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N° 340COUNSELOR RELAZIONALE
Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
www.simonadalloca.it
Il Counseling
e
l’approccio sistemico-relazionale
2
Rielaborazione delle lezioni
delle dott.sse
Barbara Balleri ed Elisabetta Masala
Master di Primo Livello in “Counseling e formazione relazionale”
Programma
La prospettiva sistemico-relazionale.
Il concetto di sistema.
Pragmatica della comunicazione umana.
Gli assiomi della comunicazione.
3
Modello teorico
Euristica
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4
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5
Terapia
familiare
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Prospettiva sistemico-relazionale
Oggi è
un modello teorico e metodologico operativo che
ispira molte professioni di aiuto alla persona
6
Counselor
Relazionali
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ProfessionaliAssistenti
Sociali
Psicoterapeuti
individuali
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familiari
La prospettiva sistemico-relazionale: Storia
La nascita e diffusione risale agli anni’50
Anni fervidi e ricchi di cambiamento
7
Prima di allora
8
Prevalenza
psicanalisi
Modello
meccanicistico e
riduzionistico
Terapia
individuale:
conflitto
intrapsichico
Inconscio
Causalità
lineare: l’evento A
produce B (trauma
infantile)
Scomposizione
dei fenomeni in
unità di analisi:
specialismi
La prospettiva sistemico-relazionale: Storia
E’ un connubio e intreccio tra
9
Teorie sulla
comunicazione
Terapia della famiglia
Teoria dei
sistemi
Prima
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
10
Prima
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
Definita da Norbert Wiener, l’ideatore del termine, come “la
scienza del controllo e della comunicazione nell’animale come
nella macchina” (Loriedo, 2000, p.183).
Secondo la cibernetica i requisiti essenziali per l’operatività dei
sistemi sono la comunicazione e la regolazione attraverso la
comunicazione.
Anni ‘80 si arricchisce ed evolve con
11
“la conoscenza – la vita
– è un processo di
costruzione della realtà,
non di percezione di
qualcosa che esiste
oggettivamente fuori”.
L'individuo che apprende costruisce
modelli mentali per comprendere il
mondo intorno a lui.
Il costruzionismo sostiene che
l'apprendimento avviene in modo più
efficiente se chi apprende è coinvolto
nella produzione di oggetti tangibili.
i sistemi viventi
siano
“autopoietici”,
cioè in grado di
auto-organizzarsi,
autoriprodursi ed
evolvere.
Seconda
Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
12
La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
Con il termine di prima
cibernetica si indica lo studio
dei sistemi in condizioni di
equilibrio e dei meccanismi di
feedback negativo preposti
a contrastare le deviazioni ed
a mantenere tale equilibrio,
mentre la cosiddetta seconda
cibernetica ha focalizzato
l’interesse soprattutto sui
meccanismi di amplificazione
delle deviazioni, che implicano
catene di feedback positivo.
Boscolo (1987) segnala il
sistema osservante come
fulcro della distinzione tra
prima e seconda cibernetica;
nella cibernetica di secondo
ordine l’osservatore entra
nella descrizione di ciò che è
osservato, così che
l’obiettività non è
assolutamente possibile e
l’unità terapeutica appare
come un’unica, ampia unità,
contenente sia l’osservatore
che l’osservato.
Prima e Seconda Cibernetica
La prospettiva sistemico-relazionale: Le personalità di spicco
Gregory Bateson
e
La Scuola di Palo Alto
e
il Mental Research Institute
13
14
1904-1980
Biologo,
antropologo,
sociologo,
psicologo.
Considerato il padre del pensiero sistemico
e della terapia familiare a orientamento sistemico
Gregory Beteson
La prospettiva sistemico-relazionale: le personalità di spicco
15
Tale principio è ripreso da Alfred Korzybski (Science and Sanity,
1933) che lo rese famoso all'interno della sua teoria sulla
General Semantics.
La mappa non è il territorio
Bateson G., Mente e natura...,p. 47
DONALD DEAVILA JACKSON
1920-1968
Medico, Neurologo,
Psichiatra
16
Fondatore del MRI
Pioniere della terapia familiare e ideatore della Terapia Breve
1920-1968
Psichiatra.
