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LUGLIO 2020
PERCEZIONI, COMPORTAMENTI, VALORI, SOCIETÀ
Ci troviamo ad affrontare una straordinaria incertezza. In questa ricerca
proviamo a tracciare un percorso ponendo le domande difficili che rilevano
una nuova realtà per le aziende, le loro narrazioni, i loro spazi di lavoro e il
modo in cui si incrociano con gli aspetti sociali. Prima di poter andare avanti,
dobbiamo capire cosa ci aspettiamo dalle istituzioni, da noi stessi, e come
questa crisi sta rimodellando le nostre percezioni, comportamenti, valori e
società.
- Natasha Kennedy
TRUE Global Intelligence
Global Managing Director
Non tutto ciò che viene
affrontato può essere
cambiato, ma nulla può
essere cambiato finché
non viene affrontato
- James Baldwin
In Italia, più che in altri mercati, c’è ottimismo e voglia di tornare a
consumare e vivere come nell’era pre-covid. Ci sono tuttavia fattori che
invitano i cittadini alla cautela come: la mancanza del vaccino, la difficoltà ad
accedere ai prestiti per le PMI e l’attesa per le prossime iniziative del Governo
che includono le trattative in corso su Recovery Fund e Mes. Questo porta il
64% degli intervistati a dichiarare una forte propensione al risparmio contro
il 42% di tre mesi fa. In questo contesto il Paese ha bisogno di buone notizie
collegate ai fattori sopra citati per poter colmare il gap tra propensione e
comportamenti d’acquisto e, nel frattempo, le misure di sicurezza sanitaria
assumono importanza primaria per alimentare fiducia.
- Massimo Moriconi
Omnicom PR Group Italia
Amministratore Delegato
GLI ITALIANI GUARDANO AL FUTURO CON PIÙ OTTIMISMO,
PREPARANDOSI ALLA “COMPLETA NORMALITÀ”
3
Totale Stati Uniti
Regno
Unito
Cina
Corea del
Sud
Italia Germania Canada
In media
(settimane)
29 29 34 13 32 28 33 35
Tra 5 mesi
e più di 1 anno
50% 48% 58% 18% 59% 49% 57% 61%
entro Natale
In Italia ci si aspetta di
tornare alla piena “normalità”
Q: QUANTO TEMPO, IN SETTIMANE, PASSERÀ PRIMA CHE LA VITA TORNI "NORMALE"?
Il dato del ritorno alla normalità è il più
positivo rispetto alle stime degli statunitensi
(29 settimane), dei tedeschi (33 settimane) e
dei britannici (34 settimane);
4
IL NUOVO OTTIMISMO DEGLI ITALIANI VA DI PARI PASSO
CON GRANDE ATTENZIONE ALLA SALUTE E ALLA
SICUREZZA
98%
degli italiani è disposto ad indossare
dispositivi di protezione
individuali come le mascherine
negli spazi pubblici per
salvaguardare la salute e la
sicurezza propria e degli altri
56%
dice che i dispenser di
mascherine e gel igienizzanti
gratuiti negli spazi pubblici
consentirebbero di salvaguardare
meglio la salute
41%
vede il proseguimento dello
smart working come una
soluzione per garantire la
salute e la sicurezza
5
In Italia, più che in altri mercati, c’è ottimismo e voglia di
tornare alla normalità fatta di convivialità domestica,
socialità diffusa e piacere del consumo fuori casa di cui si
è registrata la forte mancanza.
IN EVIDENZA UNA FORTE VOLONTÀ DI RIPRENDERE
APPIENO LA VITA SOCIALE, TORNARE A VIAGGIARE,
FARE GLI ACQUISTI NEI NEGOZI E NEI CENTRI
COMMERCIALI.
NEI PROSSIMI
MESI GLI
ITALIANI
CONFERMANO
LA VOGLIA DI
RITORNARE A
FARE SHOPPING,
FREQUENTARE I
RISTORANTI E
STARE INSIEME
AD AMICI E
PARENTI.
SI TORNA ANCHE
A VIAGGIARE.
