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N° 340COUNSELOR RELAZIONALE PROFESSIONAL TRAINER
Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
Italiano e …
A Scuola con Cu.O.R.E.
© by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica Re.lazionale
Counselor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP.
“Coesione sociale
e
prevenzione del disagio giovanile”
“Counselor regolamentato ai sensi della L.4/2013” (art.1 comma 3)
Dall’inserimento all’integrazione
Dott.ssa Laura Barbirato
• L. Casati 1859. Segregazione degli alunni disabili
affidati inizialmente a Enti religiosi privati
• Costituzione 1947 all’art. 3 “Tutti i cittadini hanno
pari dignità sociale e sono uguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali”
Disegna un’eguaglianza formale, accompagnata da
una eguaglianza sostanziale, nel secondo comma,
“…rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno
sviluppo della persona”.
Il successo formativo nella
normativa
• All’art. 34 “la scuola è aperta a tutti…” ha
introdotto i principi di uguaglianza di opportunità
educative per tutti, ma per lungo tempo questo
ha significato, soltanto, percorsi scolastici
separati, scuole speciali e classi differenziali (C.M.
’53).
• L. 517/77 rappresenta una pietra miliare nella
storia della scuola italiana, vengono abolite le
scuole speciali e determinata l’integrazione nelle
classi comuni degli alunni disabili.
• L. 104/92 “Legge Quadro per l’assistenza,
l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate” momento rilevante nel mondo
della scuola e dell’inclusione.
• DPR 275/99 Regolamento dell’Autonomia
La scuola deve promuovere il successo
formativo di tutti e di ciascuno
• L.59/2004 Personalizzazione
• Le Linee Guida per l’integrazione degli
alunni con disabilità del 2009
• Convenzone ONU per i diritti delle persone
con disabilità, ratificata dal Parlamento
italiano con la Legge 18/2009, che impegna
tutti gli stati firmatari a provvedere a forme
di integrazione scolastica nelle classi
comuni
•L. 170/2010 sui DSA, D. 5669 e Linee
Guida
•Direttiva 27.12.2012 e Circolare 8 del
marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali:
estende a tutti i Bes, certificati e non,
i benefici della 170
• DIVERSA ABILITA’
• DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento)
• ADHD (Disturbo da deficit di
attenzione e iperattività)
• Funzionamenti cognitivi BORDERLINE
• DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO,
SOCIOAMBIENTALE
• DISAGIO LINGUISTICO, CULTURALE
ED ETNICO
I Bes 27.12.2012
“La nozione di inclusione afferma
l’importanza del coinvolgimento di
tutti gli alunni nella realizzazione di
una scuola realmente accogliente,
anche mediante la trasformazione
del curricolo e delle strategie
organizzative, che devono diventare
sensibili all’intera gradazione delle
diversità presenti tra gli
alunni” (Dovigo, 2007)
rispetto all’INCLUSIONE
è il
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Strumento per esplicitare la progettualità
della scuola
Il piano inclusivo di istituto:
i principi base del “creare culture
inclusive”
• COSTRUIRE COMUNITA’
• AFFERMARE VALORI INCLUSIVI
• PRODURRE POLITICHE INCLUSIVE:
SVILUPPARE UNA SCUOLA PER TUTTI
• ORGANIZZARE IL SOSTEGNO ALLE
DIVERSITA’
• SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE
Dott.ssa Laura Barbirato
E dunque…
• Il P.A.I. è parte integrante PTOF
• Atto interno della scuola autonoma,
finalizzato all'auto-conoscenza e alla
pianificazione della propria offerta.
• Strumento che delinea le linee guida per un
concreto impegno programmatico per l'inclusione,
basato su una attenta lettura del grado di
inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento delle prassi di inclusione negli
ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione
delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e
famiglie.
Il Piano Didattico personalizzato
PDP
NON È COMPITO DELLA SCUOLA
CERTIFICARE GLI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
MA INDIVIDUARE GLI ALUNNI PER I
QUALI È NECESSARIA LA REDAZIONE
DI UN PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO
Luciano Berti
COMPITO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Indicazione dei criteri generali per la
discriminazione tra alunni per i quali è
sufficiente la personalizzazione dei percorsi
di studio e alunni per i quali è necessaria la
redazione di un P.D.P.
Luciano Berti
COMPITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DEL
GRUPPO DOCENTI
Redazione obbligatoria per alunni certificati
ai sensi della Legge n. 170 / 2010
Redazione discrezionale in tutti gli altri casi
La validità per questi ultimi rimane
circoscritta all’anno scolastico
Luciano Berti
PDP ALUNNI STRANIERI
Gli interventi didattici mirati alla
conoscenza della lingua italiana non
presuppongono la redazione di un P.D.P.