Mental Research Institute
 Fondato nel 1958
 cuore della cosiddetta Scuola di Palo Alto
 studi sulla psicologia e sui processi
interazionali, sulla terapia sistemica e
sulla comunicazione
 ricerca sulla famiglia e formazione
17
PAUL WATZLAWICK
1921-2007
Psicologo,
Filosofo.
18
Tra i fondatori dell’approccio sistemico
Esponente della Scuola di Palo alto
Seguace del costruttivismo
VIRGINIA SATIR
1916-1988
Psicologa e
psicoterapeuta
19
Collaboratrice della Scuola di Palo alto
Riferimento eminente della terapia familiare
Autori di Palo Alto
 Si pongono come portatori del pensiero di Bateson
 Si occupano del concetto di sistemi umani, quale in
primis la famiglia, organizzati da regole comunicative
e di interazione
 Incentrano l’attenzione sugli aspetti di
comunicazione/comportamento
 si soffermano sul concetto di “doppio legame” o
“doppio vincolo”, introdotto da Bateson nel lavoro con
gli schizofrenici.
20
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
 SISTEMA
 RELAZIONE
21
22
L’individuo è
un essere in
relazione
L’individuo è
parte di
sistemi di
relazioni
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
La Relazione
Le relazioni sono fondamentali
Sé come un altro
23
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Bateson
La relazione viene prima di qualsiasi atto possibile,
prima della conoscenza e della coscienza
Prima ancora di relazionarsi noi esistiamo
per il fatto di essere in relazione nella danza creatrice
Non si può esistere come entità
senza che ve ne sia un’altra in relazione
Conoscere, conoscersi significa relazionarsi
A e B non potrebbero esistere
se non in funzione della relazione che li connette
La Relazione
24
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Il sistema
25
Tipologie e caratteristiche dei sistemi
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Il sistema
Il concetto di sistema mutuato dall’approccio
sistemico è quello di sistema aperto
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scambia materiali, energie,
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Cibernetico: attua meccanismi autocontrollo
26
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
1) La totalità
2) Retroazione
3) Equifinalità
27
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
1) La totalità
il sistema si comporta
come un insieme inscindibile
non come semplice agglomerato
di parti indipendenti
28
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti
cibernetici
Il tutto è diverso dalla somma
delle singole parti
Qualità emergente dal sistema
29
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Moiré: fenomeni ottici
30
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
2) La retroazione o feedback
Meccanismo base della cibernetica di primo ordine
come forma di autocontrollo del sistema stesso
feed = nutrire, alimentare
back = indietro
una parte dei dati in uscita da un sistema aperto
rientra nel sistema sotto forma di informazione
31
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Implicazioni della proprietà della
retroazione
Causalità circolare
modelli circolari: dove A influenza B e B influenza A
Tutti i membri di un sistema si influenzano a vicenda
32
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Implicazioni della proprietà della
retroazione
Omeostasi
Tendenza dei sistemi a mantenere un equilibrio
interno
William R. Ashby chiama la situazione in cui un
sistema tende all’equilibrio “auto-organizzazione”
33
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Feedback/ retroazione negativa
 meccanismo di regolazione che tende a
correggere il comportamento interno di un
sistema
 Riduzione della deviazione e ripristino
dell’equilibrio pre-esistente
 funzione “stabilizzante”
34
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Implicazioni della proprietà della
retroazione
Morfogenesi: cambiamento del sistema
Feedback/ retroazione positiva
 Amplifica la deviazione e obbliga ad un cambiamento
dell’organizzazione del sistema (morfogenesi)
 Ci si sposta dall’equilibrio pre-esistente
35
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
3) La equifinalità
In un sistema circolare e autoregolantesi i risultati non
sono determinati dalle condizioni iniziali ma dal
processo.
Condizioni iniziali diverse possono produrre lo stesso
risultato finale e risultati diversi possono essere
prodotti da stesse cause.
I parametri del sistema prevalgono sulle condizioni
iniziali.
