La sfera pubblica è sempre più scossa
dall’emotional sharing, la condivisione emotiva
della conoscenza e dell’opinione.
Nuovi paradigmi dell’influenza sociale si
impongono nella società delle reti dove gli
Influencer sostituiscono gli Opinion Leader.
1. OPINIONI 2.0
La sfera pubblica è sempre più scossa
dall’emotional sharing, la condivisione emotiva
della conoscenza e dell’opinione.
Nuovi paradigmi dell’influenza sociale si
impongono nella società delle reti dove gli
Influencer sostituiscono gli Opinion Leader.
2. Il concetto di sfera pubblica borghese
ha sempre sottointeso una certa
omogeneità del pubblico borghese, è
tuttavia un errore parlare di pubblico
al singolare.
Le sfere pubbliche in concorrenza formano contemporaneamente più arene,
dove accanto alla sfera pubblica borghese egemonica emergono altre sfere
pubbliche sub culturali o specifiche di una classe in base a premesse proprie,
non automaticamente capaci di compromesso.
L’esclusione degli strati inferiori mobilitati culturalmente e politicamente
produce già una pluralizzazione della sfera pubblica nascente.
Accanto a quella egemonica, e compenetrata con essa, si forma una sfera
pubblica plebea.
JÜRGEN HABERMAS
3. Lo scontro tra sfere è scontro tra
grammatiche culturali. La concezione
binaria della società, come mondo
della vita e come sistema, basa sulla
forza produttiva “comunicazione”
l’evoluzione della sfera pubblica.
La parola acquista un senso diverso quando nelle stesse strutture di
comunicazione si formano contemporaneamente più arene.
Con l'espressione "grammatica culturale” indichiamo il sistema di regole
che struttura i rapporti e le interazioni sociali. Le regole di formazione di
un discorso di dominio come meccanismi di esclusione che costituiscono di
volta in volta il loro “altro”. Non esiste linguaggio comune ai partecipanti al
discorso e agli altri che protestano.
JÜRGEN HABERMAS MICHEL FOUCAULT
4. Il quotidiano degli individui è
determinato da continue e
moment ane e appropri azi oni e
ridefinizioni di ciò che viene imposto.
Alle strategie del potere, si oppone la libertà di movimento sociale, ossia i
margini di manovra ricavati dagli individui per mezzo di piccole astuzie.
Tali comportamenti formano una "rete di antidisciplina" che si sottrae alle
strategie del comando.
La lingua è un dispositivo di potere (anche se proprio a causa della sua
sistematicità essa è costitutiva di sapere, ma è certo che del potere essa è un
modello. La lingua è apparato semiotico per eccellenza, sistema
modernizzante primario; essa è modello di quegli altri sistemi semiotici che
nelle varie culture si stabiliscono come dispositivi di potere e di sapere.
MICHEL DE CERTEAU MICHEL FOUCAULT
5. I media possono definire e proporre
come maggioritaria e condivisa
un’opinione, a prescindere che lo sia
realmente, influenzando le opinioni
effettive della sfera pubblica?
È questo che accade oggi?
Gli individui cercano di rapportarsi costantemente con quello che essi
percepiscono come clima di opinione dominante. La teoria della spirale del
silenzio ritiene che le persone esprimono e manifestano le loro opinioni in
rapporto alle modalità e nella misura in cui le percepiscono condivise dal
proprio gruppo sociale. Inoltre i media e l’esposizione ad essi sono veri e
propri agenti di omogeinizzazione culturale, che genera un meccanismo di
mainstreaming, in cui ciò che veicola il medium corrisponde a realtà.
ELIZABETH NOELLE-NEUMANN GEORGE GERBNER
6. La persuasione si caratterizza come
conversazione.
Le ricerche sulla ‘mass persuasion’
confermano il ruolo del pubblico che,
in qualche modo, partecipano al
processo di persuasione.
I media se pur strumenti di monopolizzazione - ovvero cornici sociali che
legittimano alcune idee e ne marginalizzano altre – sono mediati dalla
conversazione dei gruppi sociali di appartenenza.