Comportamenti previsti
nei prossimi 6
mesi
nei prossimi
12 mesi
Frequentare i grandi centri commerciali 62% 85%
Tornare regolarmente al ristorante 56% 80%
Frequentare i bar e i pub 61% 82%
Viaggiare all’interno del Paese 50% 78%
Viaggiare all’estero 18% 47%
Riprendere l’aereo per viaggiare 25% 55%
Soggiornare in hotel 36% 67%
L’intento di tornare nei centri commerciali nei prossimi 6 mesi è nettamente
superiore agli altri Paesi - 35% negli Stati Uniti, 38% in UK e 51% in Germania e che
interpreta il desiderio e la fiducia degli italiani di poter recuperare una normalità
quanto più possibile vicina allo stile di vita pre-Covid19.
7
NEI PRIMI 6 MESI PERÒ, CAUTELA PRIMA DI TUTTO
trascorrerà più tempo facendo
un’approfondita ricerca online
sui ristoranti e i negozi e i
relativi livelli di sicurezza,
prima di andarci (rispetto al
37% in Germania e al 44%
negli Stati Uniti).
56%
ALLO STESSO TEMPO, I CONSUMATORI ITALIANI
SI STANNO PREPARANDO PER UN IMPATTO
DURATURO DELLA PANDEMIA
Più risparmio, meno acquisti importanti e forte
cautela per un’eventuale “seconda ondata” o
eventuali altre crisi.
LE PRIORITÀ CAMBIANO MENTRE I CONSUMATORI SI ADATTANO ALLE
DIFFICOLTÀ NELLE GESTIONE DELLE PROPRIE FINANZE
I consumatori italiani stanno affrontando le sfide della pandemia cambiando le priorità per
concentrarsi su acquisti e azioni essenziali. La maggior parte degli intervistati è finanziariamente
insicura e molti prevedono una riduzione del proprio reddito.
IMPATTO SULLA GESTIONE
DELLE PROPRIE FINANZE
proseguirà a risparmiare,
limitando le spese, da oggi
fino alla prossima estate
64%
COMPORTAMENTI
D’ACQUISTO
dimostrerà più impegno
nella pianificazione
economica e nella
preparazione ad eventuali
crisi future
61%
esaminerà il comportamento di
un'azienda durante COVID-19
prima di acquistare i suoi
prodotti
60%
posticiperà gli acquisti
importanti (auto, case e
vacanze)
55%
dichiara di non riuscire ad
arrivare a fine mese
17%
56%
pensa di riuscire a
coprire le sole spese
mensili
si aspetta un
peggioramento della
qualità della vita
durante i prossimi 6
mesi
37%
si aspetta un calo del
proprio guadagno
30%
OGNUNO HA
SVOLTO IL
PROPRIO RUOLO,
MA CON
RISULTATI
ANCHE MOLTO
DIVERSI
Le istituzioni e le aziende
sotto osservazione:
ognuno sta rispondendo
alla pandemia, ma questo
non è di per sé sufficiente
per essere percepito come
un’organizzazione
impegnata nel fare «la
cosa giusta».
92%
ritiene importante che le aziende dimostrino di essere
impegnate a fare la cosa giusta
Aziende e istituzioni che si sono comportate meglio
durante la pandemia, in termini di responsabilità
sociale e commitment dimostrato, sono:
• ospedali e settore sanitario (per il 91%)
• retailers e GDO (per l’80%)
• settore agricolo (per il 78%)
In fondo alla classifica con una valutazione
negativa:
• banche/istituti finanziari (per il 47%)
• i media (per il 41%)
• il Governo (per il 38%)
PER QUANTO RIGUARDA LE AZIENDE
E, IN PARTICOLARE IL TOP
MANAGEMENT, GLI ITALIANI SI
ASPETTANO CHE SI ESPONGANO
PUBBLICAMENTE E IN TRASPARENZA
SULLE PROBLEMATICHE EMERSE A
SEGUITO DELLA PANDEMIA VERSO I
CONSUMATORI, I DIPENDENTI E LE
COMUNITÀ IN CUI OPERANO
53% 46%
chiede ai CEO di garantire che le
aziende abbiano le adeguate
misure di sicurezza non solo per i
propri dipendenti, ma anche per i
consumatori finali
pensa che la disoccupazione
rimanga una issue critica per cui
chiedono ai CEO di assumersi la
responsabilità dei licenziamenti e
dei tagli al personale
METODOLOGIA
TRUE Global Intelligence, il gruppo di ricerca interno a
FleishmanHillard (Omnicom PR Group), ha realizzato una
ricerca online nel periodo compreso tra l’8 giugno e il 19
giugno 2020 su un campione di 8.817 adulti, con un’età
minima di 18 anni, in 7 paesi (Italia, Germania, Stati Uniti,
Canada, Regno Unito, Cina e Sud Corea) .
