SlideShare a Scribd company logo
1 of 34
Download to read offline
FIADEL
                                 Corso di Aggiornamento per insegnanti della
        edizioni anicia                      Scuola dell’Infanzia




MIGLIORARE LE RELAZIONI EDUCATIVE
   CON L’EMPATIA E L’AUTOSTIMA

                     A cura di Marco Raffaelli



    1
                                 Sperlonga
                                Maggio 2010
Chi lavora nelle relazioni educative e d’aiuto deve
possedere una buona competenza emotiva, deve
cioè essere in grado di riconoscere le proprie ed
                  altrui emozioni.


“…rendersi conto che chi ha cura di te non sa vedere la tua
realtà, che non sa capire quello che senti, e che sta andando
avanti semplicemente di testa sua è il più terrificante dei
sentimenti.
Dal libro “L’io diviso” di Laing.


                                                                2
L’EMPATIA NELLE RELAZIONI


L’empatia è intuizione del mondo interiore è capacità
di leggere fra le righe, di captare le spie emozionali, di
comprendere i sentimenti, di cogliere anche i segnali
non verbali indicatori di uno stato d’animo, espressi
con il tono di voce, i gesti, l'espressione del volto, e di
intuire quale valore rivesta un evento per l’altro, senza
lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di
significato e di giudizio



                                                              3
L’EMPATIA NELLE RELAZIONI

L'empatia è l'abilità che consente alle persone di entrare in
      sintonia con i propri e gli altrui stati d'animo.

Tale abilità si basa sull'autoconsapevolezza: quanto più si è
aperti verso le proprie emozioni, tanto più abili si è nel leggere i
sentimenti altrui.

La capacità empatica consente di capire come si sente un'altra
persona ed entra in gioco in moltissime situazioni, da quelle
tipiche della vita professionale a quelle della vita privata.

       Il contrario dell’empatia è l'alessitimia: l'incapacità o
    l'impossibilità di percepire le proprie e le altrui emozioni.

                                                                       4
L’EMPATIA NELLE RELAZIONI



   L'EMPATIA è il modo attraverso cui si rimanda all'altro il suo
    diritto ad esistere e ad essere con tutto quello che l'altro è.

Il sentirsi riconosciuto ed in diritto di essere, abbassa naturalmente
le difese, perché fa sentire di essere capiti, accettati, per questo
l’empatia è tale se è priva di giudizio e libera da pregiudizi e
preconcetti, anche di tipo culturale e/o scientifico




                                                                         5
COME SI SVILUPPA L’EMPATIA



     E' possibile rintracciare il germe dell'empatia
                sin dalla prima infanzia.

Si è visto che dal giorno stesso della nascita i neonati
sono turbati dal pianto di un altro bambino e addirittura i
bambini intorno all'anno d'età imitano la sofferenza altrui.




                                                           6
COME SI SVILUPPA L’EMPATIA

        Sembra che alla base dell'empatia ci siano i processi di
 sintonizzazione-desintonizzazione che caratterizzano le prime fasi del
rapporto madre-figlio e che consentono al bambino di sentirsi compreso.

La prolungata assenza di sintonia emozionale tra genitori e figli
impone al bambino un costo enorme in termini emozionali .

Quando un genitore non riesce a mostrare empatia con una particolare gamma di
emozioni del bambino - gioia, pianto, bisogno di essere cullato - questi comincia
ad evitare di esprimerle e forse anche di provarle. In questo modo
presumibilmente, numerose emozioni cominciano ad essere cancellate dal
repertorio delle relazioni intime soprattutto se, anche in seguito durante l'infanzia,
questi sentimenti continuano ad essere copertamente o apertamente scoraggiati
o non visti-riconosciuti.

                                                                                   7
EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI

  La funzione empatica è ciò che ci consente di osservare la
         realtà psichica nostra e delle altre persone.

Kohut:
   • Il bisogno di empatia perdura tutta la vita. E’ un bisogno
      fondamentale, un nutrimento psicologico, generato dalla paura
      di autoesclusione dal mondo
    • L’empatia è essenziale per mantenere la salute mentale e la
      presenza di fenomeni empatici tra madre e figlio è fondamentale per
      lo sviluppo di un attaccamento sicuro nella prima infanzia
    • L’ambiente empatico è condizione necessaria per conservare
      la coesione del sé e l’autostima
      (in ambito clinico è già di per sé un atto terapeutico, in quanto
      rafforzante la coesione del sé e l’autostima).

