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N° 340COUNSELOR RELAZIONALE PROFESSIONAL TRAINER
Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
Italiano e …
A Scuola con Cu.O.R.E.
© by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica Re.lazionale
Counselor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP.
“Didattica per competenze e innovazione metodologica”
L’Italiano Lingua Madre:
dalla progettazione per obiettivi
alla progettazione per competenze
nella costruzione del curricolo verticale
“Counselor regolamentato ai sensi della L.4/2013” (art.1 comma 3)
è
E un maestro disse:
Parlaci dell’Insegnamento.
E lui disse:
Nessuno può insegnarvi nulla
se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra
conoscenza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio
tra i discepoli non elargisce la sua sapienza,
ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
E se davvero è saggio,
non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere,
ma vi guida alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi,
ma non può darvi la sua conoscenza.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria,
ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo,
né l’eco che rimanda il suono.
E colui che è esperto nella scienza dei numeri
può descrivervi il mondo del peso e della misura,
ma oltre non può condurvi.
Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un
altro uomo.
E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio,
ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere
la terra.
da IL PROFETA di Gibran Kahlil Gibran
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cambiare il paradigma dell’educazione
Sir Ken Robbinson, autore inglese, conferenziere
e consigliere internazionale sull'educazione per i
governi e le istituzioni no-profit.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
PENSIERO DIVERGENTE:
Unisci tutti i 9 punti del tracciato,
usando solo 4 linee..
ma senza alzare MAI la penna dal foglio!
Figura tratta da Samuel Loyd, Cyclopedia of Puzzles, New York, 1914, pag 301.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
PENSIERO DIVERGENTE:
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
PENSIERO DIVERGENTE:
L’enigma dei 9 punti è la dimostrazione ideale di come le
regole e restrizioni, che ci portiamo dietro
inconsapevolmente, non ci permettano di andare oltre
l’immaginario confine squadrato, tra l’altro non menzionato
nel problema. Vale la pena soffermarci su altre soluzioni
alternative originali.
Da Problem solving con creatività. Di Fabio Ciuffoli
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
La più grande, la più importante, la più utile regola di tutta
l'educazione? È non di guadagnare tempo, ma di
perderne.
Jean-Jacques Rousseau, Emilio o Dell'educazione, 1762
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
L’insegnante si sente imprigionato
dal programma, dal tempo necessario
a svolgerlo, dagli schemi
d’insegnamento imposto dal libro di
testo: è una fascinazione, una malìa,
un incanto da cui non ci si sveglia.
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Il programma diventa la necessità,
la dea senza volto che ha un nome:
Ananke. In Grecia Ananke sovrastava
su tutto anche sugli dei dell’Olimpo,
stringeva nodi che formavano reti che
avvolgono, che costringono.
R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi,
2004, pag 117
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
“se soltanto Ananke comanda, la vita
diventa rigida e sacerdotale”. Neanche gli
Olimpi hanno retto la pesantezza di Ananke
e Crono, hanno fatto un colpo di mano e
Zeus ha spodestato Crono.
Ad Ananke hanno preferito Eros.
L’unitarietà del percorso di istruzione obbligatoria
sarà assicurata dalla “equivalenza formativa” dei
percorsi, che si differenziano sulla base delle aree del
sapere, in modo da assicurare che in tutti i percorsi
siano acquisite le competenze chiave di cittadinanza.
Allulli 03/2007
Eppure
R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi,
2004, pag 121.
Eppure
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA
DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
ACQUISIRE ED INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
RISOLVERE PROBLEMI
COSTRUZIONE
DEL SE’
RELAZIONI
CON GLI ALTRI
RAPPORTO
CON
LA REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007)
By Mario Castoldi maggio 2007
ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
“capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti,
riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse
interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle
esterne disponibili in modo coerente e fecondo”.
[Pellerey, 2004]
By Mario Castoldi maggio 2007
COMPETENZE CHIAVE
“Nel corso di un secolo quasi
interamente vissuto, ho spesso
creduto di trovarmi a una svolta
epocale, poi non era vero niente; una
svolta epocale si ha quando non
cambiano solo le cose, ma anche le
teste per capirle.”
(Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi, 2000)
By Mario Castoldi maggio 2007
La “responsabilità”
del cambiamento
RESPONSE ABILITY
la capacità di rispondere in
maniera ottimale a ciò che
accade nel momento in cui
accade.
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ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI
APPRENDE?
COME SI
APPRENDE?
l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso
dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per
educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman
insegna a pensare.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
La formazione
È necessario che il piano di formazione permetta
di:
sostenere i cambiamenti necessari, nell’attività
quotidiana, a passare dal “lavorare per
programmi” al “lavorare per competenze”.
sostenere l’acquisizione graduale di competenze
adatte a una scuola mirata all’educazione dei
giovani, al recupero del valore della cultura e del
senso della vita…
Allulli 03/2007
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
E’ opportuno che: la formazione non avvenga
in una sola modalità imposta, ma che gli
insegnanti mettano in atto le possibilità di
Ricerca e Sviluppo offerte dalla normativa
Allulli 03/2007
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RE.elazionale
Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999
Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi
dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n 59
Art. 6 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo)
1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano
l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e
curando tra l'altro:
a.la progettazione formativa e la ricerca valutativa;
b.la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale
scolastico;
c.l'innovazione metodologica e disciplinare;
d.la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;
e.la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;
f.gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
g.l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa
con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi
compresa la formazione professionale.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche
strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista
dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative
finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11.
3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni scolastiche
sviluppano e potenziano lo scambio di documentazione e di
informazioni attivando collegamenti reciproci, nonché con il Centro
europeo dell'educazione, la Biblioteca di documentazione pedagogica
e gli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento
ducativi; tali collegamenti possono estendersi a università e ad altri
soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,
spirituali, religiosi.
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe
come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi
componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazione.
La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello
“dell’insegnare a essere”.
Dalle Indicazioni Nazionali 2012
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Mira ad aprire una dimensione globale e una prospettiva olistica
nell'educazione al fine di aiutare le persone a capire le realtà
complesse e i processi del mondo di oggi e sviluppare valori,
comportamenti, conoscenze e abilità che le metteranno in grado
di fronteggiare le sfide di un mondo interconnesso.
Aiuta chi impara a sviluppare alternative nel momento in cui si
prendono decisioni personali o relative alla vita pubblica e a riflettere
sulle conseguenze delle proprie scelte, coltivando così uno spirito di
“responsabilità globale dei cittadini del mondo”.
Da Linee guida per l’educazione globale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Vari documenti internazionali si riferiscono allo sviluppo
del concetto di educazione globale:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Articolo 26, Nazioni Unite, Conferenza Generale, San Francisco, 10 dicembre 1948.
Raccomandazione concernente l’Educazione per la Comprensione Internazionale, la
Cooperazione e la Pace e l’Educazione relativa ai Diritti Umani e alle Libertà Fondamentali.
UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, 19 novembre 1974
Agenda 21, Capitolo 36: Promuovere l’Educazione, la Consapevolezza dell’opinione
pubblica e la Formazione.
Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente & Sviluppo, Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992
UNESCO – Dichiarazione e Progetto integrato d’Azione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti
Umani e alla Democrazia. Parigi 1995
UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, novembre 1995
Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, 2002
Capitolo: Valori e principi
Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 8 settembre 2000
Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014
Schema di Implementazione Internazionale, gennaio 2005
Anno Europeo per il Dialogo Interculturale 2008
Articolo 2: obiettivi
Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa, Decisione n. 1983/2006/EC, 18 dicembre 2006
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Insegnare per competenze
in linea con le indicazioni nazionali
2012
Definizione di competenze
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
•Conoscenze
•Abilità
•Atteggiamenti
Competenze
combinazione
Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006
Appropriati al contesto
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Le probabili
Perché potrebbero
emergerne di nuove
e inaspettate
Dato che
È il dinamismo della
mente che garantisce
l’unità di apprendimento
e non la
“Progettazione/Program
mazione”
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
“Dato un repertorio di
contenuti, qual è il modo
più funzionale per
trasmetterli?”
Chi programma
insegnamento pone al
centro del processo
l’informazione e programma
quasi esclusivamente le
proprie operazioni,
ritenendo che il
trasferimento d’informazione
e lo studio siano di per sé
una garanzia di
apprendimento.
Unità didattica: la prassi di
segmentare un campo vasto
di informazione in campi
limitati, facilmente
esplorabili,sequenziali in
maniera logica.
Didattica: modi per insegnare
efficacemente, utilizzando
strategie di comunicazione
adeguate.
Insegnamento
“Date alcune competenze
da far acquisire ad un
soggetto(conoscenze da far
utilizzare; abilità da far
esercitare; comportamenti
da far assumere)qual è il
percorso che questi dovrà
compiere?”
Chi progetta apprendimento
pone al centro del processo
colui che deve apprendere,
progetta gli stimoli da
fornirgli, le operazioni da fargli
compiere, le facilitazioni da
mettergli a disposizione, le
situazioni di test con cui fargli
prendere coscienza della
strada che ha compiuto
Processo: garantisce l’unità
di apprendimento, costituita
da dinamismi della mente e
procedure per penetrare
all’interno di
concettualizzazioni formali
Apprendimento
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Competenze chiave
Europee 1
Competenze dal Profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione 2
1
Comunicazione nella madrelingua o lingua di
istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
2
Comunicazione nelle lingue straniere È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana.
3
Competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a problemi reali.
4
Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e
per interagire con soggetti diversi.
5
Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare
nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
6
Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e
collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo
o insieme agli altri.
7
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed espressione culturale
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti,
fenomeni e produzioni artistiche.
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo
e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti
motori, artistici e musicali che gli sono più congeniali.
1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.
2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16 novembre 2012.
Comunicazione
madrelingua
Comunicazione
lingue straniere
Matematica,
scienza, tecnologia
Competenza
digitale
Riferimenti disciplinari
Competenze personali,
sociali e civiche, di
processo e metacognitive
Imparare a
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di
iniziativa e
intraprendenza
Consapevolezza e
espressione
culturale
Riferimenti ai comportamenti
funzionali al conseguimento del
risultato:
Atteggiamenti, Life skills,
Competenze Emotive, World
Economic Forum 2020.
Atteggiamenti
Modificabili
Attitudini e/o
Talenti innati
Naturali
Non modificabili
Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007
1.Persistenza
2.Accuratezza
3.Gestione dell’impulsività
4.Empatia
5.Flessibilità
6.Metacognizione
7.Fare domande, porre problemi
8.Applicare conoscenze pregresse
9.Pensare in maniera interdipendente
LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS
Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) (1993)
"competenze sociali e relazionali che
permettono ai ragazzi di affrontare in
modo efficace le esigenze della vita
quotidiana, rapportandosi con fiducia a
se stessi, agli altri e alla comunità"
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
"che è necessario apprendere per mettersi in
relazione con gli altri e per affrontare i
problemi, le pressioni e gli stress della vita
quotidiana.
