SlideShare a Scribd company logo
1 of 49
Download to read offline
L’induzione 
elettromagnetica 
A cura di Enrica Maragliano 
Liceo Classico C.Colombo 
Genova
L’esperimento di Faraday 
Faraday costruì un circuito elettrico privo di 
generatore ma dotato di un solenoide e di un 
amperometro. Egli notò che, avvicinando un 
magnete al solenoide, nel circuito l'amperometro 
segnalava passaggio di corrente. 
Tenendo il magnete fermo non c'era passaggio di 
corrente nel circuito. 
Allontanando il magnete si notava invece 
passaggio di corrente nel verso opposto. 
Dunque il moto del magnete rispetto al circuito 
elettrico genera un passaggio di corrente. Inoltre 
l'intensità di corrente è tanto maggiore quanto 
minore è il tempo in cui avviene lo spostamento 
del magnete rispetto al circuito.
Le correnti indotte 
• Faraday dedusse che un campo magnetico che 
varia nel tempo genera una corrente indotta. 
• La corrente indotta può avere valore positivo o 
negativo a seconda del verso in cui si muove il 
magnete e della posizione del magnete stesso 
(polo nord o polo sud all’interno della bobina).
Come generare una corrente 
indotta? 
Per generare una corrente indotta, è sufficiente 
variare: 
• l’intensità del campo magnetico oppure 
• la dimensione della spira oppure 
• l’inclinazione della spira rispetto al campo 
magnetico
L’induzione elettromagnetica (I) 
Il fenomeno fisico che produce correnti indotte si chiama 
induzione elettromagnetica. 
Il fenomeno dell'induzione elettromagnetica si ha quando un 
circuito, percorso da corrente, genera una tensione indotta su 
un circuito vicino senza una connessione fisica, ma solo per via 
magnetica. 
La tensione indotta sarà necessariamente variabile. 
Perché sia variabile il campo magnetico generato dal primo 
circuito dobbiamo trovarci in presenza di due condizioni: 
• la corrente deve essere variabile; 
• il flusso del campo magnetico variabile generato dal primo 
circuito deve concatenarsi, almeno in parte, col secondo.
L’induzione elettromagnetica (II) 
La variazione della corrente nel circuito 1 genera una corrente 
indotta nel circuito 2 perché il flusso del campo magnetico che 
lo attraversa varia. 
Se la corrente nel circuito 1 non cambia, non c’è variazione del 
flusso del campo magnetico e, quindi in 2 non circola corrente.
Il flusso di B e le correnti 
indotte 
Il flusso rappresenta la “facilità” con cui le linee di campo 
magnetico attraversano la superficie e dipende proprio dai tre 
fattori per cui varia la corrente indotta: 
 
   
F ( B) = B´s = Bs cosa 
• variazione di 
B 
• variazione della superficie racchiusa dal circuito 
• variazione dell’orientazione fra il circuito e v 
Quindi, poiché il flusso indica il numero di linee di forza che 
attraversano la superficie delimitata dal circuito, la produzione 
di corrente indotta dipende dalla variazione del flusso.
Come produrre corrente con 
un magnete? 
La corrente indotta è più intensa 
• se il magnete si muove più velocemente 
• se la bobina ha un maggior numero di spire 
(quindi aumenta la superficie del circuito) 
• se viene modificata più rapidamente l’orientazione 
del circuito rispetto ad un campo magnetico (ad 
esempio ruotando una spira entro un campo 
magnetico costante).
Un conduttore si muove in un 
campo magnetico (I) 
Una sbarretta metallica si muove con moto rettilineo 
uniforme in un campo ad essa perpendicolare. 
• A causa della forza di Lorentz, gli elettroni di 
conduzione sono spinti verso l’alto (mentre in 
basso si accumula carica positiva per la carenza di 
elettroni). 
• Contemporaneamente, quanto più gli elettroni si 
accumulano all’estremità della sbarretta, tanto più 
questi respingono altri elettroni che per lo stesso 
fenomeno vogliono arrivare, spingendoli, quindi, 
verso il basso.
Un conduttore si muove in un 
campo magnetico (II) 
v
Un conduttore si muove in un 
campo magnetico (III) 
E 
FL 
FE 
 