L’osservazione è rivolta al «come» non al «perché».
36
Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
Focus su
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Gruppo di
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Come
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come
Totalità
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Scuola di Palo Alto
e
Pragmatica della comunicazione umana
Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
Sistema e Contesto
Relazione-interazione-comunicazione
39
Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
Contesto
Bateson sostiene che
Un fenomeno resta inspiegabile finché il
campo di osservazione non è abbastanza
ampio da includere il contesto
40
Contesto
Le papere di Lorenz
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41
Contesto
Il contesto è
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42
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43
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Sintassi Semantica Pragmatica
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«come mi vedo nella relazione»
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« La Comunicazione è una conditio sine
qua non della vita umana e
dell’ordinamento sociale»
 «Pragmatica della comunicazione umana» pag.7
70
La pragmatica della comunicazione
Comunicazione-Interazione-Relazione 71
Comunicazione
Interazione
Relazione
Ridondanze
Regole
Proprietà della comunicazione che hanno
fondamentali implicazioni interpersonali
Assiomi della
comunicazione
72
1°ASSIOMA E’ impossibile non comunicare
2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione:
di contenuto e di relazione
3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi
4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica
5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica
Assiomi della comunicazione
73
1° ASSIOMA
E’ impossibile non comunicare
Assiomi della comunicazione
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Il comportamento non ha il suo opposto: non
possiamo non comportarci.
1° ASSIOMA
E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
75
Assiomi della comunicazione
2° ASSIOMA
Esistono due livelli di comunicazione:
di contenuto e di relazione
76
Assiomi della comunicazione
Nella comunicazione sono distinti due livelli
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
77
contenuto relazione
informazione Avviene la definizione
della relazione che ha
luogo tra i comunicanti
Assiomi della comunicazione
La comunicazione trasmette una informazione
ma allo stesso tempo impone un comportamento.
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
78
Assiomi della comunicazione
meta-comunicazione
ovvero comunica sulla comunicazione
E definisce la relazione
«ecco come mi vedo»- «ecco come ti vedo»-
«ecco come ti vedo che mi vedo»
2° ASSIOMA
ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE:
DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
79
Assiomi della comunicazione
3° ASSIOMA
La punteggiatura della sequenza di eventi
80
Assiomi della comunicazione
3 °ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
81
1
2
3
4
5
6
7
8
La sequenza di interscambio che si sviluppa tra due persone
viene strutturata dalla percezione
che la persona stessa ha della sequenza
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Assiomi della comunicazione
3 °ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Il topo che ha detto
“Ho addestrato il mio sperimentatore. Ogni
volta che premo la leva mi dà da mangiare”
stava cortesemente rifiutando di accettare la
punteggiatura della sequenza che lo
sperimentatore cercava di imporgli.
Paul Watzlawick
“Pragmatica della comunicazione umana” p.47
82
Assiomi della comunicazione
Il disaccordo sulla punteggiatura è alla base di molti conflitti di
relazione, elementi divergenti su una esperienza comune.
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
83
Assiomi della comunicazione
La mappa non è il territorio
Alla radice della discrepanza c’è la convinzione
che esista soltanto una realtà:
il mondo come lo vedo io,
l’opinione diversa dell’altro deriva dalla
sua irrazionalità o mancanza di buona volontà.
3°ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
84
Una sola mappa del mondo: LA MIA
Assiomi della comunicazione
Il circolo vizioso si interrompe attraverso la
meta-comunicazione,
ossia comunicare sulla propria relazione,
interazione …..
85
3° ASSIOMA
PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
Assiomi della comunicazione
4° ASSIOMA
Comunicazione numerica e analogica
86
Assiomi della comunicazione
Nella comunicazione umana si hanno due possibilità
di far riferimento agli oggetti:
1. in modo analogico
attraverso una rappresentazione
(immagine,significato) ;
2. in modo numerico
attraverso un’assegnazione simbolica
(assegnazione di un nome,significante).
