridotto a H2S, acido
  solfidrico)
- un accettore generato metabolicamente
  (fermentazioni)
                           NB l’accettore finale viene sempre
                                        ridotto!
Nei chemiotrofi gli elettroni provengono da
donatori esterni (∿ eterotrofia) e sono restituiti
ad un basso livello di energia a degli accettori
esterni, MA...

... gli elettroni vengono forniti da sostanze
inorganiche (es. H2S)

[esempio: metanobatteri usano H2 molecolare come
donatore e CO2 come accettore, accoppiandovi
l’assemblaggio di ATP]
METABOLISMO AUTOTROFO FOTOTROFICO




                                                                NB non ci sono donatori
                                                                  o accettori esterni

              L’acqua fornisce gli elettroni ad alto livello energetico.
Gli accettori sono complessi sistemi molecolari in grado di riportare gli elettroni
                          al livello energetico superiore.
      L’acqua, una volta ossidata, viene liberata come ossigeno molecolare.
METABOLISMO ETEROTROFO

• Lemacromolecole presenti nei cibi vengono scisse in unità di
 dimensioni minori [in questa fase non viene generata energia utilizzabile]

•I prodotti della scissione vengono convertiti in pochi tipi di
 unità semplici (es. acetil CoA), che hanno un ruolo
 fondamentale nel metabolismo [in questa fase viene generata una minima
 quantità di energia]


• Ciclo di Krebs + fosforilazione ossidativa [in questa fase
 viene generata la maggior parte dell’energia libera!]
FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA =
  RESPIRAZIONE CELLULARE
CICLO DI KREBS E FOSFORILAZIONE
                  OSSIDATIVA

• sono   le vie finali comuni all’ossidazione di molecole nutrienti

• l’acetilCoA viene completamente ossidato a CO2 e nel
  contempo coppie di elettroni vengono trasferite a coenzimi
  particolari (NAD+ e FAD), che quindi passano allo stato
  ridotto (ciclo di Krebs);

• il flusso di elettroni dai coenzimi ridotti (NADH e FADH2)
  all’ossigeno porta alla formazione di ATP (fosforilazione
  ossidativa)
Ciclo di Krebs e fosforilazione sono processi
accoppiati:

per ogni acetil CoA che viene ossidato a CO2
vengono trasferite al NAD + e al FAD quattro

coppie di elettroni
L’anello nicotinamidico accetta un
      protone e due elettroni
La flavina accetta due protoni e due
             elettroni
Le forme ridotte dei trasportatori di elettroni
trasferiscono poi gli elettroni ad alto potenziale
   all’ossigeno, nella fosforilazione ossidativa.

  QUESTO PROCESSO AVVIENE NELLA
CATENA DI TRASPORTO DEGLI ELETTRONI,
     SITUATA NELLA MEMBRANA
     MITOCONDRIALE INTERNA
Le forme ridotte dei trasportatori di elettroni
 possono, in alternativa, trasferire gli elettroni
durante i processi che portano alla biosintesi
      delle macromolecole biologiche.

  Le biosintesi richiedono potere riducente!
Nella maggior parte delle biosintesi, i precursori
     sono più ossidati dei prodotti: è quindi
necessario immettere elettroni nelle reazioni che
           condurranno ai prodotti
Il donatore di elettroni nelle biosintesi riduttive è
                     il NADPH
Nel cuore del metabolismo vi è il trasporto di
gruppi attivati:

1) elettroni
2) gruppi acile
Nel cuore del metabolismo vi è infatti
              la glicolisi
Il trasporto di gruppi acile attivati è affidato
                all’acetil CoA
L’acetil CoA trasporta gruppi acile attivati
proprio come l’ATP trasporta gruppi fosforici
                    attivati
Come, dove e quando si forma l’acetil CoA?
Quando?

Al termine della glicolisi
Come?

Per decarbossilazione ossidativa del piruvato, che è
infatti il prodotto finale della glicolisi
Dove?

All’interno dei mitocondri.

E infatti l’acetil CoA collega la glicolisi alla
fosforilazione ossidativa, negli aerobi
La glicolisi si trova quindi nel cuore di ogni tipo
                di metabolismo perché...