La redazione ha carattere eccezionale
Neo arrivati
Paesi di lingua non latina
Coesistenza di altre problematiche
Luciano Berti
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Insegnamento/apprendimento
per competenze in modo inclusivo
Gli strumenti che funzionano per gli
alunni con Bisogni Educativi Speciali
Funzionano per tutti gli alunni e non
viceversa
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Chi fra noi
non ha
Bisogni Educativi Speciali?
COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA
DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
RISOLVERE PROBLEMI
COSTRUZIONE
DEL SE’
RELAZIONI
CON GLI ALTRI
RAPPORTO
CON
LA REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007)
By Mario Castoldi maggio 2007
ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso
dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per
educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman
insegna a pensare.
Quali competenze progettare?
Previste dal nostro ordinamento
Assi culturali
Indicazioni nazionali per il
curricolo
Indicazioni nazionali per la
secondaria di secondo grado
Situate
Microattività disciplinare per l’apprendimento
Generali
Raccomandazioni Europee EQF
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
•Conoscenze
•Abilità
•Atteggiamenti
Competenze
combinazione
Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006
Appropriati al contesto
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Le probabili
Perché potrebbero
emergerne di nuove
e inaspettate
Dato che
È il dinamismo della
mente che garantisce
l’unità di apprendimento
e non la
“Progettazione/Program
mazione”
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
“Dato un repertorio di
contenuti, qual è il modo
più funzionale per
trasmetterli?”
Chi programma
insegnamento pone al
centro del processo
l’informazione e programma
quasi esclusivamente le
proprie operazioni,
ritenendo che il
trasferimento d’informazione
e lo studio siano di per sé
una garanzia di
apprendimento.
Unità didattica: la prassi di
segmentare un campo vasto
di informazione in campi
limitati, facilmente
esplorabili,sequenziali in
maniera logica.
Didattica: modi per insegnare
efficacemente, utilizzando
strategie di comunicazione
adeguate.
Insegnamento
“Date alcune competenze
da far acquisire ad un
soggetto(conoscenze da far
utilizzare; abilità da far
esercitare; comportamenti
da far assumere)qual è il
percorso che questi dovrà
compiere?”
Chi progetta apprendimento
pone al centro del processo
colui che deve apprendere,
progetta gli stimoli da
fornirgli, le operazioni da fargli
compiere, le facilitazioni da
mettergli a disposizione, le
situazioni di test con cui fargli
prendere coscienza della
strada che ha compiuto
Processo: garantisce l’unità
di apprendimento, costituita
da dinamismi della mente e
procedure per penetrare
all’interno di
concettualizzazioni formali
Apprendimento
Comunicazione
madrelingua
Comunicazione
lingue straniere
Matematica,
scienza, tecnologia
Competenza
digitale
Riferimenti disciplinari
Competenze personali,
sociali e civiche, di
processo e metacognitive
Imparare a
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di
iniziativa e
intraprendenza
Consapevolezza e
espressione
culturale
Riferimenti ai comportamenti
funzionali al conseguimento del
risultato:
Atteggiamenti, Life skills,
Competenze Emotive, World
Economic Forum 2020.
Atteggiamenti
Modificabili
Attitudini e/o
Talenti innati
Naturali
Non modificabili
Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007
1.Persistenza
2.Accuratezza
3.Gestione dell’impulsività
4.Empatia
5.Flessibilità
6.Metacognizione
7.Fare domande, porre problemi
8.Applicare conoscenze pregresse
9.Pensare in maniera interdipendente
COMPETENZA PERSONALE
 Consapevolezza di
sé
 Padronanza di sé
 Motivazione
 Comporta la
conoscenza dei
propri stati interiori
 Comporta la
capacità di
dominare i propri
stati interiori
 Comporta tendenze
emotive che
guidano o facilitano
il raggiungimento di
obiettivi
Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
COMPETENZA SOCIALE (Goleman)
 Empatia
 Abilità sociali
 Comporta la
consapevolezza dei
sentimenti,delle
esigenze e degli
interessi altrui
 Comportano abilità
nell’indurre risposte
desiderabili negli
altri
Comunicazione nella madrelingua: Definizione
Capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire
adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Competenze chiave per la cittadinanza e
l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio, 2006):
La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione
della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con
lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di
interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri.
La comunicazione nella madrelingua presuppone che una
persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica
funzionale e delle funzioni del linguaggio.
Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione
verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle
principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio
nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in
contesti diversi.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Conoscenze
Le persone dovrebbero possedere le abilità per
comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una
serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e
adattare la propria comunicazione a seconda di come lo
richieda la situazione.
Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e
di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed
elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed
esprimere le argomentazioni in modo convincente e
appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
Abilità
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Un atteggiamento positivo nei confronti della
comunicazione nella madrelingua comporta la
disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la
consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà
di perseguirle nonché un interesse a interagire con
gli altri. Ciò comporta la consapevolezza
dell'impatto della lingua sugli altri e la
necessità di capire e usare la lingua in modo
positivo e socialmente responsabile.
Atteggiamenti
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Li renda consapevoli dell'impatto della lingua
sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità
di capire e usare la lingua in modo positivo e
socialmente responsabile.
Atteggiamento
che
Cosa comporta in conoscenze e abilità essere
dei formatori competenti per poter sviluppare
nei discenti un
?
LA FORZA DEL LINGUAGGIO
Il metamodello Conoscenze
Da Il Potere Delle Parole E Della Pnl - R.dilts
Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale.
La mappa non è il territorio.
Semantica Conoscenze
Buoni i biscotti?
Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si
interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che
doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi.
In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse:
Buoni, non vi pare?
I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui
provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani.
I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in
bagno con la mano davanti alla bocca…
A quel punto Korzybski disse:
Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo,
ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato
dal sapore delle seconde.
Favorire il cambiamento
attraverso la conoscenza
“Conoscere per cambiare” E. Cheli
Aprire al cambiamento significa favorire scenari
sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere
l’esperienza relazionale.
“la mappa non è il
territorio”
Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
• Le conoscenze possono
aumentare
indipendentemente dalle
abilitàConoscenze
• Le abilità aumentano
rispettivamente alle
conoscenze e si
specializzano con esse.Abilità
Lasciare che le cose succedano.
“Non appena l'abitudine a cercare
fondamenti viene troncata "e si impara ad
assumere un atteggiamento di
"lasciar andare“,
allora la naturale caratteristica della mente
di conoscere se stessa e di riflettere sulla
propria esperienza può finalmente
emergere.” (Bateson. 1992).
Atteggiamenti
Da didattica laboratoriale
incentrata sul compito è di per se
stessa una metodologia inclusiva
La conoscenza non è la descrizione del
mondo, è il risultato di un processo
di costruzione collettiva e sociale.
L’unica forma di apprendimento
efficace è la partecipazione a tale
processo.
Maria Grazia Carnazzola
Presuppone la modifica:
Presuppone la modifica:
dei compiti di apprendimento
delle prestazioni richieste
del contesto di apprendimento
della valutazione
Del modo di intendere la scuola e la
pratica d’aula.
Maria Grazia Carnazzola
L’insegnante fornisce Ancore
La didattica laboratoriale
E’ una metodologia didattica comune a tutte le
discipline, funzionale allo sviluppo delle competenze
personali di ciascun allievo, attraverso l’utilizzo dei
saperi di un determinato corso di istruzione.
Le discipline diventano strumenti per leggere e
interpretare la realtà, mezzi per educare
all’iniziativa personale per intervenire sulla realtà
per modificarla.
Permette la costruzione di setting che superano
l’unidirezionalità dell’azione didattica, dando senso
e significato all’esperienza scolastica.
Una tra le più esaurienti definizioni relative all’argomento si trova nella L. 53/2003.
Maria Grazia Carnazzola
Essere inclusivi nel processo di
apprendimento significa:
Permettere costruzione di conoscenze
dipendenti dal contesto e dal contenuto. (Compiti
di Realtà frutto di Unità di Apprendimento
collegiali)
Favorire la costruzione cooperativa della
conoscenza, attraverso la collaborazione e la
negoziazione con altri e con il sociale.
(Atteggiamenti, life skills)
Favorire la riflessione e il ragionamento.
(Metacognizione sul compito)
Offrire rappresentazioni multiple della realtà.
(Visivi, Auditivi, Cinestesici)
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Quali domande porsi?
Secondo Maria Laura Beltrami
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
1. Come dimostro il possesso delle competenze
richieste?
2. Quali prove devono affrontare gli studenti per rendere
le prestazioni che dimostrano il possesso delle
competenze?
3. Come rilevo e misuro i risultati delle prove in modo
inclusivo?
4. Quali conoscenze sono richieste per affrontare le
prove
5. Quali strumenti devo saper utilizzare?
6. Quali attività portano lo studente a rendere
prestazioni analoghe in contesti diversi?
7. Qual è il piano di lavoro più idoneo?
8. Quali sono i tempi di realizzazione?
9. Qual è l’apporto di ogni disciplina al piano di lavoro?
10. Quali compiti utili propone?
11. Quali conoscenze e quali strumenti offre?
Il riscontro dei risultati
Momento fondamentale
per rimettere in moto
il circolo virtuoso
dell’apprendimento.
