3. L’identità nazionale italiana
• Cosa rende l’Italia UNA nazione?
• In altre parole, cos’è che rende italiane
tutte le persone che abitano tra le Alpi e il
Mar Mediterraneo?
4. È il suo policentrismo, il suo pluralismo, le molte
diverse culture al suo interno, le sue infinite
risorse e conflittualità. Confrontala con la
Francia, dotata di un grande punto di
riferimento centrale a Parigi; con l’Inghilterra e
con la Spagna, entrambe dalla storia nazionale
molto più antica; con la Germania, anch’essa
pluralistica, ma le cui singole parti hanno una
tradizione meno antica. Confronta il processo di
unificazione degli U.S.A. con quello europeo.
5. Nonostante sia una nazione molto giovane,
le sue singole componenti hanno una
storia molto antica, che parte dalla fine
dell’Impero romano. Andiamo adesso a
vedere alcuni esempi di questa storia.
6. La prima banca
dell’epoca moderna fu
creata in Italia. È il
Banco di San Giorgio,
nato nel 1406, a
Genova. A quel
tempo, naturalmente,
la nazione italiana
non esisteva ancora.
7. Genova era un’importante
città-stato, nella regione
della Liguria. Come molte
altre città e regioni
italiane, passava
attraverso periodi di
libertà e indipendenza
alternati a momenti di
soggezione rispetto a
popoli stranieri, come ad
esempio la Francia.
8. La prima università
della storia moderna
nacque a Bologna, nel
1088. A quel tempo,
Bologna era una città
libera.
9. Bologna è ora una città italiana e fa parte della
regione dell’Emilia-Romagna
10. Nell’ultima fase del
Medioevo, il
commercio mondiale si
sviluppò grazie al
contributo
fondamentale delle
cosiddette
“Repubbliche
marinare” (marinare
significa “del mare”):
Pisa, Genova, Amalfi,
Venezia.
11. Una di loro, famosa in tutto il globo, era
Venezia:
13. Il Rinascimento, il più
importante momento
di sviluppo artistico e
culturale nell’Europa
moderna, aveva il suo
centro a Firenze.
14. Firenze era una città
vivace e ricca, che
dominava sulle altre
città della regione
chiamata Toscana.
Adesso, nello Stato
Italiano, Firenze è
ufficialmente la città
più importante (il
“capoluogo”) di
questa stessa regione.
15. Durante il
Rinascimento,
Leonardo da Vinci
(nato vicino a
Firenze) fu un grande
esempio di
intelligenza
universale: scienziato,
artista, tecnico,
filosofo.
22. Ed ecco come appariva un altro
quadro dopo la scoperta:
23. Grazie alla tradizione
scientifica creata da
persone come
Leonardo da Vinci, in
Italia per molti secoli
nacquero importanti
scienziati. Guglielmo
Marconi (1874 –
1937), che vediamo in
questa foto….
24. … era nato a Bologna.
Marconi inventò il
TELEGRAFO SENZA
FILI (wireless
telegraph), che oggi
noi chiamiamo radio
e dal quale derivano
molte invenzioni
successive, come la
televisione.
25. Prima di Marconi un
altro scienziato,
Alessandro Volta
(nato in Lombardia,
un’altra regione
italiana) aveva
inventato nel 1799 la
PILA ELETTRICA
(electric battery): a
quel tempo,
rivoluzionò il modo di
usare l’energia.
27. Una storia così antica rende difficile agli
Italiani di oggi accettare grandi
cambiamenti. La mafia, nata nel XIX
secolo, esiste tuttora e si oppone alla
modernità; la cultura umanistica è
considerata più prestigiosa di quella
scientifica. Movimenti come il fascismo e il
comunismo sono stati molto forti in Italia
e rappresentano la resistenza al
cambiamento.
Quindi, tutte le nostre città e
regioni hanno una lunga storia…
28. Ma, d’altra parte…
La capacità di resistere al cambiamento
spesso può essere una cosa buona.
L’“americanizzazione” della cultura è
generalmente meno forte in Italia che
nell’Europa del Nord.
29. Per esempio, in una
città italiana troverai
meno McDonald’s che
in una città
dell’Europa del Nord,
ad Amsterdam per
esempio.
30. E adesso, alcuni dettagli in più:
Dopo la caduta dell’Impero romano (nel
476 dopo Cristo), il territorio che ora
chiamiamo Italia fu occupato da
numerose e diverse entità politiche. Esse
mescolavano la civiltà locale con quella
germanica (la maggior parte dei popoli
che invasero il nostro territorio erano,
infatti, di origine germanica). Questa
situazione durò fino al 1861, anno in cui
nacque la Repubblica italiana. Quasi 1400
anni!!
33. ... fino al 1861
Garibaldi (un
soldato) e Mazzini
(uno scrittore)
furono i principali
leader del popolo,
durante
l’unificazione del
territorio italiano
in uno Stato
singolo.
34. Militarmente, questa
unificazione fu
condotta dai Re
Savoia, che vivevano
a Torino, la città più
importante dello
Stato del Piemonte.
Ora il Piemonte è
solo una regione, non
è più uno Stato, e
Torino è il suo
capoluogo.
36. Pasta: è quello che ci metti SOPRA che è
importante, ed esistono moltissime differenti
ricette regionali.
37.
38. Tutti gli Italiani mangiano un primo
piatto, un secondo piatto e un
“contorno” (qualcosa di più piccolo che
accompagna il secondo piatto); perciò noi
non mettiamo mai tutto il cibo insieme in
un unico piatto. Ma mangiamo carne e
pesce tanto spesso quanto mangiamo
pasta. La PIZZA è raramente cucinata a
casa: la mangiamo fuori, è una scusa per
vedere gli amici.