La mancanza di tali skills socio-emotive può
causare, in particolare nei giovani,
l'instaurarsi di comportamenti negativi e a
rischio in risposta agli stress".
Il "nucleo fondamentale"
di life skill è costituito da:
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
01. Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza):
conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e
desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la
condizione indispensabile per la gestione dello stress, la
comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e
l'empatia;
02. Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli
altri (Gestione delle emozioni): "essere consapevoli di come le
emozioni influenzano il comportamento" in modo da "riuscire a
gestirle in modo appropriato"e a regolarle opportunamente;
03. Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress):
saper conoscere e controllare le fonti di tensione "sia tramite
cambiamenti nell'ambiente o nello stile di vita, sia tramite la
capacità di rilassarsi";
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04. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico): saper
"analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone
vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più
consapevole", riconoscendo e valutando "i diversi fattori che
influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le
pressioni dei coetanei e l'influenza dei mass media";
05 Capacità di prendere decisioni (Decision making): saper decidere in
modo consapevole e costruttivo "nelle diverse situazioni e contesti di
vita"; saper elaborare "in modo attivo il processo decisionale può avere
implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle
diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano";
06 Capacità di risolvere problemi (Problem solving): saper affrontare e
risolvere in modo costruttivo i diversi problemi che "se lasciati irrisolti,
possono causare stress mentale e tensioni fisiche";
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
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07 Capacità di affondare in modo flessibile ogni genere di situazione
(Creatività): saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che
"contribuisce sia al decision making che al problem solving,
permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze
delle diverse opzioni";
08 Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace): sapersi
esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non
verbale "in modo efficace e congruo alla propria cultura", dichiarando
"opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con
attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto;
09 Capacità di comprendere gli altri (Empatia): saper comprendere e
ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro "anche in situazioni non
familiari", accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni
sociali "soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali";
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
10 Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo
positivo (Skill per le relazioni interpersonali): sapersi mettere in
relazione costruttiva con gli altri, "saper creare e mantenere
relazioni significative" ma anche "essere in grado di
interrompere le relazioni in modo costruttivo"
COMPETENZA PERSONALE
 Consapevolezza di
sé
 Padronanza di sé
 Motivazione
 Comporta la
conoscenza dei
propri stati interiori
 Comporta la
capacità di
dominare i propri
stati interiori
 Comporta tendenze
emotive che
guidano o facilitano
il raggiungimento di
obiettivi
Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
COMPETENZA SOCIALE (Goleman)
 Empatia
 Abilità sociali
 Comporta la
consapevolezza dei
sentimenti,delle
esigenze e degli
interessi altrui
 Comportano abilità
nell’indurre risposte
desiderabili negli
altri
Comunicazione nella madrelingua: Definizione
Capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire
adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Competenze chiave per la cittadinanza e
l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio, 2006):
La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione
della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con
lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di
interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri.
La comunicazione nella madrelingua presuppone che una
persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica
funzionale e delle funzioni del linguaggio.
Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione
verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle
principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio
nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in
contesti diversi.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Conoscenze
Le persone dovrebbero possedere le abilità per
comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una
serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e
adattare la propria comunicazione a seconda di come lo
richieda la situazione.
Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e
di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed
elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed
esprimere le argomentazioni in modo convincente e
appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
Abilità
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Un atteggiamento positivo nei confronti della
comunicazione nella madrelingua comporta la
disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la
consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà
di perseguirle nonché un interesse a interagire con
gli altri. Ciò comporta la consapevolezza
dell'impatto della lingua sugli altri e la
necessità di capire e usare la lingua in modo
positivo e socialmente responsabile.
Atteggiamenti
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione
nella madrelingua :
Li renda consapevoli dell'impatto della lingua
sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità
di capire e usare la lingua in modo positivo e
socialmente responsabile.
Atteggiamento
che
Cosa comporta in conoscenze e abilità essere
dei formatori competenti per poter sviluppare
nei discenti un
?
LA FORZA DEL LINGUAGGIO
Il metamodello Conoscenze
Da Il Potere Delle Parole E Della Pnl - R.dilts
Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale.
La mappa non è il territorio.
Semantica Conoscenze
Buoni i biscotti?
Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si
interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che
doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi.
In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse:
Buoni, non vi pare?
I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui
provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani.
I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in
bagno con la mano davanti alla bocca…
A quel punto Korzybski disse:
Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo,
ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato
dal sapore delle seconde.
Favorire il cambiamento
attraverso la conoscenza
“Conoscere per cambiare” E. Cheli
Aprire al cambiamento significa favorire scenari
sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere
l’esperienza relazionale.
“la mappa non è il
territorio”
Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA
LINGUISTICA
STRUTTURA SUPERFICIALE
CANCELLAZIONI DISTORSIONI
GENERALIZZAZIONI
STRUTTURA PROFONDA
La struttura linguistica Conoscenze
Noam Chomsky (nato nel 1928 a Filadelfia) è stato allievo di Roman Jakobson e di Zellig S. Harris.
DESIDERIREALTÀ
Ciò in cui
Vorremmo esserlo
Ciò in cui siamo
Competenti
Comprendere l’alunno
La nostra esistenza di discenti si svolge costantemente nell’attrazione tra:
Se queste due sfere non corrispondono nasce un’esigenza che può essere
espressa o latente.
Le esigenze, devono essere esplorate ed individuate con il metodo delle
domande.
Porre domande all’alunno è l’operazione
fondamentale da fare se vogliamo ampliare
la sua mappa del mondo
Conoscenze
Metamodello
“Non c’è più amore”
“Cosa intendi per
amore?”
“so che sei arrabbiato”
“Cosa ti fa pensare che
io sia arrabbiato?”
“per Mario è meglio
così”
”Come lo sai?”
“La vista del sangue mi
fa svenire”
“Cosa nel vedere il
sangue ti fa svenire?”
“ho bisogno di
aiuto”
”Cosa posso fare per
aiutarti?”
“Ilaria mi fa
arrabbiare”
”Cosa fa Ilaria
per farti
arrabbiare?”
“Se non mi porti
fiori vuol dire che
non mi ami”
“In che modo
non portarti fiori
significa che?”
“Se non mi porti fiori vuol
dire che non mi ami”
“Tutte le persone che ti
amano ti portano fiori?”
“Se non mi porti fiori vuol
dire che non mi ami”
“Tutte le persone che non ti
portano fiori non ti amano?”
“continuo ad
essere triste”
“eri triste anche
prima?”
“ovviamente sei
in ritardo”
“Cosa intendi per
ovviamente?”
Abilità
By Borro
“sono curioso”
“di cosa sei
curioso?”
“ho paura”
”Hai paura di chi o
cosa?”
“è troppo
costoso”
”rispetto a cosa è
troppo costoso?”
“Mario è il
migliore”
“Migliore di chi,
migliore in
cosa?”
“gli italiani sono
creativi”
“quali italiani?”
“loro arrivano
tardi”
“loro chi?”
Quantificatori universali
Operatori modali
Performativa persa
“sei sempre in
ritardo”
“sempre?”
“tutti i marziani
sono fannulloni”
“tutti?”
“non posso rimanere”
“cosa accadrebbe se lo
facessi?” (Possibilità)
“cosa te lo impedisce?”
(Necessità)
“è giusto arrivare
in orario”
“secondo chi?”
“si dice che sei in
gamba”
“chi lo dice?”
“devo andare via”
“cosa accadrebbe se
rimanessi?”
(Possibilità)
“cosa ti impedisce di
restare?” (Necessità)
AbilitàMetamodello
By Borro
• Le conoscenze possono
aumentare
indipendentemente dalle
abilitàConoscenze
• Le abilità aumentano
rispettivamente alle
conoscenze e si
specializzano con esse.Abilità
L’arte della maieutica
So di non sapere
Sé come un altro (P. Ricoeur)
Atteggiamenti
Come se fossi un alieno
Lasciare che le cose succedano.
“Non appena l'abitudine a cercare
fondamenti viene troncata "e si impara ad
assumere un atteggiamento di
"lasciar andare“,
allora la naturale caratteristica della mente
di conoscere se stessa e di riflettere sulla
propria esperienza può finalmente
emergere.” (Bateson. 1992).
Atteggiamenti
Comunicazione nelle lingue straniere:
Capacità di comprendere, esprimere e interpretare
concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in
forma sia orale sia scritta in una gamma appropriata
di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o
delle esigenze individuali. La comunicazione nelle
lingue straniere richiede anche abilità quali la
mediazione e la comprensione interculturale;
Competenze chiave per la cittadinanza e
l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio, 2006): Definizioni
B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità
e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle
metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda
sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni
che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo
tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e
metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti
dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e
tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti
determinati dall’attività umana e la consapevolezza della
responsabilità di ciascun cittadino.
Competenza matematica e competenze di base in campo
scientifico e tecnologico:
A. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e
applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di
problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida
padronanza delle competenze aritmetico-matematiche,
l'accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre
che su quelli della conoscenza. La competenza matematica
comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a
usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e
spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti,
grafici, carte).
Competenza digitale:
Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le
tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il
lavoro, il tempo libero e la comunicazione;
Imparare a imparare:
Abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il
proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace
del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in
gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del
proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,
l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di
sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Il
fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le
mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in
tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e
nella formazione;
Competenze sociali e civiche:
Competenze personali, interpersonali e
interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla
vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita
in società sempre più diversificate, come anche
a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La
competenza civica dota le persone degli
strumenti per partecipare appieno alla vita civile
grazie alla conoscenza dei concetti e delle
strutture sociopolitici e all’impegno a una
partecipazione attiva e democratica;
Senso di iniziativa e imprenditorialità:
Capacità di una persona di tradurre le idee in
azione. In ciò rientrano la creatività,
l'innovazione e l'assunzione di rischi, come
anche la capacità di pianificare e di gestire
progetti per raggiungere obiettivi. È una
competenza che aiuta gli individui, non solo
nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica
e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad
avere consapevolezza del contesto in cui
operano e a poter cogliere le opportunità che si
offrono ed è un punto di partenza per le abilità
e le conoscenze più specifiche di cui hanno
bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad
un’attività sociale o commerciale. Essa
dovrebbe includere la consapevolezza dei valori
etici e promuovere il buon governo;
Consapevolezza e espressione
culturale:
Consapevolezza dell’importanza
dell’espressione creativa di idee, esperienze
ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di
comunicazione, compresi la musica, le arti
dello spettacolo, la letteratura e le arti
visive.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
INDICAZIONI STRATEGICHE PER
L’UTILIZZO DIDATTICO DELLE
ATTIVITÀ TEATRALI
a.s. 2016/2017
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Contribuisce alla crescita di un’idea curricolare della didattica
degli spettacoli artistici, ad esaltare la trasversalità disciplinare
e a favorire una progettazione di percorsi che pone al centro del
processo di apprendimento l’allievo ovverosia il suo talento, il
suo pensiero, le sue emozioni. In sintesi: la sua individualità.