4° ASSIOMA
Comunicazione numerica e analogica
87
Assiomi della comunicazione
Linguaggio numerico: modo di comunicare mediante la parola, ha una
sintassi logica, complessa di efficacia, ma manca di una semantica
adeguata nel settore della relazione.
La comunicazione analogica è quella non verbale, ha la semantica ma
non ha nessuna sintassi adeguata per definire in modo che non sia
ambiguo la natura delle relazioni.
La comunicazione analogica dice molto di più sulla relazione.
Gli esseri umani comunicano con entrambi.
4° ASSIOMA
Comunicazione numerica e analogica
88
Assiomi della comunicazione
5° ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
89
Assiomi della comunicazione
Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o
complementari a seconda che siano basati
sull’uguaglianza e sulla differenza.
Ogni scambio comunicativo contiene un quantum di
simmetria e di complementarietà.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
90Assiomi della comunicazione
Esse non sono di per sé disfunzionali, il passaggio
dall’uno all’altro esercita funzioni omeostatiche,
impedendo la predominanza dell’uno o dell’altro
nell’interazione.
Si verifica la disfunzione se c’è sbilanciamento tra i
due tipi di interazione con predominanza di uno.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
91
Assiomi della comunicazione
Complementarietà:
il comportamento di uno completa quello dell’altro
Accentuazione delle differenze
( es. imposizione-sottomissione, one-up, one-dow).
Questo tipo di relazione non è necessariamente
patologica, vedi genitore /figlio, medico/paziente,
insegnante/allievo.
5°ASSIOMA
Interazione complementare e simmetrica
9
2
Assiomi della comunicazione
Simmetria:
Il comportamento di uno equivale al
comportamento dell’altro:
minimizzazione della differenza.
Il parlante tende a rispecchiare il
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Interazione complementare e simmetrica
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Pragmatica della comunicazione

  • 1. N° 340COUNSELOR RELAZIONALE Dott.ssa Simona Dalloca in Scienze della comunicazione Master in Counseling Pedagogico e Scolastico Master in Counseling e formazione relazionale Coach e Formatrice in NLP Practitioner licensed number 95790 Master Practitioner licensed number 97802 Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco Docente di Scuola Primaria www.simonadalloca.it
  • 2. Il Counseling e l’approccio sistemico-relazionale 2 Rielaborazione delle lezioni delle dott.sse Barbara Balleri ed Elisabetta Masala Master di Primo Livello in “Counseling e formazione relazionale”
  • 3. Programma La prospettiva sistemico-relazionale. Il concetto di sistema. Pragmatica della comunicazione umana. Gli assiomi della comunicazione. 3
  • 4. Modello teorico Euristica Procedimento euristico, un metodo di approccio alla soluzione dei problemi che non segue un chiaro percorso, ma che si affida all’intuito e allo stato temporaneo delle circostanze, al fine di generare nuova conoscenza. Metodologica Operativa 4 Prospettiva sistemico-relazionale
  • 5. Ha coinciso in passato con 5 Terapia familiare Prospettiva sistemico-relazionale
  • 6. Prospettiva sistemico-relazionale Oggi è un modello teorico e metodologico operativo che ispira molte professioni di aiuto alla persona 6 Counselor Relazionali Educatori ProfessionaliAssistenti Sociali Psicoterapeuti individuali Psicoterapeuti familiari
  • 7. La prospettiva sistemico-relazionale: Storia La nascita e diffusione risale agli anni’50 Anni fervidi e ricchi di cambiamento 7
  • 8. Prima di allora 8 Prevalenza psicanalisi Modello meccanicistico e riduzionistico Terapia individuale: conflitto intrapsichico Inconscio Causalità lineare: l’evento A produce B (trauma infantile) Scomposizione dei fenomeni in unità di analisi: specialismi La prospettiva sistemico-relazionale: Storia
  • 9. E’ un connubio e intreccio tra 9 Teorie sulla comunicazione Terapia della famiglia Teoria dei sistemi Prima Cibernetica La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
  • 10. 10 Prima Cibernetica La prospettiva sistemico-relazionale : Storia Definita da Norbert Wiener, l’ideatore del termine, come “la scienza del controllo e della comunicazione nell’animale come nella macchina” (Loriedo, 2000, p.183). Secondo la cibernetica i requisiti essenziali per l’operatività dei sistemi sono la comunicazione e la regolazione attraverso la comunicazione.