• ... produce   una minima quantità di ATP

•è     il preludio al ciclo di Krebs e alla fosforilazione ossidativa

• sisvolge nel citoplasma e non nei mitocondri (v. teoria
  endosimbiontica L. Margulis)
Durante la glicolisi una molecola di glucosio
viene convertita in due molecole di piruvato, con
   un guadagno netto di due molecole di ATP
L’accettore di elettroni accoppiato a tale
ossidazione del glucosio è il NAD +, che viene

          perciò ridotto a NADH.
Negli aerobi, il NADH viene rigenerato a   NAD +

durante la fosforilazione ossidativa, mentre si ha
               l’assemblaggio di ATP
Negli anaerobi, il   NAD+viene rigenerato durante
le fermentazioni anaerobiche:

- quando il piruvato viene ridotto a lattato
(fermentazione lattica)
- quando il piruvato viene ridotto a etanolo
(fermentazione alcolica)

Le fermentazioni generano un guadagno netto di 2 molecole di
ATP per molecola di glucosio ossidata
La maggior parte dell’energia contenuta nella
 molecola di glucosio viene estratta solo se il
  piruvato entra nel ciclo (aerobio) dell’acido
citrico [ciclo di Krebs] e se si intraprende la via
          della fosforilazione ossidativa
IL CICLO DI KREBS IN SINTESI


•è   costituito da quattro reazioni di ossidoriduzione

• trecoppie di elettroni sono trasferite al NAD+ e una coppia è
 trasferita al FAD

• nelciclo si forma direttamente una molecola di ATP, mentre il
 glucosio viene convertito in piruvato

• altre
    undici molecole di ATP verranno ottenute quando il
 NADH e il FADH2 entreranno nella catena mitocondriale
Il ciclo di Krebs opera solo in condizioni aerobie
 (perché è associato alla fosforilazione ossidativa),

mentre la glicolisi opera sia in condizioni aerobie
                   che anaerobie
LA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA

•è il processo mediante il quale gli elettroni sono donati dal
  NADH e dal FADH2 all’ossigeno, processo durante il quale

• si    assembla ATP a partire da ADP e Pi

• gli
    elettroni passano dai coenzimi ridotti all’ossigeno attraverso
  una serie di trasportatori di elettroni

• siottengono come prodotti finali CO2 e H2O e 32 molecole
  di ATP (che si vanno a sommare alle 2 molecole ottenute
  nella glicolisi e alle 2 ottenute nel ciclo di Krebs)
AEROBI vs. ANAEROBI




• ANAEROBI    >> 2 molecole di ATP/molecola di glucosio
 ossidata (da glicolisi/fermentazioni)

• AEROBI   >> 2 + 2 + 32 molecole di ATP/molecola di glucosio
 ossidata (da glicolisi+ciclo di Krebs+fosforilazione ossidativa)
I LUOGHI




• Glicolisi   > citosol

• Ciclo   di Krebs > matrice mitocondriale

• Fosforilazione    > membrana mitocondriale interna
I trasportatori di elettroni




• citocromi

• centri   ferro-zolfo

• ioni   rame
Tappa dopo tappa, gli elettroni vengono trasferiti
dal NADH e dal FADH2 a questi trasportatori e
contemporaneamente si produce una
traslocazione di protoni al di fuori della matrice
mitocondriale

>> si genera una forza motrice protonica
La forza motrice protonica mitocondriale




•a   livello della membrana mitocondriale interna

• gradiente   di pH (il lato citosolico dei mitocondri è acido)

• potenziale transmembrana (il lato citosolico dei mitocondri è
 carico positivamente)
A cosa serve la forza motrice protonica
                 mitocondriale?



•a produrre ATP, mentre i protoni ritornano nella matrice
 mitocondriale attraverso un canale per i protoni che fa capo al
 complesso enzimatico della ATP sintasi

•è una produzione di energia libera mediante un gradiente di
 protoni
Il disaccoppiamento tra ossidazione e
 fosforilazione (cortocircuitazione della barriera
protonica) si traduce nella liberazione di energia
         sotto forma di energia termica:
             >> produzione di calore
METABOLISMO AUTOTROFO

•   ha un costo energetico molto superiore ai fabbisogni della vita
    eterotrofa

•   CO2 come fonte di carbonio, H2O come fonte di idrogeno, NO3-
    come fonte di azoto, SO42- come fonte di zolfo: la loro conversione
    in molecole organiche richiede molte riduzioni e perciò un grande
    apporto di elettroni altamente energetici

