2. Toc Toc? Ci sei? O sei connesso?
Analisi dei questionari
somministrati nell’IC
“F. Di Capua” di
Castellammare di Stabia
nel febbraio 2015
Castellammare di Stabia, 22 aprile 2015
Dott. Orlando Morra
3. Toc Toc? Ci sei? O sei connesso?
Sono stati somministrati
179 questionari pari al
60% della platea
scolastica di prima,
seconda e terza media
7. Quanto tempo al giorno in media
complessivamente li utilizzi (ore al giorno)
Da 0 a 1 ore;
56,0%
Da 1 a 2 ore;
46,0%
Da 2 a 3 ore;
44,0%
Da 3 a 4 ore;
18,0%
10. Quanto tempo al giorno in media
complessivamente li utilizzano (ore al giorno)
Da 0 a 1 ore;
21,9%
Da 1 a 2 ore;
27,5%
Da 2 a 3 ore;
32,6%
Da 3 a 5 ore;
14,0%
12. 24,2%
51,1%
19,1%
19,7%
6,7%
No, non riesco a renderla
compatibile
No, non la ritengo utile o
necessaria
Si, condividendo contenuti
di interesse comune
(scienza, sport)
Si, ottenendo l'amicizia su
Facebook
Si, creando il gruppo
famiglia su Whatsapp
13. Sei consapevole che l'iscrizione ai Social Network
(incluse le APP) implicano la perdita di parte della
tua privacy (fornitura di dati sensibili)
40,4%
29,8%
7,9%
Si, ne sono consapevole e sono preoccupato
Si, ne sono consapevole ma questo non mi disturba
No, non lo sapevo
14. Qual'è il tuo comportamento quando tuo figlio/a a
tavola è 'immerso' nel suo Smartphone
69,7%
1,1%
20,8%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
Lo richiami Non ci fai caso
perchè fai lo
stesso
Glielo strappi
dalle mani
15. Qual'è il tuo comportamento quando tuo figlio/a
vuole iscriversi a Facebook (min 13 anni)
37,1%
10,7%
13,5%
28,7%
9,6%
12,4%
Altro
Non ne sente la
necessità
Gli dai il permesso ma
con i tuoi dati
anagrafici
Glielo proibisci perchè
non ha l'età consentita
Neanche te lo chiede,
lo fa e basta
Gli dai il permesso
16. Qual'è la tua reazione al fatto che tuo figlio/a abbia
Whatsapp sul telefonino
55,6%
8,4%25,3%
25,3%
9,0%5,1%
Positiva, perchè è sempre in contatto con i suoi amici
Positiva, perchè è gratis
Positiva, perchè posso controllare meglio quello che fa
Indifferente, perchè è un modo nuovo di comunicare
Negativa, perchè è sempre distratto dalle notifiche
Negativa, perchè è un fastidio sentire continuamente le suonerie delle notifiche
17. Ritieni che la scuola possa far qualcosa per un uso più
consapevole dello Smartphone e dei Social Network
45,5%
18,0%
1,7%
30,3%
10,1%
12,9%
No, preferisco seguirli
io direttamente
No, perchè non la vedo
pronta a farlo
Si, può dare una mano
alle famiglie
Si, perchè io non
riesco a coinvolgermi
Si, perché ci vuole la
professionalità
necessaria
Si,perchè ha i mezzi
tecnologici per farlo
(Laboratori, LIM)
18. Riguardo alla connessione continua sui Social Network
ritieni che questo possa influire sul loro comportamento
nella vita reale?
36,0%
36,5%
21,9%
25,3%
9,6%
Si, perchè la eccessiva connessione è l'anticamera della solitudine nella vita reale
Si, perchè non sapranno mai conversare bene nella vita reale
Si, perchè la comunicazione online non è autentica
No, perchè devono saper scegliere quando essere connessi oppure incontrare le persone
No, perchè il futuro digitale ci sta portando a questo
19. A quali strategie penseresti per contrastare un'eccessiva
dipendenza dai Social Network
28,1%
23,0%
18,5%
7,3%
53,4%
Formare i ragazzi ad un uso
consapevole dei Social Network
ed alle dinamiche on-off line
Creare nuove figure (media tutors)
che siano in grado d'intervenire
sui casi problematici
Informare la scuola affinchè sia
più aggiornata sulla didattica dei
Social Network ed alla loro
integrazione nella vita in classe
Formare le famiglie affinchè
esercitino una presenza vigile sul
fenomeno (Scuole dei Genitori)