B 
v 
Se è uniforme e è costante, 
dopo un po’ c’è equilibrio fra la 
d.d.p. dovuta all’accumulo di 
cariche elettriche agli estremi e la 
forza di Lorentz, quindi la 
separazione delle cariche si 
interrompe.
Una “piccola” modifica… 
Se, invece, la sbarretta  
è a contatto con un filo a 
forma di U, fermo in B 
, gli elettroni, anziché 
accumularsi, possono fluire generando una corrente 
elettrica. 
Questo rompe l’equilibrio che creerebbe se non ci 
fosse il filo e la sbarretta si comporta, quindi, come 
un generatore di f.e.m. 
Il flusso attraverso il circuito continua a diminuire 
perché la superficie di questo particolare circuito 
diminuisce, dato che la sbarretta si avvicina al lato 
opposto.
…Ossia… 
i 
i 
F v 
i 
In questo caso il valore di B non varia nel tempo, 
varia unicamente la superficie concatenata col 
circuito.
Calcolo della variazione del 
flusso (I) 
  ( ) F B = BA 
B ^ v 
 
• Se  , dove A è l’area 
racchiusa dal circuito. 
• In particolare il flusso del campo magnetico 
diminuisce, visto che la sbarretta si avvicina al 
lato opposto del circuito. 
• Nell’intervallo Δt la sbarra che si muove con 
velocità v percorre un intervallo Δs=vΔt  
l’area racchiusa nel circuito diminuisce di lvΔt, 
dove l è la lunghezza del lato del circuito 
opposto alla sbarretta.
Calcolo della variazione del 
flusso (II) 
Se l è la lunghezza della sbarretta, abbiamo: Ai−Af=lvΔt  
Ai =Af +lvΔt dove Ai e Af sono l’area iniziale e finale del 
circuito. 
   
( ) ( ) ( ) ( ) f i f i f i D F B = F B - F B = BA - BA = B A - A 
v 
D F ( B) = B(Af - Af - lvD t) = - BlvD t 
Ai−Af 
 
( B) 
Blv 
t 
D F 
= - 
D 
 
( B) 
Blv 
D F 
- = 
t 
D 

Calcolo della forza 
elettromotrice (I) 
Nel circuito viene dissipata per effetto Joule una potenza 
pari a Pd = fi 
dove f rappresenta la forza elettromotrice 
indotta e i è la corrente indotta che circola nel circuito. 
Se la sbarretta si muove nel verso indicato dalla freccia 
nella figura precedente, la corrente, per la convenzione 
secondo cui la corrente circola nel verso contrario a 
quello degli elettroni di  
conduzione, circola in senso 
antiorario e, dato che B ^ 
al filo, abbiamo che F=Bil: 
questa è la forza che il campo magnetico oppone al 
movimento della sbarretta.
Calcolo della forza 
elettromotrice (II) 
Ricordando la definizione di lavoro abbiamo: 
  
D L = F ´D s = FD s cosa = FD s = BilD s = BilvD t 
 la potenza erogata dalla forza esterna per 
fare spostare la sbarretta è, quindi, 
P L Bilv t Bilv 
e 
= D = D = 
D D 
t t 
 imponendo che la potenza fornita 
dall’esterno sia uguale a quella dissipata per 
effetto Joule abbiamo che: Pe=Pd  fi=Bilv  
f=Blv
La legge di Faraday-Neuman 
Quindi, mettendo assieme le relazioni trovate in 
precedenza abbiamo che: 
( B)  
( B) 
f 
t 
D F 
= - 
D 
Blv 
D F 
- = 
t 
D 
 
