In questo caso clinico abbiamo voluto presentare il nostro metodo educazionale all'utilizzo della Ventilazione meccanica non invasiva con il supporto dell'ecografia del diaframma. Mediante la visualizzazione in "presa diretta" di ciò che accade durante la respirazione è più facile convincere il paziente a vincere le sue paure come la claustrofobia e ad iniziare ad utilizzare il presidio ventilatorio.
L'ecografia del diaframma come supporto educazionale nella niv
1. “ Il fisioterapista e l’ecografia del diaframma nel rinforzo
educazionale all’utilizzo della NIMV “
A. Longoni Respiratory Therapist */**, P. Pozzi MD **, A. Paddeu MD **
* S.R.R.F. - ** Cardio-Respiratory Rehabilitation Center “Paola Giancola Foundation”, S. Anthony Abate Hospital Cantù, ASST Lariana, Italy
angelo.longoni@asst-lariana.it
Case history
Conclusione
Alla dimissione il paziente era in grado di tenere
la maschera della NIMV per tutta la notte e per
diversi periodi del giorno. La CO2 era scesa a 47
mmHg. L’ecografia del diaframma può rappresentare,
per i terapisti respiratori, un utile metodo, veloce,
poco costoso, facile da apprendere al letto del paziente
per rinforzare un programma educazionale di utilizzo
della NIMV nei pazienti poco complianti.
L’ecografo utilizzato è
un Logic V5 della GE
con Sonda Convex di
1-5 MgHz. Lo studio
del diaframma viene
eseguito col paziente
supino.
La posizione della sonda è
sotto l’arcata costale destra
tra la linea medio clavicolare
e la ascellare anteriore.
Questo per sfruttare la
finestra acustica del
fegato più grande
rispetto a quella della milza. Al paziente viene prima
chiesto di respirare spontaneamente finchè gli atti
respiratori diventano regolari e sucessivamente viene
chiesto un respiro profondo.
Una volta fissata
l’immagine è possibile
misurare vari parametri
tra cui l’Escursione
Diaframmatica massima,
il Tempo Inspiratorio ed
Espiratorio.
Metodo di rinforzo
25 Gennaio 2020
B.C. è un paziente maschio di 71 anni. Ricoverato nel P.S. di un altro nosocomio per Insufficienza Respiratoria Acuta viene spostato
in rianimazione per aggravamento delle condizioni cliniche e intubato, ventilato e sucessivamente svezzato dalla ventilazione
meccanica non invasiva ( NIMV). Sucessivamente giunge nel reparto di Riabilitazione Cardio-Respiratoria del nostro ospedale per
un periodo di riabilitazione. Durante gli accertamenti iniziali, con diagnosi di ingresso di Insufficienza Respiratoria Cronica, viene
evidenziata una ipercapnia (pCO2: 59,2mmHg) per cui si decide di riprendere la ventilazione non invasiva. Il paziente, memore
della recente esperienza, non è del tutto convinto di utilizzare il ventilatore.
Escursione del diaframma
Abbiamo iniziato con
l’eco del diaframma
in respiro normale per far
vedere al paz. la scarsa
escursione del muscolo.
Si è iniziata la NIMV con la
maschera nasale per
vincere la sensazione di claustrofobia.
Abbiamo spiegato che la
maschera non era adatta
per le alte perdite presenti
dovute alla apertura della
bocca.
Il passaggio successivo è
stato l’uso della maschera
oronasale durante l’eco.
In modalita’ S/T con AVAPS
FR di 12 atti e I:E di 1,4s.
Con il monitor rivolto al
paz. abbiamo provato varie
pressioni di Ipap spiegando
cosa accadeva al suo
Diaframma durante la
ventilazione.
Più si aumentava la
Pressione di Supporto più il
muscolo veniva messo a
riposo. Questo significava
meno affaticamento per il Pz.,
più reclutamento alveolare e
maggior ossigenazione e diminuzione della CO2. Durante la
NIMV abbiamo notato anche un maggior numero di artefatti
orizzontali (linee A).