Costruzione condivisa della rubrica
di valutazione
•Autovalutazione
•Senso critico
•Imparare ad imparare
criteri di qualità
La Valutazione diventa sia
sommativa
fotografa il momento
Che formativa
Secondo Mario Comoglio
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
È uno strumento
“per” migliorare
l’insegnamento, l’apprendimento,
per verificare i punti deboli
e i punti forti
e crescere ancora.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
“E’ sorprendente vedere
come gli studenti
possano perdere una
parte della loro paura di
sbagliare, profondamente
radicata in loro, quando
si trovano con un
insegnante che non
chiede loro di essere nel
giusto, ma soltanto di
unirsi a lui nella ricerca
dell’errore: del suo come
del proprio”
(Postman, 1981)
E’ sorprendente vedere, quando gli studenti percepiscono che la
valutazione esterna è qualcosa a cui anche il docente si
assoggetta, come il patto d’aula diventi efficace.
Il modello è
esperienza-riflessione-trasferimento
L'esperienza non si può smentire,
avviene sotto gli occhi del gruppo.
Non si può che prendere atto delle proprie abilità e disabilità.
Se ne esce convinti. Avvengono fatti.
Le analogie verranno esplorate
dopo aver vissuto gli avvenimenti.
L'enfasi è sul qui e ora,
sull’accadimento.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Platone definisce
l’esperienza come un
«fondamento ontologico ai
fenomeni sensibili sulla base delle
idee che l’esperienza stessa induce
a risvegliare nella mente umana»
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Learning Style and disciplanary differences
in A.W. Chickering, The Modern American College, 1981
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Si deve dunque lavorare
sulla capacità di far prendere ogni volta una
forma nuova ai nostri saperi a seconda di
quel che accade nel qui e ora.
La “forma formante”
Goethe 1970
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il processo di apprendimento
viene visto come osservazione del minuscolo evento che stimola la
visione della generalizzazione nella sua regola già codifica.
Conta il valore formativo dell'incontro
Cosi accade quando si incontrano il modo di vedere e il mondo di
docente e discenti: il risultato finale, imprevedibile a priori, è frutto
dell'ibridazione e per questo comunque arricchente.
Un mondo che appartiene a tutti gli interlocutori e a nessuno di essi.
Approccio costruttivo
Orientato a costruire nell’interazione
apprendimento/insegnamento
una passabile ed efficace immagine
nel/del nuovo
che sta venendo alla luce.
Accettare e leggere la complessità
E.Morin
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il docente si è messo anch'egli in gioco.
Siamo tutti docenti e discenti.
La sfida:
cogliere e/o stimolare
una didattica esperienziale.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Progettare apprendimenti che tengano conto
delle “misurazioni” risultate carenti
programmando una varietà flessibile di
materiali d’aula, comprese soprattutto le TIC,
a seconda dei vari stili di apprendimento degli
alunni, da poter utilizzare a seconda degli
avvenimenti che accadono naturalmente in
classe e/o stimolate dalle esperienze
pianificate dal docente.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
E se non si ferma… l’esperienza non riesce a
diventare competenza… cambiando
dapprima il comportamento della persona fino,
di scelta in scelta, a poterne determinare,
risalendo l’apice della piramide Dilts, la stessa
Mission.
“Ricorda:
Le esperienze
che non fermi subito in un lavoro
didattico,
finiscono nel vento…”
di Armida Colombo “Grande Maestra” anche di scuola Primaria”
Da un lato:
• un'attività più strutturata preparando materiale d'aula e
pianificando la propria attività.
Dall’altro
• il processo di erogazione risulta più incerto e meno
prevedibile e quindi più affidato alle capacità
relazionali.
Al centro del processo educativo
gli studenti, come soggetti attivi.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Ridefinisce fortemente le
competenze del docente.
Le dinamiche di apprendimento non
riguardano solo il "passaggio" di
contenuti, ma attengono anche ai
processi emotivi e relazionali dentro
l'aula, i quali debbono essere seguiti,
nutriti, rinforzati e contenuti per
evitare di perderne il controllo.
In un contesto di didattica attiva:
E’ nella relazione
che si crea
il compito che genera
l’apprendimento significativo
capace di valutare competenze.
Life Skills in Classe
Sulla base delle scoperte delle
del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che
hanno messo in evidenza che:
1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è
l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le
principali aree del cervello, ossia:
2) la consapevolezza corporea (cervello rettile),
3) la consapevolezza emotiva (cervello
mammifero),
4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i
due emisferi del cervello superiore o neocorticale).
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cos'è la mente?
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
“LE RAGIONI DELLA FELICITA”
di Christian Boiron
La felicità (il Successo Formativo)
è
il momento in cui
i tre cervelli
sono in armonia tra loro.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Problem Solving
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
L’arte di saper porre e porci le domande.