                                                                            8
EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI


La competenza empatica non è un’operazione di tipo
cognitivo e quindi non può essere acquisita mediante
un apprendimento teorico ma attraverso l’esperienza
formativa, professionale e di vita quotidiana.



Karl Jaspers operò una distinzione tra comprensione razionale
e comprensione empatica: essere empatici non è correlabile
alle proprie capacità intellettuali o a titoli accademici. L’esperto
dunque non è necessariamente una persona empatica.



                                                                       9
EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI

Edith Stein: “ l’empatia è l’atto paradossale attraverso cui
la realtà di un “altro”, di ciò che non siamo, non abbiamo
ancora vissuto o che non vivremo mai, e che ci sposta
altrove, nell’ignoto, diventa elemento dell’esperienza più
intima cioè quella del sentire insieme che produce
ampliamento ed espansione verso ciò che è oltre,
imprevisto”.


Edith Stein, filosofa, approfondisce la ricerca sull’empatia ponendosi in
antitesi al dualismo cartesiano. La ricerca filosofica contribuì alla sua
conversione dal credo ebraico al cattolicesimo fino alla scelta di entrare
nell’ordine delle Carmelitane col nome di Teresa Benedetta della Croce,
canonizzata nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II. La Stein per le sue origini
ebraiche fu internata dai nazisti e morì ad Auschwitz
                                                                              10
EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI


L’empatia non è un concetto per i soli addetti ai lavori,
insegnanti, medici, filosofi o psicologi, ma riguarda l’umanità
intera. Quel noi sociale di Edit Stein e quel nutrimento
psicologico di Heinz Kohut senza i quali si va verso la
distruttività e disumanizzazione.


Empatia dunque come disposizione etica fondata su valori
di rispetto e dignità personale, in uno spirito di ciò che Karl
Jaspers chiamava corresponsabilità.



                                                                  11
EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI


Secondo Goleman (1995) l'empatia e l'autocontrollo
sono due competenze sociali che aiutano
l'individuo a costruirsi una vita relazionale ricca ed
emotivamente soddisfacente, la quale, è ormai noto,
influenza positivamente anche il benessere psico-fisico
della persona.




                                                          12
L’EMPATIA IN UNA MAPPA
     DELLE RELAZIONI,
DELLA CONSAPEVOLEZZA DI SE,
     DELLE EMOZIONI,
      DELL’AUTOSTIMA


                              13
14
E’ un modello grafico di rappresentazione della
consapevolezza di sé, riguardo le emozioni,
       i comportamenti e le relazioni.




                                                  15
16
17
Q1
                                                                   Q2



                                       Q3                          Q4


Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti
e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui
parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre
debolezze, quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri.

                                                                               18
Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente
    mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che
    le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri.




                                                                 Q2
     Q1



     Q3                                        Q4

Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli
altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può
trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui
gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in
determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale                                      19
e incide sull’autostima .
Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente
    mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che
    le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri.

    Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono
    ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui
    gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di
    fiducia aiuta la crescita personale e incide sull’autostima




                                       Q1                                           Q2



                                                                                    Q4

             Q3
Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben
conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri.
                                                                                                                       20
Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente
    mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che
    le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri.

    Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono
    ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui
    gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di
    fiducia aiuta la crescita personale e incide sull’autostima

    Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben conosciamo di noi stessi, ma che teniamo
    nascosti agli altri.



         Q1                                           Q2



         Q3

                                                                        Q4
Q4 - L’ area IGNOTA contiene quegli aspetti totalmente sconosciuti, a noi
stessi e agli altri perché è sepolta nel subconscio che si rivela solo in                                              21
particolari situazioni di stress emozionali.
Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti
e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di
cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le
nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere
con gli altri.

Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli
altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può
trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui
gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in
determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale e
incide sull’autostima

Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben
conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri.

