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L’Egitto si trova nell’Africa settentrionale. Circa
il 90% del territorio egiziano è occupato dal
deserto o “terra rossa”. Gli Egizi vivevano sulle
sponde del fiume Nilo o presso i canali che si
diramavano dal fiume stesso. Questa zona,
detta terra nera, era resa fertile dalla presenza
del limo.
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Il Nilo scorre in una valle circondata da grandi deserti.
Sfocia nel Mar Mediterraneo con foce a delta.
Nell’antichità, con le sue piene annuali, portava a valle
acqua e fango fertilizzante, il limo. Le sue inondazioni
rendevano fertili i territori lungo le rive. Il Nilo
costituiva anche un’importante via di comunicazione.
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Nell'antico Egitto si coltivava una gran varietà di
legumi: lenticchie, fave, piselli e ceci. Gran diffusione
ebbe la coltivazione di cetrioli, lattuga e coriandolo;
così come quella del sedano e della verza. Il farro e
l'orzo venivano usati per la produzione del pane e
della birra. Il cotone fu introdotto in Egitto durante il
Periodo Tolemaico. La pianta più antica d'Egitto era la
palma da datteri. I datteri venivano mangiati crudi o
usati come dolcificante al posto del costoso miele.
Inoltre, essi venivano impiegati nella preparazione di
bevande.
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I primi abitanti dell’Egitto vivevano dei frutti della
caccia e della pesca nelle acque del Nilo. I bovini, i
suini e gli ovini erano i mammiferi domestici più
diffusi. Raggruppati in mandrie costituivano una
ricchezza per i villaggi dei contadini. Dai bovini gli
antichi Egizi ricavavano latte, che era consumato
regolarmente su tutte le tavole. La carne era
consumata ovunque; era mangiata arrosto o allo
spiedo o lessata. Era diffusa la consuetudine di
allevare volatili: anatre, oche, piccioni e quaglie.
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In occasione di solenni celebrazioni ufficiali, il re e la
corte si riunivano accompagnati dagli alti funzionari,
dai diplomatici e dai grandi sacerdoti. Alcuni di questi
cortigiani erano parenti del sovrano, altri avevano
ottenuto importanti incarichi grazie alla loro abilità
come scribi. Quando qualcuno si avvicinava al re,
baciava spesso il suolo vicino ai suoi piedi.
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Gli scribi occupavano una posizione di rilievo nella
società egizia. Uno scriba particolarmente abile aveva
davanti a sé brillanti prospettive: uno di loro,
Horemheb, divenne perfino re. La formazione degli
scribi era rigorosa: era loro imposta una disciplina
severa a partire dall’età di nove anni. Sono stati
scoperti dei papiri che contengono rimproveri di scribi
più anziani a colleghi più giovani che non si recavano
alle lezioni. In alcuni casi si ricorreva perfino alle
punizioni corporali.
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In teoria il faraone avrebbe dovuto compiere i doveri di
alto sacerdote in ogni tempio dell’Egitto, ma queste
funzioni erano svolte di solito dal corpo dei sacerdoti.
La carica di gran sacerdote poteva essere tramandata
per generazioni finché il faraone non spezzava il loro
dominio nominando qualcuno completamente
estraneo.
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ll metodo più complesso di mummificazione
consisteva nel praticare un’incisione addominale dalla
quale si estraevano gli intestini, lo stomaco, il fegato e
i polmoni. Le reni, considerate sede delle emozioni, e
il cuore venivano rimessi nel corpo svuotato.Anche il
cervello veniva tolto dal cranio. La fase finale del
processo di imbalsamazione consisteva nel mettere il
corpo nel suo sarcofago. Aquesto punto si era sicuri
che il corpo si sarebbe ben conservato e per l’eternità.
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All'interno della piramide veniva garantita la vita del
sovrano oltre la morte. L'edificio racchiudeva la
camera funeraria, dove veniva deposta la mummia del
faraone. L’ingresso veniva bloccato con enormi massi
di granito e l’intera superficie era coperta con lastre di
calcare.
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Gli Egizi possedevano notevoli conoscenze in campo
medico. Sono giunti fino a noi dei manuali medici
scritti su papiro, che indicano le cure di alcune
malattie e rivelano un’accurata conoscenza
dell’anatomia. Gli Egizi credevano che molte malattie
fossero provocate da creature simili a vermi che
infestavano il corpo. I medici e i maghi lavoravano
fianco a fianco, usando sia la medicina che i riti magici
per curare i morsi dei serpenti o le punture di insetti.
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Gli Egizi erano soliti consumare pasti frugali. Il pane
era alla base della loro alimentazione. I chicchi di
frumento prima degli Egizi non venivano macinati, ma
solo cosparsi sugli altri cibi, specie sulla carne, per
accrescerne il sapore. L’uso di macinare il grano per
ottenere farina con cui preparare delle schiacciate
nacque proprio in Egitto; anche l’impiego della pasta
fermentata per produrre un pane più soffice si deve
agli abili fornai egizi. La pasta del pane era la base
per la preparazione dei dolci; ad essa si
aggiungevano ingredienti dolcificati come miele e
datteri.
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A differenza di quanto accaduto per le tombe e i
tempi, delle case private degli antichi Egizi è
rimasto poco, a causa dei materiali deperibili
(legno e mattoni) con cui furono costruite. Le case
erano generalmente a pianta rettangolare e quasi
sempre a un solo piano, erano immerse in un
ampio parco delimitato da alte mura e dotate di
cortili interni da cui i locali prendevano aria e luce.
La parte anteriore comprendeva le stanze di
rappresentanza e quella posteriore era riservata
allo svolgimento dell’attività domestica.
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Il lino era l’unica pianta tessile conosciuta. Il più
pregiato era finissimo, quasi trasparente, e veniva
inamidato. I vestiti erano solitamente di colore bianco,
a volte pieghettati e arricchiti da ornamenti di perline
colorate. Gli uomini indossavano un corto gonnellino
drappeggiato intorno ai fianchi. Gli Egizi, sia uomini
che donne, portavano orecchini e braccialetti, da
infilare ai polsi, al braccio e alle caviglie, e amavano
molto cospargersi di oli e grassi profumati.