Si tratta di un processo, un'attività mentale grazie al quale,
quando ci troviamo di fronte a un problema, esaminiamo la
situazione e facciamo ipotesi su come risolverla o su quale sia
la strada migliore da percorrere.
la qualità della nostra vita dipende
è determinata
dalla qualità delle domande
che ci poniamo costantemente.
S.P.E.C o A.B.C nella Educazione Razional Emotiva
1.Situazione
A
2.Pensiero
B
3.Emozione
Ce
4.
Comportamento
Cc
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
TRA STIMOLO E RISPOSTA C’E’ SEMPRE
LA POSSIBILITA’
DI SCEGLIERE
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Si tratta dell’abilità pratica
di produrre cambiamenti chimici
all’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore
flessibilità e capacità
di “cavalcare le onde”
di sentirci padroni
del vento nelle nostre mani,
di condurre la nostra barca proprio
dove vogliamo che vada…
Foto di Alessandro Di Mattei
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Foto di Alessandro Di Mattei
Buon Vento!
Grazie!
A tutti i nostri alunni.

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Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 02

  • 1. N° 340COUNSELOR RELAZIONALE PROFESSIONAL TRAINER Dott.ssa Simona Dalloca in Scienze della comunicazione Master in Counseling Pedagogico e Scolastico Master in Counseling e formazione relazionale Coach e Formatrice in NLP Practitioner licensed number 95790 Master Practitioner licensed number 97802 Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco Docente di Scuola Primaria Italiano e … A Scuola con Cu.O.R.E. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica Re.lazionale Counselor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP. “Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile” “Counselor regolamentato ai sensi della L.4/2013” (art.1 comma 3)
  • 3. • L. Casati 1859. Segregazione degli alunni disabili affidati inizialmente a Enti religiosi privati • Costituzione 1947 all’art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” Disegna un’eguaglianza formale, accompagnata da una eguaglianza sostanziale, nel secondo comma, “…rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona”. Il successo formativo nella normativa
  • 4. • All’art. 34 “la scuola è aperta a tutti…” ha introdotto i principi di uguaglianza di opportunità educative per tutti, ma per lungo tempo questo ha significato, soltanto, percorsi scolastici separati, scuole speciali e classi differenziali (C.M. ’53). • L. 517/77 rappresenta una pietra miliare nella storia della scuola italiana, vengono abolite le scuole speciali e determinata l’integrazione nelle classi comuni degli alunni disabili. • L. 104/92 “Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” momento rilevante nel mondo della scuola e dell’inclusione.
  • 5. • DPR 275/99 Regolamento dell’Autonomia La scuola deve promuovere il successo formativo di tutti e di ciascuno • L.59/2004 Personalizzazione • Le Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilità del 2009 • Convenzone ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009, che impegna tutti gli stati firmatari a provvedere a forme di integrazione scolastica nelle classi comuni
  • 6. •L. 170/2010 sui DSA, D. 5669 e Linee Guida •Direttiva 27.12.2012 e Circolare 8 del marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali: estende a tutti i Bes, certificati e non, i benefici della 170
  • 7. • DIVERSA ABILITA’ • DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) • ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività) • Funzionamenti cognitivi BORDERLINE • DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO, SOCIOAMBIENTALE • DISAGIO LINGUISTICO, CULTURALE ED ETNICO I Bes 27.12.2012
  • 8. “La nozione di inclusione afferma l’importanza del coinvolgimento di tutti gli alunni nella realizzazione di una scuola realmente accogliente, anche mediante la trasformazione del curricolo e delle strategie organizzative, che devono diventare sensibili all’intera gradazione delle diversità presenti tra gli alunni” (Dovigo, 2007)
  • 9. rispetto all’INCLUSIONE è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa Strumento per esplicitare la progettualità della scuola
  • 10. Il piano inclusivo di istituto: i principi base del “creare culture inclusive” • COSTRUIRE COMUNITA’ • AFFERMARE VALORI INCLUSIVI • PRODURRE POLITICHE INCLUSIVE: SVILUPPARE UNA SCUOLA PER TUTTI • ORGANIZZARE IL SOSTEGNO ALLE DIVERSITA’ • SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE Dott.ssa Laura Barbirato
  • 11. E dunque… • Il P.A.I. è parte integrante PTOF • Atto interno della scuola autonoma, finalizzato all'auto-conoscenza e alla pianificazione della propria offerta. • Strumento che delinea le linee guida per un concreto impegno programmatico per l'inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento delle prassi di inclusione negli ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
  • 12. Il Piano Didattico personalizzato PDP NON È COMPITO DELLA SCUOLA CERTIFICARE GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI MA INDIVIDUARE GLI ALUNNI PER I QUALI È NECESSARIA LA REDAZIONE DI UN PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Luciano Berti
  • 13. COMPITO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Indicazione dei criteri generali per la discriminazione tra alunni per i quali è sufficiente la personalizzazione dei percorsi di studio e alunni per i quali è necessaria la redazione di un P.D.P. Luciano Berti
  • 14. COMPITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DEL GRUPPO DOCENTI Redazione obbligatoria per alunni certificati ai sensi della Legge n. 170 / 2010 Redazione discrezionale in tutti gli altri casi La validità per questi ultimi rimane circoscritta all’anno scolastico Luciano Berti
  • 15. PDP ALUNNI STRANIERI Gli interventi didattici mirati alla conoscenza della lingua italiana non presuppongono la redazione di un P.D.P. La redazione ha carattere eccezionale Neo arrivati Paesi di lingua non latina Coesistenza di altre problematiche Luciano Berti
  • 16. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 17. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 18. Insegnamento/apprendimento per competenze in modo inclusivo Gli strumenti che funzionano per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali Funzionano per tutti gli alunni e non viceversa Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 19. Chi fra noi non ha Bisogni Educativi Speciali?