Ciò perché possa avere consapevolezza di sé e gestire le proprie
azioni, possa essere responsabile degli effetti rispetto al
contesto di azione e, inoltre, possa sentire il bisogno
conoscenze e di cambiare il modo di rapportarsi alla realtà per
raggiungere gli obiettivi prefigurati.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Dove?
Quando?
Che cosa?
Come?
Perché?
Chi?
Limiti e
coercizioni
Reazione
Azione
Direzione
Permesso
Motivazionale
Trans- Missione
Dilts R, I Livelli di pensiero, Alessio Roberti Editore, Bergamo 2004, schema rivisitato p.7
Progettazione a ritroso
di G. Wiggins e J.McTighe
Come progettare per
competenze
Quali competenze progettare?
Previste dal nostro ordinamento
Assi culturali
Indicazioni nazionali per il
curricolo
Indicazioni nazionali per la
secondaria di secondo grado
Situate
Microattività disciplinare per l’apprendimento
Generali
Raccomandazioni Europee EQF
Fase III
Pianificare attività,
esperienze e
progressioni
UDA
•Compito di
realtà
Fase II
Determinare le
evidenze dei termini
di accettabilità della
prestazione
Evidenze
•Traguardi
Fase I
Identificare i risultati
desiderati al termine
del percorso
Competenze
Prestazione Autentica
“Esperienza di apprendimento in un
contesto reale o realistico"
“Compito di prestazione,compito
autentico, compito significativo,
compito di realtà"
Formulare prove di accertamento delle
competenze; UDA
Fase Tre
Quali domande porsi?
Secondo Maria Laura Beltrami
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
1. Come dimostro il possesso delle competenze
richieste?
2. Quali prove devono affrontare gli studenti per rendere
le prestazioni che dimostrano il possesso delle
competenze?
3. Come rilevo e misuro i risultati delle prove?
4. Quali conoscenze sono richieste per affrontare le
prove
5. Quali strumenti devo saper utilizzare?
6. Quali attività portano lo studente a rendere
prestazioni analoghe in contesti diversi?
7. Qual è il piano di lavoro più idoneo?
8. Quali sono i tempi di realizzazione?
9. Qual è l’apporto di ogni disciplina al piano di lavoro?
10. Quali compiti utili propone?
11. Quali conoscenze e quali strumenti offre?
L’insegnante spiega e sollecita
“spiega sommariamente”
“sollecita domande su conoscenze e
abilità”
Le attività proposte
“risposte alle domande degli studenti”
Costruzione condivisa della rubrica
di valutazione
•Autovalutazione
•Senso critico
•Imparare ad imparare
criteri di qualità
La Valutazione diventa sia
sommativa
fotografa il momento
Che formativa
Secondo Mario Comoglio
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
È uno strumento
“per” migliorare
l’insegnamento, l’apprendimento,
per verificare i punti deboli
e i punti forti
e crescere ancora.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
“E’ sorprendente vedere
come gli studenti
possano perdere una
parte della loro paura di
sbagliare, profondamente
radicata in loro, quando
si trovano con un
insegnante che non
chiede loro di essere nel
giusto, ma soltanto di
unirsi a lui nella ricerca
dell’errore: del suo come
del proprio”
(Postman, 1981)
E’ sorprendente vedere, quando gli studenti percepiscono che la
valutazione esterna è qualcosa a cui anche il docente si
assoggetta, come il patto d’aula diventi efficace.
L’insegnante fornisce Ancore
Il modello è
esperienza-riflessione-trasferimento
L'esperienza non si può smentire,
avviene sotto gli occhi del gruppo.
Non si può che prendere atto delle proprie abilità e disabilità.
Se ne esce convinti. Avvengono fatti.
Le analogie verranno esplorate
dopo aver vissuto gli avvenimenti.
L'enfasi è sul qui e ora,
sull’accadimento.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Platone definisce
l’esperienza come un
«fondamento ontologico ai
fenomeni sensibili sulla base delle
idee che l’esperienza stessa induce
a risvegliare nella mente umana»
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Learning Style and disciplanary differences
in A.W. Chickering, The Modern American College, 1981
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
1. stadio delle esperienze concrete, dove l’apprendimento è
prevalentemente il risultato delle percezioni e delle
reazioni alle esperienze;
2. stadio dell’osservazione riflessiva, dove l’apprendimento
deriva prevalentemente dall’ascolto e dall’osservazione. In
questa fase si riflette sulle esperienze e si osservano da
diverse prospettive;
3. stadio della concettualizzazione astratta, in cui
l’apprendimento si concretizza mediante l’analisi e
l’organizzazione sistematica delle informazioni;
4. stadio della sperimentazione attiva, in cui l’apprendimento
è basato sull’azione, la sperimentazione e il riscontro dei
risultati.
Si deve dunque lavorare
sulla capacità di far prendere ogni volta una
forma nuova ai nostri saperi a seconda di
quel che accade nel qui e ora.
La “forma formante”
Goethe 1970
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il processo di apprendimento
viene visto come osservazione del minuscolo evento che stimola la
visione della generalizzazione nella sua regola già codifica.
Conta il valore formativo dell'incontro
Cosi accade quando si incontrano il modo di vedere e il mondo di
docente e discenti: il risultato finale, imprevedibile a priori, è frutto
dell'ibridazione e per questo comunque arricchente.
Un mondo che appartiene a tutti gli interlocutori e a nessuno di essi.
Approccio costruttivo
Orientato a costruire nell’interazione
apprendimento/insegnamento
una passabile ed efficace immagine
nel/del nuovo
che sta venendo alla luce.
Accettare e leggere la complessità
E.Morin
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il docente si è messo anch'egli in gioco.
Siamo tutti docenti e discenti.
Il riscontro dei risultati
Momento fondamentale
per rimettere in moto
il circolo virtuoso
dell’apprendimento.
Il Problema di L:
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Didattica per competenze in italiano lingua Madre
e Prove Invalsi
A.S. 2015/2016
Per
Life skills
Item che ha
presentato difficoltà
Ambito di contenuto Processo
Traguardo
Livello di
difficoltà
Da-4 a + 4
B 8 b
Testualità e
pragmatica-
Connettivi
Padroneggia e
applica in situazioni
diverse le
conoscenze
fondamentali
relative (...) ai
principali connettivi.
Riconoscere le
congiunzioni di uso
più frequente (come
e, ma, infatti,
perché, quando).
-1
28,6% (5 B)
46,7% (5 A)
Situazione 5 A e B
invalsi a.s. X-1
Conoscenze
Di A. D. A.
e L. C.
Metacognizione:
La didattica dell’Errore
Einstein cerca i
propri errori,
impara dalla loro
scoperta ed
eliminazione e
grazie ad essi si
assicura la
sopravvivenza,
l’ameba muore con
le sue soluzioni
sbagliate (Popper,
1972).
Lavoro personale in gruppo tridimensionale.
Atteggiamenti
Evento
Aspetto emotivo e relazionale:
Luca evidenzia nel comportamento
e fisicamente il suo dispiacere per
una performance riuscita in modo
sufficiente anche se non ottimale.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Analisi del testo
Il gruppo fa emergere sensazioni,
esperienze, analogie, processi di
cambiamenti di pensiero e di
emozione che hanno usato per
gestire la stessa frustrazione dai
loro punti di vista.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Anche la maestra racconta…
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il Problema di Luca:
La composizione è stata fatta in Cooperative Learning.
La volontà di batterla al computer è nata da loro
Di L. C. e V. P.
Tutti per gruppi di due persone
Abilità-Competenze
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Analogia
L’analogia che mi sarebbe piaciuto loro cogliessero era che
all’ultimo esame, ero così stanca, che nonostante stimassi
molto il mio professore e lui me, ho dovuto convincerlo a
darmi un 24, che non era un bel voto, quasi come un 6 , ma io
avevo deciso di accettarlo perché il voto non sottintendeva né
il mio valore né quanto lui fosse un bravissimo insegnante, in
quel particolare “contesto” di dove e quando era
esclusivamente il risultato di quanto non ne potessi più e non
avessi più voglia di rimettermi sui libri. Nessuno di loro l’ha
colta e non importa perché “l'analogia è un’esperienza
soggettiva, può essere condivisa attraverso una narrazione,
ma il mondo interiore di ognuno è diverso da quello di ogni
altro; ogni istante di vita incarna un irripetibile mondo
possibile” è nelle possibilità di riflessione che ha dato che ha
adempiuto al suo compito.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Il Problema di L.:
Correzione in plenaria, riflessione
linguistica,
Brainstorming, pensiero divergente,
su come si sarebbero potute usare in
modo corretto le congiunzioni e scelta
democratiche di quelle che meglio
funzionavano nel testo.
Autovalutazione sul cooperative learning a due
Di L. P.Lavoro personale
Il Problema di L.:
Il Dettato
del testo corretto e uguale per tutti
Abilità
Feedback lessicali
lavoro per tutti
Voto =
negativo, sentenza.
Punteggio =
positivo, come se si
superasse un quadro
in un videogioco.
Accezioni secondo loro
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
A ferro di cavallo
sulle congiunzioni - tutti
Esempio
Crea il tuo esempio
Riflessione sull’uso
Regola
Autovalutazione sui gruppi di obiettivo
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Sistematizzazione delle regole acquisite.
Lezione Frontale per gruppi di obiettivo
Di E. A.
Mi trovo molto bene con la didattica della maestra, s’ imparano molte cose escludendo
quelle che non servono.
Una delle attività che mi è piaciuta è quella di fare i gruppi, quindi chi ha bisogno di più
tempo per imparare va in un gruppo, mentre chi è più veloce sta in un altro, io sono lì.
In questo modo posso imparare le cose al mio passo senza dover aspettare chi ha più
difficoltà di me.
Mi piace anche il fatto di vedere video per approfondire gli argomenti che studiamo.
Un’altra cosa che mi è piaciuta e quando facciamo il laboratorio perché ci esprimiamo con
il corpo.
Di L. C.
Io ho imparato a scrivere e a leggere e sono contento.
Mappa concettuale
Le congiunzioni, lavoro personale.
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Di E. A.
