3. • L. Casati 1859. Segregazione degli alunni disabili
affidati inizialmente a Enti religiosi privati
• Costituzione 1947 all’art. 3 “Tutti i cittadini hanno
pari dignità sociale e sono uguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali”
Disegna un’eguaglianza formale, accompagnata da
una eguaglianza sostanziale, nel secondo comma,
“…rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno
sviluppo della persona”.
Il successo formativo nella
normativa
4. • All’art. 34 “la scuola è aperta a tutti…” ha
introdotto i principi di uguaglianza di opportunità
educative per tutti, ma per lungo tempo questo
ha significato, soltanto, percorsi scolastici
separati, scuole speciali e classi differenziali (C.M.
’53).
• L. 517/77 rappresenta una pietra miliare nella
storia della scuola italiana, vengono abolite le
scuole speciali e determinata l’integrazione nelle
classi comuni degli alunni disabili.
• L. 104/92 “Legge Quadro per l’assistenza,
l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate” momento rilevante nel mondo
della scuola e dell’inclusione.
5. • DPR 275/99 Regolamento dell’Autonomia
La scuola deve promuovere il successo
formativo di tutti e di ciascuno
• L.59/2004 Personalizzazione
• Le Linee Guida per l’integrazione degli
alunni con disabilità del 2009
• Convenzone ONU per i diritti delle persone
con disabilità, ratificata dal Parlamento
italiano con la Legge 18/2009, che impegna
tutti gli stati firmatari a provvedere a forme
di integrazione scolastica nelle classi
comuni
6. •L. 170/2010 sui DSA, D. 5669 e Linee
Guida
•Direttiva 27.12.2012 e Circolare 8 del
marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali:
estende a tutti i Bes, certificati e non,
i benefici della 170
7. • DIVERSA ABILITA’
• DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento)
• ADHD (Disturbo da deficit di
attenzione e iperattività)
• Funzionamenti cognitivi BORDERLINE
• DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO,
SOCIOAMBIENTALE
• DISAGIO LINGUISTICO, CULTURALE
ED ETNICO
I Bes 27.12.2012
8. “La nozione di inclusione afferma
l’importanza del coinvolgimento di
tutti gli alunni nella realizzazione di
una scuola realmente accogliente,
anche mediante la trasformazione
del curricolo e delle strategie
organizzative, che devono diventare
sensibili all’intera gradazione delle
diversità presenti tra gli
alunni” (Dovigo, 2007)
10. Il piano inclusivo di istituto:
i principi base del “creare culture
inclusive”
• COSTRUIRE COMUNITA’
• AFFERMARE VALORI INCLUSIVI
• PRODURRE POLITICHE INCLUSIVE:
SVILUPPARE UNA SCUOLA PER TUTTI
• ORGANIZZARE IL SOSTEGNO ALLE
DIVERSITA’
• SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE
Dott.ssa Laura Barbirato
11. E dunque…
• Il P.A.I. è parte integrante PTOF
• Atto interno della scuola autonoma,
finalizzato all'auto-conoscenza e alla
pianificazione della propria offerta.
• Strumento che delinea le linee guida per un
concreto impegno programmatico per l'inclusione,
basato su una attenta lettura del grado di
inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento delle prassi di inclusione negli
ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione
delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e
famiglie.
12. Il Piano Didattico personalizzato
PDP
NON È COMPITO DELLA SCUOLA
CERTIFICARE GLI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
MA INDIVIDUARE GLI ALUNNI PER I
QUALI È NECESSARIA LA REDAZIONE
DI UN PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO
Luciano Berti
13. COMPITO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Indicazione dei criteri generali per la
discriminazione tra alunni per i quali è
sufficiente la personalizzazione dei percorsi
di studio e alunni per i quali è necessaria la
redazione di un P.D.P.
Luciano Berti
14. COMPITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DEL
GRUPPO DOCENTI
Redazione obbligatoria per alunni certificati
ai sensi della Legge n. 170 / 2010
Redazione discrezionale in tutti gli altri casi
La validità per questi ultimi rimane
circoscritta all’anno scolastico
Luciano Berti
15. PDP ALUNNI STRANIERI
Gli interventi didattici mirati alla
conoscenza della lingua italiana non
presuppongono la redazione di un P.D.P.
La redazione ha carattere eccezionale
Neo arrivati
Paesi di lingua non latina
Coesistenza di altre problematiche
Luciano Berti
20. COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA
DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
RISOLVERE PROBLEMI
COSTRUZIONE
DEL SE’
RELAZIONI
CON GLI ALTRI
RAPPORTO
CON
LA REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007)
By Mario Castoldi maggio 2007
21. ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso
dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per
educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman
insegna a pensare.
22. Quali competenze progettare?
Previste dal nostro ordinamento
Assi culturali
Indicazioni nazionali per il
curricolo
Indicazioni nazionali per la
secondaria di secondo grado
Situate
Microattività disciplinare per l’apprendimento
Generali
Raccomandazioni Europee EQF
28. Atteggiamenti
Modificabili
Attitudini e/o
Talenti innati
Naturali
Non modificabili
Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007
1.Persistenza
2.Accuratezza
3.Gestione dell’impulsività
4.Empatia
5.Flessibilità
6.Metacognizione
7.Fare domande, porre problemi
8.Applicare conoscenze pregresse
9.Pensare in maniera interdipendente
29. COMPETENZA PERSONALE
Consapevolezza di
sé
Padronanza di sé
Motivazione
Comporta la
conoscenza dei
propri stati interiori
Comporta la
capacità di
dominare i propri
stati interiori
Comporta tendenze
emotive che
guidano o facilitano
il raggiungimento di
obiettivi
Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
30. COMPETENZA SOCIALE (Goleman)
Empatia
Abilità sociali
Comporta la
consapevolezza dei
sentimenti,delle
esigenze e degli
interessi altrui
Comportano abilità
nell’indurre risposte
desiderabili negli
altri
31. Comunicazione nella madrelingua: Definizione
Capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire
adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Competenze chiave per la cittadinanza e
l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio, 2006):
32. La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione
della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con
lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di
interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri.