Lo sviluppo tecnologico e la sua convergenza ha moltiplicato le relazioni
sociali spostando il peso della comunicazione sulle interazioni.
L’attenzione al contesto e ai rituali d’interazione sono chiavi di lettura
dell’analisi conversazionale.
ROBERT KING MERTON ERVING GOFFMAN HAROLD GARFINKEL
7. A secondo del tipo di medium che
usiamo, esso modifica il modo in cui
pensiamo, la modalità attraverso cui
conosciamo la realtà sociale e le stesse
forme di organizzazione sociale,
indipendentemente dal contenuto dei
messaggi.
I media modificano la nostra natura senza che noi ne siamo coscienti, per
cui ci ritroviamo intrappolati in «forme di vita» plasmate dalle nostre
tecnologie di comunicazione.
A contare non è che cosa si pubblica bensì la facilità con cui chiunque,
anche soggetti privi di ogni competenza culturale e tecnologica, viene messo
in condizione di pubblicare.
MARSHALL MCLUHAN
8. Attorno al “senso comune” si svolge
la lotta egemonica fra le classi: è
egemone chi incontra, controlla,
gestisce il senso comune.
Potere è anche potere di parola.
Il senso comune costituisce la base di partenza del sentire comune del
popolo. Il senso comune si presenta come <<una concezione disgregata,
incoerente, inconseguente, conforme alla posizione sociale e culturale
delle moltitudini di cui esso è la filosofia>>. Attorno al “senso comune” si
svolge la lotta egemonica fra le classi: è egemone chi incontra, controlla,
gestisce il senso comune. I poteri sono racconto o, per meglio dire, le
“grandi narrazioni” condivise dai subalterni sono necessarie ai poteri
non meno di quanto gli siano le polizie e gli eserciti.
ANTONIO GRAMSCI
9. MASS MEDIA
COMUNITÀ VIRTUALI
COMUNITÀ ORGANICA
MEDIA INTERPESONALI
COMUNITÀ ORGANICA
JAN VAN DIJK MANUEL CASTELLS
10. Alcuni individui, più interessati alle
vicende sociali, politiche ed
economiche della società, che cercano
di influenzare il resto della pubblica
opinione a seguire le proprie
posizioni, sono stati chiamati
Opinion leader.
Comparandole
con
i
media
formali,
le
relazioni
interpersonali
sono
potenzialmente
più
influen6
per
due
ragioni:
la
loro
copertura
è
più
grande
e
hanno
un
vantaggio
psicologico
sui
media.
Gli
Opinion
leader
fungono
da
trasme?tori
personali
verso
altri
componen6
del
gruppo
sociale
non
espos6
ai
mass
media,
ovvero
hanno
funzione
di
relè.
PAUL FELIX LAZARSFELD ELIHU KATZ
11. La funzione di relè svolta dalle
rel a z i on i i nter p er s on a l i d e g l i
individui -che si trovano in posizioni
strategiche di centralità- è il ruolo di
gatekeeper, ovvero la trasmissione di
influenza rispetto a persone dello
stesso gruppo che occupino posizioni
di marginalità.
Gli
Opinion
leader,
ma
anche
i
non
leader,
fanno
un
uso
delle
no6zie
funzionale
alla
loro
iden6tà
personale.
In
ogni
gruppo
o
rete
sociale
è
possibile
individuare
un
leader,
che
poi
possa
essere
chiamato
influente,
iniziatore
o
più
popolare
sempre
funzioni
di
leader
esercita.
KURT LEWIN PAUL FELIX LAZARSFELD ELIHU KATZ
12. Nella Francia del XVIII secolo il
public era formato da lecteurs,
spectateurs, auditeurs.
Nel XXI secolo su internet il
pubblico è formato da: esibizionisti,
luker e voyeur.
Nella cultura di Internet, la regola dell’1% (anche detta principio 90/9/1°
serie 89/10/1) è la teoria per cui la percentuale dei soli fruitori ( lurker ) di
una comunità virtuale è enormemente superiore di quella dei collaboratori
attivi a quella stessa comunità.
