1. N° 340COUNSELOR RELAZIONALE
Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
www.simonadalloca.it
4. Modello teorico
Euristica
Procedimento euristico, un metodo di approccio alla soluzione
dei problemi che non segue un chiaro percorso, ma che si affida
all’intuito e allo stato temporaneo delle circostanze, al fine di
generare nuova conoscenza.
Metodologica Operativa
4
Prospettiva sistemico-relazionale
5. Ha coinciso in passato con
5
Terapia
familiare
Prospettiva sistemico-relazionale
6. Prospettiva sistemico-relazionale
Oggi è
un modello teorico e metodologico operativo che
ispira molte professioni di aiuto alla persona
6
Counselor
Relazionali
Educatori
ProfessionaliAssistenti
Sociali
Psicoterapeuti
individuali
Psicoterapeuti
familiari
8. Prima di allora
8
Prevalenza
psicanalisi
Modello
meccanicistico e
riduzionistico
Terapia
individuale:
conflitto
intrapsichico
Inconscio
Causalità
lineare: l’evento A
produce B (trauma
infantile)
Scomposizione
dei fenomeni in
unità di analisi:
specialismi
La prospettiva sistemico-relazionale: Storia
9. E’ un connubio e intreccio tra
9
Teorie sulla
comunicazione
Terapia della famiglia
Teoria dei
sistemi
Prima
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
10. 10
Prima
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
Definita da Norbert Wiener, l’ideatore del termine, come “la
scienza del controllo e della comunicazione nell’animale come
nella macchina” (Loriedo, 2000, p.183).
Secondo la cibernetica i requisiti essenziali per l’operatività dei
sistemi sono la comunicazione e la regolazione attraverso la
comunicazione.
11. Anni ‘80 si arricchisce ed evolve con
11
“la conoscenza – la vita
– è un processo di
costruzione della realtà,
non di percezione di
qualcosa che esiste
oggettivamente fuori”.
L'individuo che apprende costruisce
modelli mentali per comprendere il
mondo intorno a lui.
Il costruzionismo sostiene che
l'apprendimento avviene in modo più
efficiente se chi apprende è coinvolto
nella produzione di oggetti tangibili.
i sistemi viventi
siano
“autopoietici”,
cioè in grado di
auto-organizzarsi,
autoriprodursi ed
evolvere.
Seconda
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
12. 12
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
Con il termine di prima
cibernetica si indica lo studio
dei sistemi in condizioni di
equilibrio e dei meccanismi di
feedback negativo preposti
a contrastare le deviazioni ed
a mantenere tale equilibrio,
mentre la cosiddetta seconda
cibernetica ha focalizzato
l’interesse soprattutto sui
meccanismi di amplificazione
delle deviazioni, che implicano
catene di feedback positivo.
Boscolo (1987) segnala il
sistema osservante come
fulcro della distinzione tra
prima e seconda cibernetica;
nella cibernetica di secondo
ordine l’osservatore entra
nella descrizione di ciò che è
osservato, così che
l’obiettività non è
assolutamente possibile e
l’unità terapeutica appare
come un’unica, ampia unità,
contenente sia l’osservatore
che l’osservato.
Prima e Seconda Cibernetica
15. La prospettiva sistemico-relazionale: le personalità di spicco
15
Tale principio è ripreso da Alfred Korzybski (Science and Sanity,
1933) che lo rese famoso all'interno della sua teoria sulla
General Semantics.
La mappa non è il territorio
Bateson G., Mente e natura...,p. 47
16. DONALD DEAVILA JACKSON
1920-1968
Medico, Neurologo,
Psichiatra
16
Fondatore del MRI
Pioniere della terapia familiare e ideatore della Terapia Breve
1920-1968
Psichiatra.
17. Mental Research Institute
Fondato nel 1958
cuore della cosiddetta Scuola di Palo Alto
studi sulla psicologia e sui processi
interazionali, sulla terapia sistemica e
sulla comunicazione
ricerca sulla famiglia e formazione
17
20. Autori di Palo Alto
Si pongono come portatori del pensiero di Bateson
Si occupano del concetto di sistemi umani, quale in
primis la famiglia, organizzati da regole comunicative
e di interazione
Incentrano l’attenzione sugli aspetti di
comunicazione/comportamento
si soffermano sul concetto di “doppio legame” o
“doppio vincolo”, introdotto da Bateson nel lavoro con
gli schizofrenici.