Creare una rete di sostegno delle
agenzie educative (scuola,
famiglia, associazioni) sulla Media
Education
20. Toc Toc? Ci sei? O sei connesso?
Grazie
dell’attenzione
Editor's Notes
Questa platea è particolarmente tecnologica; infatti quasi il 60% dichiara di avere in famiglia un tablet, quasi il 90 almeno un PC e addirittura il 93% possiede almeno uno smartphone
I genitori degli alunni della Di Capua sono abbastanza pratici di internet: il 90% infatti ci ha detto che conosce i Social Network e di questi il 40% li usa abitualmente
Cari ragazzi, i vostri genitori sono dei fedelissimi di facebook e whatsapp …
… e lo frequentano, in media, almeno 2 ore al giorno (per loro ammissione, ma forse hanno detto qualche piccola bugia)
A questo punto, dopo la loro piccola confessione, abbiamo chiesto quale fosse la loro consapevolezza circa la vostra presenza sui Social Network; alla fine ci direte se sono dei genitori attenti …. o li fregate.
Quasi tutti (94,4%) ci hanno detto che voi ragazzi non solo conoscete i Social Network ma li utilizzate pure (tecnicamente per iscriversi a facebook occorre avere almeno 13 anni).
Anche voi siete dei fedelissimi dei Social Network più conosciuti: l’85% di voi ragazzi frequentate abitualmente facebook e whatsapp.
Non solo, ma secondo i vostri genitori, ci passate anche tanto tempo: non meno di 2 ore al giorno. Su questo dato ho dei forti dubbi.
I vostri genitori vi osservano durante la giornata; è ovvio che voi avete i vostri piccoli segreti, ma secondo loro, quando utilizzate i SN, lo fate prevalentemente per chattare (88%). Questo va anche bene ma dovete sapere che quando lo fate vi esponete a dei rischi che dopo gli altri relatori vi spiegheranno e cercheranno di farlo capire anche ai vostri genitori.
Abbiamo chiesto se condividono con voi esperienze sui SN, se in sostanza dialogate digitalmente tra di voi (genitori e figli). Ebbene si, gran parte dei genitori ci ha detto che riesce a contattarvi o condividere contenuti prevalentemente con FB e WA.
Rimane, fortunatamente, una buona percentuale (20 % par cioè a 2 genitori su 10) che non ritiene utile o necessario l’utilizzo della comunicazione digitale ritenendo migliore il dialogo a voce.
Piccolo campanello d’allarme: il 7% dei vostri genitori non riesce a contattarvi o forse voi impedite a loro che lo possano fare.
Credo sappiate che per iscriversi ad un SN o scaricare delle APP occorre fornire i propri dati personali. Ingenuamente si può pensare che questa sia un’operazione senza rischi; dare i propri dati anagrafici, invece, significa esporsi ad una moltitudine di pericoli che tanti di noi non conosciamo. Analogamente pubblicare o inviare proprie foto via web, inesorabilmente, può implicare la perdita della propria intimità o privacy e se queste cadono in mano sbagliate possono essere utilizzate in modi che nemmeno riusciamo a immaginare. Anche su questo argomento ci diranno sicuramente di più gli altri relatori.
I vostri genitori sono, in linea di massima, consapevoli dei rischi ma probabilmente non sanno quali sono; il 40% ci ha detto che comunque è preoccupato di questi pericoli anche se non li conosce. Il 30% però pur essendo consapevole ritiene che questo non sia un problema.
L’8%, infine, del campione intervistato, non sa assolutamente nulla dei rischi che comporta l’iscrizione ad un SN. Tutto ciò conferma che iniziative come queste sono assolutamente necessarie.
Dite la verità, ragazzi, lo smrtphone lo utilizzate un po’ dappertutto, vi accompagna durante la giornata in tutte le cose che fate e anche a tavola, quando mangiate, lo avete vicino. Questo, almeno, è quello che ci hanno detto i vostri genitori. Molti di loro vi richiamano, vi dicono probabilmente “Lo posi questo telefonino che stiamo mangiando?”. Qualcuno (e non pochi) addirittura ci ha detto che il richiamo non basta e che è costretto a strapparvelo di mano; questo, credo concordiamo, non va bene. Le occasioni in cui la famiglia è riunita, come ad esempio a tavola quando si mangia, dovete considerarli momenti speciali durante i quali le cose esterne non devono disturbare. Sono sempre occasioni uniche in cui potete dire e ascoltare cose che altrimenti vi mancheranno per tutta la vita. C’è sempre tempo per chattare, se necessario: mi spiegate, se avete lasciato pochi minuti prima il vostro amico, cosa c’è d’urgente da dire che non avete detto poco prima quando siete usciti da scuola?