Q4 - L’ area IGNOTA contiene quegli aspetti totalmente sconosciuti, a noi
stessi e agli altri perché è sepolta nel subconscio che si rivela solo in         22
particolari situazioni di stress emozionali.
Le interazioni fra le quattro aree determinano i tipi di rapporti
che si possono creare all’interno di un gruppo o di un team, di
una coppia o anche i conflitti interiori: socializzazione aperta e
quindi interscambio di informazioni, confidenze/sfoghi, empatia.



Man mano che cresce l’affiatamento del team, della coppia o la
self confidence (la fiducia in se stessi) si tenderà a spostare la
maggior parte degli argomenti nell’area pubblica e la
comunicazione interpersonale diverrà più fluida

                                                                     23
Se dovessimo farne una rappresentazione grafica avremmo una
finestrona pubblica, e le altre a decrescere conseguentemente.




                                                                 24
25
26
27
28
29
30
31
32
CONCLUSIONE

 La comunicazione empatica è alla base della scuola come
  comunità educante fatta da “soggetti in relazione”.
 Il processo educativo è un processo empatico:
  è azione consapevole di sé fra soggetti intenzionalmente
  coinvolti in una relazione significativa.
 La personalità si esprime nel rapporto tra sé e gli altri.
 L’autostima è consapevolezza di se:
  delle proprie competenze educative espresse e inespresse,
  note a sé e/o agli altri.
 Lo sviluppo e il consolidamento dell’autostima è frutto
  della comprensione empatica:
  accettazione, riconoscimento e rispetto dell’altro,
  bambino e/o adulto.
                                                               33
edizioni anicia




34


      Sperlonga
     Maggio 2010

More Related Content

What's hot

Emozioni attaccamento
Emozioni attaccamentoEmozioni attaccamento
Emozioni attaccamentoimartini
 
Elementi di psicologia sociale
Elementi di psicologia socialeElementi di psicologia sociale
Elementi di psicologia socialeMarilena Civetta
 
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliLa comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliClaudio Settembrini
 
121 microsoft power point - ascolto attivo
121 microsoft power point - ascolto attivo121 microsoft power point - ascolto attivo
121 microsoft power point - ascolto attivoimartini
 
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...ideaTRE60
 
Emozioni steca 1
Emozioni steca 1Emozioni steca 1
Emozioni steca 1imartini
 
Pillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficacePillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficaceRaffaello Torraco
 
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e copingLdb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e copinglaboratoridalbasso
 
La comunicazione non verbale
La comunicazione non verbaleLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbaleiva martini
 
Relazione ed emozioni
Relazione ed emozioniRelazione ed emozioni
Relazione ed emozioniimartini
 

What's hot (20)

L'ascolto attivo
L'ascolto attivoL'ascolto attivo
L'ascolto attivo
 
Le emozioni
Le emozioniLe emozioni
Le emozioni
 
Emozioni attaccamento
Emozioni attaccamentoEmozioni attaccamento
Emozioni attaccamento
 
COME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONICOME GESTIRE LE EMOZIONI
COME GESTIRE LE EMOZIONI
 
INTELLIGENZA EMOTIVA
INTELLIGENZA EMOTIVAINTELLIGENZA EMOTIVA
INTELLIGENZA EMOTIVA
 
L’ascolto attivo.
L’ascolto attivo.L’ascolto attivo.
L’ascolto attivo.
 
Intelligenza emotiva
Intelligenza emotivaIntelligenza emotiva
Intelligenza emotiva
 
Elementi di psicologia sociale
Elementi di psicologia socialeElementi di psicologia sociale
Elementi di psicologia sociale
 
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonaliLa comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali
 
121 microsoft power point - ascolto attivo
121 microsoft power point - ascolto attivo121 microsoft power point - ascolto attivo
121 microsoft power point - ascolto attivo
 
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...
Percorsi di educazione alle emozioni nel contesto scolastico. Di Anna Maria C...
 
