2. PERCHE’ IL C.L.
• Classi eterogenee
• Gestione difficile della classe
• Inadeguata figura tradizionale del
docente
• Richiesta di nuove proposte
didattico/educative
4. COSA E’ IL C.L.
• Metodo educativo/didattico basato sul
lavoro di gruppo
• Centralità dell’interazione studentistudenti
• Struttura a contesto fortemente
collaborativo
• Metodo a mediazione sociale:
peer tutoring
peer collaboration
cooperative learning
5. Peer Tutoring (insegnamento tra pari)
l’alunno tutor segue,aiuta, incoraggia il compagno
all’apprendimento
Peer Collaboration (collaborazione tra pari) Gli
studenti sono pari di fronte al compito e devono
collaborare
Cooperative Learning ( apprendimento
cooperativo)Il gruppo è composto da più
persone impegnate su un compito che realizza
un’interdipendenza positiva tra i membri
7. Apprendimento Cooperativo:
definizione
È definito come un metodo didattico che utilizza piccoli
gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare
reciprocamente il loro apprendimento
Nasce dalla didattica metacognitiva e si fonda sul principio
della cooperazione
Si tratta di una metodologia piuttosto nuova e ancora poco
diffusa in Italia (nel mondo anglosassone già fiorente da anni)
Può essere applicata ad ogni compito, ad ogni materia e ad
ogni curricolo
Non si può parlare di Apprendimento Cooperativo ogni qual
volta in classe si formano dei gruppi per discutere un tema o
studiare una lezione, o svolgere un esercizio.
8. APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (1)
Perché si abbia un gruppo di Apprendimento Cooperativo devono essere
presenti alcune caratteristiche fondamentali:
1) INTERDIPENDENZA POSITIVA: i membri del gruppo lavorano su
obiettivi tali per cui nessuno può arrivare individualmente al
successo se non attraverso il successo dell’intero gruppo
2) RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE: tutti gli studenti in un gruppo
devono rendere conto per la propria parte di lavoro e di quanto hanno
appreso
3) INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: è necessario
che i componenti del gruppo lavorino in modo interattivo, verificandosi a
vicenda la catena del ragionamento, le difficoltà e fornendosi il feedback
9. APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (2)
4) INSEGNAMENTO DIRETTO DELLE ABILITA’ SOCIALI :
(comunicazione efficace, costruzione della fiducia reciproca,
leadership distribuita, abilità nella risoluzione dei conflitti): nei
gruppi di Apprendimento Cooperativo gli studenti devono
imparare sia i contenuti delle materie scolastiche sia le abilità
interpersonali e di piccolo gruppo necessarie per il buon
funzionamento del lavoro gruppale
5) REVISIONE E VALUTAZIONE AUTENTICA:
i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il
raggiungimento degli obiettivi e l’efficacia dei loro rapporti relazionali. Le
più recenti ricerche sulla valutazione affidano un ruolo sempre maggiore
alla auto-valutazione e alla relativa presa di coscienza dei propri percorsi
di apprendimento.
L’aspetto metacognitivo appare dunque di fondamentale importanza.
10. Gli esperti di CL distinguono tra cooperative learning
informale, esercizi brevi assegnati in classe a gruppi non
fissi di due o più studenti, e cooperative learning formale,
esercizi più lunghi e impegnativi assegnati a gruppi di
studenti che lavorano insieme per una parte significativa
del corso.
Nel CL informale, viene chiesto agli studenti di mettersi
insieme in gruppi di 2 - 4 persone. Si assegna il compito
di scrivere ad uno scelto a caso (gli studenti si contano,
1, 2, 3, ... e il docente assegna il compito: "il numero 2 di
ogni gruppo scriverà questo esercizio"). Il docente
propone poi una domanda o un problema, dando agli
studenti un tempo compreso tra i 30 secondi e i 5 minuti
per lavorare. Soltanto a quello scelto è permesso di
scrivere. Allo scadere del tempo l'insegnante chiede ad
ogni gruppo la risposta elaborata.