  • 20. COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI RISOLVERE PROBLEMI COSTRUZIONE DEL SE’ RELAZIONI CON GLI ALTRI RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007) By Mario Castoldi maggio 2007
  • 21. ABILITA’ CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE? l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman insegna a pensare.
  • 22. Quali competenze progettare? Previste dal nostro ordinamento Assi culturali Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per la secondaria di secondo grado Situate Microattività disciplinare per l’apprendimento Generali Raccomandazioni Europee EQF
  • 23. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale •Conoscenze •Abilità •Atteggiamenti Competenze combinazione Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 Appropriati al contesto
  • 24. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 25. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 26. Le probabili Perché potrebbero emergerne di nuove e inaspettate Dato che È il dinamismo della mente che garantisce l’unità di apprendimento e non la “Progettazione/Program mazione” Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale “Dato un repertorio di contenuti, qual è il modo più funzionale per trasmetterli?” Chi programma insegnamento pone al centro del processo l’informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il trasferimento d’informazione e lo studio siano di per sé una garanzia di apprendimento. Unità didattica: la prassi di segmentare un campo vasto di informazione in campi limitati, facilmente esplorabili,sequenziali in maniera logica. Didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate. Insegnamento “Date alcune competenze da far acquisire ad un soggetto(conoscenze da far utilizzare; abilità da far esercitare; comportamenti da far assumere)qual è il percorso che questi dovrà compiere?” Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto Processo: garantisce l’unità di apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all’interno di concettualizzazioni formali Apprendimento
  • 27. Comunicazione madrelingua Comunicazione lingue straniere Matematica, scienza, tecnologia Competenza digitale Riferimenti disciplinari Competenze personali, sociali e civiche, di processo e metacognitive Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e intraprendenza Consapevolezza e espressione culturale Riferimenti ai comportamenti funzionali al conseguimento del risultato: Atteggiamenti, Life skills, Competenze Emotive, World Economic Forum 2020.
  • 28. Atteggiamenti Modificabili Attitudini e/o Talenti innati Naturali Non modificabili Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007 1.Persistenza 2.Accuratezza 3.Gestione dell’impulsività 4.Empatia 5.Flessibilità 6.Metacognizione 7.Fare domande, porre problemi 8.Applicare conoscenze pregresse 9.Pensare in maniera interdipendente
  • 29. COMPETENZA PERSONALE  Consapevolezza di sé  Padronanza di sé  Motivazione  Comporta la conoscenza dei propri stati interiori  Comporta la capacità di dominare i propri stati interiori  Comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
  • 30. COMPETENZA SOCIALE (Goleman)  Empatia  Abilità sociali  Comporta la consapevolezza dei sentimenti,delle esigenze e degli interessi altrui  Comportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri
  • 31. Comunicazione nella madrelingua: Definizione Capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente dalla (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, 2006):
  • 32. La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri. La comunicazione nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in contesti diversi. Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua : Conoscenze
  • 33. Le persone dovrebbero possedere le abilità per comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e adattare la propria comunicazione a seconda di come lo richieda la situazione. Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed esprimere le argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto. Abilità Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
  • 34. Un atteggiamento positivo nei confronti della comunicazione nella madrelingua comporta la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà di perseguirle nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell'impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile. Atteggiamenti Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
  • 35. Li renda consapevoli dell'impatto della lingua sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile. Atteggiamento che Cosa comporta in conoscenze e abilità essere dei formatori competenti per poter sviluppare nei discenti un ?