Stili comunicativi
Stili comunicativiStili comunicativi
Stili comunicativi
 
Emozioni steca 1
Emozioni steca 1Emozioni steca 1
Emozioni steca 1
 
La gestione dei conflitti
La gestione dei conflittiLa gestione dei conflitti
La gestione dei conflitti
 
Pillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficacePillole di comunicazione efficace
Pillole di comunicazione efficace
 
Sull'Educazione Emotiva
Sull'Educazione EmotivaSull'Educazione Emotiva
Sull'Educazione Emotiva
 
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e copingLdb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping
Ldb Stress Da Terzo Settore_Pruneti-Agostinelli stress e coping
 
La comunicazione non verbale
La comunicazione non verbaleLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale
 
Emozioni
EmozioniEmozioni
Emozioni
 
Relazione ed emozioni
Relazione ed emozioniRelazione ed emozioni
Relazione ed emozioni
 

Similar to Migliorare le relazioni educative con empatia e autostima

Tesi scilla uboldi
Tesi scilla uboldiTesi scilla uboldi
Tesi scilla uboldiimartini
 
L’alessitimia 1332063529
L’alessitimia 1332063529L’alessitimia 1332063529
L’alessitimia 1332063529imartini
 
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -masalmagro
 
Goleman intelligenza emotiva
Goleman intelligenza emotivaGoleman intelligenza emotiva
Goleman intelligenza emotivaimartini
 
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARA
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARASCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARA
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARAFranca Mazzanti
 
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012francicarubbi
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressAnna Maria Carbone
 
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}iva martini
 
Empatia neuronimirror
Empatia neuronimirrorEmpatia neuronimirror
Empatia neuronimirroriva martini
 
Empatia neuronimirror
Empatia neuronimirrorEmpatia neuronimirror
Empatia neuronimirrorimartini
 
Empatia neuronimirror v
Empatia neuronimirror vEmpatia neuronimirror v
Empatia neuronimirror vimartini
 
Master psicom 27 02 definitivo
Master psicom 27 02  definitivoMaster psicom 27 02  definitivo
Master psicom 27 02 definitivoFabrizio Dell'Orto
 
Seminario Intelligenza Emotiva
Seminario Intelligenza Emotiva Seminario Intelligenza Emotiva
Seminario Intelligenza Emotiva Fabiola Trojani
 

Similar to Migliorare le relazioni educative con empatia e autostima (20)

Tesi scilla uboldi
Tesi scilla uboldiTesi scilla uboldi
Tesi scilla uboldi
 
L’alessitimia 1332063529
L’alessitimia 1332063529L’alessitimia 1332063529
L’alessitimia 1332063529
 
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -
Intelligenza Emozionale -MUSETEAM -
 
I Colori Del Cuore
I Colori Del CuoreI Colori Del Cuore
I Colori Del Cuore
 
Goleman intelligenza emotiva
Goleman intelligenza emotivaGoleman intelligenza emotiva
Goleman intelligenza emotiva
 
Goleman b
Goleman bGoleman b
Goleman b
 
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARA
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARASCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARA
SCUOLA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE FERRARA
 
Introduzione
IntroduzioneIntroduzione
Introduzione
 
Introduzione
IntroduzioneIntroduzione
Introduzione
 
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012
Incontro_ Scuola_Donati_ Fiaba_ 26 aprile 2012
 
Autismo
Autismo Autismo
Autismo
 
Autismo 2
Autismo 2Autismo 2
Autismo 2
 
Parlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stressParlare in pubblico senza stress
Parlare in pubblico senza stress
 
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}
{B007 a8ee d4d4-4545-8cc9-ee06db29aa8f}
 
Empatia neuronimirror
Empatia neuronimirrorEmpatia neuronimirror
Empatia neuronimirror
 
Empatia neuronimirror
Empatia neuronimirrorEmpatia neuronimirror
Empatia neuronimirror
 
Empatia neuronimirror v
Empatia neuronimirror vEmpatia neuronimirror v
Empatia neuronimirror v
 
Lo sviluppo emotivo
Lo sviluppo emotivoLo sviluppo emotivo
Lo sviluppo emotivo
 
Master psicom 27 02 definitivo
Master psicom 27 02  definitivoMaster psicom 27 02  definitivo
Master psicom 27 02 definitivo
 
Seminario Intelligenza Emotiva
Seminario Intelligenza Emotiva Seminario Intelligenza Emotiva
Seminario Intelligenza Emotiva
 