•   questi elettroni non si trovano in natura, ma devono essere derivati
    da sorgenti a bassa energia e poi innalzati al livello di energia
    richiesto

•   il sollevamento degli elettroni ad un alto livello energetico avviene ad
    opera di due complessi sistemi localizzati nelle membrane tilacoidi dei
    cloroplasti: il fotosistema I e il fotosistema II
Gli autotrofi riciclano all’infinito gli elettroni con
l’aiuto della luce (fotofosforilazione ciclica) e così
               producono ATP, ma...
... hanno comunque bisogno di elettroni esterni
     per sostenere le riduzioni biosintetiche:

           li ottengono dall’acqua!
Le tappe della fotosintesi

• assorbimento   della luce da parte della clorofilla

• conseguente   eccitazione elettronica della sua struttura
 molecolare

• eccitazione elettronica giunge fino ad un gruppo di molecole
 di clorofilla particolari, quelle del centro di reazione

• l’energiadell’elettrone eccitato viene convertita in separazione
 di carica: si ottiene potenziale riducente
Mg-porfirina
• assorbimento    della luce avviene nelle clorofille del fotosistema
  II

• glielettroni passano dal centro di reazione del fotosistema II al
  fotosistema I

• gli elettroni giungono infine alla ferredossina, un potente
  riducente, mentre si forma un gradiente protonico
  transmembrana

• il   gradiente serve a produrre ATP

• l’enzima ferredossina-NADP reduttasi catalizza poi la
  formazione di NADPH, che servirà per le biosintesi
ATP e NADPH verranno poi usati nella riduzione
       dell’anidride carbonica a glucosio
                 (ciclo di Calvin)
Il ciclo di Calvin non è una reazione fotosintetica,
        ma una cosiddetta ‘reazione al buio’
nella fotosintesi come nella fosforilazione ossidativa

   il flusso degli elettroni genera un gradiente
   protonico, che serve all’assemblaggio di ATP
la differenza è che:

- nella fosforilazione ossidativa gli elettroni
provengono dall’ossidazione delle sostanze
nutrienti
- nella fotosintesi provengono dall’eccitazione, ad
opera della luce, della clorofilla

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Gli essenziali della bioenergetica