11. Una variante a questo metodo è la coppia che ragiona
insieme (think-pair-share).
Il docente prima chiede a ciascuno studente di formulare
singolarmente la risposta, poi di unirsi in coppie e
costruirne una sola, a partire dalle due risposte
individualmente già date. Infine il docente invita alcuni
studenti, appartenenti a coppie diverse, ad esporre la
risposta.
• La scelta di questi studenti non deve essere fatta né in
anticipo, né sulla base della volontarietà. Infatti se il
docente chiedesse di rispondere solo a dei volontari o ad
alunni preventivamente individuati, verrebbe meno l'
incentivo per la partecipazione attiva di tutti, che è invece
l'essenza di questo metodo . Se gli studenti sanno che
chiunque può essere chiamato, tutti, o quantomeno la
maggioranza, sono motivati a predisporre la miglior
risposta possibile.
12. • Nel CL formale, gli studenti lavorano in gruppi su problemi,
su progetti o su relazioni di laboratorio.
• Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in classe, o fuori
della classe.
• Una interdipendenza positiva si ottiene assegnando ruoli
differenti ai vari membri del gruppo, fornendo un training
specifico sui differenti aspetti del progetto ai diversi
membri del gruppo e assegnando a caso a ciascuno
studente una relazione su una parte del progetto.
• Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione, sia il
progetto complessivo del gruppo.
• L'impegno individuale viene assicurato esaminando ogni
studente su ogni aspetto del progetto elaborato dal
gruppo.
13. GRUPPI SPECIALIZZATI
Dividere la classe in 4/5 settori di lavoro
( obiettivo: far diventare specialisti )
COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO
Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si
dividono gli alunni in coppie per scambiarsi le
in formazioni (tempo 30/50 minuti)
GRUPPI DI SINTESI
I gruppi si formano in modo da evitare che ci
si trovi due volte con gli stessi compagni.
Si mettono a confronto i punti di vista , si
esaminano le informazioni e si elabora una
SINTESI CONDIVISA E COMPLETA
14. LA VALUTAZIONE
• Il docente deve valutare sia il lavoro
individuale che di gruppo
• Per valutare il singolo alunno esaminerà il
lavoro svolto nei Gruppi specializzati
• Per valutare il gruppo esaminerà i vari lavori
dei Gruppi di sintesi ( con assegnazione di
un voto globale )
• Gli alunni vengono lasciati liberi di scegliere
come presentare il proprio lavoro
15. Cosa può fare il conduttore
1
CHIARIRE L’OBIETTIVO DEL GRUPPO:
GRUPPO
avere chiaro qual è lo scopo del gruppo e
condividerlo con i partecipanti (fase contrattuale)
2
FAVORIRE LA COMUNICAZIONE TRA LE PERSONE,
PERSONE
attraverso domande specifiche (“cosa ne pensate di
quello che ha detto …? Qualcun’altro si ritrova in quello
che è stato detto da…?)
16. CONSEGNA
• Organizzare un Itinerario turistico a
Palermo e PROVINCIA, della durata di
4 Giorni
• utilizzando in modo integrato, le
conoscenze di Storia, Arte , Letteratura,
Lingua Straniera , Scienze, Matematica.
17. PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO
Regione Sicilia
PROVINCIA DI
PALERMO
STORIA
ATTIVITA’
PRODUTTIVE
MEZZI DI
COMUNICAZIONE
MONUMENTI E
MUSEI
Luoghi di
interesse
storico-nazionale
Strade
e Distanze
Bellezze naturali
e luoghi famosi
Luoghi di
interesse
storico-locale
Individuazione
Tipologie di Trasporti
shopping
EVENTI
Feste
Concerti e
Teatri
Eventi sportivi
18. Ogni gruppo specializzato sviluppa un piano
di azione
I membri di un ogni gruppo possono
scegliere di lavorare insieme o di
occuparsi ognuno di un settore
Il docente può fornire uno schema di lavoro
con specifiche aree di ricerca per aiutare
19. PER LE FONTI :
Utilizzo di materiali bibliografici e audiovisivi
in possesso della scuola o degli alunni
Uso di Internet anche per raccogliere ed
esporre i dati
Fruizione di fonti di informazione locale
20. 1° FASE : Ogni gruppo specializzato
sviluppa un piano di azione
I membri di un ogni gruppo possono
scegliere di lavorare insieme o di
occuparsi ognuno di un settore
Il docente può fornire uno schema di lavoro
con specifiche aree di ricerca per aiutare
21. 2° FASE : COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO
Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si dividono
gli alunni in coppie per scambiarsi le informazioni
(tempo 30/50 minuti)
COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO
Gli alunni si scambiano informazioni sulle zone da loro studiate
Attraverso un metodo scelto da loro
22. 3° FASE :GRUPPO DI SINTESI
• I gruppi si formano in modo da evitare che ci
si trovi due volte con gli stessi compagni.