40. Gli Italiani bevono vino, ma c’è un numero
incredibile di vini diversi, da centinaia di
città:
http://www.wineshop.it/vinoeco/italiadelvino_
41. Una cosa realmente TIPICA è il gelato
(alcuni stranieri lo chiamano perfino
“Italian ice - cream”), a causa del modo in
cui lo facciamo e vendiamo. Un cuoco di
Firenze, Bernardo Buontalenti, è
considerato l’inventore del gelato
moderno, poiché nel 1565 presentò la sua
ricetta e la sua tecnica di refrigerazione
innovativa a un membro della famiglia più
importante di Firenze: Caterina de'
Medici.
43. Poi, nel 1686, il pescatore siciliano
Francesco Procopio dei Coltelli completò
la prima gelatiera (macchina per fare il
gelato).
44. Campanilismo
La parola Campanilismo
viene da campanile (vedi
l’immagine). Il campanile è
la torre principale di una
città (spesso la torre di una
chiesa), ed è una parola
molto importante perché ti
fa capire cosa è veramente
importante per un Italiano:
45. Un Italiano è, prima
di tutto, un cittadino
della sua città
natale. Spesso è in
contrasto con i
cittadini delle città
vicine, ma ama
molto la propria, la
mantiene pulita e
funzionante.
46. Da secoli, gli Italiani ripetono, anno dopo anno, le
loro feste tradizionali locali.
47. Un Italiano, di
solito, non ha
molta fiducia nello
Stato nazionale
(centrale).
Soprattutto al Sud,
la Mafia ha un
notevole potere
politico e sociale.
48. Al Nord, prevale una
cultura industriale e
commerciale, mentre
al Sud resiste ancora,
parzialmente, la
cultura contadina e
feudale.
50. Al centro dell’Italia, la
cultura religiosa è più forte.
La chiesa cattolica promuove
gli aiuti ai poveri e agli
emarginati; sostiene valori
tradizionali, come ad
esempio quello della
famiglia. In questa zona, a
volte, il valore della famiglia
diventa dominante rispetto
ad altri valori (lavoro,
amicizia).
51. Però, a parte queste differenze geografiche
più estese (Nord, Sud, Centro), dobbiamo
sempre ricordarci che ogni singola regione
(e ogni città!) ha una propria identità
individuale. Per esempio, parliamo del...
parlare.
53. Confronta lo stesso verbo, “prendere”
( = ”to take”), in quattro diversi dialetti
italiani:
• Napoli: Accappà
• Milano: Buscà
• Venezia: Tor
• Roma: Piglià
54. Fino alla prima guerra
mondiale, quasi tutti gli
insegnanti delle scuole
dello Stato italiano
parlavano ai loro
studenti in “dialetto”
(Siciliano, Milanese,
Napoletano, Fiorentino,
Romano … ogni
dialetto era in realtà
l’unica lingua che era
stata usata in una certa
città, nella sua storia
prima del 1861).
Altrimenti, gli studenti
non li avrebbero capiti.
55. Durante la prima
guerra mondiale, i
generali spesso
ricorrevano a
interpreti per poter
comunicare con i
soldati.
56. Tra le due guerre mondiali, il governo fascista (fortemente
centralistico), i movimenti di immigrazione interna,
l’importanza del cinema (anche di propaganda) e l’uso della
radio aiutarono la diffusione della lingua comune.
57. La televisione, con i suoi programmi
nazionali trasmessi da Roma, completò
questo processo di unificazione linguistica,
dopo la seconda guerra mondiale.
59. • Non è vero. Se intendiamo, con questa
parola, il crimine organizzato e radicato in
una comunità, allora la mafia esiste in
molte società nel mondo.
• In effetti, la più famosa organizzazione
criminale italiana, nata in Sicilia, non si
chiama semplicemente Mafia, ma ha un
proprio nome specifico: Cosa Nostra.
60. La peculiarità della mafia italiana (siciliana)
chiamata Cosa Nostra sta nei valori ad essa
propri (come: onore, famiglia, protezione,
opposizione allo Stato centrale, audacia
criminale, omertà - il codice del silenzio) e nelle
sue origini storiche: probabilmente, essa si
sviluppò quando l’Italia divenne una nazione
unita e una parte della società del Sud non volle
o non poté accettare la transizione da un sistema
feudale a un sistema moderno (liberale,
industriale).
61. I MAFIOSI italo-americani che vediamo
nei film americani erano in maggior parte
persone che emigrarono negli U.S.A. a
causa della guerra a Cosa Nostra portata
avanti da Mussolini e dal governo fascista.
Questo governo riuscì quasi a eliminare
Cosa Nostra. Sfortunatamente, solo quasi:
alla fine della seconda guerra mondiale,
Cosa Nostra combattè contro i fascisti e
riprese forza.
62. Questa presentazione è quasi alla fine.
Quindi, ricordati di un fatto semplice
riguardo all’identità nazionale
italiana: è un’identità fatta di
moltissime diverse tradizioni, molti
modi di vivere e di pensare, molte
lingue (ora dialetti: quella che in
passato era la lingua toscana adesso è
l’unica lingua italiana). Questa varietà
aiuta la creatività ma ostacola la
governabilità.
63. Ma... e il SOLE ITALIANO?
• Oltre alle molte lingue, ai diversi modi di
cucinare i pasti e di fare il vino, in Italia
esistono diversi climi: non c’è solo il
clima caldo. Prova a chiedere agli
abitanti del Friuli!
65. • Ricorda anche, che l’Italia è una nazione
molto giovane, ma ogni sua singola parte è
molto vecchia e ha una propria storia
sempre interessante.
• E molte città italiane sono splendide
(come molte città non italiane,
naturalmente...) :