  • 1. 4° incontro. La Bioenergetica: I diversi tipi di metabolismo e le reazioni di ossidoriduzione di importanza biologica LA BIOENERGETICA
  • 2. Il metabolismo • Estrarre dall’ambiente energia e potere riducente • Ilpotere riducente serve per compiere le biosintesi
  • 3.
  • 4. I principi basilari della bioenergetica • ΔG <0 • Possibilità di accoppiamento di reazioni termodinamicamente sfavorevoli a reazioni con un elevato ΔG < 0
  • 5. Perché ai viventi serve un continuo rifornimento di energia libera? • produzione di lavoro meccanico • trasporto attivo di molecole o ioni • sintesi di macromolecole
  • 6. Vita = capacità di permanere lontano dallo stato di equilibrio
  • 7. Come si riesce a rimanere lontani dall’equilibrio?
  • 8. I due tipi di metabolismo • Chemotrofia (eterotrofia e non solo...) • Autotrofia (= fototrofia)
  • 9. I chemotrofi ottengono l’energia libera a loro necessaria dall’ossidazione di sostanze nutrienti (organiche o non organiche)
  • 10. Gli autotrofi ottengono l’energia libera a loro necessaria ‘intrappolando’ l’energia luminosa
  • 11. Parte dell’energia ottenuta dalle ossidazioni o dalla luce viene trasformata in una ‘forma speciale’, adatta al trasporto e all’immagazzinamento
  • 12.
  • 13. Perché proprio l’ATP? • Legami fosfoanidridici (7 kcal/mol l’uno) • Idrolisi dell’ATP alimenta un gran numero di reazioni termodinamicamente improbabili • Le strutture biologiche che si avvalgono dell’energia libera rilasciata dall’idrolisi dell’ATP sono quindi dei trasduttori (actina/ miosina; trasportatori di membrana; ...)
  • 14. L’ATP viene sintetizzato quando le sostanze nutrienti sono ossidate (chemiotrofia) o quando la luce vien intrappolata (fototrofia)
  • 15. A cosa è dovuto l’alto potenziale di trasferimento di gruppi fosforici? • Fattore elettrostatico: la repulsione tra cariche negative si riduce quando l’ATP viene idrolizzato • Maggior stabilità per risonanza dei prodotti di idrolisi, ADP e Pi
  • 16. Non solo ATP: fosfocreatina, fosfoenolpiruvato, acetilfosfato...
  • 17. ATP = ‘combustibile della vita’? NO!!!
  • 18. Il combustibile della vita è la caduta di elettroni da un livello di energia superiore ad uno inferiore
  • 19. La bioenergetica studia i meccanismi che sono alla base di questi processi di caduta degli elettroni e dell’assemblaggio dell’ATP, ad essi associato
  • 20. L’assemblaggio dell’ATP è associato allo scambio di uno o due elettroni tra due sostanze: il donatore e l’accettore
  • 21. • Il donatore di elettroni passa dallo stato ridotto (ricco di elettroni) allo stato ossidato (povero di elettroni) • L’accettoredi elettroni passa dallo stato ossidato (povero di elettroni) allo stato ridotto (ricco di elettroni)
  • 23. La coppia riducente/ossidante si chiama coppia redox • Ogni coppia redox è caratterizzata da un potenziale redox • La forma ridotta ha un potenziale più negativo della forma ossidata • Più una coppia ha tendenza a cedere elettroni (rispetto alla coppia H2/2H+) e più è definita da un potenziale negativo • Gli elettroni vengono trasferiti tra coppie redox • Durante tali trasferimenti di elettroni si libera energia in quantità proporzionale alla ddp tra i due rispettivi potenziali redox e al numero di elettroni trasferiti
  • 24. Per assemblare una molecola di ATP è necessario che un singolo elettrone cada da una ddp di almeno 600 mV (o che una coppia di elettroni cadano da una ddp di almeno 300 mV)
  • 25. Quando un trasferimento di elettroni serve a sostenere le richieste di energia attraverso l’ATP occorrono semplicemente un donatore ed un accettore di elettroni separati da una ddp di almeno 600/n mV (n è il numero di elettroni trasferiti)
  • 26. La questione fondamentale è quindi: dove trovare i donatori di elettroni??!
  • 28. METABOLISMO ETEROTROFO AEROBIO Il cibo fornisce le sostanze che agiscono da donatori di elettroni, cioè gli elettroni ad alto livello energetico. Questi elettroni vengono poi trasferiti ad un accettore finale (negli aerobi è l’ossigeno)
  • 29. ANAEROBIOSI Negli eterotrofi anaerobi, l’accettore finale di elettroni può essere: - Fe (che passa dallo stato ossidato, ferrico, a quello ridotto, ferroso) - S elementare (che viene ridotto a H2S, acido solfidrico) - un accettore generato metabolicamente (fermentazioni) NB l’accettore finale viene sempre ridotto!
  • 30. Nei chemiotrofi gli elettroni provengono da donatori esterni (∿ eterotrofia) e sono restituiti ad un basso livello di energia a degli accettori esterni, MA... ... gli elettroni vengono forniti da sostanze inorganiche (es. H2S) [esempio: metanobatteri usano H2 molecolare come donatore e CO2 come accettore, accoppiandovi l’assemblaggio di ATP]