More from Interazione Clinica

Il significato del fumo nelle relazioni interpersonali
Il significato del fumo nelle relazioni interpersonaliIl significato del fumo nelle relazioni interpersonali
Il significato del fumo nelle relazioni interpersonaliInterazione Clinica
 
Osservazione e teoria psicoanalitica
Osservazione e teoria psicoanaliticaOsservazione e teoria psicoanalitica
Osservazione e teoria psicoanaliticaInterazione Clinica
 
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflitti
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflittiIl Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflitti
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflittiInterazione Clinica
 
Mappe Mentali e mappe Concettuali
Mappe Mentali e mappe ConcettualiMappe Mentali e mappe Concettuali
Mappe Mentali e mappe ConcettualiInterazione Clinica
 
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.Interazione Clinica
 
Programmare la Qualità Educativa
Programmare la Qualità EducativaProgrammare la Qualità Educativa
Programmare la Qualità EducativaInterazione Clinica
 
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonale
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonaleTecniche per la gestione della comunicazione interpersonale
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonaleInterazione Clinica
 
Introduzione alle Psicoterapie Brevi
Introduzione alle Psicoterapie BreviIntroduzione alle Psicoterapie Brevi
Introduzione alle Psicoterapie BreviInterazione Clinica
 

More from Interazione Clinica (13)

La Sociometria.
La Sociometria.La Sociometria.
La Sociometria.
 
Gruppo e Gruppo di lavoro
Gruppo e Gruppo di lavoroGruppo e Gruppo di lavoro
Gruppo e Gruppo di lavoro
 
Il significato del fumo nelle relazioni interpersonali
Il significato del fumo nelle relazioni interpersonaliIl significato del fumo nelle relazioni interpersonali
Il significato del fumo nelle relazioni interpersonali
 
Osservazione e teoria psicoanalitica
Osservazione e teoria psicoanaliticaOsservazione e teoria psicoanalitica
Osservazione e teoria psicoanalitica
 
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflitti
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflittiIl Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflitti
Il Rapporto con l'utenza: la gestione della comunicazione e dei conflitti
 
Mappe Mentali e mappe Concettuali
Mappe Mentali e mappe ConcettualiMappe Mentali e mappe Concettuali
Mappe Mentali e mappe Concettuali
 
La Dipendenza Negata
La Dipendenza NegataLa Dipendenza Negata
La Dipendenza Negata
 
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.
La Comunicazione: base e strumento della relazione medico-paziente.
 
Programmare la Qualità Educativa
Programmare la Qualità EducativaProgrammare la Qualità Educativa
Programmare la Qualità Educativa
 
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonale
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonaleTecniche per la gestione della comunicazione interpersonale
Tecniche per la gestione della comunicazione interpersonale
 
Creatività e Programmazione
Creatività e ProgrammazioneCreatività e Programmazione
Creatività e Programmazione
 
Alleanza terapeutica
Alleanza terapeuticaAlleanza terapeutica
Alleanza terapeutica
 
Introduzione alle Psicoterapie Brevi
Introduzione alle Psicoterapie BreviIntroduzione alle Psicoterapie Brevi
Introduzione alle Psicoterapie Brevi
 