Autovalutazione
Sull’uso dei mezzi informatici e…
Lavoro personale Di R. M.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
La maestra ci insegna in vari modi, certe volte sui libri e certe volte sul
computer. Il metodo del computer mi piace per due motivi, perché imparo le
cose più velocemente e anche se fai una lezione di italiano nello stesso tempo
fai anche una lezione di informatica.
Un’attività che mi è piaciuta molto è quella della poesia perché all’inizio non
sapevo proprio niente della poesia, invece adesso, grazie alla lezione di poesia,
so fare tutte le rime e inventarmi una poesia molto facilmente. Quando la
maestra ci ha dato i compiti, che consistevano nell’inventarsi una poesia con le
rime baciate e libere, io pensavo di non farcela, invece quando sono arrivato a
casa ho subito preso il quaderno e ho scritto la poesia. Quando ho finito non
potevo crederci e ho pensato : “Come ho fatto a metterci così poco?”.
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Il fumetto, lavoro personale.
Luca disorientato dal 9 sottosopra,
quindi 6
La maestra dice: “
Di C. O.
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Di Cristian Olariu
Il fumetto.
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I lavori personali sono stati scelti in
autonomia e in autonomia i bambini
hanno scelto se farli da soli o in gruppo.
0.40
0.50
0.60
0.70
0.80
0.90
1.00
Valutazione sull'uso appropriato dei connettivi testuali (congiunzioni),
divisi per livelli di obiettivi raggiunti e calibrati a seconda delle difficoltà di ognuno.
H = H
PDP= PDP
gli esercizi
sono stati
ridotti a causa
delle difficoltà
che
presentavano,
calibrate
per gruppi
di obiettivi
che si volevano
raggiungere
a seconda
dei diversi
bambini
coinvolti
6 esercizi
5 esercizi
3 esercizi
Tutti
gli esercizi
contenevano
più item
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89%
11%
superato
non
superato
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IL Problema di L.: Il Riassunto, lavoro personale.
Di V. P.
Due gg
Item che ha presentato
difficoltà
Ambito di contenuto Livello di
difficoltà
Da-4 a + 4
2014/2015
Restituzione prove invalsi
B 8 b
Testualità e pragmatica-
Connettivi
CONGIUNZIONI
-1
28,6% (5 B)
46,7% (5 A)
2015/2016
Prove invalsi Raffaello
Simulate prima del rinforzo
B2
Morfosintassi: pragmatica-
Connettivi
CONGIUNZIONI
-1
45% (5 A e B)
Situazione 5 A e B
invalsi a.s. x
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Situazione 5 A e B a.s x
Dopo l’Unità di apprendimento
45%
75%
0%
20%
40%
60%
80%
B2 prova 4 C3 prova 6
Prove Invalsi Simulate 5°
Gruppo Editoriale Raffaello
item: Morfosintassi congiunzioni
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Autovalutazione
Racconta di un’attività che ti è piaciuta, scrivine il
motivo e a cosa ti è servita (cos’hai imparato)
Di V. P.
Quando lavoro con la maestra, mi sento come se stessi lavorando con
una poetessa che si esprime dicendo cose molto emozionanti e
precise. Il lavoro più importante e più bello che abbiamo fatto è
quando abbiamo lavorato con le congiunzioni, che lei ha spiegato
benissimo e io ho capito alla perfezione nonostante ero molto stanco
e fosse l’ultima ora di scuola. Ho imparato molte cose con quella
spiegazione, perché prima che la facesse non mi esprimevo bene,
proprio non le sapevo usare le congiunzioni e trovavo molta difficoltà,
ora invece quando le uso si capisce quello che dico e mi esprimo
molto bene rispetto al passato.
Quindi se devo riassumere questo testo in due parole direi: Grazie
Maestra!!!!!
Lavoro personale Di Martina Consumati
Il Setting
1. Il direttore del "Cooperative learning
center", il professore Roger Johnson
dell'università del Minnesota, sostiene
che, "non più ostaggi delle file, i ragazzi
imparano il lavoro di squadra,
soprattutto se divisi in gruppi“
STRUTTURA, GEOGRAFIA e
mobilità interna della classe
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2. Johnson ritiene addirittura, anche se
non si volesse tener conto della
"personalità collettiva'‘ (Masini:1996)
del gruppo classe, che la disposizione
dei banchi debba cambiare con le
materie "perché ciascuna richiede un
diverso ambiente“ di apprendimento.
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Casse Disposizione Risultati Attesi
Rigida Sparsa Collaborazione
Agitata A Cerchio armonia
Divisa Ad U più unita
Scatenata A File più ordine
Amorfa Gruppi di lavoro motivazione intrinseca
Rassegnata Anfiteatro impegno
Invischiata In linea favorirà la discussione
Classificazione delle personalità della classe
V. MASINI - L. BARBAGLI - E. MAZZONI
Da La pedagogia delle classi scolastiche e Counseling di gruppo Ed.Prepos Collana CouselingScolastico
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La diversa disposizione dei banchi ci sosterrà nel processo guaritore
e trasformativo della personalità della classe.
Noi…
abbiamo lavorato così
Classe laboratorio… flessibile alle esigenze…
sempre.
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Sono necessari “spazi” diversi, che pur facendo i conti con la
ristrettezza di risorse economiche, si configurino come risposte
possibili alle reali necessità del qui ed ora.
La sfida:
cogliere e/o stimolare
una didattica esperienziale.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Progettare apprendimenti che tengano conto
delle “misurazioni” risultate carenti
programmando una varietà flessibile di
materiali d’aula, comprese soprattutto le TIC,
a seconda dei vari stili di apprendimento degli
alunni, da poter utilizzare a seconda degli
avvenimenti che accadono naturalmente in
classe e/o stimolate dalle esperienze
pianificate dal docente.
Anche se…
Autovalutazione lavoro personale
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Di C. O.
Il comportamento della maestra non
mi piace e mi piace allo stesso
tempo:
•Mi piace perché ci fa usare le stoffe
e ci fa vedere i film.
•Non mi piace perché appena uno fa
qualcosa di “sbagliato” tutti quanti
devono fare un testo.
L’attività che mi è piaciuta di più è
quando abbiamo riusato le stoffe,
sono diventato un’altra persona, una
sensazione magnifica: tutti quei
colori così diversi!
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
E se non si ferma… l’esperienza non riesce a
diventare competenza… cambiando
dapprima il comportamento della persona fino,
di scelta in scelta, a poterne determinare,
risalendo l’apice della piramide Dilts, la stessa
Mission.
“Ricorda:
Le esperienze
che non fermi subito in un lavoro
didattico,
finiscono nel vento…”
di Armida Colombo “Grande Maestra” anche di scuola Primaria”
Da un lato:
• un'attività più strutturata preparando materiale d'aula e
pianificando la propria attività.
Dall’altro
• il processo di erogazione risulta più incerto e meno
prevedibile e quindi più affidato alle capacità
relazionali.
Al centro del processo educativo
gli studenti, come soggetti attivi.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Ridefinisce fortemente le
competenze del docente.
E’ nella relazione
che si crea
il compito che genera
l’apprendimento significativo
capace di valutare competenze.
Le dinamiche di apprendimento non
riguardano solo il "passaggio" di
contenuti, ma attengono anche ai
processi emotivi e relazionali dentro
l'aula, i quali debbono essere seguiti,
nutriti, rinforzati e contenuti per
evitare di perderne il controllo.
In un contesto di didattica attiva:
Life Skills in Classe
Sulla base delle scoperte delle
del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che
hanno messo in evidenza che:
1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è
l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le
principali aree del cervello, ossia:
2) la consapevolezza corporea (cervello rettile),
3) la consapevolezza emotiva (cervello
mammifero),
4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i
due emisferi del cervello superiore o neocorticale).
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cos'è la mente?
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cervello Rettiliano (antico millenni)
Cervello Limbico (mammiferi inferiori)
Cervello Neocorticale (mammiferi superiori)
Cervello Rettiliano
Il cervello rettiliano
ha funzioni identiche
a 200 milioni di anni
fa e provvede alla
sopravvivenza
dell’organismo
attraverso gli
Istinti:
•Predazione
•Esplorazione
•Territorialità
•Sessualità
• istinti
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cervello Limbico
Il cervello limbico. Controlla gli
impulsi primari come le sensazioni,
le emozioni, il metabolismo, gli
istinti sessuali…
Vi si collocano l’ipofisi e
l’ipotalamo, l’ippocampo,
l’amigdala.
SMI
•Attaccamento
•Accudimento
•Agonismo
•Sessuale
•Cooperazione
Emozione Semplice
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Cervello Neocorticale
Propria solo di alcuni
mammiferi superiori (uomo,
alcune scimmie e delfini).
Permette processi neurali,
memoria avanzata, creatività,
logica, linguaggio costruito, …
Affiliazione:
•gruppale
•sociale
•culturale
Emozione Complessa
Linguaggio
Coscienza
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“LE RAGIONI DELLA FELICITA”
di Christian Boiron
La felicità è
il momento in cui
i tre cervelli
sono in armonia tra loro.
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In presenza di un pericolo esterno, il cervello
rettile segnala lo stato di emergenza,
permettendo all’organismo di reagire con
immediatezza.
Tre sono le possibili reazioni riflesse,
collegate ad altrettante emozioni sottostanti:
1. Reazione di fuga, collegata all’emozione
della paura;
2. Reazione di lotta, collegata all’emozione
della collera;
3. Reazione di inibizione dell’azione, collegata
all’emozione dell’abbattimento.
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RE.elazionale
Proprio nella rapidità operativa dello stato di
emergenza risiede la capacità di garantire la
sopravvivenza dell’individuo.
Le emozioni si attivano in modo istantaneo e
si spengono in pochi istanti, lasciando spazio
all’analisi neocorticale.
Ognuno dei tre cervelli ha svolto
correttamente la sua funzione.
La felicità dell’individuo
rimane intatta.
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RE.elazionale
Il problema sorge, invece, nel momento in cui le emozioni scatenate
dallo stato d’emergenza diventano durature e non più collegate ad un
reale pericolo esterno.
Si ha così una trasformazione da:
1. paura in ansia
2. collera in aggressività
3. abbattimento in tristezza e poi depressione
Alla reazione riflessa non subentra più l’intelligenza corticale
e il soggetto rimane preda delle emozioni
e dei pensieri limbici condizionati.
E’ in questo momento
che sorge
lo stato di infelicità.
LE FUNZIONI LIMBICHE:
I Sistemi Motivazionali Interpersonali
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RE.elazionale
CREDENZE LIMBICHE DISFUNZIONALI
E’ il conflitto tra il cervello limbico e la neocorteccia,
e non un reale pericolo, a scatenare lo stato di
emergenza da parte del cervello rettile.