• Si mettono a confronto i punti di vista , si
esaminano le informazioni e si elabora una
SINTESI CONDIVISA E COMPLETA
• Ogni gruppo deve preparare un lavoro unico
e illustrare il percorso ed i motivi per cui il
gruppo ha operato quelle scelte.
Il tempo per la presentazione degli ITINERARI deve
essere ampio per consentire a tutti l’intervento.
Al termine il gruppo riceverà la Valutazione
23. RISULTATI DELL’ESPERIENZA
• VERIFICA APPRENDIMENTO :
Ogni studente dimostra di possedere
--una conoscenza approfondita di una zona
della provincia ( gruppo specializzato)
--molte informazioni anche su una seconda
area ( coppie di apprendimento)
--conoscenza delle altre aree ( gruppo di
sintesi)
24. RISULTATI DELL’ESPERIENZA
• ABILITA’ COOPERATIVE
--Nei gruppi specializzati vengono richieste abilità di
reperimento informazioni e gli alunni collaborano
aiutandosi a vicenda
--Nelle Coppie di apprendimento reciproco gli studenti
perfezionano le abilità di ascolto e comprensione , in
un contesto favorevole alla crescita dell’autostima
--Nei Gruppi di Sintesi si sviluppano abilità di
cooperazione e negoziazione e imparano a scendere
a compromessi per raggiungere un accordo finale
25. R. Dreikurs
“Gli studenti desiderano più di qualsiasi
cosa , sentire di avere valore, di far parte
della propria classe, di poter dare un
contributo”.
Bisogno di appartenenza è
obiettivo naturale del comportamento umano
BASATO SU
uguaglianza, collaborazione
e interesse per il benessere del gruppo
26. LA FORMAZIONE DELLE ABILITA’
SOCIALI DI COOPERAZIONE
L’apprendimento cooperativo richiede
sia lavoro di studio che di squadra.
La capacità di interagire non è innata,
si apprende con l’esperienza, occorre
perciò insegnare le abilità necessarie
al lavoro cooperativo e motivare ad
utilizzarle.
27. FORMARE II GRUPPI
FORMARE GRUPPI
• DIMENSIONI
-i componenti del gruppo portano diversità
-numerosità/abilità interpersonali
-tempo/numerosità
-gruppi piccoli rendono tutti protagonisti e facilitano
l’individuazione dei problemi
-dimensioni/compito o materiale
• TIPOLOGIA: omogenei/eterogenei
• FORMAZIONE: casuale, casuale per livelli,
creare gruppi di sostegno per studenti isolati
28. ORGANIZZARE L’AULA
ORGANIZZARE L’AULA
lo spazio ha una valenza relazionale
lo spazio ha una valenza relazionale
•• L’organizzazione dell’aula è un
L’organizzazione dell’aula è un
messaggio agli studenti
messaggio agli studenti
•• L’organizzazione dello spazio deve
L’organizzazione dello spazio deve
aiutare a focalizzare l’attenzione
aiutare a focalizzare l’attenzione
•• Lo spazio influisce sulle sensazioni
Lo spazio influisce sulle sensazioni
•• L’organizzazione può facilitare o
L’organizzazione può facilitare o
ostacolare: la gestione della classe, dei
ostacolare: la gestione della classe, dei
gruppi di apprendimento, le relazioni tra
gruppi di apprendimento, le relazioni tra
studenti
studenti
29. La questione posta dal docente può riguardare :
spiegazioni precedenti,
l'impostazione della soluzione di un problema,
la formulazione di una spiegazione su una
osservazione sperimentale,
l' ipotesi di una serie di cause,
il riassunto di una lezione
un progetto
30. Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in
classe, o fuori della classe.