  • 11. Anni ‘80 si arricchisce ed evolve con 11 “la conoscenza – la vita – è un processo di costruzione della realtà, non di percezione di qualcosa che esiste oggettivamente fuori”. L'individuo che apprende costruisce modelli mentali per comprendere il mondo intorno a lui. Il costruzionismo sostiene che l'apprendimento avviene in modo più efficiente se chi apprende è coinvolto nella produzione di oggetti tangibili. i sistemi viventi siano “autopoietici”, cioè in grado di auto-organizzarsi, autoriprodursi ed evolvere. Seconda Cibernetica La prospettiva sistemico-relazionale : Storia
  • 12. 12 La prospettiva sistemico-relazionale : Storia Con il termine di prima cibernetica si indica lo studio dei sistemi in condizioni di equilibrio e dei meccanismi di feedback negativo preposti a contrastare le deviazioni ed a mantenere tale equilibrio, mentre la cosiddetta seconda cibernetica ha focalizzato l’interesse soprattutto sui meccanismi di amplificazione delle deviazioni, che implicano catene di feedback positivo. Boscolo (1987) segnala il sistema osservante come fulcro della distinzione tra prima e seconda cibernetica; nella cibernetica di secondo ordine l’osservatore entra nella descrizione di ciò che è osservato, così che l’obiettività non è assolutamente possibile e l’unità terapeutica appare come un’unica, ampia unità, contenente sia l’osservatore che l’osservato. Prima e Seconda Cibernetica
  • 13. La prospettiva sistemico-relazionale: Le personalità di spicco Gregory Bateson e La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute 13
  • 14. 14 1904-1980 Biologo, antropologo, sociologo, psicologo. Considerato il padre del pensiero sistemico e della terapia familiare a orientamento sistemico Gregory Beteson
  • 15. La prospettiva sistemico-relazionale: le personalità di spicco 15 Tale principio è ripreso da Alfred Korzybski (Science and Sanity, 1933) che lo rese famoso all'interno della sua teoria sulla General Semantics. La mappa non è il territorio Bateson G., Mente e natura...,p. 47
  • 16. DONALD DEAVILA JACKSON 1920-1968 Medico, Neurologo, Psichiatra 16 Fondatore del MRI Pioniere della terapia familiare e ideatore della Terapia Breve 1920-1968 Psichiatra.
  • 17. Mental Research Institute  Fondato nel 1958  cuore della cosiddetta Scuola di Palo Alto  studi sulla psicologia e sui processi interazionali, sulla terapia sistemica e sulla comunicazione  ricerca sulla famiglia e formazione 17
  • 18. PAUL WATZLAWICK 1921-2007 Psicologo, Filosofo. 18 Tra i fondatori dell’approccio sistemico Esponente della Scuola di Palo alto Seguace del costruttivismo
  • 19. VIRGINIA SATIR 1916-1988 Psicologa e psicoterapeuta 19 Collaboratrice della Scuola di Palo alto Riferimento eminente della terapia familiare
  • 20. Autori di Palo Alto  Si pongono come portatori del pensiero di Bateson  Si occupano del concetto di sistemi umani, quale in primis la famiglia, organizzati da regole comunicative e di interazione  Incentrano l’attenzione sugli aspetti di comunicazione/comportamento  si soffermano sul concetto di “doppio legame” o “doppio vincolo”, introdotto da Bateson nel lavoro con gli schizofrenici. 20
  • 21. Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave  SISTEMA  RELAZIONE 21
  • 22. 22 L’individuo è un essere in relazione L’individuo è parte di sistemi di relazioni Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 23. La Relazione Le relazioni sono fondamentali Sé come un altro 23 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 24. Bateson La relazione viene prima di qualsiasi atto possibile, prima della conoscenza e della coscienza Prima ancora di relazionarsi noi esistiamo per il fatto di essere in relazione nella danza creatrice Non si può esistere come entità senza che ve ne sia un’altra in relazione Conoscere, conoscersi significa relazionarsi A e B non potrebbero esistere se non in funzione della relazione che li connette La Relazione 24 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 25. Il sistema 25 Tipologie e caratteristiche dei sistemi Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 26. Il sistema Il concetto di sistema mutuato dall’approccio sistemico è quello di sistema aperto che scambia materiali, energie, informazioni con l’esterno Cibernetico: attua meccanismi autocontrollo 26