Bisogna imparare a neutralizzare
il sequestro emozionale (Goleman)
Con il decondizionamento:
1. individuazione dell’emozione
2. pensiero limbico condizionato (credenza) che la scatena RET
3. restituire alla neocorteccia il suo potere di riflessione.
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D.Goleman
Si verifica quando l’effetto coerente e sincronico della
rete che connette i tre cervelli si interrompe.
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Mappa by
Iva Zigghyova Martini
In questo momento la neocorteccia può agire quale
strumento
di riprogrammazione
del pensiero limbico
NLP
riportando l’individuo
al suo naturale stato di felicità.
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RE.elazionale
Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di
noradrenalina e di altre catecolamine
(neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di
stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.
ed una aumentata produzione di serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,
quindi vi è maggior senso di benessere)
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
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RE.elazionale
Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di
noradrenalina e di altre catecolamine
(neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di
stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.
ed una aumentata produzione di serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,
quindi vi è maggior senso di benessere)
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RE.elazionale
Sulla base delle scoperte delle
Droghiamoci
con la serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e
della sazietà,quindi vi è maggior senso
di benessere)
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RE.elazionale
Daniel Siegel, psichiatra,
dirige il Mindsight Institute
della University of California
di Los Angeles
Disegno By Riccardo
CO.R.EM Educazione Globale e Olistica
Gregory Bateson
e
La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute
Favorire il cambiamento
“se un individuo provoca o subisce un
cambiamento in premesse che siano
profondamente incorporate nella sua mente, egli si
accorgerà di certo che le conseguenze del
cambiamento si ramificano in tutto il suo universo.
Possiamo ben chiamare “epistemologici” questi
cambiamenti”
Bateson 1976
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
1° ASSIOMA E’ impossibile non comunicare
Assiomi della comunicazione
2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di
relazione
3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi
4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica
5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica
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RE.elazionale
Ricordiamoci che gli scambi interattivi in una
relazione definiscono
«come mi vedo nella relazione»
«Come ti vedo nella relazione»
«Come vedo che mi vedi nella relazione»
Le Regole della relazione
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RE.elazionale
Problem Solving
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
L’arte di saper porre e porci le domande.
Si tratta di un processo, un'attività mentale grazie al quale,
quando ci troviamo di fronte a un problema, esaminiamo la
situazione e facciamo ipotesi su come risolverla o su quale sia
la strada migliore da percorrere.
la qualità della nostra vita dipende
è determinata
dalla qualità delle domande
che ci poniamo costantemente.
S.P.E.C o A.B.C nella Educazione Razional Emotiva
1.Situazione
A
2.Pensiero
B
3.Emozione
Ce
4.
Comportamento
Cc
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TRA STIMOLO E RISPOSTA C’E’ SEMPRE
LA POSSIBILITA’
DI SCEGLIERE
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Si tratta dell’abilità pratica
di produrre cambiamenti chimici
all’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore
flessibilità e capacità
di “cavalcare le onde”
di sentirci padroni
del vento nelle nostre mani,
di condurre la nostra barca proprio
dove vogliamo che vada…
Foto di Alessandro Di Mattei
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
Foto di Alessandro Di Mattei
Buon Vento!
Grazie!
A tutti i nostri alunni.

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Progettare per competenze in italiano lingua madre

  • 1. N° 340COUNSELOR RELAZIONALE PROFESSIONAL TRAINER Dott.ssa Simona Dalloca in Scienze della comunicazione Master in Counseling Pedagogico e Scolastico Master in Counseling e formazione relazionale Coach e Formatrice in NLP Practitioner licensed number 95790 Master Practitioner licensed number 97802 Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco Docente di Scuola Primaria Italiano e … A Scuola con Cu.O.R.E. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica Re.lazionale Counselor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP. “Didattica per competenze e innovazione metodologica” L’Italiano Lingua Madre: dalla progettazione per obiettivi alla progettazione per competenze nella costruzione del curricolo verticale “Counselor regolamentato ai sensi della L.4/2013” (art.1 comma 3)
  • 2. è
  • 3.
  • 4. E un maestro disse: Parlaci dell’Insegnamento. E lui disse: Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore. E se davvero è saggio, non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guida alla soglia della vostra mente. L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la sua conoscenza. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 5. Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria, ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo, né l’eco che rimanda il suono. E colui che è esperto nella scienza dei numeri può descrivervi il mondo del peso e della misura, ma oltre non può condurvi. Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo. E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio, ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere la terra. da IL PROFETA di Gibran Kahlil Gibran Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 6. Cambiare il paradigma dell’educazione Sir Ken Robbinson, autore inglese, conferenziere e consigliere internazionale sull'educazione per i governi e le istituzioni no-profit. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 7. PENSIERO DIVERGENTE: Unisci tutti i 9 punti del tracciato, usando solo 4 linee.. ma senza alzare MAI la penna dal foglio! Figura tratta da Samuel Loyd, Cyclopedia of Puzzles, New York, 1914, pag 301. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 8. PENSIERO DIVERGENTE: Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 9. PENSIERO DIVERGENTE: L’enigma dei 9 punti è la dimostrazione ideale di come le regole e restrizioni, che ci portiamo dietro inconsapevolmente, non ci permettano di andare oltre l’immaginario confine squadrato, tra l’altro non menzionato nel problema. Vale la pena soffermarci su altre soluzioni alternative originali. Da Problem solving con creatività. Di Fabio Ciuffoli Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 10. La più grande, la più importante, la più utile regola di tutta l'educazione? È non di guadagnare tempo, ma di perderne. Jean-Jacques Rousseau, Emilio o Dell'educazione, 1762 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 11. L’insegnante si sente imprigionato dal programma, dal tempo necessario a svolgerlo, dagli schemi d’insegnamento imposto dal libro di testo: è una fascinazione, una malìa, un incanto da cui non ci si sveglia. da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 12. Il programma diventa la necessità, la dea senza volto che ha un nome: Ananke. In Grecia Ananke sovrastava su tutto anche sugli dei dell’Olimpo, stringeva nodi che formavano reti che avvolgono, che costringono. R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi, 2004, pag 117 da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 13. “se soltanto Ananke comanda, la vita diventa rigida e sacerdotale”. Neanche gli Olimpi hanno retto la pesantezza di Ananke e Crono, hanno fatto un colpo di mano e Zeus ha spodestato Crono. Ad Ananke hanno preferito Eros. L’unitarietà del percorso di istruzione obbligatoria sarà assicurata dalla “equivalenza formativa” dei percorsi, che si differenziano sulla base delle aree del sapere, in modo da assicurare che in tutti i percorsi siano acquisite le competenze chiave di cittadinanza. Allulli 03/2007 Eppure R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi, 2004, pag 121. Eppure Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 14. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 15. COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI RISOLVERE PROBLEMI COSTRUZIONE DEL SE’ RELAZIONI CON GLI ALTRI RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007) By Mario Castoldi maggio 2007
  • 16. ABILITA’ CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE? “capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] By Mario Castoldi maggio 2007
  • 17. COMPETENZE CHIAVE “Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho spesso creduto di trovarmi a una svolta epocale, poi non era vero niente; una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le cose, ma anche le teste per capirle.” (Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi, 2000) By Mario Castoldi maggio 2007
  • 18. La “responsabilità” del cambiamento RESPONSE ABILITY la capacità di rispondere in maniera ottimale a ciò che accade nel momento in cui accade. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 19. ABILITA’ CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE? l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il senso dell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività per educare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipman insegna a pensare.
  • 20. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 21. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 22. La formazione È necessario che il piano di formazione permetta di: sostenere i cambiamenti necessari, nell’attività quotidiana, a passare dal “lavorare per programmi” al “lavorare per competenze”. sostenere l’acquisizione graduale di competenze adatte a una scuola mirata all’educazione dei giovani, al recupero del valore della cultura e del senso della vita… Allulli 03/2007 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 23. E’ opportuno che: la formazione non avvenga in una sola modalità imposta, ma che gli insegnanti mettano in atto le possibilità di Ricerca e Sviluppo offerte dalla normativa Allulli 03/2007 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 24. Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999 Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n 59 Art. 6 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo) 1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro: a.la progettazione formativa e la ricerca valutativa; b.la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; c.l'innovazione metodologica e disciplinare; d.la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; e.la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; f.gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; g.l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 25. 2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11. 3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni scolastiche sviluppano e potenziano lo scambio di documentazione e di informazioni attivando collegamenti reciproci, nonché con il Centro europeo dell'educazione, la Biblioteca di documentazione pedagogica e gli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento ducativi; tali collegamenti possono estendersi a università e ad altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 26. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. Dalle Indicazioni Nazionali 2012 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 27. Mira ad aprire una dimensione globale e una prospettiva olistica nell'educazione al fine di aiutare le persone a capire le realtà complesse e i processi del mondo di oggi e sviluppare valori, comportamenti, conoscenze e abilità che le metteranno in grado di fronteggiare le sfide di un mondo interconnesso. Aiuta chi impara a sviluppare alternative nel momento in cui si prendono decisioni personali o relative alla vita pubblica e a riflettere sulle conseguenze delle proprie scelte, coltivando così uno spirito di “responsabilità globale dei cittadini del mondo”. Da Linee guida per l’educazione globale Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 28. Vari documenti internazionali si riferiscono allo sviluppo del concetto di educazione globale: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Articolo 26, Nazioni Unite, Conferenza Generale, San Francisco, 10 dicembre 1948. Raccomandazione concernente l’Educazione per la Comprensione Internazionale, la Cooperazione e la Pace e l’Educazione relativa ai Diritti Umani e alle Libertà Fondamentali. UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, 19 novembre 1974 Agenda 21, Capitolo 36: Promuovere l’Educazione, la Consapevolezza dell’opinione pubblica e la Formazione. Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente & Sviluppo, Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992 UNESCO – Dichiarazione e Progetto integrato d’Azione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e alla Democrazia. Parigi 1995 UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, novembre 1995 Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, 2002 Capitolo: Valori e principi Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 8 settembre 2000 Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 Schema di Implementazione Internazionale, gennaio 2005 Anno Europeo per il Dialogo Interculturale 2008 Articolo 2: obiettivi Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa, Decisione n. 1983/2006/EC, 18 dicembre 2006 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 29. Insegnare per competenze in linea con le indicazioni nazionali 2012 Definizione di competenze Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 30. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale •Conoscenze •Abilità •Atteggiamenti Competenze combinazione Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 Appropriati al contesto
  • 31. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 32. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 33. Le probabili Perché potrebbero emergerne di nuove e inaspettate Dato che È il dinamismo della mente che garantisce l’unità di apprendimento e non la “Progettazione/Program mazione” Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale “Dato un repertorio di contenuti, qual è il modo più funzionale per trasmetterli?” Chi programma insegnamento pone al centro del processo l’informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il trasferimento d’informazione e lo studio siano di per sé una garanzia di apprendimento. Unità didattica: la prassi di segmentare un campo vasto di informazione in campi limitati, facilmente esplorabili,sequenziali in maniera logica. Didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate. Insegnamento “Date alcune competenze da far acquisire ad un soggetto(conoscenze da far utilizzare; abilità da far esercitare; comportamenti da far assumere)qual è il percorso che questi dovrà compiere?” Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto Processo: garantisce l’unità di apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all’interno di concettualizzazioni formali Apprendimento
  • 34. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Competenze chiave Europee 1 Competenze dal Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione 2 1 Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. 2 Comunicazione nelle lingue straniere È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. 3 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. 4 Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. 5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. 6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri. 7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 8 Consapevolezza ed espressione culturale Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono più congeniali. 1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio. 2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16 novembre 2012.