  • 36. LA FORZA DEL LINGUAGGIO Il metamodello Conoscenze Da Il Potere Delle Parole E Della Pnl - R.dilts
  • 37. Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale. La mappa non è il territorio. Semantica Conoscenze Buoni i biscotti? Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi. In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse: Buoni, non vi pare? I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani. I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in bagno con la mano davanti alla bocca… A quel punto Korzybski disse: Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo, ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato dal sapore delle seconde.
  • 38. Favorire il cambiamento attraverso la conoscenza “Conoscere per cambiare” E. Cheli Aprire al cambiamento significa favorire scenari sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere l’esperienza relazionale. “la mappa non è il territorio” Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
  • 39. • Le conoscenze possono aumentare indipendentemente dalle abilitàConoscenze • Le abilità aumentano rispettivamente alle conoscenze e si specializzano con esse.Abilità
  • 40. Lasciare che le cose succedano. “Non appena l'abitudine a cercare fondamenti viene troncata "e si impara ad assumere un atteggiamento di "lasciar andare“, allora la naturale caratteristica della mente di conoscere se stessa e di riflettere sulla propria esperienza può finalmente emergere.” (Bateson. 1992). Atteggiamenti
  • 41. Da didattica laboratoriale incentrata sul compito è di per se stessa una metodologia inclusiva La conoscenza non è la descrizione del mondo, è il risultato di un processo di costruzione collettiva e sociale. L’unica forma di apprendimento efficace è la partecipazione a tale processo. Maria Grazia Carnazzola
  • 42. Presuppone la modifica: Presuppone la modifica: dei compiti di apprendimento delle prestazioni richieste del contesto di apprendimento della valutazione Del modo di intendere la scuola e la pratica d’aula. Maria Grazia Carnazzola
  • 44. La didattica laboratoriale E’ una metodologia didattica comune a tutte le discipline, funzionale allo sviluppo delle competenze personali di ciascun allievo, attraverso l’utilizzo dei saperi di un determinato corso di istruzione. Le discipline diventano strumenti per leggere e interpretare la realtà, mezzi per educare all’iniziativa personale per intervenire sulla realtà per modificarla. Permette la costruzione di setting che superano l’unidirezionalità dell’azione didattica, dando senso e significato all’esperienza scolastica. Una tra le più esaurienti definizioni relative all’argomento si trova nella L. 53/2003. Maria Grazia Carnazzola
  • 45. Essere inclusivi nel processo di apprendimento significa: Permettere costruzione di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto. (Compiti di Realtà frutto di Unità di Apprendimento collegiali) Favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso la collaborazione e la negoziazione con altri e con il sociale. (Atteggiamenti, life skills) Favorire la riflessione e il ragionamento. (Metacognizione sul compito) Offrire rappresentazioni multiple della realtà. (Visivi, Auditivi, Cinestesici)
  • 46. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 47. Quali domande porsi? Secondo Maria Laura Beltrami Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale 1. Come dimostro il possesso delle competenze richieste? 2. Quali prove devono affrontare gli studenti per rendere le prestazioni che dimostrano il possesso delle competenze? 3. Come rilevo e misuro i risultati delle prove in modo inclusivo? 4. Quali conoscenze sono richieste per affrontare le prove 5. Quali strumenti devo saper utilizzare? 6. Quali attività portano lo studente a rendere prestazioni analoghe in contesti diversi? 7. Qual è il piano di lavoro più idoneo? 8. Quali sono i tempi di realizzazione? 9. Qual è l’apporto di ogni disciplina al piano di lavoro? 10. Quali compiti utili propone? 11. Quali conoscenze e quali strumenti offre?
  • 48. Il riscontro dei risultati Momento fondamentale per rimettere in moto il circolo virtuoso dell’apprendimento.
  • 49. Costruzione condivisa della rubrica di valutazione •Autovalutazione •Senso critico •Imparare ad imparare criteri di qualità La Valutazione diventa sia sommativa fotografa il momento
  • 50. Che formativa Secondo Mario Comoglio Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale È uno strumento “per” migliorare l’insegnamento, l’apprendimento, per verificare i punti deboli e i punti forti e crescere ancora.
  • 51. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale “E’ sorprendente vedere come gli studenti possano perdere una parte della loro paura di sbagliare, profondamente radicata in loro, quando si trovano con un insegnante che non chiede loro di essere nel giusto, ma soltanto di unirsi a lui nella ricerca dell’errore: del suo come del proprio” (Postman, 1981) E’ sorprendente vedere, quando gli studenti percepiscono che la valutazione esterna è qualcosa a cui anche il docente si assoggetta, come il patto d’aula diventi efficace.