Una interdipendenza positiva si ottiene
assegnando ruoli differenti ai vari membri del
gruppo e assegnando a caso a ciascuno studente
una relazione su una parte del progetto.
Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione,
sia il progetto complessivo del gruppo.
I GRUPPI devono avere livelli misti di abilità e
bisogna evitare che le minoranze siano minoranza
nei gruppi.
E’ l'insegnante che deve formare i gruppi
31. Assegnazione e spiegazione dei ruoli: i ruoli assunti dagli
alunni non faranno parte del compito descritto nella scheda di
lavoro perché si riferiscono al modo di lavorare del processo
di cooperazione. Ogni alunno oltre a svolgere un ruolo dovrà
contribuire alla discussione del compito e alla creazione del
prodotto finale del gruppo. I ruoli saranno assegnati in modo
da dare, anche ad alunni meno partecipativi, l’opportunità di
inserirli nel gruppo e di renderli consapevoli delle loro
capacità.
• Facilitatore
• Controllore/ responsabile
• Addetto ai materiali e al riordino /trovarobe
• Relatore/ narratore
• Armonizzatore
•cronometrista /clessidra
32. Alcune competenze da esercitare e valutare
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Dare il turno di parola
Condividere i materiali
Chiedere aiuto
Chiedere chiarificazioni
Lodare
Parlare sottovoce
Partecipare tutti
Muoversi senza fare
rumore verso i gruppi
Esprimere sostegno/non
disprezzare
Incoraggiare
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Criticare le idee non le
persone
Dimostrare disaccordo in
modo non urtante
Chiedere giustificazioni
Ascoltare
Riconoscere il valore degli
altri
Esprimere incoraggiamento
in modo non verbale
Stare con il gruppo
Celebrare il successo
Comunicare i sentimenti
quando è appropriato farlo
Stimolare il gruppo
33. Per preparare i gruppi alla cooperazione:
l’insegnamento delle regole avverrà facendo
sperimentare agli alunni alcune situazioni che
richiedono l’interdipendenza positiva e la
responsabilità personale e di gruppo.
Ad esempio si può scegliere una situazione di
gioco : il
“naufragio” (problema di
sopravvivenza) di Jay Hall:
immaginate di essere i passeggeri di una nave
che sta per affondare vicino a un isola
tropicale. Portate via dalla nave solo otto
oggetti e metteteli in ordine d’importanza.
Attenzione! Ogni singolo membro del gruppo
deve portare con se un oggetto.
36. ESEMPI DI ATTIVITA’ COOPERATIVE
• PRENDERE APPUNTI IN COPPIE
• RICAPITOLARE E RISPONDERE A DOMANDE CON IL
COMPAGNO DI BANCO
• ANALIZZARE UN TESTO IN COPPIE
• SCRIVERE E CORREGGERE UN TESTO IN COPPIE
• FARE ESERCIZI E RIPASSARE IN COPPIE
• PROGETTI DI GRUPPO
37. Un’altra idea di esercitazione è espressa dalla
domanda “Perché non la pensiamo tutti allo stesso
modo?”
E porsi come finalità e obiettivi dell’unità didattica:
1. Scoprire che lo stesso segno può essere
percepito e interpretato in modo diverso;
2. Cogliere il valore soggettivo delle opinioni (ossia
ogni opinione ha una sua dignità e valore);
3. Imparare a confrontarsi e cogliere
l’arricchimento che viene dallo scambio di opinioni;
4. Imparare a mettersi d’accordo;
5. Acquisire ad un primo livello il concetto di
“punto di vista” in riferimento a diverse aree
disciplinari.