  • 35. Comunicazione madrelingua Comunicazione lingue straniere Matematica, scienza, tecnologia Competenza digitale Riferimenti disciplinari Competenze personali, sociali e civiche, di processo e metacognitive Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e intraprendenza Consapevolezza e espressione culturale Riferimenti ai comportamenti funzionali al conseguimento del risultato: Atteggiamenti, Life skills, Competenze Emotive, World Economic Forum 2020.
  • 36. Atteggiamenti Modificabili Attitudini e/o Talenti innati Naturali Non modificabili Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007 1.Persistenza 2.Accuratezza 3.Gestione dell’impulsività 4.Empatia 5.Flessibilità 6.Metacognizione 7.Fare domande, porre problemi 8.Applicare conoscenze pregresse 9.Pensare in maniera interdipendente
  • 37. LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (1993) "competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità" Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 38. "che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. La mancanza di tali skills socio-emotive può causare, in particolare nei giovani, l'instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta agli stress". Il "nucleo fondamentale" di life skill è costituito da: Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 39. 01. Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza): conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la condizione indispensabile per la gestione dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e l'empatia; 02. Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni): "essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento" in modo da "riuscire a gestirle in modo appropriato"e a regolarle opportunamente; 03. Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress): saper conoscere e controllare le fonti di tensione "sia tramite cambiamenti nell'ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi"; Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 40. 04. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico): saper "analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più consapevole", riconoscendo e valutando "i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le pressioni dei coetanei e l'influenza dei mass media"; 05 Capacità di prendere decisioni (Decision making): saper decidere in modo consapevole e costruttivo "nelle diverse situazioni e contesti di vita"; saper elaborare "in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano"; 06 Capacità di risolvere problemi (Problem solving): saper affrontare e risolvere in modo costruttivo i diversi problemi che "se lasciati irrisolti, possono causare stress mentale e tensioni fisiche"; Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 41. 07 Capacità di affondare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività): saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che "contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni"; 08 Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace): sapersi esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non verbale "in modo efficace e congruo alla propria cultura", dichiarando "opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto; 09 Capacità di comprendere gli altri (Empatia): saper comprendere e ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro "anche in situazioni non familiari", accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni sociali "soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali"; Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 42. 10 Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Skill per le relazioni interpersonali): sapersi mettere in relazione costruttiva con gli altri, "saper creare e mantenere relazioni significative" ma anche "essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo"
  • 43. COMPETENZA PERSONALE  Consapevolezza di sé  Padronanza di sé  Motivazione  Comporta la conoscenza dei propri stati interiori  Comporta la capacità di dominare i propri stati interiori  Comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
  • 44. COMPETENZA SOCIALE (Goleman)  Empatia  Abilità sociali  Comporta la consapevolezza dei sentimenti,delle esigenze e degli interessi altrui  Comportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri
  • 45. Comunicazione nella madrelingua: Definizione Capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente dalla (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, 2006):
  • 46. La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri. La comunicazione nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in contesti diversi. Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua : Conoscenze
  • 47. Le persone dovrebbero possedere le abilità per comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e adattare la propria comunicazione a seconda di come lo richieda la situazione. Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed esprimere le argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto. Abilità Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
  • 48. Un atteggiamento positivo nei confronti della comunicazione nella madrelingua comporta la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà di perseguirle nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell'impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile. Atteggiamenti Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
  • 49. Li renda consapevoli dell'impatto della lingua sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile. Atteggiamento che Cosa comporta in conoscenze e abilità essere dei formatori competenti per poter sviluppare nei discenti un ?
  • 50. LA FORZA DEL LINGUAGGIO Il metamodello Conoscenze Da Il Potere Delle Parole E Della Pnl - R.dilts
  • 51. Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale. La mappa non è il territorio. Semantica Conoscenze Buoni i biscotti? Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi. In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse: Buoni, non vi pare? I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani. I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in bagno con la mano davanti alla bocca… A quel punto Korzybski disse: Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo, ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato dal sapore delle seconde.
  • 52. Favorire il cambiamento attraverso la conoscenza “Conoscere per cambiare” E. Cheli Aprire al cambiamento significa favorire scenari sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere l’esperienza relazionale. “la mappa non è il territorio” Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
  • 53. LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA LINGUISTICA STRUTTURA SUPERFICIALE CANCELLAZIONI DISTORSIONI GENERALIZZAZIONI STRUTTURA PROFONDA La struttura linguistica Conoscenze Noam Chomsky (nato nel 1928 a Filadelfia) è stato allievo di Roman Jakobson e di Zellig S. Harris.
  • 54. DESIDERIREALTÀ Ciò in cui Vorremmo esserlo Ciò in cui siamo Competenti Comprendere l’alunno La nostra esistenza di discenti si svolge costantemente nell’attrazione tra: Se queste due sfere non corrispondono nasce un’esigenza che può essere espressa o latente. Le esigenze, devono essere esplorate ed individuate con il metodo delle domande. Porre domande all’alunno è l’operazione fondamentale da fare se vogliamo ampliare la sua mappa del mondo Conoscenze
  • 55. Metamodello “Non c’è più amore” “Cosa intendi per amore?” “so che sei arrabbiato” “Cosa ti fa pensare che io sia arrabbiato?” “per Mario è meglio così” ”Come lo sai?” “La vista del sangue mi fa svenire” “Cosa nel vedere il sangue ti fa svenire?” “ho bisogno di aiuto” ”Cosa posso fare per aiutarti?” “Ilaria mi fa arrabbiare” ”Cosa fa Ilaria per farti arrabbiare?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “In che modo non portarti fiori significa che?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che ti amano ti portano fiori?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che non ti portano fiori non ti amano?” “continuo ad essere triste” “eri triste anche prima?” “ovviamente sei in ritardo” “Cosa intendi per ovviamente?” Abilità By Borro
  • 56. “sono curioso” “di cosa sei curioso?” “ho paura” ”Hai paura di chi o cosa?” “è troppo costoso” ”rispetto a cosa è troppo costoso?” “Mario è il migliore” “Migliore di chi, migliore in cosa?” “gli italiani sono creativi” “quali italiani?” “loro arrivano tardi” “loro chi?” Quantificatori universali Operatori modali Performativa persa “sei sempre in ritardo” “sempre?” “tutti i marziani sono fannulloni” “tutti?” “non posso rimanere” “cosa accadrebbe se lo facessi?” (Possibilità) “cosa te lo impedisce?” (Necessità) “è giusto arrivare in orario” “secondo chi?” “si dice che sei in gamba” “chi lo dice?” “devo andare via” “cosa accadrebbe se rimanessi?” (Possibilità) “cosa ti impedisce di restare?” (Necessità) AbilitàMetamodello By Borro
  • 57. • Le conoscenze possono aumentare indipendentemente dalle abilitàConoscenze • Le abilità aumentano rispettivamente alle conoscenze e si specializzano con esse.Abilità
  • 58. L’arte della maieutica So di non sapere Sé come un altro (P. Ricoeur) Atteggiamenti Come se fossi un alieno
  • 59. Lasciare che le cose succedano. “Non appena l'abitudine a cercare fondamenti viene troncata "e si impara ad assumere un atteggiamento di "lasciar andare“, allora la naturale caratteristica della mente di conoscere se stessa e di riflettere sulla propria esperienza può finalmente emergere.” (Bateson. 1992). Atteggiamenti
  • 60. Comunicazione nelle lingue straniere: Capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale; Competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente dalla (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, 2006): Definizioni
  • 61. B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico: A. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l'accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).
  • 62. Competenza digitale: Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione; Imparare a imparare: Abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella formazione;
  • 63. Competenze sociali e civiche: Competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica;
  • 64. Senso di iniziativa e imprenditorialità: Capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo;
  • 65. Consapevolezza e espressione culturale: Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
  • 66. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 67. INDICAZIONI STRATEGICHE PER L’UTILIZZO DIDATTICO DELLE ATTIVITÀ TEATRALI a.s. 2016/2017 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Contribuisce alla crescita di un’idea curricolare della didattica degli spettacoli artistici, ad esaltare la trasversalità disciplinare e a favorire una progettazione di percorsi che pone al centro del processo di apprendimento l’allievo ovverosia il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni. In sintesi: la sua individualità. Ciò perché possa avere consapevolezza di sé e gestire le proprie azioni, possa essere responsabile degli effetti rispetto al contesto di azione e, inoltre, possa sentire il bisogno conoscenze e di cambiare il modo di rapportarsi alla realtà per raggiungere gli obiettivi prefigurati.
  • 68. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Dove? Quando? Che cosa? Come? Perché? Chi? Limiti e coercizioni Reazione Azione Direzione Permesso Motivazionale Trans- Missione Dilts R, I Livelli di pensiero, Alessio Roberti Editore, Bergamo 2004, schema rivisitato p.7
  • 69.
  • 70. Progettazione a ritroso di G. Wiggins e J.McTighe Come progettare per competenze
  • 71. Quali competenze progettare? Previste dal nostro ordinamento Assi culturali Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per la secondaria di secondo grado Situate Microattività disciplinare per l’apprendimento Generali Raccomandazioni Europee EQF
  • 72. Fase III Pianificare attività, esperienze e progressioni UDA •Compito di realtà Fase II Determinare le evidenze dei termini di accettabilità della prestazione Evidenze •Traguardi Fase I Identificare i risultati desiderati al termine del percorso Competenze
  • 73. Prestazione Autentica “Esperienza di apprendimento in un contesto reale o realistico" “Compito di prestazione,compito autentico, compito significativo, compito di realtà" Formulare prove di accertamento delle competenze; UDA Fase Tre
  • 74. Quali domande porsi? Secondo Maria Laura Beltrami Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale 1. Come dimostro il possesso delle competenze richieste? 2. Quali prove devono affrontare gli studenti per rendere le prestazioni che dimostrano il possesso delle competenze? 3. Come rilevo e misuro i risultati delle prove? 4. Quali conoscenze sono richieste per affrontare le prove 5. Quali strumenti devo saper utilizzare? 6. Quali attività portano lo studente a rendere prestazioni analoghe in contesti diversi? 7. Qual è il piano di lavoro più idoneo? 8. Quali sono i tempi di realizzazione? 9. Qual è l’apporto di ogni disciplina al piano di lavoro? 10. Quali compiti utili propone? 11. Quali conoscenze e quali strumenti offre?
