IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Introduzione TIC
1. Formazione Tutor Percorso B Dott.ssa Caterina Policaro catepol @elearningtouch.it www.elearningtouch.it “ Tecnologie multimediali, comunicazione, CMC, FAD… i concetti fondamentali”
2. Tecnologie multimediali e modelli di rappresentazione dell’informazione in rete Tecnologie Multimediali
3. Tecnologie Didattiche e Multimediali Progetto e realizzazione di materiali didattici Criteri di selezione ed uso di mezzi e metodi Valutazione processi formativi Tecniche di strutturazione dei contenuti Task analysis Computer come agente didattico Stili di apprendimento Strategie di insegnamento individualizzato FAD Multi ed ipermedia Apprendimento collaborativo WWW Telematica
4. Evoluzione tecnologie didattiche computer tutor computer multimediale computer tool personale computer tool collaborativo Tools Tutee COOPERAZIONE ANNI ‘80 ANNI ‘90 2000.. WORD PROCESSOR (sw general purpose) IPERTESTO GROUPWARE
5. Anni 50…………80’…………’90…………..2000 Anni 50…………80’…………’90…………..2000……….. Mass media personal reti Istruzione progr. Prog. curricolare Ambienti di apprendimento Ipertesti multimedia Comunità di pratiche Modelli “classici” Nuovi paradigmi comportamentismo cognitivismo costruttivismo C.S.C.W Crisi modelli razionali-lineari
6. Modello di ambiente di apprendimento di taglio costruttivistico Facilitatore: Aiuta a: Definire obiettivi Mettere in sinergia risorse Allievi: Scaffolding di risorse esterne Attività collaborativa Zona di sviluppo prossimale
8. Comunicazione in presenza: caratteristiche Comunicazione orale Caratterizzata da una condivisione spazio temporale tra gli attori tutti gli interlocutori devono trovarsi in un determinato posto e in un determinato momento Si annulla nell’istante in cui si produce Uno a molti (lezione in aula) Uno a uno (dialogo) Ridondanze Effetto sui Presenti Codici Paralinguistici e Mimico gestuali
9. Comunicazione a distanza (modello classico) Comunicazione visiva Uno a uno Uno a molti (ampificato dalla tecnologia) Materiale Informativo ricevuto dal soggetto in diverse forme Indipendenza dal luogo e dal tempo di erogazione Sfrutta tutti i sistemi e codici tecnologici della comunicazione mediata dalla multimedialità Organizzazione razionale e progettazione preventiva, priva di ridondanza
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11. Differenze tra le tipologie della comunicazione Valutazione formativa, autovalutazione, importanza delle interazioni e del clima Valutazione formativa (con autocorrezione) Valutazione sommativa, colloquio prova scritta e) Valutazione Problem solving, apprendimento collaborativo, costruzione sociale della conoscenza Interazione uno-uno (tutoraggio) Lezione, lavoro in piccolo gruppo d) Strategie didattiche Personalizzazione Individualizzazione Scarsa attenzione c) Diversificazione dei percorsi Unità organizzabili in percorsi modularizzabili Unità didattica organizzabile in sequenza lineare con altre unità Unità discorsiva, lezione b) Contenuto Parzialmente strutturata. Rimangono spazi per ampliamenti e revisioni Minuziosa e completa Scarsa. La presentazione procede “a soggetto” Tipologia formativa a) Progettazione didattica Presenza in uno o più contesti di apprendimento Coinvolgimento nel percorso di autoapprenimento Presenza fisica ed emozionale nel contesto di apprendimento Tipologia fenomenologica Orientata a sollecitare l’espansione e l’arricchimento del clima sociale Orientata all’introflessione Orientata al mantenimento del clima sociale Tipologia pragmatica Contrazione delgi indici simbolici paralinguistici ed extralinguistici. Comunicazione prevalentemente testuale e ipertestuale/ipermediale Comunicazione testuale e multimediale Comunicazione orale, paralinguistica ed extralinguistica Tipologia semiologica Uno-uno e uno-molti, ma nache molti-molti Uno-uno e uno-molti Uno-uno e uno-molti Tipologia comunicativa Dipendente dall’alfabetizzazione informatica Incorporato nel processo di alfabetizzazione Incorporato in acquisizioni culturali di base Accesso tecnico Indipendenza dall’hic et nunc Indipendenza dall’hic et nunc Dipendenza dall’hic et nunc Contesto Comunicazione mediata da computer Comunicazione a distanza Comunicazione in presenza
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14. La formazione a distanza FAD Separazione spazio-temporale degli atti di insegnamento e di apprendimento Organizzazione fortemente strutturata dei processi Collegare il materiale da apprendere alle modalità dell’apprendimento (quantità, qualità, dignità) Attivare modalità di comunicazione interpersonale e verifica dei feedback Eventuali momenti di interazione “in presenza” Esplicitazione degli obiettivi, stile chiaro, anticipazione dei problemi, accurata strutturazione dei contenuti, domande di autodiagnosi
15. Tre generazioni di FAD FAD di 1 a generazione: corsi per corrispondenza Sviluppo della stampa e del trasporto ferroviario Interazione lenta, basata sullo scambio di elaborati e questionari FAD di 2 a generazione: corsi multimediali Invenzione di radio, TV, telefono, fax, registratori Uso integrato di materiale a stampa, trasmissioni radio – televisive, registrazioni sonore, assistenza telefonica, comunicazioni via fax e anche con il computer FAD di 3 a generazione: formazione in rete Sviluppo e diffusione delle tecnologie informatiche La maggior parte del processo formativo avviene in rete, mediante una comunicazione assidua con e tra i partecipanti
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17. Interazioni del discente in un sistema FAD di terza generazione (e-learning) Discente Siti web Scuola e altre ag. formative Docenti esperti E-mail, corsi Forum Biblioteche istituzioni culturali Database on line Internet www Comunità virtuali di apprendimento Forum Mailing-list, Chat Centri di formazione di aziende e compagnie Siti web, risorse Corsi
18. Dimensioni dell’apprendimento in rete Dimensione centrifuga Brainstorming in rete (anche solo a livello di web-forum) Costruzione di un knowledge di base, attraverso un archivio condiviso su cui tutti possono effettuare osservazioni e aggiunte (“learning in a knowledge-built community” – Scardamalia e Bereiter) Costruttivismo in rete (uso di strumenti comuni per elaborare modelli) Dimensione centripeta Struttura organizzativa: ambienti altamente formali con grande chiarezza di obiettivi, procedure, contenitori e modalità di gestione delle interazioni Condivisione di idee e di intenti: un complesso di scelte compiute a monte dell’attività interattiva stessa, condivisione della cornice, dei ruoli, delle fasi Presenza di un “decisore” e/o di sistemi espliciti e condivisi di risoluzione degli eventuali conflitti decisionali Produzione aperta, esplorativa, accrescitiva Produzione specifica, esaustiva, coerente, strutturata (es. un progetto) Soggetti sostanzialmente adulti, altamente motivati e orientati verso un fine condiviso