  • 27. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici 1) La totalità 2) Retroazione 3) Equifinalità 27 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 28. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici 1) La totalità il sistema si comporta come un insieme inscindibile non come semplice agglomerato di parti indipendenti 28 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 29. Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Il tutto è diverso dalla somma delle singole parti Qualità emergente dal sistema 29 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 30. Moiré: fenomeni ottici 30 Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 31. 2) La retroazione o feedback Meccanismo base della cibernetica di primo ordine come forma di autocontrollo del sistema stesso feed = nutrire, alimentare back = indietro una parte dei dati in uscita da un sistema aperto rientra nel sistema sotto forma di informazione 31 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 32. Implicazioni della proprietà della retroazione Causalità circolare modelli circolari: dove A influenza B e B influenza A Tutti i membri di un sistema si influenzano a vicenda 32 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 33. Implicazioni della proprietà della retroazione Omeostasi Tendenza dei sistemi a mantenere un equilibrio interno William R. Ashby chiama la situazione in cui un sistema tende all’equilibrio “auto-organizzazione” 33 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici
  • 34. Feedback/ retroazione negativa  meccanismo di regolazione che tende a correggere il comportamento interno di un sistema  Riduzione della deviazione e ripristino dell’equilibrio pre-esistente  funzione “stabilizzante” 34 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 35. Implicazioni della proprietà della retroazione Morfogenesi: cambiamento del sistema Feedback/ retroazione positiva  Amplifica la deviazione e obbliga ad un cambiamento dell’organizzazione del sistema (morfogenesi)  Ci si sposta dall’equilibrio pre-esistente 35 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 36. 3) La equifinalità In un sistema circolare e autoregolantesi i risultati non sono determinati dalle condizioni iniziali ma dal processo. Condizioni iniziali diverse possono produrre lo stesso risultato finale e risultati diversi possono essere prodotti da stesse cause. I parametri del sistema prevalgono sulle condizioni iniziali. L’osservazione è rivolta al «come» non al «perché». 36 Il sistema: le proprietà dei sistemi aperti cibernetici Prospettiva sistemico-relazionale: i concetti chiave
  • 37. Scuola di Palo Alto : approccio sistemico Focus su 37 Gruppo di appartenenza Come un sistema aperto come Totalità e non agglomerato di singoli individui Individuo come membro del sistema in interazione Parte del sistema di relazioni
  • 38. Scuola di Palo Alto e Pragmatica della comunicazione umana Scuola di Palo Alto : approccio sistemico
  • 40. Contesto Bateson sostiene che Un fenomeno resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto 40
  • 41. Contesto Le papere di Lorenz L’imprinting 41
  • 42. Contesto Il contesto è “il campo nel quale si realizza, prendendo forma e significato, un comportamento umano” (Loriedo e Picardi) 42
  • 43. Contesto  Componenti del contesto:  LUOGO, SITUAZIONE RELAZIONALE, STORIA 43
  • 44. Contesto 44 Luogo: un comportamento considerato normale in un luogo
  • 45. Contesto 45 Luogo: può essere strano in un altro in base a regole condivise
  • 46. Interazione 46 Situazione relazionale: il significato di un determinato segnale varia in base allo stato della relazione tra i comunicanti
  • 47. Storia 47 La storia: ogni relazione interpersonale ha una sua storia
  • 49. Legame intercorrente tra due persone o esseri viventi. Trama che collega i componenti del sistema. Insieme dei significati che gli individui consegnano all’interazione. Un costrutto che riflette il filo comune che lega una serie di interazioni. La relazione 49
  • 50. Il concetto di relazione può essere utilizzato come il concetto di funzione nella matematica. La funzione matematica è utilizzata come una relazione tra variabili. La relazione 50
  • 51. La relazione ha come veicolo la comunicazione La relazione 51
  • 52. La Comunicazione è la manifestazione osservabile delle relazioni umane 52 La comunicazione