Campione Margine di Errore
Italia n=1,275 ±3.0%
I dati sono stati ponderati per genere ed età in tutti i mercati
Omnicom PR Group Italia –
Sonia Silvani
sonia.silvani@omnicomprgroup.com
348 4848208

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  • 2. Ci troviamo ad affrontare una straordinaria incertezza. In questa ricerca proviamo a tracciare un percorso ponendo le domande difficili che rilevano una nuova realtà per le aziende, le loro narrazioni, i loro spazi di lavoro e il modo in cui si incrociano con gli aspetti sociali. Prima di poter andare avanti, dobbiamo capire cosa ci aspettiamo dalle istituzioni, da noi stessi, e come questa crisi sta rimodellando le nostre percezioni, comportamenti, valori e società. - Natasha Kennedy TRUE Global Intelligence Global Managing Director Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato, ma nulla può essere cambiato finché non viene affrontato - James Baldwin In Italia, più che in altri mercati, c’è ottimismo e voglia di tornare a consumare e vivere come nell’era pre-covid. Ci sono tuttavia fattori che invitano i cittadini alla cautela come: la mancanza del vaccino, la difficoltà ad accedere ai prestiti per le PMI e l’attesa per le prossime iniziative del Governo che includono le trattative in corso su Recovery Fund e Mes. Questo porta il 64% degli intervistati a dichiarare una forte propensione al risparmio contro il 42% di tre mesi fa. In questo contesto il Paese ha bisogno di buone notizie collegate ai fattori sopra citati per poter colmare il gap tra propensione e comportamenti d’acquisto e, nel frattempo, le misure di sicurezza sanitaria assumono importanza primaria per alimentare fiducia. - Massimo Moriconi Omnicom PR Group Italia Amministratore Delegato
  • 3. GLI ITALIANI GUARDANO AL FUTURO CON PIÙ OTTIMISMO, PREPARANDOSI ALLA “COMPLETA NORMALITÀ” 3 Totale Stati Uniti Regno Unito Cina Corea del Sud Italia Germania Canada In media (settimane) 29 29 34 13 32 28 33 35 Tra 5 mesi e più di 1 anno 50% 48% 58% 18% 59% 49% 57% 61% entro Natale In Italia ci si aspetta di tornare alla piena “normalità” Q: QUANTO TEMPO, IN SETTIMANE, PASSERÀ PRIMA CHE LA VITA TORNI "NORMALE"? Il dato del ritorno alla normalità è il più positivo rispetto alle stime degli statunitensi (29 settimane), dei tedeschi (33 settimane) e dei britannici (34 settimane);
  • 4. 4 IL NUOVO OTTIMISMO DEGLI ITALIANI VA DI PARI PASSO CON GRANDE ATTENZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA 98% degli italiani è disposto ad indossare dispositivi di protezione individuali come le mascherine negli spazi pubblici per salvaguardare la salute e la sicurezza propria e degli altri 56% dice che i dispenser di mascherine e gel igienizzanti gratuiti negli spazi pubblici consentirebbero di salvaguardare meglio la salute 41% vede il proseguimento dello smart working come una soluzione per garantire la salute e la sicurezza
  • 5. 5 In Italia, più che in altri mercati, c’è ottimismo e voglia di tornare alla normalità fatta di convivialità domestica, socialità diffusa e piacere del consumo fuori casa di cui si è registrata la forte mancanza. IN EVIDENZA UNA FORTE VOLONTÀ DI RIPRENDERE APPIENO LA VITA SOCIALE, TORNARE A VIAGGIARE, FARE GLI ACQUISTI NEI NEGOZI E NEI CENTRI COMMERCIALI.
  • 6. NEI PROSSIMI MESI GLI ITALIANI CONFERMANO LA VOGLIA DI RITORNARE A FARE SHOPPING, FREQUENTARE I RISTORANTI E STARE INSIEME AD AMICI E PARENTI. SI TORNA ANCHE A VIAGGIARE. Comportamenti previsti nei prossimi 6 mesi nei prossimi 12 mesi Frequentare i grandi centri commerciali 62% 85% Tornare regolarmente al ristorante 56% 80% Frequentare i bar e i pub 61% 82% Viaggiare all’interno del Paese 50% 78% Viaggiare all’estero 18% 47% Riprendere l’aereo per viaggiare 25% 55% Soggiornare in hotel 36% 67% L’intento di tornare nei centri commerciali nei prossimi 6 mesi è nettamente superiore agli altri Paesi - 35% negli Stati Uniti, 38% in UK e 51% in Germania e che interpreta il desiderio e la fiducia degli italiani di poter recuperare una normalità quanto più possibile vicina allo stile di vita pre-Covid19.