La regola dell'1% divide gli utenti di community su Internet in tre categorie:
i lurker, i contributori ed i creatori. L’evoluzione dà vita ai prosumer,
consumatori che diventano produttori allo stesso tempo).
JÜRGEN HABERMAS
13. “ I n f o r m a t i o n O v e r l o a d ”, i l
sovraccarico di informazioni che si
contendono l’attenzione della gente.
L’Information Overload non è solo
l’effetto della moltiplicazione dei
messaggi, ma anche la conseguenza
del fallimento dei filtri
dell’informazione.
L’informazione consuma attenzione.
Una strategia di comunicazione basata sulla ripetizione martellante di
messaggi semplici, lanciati in modo coordinato su molti media, capace di
cogliere con intelligenza una distratta attenzione per poi indurre a
comportamenti intuitivi, o poco consapevoli, nella quotidiana
disattenzione, può funzionare.
14. Come un file compromesso, noi apprendiamo la realtà in un processo
cognitivo in cui il framing, ovvero l’incornicamento dei fatti è totalmente
condizionato non solo dal potere di priming e di indexing, ma soprattutto
dalla codifica sofisticata dei memi informazionali, progettati come virus
per diffondersi nella rete, modificandone l’immaginario e provocando il
Fail di sistema nelle persone comuni.
UMBERTO ECO PAOLO FABBRI
15. La parola e in generale il segno
possono essere il veicolo sul quale
chiunque può salire per farsi
trasportare ovunque lo conduca la
sua capacità imaginifica, sregolata,
liberamente alimentata da spiritualità
e sensualità e capace di sfruttare
corrispondenze soggettivamente
percepite (assunzioni).
16. L’ immaginario non è che un terreno
di sedimentazione in cui si sommano
speranze e angosce, illusioni e
delusioni che, tutte insieme, sono la
verità profonda del nostro mondo. E
da lì noi sempre traiamo ragioni per
nuove speranze e nuove illusioni.
Essi sono i nostri frame.
È per questo che gli immaginari si
costruiscono attraverso le emozioni.
17. IMMAGINARIO COLLETTIVO
INNOVAZIONE DELLA POLITICA
SPERANZA
Pensare
Sentire
Agire
Pensare
SIGNIFICAZIONE
POLITICA Sentire RAPPRESENTIVITÀ
POLITICA
INDIFFERENZA Agire
IMMAGINARIO INDIVIDUALE
NARRAZIONE
FINZIONE
ODIO ANTIPOLITICA
MARC AUGÈ
18. L’ e m o t i o n a l s h a r i n g ( l a
condivisione emotiva) determina lo
spazio pubblico trasformato in
opinione emotiva.
Le narrazioni, attraverso il ricorso a forme e termini emotigeni, riescono
meravigliosamente a indurre nel pubblico una situazione di marcata
condivisione emotiva (emotional sharing).
L’opinione pubblica lascia il passo all’opinione emotiva, generata da
immaginari a loro volta derivati dalla polarizzazione del sentimento (mi
piace / non mi piace).
Gli influencer non solo generano l’emotional sharing (la condivisione
emotiva) che determina lo spazio pubblico trasformato in opinione
emotiva, ma si prestano alle strategie di reificazione della semiosfera ai
danni dell’infosfera.
19. L’influenza è generare percezioni/
pensieri/ azioni/comportamenti
attraverso fiducia e reputazione nella
propria rete sociale, creando un
effetto a catena capace di diffondere
percezioni/pensieri/azioni/
comportamenti in altre reti.
20. Profili sulla rete: Gli influencer sono:
A- HUB A+B+C
B- ROUTER A+B
C- SWITCHES A+C
D- BRIDGE B+C
E- gli autosufficienti D
F- i non collocabili
21. Ogni qualvolta viene generato un contenuto che viene distribuito si
formano delle Onde all’interno della Rete. Molte Piccole Onde possono
portare a onde più ampie. Le Onde ampie sono in numero minore ma
raggiungono un numero maggiore di nodi. Le Onde piccole possono essere
in numero maggiore, ma maggiormente orientate.
DAVID AMANO
22. Facoltà di Scienze Sociali
Insegnamento di Opinione Pubblica
Anno accademico 2012/2013