  • 53. 53 Il messaggio Ciò che l’emittente mette in comune con il ricevente Il codice Insieme di regole per estrarre il significato Il canale Modalità di emissione Il ricevente L’emittente LA COMUNICAZIONE La comunicazione
  • 54. 54 Sintassi Semantica Pragmatica Comportamento comunicativo e gli effetti della comunicazione sul comportamento Significato dei simboli Trasmissione dell’informazi one, dei simboli La comunicazione LA COMUNICAZIONE
  • 55. La pragmatica studia il comportamento comunicativo e gli effetti della comunicazione sul comportamento. La comunicazione 55
  • 57. Scambio di informazione Intesa come passaggio non solo di energia ma di dati che determinano risposte/comportamenti di tipo retroattive 57 La comunicazione
  • 58. RETROAZIONE nella comunicazione Il concetto di Feedback ritorno verso l’emittente di una informazione relativo allo stato del ricevente dopo l’ascolto del messaggio dell’emittente 58 La comunicazione
  • 59. Circolarità Es. evento A produce evento B, ma a sua volta b produce l’evento C e questo l’evento D che riconduce ad A (il sistema è circolare) 59 Sistema comunicativo B C D A La comunicazione
  • 60. Un sistema interattivo è costituito da due o più comunicanti impegnati nel processo di definire la natura della loro relazione «come mi vedo nella relazione» «Come ti vedo nella relazione» «Come vedo che mi vedi nella relazione» L’Interazione 60
  • 61. Ridondanze Intese come sequenze interattive aventi carattere ripetitivo La ridondanza sta ad indicare la ripetizione di schemi comportamentali che osserviamo durante l’interazione 61 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 62. Regola quando una ridondanza diviene prevedibile siamo in presenza di una regola della relazione 62 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 63. Le regole consentono di trarre deduzioni riguardo alla natura della relazione. 63 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 64. Le regole costituiscono la necessaria struttura implicita dell’organizzazione di un sistema . E’ disfunzionale la rigidità delle regole o in altre circostanze la loro assenza. 64 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 65. Esistono regole flessibili che ammettono eccezioni e regole rigide che non ne ammettono. Esempio: simmetria - complementarietà 65 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 66. La regola è l’elemento che connette il concetto di interazione (sequenza di comportamenti osservabili) con quello di relazione (ciò che lega una serie di interazioni) . 66 L’INTERAZIONE: ridondanze e regole
  • 68. Il valore della comunicazione per le relazioni 68 La pragmatica della comunicazione
  • 69. La pragmatica della comunicazione L’osservazione del comportamento comunicativo: pragmatica L’osservazione delle interazioni umane (scambi comunicativi) L’osservazione di ridondanze La deduzione delle regole relazionali 69
  • 70. « La Comunicazione è una conditio sine qua non della vita umana e dell’ordinamento sociale»  «Pragmatica della comunicazione umana» pag.7 70 La pragmatica della comunicazione
  • 72. Proprietà della comunicazione che hanno fondamentali implicazioni interpersonali Assiomi della comunicazione 72
  • 73. 1°ASSIOMA E’ impossibile non comunicare 2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di relazione 3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi 4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica 5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica Assiomi della comunicazione 73
  • 74. 1° ASSIOMA E’ impossibile non comunicare Assiomi della comunicazione 74
  • 75. Il comportamento non ha il suo opposto: non possiamo non comportarci. 1° ASSIOMA E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE 75 Assiomi della comunicazione
  • 76. 2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di relazione 76 Assiomi della comunicazione
  • 77. Nella comunicazione sono distinti due livelli 2° ASSIOMA ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE: DI CONTENUTO E DI RELAZIONE 77 contenuto relazione informazione Avviene la definizione della relazione che ha luogo tra i comunicanti Assiomi della comunicazione
  • 78. La comunicazione trasmette una informazione ma allo stesso tempo impone un comportamento. 2° ASSIOMA ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE: DI CONTENUTO E DI RELAZIONE 78 Assiomi della comunicazione