  • 75. L’insegnante spiega e sollecita “spiega sommariamente” “sollecita domande su conoscenze e abilità” Le attività proposte “risposte alle domande degli studenti”
  • 76. Costruzione condivisa della rubrica di valutazione •Autovalutazione •Senso critico •Imparare ad imparare criteri di qualità La Valutazione diventa sia sommativa fotografa il momento
  • 77. Che formativa Secondo Mario Comoglio Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale È uno strumento “per” migliorare l’insegnamento, l’apprendimento, per verificare i punti deboli e i punti forti e crescere ancora.
  • 78. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale “E’ sorprendente vedere come gli studenti possano perdere una parte della loro paura di sbagliare, profondamente radicata in loro, quando si trovano con un insegnante che non chiede loro di essere nel giusto, ma soltanto di unirsi a lui nella ricerca dell’errore: del suo come del proprio” (Postman, 1981) E’ sorprendente vedere, quando gli studenti percepiscono che la valutazione esterna è qualcosa a cui anche il docente si assoggetta, come il patto d’aula diventi efficace.
  • 80. Il modello è esperienza-riflessione-trasferimento L'esperienza non si può smentire, avviene sotto gli occhi del gruppo. Non si può che prendere atto delle proprie abilità e disabilità. Se ne esce convinti. Avvengono fatti. Le analogie verranno esplorate dopo aver vissuto gli avvenimenti. L'enfasi è sul qui e ora, sull’accadimento. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 81. Platone definisce l’esperienza come un «fondamento ontologico ai fenomeni sensibili sulla base delle idee che l’esperienza stessa induce a risvegliare nella mente umana» Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 82. Learning Style and disciplanary differences in A.W. Chickering, The Modern American College, 1981 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 83. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale 1. stadio delle esperienze concrete, dove l’apprendimento è prevalentemente il risultato delle percezioni e delle reazioni alle esperienze; 2. stadio dell’osservazione riflessiva, dove l’apprendimento deriva prevalentemente dall’ascolto e dall’osservazione. In questa fase si riflette sulle esperienze e si osservano da diverse prospettive; 3. stadio della concettualizzazione astratta, in cui l’apprendimento si concretizza mediante l’analisi e l’organizzazione sistematica delle informazioni; 4. stadio della sperimentazione attiva, in cui l’apprendimento è basato sull’azione, la sperimentazione e il riscontro dei risultati.
  • 84. Si deve dunque lavorare sulla capacità di far prendere ogni volta una forma nuova ai nostri saperi a seconda di quel che accade nel qui e ora. La “forma formante” Goethe 1970 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il processo di apprendimento viene visto come osservazione del minuscolo evento che stimola la visione della generalizzazione nella sua regola già codifica. Conta il valore formativo dell'incontro Cosi accade quando si incontrano il modo di vedere e il mondo di docente e discenti: il risultato finale, imprevedibile a priori, è frutto dell'ibridazione e per questo comunque arricchente. Un mondo che appartiene a tutti gli interlocutori e a nessuno di essi.
  • 85. Approccio costruttivo Orientato a costruire nell’interazione apprendimento/insegnamento una passabile ed efficace immagine nel/del nuovo che sta venendo alla luce. Accettare e leggere la complessità E.Morin Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il docente si è messo anch'egli in gioco. Siamo tutti docenti e discenti.
  • 86. Il riscontro dei risultati Momento fondamentale per rimettere in moto il circolo virtuoso dell’apprendimento.
  • 87. Il Problema di L: Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Didattica per competenze in italiano lingua Madre e Prove Invalsi A.S. 2015/2016 Per Life skills
  • 88. Item che ha presentato difficoltà Ambito di contenuto Processo Traguardo Livello di difficoltà Da-4 a + 4 B 8 b Testualità e pragmatica- Connettivi Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative (...) ai principali connettivi. Riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché, quando). -1 28,6% (5 B) 46,7% (5 A) Situazione 5 A e B invalsi a.s. X-1 Conoscenze
  • 89. Di A. D. A. e L. C. Metacognizione: La didattica dell’Errore Einstein cerca i propri errori, impara dalla loro scoperta ed eliminazione e grazie ad essi si assicura la sopravvivenza, l’ameba muore con le sue soluzioni sbagliate (Popper, 1972). Lavoro personale in gruppo tridimensionale. Atteggiamenti
  • 90. Evento Aspetto emotivo e relazionale: Luca evidenzia nel comportamento e fisicamente il suo dispiacere per una performance riuscita in modo sufficiente anche se non ottimale. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 91. Analisi del testo Il gruppo fa emergere sensazioni, esperienze, analogie, processi di cambiamenti di pensiero e di emozione che hanno usato per gestire la stessa frustrazione dai loro punti di vista. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 92. Anche la maestra racconta… Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 93. Il Problema di Luca: La composizione è stata fatta in Cooperative Learning. La volontà di batterla al computer è nata da loro Di L. C. e V. P. Tutti per gruppi di due persone Abilità-Competenze
  • 94. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Analogia L’analogia che mi sarebbe piaciuto loro cogliessero era che all’ultimo esame, ero così stanca, che nonostante stimassi molto il mio professore e lui me, ho dovuto convincerlo a darmi un 24, che non era un bel voto, quasi come un 6 , ma io avevo deciso di accettarlo perché il voto non sottintendeva né il mio valore né quanto lui fosse un bravissimo insegnante, in quel particolare “contesto” di dove e quando era esclusivamente il risultato di quanto non ne potessi più e non avessi più voglia di rimettermi sui libri. Nessuno di loro l’ha colta e non importa perché “l'analogia è un’esperienza soggettiva, può essere condivisa attraverso una narrazione, ma il mondo interiore di ognuno è diverso da quello di ogni altro; ogni istante di vita incarna un irripetibile mondo possibile” è nelle possibilità di riflessione che ha dato che ha adempiuto al suo compito.
  • 95. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il Problema di L.: Correzione in plenaria, riflessione linguistica, Brainstorming, pensiero divergente, su come si sarebbero potute usare in modo corretto le congiunzioni e scelta democratiche di quelle che meglio funzionavano nel testo.
  • 96. Autovalutazione sul cooperative learning a due Di L. P.Lavoro personale
  • 97. Il Problema di L.: Il Dettato del testo corretto e uguale per tutti Abilità
  • 98. Feedback lessicali lavoro per tutti Voto = negativo, sentenza. Punteggio = positivo, come se si superasse un quadro in un videogioco. Accezioni secondo loro
  • 99. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale A ferro di cavallo sulle congiunzioni - tutti Esempio Crea il tuo esempio Riflessione sull’uso Regola
  • 100. Autovalutazione sui gruppi di obiettivo Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Sistematizzazione delle regole acquisite. Lezione Frontale per gruppi di obiettivo Di E. A. Mi trovo molto bene con la didattica della maestra, s’ imparano molte cose escludendo quelle che non servono. Una delle attività che mi è piaciuta è quella di fare i gruppi, quindi chi ha bisogno di più tempo per imparare va in un gruppo, mentre chi è più veloce sta in un altro, io sono lì. In questo modo posso imparare le cose al mio passo senza dover aspettare chi ha più difficoltà di me. Mi piace anche il fatto di vedere video per approfondire gli argomenti che studiamo. Un’altra cosa che mi è piaciuta e quando facciamo il laboratorio perché ci esprimiamo con il corpo. Di L. C. Io ho imparato a scrivere e a leggere e sono contento.
  • 101. Mappa concettuale Le congiunzioni, lavoro personale. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Di E. A.
  • 102. Autovalutazione Sull’uso dei mezzi informatici e… Lavoro personale Di R. M. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale La maestra ci insegna in vari modi, certe volte sui libri e certe volte sul computer. Il metodo del computer mi piace per due motivi, perché imparo le cose più velocemente e anche se fai una lezione di italiano nello stesso tempo fai anche una lezione di informatica. Un’attività che mi è piaciuta molto è quella della poesia perché all’inizio non sapevo proprio niente della poesia, invece adesso, grazie alla lezione di poesia, so fare tutte le rime e inventarmi una poesia molto facilmente. Quando la maestra ci ha dato i compiti, che consistevano nell’inventarsi una poesia con le rime baciate e libere, io pensavo di non farcela, invece quando sono arrivato a casa ho subito preso il quaderno e ho scritto la poesia. Quando ho finito non potevo crederci e ho pensato : “Come ho fatto a metterci così poco?”.
  • 103. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Il fumetto, lavoro personale. Luca disorientato dal 9 sottosopra, quindi 6 La maestra dice: “ Di C. O.
  • 104. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Di Cristian Olariu Il fumetto.
  • 105. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale I lavori personali sono stati scelti in autonomia e in autonomia i bambini hanno scelto se farli da soli o in gruppo.
  • 106. 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00 Valutazione sull'uso appropriato dei connettivi testuali (congiunzioni), divisi per livelli di obiettivi raggiunti e calibrati a seconda delle difficoltà di ognuno. H = H PDP= PDP gli esercizi sono stati ridotti a causa delle difficoltà che presentavano, calibrate per gruppi di obiettivi che si volevano raggiungere a seconda dei diversi bambini coinvolti 6 esercizi 5 esercizi 3 esercizi Tutti gli esercizi contenevano più item Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale 89% 11% superato non superato
  • 107. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale IL Problema di L.: Il Riassunto, lavoro personale. Di V. P. Due gg
  • 108. Item che ha presentato difficoltà Ambito di contenuto Livello di difficoltà Da-4 a + 4 2014/2015 Restituzione prove invalsi B 8 b Testualità e pragmatica- Connettivi CONGIUNZIONI -1 28,6% (5 B) 46,7% (5 A) 2015/2016 Prove invalsi Raffaello Simulate prima del rinforzo B2 Morfosintassi: pragmatica- Connettivi CONGIUNZIONI -1 45% (5 A e B) Situazione 5 A e B invalsi a.s. x Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 109. Situazione 5 A e B a.s x Dopo l’Unità di apprendimento 45% 75% 0% 20% 40% 60% 80% B2 prova 4 C3 prova 6 Prove Invalsi Simulate 5° Gruppo Editoriale Raffaello item: Morfosintassi congiunzioni Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 110. Autovalutazione Racconta di un’attività che ti è piaciuta, scrivine il motivo e a cosa ti è servita (cos’hai imparato) Di V. P. Quando lavoro con la maestra, mi sento come se stessi lavorando con una poetessa che si esprime dicendo cose molto emozionanti e precise. Il lavoro più importante e più bello che abbiamo fatto è quando abbiamo lavorato con le congiunzioni, che lei ha spiegato benissimo e io ho capito alla perfezione nonostante ero molto stanco e fosse l’ultima ora di scuola. Ho imparato molte cose con quella spiegazione, perché prima che la facesse non mi esprimevo bene, proprio non le sapevo usare le congiunzioni e trovavo molta difficoltà, ora invece quando le uso si capisce quello che dico e mi esprimo molto bene rispetto al passato. Quindi se devo riassumere questo testo in due parole direi: Grazie Maestra!!!!!
