2. Goverance e Government -1-
La dizione “Internet Governance” non è
facilmente traducibile in italiano;
la traduzione in quot;governo della rete Internetquot; non
è appropriata perché potrebbe essere confusa ed
interpretata facilmente come una funzione
prerogativa dei governi e quindi associata ad una
gestione centrale, ad un processo dall’alto verso il
basso.
In italiano si preferisce parlare di “governance di
Internet”, sottolineando così sia i meccanismi di
(auto)regolamentazione, sia l’approccio aperto e
dal basso per addivenire a “regole” condivise.
2
3. Goverance e Government -2-
La “Governance” attiene ad un “governo” o gestione
tecnica attuata attraverso buone prassi;
“Goverment” indica, solitamente, un “governo” o
gestione amministrativa attraverso procedure prestabilite
da una struttura gerarchica sovraordinata.
In concreto, parlando di atti di “government” ci si
riferirà ad atti tipizzati, posti in essere dalle rispettive
autorità preposte nei vari stati. Quando parliamo di atti
di “governance”, invece, si fa riferimento a consuetudini
o pratiche di gestione, comportamentali o tecniche,
adottate spontaneamente e non per un obbligo
normativo.
Un esempio specifico che si può fare, quindi, è:
a) una legge dello stato italiano (atto di “government”);
b) la Netiquette (atto di “governance” o
autoregolamentazione).
3
4. Goverance e Government -3-
Come vedremo in seguito, la distinzione tra
“Governance” e “Government” non è meramente
formale o linguistica, ma è dovuta allo sforzo di
accordarsi a livello internazionale su come
regolamentare Internet senza che questo
comporti l’asservimento della Rete a questo o
quel governo.
Attualmente, infatti, Internet non appartiene ad
alcuno stato, sebbene sia nata e sia stata gestita
inizialmente grazie a finanziamenti del governo
degli Stati Uniti.
4
5. Un po’ di storia… -1-
ARPANET (Advanced Research Projects Agency Network), sviluppato
dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è stata la prima rete di
comunicazione al mondo basata sulla commutazione a pacchetti di
rete. Si tratta in pratica del sistema predecessore dell’attuale e
globale rete Internet.
ARPANET in origine collegava quattro università: University of
California Los Angeles, University of California Santa Barbara,
Stanford Research Institute e Università di Utah.
Dal 1973 al 1977, crescono esponenzialmente i collegamenti ed
ARPANET, ma permangono, specie fuori dagli USA, reti e sistemi di
comunicazione che usano altri sistemi. Nello stesso periodo, perciò,
l’ARPA finanzia lo sviluppo di un insieme di protocolli di
interconnessione fra reti diverse per mettere i diversi sistemi in grado
di comunicare tra loro (l’Internet Protocol Suite, i cui due protocolli
più noti sono il TCP -Transmission Control Protocol- e l'IP -Internet
Protocol-).
A creare i protocolli TCP/IP furono Robert Kahn e Vinton Cerf
5
6. Un po’ di storia… -2-
Nel 1983, viene creato il DNS (Domain Name System) ovvero un
sistema di identificazione dei computer non più basato sul semplice
indirizzo numerico di rete, ma su un nome, considerato in generale
più semplice da ricordare.
Sempre a partire dal 1983, l’Internet Protocol Suite, basato sul
protocollo TCP/IP, inizia a divenire uno standard per tutta l’industria
dei computer. La rete ARPANET, nel 1990, chiude ufficialmente, ormai
sostituita di fatto dalla rete Internet.
Nel 1991 Tim Berners-Lee, ricercatore del CERN di Ginevra, crea lo
standard www (world wide web) ovvero il sistema di collegamenti
ipertestuali che rende possibile gestire un proprio spazio elettronico e
digitale su Internet.
I nomi a dominio (ad es. .org, .it, etc.), il Web ed i browser sono la
parte più visibile e nota di Internet, ma la Rete si basa su numerosi
altri protocolli e relativi servizi (a partire dal summenzionato TCP/IP di
base, passando per il pop o l’imap della posta elettronica, sino
arrivare ai sistema di messaggistica istantanea e molto altro)
6
7. Un po’ di storia… -3-
A partire dagli anni '90 il mercato, da sempre
attento ai numeri, ritenne opportuno adottare e
promuovere i già diffusissimi protocolli di
comunicazione Internet a scapito del protocollo
OSI (Open System Interconnection) voluto nel
1979 dal più importante ente di standardizzazione
internazionale, l'ISO (International Organization
for Standardization), e definito quot;dall'altoquot; come
standard per le reti di telecomunicazioni mondiali,
ma poi abbandonato per ragioni pratiche.
Dietro lo sviluppo della Grande Rete, dunque, ci
sono ricercatori, enti, comunità, società private,
persone ed istituzioni che hanno contribuito e
contribuiscono in vario modo.
7
8. La situazione attuale
In realtà, la storia di Internet è costellata di tante date, eventi ed enti
creati appositamente e poi sostituiti. Quel poco che abbiamo detto in
precedenza, sono le nozioni fondamentali per capire la situazione
attuale.
A livello internazionale, infatti, si avverte ormai da qualche anno
l’esigenza di regolamentare in qualche modo la Rete che, nel
frattempo, è divenuta sempre più importante.
Le Nazioni Unite, infatti, hanno promosso un summit mondiale
unitamente agli organismi tecnici (quali l’ITU –International
Telecommunication Union- e l’IETF - Internet Engineering TaskForce-)
o “storici” (quali l’ISOC -Internet Society-) per discutere sulle
problematiche dell’attuale “società dell’informazione”.
Dal WSIS (World Summit on Information Society) del 2005 è emersa
la necessità di una regolamentazione condivisa, quindi di una
“governance” che dovrebbe emergere da un confronto fra tutti gli
“stakeholder”. Per facilitare detto confronto è stato istituito l’Internet
Governance Forum o IGF.
8
9. Stakeholder
Perché vengano adottate
spontaneamente, le regole devono essere
condivise.
Di qui l’importanza di coinvolgere nel
processo di definizione delle regole, e
quindi della governance di Internet, tutti
gli “stakeholder” (portatori di interessi).
La pervasività della Rete e la crescente
importanza che va assumendo fa sì che
siano “stakeholder” anche quanti ad oggi
non vi possono accedere.
9
10. Temi principali di discussione
ACCESS, DIVERSITY, OPENNESS, SECURITY ed
EMERGING ISSUES, INTERNET CRITICAL
RESOURCES.
ACCESS: problematiche legate alla connettività, al
digital divide, neutralità della Rete, etc.
DIVERSITY: problematiche relative ai contenuti, alle
differenze linguistiche e/o culturali, all’accessibilità da
parte dei diversamente abili, etc.
OPENNESS: problematiche relative alla libertà di
espressione, all’open source, etc.
SECURITY ed EMERGING ISUES: problematiche
afferenti la sicurezza della Rete, dei dati e della
privacy, all’autenticazione in Rete, etc.
INTERNET CRITICAL RESOURCE: problematiche
afferenti la gestione del DNS e degli indirizzi IP, il P2P,
gli standard tecnici, etc.
10