  • 79. meta-comunicazione ovvero comunica sulla comunicazione E definisce la relazione «ecco come mi vedo»- «ecco come ti vedo»- «ecco come ti vedo che mi vedo» 2° ASSIOMA ESISTONO DUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE: DI CONTENUTO E DI RELAZIONE 79 Assiomi della comunicazione
  • 80. 3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi 80 Assiomi della comunicazione
  • 81. 3 °ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI 81 1 2 3 4 5 6 7 8 La sequenza di interscambio che si sviluppa tra due persone viene strutturata dalla percezione che la persona stessa ha della sequenza PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI 3° ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI Assiomi della comunicazione
  • 82. 3 °ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI Il topo che ha detto “Ho addestrato il mio sperimentatore. Ogni volta che premo la leva mi dà da mangiare” stava cortesemente rifiutando di accettare la punteggiatura della sequenza che lo sperimentatore cercava di imporgli. Paul Watzlawick “Pragmatica della comunicazione umana” p.47 82 Assiomi della comunicazione
  • 83. Il disaccordo sulla punteggiatura è alla base di molti conflitti di relazione, elementi divergenti su una esperienza comune. 3° ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI 83 Assiomi della comunicazione La mappa non è il territorio
  • 84. Alla radice della discrepanza c’è la convinzione che esista soltanto una realtà: il mondo come lo vedo io, l’opinione diversa dell’altro deriva dalla sua irrazionalità o mancanza di buona volontà. 3°ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI 84 Una sola mappa del mondo: LA MIA Assiomi della comunicazione
  • 85. Il circolo vizioso si interrompe attraverso la meta-comunicazione, ossia comunicare sulla propria relazione, interazione ….. 85 3° ASSIOMA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI Assiomi della comunicazione
  • 86. 4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica 86 Assiomi della comunicazione
  • 87. Nella comunicazione umana si hanno due possibilità di far riferimento agli oggetti: 1. in modo analogico attraverso una rappresentazione (immagine,significato) ; 2. in modo numerico attraverso un’assegnazione simbolica (assegnazione di un nome,significante). 4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica 87 Assiomi della comunicazione
  • 88. Linguaggio numerico: modo di comunicare mediante la parola, ha una sintassi logica, complessa di efficacia, ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione. La comunicazione analogica è quella non verbale, ha la semantica ma non ha nessuna sintassi adeguata per definire in modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni. La comunicazione analogica dice molto di più sulla relazione. Gli esseri umani comunicano con entrambi. 4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica 88 Assiomi della comunicazione
  • 89. 5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica 89 Assiomi della comunicazione
  • 90. Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o complementari a seconda che siano basati sull’uguaglianza e sulla differenza. Ogni scambio comunicativo contiene un quantum di simmetria e di complementarietà. 5°ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica 90Assiomi della comunicazione
  • 91. Esse non sono di per sé disfunzionali, il passaggio dall’uno all’altro esercita funzioni omeostatiche, impedendo la predominanza dell’uno o dell’altro nell’interazione. Si verifica la disfunzione se c’è sbilanciamento tra i due tipi di interazione con predominanza di uno. 5°ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica 91 Assiomi della comunicazione
  • 92. Complementarietà: il comportamento di uno completa quello dell’altro Accentuazione delle differenze ( es. imposizione-sottomissione, one-up, one-dow). Questo tipo di relazione non è necessariamente patologica, vedi genitore /figlio, medico/paziente, insegnante/allievo. 5°ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica 9 2 Assiomi della comunicazione
  • 93. Simmetria: Il comportamento di uno equivale al comportamento dell’altro: minimizzazione della differenza. Il parlante tende a rispecchiare il comportamento dell’altro, creando un’interazione simmetrica. 93 5°ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica Assiomi della comunicazione