1. Lezione 5
(Cap. 4: pp. 127-157, Decastri, 2011)
Gruppi di lavoro
Comunicazione e conflitto
Università Trieste
Anno Accademico 2011/2012 1
2. Contenuti
1. Gruppi di lavoro
– Perché parlare di gruppi di lavoro
– Definizione e tipologie di gruppi di lavoro
– Dimensioni e fasi di sviluppo
– Ciclo di vita
– Condizioni di efficacia
2. Comunicazione
– Elementi della comunicazione
– La decodifica aberrante
– La comunicazione non verbale
3. Conflitto
– Un modello di diagnosi dei conflitti
– Il conflitto come processo
– La gestione del conflitto
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3. Contenuti 1° parte
1. Gruppi di lavoro
– Perché parlare di gruppi di lavoro
– Definizione e tipologie di gruppi di lavoro
– Dimensioni e fasi di sviluppo
– Ciclo di vita
– Condizioni di efficacia
2. Comunicazione
– Elementi della comunicazione
– La decodifica aberrante
– La comunicazione non verbale
3. Conflitto
– Un modello di diagnosi dei conflitti
– Il conflitto come processo
– La gestione del conflitto
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4. Perché parlare di gruppi di lavoro?
• crescita di ambienti caratterizzati da
un elevato grado di partecipazione
(strutture trasversali: comitati, gruppi
di progetto, task force)
• diffusione delle team based
organization,
• espansione dei team virtuali
• utilizzo dei gruppi come forme di
azione collettiva che partecipano
attivamente ai processi di decisione
pubblica
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5. Cosa è un gruppo?
Un gruppo di lavoro è “qualcosa di più, o per
meglio dire, qualcosa di diverso dalla
somma dei suoi membri […]; quel che ne
costituisce l’essenza non è la somiglianza o
la dissomiglianza riscontrabile tra i suoi
membri, bensì la loro
interdipendenza” (Lewin, 1972)
• bisogni individuali
• caratteristiche dell’obiettivo e la natura
Cosa ne stimola
dei compiti
la formazione?
• capacità di influenzare e esercitare
controllo sull’ambiente
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• prossimità fisica e l’interazione
6. Tipologia di gruppi
intensità della relazione:
gruppi primari e secondari
livello di formalizzazione:
gruppi formali e informali
durata: gruppi permanenti
o temporanei
dimensione: gruppi
piccoli e grandi
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7. Le dimensioni del gruppo di lavoro
NUMERO DI COMPONENTI DEL GRUPPO
13-16
Funzionamento del gruppo 4-7 membri 8-12 membri
membri
Da moderata
Pressione sulla leadership Bassa Moderata
ad elevata
Tolleranza della leadership Da bassa a
Moderata Elevata
da parte dei membri moderata
Opportunità di partecipare Elevata Moderata Bassa
Da moderato
Uso di regole e procedure Basso Moderato
ad elevato
Tempo necessario per
Basso Moderato Elevato
giungere a una decisione
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8. Le fasi di sviluppo di un gruppo
formazione conflitto strutturazione prestazione aggiornamento
- approvazione del - senso di appartenenza
territorio - coesione sugli obiettivi
- valutazione - spinta al
- definizione scopi/ azione comune - gradimento reciproco riconoscimento formale - soddisfazione per gli
obiettivi del gruppo obiettivi raggiunti
- tensioni e - fiducia
- definizione attività, ostilità - tolleranza e costruttività
- regole e norme
priorità e regole - sfida alla condivise - gestione dei conflitti - sensazione di vuoto
-incertezza / leadership
- cooperazione - raggiungimento degli
confusione obiettivi
forming storming norming performing adjourning
immaturo maturo
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(inefficiente, inefficace) (efficiente, efficace)
9. L’efficacia di un gruppo di lavoro (1)
CONTESTO
OBIETTIVI
Efficacia
Efficacia
di un
di un
gruppo
gruppo
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10. L’efficacia di un gruppo di lavoro (2)
CONTESTO: fuori dal diretto RUOLO: un modello di comportamento che
controllo del gruppo, ne soddisfa le esigenze e le aspettative del
influenza l’efficacia gruppo nei confronti dell’individuo.
• Supporta: il riconoscimento da parte
degli altri; l’ottimizzazione delle
differenze; la prevedibilità dell’agire
OBIETTIVO
• definito in termini di LEADERSHIP
risultato • ISTITUZIONALE: nominata dall’organizzazione
• costruito sui fatti o dai membri del gruppo e si differenzia
grazie a un’autorità legittima formale
• finalizzato in modo esplicito
• FUNZIONALE: in grado di adempiere a
• chiaro e articolato in compiti specifici compiti in base a capacità
• perseguibile professionali riconosciute o a specifiche
• valutabile richieste del gruppo
METODO DI LAVORO: «regole che
organizzano il lavoro del COESIONE: «l’intensità con cui i membri
gruppo, in vista di determinati di un team avvertono il desiderio di
obiettivi» (Bertoli 1995) rimanere insieme e di impegnarsi nei
confronti del gruppo» (Slocum,
Hellriegel 2010) 10
11. L’efficacia di un gruppo di lavoro:
ruoli (1)
Il chiarimento della differenziazione dei ruoli è una tappa essenziale
per la divisione del lavoro
PRESIDIO DELL’OBIETTIVO: necessario per
Area del Area del garantire il raggiungimento degli obiettivi
obiettivo compito Ruolo del conservatore: colui che costruisce la
memoria del gruppo, che cerca di evitare il ritorno al
punto di partenza evidenziando le difficoltà e le
CONSERVATORE METODOLOGO criticità dell’innovazione
Ruolo del realizzatore: orientato alla pragmaticità,
REALIZZATORE NEGOZIATORE
spinge verso la realizzazione tenendo sotto controllo i
tempi
COMUNICATORE INNOVATORE
PRESIDIO DELLE RELAZIONI: area molto critica
Ruolo del comunicatore: ascolta tutti gli interventi,
FACILITATORE CREATIVO li sintetizza e verifica la comprensione da parte di tutti
delle diverse argomentazioni
Ruolo del facilitatore delle relazioni: cerca di
Area delle Area della coinvolgere tutti nelle varie occasioni di confronto e si
relazioni qualità mobilita per attivare situazioni propositive e poco
del lavoro formali
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12. L’efficacia di un gruppo di lavoro:
ruoli (2)
PRESIDIO DEL COMPITO: fornisce la base
Area del Area del necessaria per l’assunzione delle responsabilità e
obiettivo compito l’accettazione del rischio
Ruolo del metodologo: logico e ordinato, attento
CONSERVATORE METODOLOGO alla definizione dei percorsi di lavoro
Ruolo del negoziatore: alla continua ricerca
REALIZZATORE NEGOZIATORE dell’integrazione tra i diversi punti di vista e soluzioni
applicabili al problema, favorisce la presa di decisioni
condivise.