20
22. 22
L’individuo è
un essere in
relazione
L’individuo è
parte di
sistemi di
relazioni
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
23. La Relazione
Le relazioni sono fondamentali
Sé come un altro
23
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
24. Bateson
La relazione viene prima di qualsiasi atto possibile,
prima della conoscenza e della coscienza
Prima ancora di relazionarsi noi esistiamo
per il fatto di essere in relazione nella danza creatrice
Non si può esistere come entità
senza che ve ne sia un’altra in relazione
Conoscere, conoscersi significa relazionarsi
A e B non potrebbero esistere
se non in funzione della relazione che li connette
La Relazione
24
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
25. Il sistema
25
Tipologie e caratteristiche dei sistemi
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
26. Il sistema
Il concetto di sistema mutuato dall’approccio
sistemico è quello di sistema aperto
che
scambia materiali, energie,
informazioni con l’esterno
Cibernetico: attua meccanismi autocontrollo
26
27. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
1) La totalità
2) Retroazione
3) Equifinalità
27
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
28. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
1) La totalità
il sistema si comporta
come un insieme inscindibile
non come semplice agglomerato
di parti indipendenti
28
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
29. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
Il tutto è diverso dalla somma
delle singole parti
Qualità emergente dal sistema
29
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
31. 2) La retroazione o feedback
Meccanismo base della cibernetica di primo ordine
come forma di autocontrollo del sistema stesso
feed = nutrire, alimentare
back = indietro
una parte dei dati in uscita da un sistema aperto
rientra nel sistema sotto forma di informazione
31
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
32. Implicazioni della proprietà della
retroazione
Causalità circolare
modelli circolari: dove A influenza B e B influenza A
Tutti i membri di un sistema si influenzano a vicenda
32
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
33. Implicazioni della proprietà della
retroazione
Omeostasi
Tendenza dei sistemi a mantenere un equilibrio
interno
William R. Ashby chiama la situazione in cui un
sistema tende all’equilibrio “auto-organizzazione”
33
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
34. Feedback/ retroazione negativa
meccanismo di regolazione che tende a
correggere il comportamento interno di un
sistema
Riduzione della deviazione e ripristino
dell’equilibrio pre-esistente
funzione “stabilizzante”
34
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
35. Implicazioni della proprietà della
retroazione
Morfogenesi: cambiamento del sistema
Feedback/ retroazione positiva
Amplifica la deviazione e obbliga ad un cambiamento
dell’organizzazione del sistema (morfogenesi)
Ci si sposta dall’equilibrio pre-esistente
35
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
36. 3) La equifinalità
In un sistema circolare e autoregolantesi i risultati non
sono determinati dalle condizioni iniziali ma dal
processo.
Condizioni iniziali diverse possono produrre lo stesso
risultato finale e risultati diversi possono essere
prodotti da stesse cause.
I parametri del sistema prevalgono sulle condizioni
iniziali.
L’osservazione è rivolta al «come» non al «perché».
36
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
37. Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
Focus su
37
Gruppo di
appartenenza
Come
un sistema aperto
come
Totalità
e non agglomerato
di singoli individui
Individuo come
membro del sistema
in interazione
Parte del sistema di
relazioni
38. Scuola di Palo Alto
e
Pragmatica della comunicazione umana
Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
49. Legame intercorrente tra due persone o esseri viventi.
Trama che collega i componenti del sistema.
Insieme dei significati che gli individui consegnano
all’interazione.
Un costrutto che riflette il filo comune che lega una serie di
interazioni.
La relazione 49
50. Il concetto di relazione può essere utilizzato
come il concetto di funzione nella matematica.
La funzione matematica è utilizzata
come una relazione tra variabili.
La relazione 50
51. La relazione ha come veicolo la comunicazione
La relazione 51
52. La Comunicazione è
la manifestazione osservabile
delle relazioni umane
52
La comunicazione
53. 53
Il messaggio
Ciò che
l’emittente mette
in comune con il
ricevente
Il codice
Insieme di regole
per estrarre il
significato
Il canale
Modalità di
emissione
Il ricevente
L’emittente
LA COMUNICAZIONE
La comunicazione
57. Scambio di informazione
Intesa come passaggio non solo di energia
ma di dati che determinano risposte/comportamenti
di tipo retroattive
57
La comunicazione
58. RETROAZIONE nella comunicazione
Il concetto di Feedback
ritorno verso l’emittente di una informazione
relativo allo stato del ricevente dopo
l’ascolto del messaggio dell’emittente
58
La comunicazione
59. Circolarità
Es. evento A produce evento B, ma a sua volta b produce
l’evento C e questo l’evento D che riconduce ad A (il sistema è
circolare)
59
Sistema
comunicativo
B
C
D
A
La comunicazione
60. Un sistema interattivo è costituito da due o più
comunicanti impegnati nel processo di definire la
natura della loro relazione
«come mi vedo nella relazione»
«Come ti vedo nella relazione»
«Come vedo che mi vedi nella relazione»
L’Interazione
60
61. Ridondanze
Intese come sequenze interattive aventi carattere ripetitivo
La ridondanza sta ad indicare la ripetizione di schemi
comportamentali che osserviamo durante l’interazione
61
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
62. Regola
quando una ridondanza diviene prevedibile
siamo in presenza di una
regola della relazione
62
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
63. Le regole consentono di trarre deduzioni
riguardo alla natura della relazione.
63
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
64. Le regole costituiscono la necessaria struttura
implicita dell’organizzazione di un sistema .
E’ disfunzionale la rigidità delle regole o in
altre circostanze la loro assenza.
64
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
65. Esistono regole flessibili che ammettono
eccezioni e regole rigide che non ne
ammettono.