  • 31. METABOLISMO AUTOTROFO FOTOTROFICO NB non ci sono donatori o accettori esterni L’acqua fornisce gli elettroni ad alto livello energetico. Gli accettori sono complessi sistemi molecolari in grado di riportare gli elettroni al livello energetico superiore. L’acqua, una volta ossidata, viene liberata come ossigeno molecolare.
  • 32. METABOLISMO ETEROTROFO • Lemacromolecole presenti nei cibi vengono scisse in unità di dimensioni minori [in questa fase non viene generata energia utilizzabile] •I prodotti della scissione vengono convertiti in pochi tipi di unità semplici (es. acetil CoA), che hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo [in questa fase viene generata una minima quantità di energia] • Ciclo di Krebs + fosforilazione ossidativa [in questa fase viene generata la maggior parte dell’energia libera!]
  • 33. FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA = RESPIRAZIONE CELLULARE
  • 34. CICLO DI KREBS E FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA • sono le vie finali comuni all’ossidazione di molecole nutrienti • l’acetilCoA viene completamente ossidato a CO2 e nel contempo coppie di elettroni vengono trasferite a coenzimi particolari (NAD+ e FAD), che quindi passano allo stato ridotto (ciclo di Krebs); • il flusso di elettroni dai coenzimi ridotti (NADH e FADH2) all’ossigeno porta alla formazione di ATP (fosforilazione ossidativa)
  • 35. Ciclo di Krebs e fosforilazione sono processi accoppiati: per ogni acetil CoA che viene ossidato a CO2 vengono trasferite al NAD + e al FAD quattro coppie di elettroni
  • 36. L’anello nicotinamidico accetta un protone e due elettroni
  • 37.
  • 38. La flavina accetta due protoni e due elettroni
  • 39. Le forme ridotte dei trasportatori di elettroni trasferiscono poi gli elettroni ad alto potenziale all’ossigeno, nella fosforilazione ossidativa. QUESTO PROCESSO AVVIENE NELLA CATENA DI TRASPORTO DEGLI ELETTRONI, SITUATA NELLA MEMBRANA MITOCONDRIALE INTERNA
  • 40. Le forme ridotte dei trasportatori di elettroni possono, in alternativa, trasferire gli elettroni durante i processi che portano alla biosintesi delle macromolecole biologiche. Le biosintesi richiedono potere riducente!
  • 41. Nella maggior parte delle biosintesi, i precursori sono più ossidati dei prodotti: è quindi necessario immettere elettroni nelle reazioni che condurranno ai prodotti
  • 42. Il donatore di elettroni nelle biosintesi riduttive è il NADPH
  • 43.
  • 44.
  • 45. Nel cuore del metabolismo vi è il trasporto di gruppi attivati: 1) elettroni 2) gruppi acile
  • 46. Nel cuore del metabolismo vi è infatti la glicolisi
  • 47. Il trasporto di gruppi acile attivati è affidato all’acetil CoA
  • 48. L’acetil CoA trasporta gruppi acile attivati proprio come l’ATP trasporta gruppi fosforici attivati
  • 49.
  • 50. Come, dove e quando si forma l’acetil CoA?
  • 52. Come? Per decarbossilazione ossidativa del piruvato, che è infatti il prodotto finale della glicolisi
  • 53. Dove? All’interno dei mitocondri. E infatti l’acetil CoA collega la glicolisi alla fosforilazione ossidativa, negli aerobi
  • 54. La glicolisi si trova quindi nel cuore di ogni tipo di metabolismo perché... • ... produce una minima quantità di ATP •è il preludio al ciclo di Krebs e alla fosforilazione ossidativa • sisvolge nel citoplasma e non nei mitocondri (v. teoria endosimbiontica L. Margulis)
  • 55. Durante la glicolisi una molecola di glucosio viene convertita in due molecole di piruvato, con un guadagno netto di due molecole di ATP
  • 56. L’accettore di elettroni accoppiato a tale ossidazione del glucosio è il NAD +, che viene perciò ridotto a NADH.
  • 57. Negli aerobi, il NADH viene rigenerato a NAD + durante la fosforilazione ossidativa, mentre si ha l’assemblaggio di ATP
  • 58. Negli anaerobi, il NAD+viene rigenerato durante le fermentazioni anaerobiche: - quando il piruvato viene ridotto a lattato (fermentazione lattica) - quando il piruvato viene ridotto a etanolo (fermentazione alcolica) Le fermentazioni generano un guadagno netto di 2 molecole di ATP per molecola di glucosio ossidata
  • 59. La maggior parte dell’energia contenuta nella molecola di glucosio viene estratta solo se il piruvato entra nel ciclo (aerobio) dell’acido citrico [ciclo di Krebs] e se si intraprende la via della fosforilazione ossidativa
  • 60. IL CICLO DI KREBS IN SINTESI •è costituito da quattro reazioni di ossidoriduzione • trecoppie di elettroni sono trasferite al NAD+ e una coppia è trasferita al FAD • nelciclo si forma direttamente una molecola di ATP, mentre il glucosio viene convertito in piruvato • altre undici molecole di ATP verranno ottenute quando il NADH e il FADH2 entreranno nella catena mitocondriale