  • 52. Il modello è esperienza-riflessione-trasferimento L'esperienza non si può smentire, avviene sotto gli occhi del gruppo. Non si può che prendere atto delle proprie abilità e disabilità. Se ne esce convinti. Avvengono fatti. Le analogie verranno esplorate dopo aver vissuto gli avvenimenti. L'enfasi è sul qui e ora, sull’accadimento. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 53. Platone definisce l’esperienza come un «fondamento ontologico ai fenomeni sensibili sulla base delle idee che l’esperienza stessa induce a risvegliare nella mente umana» Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 54. Learning Style and disciplanary differences in A.W. Chickering, The Modern American College, 1981 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 55. Si deve dunque lavorare sulla capacità di far prendere ogni volta una forma nuova ai nostri saperi a seconda di quel che accade nel qui e ora. La “forma formante” Goethe 1970 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il processo di apprendimento viene visto come osservazione del minuscolo evento che stimola la visione della generalizzazione nella sua regola già codifica. Conta il valore formativo dell'incontro Cosi accade quando si incontrano il modo di vedere e il mondo di docente e discenti: il risultato finale, imprevedibile a priori, è frutto dell'ibridazione e per questo comunque arricchente. Un mondo che appartiene a tutti gli interlocutori e a nessuno di essi.
  • 56. Approccio costruttivo Orientato a costruire nell’interazione apprendimento/insegnamento una passabile ed efficace immagine nel/del nuovo che sta venendo alla luce. Accettare e leggere la complessità E.Morin Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il docente si è messo anch'egli in gioco. Siamo tutti docenti e discenti.
  • 57. La sfida: cogliere e/o stimolare una didattica esperienziale. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Progettare apprendimenti che tengano conto delle “misurazioni” risultate carenti programmando una varietà flessibile di materiali d’aula, comprese soprattutto le TIC, a seconda dei vari stili di apprendimento degli alunni, da poter utilizzare a seconda degli avvenimenti che accadono naturalmente in classe e/o stimolate dalle esperienze pianificate dal docente.
  • 58. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale E se non si ferma… l’esperienza non riesce a diventare competenza… cambiando dapprima il comportamento della persona fino, di scelta in scelta, a poterne determinare, risalendo l’apice della piramide Dilts, la stessa Mission. “Ricorda: Le esperienze che non fermi subito in un lavoro didattico, finiscono nel vento…” di Armida Colombo “Grande Maestra” anche di scuola Primaria”
  • 59. Da un lato: • un'attività più strutturata preparando materiale d'aula e pianificando la propria attività. Dall’altro • il processo di erogazione risulta più incerto e meno prevedibile e quindi più affidato alle capacità relazionali. Al centro del processo educativo gli studenti, come soggetti attivi. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Ridefinisce fortemente le competenze del docente.
  • 60. Le dinamiche di apprendimento non riguardano solo il "passaggio" di contenuti, ma attengono anche ai processi emotivi e relazionali dentro l'aula, i quali debbono essere seguiti, nutriti, rinforzati e contenuti per evitare di perderne il controllo. In un contesto di didattica attiva:
  • 61. E’ nella relazione che si crea il compito che genera l’apprendimento significativo capace di valutare competenze.
  • 62. Life Skills in Classe Sulla base delle scoperte delle del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che hanno messo in evidenza che: 1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le principali aree del cervello, ossia: 2) la consapevolezza corporea (cervello rettile), 3) la consapevolezza emotiva (cervello mammifero), 4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i due emisferi del cervello superiore o neocorticale). Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 63. Cos'è la mente? Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 64. “LE RAGIONI DELLA FELICITA” di Christian Boiron La felicità (il Successo Formativo) è il momento in cui i tre cervelli sono in armonia tra loro. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 65. Problem Solving Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale L’arte di saper porre e porci le domande. Si tratta di un processo, un'attività mentale grazie al quale, quando ci troviamo di fronte a un problema, esaminiamo la situazione e facciamo ipotesi su come risolverla o su quale sia la strada migliore da percorrere. la qualità della nostra vita dipende è determinata dalla qualità delle domande che ci poniamo costantemente.
  • 66. S.P.E.C o A.B.C nella Educazione Razional Emotiva 1.Situazione A 2.Pensiero B 3.Emozione Ce 4. Comportamento Cc Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 67. TRA STIMOLO E RISPOSTA C’E’ SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Si tratta dell’abilità pratica di produrre cambiamenti chimici all’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore flessibilità e capacità di “cavalcare le onde” di sentirci padroni del vento nelle nostre mani, di condurre la nostra barca proprio dove vogliamo che vada… Foto di Alessandro Di Mattei
  • 68. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Foto di Alessandro Di Mattei Buon Vento! Grazie! A tutti i nostri alunni.