  • 111. Lavoro personale Di Martina Consumati Il Setting
  • 112. 1. Il direttore del "Cooperative learning center", il professore Roger Johnson dell'università del Minnesota, sostiene che, "non più ostaggi delle file, i ragazzi imparano il lavoro di squadra, soprattutto se divisi in gruppi“ STRUTTURA, GEOGRAFIA e mobilità interna della classe Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 113. 2. Johnson ritiene addirittura, anche se non si volesse tener conto della "personalità collettiva'‘ (Masini:1996) del gruppo classe, che la disposizione dei banchi debba cambiare con le materie "perché ciascuna richiede un diverso ambiente“ di apprendimento. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 114. Casse Disposizione Risultati Attesi Rigida Sparsa Collaborazione Agitata A Cerchio armonia Divisa Ad U più unita Scatenata A File più ordine Amorfa Gruppi di lavoro motivazione intrinseca Rassegnata Anfiteatro impegno Invischiata In linea favorirà la discussione Classificazione delle personalità della classe V. MASINI - L. BARBAGLI - E. MAZZONI Da La pedagogia delle classi scolastiche e Counseling di gruppo Ed.Prepos Collana CouselingScolastico Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale La diversa disposizione dei banchi ci sosterrà nel processo guaritore e trasformativo della personalità della classe.
  • 115. Noi… abbiamo lavorato così Classe laboratorio… flessibile alle esigenze… sempre. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Sono necessari “spazi” diversi, che pur facendo i conti con la ristrettezza di risorse economiche, si configurino come risposte possibili alle reali necessità del qui ed ora.
  • 116. La sfida: cogliere e/o stimolare una didattica esperienziale. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Progettare apprendimenti che tengano conto delle “misurazioni” risultate carenti programmando una varietà flessibile di materiali d’aula, comprese soprattutto le TIC, a seconda dei vari stili di apprendimento degli alunni, da poter utilizzare a seconda degli avvenimenti che accadono naturalmente in classe e/o stimolate dalle esperienze pianificate dal docente.
  • 117. Anche se… Autovalutazione lavoro personale Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Di C. O. Il comportamento della maestra non mi piace e mi piace allo stesso tempo: •Mi piace perché ci fa usare le stoffe e ci fa vedere i film. •Non mi piace perché appena uno fa qualcosa di “sbagliato” tutti quanti devono fare un testo. L’attività che mi è piaciuta di più è quando abbiamo riusato le stoffe, sono diventato un’altra persona, una sensazione magnifica: tutti quei colori così diversi!
  • 118. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale E se non si ferma… l’esperienza non riesce a diventare competenza… cambiando dapprima il comportamento della persona fino, di scelta in scelta, a poterne determinare, risalendo l’apice della piramide Dilts, la stessa Mission. “Ricorda: Le esperienze che non fermi subito in un lavoro didattico, finiscono nel vento…” di Armida Colombo “Grande Maestra” anche di scuola Primaria”
  • 119. Da un lato: • un'attività più strutturata preparando materiale d'aula e pianificando la propria attività. Dall’altro • il processo di erogazione risulta più incerto e meno prevedibile e quindi più affidato alle capacità relazionali. Al centro del processo educativo gli studenti, come soggetti attivi. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Ridefinisce fortemente le competenze del docente.
  • 120. E’ nella relazione che si crea il compito che genera l’apprendimento significativo capace di valutare competenze.
  • 121. Le dinamiche di apprendimento non riguardano solo il "passaggio" di contenuti, ma attengono anche ai processi emotivi e relazionali dentro l'aula, i quali debbono essere seguiti, nutriti, rinforzati e contenuti per evitare di perderne il controllo. In un contesto di didattica attiva:
  • 122. Life Skills in Classe Sulla base delle scoperte delle del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che hanno messo in evidenza che: 1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le principali aree del cervello, ossia: 2) la consapevolezza corporea (cervello rettile), 3) la consapevolezza emotiva (cervello mammifero), 4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i due emisferi del cervello superiore o neocorticale). Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 123. Cos'è la mente? Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 124. Cervello Rettiliano (antico millenni) Cervello Limbico (mammiferi inferiori) Cervello Neocorticale (mammiferi superiori)
  • 125. Cervello Rettiliano Il cervello rettiliano ha funzioni identiche a 200 milioni di anni fa e provvede alla sopravvivenza dell’organismo attraverso gli Istinti: •Predazione •Esplorazione •Territorialità •Sessualità • istinti Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 126. Cervello Limbico Il cervello limbico. Controlla gli impulsi primari come le sensazioni, le emozioni, il metabolismo, gli istinti sessuali… Vi si collocano l’ipofisi e l’ipotalamo, l’ippocampo, l’amigdala. SMI •Attaccamento •Accudimento •Agonismo •Sessuale •Cooperazione Emozione Semplice Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 127. Cervello Neocorticale Propria solo di alcuni mammiferi superiori (uomo, alcune scimmie e delfini). Permette processi neurali, memoria avanzata, creatività, logica, linguaggio costruito, … Affiliazione: •gruppale •sociale •culturale Emozione Complessa Linguaggio Coscienza Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 128. “LE RAGIONI DELLA FELICITA” di Christian Boiron La felicità è il momento in cui i tre cervelli sono in armonia tra loro. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 129. In presenza di un pericolo esterno, il cervello rettile segnala lo stato di emergenza, permettendo all’organismo di reagire con immediatezza. Tre sono le possibili reazioni riflesse, collegate ad altrettante emozioni sottostanti: 1. Reazione di fuga, collegata all’emozione della paura; 2. Reazione di lotta, collegata all’emozione della collera; 3. Reazione di inibizione dell’azione, collegata all’emozione dell’abbattimento. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 130. Proprio nella rapidità operativa dello stato di emergenza risiede la capacità di garantire la sopravvivenza dell’individuo. Le emozioni si attivano in modo istantaneo e si spengono in pochi istanti, lasciando spazio all’analisi neocorticale. Ognuno dei tre cervelli ha svolto correttamente la sua funzione. La felicità dell’individuo rimane intatta. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 131. Il problema sorge, invece, nel momento in cui le emozioni scatenate dallo stato d’emergenza diventano durature e non più collegate ad un reale pericolo esterno. Si ha così una trasformazione da: 1. paura in ansia 2. collera in aggressività 3. abbattimento in tristezza e poi depressione Alla reazione riflessa non subentra più l’intelligenza corticale e il soggetto rimane preda delle emozioni e dei pensieri limbici condizionati. E’ in questo momento che sorge lo stato di infelicità.
  • 132. LE FUNZIONI LIMBICHE: I Sistemi Motivazionali Interpersonali Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 133. CREDENZE LIMBICHE DISFUNZIONALI E’ il conflitto tra il cervello limbico e la neocorteccia, e non un reale pericolo, a scatenare lo stato di emergenza da parte del cervello rettile. Bisogna imparare a neutralizzare il sequestro emozionale (Goleman) Con il decondizionamento: 1. individuazione dell’emozione 2. pensiero limbico condizionato (credenza) che la scatena RET 3. restituire alla neocorteccia il suo potere di riflessione. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 134. D.Goleman Si verifica quando l’effetto coerente e sincronico della rete che connette i tre cervelli si interrompe. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Mappa by Iva Zigghyova Martini
  • 135. In questo momento la neocorteccia può agire quale strumento di riprogrammazione del pensiero limbico NLP riportando l’individuo al suo naturale stato di felicità. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 136. Sulla base delle scoperte delle I meditatori, si registrano livelli minori di noradrenalina e di altre catecolamine (neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia. ed una aumentata produzione di serotonina (regolatore dell'umore, della fame e della sazietà, quindi vi è maggior senso di benessere) Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 137. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 138. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 139. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 140. Sulla base delle scoperte delle I meditatori, si registrano livelli minori di noradrenalina e di altre catecolamine (neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia. ed una aumentata produzione di serotonina (regolatore dell'umore, della fame e della sazietà, quindi vi è maggior senso di benessere) Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 141. Sulla base delle scoperte delle Droghiamoci con la serotonina (regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,quindi vi è maggior senso di benessere) Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 142. Daniel Siegel, psichiatra, dirige il Mindsight Institute della University of California di Los Angeles Disegno By Riccardo
  • 143. CO.R.EM Educazione Globale e Olistica Gregory Bateson e La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute
  • 144. Favorire il cambiamento “se un individuo provoca o subisce un cambiamento in premesse che siano profondamente incorporate nella sua mente, egli si accorgerà di certo che le conseguenze del cambiamento si ramificano in tutto il suo universo. Possiamo ben chiamare “epistemologici” questi cambiamenti” Bateson 1976 Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 145. 1° ASSIOMA E’ impossibile non comunicare Assiomi della comunicazione 2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di relazione 3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi 4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica 5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 146. Ricordiamoci che gli scambi interattivi in una relazione definiscono «come mi vedo nella relazione» «Come ti vedo nella relazione» «Come vedo che mi vedi nella relazione» Le Regole della relazione Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 147. Problem Solving Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale L’arte di saper porre e porci le domande. Si tratta di un processo, un'attività mentale grazie al quale, quando ci troviamo di fronte a un problema, esaminiamo la situazione e facciamo ipotesi su come risolverla o su quale sia la strada migliore da percorrere. la qualità della nostra vita dipende è determinata dalla qualità delle domande che ci poniamo costantemente.
  • 148. S.P.E.C o A.B.C nella Educazione Razional Emotiva 1.Situazione A 2.Pensiero B 3.Emozione Ce 4. Comportamento Cc Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale
  • 149. TRA STIMOLO E RISPOSTA C’E’ SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Si tratta dell’abilità pratica di produrre cambiamenti chimici all’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore flessibilità e capacità di “cavalcare le onde” di sentirci padroni del vento nelle nostre mani, di condurre la nostra barca proprio dove vogliamo che vada… Foto di Alessandro Di Mattei
  • 150. Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica RE.elazionale Foto di Alessandro Di Mattei Buon Vento! Grazie! A tutti i nostri alunni.