La comunicazione nella madrelingua presuppone che una
persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica
funzionale e delle funzioni del linguaggio.
Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione
verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle
principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio
nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in
contesti diversi.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Conoscenze
33. Le persone dovrebbero possedere le abilità per
comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una
serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e
adattare la propria comunicazione a seconda di come lo
richieda la situazione.
Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e
di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed
elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed
esprimere le argomentazioni in modo convincente e
appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
Abilità
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
34. Un atteggiamento positivo nei confronti della
comunicazione nella madrelingua comporta la
disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la
consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà
di perseguirle nonché un interesse a interagire con
gli altri. Ciò comporta la consapevolezza
dell'impatto della lingua sugli altri e la
necessità di capire e usare la lingua in modo
positivo e socialmente responsabile.
Atteggiamenti
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
35. Li renda consapevoli dell'impatto della lingua
sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità
di capire e usare la lingua in modo positivo e
socialmente responsabile.
Atteggiamento
che
Cosa comporta in conoscenze e abilità essere
dei formatori competenti per poter sviluppare
nei discenti un
?
36. LA FORZA DEL LINGUAGGIO
Il metamodello Conoscenze
Da Il Potere Delle Parole E Della Pnl - R.dilts
37. Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale.
La mappa non è il territorio.
Semantica Conoscenze
Buoni i biscotti?
Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si
interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che
doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi.
In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse:
Buoni, non vi pare?
I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui
provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani.
I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in
bagno con la mano davanti alla bocca…
A quel punto Korzybski disse:
Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo,
ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato
dal sapore delle seconde.
38. Favorire il cambiamento
attraverso la conoscenza
“Conoscere per cambiare” E. Cheli
Aprire al cambiamento significa favorire scenari
sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere
l’esperienza relazionale.
“la mappa non è il
territorio”
Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
39. • Le conoscenze possono
aumentare
indipendentemente dalle
abilitàConoscenze
• Le abilità aumentano
rispettivamente alle
conoscenze e si
specializzano con esse.Abilità
40. Lasciare che le cose succedano.
“Non appena l'abitudine a cercare
fondamenti viene troncata "e si impara ad
assumere un atteggiamento di
"lasciar andare“,
allora la naturale caratteristica della mente
di conoscere se stessa e di riflettere sulla
propria esperienza può finalmente
emergere.” (Bateson. 1992).
Atteggiamenti
41. Da didattica laboratoriale
incentrata sul compito è di per se
stessa una metodologia inclusiva
La conoscenza non è la descrizione del
mondo, è il risultato di un processo
di costruzione collettiva e sociale.
L’unica forma di apprendimento
efficace è la partecipazione a tale
processo.
Maria Grazia Carnazzola
42. Presuppone la modifica:
Presuppone la modifica:
dei compiti di apprendimento
delle prestazioni richieste
del contesto di apprendimento
della valutazione
Del modo di intendere la scuola e la
pratica d’aula.
Maria Grazia Carnazzola
44. La didattica laboratoriale
E’ una metodologia didattica comune a tutte le
discipline, funzionale allo sviluppo delle competenze
personali di ciascun allievo, attraverso l’utilizzo dei
saperi di un determinato corso di istruzione.
Le discipline diventano strumenti per leggere e
interpretare la realtà, mezzi per educare
all’iniziativa personale per intervenire sulla realtà
per modificarla.
Permette la costruzione di setting che superano
l’unidirezionalità dell’azione didattica, dando senso
e significato all’esperienza scolastica.
Una tra le più esaurienti definizioni relative all’argomento si trova nella L. 53/2003.
Maria Grazia Carnazzola
45. Essere inclusivi nel processo di
apprendimento significa:
Permettere costruzione di conoscenze
dipendenti dal contesto e dal contenuto. (Compiti
di Realtà frutto di Unità di Apprendimento
collegiali)
Favorire la costruzione cooperativa della
conoscenza, attraverso la collaborazione e la
negoziazione con altri e con il sociale.
(Atteggiamenti, life skills)
Favorire la riflessione e il ragionamento.
(Metacognizione sul compito)
Offrire rappresentazioni multiple della realtà.
(Visivi, Auditivi, Cinestesici)
48. Il riscontro dei risultati
Momento fondamentale
per rimettere in moto
il circolo virtuoso
dell’apprendimento.
49. Costruzione condivisa della rubrica
di valutazione
•Autovalutazione
•Senso critico
•Imparare ad imparare
criteri di qualità
La Valutazione diventa sia
sommativa
fotografa il momento
60. Le dinamiche di apprendimento non
riguardano solo il "passaggio" di
contenuti, ma attengono anche ai
processi emotivi e relazionali dentro
l'aula, i quali debbono essere seguiti,
nutriti, rinforzati e contenuti per
evitare di perderne il controllo.
In un contesto di didattica attiva:
61. E’ nella relazione
che si crea
il compito che genera
l’apprendimento significativo
capace di valutare competenze.