  • 7. 7 NEI PRIMI 6 MESI PERÒ, CAUTELA PRIMA DI TUTTO trascorrerà più tempo facendo un’approfondita ricerca online sui ristoranti e i negozi e i relativi livelli di sicurezza, prima di andarci (rispetto al 37% in Germania e al 44% negli Stati Uniti). 56%
  • 8. ALLO STESSO TEMPO, I CONSUMATORI ITALIANI SI STANNO PREPARANDO PER UN IMPATTO DURATURO DELLA PANDEMIA Più risparmio, meno acquisti importanti e forte cautela per un’eventuale “seconda ondata” o eventuali altre crisi.
  • 9. LE PRIORITÀ CAMBIANO MENTRE I CONSUMATORI SI ADATTANO ALLE DIFFICOLTÀ NELLE GESTIONE DELLE PROPRIE FINANZE I consumatori italiani stanno affrontando le sfide della pandemia cambiando le priorità per concentrarsi su acquisti e azioni essenziali. La maggior parte degli intervistati è finanziariamente insicura e molti prevedono una riduzione del proprio reddito. IMPATTO SULLA GESTIONE DELLE PROPRIE FINANZE proseguirà a risparmiare, limitando le spese, da oggi fino alla prossima estate 64% COMPORTAMENTI D’ACQUISTO dimostrerà più impegno nella pianificazione economica e nella preparazione ad eventuali crisi future 61% esaminerà il comportamento di un'azienda durante COVID-19 prima di acquistare i suoi prodotti 60% posticiperà gli acquisti importanti (auto, case e vacanze) 55% dichiara di non riuscire ad arrivare a fine mese 17% 56% pensa di riuscire a coprire le sole spese mensili si aspetta un peggioramento della qualità della vita durante i prossimi 6 mesi 37% si aspetta un calo del proprio guadagno 30%
  • 10. OGNUNO HA SVOLTO IL PROPRIO RUOLO, MA CON RISULTATI ANCHE MOLTO DIVERSI Le istituzioni e le aziende sotto osservazione: ognuno sta rispondendo alla pandemia, ma questo non è di per sé sufficiente per essere percepito come un’organizzazione impegnata nel fare «la cosa giusta». 92% ritiene importante che le aziende dimostrino di essere impegnate a fare la cosa giusta Aziende e istituzioni che si sono comportate meglio durante la pandemia, in termini di responsabilità sociale e commitment dimostrato, sono: • ospedali e settore sanitario (per il 91%) • retailers e GDO (per l’80%) • settore agricolo (per il 78%) In fondo alla classifica con una valutazione negativa: • banche/istituti finanziari (per il 47%) • i media (per il 41%) • il Governo (per il 38%)
  • 11. PER QUANTO RIGUARDA LE AZIENDE E, IN PARTICOLARE IL TOP MANAGEMENT, GLI ITALIANI SI ASPETTANO CHE SI ESPONGANO PUBBLICAMENTE E IN TRASPARENZA SULLE PROBLEMATICHE EMERSE A SEGUITO DELLA PANDEMIA VERSO I CONSUMATORI, I DIPENDENTI E LE COMUNITÀ IN CUI OPERANO 53% 46% chiede ai CEO di garantire che le aziende abbiano le adeguate misure di sicurezza non solo per i propri dipendenti, ma anche per i consumatori finali pensa che la disoccupazione rimanga una issue critica per cui chiedono ai CEO di assumersi la responsabilità dei licenziamenti e dei tagli al personale
  • 12. METODOLOGIA TRUE Global Intelligence, il gruppo di ricerca interno a FleishmanHillard (Omnicom PR Group), ha realizzato una ricerca online nel periodo compreso tra l’8 giugno e il 19 giugno 2020 su un campione di 8.817 adulti, con un’età minima di 18 anni, in 7 paesi (Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Cina e Sud Corea) . Campione Margine di Errore Italia n=1,275 ±3.0% I dati sono stati ponderati per genere ed età in tutti i mercati
  • 13. Omnicom PR Group Italia – Sonia Silvani sonia.silvani@omnicomprgroup.com 348 4848208