  • 61. Il ciclo di Krebs opera solo in condizioni aerobie (perché è associato alla fosforilazione ossidativa), mentre la glicolisi opera sia in condizioni aerobie che anaerobie
  • 62. LA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA •è il processo mediante il quale gli elettroni sono donati dal NADH e dal FADH2 all’ossigeno, processo durante il quale • si assembla ATP a partire da ADP e Pi • gli elettroni passano dai coenzimi ridotti all’ossigeno attraverso una serie di trasportatori di elettroni • siottengono come prodotti finali CO2 e H2O e 32 molecole di ATP (che si vanno a sommare alle 2 molecole ottenute nella glicolisi e alle 2 ottenute nel ciclo di Krebs)
  • 63. AEROBI vs. ANAEROBI • ANAEROBI >> 2 molecole di ATP/molecola di glucosio ossidata (da glicolisi/fermentazioni) • AEROBI >> 2 + 2 + 32 molecole di ATP/molecola di glucosio ossidata (da glicolisi+ciclo di Krebs+fosforilazione ossidativa)
  • 64. I LUOGHI • Glicolisi > citosol • Ciclo di Krebs > matrice mitocondriale • Fosforilazione > membrana mitocondriale interna
  • 65. I trasportatori di elettroni • citocromi • centri ferro-zolfo • ioni rame
  • 66. Tappa dopo tappa, gli elettroni vengono trasferiti dal NADH e dal FADH2 a questi trasportatori e contemporaneamente si produce una traslocazione di protoni al di fuori della matrice mitocondriale >> si genera una forza motrice protonica
  • 67. La forza motrice protonica mitocondriale •a livello della membrana mitocondriale interna • gradiente di pH (il lato citosolico dei mitocondri è acido) • potenziale transmembrana (il lato citosolico dei mitocondri è carico positivamente)
  • 68. A cosa serve la forza motrice protonica mitocondriale? •a produrre ATP, mentre i protoni ritornano nella matrice mitocondriale attraverso un canale per i protoni che fa capo al complesso enzimatico della ATP sintasi •è una produzione di energia libera mediante un gradiente di protoni
  • 69.
  • 70. Il disaccoppiamento tra ossidazione e fosforilazione (cortocircuitazione della barriera protonica) si traduce nella liberazione di energia sotto forma di energia termica: >> produzione di calore
  • 71. METABOLISMO AUTOTROFO • ha un costo energetico molto superiore ai fabbisogni della vita eterotrofa • CO2 come fonte di carbonio, H2O come fonte di idrogeno, NO3- come fonte di azoto, SO42- come fonte di zolfo: la loro conversione in molecole organiche richiede molte riduzioni e perciò un grande apporto di elettroni altamente energetici • questi elettroni non si trovano in natura, ma devono essere derivati da sorgenti a bassa energia e poi innalzati al livello di energia richiesto • il sollevamento degli elettroni ad un alto livello energetico avviene ad opera di due complessi sistemi localizzati nelle membrane tilacoidi dei cloroplasti: il fotosistema I e il fotosistema II
  • 72. Gli autotrofi riciclano all’infinito gli elettroni con l’aiuto della luce (fotofosforilazione ciclica) e così producono ATP, ma...
  • 73. ... hanno comunque bisogno di elettroni esterni per sostenere le riduzioni biosintetiche: li ottengono dall’acqua!
  • 74. Le tappe della fotosintesi • assorbimento della luce da parte della clorofilla • conseguente eccitazione elettronica della sua struttura molecolare • eccitazione elettronica giunge fino ad un gruppo di molecole di clorofilla particolari, quelle del centro di reazione • l’energiadell’elettrone eccitato viene convertita in separazione di carica: si ottiene potenziale riducente
  • 76.
  • 77. • assorbimento della luce avviene nelle clorofille del fotosistema II • glielettroni passano dal centro di reazione del fotosistema II al fotosistema I • gli elettroni giungono infine alla ferredossina, un potente riducente, mentre si forma un gradiente protonico transmembrana • il gradiente serve a produrre ATP • l’enzima ferredossina-NADP reduttasi catalizza poi la formazione di NADPH, che servirà per le biosintesi
  • 78.
  • 79.
  • 80. ATP e NADPH verranno poi usati nella riduzione dell’anidride carbonica a glucosio (ciclo di Calvin)
  • 81. Il ciclo di Calvin non è una reazione fotosintetica, ma una cosiddetta ‘reazione al buio’
  • 82. nella fotosintesi come nella fosforilazione ossidativa il flusso degli elettroni genera un gradiente protonico, che serve all’assemblaggio di ATP
  • 83. la differenza è che: - nella fosforilazione ossidativa gli elettroni provengono dall’ossidazione delle sostanze nutrienti - nella fotosintesi provengono dall’eccitazione, ad opera della luce, della clorofilla

Editor's Notes

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