Facciamo ora qualche commento su come i vostri genitori hanno reagito alla vostra richiesta di iscrivervi su un SN. Per Facebook sono stati, stando almeno è quello che hanno dichiarato sul questionario, abbastanza tolleranti. Chissà se sapevano che occorre avere almeno 13 anni per iscriversi. Comunque molti vi hanno dato il permesso ma qualcuno si è iscritto senza chiedere (pessima abitudine quella di non informare i genitori delle cose che fate, specialmente su internet; ricordate che è un mondo a parte e purtroppo sono tante le brutte storie che vedono coinvolti bambini e ragazzi su internet. Quando queste brutte storie sono state scoperte, quasi sempre il tutto è accaduto all’insaputa dei genitori. Riflettete su questo!!!).
Circa la scelta dei SN Whatsapp ne esce alla grande: più della metà dei genitori intervistati è addirittura contento che lo utilizzate. Numeri alla mano sappiamo per certo, da queste risposte, che quasi tutti voi avete, dunque, uno Smartphone il che non è un dato confortante visto che parliamo anche di bambini di 11 anni. Forse aspettare qualche anno prima di avere accesso a internet non sarebbe una cattiva idea. Tutti noi cerchiamo di essere genitori attenti e vigili, ma l’accesso a internet, cari genitori (me compreso), dobbiamo consideralo come una finestra aperta su un mondo che non siamo in grado di controllare e questo espone i nostri figli a tanti rischi consapevoli o meno che siamo.
Molti genitori (75% sommando 45.5 e 30.3) ripongono molta fiducia nella scuola circa l’aiuto che può dare alle famiglie per un uso più consapevole dello Smartphone e dei Social Network: questo forse significa, indirettamente, ammettere che si ha sostanzialmente paura di internet ma non si ha il coraggio di dirselo ne di essere in grado di porre dei limiti all’utilizzo dello Smrtphone. Allora è meglio delegare ad altri questo compito. Questa non è assolutamente una cattiva idea, ma la sola delega non va bene. Se vogliamo agire significativamente verso i nostri figli dobbiamo obbligatoriamente condividere con la scuola, in quanto agenzia educativa alla pari della famiglia, certi percorsi: come fa un’insegnate a limitare l’uso del cellulare in classe se a casa i ragazzi lo usano senza alcun limite? Vale, chiaramente anche il contrario.
Ritornando sui timori dei genitori, molti sono del parere che l’eccessivo tempo connessi sui SN sia negativo perchè altera la capacità dei ragazzi di relazionarsi; considerazione assolutamente pertinente, ma c’è da chiedersi, con molta onestà, cosa si è fatto affinché questo tempo sia contenuto. Se abbiamo concesso, acquistato o fatto regalare Smartphone ai nostri figli in età precoce, se abbiamo attivato una connessione diretta sul loro cellulare o attiviamo una rete WIFI a casa, come possiamo pretendere che i ragazzi si limitino nell’utilizzo? L’accesso, e quindi l’uso, a internet ha una dimensione magica e ammaliatrice per i nostri ragazzi la stessa che probabilmente ha per noi adulti anche se teoricamente, in quanto adulti, dovremmo esserne maggiormente immuni. La stessa sfera affettiva (le prime cotte) che si consuma con questi nuovi strumenti abbassa, inevitabilmente, il proprio livello di autocontrollo e quindi fa aumentare, anche inconsapevolmente, il tempo di connessione; lo stesso discorso vale se consideriamo l’importanza dei pari (degli amici) nella fase adolescenziale (socializzazione secondaria). Anche in questo caso è molto probabile che i “limiti” di connessione posti, siano facilmente superati. Concludendo, è indubbio che un’eccessiva esposizione/utilizzo di internet può pregiudicare le proprie capacità relazionali e proprio per questo motivo noi adulti dobbiamo vigilare avendo l’obbligo di farlo e non solo di delegarlo.
Rimane infine un’ultima considerazione da fare circa le risposte relative a questa domanda: il 35% dei genitori considera che la connessione continua non sia pericolosa. Su questo varrebbe la pena rifletterci un pochino se non altro per una questione di coerenza circa le altre risposte date al questionario. Se temiamo l’uso indiscriminato di Internet non possiamo affermare che la connessione continua non pone problemi. Ma queste divergenze nei questionari sono frequenti quando si risponde su un tema che non conosciamo.
Anche per questa domanda è palese la richiesta di aiuto delle famiglie sul tema proposto: una percentuale importante (oltre il 53%) ha chiesto espressamente che i propri figli siano formati ad un uso consapevole dei SN, il 28% che sia creata una rete di sostegno anche per le famiglie per conoscere e gestire meglio l’uso dei nuovi Media, che sia anche prevista addirittura una scuola dei genitori.
Come si vede un panorama abbastanza ampio di risposte che, però, confermano la bontà dell’iniziativa proposta e cioè che da soli non è possibile far fronte ad un tema cosi difficile e complesso fatto di tanti risvolti per affrontare il quale occorre indiscutibilmente attrezzarsi così come stiamo facendo in questo momento.