Migliorare le relazioni educative con empatia e autostima

  • 1. FIADEL Corso di Aggiornamento per insegnanti della edizioni anicia Scuola dell’Infanzia MIGLIORARE LE RELAZIONI EDUCATIVE CON L’EMPATIA E L’AUTOSTIMA A cura di Marco Raffaelli 1 Sperlonga Maggio 2010
  • 2. Chi lavora nelle relazioni educative e d’aiuto deve possedere una buona competenza emotiva, deve cioè essere in grado di riconoscere le proprie ed altrui emozioni. “…rendersi conto che chi ha cura di te non sa vedere la tua realtà, che non sa capire quello che senti, e che sta andando avanti semplicemente di testa sua è il più terrificante dei sentimenti. Dal libro “L’io diviso” di Laing. 2
  • 3. L’EMPATIA NELLE RELAZIONI L’empatia è intuizione del mondo interiore è capacità di leggere fra le righe, di captare le spie emozionali, di comprendere i sentimenti, di cogliere anche i segnali non verbali indicatori di uno stato d’animo, espressi con il tono di voce, i gesti, l'espressione del volto, e di intuire quale valore rivesta un evento per l’altro, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione di significato e di giudizio 3
  • 4. L’EMPATIA NELLE RELAZIONI L'empatia è l'abilità che consente alle persone di entrare in sintonia con i propri e gli altrui stati d'animo. Tale abilità si basa sull'autoconsapevolezza: quanto più si è aperti verso le proprie emozioni, tanto più abili si è nel leggere i sentimenti altrui. La capacità empatica consente di capire come si sente un'altra persona ed entra in gioco in moltissime situazioni, da quelle tipiche della vita professionale a quelle della vita privata. Il contrario dell’empatia è l'alessitimia: l'incapacità o l'impossibilità di percepire le proprie e le altrui emozioni. 4
  • 5. L’EMPATIA NELLE RELAZIONI L'EMPATIA è il modo attraverso cui si rimanda all'altro il suo diritto ad esistere e ad essere con tutto quello che l'altro è. Il sentirsi riconosciuto ed in diritto di essere, abbassa naturalmente le difese, perché fa sentire di essere capiti, accettati, per questo l’empatia è tale se è priva di giudizio e libera da pregiudizi e preconcetti, anche di tipo culturale e/o scientifico 5
  • 6. COME SI SVILUPPA L’EMPATIA E' possibile rintracciare il germe dell'empatia sin dalla prima infanzia. Si è visto che dal giorno stesso della nascita i neonati sono turbati dal pianto di un altro bambino e addirittura i bambini intorno all'anno d'età imitano la sofferenza altrui. 6
  • 7. COME SI SVILUPPA L’EMPATIA Sembra che alla base dell'empatia ci siano i processi di sintonizzazione-desintonizzazione che caratterizzano le prime fasi del rapporto madre-figlio e che consentono al bambino di sentirsi compreso. La prolungata assenza di sintonia emozionale tra genitori e figli impone al bambino un costo enorme in termini emozionali . Quando un genitore non riesce a mostrare empatia con una particolare gamma di emozioni del bambino - gioia, pianto, bisogno di essere cullato - questi comincia ad evitare di esprimerle e forse anche di provarle. In questo modo presumibilmente, numerose emozioni cominciano ad essere cancellate dal repertorio delle relazioni intime soprattutto se, anche in seguito durante l'infanzia, questi sentimenti continuano ad essere copertamente o apertamente scoraggiati o non visti-riconosciuti. 7
  • 8. EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI La funzione empatica è ciò che ci consente di osservare la realtà psichica nostra e delle altre persone. Kohut: • Il bisogno di empatia perdura tutta la vita. E’ un bisogno fondamentale, un nutrimento psicologico, generato dalla paura di autoesclusione dal mondo • L’empatia è essenziale per mantenere la salute mentale e la presenza di fenomeni empatici tra madre e figlio è fondamentale per lo sviluppo di un attaccamento sicuro nella prima infanzia • L’ambiente empatico è condizione necessaria per conservare la coesione del sé e l’autostima (in ambito clinico è già di per sé un atto terapeutico, in quanto rafforzante la coesione del sé e l’autostima). 8
  • 9. EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI La competenza empatica non è un’operazione di tipo cognitivo e quindi non può essere acquisita mediante un apprendimento teorico ma attraverso l’esperienza formativa, professionale e di vita quotidiana. Karl Jaspers operò una distinzione tra comprensione razionale e comprensione empatica: essere empatici non è correlabile alle proprie capacità intellettuali o a titoli accademici. L’esperto dunque non è necessariamente una persona empatica. 9