Esempio: simmetria - complementarietà
65
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
66. La regola è l’elemento che connette
il concetto di interazione
(sequenza di comportamenti osservabili)
con quello di relazione
(ciò che lega una serie di interazioni) .
66
L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
69. La pragmatica della comunicazione
L’osservazione del comportamento
comunicativo: pragmatica
L’osservazione delle interazioni umane
(scambi comunicativi)
L’osservazione di ridondanze
La deduzione delle regole relazionali
69
70. « La Comunicazione è una conditio sine
qua non della vita umana e
dell’ordinamento sociale»
«Pragmatica della comunicazione umana» pag.7
70
La pragmatica della comunicazione
73. 1°ASSIOMA E’ impossibile non comunicare
2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione:
di contenuto e di relazione
3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi
4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica
5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica
Assiomi della comunicazione
73
75. Il comportamento non ha il suo opposto: non
possiamo non comportarci.
1° ASSIOMA
E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
75
Assiomi della comunicazione
76. 2° ASSIOMA
Esistono due livelli di comunicazione:
di contenuto e di relazione
76
Assiomi della comunicazione
77. Nella comunicazione sono distinti due livelli
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
77
contenuto relazione
informazione Avviene la definizione
della relazione che ha
luogo tra i comunicanti
Assiomi della comunicazione
78. La comunicazione trasmette una informazione
ma allo stesso tempo impone un comportamento.
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
78
Assiomi della comunicazione
79. meta-comunicazione
ovvero comunica sulla comunicazione
E definisce la relazione
«ecco come mi vedo»- «ecco come ti vedo»-
«ecco come ti vedo che mi vedo»
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
79
Assiomi della comunicazione
81. 3 °ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
81
1
2
3
4
5
6
7
8
La sequenza di interscambio che si sviluppa tra due persone
viene strutturata dalla percezione
che la persona stessa ha della sequenza
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Assiomi della comunicazione
82. 3 °ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Il topo che ha detto
“Ho addestrato il mio sperimentatore. Ogni
volta che premo la leva mi dà da mangiare”
stava cortesemente rifiutando di accettare la
punteggiatura della sequenza che lo
sperimentatore cercava di imporgli.
Paul Watzlawick
“Pragmatica della comunicazione umana” p.47
82
Assiomi della comunicazione
83. Il disaccordo sulla punteggiatura è alla base di molti conflitti di
relazione, elementi divergenti su una esperienza comune.
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
83
Assiomi della comunicazione
La mappa non è il territorio
84. Alla radice della discrepanza c’è la convinzione
che esista soltanto una realtà:
il mondo come lo vedo io,
l’opinione diversa dell’altro deriva dalla
sua irrazionalità o mancanza di buona volontà.
3°ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
84
Una sola mappa del mondo: LA MIA
Assiomi della comunicazione
85. Il circolo vizioso si interrompe attraverso la
meta-comunicazione,
ossia comunicare sulla propria relazione,
interazione …..
85
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Assiomi della comunicazione
87. Nella comunicazione umana si hanno due possibilità
di far riferimento agli oggetti:
1. in modo analogico
attraverso una rappresentazione
(immagine,significato) ;
2. in modo numerico
attraverso un’assegnazione simbolica
(assegnazione di un nome,significante).
4° ASSIOMA
Comunicazione numerica e analogica
87
Assiomi della comunicazione
88. Linguaggio numerico: modo di comunicare mediante la parola, ha una
sintassi logica, complessa di efficacia, ma manca di una semantica
adeguata nel settore della relazione.
La comunicazione analogica è quella non verbale, ha la semantica ma
non ha nessuna sintassi adeguata per definire in modo che non sia
ambiguo la natura delle relazioni.
La comunicazione analogica dice molto di più sulla relazione.
Gli esseri umani comunicano con entrambi.
4° ASSIOMA
Comunicazione numerica e analogica
88
Assiomi della comunicazione
90. Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o
complementari a seconda che siano basati
sull’uguaglianza e sulla differenza.
Ogni scambio comunicativo contiene un quantum di
simmetria e di complementarietà.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
90Assiomi della comunicazione
91. Esse non sono di per sé disfunzionali, il passaggio
dall’uno all’altro esercita funzioni omeostatiche,
impedendo la predominanza dell’uno o dell’altro
nell’interazione.
Si verifica la disfunzione se c’è sbilanciamento tra i
due tipi di interazione con predominanza di uno.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
91
Assiomi della comunicazione
92. Complementarietà:
il comportamento di uno completa quello dell’altro
Accentuazione delle differenze
( es. imposizione-sottomissione, one-up, one-dow).
Questo tipo di relazione non è necessariamente
patologica, vedi genitore /figlio, medico/paziente,
insegnante/allievo.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
9
2
Assiomi della comunicazione
93. Simmetria:
Il comportamento di uno equivale al
comportamento dell’altro:
minimizzazione della differenza.
Il parlante tende a rispecchiare il
comportamento dell’altro, creando
un’interazione simmetrica.
93
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
Assiomi della comunicazione