COMUNICATORE INNOVATORE
PRESIDIO DELLA QUALITÀ: per raggiungere
risultati che rendano effettivamente conto di uno
FACILITATORE CREATIVO sforzo collettivo orientati al miglioramento
Ruolo dell’innovatore: colui che spinge a cambiare
Area della modo di lavorare, per rinnovare gli strumenti e le
Area delle metodologie di analisi, per trovare nuove soluzioni ai
relazioni qualità
del lavoro vecchi problemi
Ruolo del creativo: colui che ribalta degli schemi di
ragionamento del gruppo e propone idee e progetti 12
nuovi.
13. L’efficacia di un gruppo di lavoro:
la leadership di servizio
Il dover esser della leadership nei gruppi di lavoro è un leader
esperto di relazioni in grado di ottimizzare le risorse disponibili e
«fluidificare il lavoro», definito leader di servizio.
ü situazionale: dipende dalla situazione
situazionale contingenze, dagli obiettivi, dalle caratteristiche
dei membri e dalle circostanze organizzative
trasparente ü trasparente: in grado di definire i ruoli già nella
fase di costituzione del gruppo
ü pragmatica: ancorata ai fatti
pragmatica
ü orientata al compito: indirizzata al presidio
dell’obiettivo e tendente alla sua definizione
orientata al compito implementazione
ü orientata alla relazioni: garantisce il
orientata alla relazioni riconoscimento delle capacità individuali per
guidare il gruppo verso una maggiore
integrazione 13
14. Contenuti 2° parte
1. Gruppi di lavoro
– Perché parlare di gruppi di lavoro
– Definizione e tipologie di gruppi di lavoro
– Dimensioni e fasi di sviluppo
– Ciclo di vita
– Condizioni di efficacia
2. Comunicazione
– Elementi della comunicazione
– La decodifica aberrante
– La comunicazione non verbale
3. Conflitto
– Un modello di diagnosi dei conflitti
– Il conflitto come processo
– La gestione del conflitto
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15. La comunicazione
l’intero comportamento in una situazione di
interazione ha valore di messaggio, vale a
dire è comunicazione e ne consegue che
comunque ci si sforzi non si può non
comunicare (Watzlawick et al. 1971).
DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE
Trasmissione Condivisione e
relazione sociale
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16. Gli elementi del processo di
comunicazione
…
emittente e destinatario
messaggio
canali
significato e processi di
codifica e decodifica
contesto
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17. Gli elementi del processo di
comunicazione: un focus
messaggio à significato à codice
alfabeto
di simboli
Codice = Sistema convenzionale e culturale
insieme
di regole
Codice Codice
Fonte Messaggio Messaggio Ricevente
Emittente emesso Canale ricevuto Destinatario
Processo di codifica Processo di decodifica
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18. Fallimento della comunicazione?
L’identificazione del messaggio emanato dall’emittente non
comprende automaticamente la corretta interpretazione
da parte del ricevente
Decodifica aberrante:
• carenza di codice
• disparità di codice
• interferenze circostanziali
• delegittimazione dell’emittente
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19. Le comunicazione non verbale:
le componenti (1)
Sistema
paralinguistico:
suoni che emettiamo
a prescindere dalle
parole
Sistema cinesico:
movimenti degli occhi,
del volto e del corpo
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20. La comunicazione non verbale:
le componenti (2)
La prossemica: gestione della distanza fisica tra
zona intima gli individui con i relativi significati
(fino a 0,5 metri)
conversazioni rilassate
e informali (da 0,5 a 1 metro)
zona sociale (da 1 a 3 metri)
zona pubblica (oltre 4 metri)
L’aptica: le diverse forme di
contatto fisico
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22. Il conflitto
Il conflitto può essere descritto come «un processo nel
quale una parte (persona o gruppo) percepisce che i
propri interessi vengano contrastati o influenzati
negativamente da un’altra parte (persona o
gruppo)» (Slocum, Hellriegel 2010).
Fattori che generano conflitto
valori, atteggiamenti e convinzioni
Fattori
bisogni diversi
individuali
erronea percezione o da un giudizio sull’altro
elevato grado di interdipendenza
Fattori
grado di consenso elevato
situazionali
elevato grado di ambiguità
specializzazione orizzontale del lavoro
Fattori
influenza e autorità multipli
organizzativi 22
regole e procedure