  • 10. EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI Edith Stein: “ l’empatia è l’atto paradossale attraverso cui la realtà di un “altro”, di ciò che non siamo, non abbiamo ancora vissuto o che non vivremo mai, e che ci sposta altrove, nell’ignoto, diventa elemento dell’esperienza più intima cioè quella del sentire insieme che produce ampliamento ed espansione verso ciò che è oltre, imprevisto”. Edith Stein, filosofa, approfondisce la ricerca sull’empatia ponendosi in antitesi al dualismo cartesiano. La ricerca filosofica contribuì alla sua conversione dal credo ebraico al cattolicesimo fino alla scelta di entrare nell’ordine delle Carmelitane col nome di Teresa Benedetta della Croce, canonizzata nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II. La Stein per le sue origini ebraiche fu internata dai nazisti e morì ad Auschwitz 10
  • 11. EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI L’empatia non è un concetto per i soli addetti ai lavori, insegnanti, medici, filosofi o psicologi, ma riguarda l’umanità intera. Quel noi sociale di Edit Stein e quel nutrimento psicologico di Heinz Kohut senza i quali si va verso la distruttività e disumanizzazione. Empatia dunque come disposizione etica fondata su valori di rispetto e dignità personale, in uno spirito di ciò che Karl Jaspers chiamava corresponsabilità. 11
  • 12. EMPATIA E RELAZIONI SODDISFACENTI Secondo Goleman (1995) l'empatia e l'autocontrollo sono due competenze sociali che aiutano l'individuo a costruirsi una vita relazionale ricca ed emotivamente soddisfacente, la quale, è ormai noto, influenza positivamente anche il benessere psico-fisico della persona. 12
  • 13. L’EMPATIA IN UNA MAPPA DELLE RELAZIONI, DELLA CONSAPEVOLEZZA DI SE, DELLE EMOZIONI, DELL’AUTOSTIMA 13
  • 14. 14
  • 15. E’ un modello grafico di rappresentazione della consapevolezza di sé, riguardo le emozioni, i comportamenti e le relazioni. 15
  • 16. 16
  • 17. 17
  • 18. Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri. 18
  • 19. Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri. Q2 Q1 Q3 Q4 Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale 19 e incide sull’autostima .
  • 20. Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri. Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale e incide sull’autostima Q1 Q2 Q4 Q3 Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri. 20
  • 21. Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri. Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale e incide sull’autostima Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri. Q1 Q2 Q3 Q4 Q4 - L’ area IGNOTA contiene quegli aspetti totalmente sconosciuti, a noi stessi e agli altri perché è sepolta nel subconscio che si rivela solo in 21 particolari situazioni di stress emozionali.
  • 22. Q1 - L’ area PUBBLICA (talvolta chiamata anche ARENA) contiene i fatti e le emozioni che volutamente mostriamo, che mettiamo “in piazza” e di cui parliamo in modo disinvolto. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri. Q2 - L’ area NASCOSTA (o CIECA) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono ignote (gli adulti per i bambini). Si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni. In un clima di fiducia aiuta la crescita personale e incide sull’autostima Q3 - L’ area PRIVATA (o FACCIATA) contiene quegli aspetti che ben conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri. Q4 - L’ area IGNOTA contiene quegli aspetti totalmente sconosciuti, a noi stessi e agli altri perché è sepolta nel subconscio che si rivela solo in 22 particolari situazioni di stress emozionali.
  • 23. Le interazioni fra le quattro aree determinano i tipi di rapporti che si possono creare all’interno di un gruppo o di un team, di una coppia o anche i conflitti interiori: socializzazione aperta e quindi interscambio di informazioni, confidenze/sfoghi, empatia. Man mano che cresce l’affiatamento del team, della coppia o la self confidence (la fiducia in se stessi) si tenderà a spostare la maggior parte degli argomenti nell’area pubblica e la comunicazione interpersonale diverrà più fluida 23
  • 24. Se dovessimo farne una rappresentazione grafica avremmo una finestrona pubblica, e le altre a decrescere conseguentemente. 24
  • 25. 25
  • 26. 26
  • 27. 27
  • 28. 28
  • 29. 29
  • 30. 30
  • 31. 31
  • 32. 32
  • 33. CONCLUSIONE  La comunicazione empatica è alla base della scuola come comunità educante fatta da “soggetti in relazione”.  Il processo educativo è un processo empatico: è azione consapevole di sé fra soggetti intenzionalmente coinvolti in una relazione significativa.  La personalità si esprime nel rapporto tra sé e gli altri.  L’autostima è consapevolezza di se: delle proprie competenze educative espresse e inespresse, note a sé e/o agli altri.  Lo sviluppo e il consolidamento dell’autostima è frutto della comprensione empatica: accettazione, riconoscimento e rispetto dell’altro, bambino e/o adulto. 33
  • 34. edizioni anicia 34 Sperlonga Maggio 2010