1. Costituzione - art. 32 La Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo, e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
2. LEGISLAZIONE SANITARIA Pre-1978 (Frazionamento dell’assistenza) 1. 833/1978 (Istituzione del S.S.N.) 2. 502/1992 e 517/1993 ( Adeguamento del S.S.N. alle moderne esigenze di controllo della spesa, management e qualità dell’assistenza ) 3. 229/1999 (Aggiornamento della 502 e 517)
3. 1978: RIFORMA SANITARIA (Legge 833) PRIMA DELLA RIFORMA: 1. L’ASSISTENZA SANITARIA ERA FRAMMENTATA IN UNA PLURALITA’ DI ENTI E PRESTAZIONI - AGLI INDIGENTI PROVVEDEVA LO STATO (CONDOTTA MEDICA) - AI LAVORATORI DIPENDENTI PROVVEDEVANO OBBLIGATORIAMENTE GLI ENTI MUTUALISTICI (INAM, ENPAS….) - ALTRE CATEGORIE (ES. PROFESSIONISTI) INTRATTENEVANO RAPPORTI DI TIPO PRIVATISTICO 2. LA SANITA’ SI ISPIRAVA AI PRINCIPI DELLA MEDICINA CURATIVA
4. I PRINCIPI INFORMATORI DELLA L. 833/78 1. UNICITA’ DEI SOGGETTI EROGANTI ALLA GESTIONE DELLA SALUTE SI PROVVEDE SU TUTTO IL TERR. NAZ. MEDIANTE UNA RETE COMPLETA DI U.S.L. 2. GLOBALITA’ DELLE PRESTAZIONI NON SOLO C’E’ UN UNICO SOGGETTO EROGANTE (USL) MA QUESTO E’ COMPETENTE AD EROGARE TUTTE LE PRESTAZIONI SANITARIE 3. UNIVERSALITA’ DEI DESTINATARI ASSISTENZA SANITARIA ESTESA A TUTTI I CITTADINI CHE RISIEDONO NELLO STATO ITALIANO 4. EGUAGLIANZA DEL TRATTAMENTO EGUAGLIANZA DEI CITTADINI NEI CONFRONTI DEL SERVIZIO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
5.
6.
7. Legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3 Modifica al titolo 5 della Costituzione ( composta da 11 articoli) Legislazione esclusiva della Stato es.: norme generali istruzione, immigrazione, difesa, moneta, leggi elettorali, giustizia, previdenza sociale ... Legislazione concorrente es.: istruzione, ricerca scientifica, tutela della salute, alimentazione, protezione civile … potestà legislativa esclusiva alle Regioni di natura residuale, per tutte le materie non rientranti tra quelle espressamente elencate nei due punti precedenti
8. LL. 502- 517/ 1993 e L. 229/1999 1. TUTELA DELLA SALUTE La tutela della salute come diritto dell’individuo ed interesse della collettività, nel rispetto della libertà della persona è garantita dal SSN 2. LIVELLI ESSENZIALI E UNIFORMI DI ASSISTENZA (L.E.A.) E PIANO SANITARIO NAZIONALE (P.S.N.) Il SSN assicura gratuitamente livelli essenziali e uniformi di assistenza definiti di volta in volta dal PSN con validità triennale. 3. LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (L.E.A.) Conferenza Stato - Regioni 22 Novembre 2001 Sono a carico del SSN le tipologie di assistenza, servizi e prestazioni che rispondono a criteri di efficacia, efficienza ed appropriatezza
9. EFFICACIA Capacità di una prestazione sanitaria di modificare favorevolmente la salute RCT METANALISI EBM Brevi cenni su efficacia, efficienza e appropriatezza
10.
11. EFFICIENZA (ECONOMICITA’) Rapporto prestazioni/risorse = OUTPUT/INPUT Es.: n. interventi chirurgici/risorse impiegate EFFICACIA Rapporto salute/prestazioni = OUTCOME/OUTPUT Es.: tassi di sopravvivenza/n. interventi chirurgici RENDIMENTO (EFFICIENZA) moltiplicando i due precedenti Rapporto salute/risorse = OUTCOME/INPUT Es.: tassi di sopravvivenza/risorse impiegate EFFICACIA ED EFFICIENZA nel linguaggio economico
12.
13. APPROPRIATEZZA E SISTEMI SANITARI PUBBLICO: Tendenza all’inappropriatezza per: Inefficienze del sistema. Es.: ricoveri impropri Eccesso di domanda per prestazioni gratuite (induzione dell’offerta). Es.: esami diagnostici PRIVATO: Tendenza all’inappropriatezza per: Utilizzazione impropria delle prestazioni più remunerative (induzione della domanda). Es.: angioplastiche ASSICURAZIONI PRIVATE: Sovrautilizzazione per classi agiate (eccesso di domanda per prestazioni gratuite). Sottoutilizzazione per classi meno agiate (assente o basso premio assicurativo)
14. "Non mi risulta che la devoluzione metta frontiere o dogane ai confini fra regione e regione. Stiamo parlando di assistenza e di organizzazione sanitaria, che e' una cosa diversa. La tutela dei Livelli essenziali di assistenza resta in capo allo Stato" Ministro della Salute, 18 Novembre 2005.
15. 4. TRE TIPOLOGIE ASSISTENZIALI: - ASS. SAN. COLLETTIVITA’ IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO - ASSISTENZA DISTRETTUALE - ASSISTENZA OSPEDALIERA 5. PIANO SANITARIO REGIONALE (P.S.R.) LE REGIONI SONO OBBLIGATE A PREDISPORRE IL P.S.R. 6. AZIENDA SANITARIA LOCALE (A.S.L.) LE USL (ISTITUITE CON LA 833/78) VENGONO RIDOTTE DI NUMERO (DI SOLITO COINCIDENDO CON LE PROVINCE) E DIVENTANO AZIENDE:
16.
17.
18.
19. Struttura e organizzazione : DIRETTORE GENERALE DIRETTORE DIRETTORE SANITARIO AMMINISTRATIVO COLLEGIO DI DIREZIONE (229) CONSIGLIO DEI SANITARI (517) COLLEGIO DEI REVISORI (517) COLLEGIO SINDACALE (229) sostituisce il collegio dei revisori
20. DIRETTORE GENERALE : TUTTI I POTERI DI GESTIONE E DI RAPPRESENTANZA IN PRIMO LUOGO: verifica la corretta ed economica gestione delle risorse nonché il buon andamento dell’amministrazione. DIRETTORE SANITARIO : dirige i servizi sanitari ai fini organizzativi e igienico-sanitari DIRETTORE AMMINISTRATIVO : dirige i servizi amministrativi Il rapporto di lavoro del D.G., D.S. e D.A. è a tempo pieno, regolato da contratto di diritto privato di durata quinquennale e rinnovabile.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27. MEDICO DI MEDICINA GENERALE (MMG) Trasforma la domanda in offerta: GATEKEEPER (PORTIERE) Quando decide il percorso è responsabile dell’ Appropriatezza dell’offerta PROFESSIONISTA: Quando interviene direttam. è responsabile dell’ efficacia dell’intervento ORDINATORE DI SPESA: Quando decide il percorso è responsabile anche dell’ efficienza dell’intervento
28. Ogni DISTRETTO è suddiviso in UNITA’ OPERATIVE in Campania: 1) U.O. PREVENZIONE COLLETTIVA 2) U.O. PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO 3) U.O. VETERINARIA 4) U.O. ASSISTENZA SANITARIA DI BASE E SPECIALISTICA 5) U.O. MEDICINA LEGALE ED INVALIDI CIVILI 6) U.O. MATERNO-INFANTILE 7) U.O. SALUTE MENTALE 8) U.O. SERVIZIO TOSSICODIPENZE (S.E.R.T.) 9) U.O. ASSISTENZA ANZIANI
29. 10) U.O. ASSISTENZA RIABILITATIVA 11) U.O. CONTROLLO INTERNO 12) U.O. RELAZIONE CON IL PUBBLICO E INTEGRAZIONE CON IL SOCIALE 13) U.O. AMMINISTRATIVA Le prime tre U.O. pur essendo dislocate presso il DISTRETTO, dipendono funzionalmente dal: DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
30.
31. IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE E’ ARTICOLATO IN 6 SERVIZI (IN CAMPANIA): 1) IGIENE E SANITA’ PUBBLICA 2) PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO 3) IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO 4) IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE 5) EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE 6) VETERINARIO (U.O. VETERINARIA)
32. In sintesi: DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE 6 SERVIZI STRUTTURALMENTE FUNZIONALMENTE 6 SERVIZI U.O. 1-3 U.O. 4-13 13 U.O. DISTRETTI
33. EVOLUZIONE DEGLI OSPEDALI 1° FASE (fino ai primi del 1900): funzione soprattutto caritatevole per poveri e indigenti 2° FASE (dai primi 1900 al 1968): progressiva espansione ed importanza ► CENTRALITA’ DELL’OSPEDALE 3° FASE (fino ai giorni nostri): ridimensionamento per costi eccessivi ed elevata inappropriatezza OSPEDALI
34.
35.
36. In sede di piano regionale potranno essere trasformati in Aziende quei Presidi Ospedalieri che si doteranno delle caratteristiche richieste All’inverso, la perdita delle caratteristiche strutturali e funzionali può comportare la revoca dell’autonomia e il confluire dell’Ospedale nella ASL come Presidio
37. AZIENDE OSPEDALIERE DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE IN CAMPANIA CARDARELLI (NAPOLI) SANTOBONO (NAPOLI) MONALDI (NAPOLI) COTUGNO (NAPOLI) SAN GIOVANNI DI DIO (SALERNO) SAN GIUSEPPE MOSCATI (AVELLINO) G. RUMMO (BENEVENTO) SAN SEBASTIANO (CASERTA )
41. FORMAZIONE CONTINUA COMPRENDE: I. AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Attività successiva a diplomi, lauree, specializzazione etc…. E’ diretta ad adeguare per la restante vita professionale le conoscenze professionali II. FORMAZIONE PERMANENTE Attività finalizzata a migliorare le competenze e le abilità ….. Con l’obiettivo di garantire efficacia, efficienza, appropriatezza, sicurezza all’assistenza prestata dal S.S.N. CREDITI FORMATIVI: Attività formative che devono essere maturate dagli operatori in un certo intervallo di tempo.
42. FORMAZIONE MANAGERIALE Obbligatoria per lo svolgimento di incarichi di direzione sanitaria aziendale e per l’esercizio di funzioni dirigenziali di II livello