f = Blv 
La forza elettromotrice indotta in un circuito 
chiuso da un campo magnetico è proporzionale 
alla variazione del flusso magnetico di tale campo 
che attraversa l'area abbracciata dal circuito 
nell'unità di tempo.
Considerazioni sulla legge di 
Faraday-Neumann 
Questa legge quantifica il fenomeno dell'induzione 
elettromagnetica, ovvero l'effetto di produzione di corrente 
elettrica in un circuito posto in un campo magnetico variabile 
oppure un circuito in movimento in un campo magnetico 
costante. 
È stata scoperta a partire dagli esperimenti eseguiti 1831 dal 
fisico inglese Michael Faraday, ed è attualmente alla base 
del principio di funzionamento delle macchine elettriche 
come motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori. 
La relazione f=−ΔΦ/Δt fu scoperta dallo scienziato tedesco 
Franz Neumann nel 1845: è per questo che la legge è nota 
come legge di Faraday-Neumann.
La legge di Lenz (I) 
Il segno meno che compare nella legge di Faraday- 
Neumann sta ad indicare che la corrente prodotta si 
oppone alla variazione del flusso magnetico, 
compatibilmente con il principio di conservazione 
dell'energia: 
• se il flusso concatenato è in diminuzione, il campo 
magnetico generato dalla corrente indotta sosterrà 
il campo originario opponendosi alla diminuzione 
• se il flusso sta crescendo, il campo magnetico 
prodotto contrasterà l'originario, opponendosi 
all'aumento. 
Questo fatto è noto anche come legge di Lenz.
La legge di Lenz (II) 
La scoperta che la corrente indotta in una 
spira ha un verso tale da opporsi alla 
variazione di flusso che la ha prodotta si 
deve al fisico russo Heinrich Friedrich Emil 
Lenz (1804-1865) che la mise in luce nel 
1834.
Dimostrazione della legge di 
Lenz (I) 
• Quando un magnete si avvicina ad un circuito, il campo magnetico 
prodotto dal magnete nella zona dove si trova il circuito, aumenta. 
• La variazione di flusso delimitata dal circuito produce una corrente 
indotta che, a sua volta, genera un proprio campo magnetico. 
In che senso circola la corrente indotta in base alla 
somma vettoriale ? 
D Bmagnete + Bindotto
Dimostrazione delle legge di 
Lenz (II) 
 
• Se la corrente indotta circolasse 
in senso orario, B 
indotto sarebbe 
diretto verso il basso e 
rinforzerebbe l’aumento di 
• In questo caso si aumenterebbe il 
flusso totale, creando una 
corrente indotta più  
intensa e, 
quindi, un nuovo B 
indotto , e così 
via, innescando un processo 
senza fine. Si otterrebbe, così, 
corrente elettrica gratis, cosa che 
contrasta con il principio di 
conservazione dell’energia. 
S 
i N 
 
D Bmangete 
 
indotto B
Dimostrazione delle legge di 
Lenz (III) 
• Se, invece,  
la corrente indotta circola in senso 
antiorario, B 
indotto  
è diretto verso l’alto e contrasta 
l’aumento di 
D Bmagnete 
• In questo caso non si va contro al il principio di 
conservazione dell’energia 
S 
i N 
 
indotto B 
 
D Bmagnete
Enunciato della legge di Lenz 
Il verso della corrente indotta è sempre tale da 
opporsi alla variazione di flusso che la genera. 
 
D Bmagnete 
indotto B 
i 
 
 
 
magnete D B 
i 
indotto B
La legge di Lenz e il principio 
di conservazione dell’energia 
Questa legge è diretta conseguenza del principio 
di conservazione dell’energia: bisogna fare lavoro 
contro una forza esterna per avere energia 
elettromagnetica. 
La corrente, infatti, provoca una forza di origine 
magnetica che deve essere sovrastata e il lavoro 
impiegato per fare ciò è l'energia meccanica che si 
converte in energia termica durante il processo.
L’autoinduzione 
Per avere l’induzione elettromagnetica non è 
necessaria la presenza di un campo magnetico 
esterno. 
Infatti la variazione della corrente in un circuito elettrico 
genera una f.e.m. indotta nel circuito stesso. 
Per la legge di Lenz nasce nel circuito una corrente 
elettrica indotta il cui verso tende ad opporsi alla 
variazione di del flusso, producendo un campo 
magnetico il cui flusso tende a compensare il 
decremento di flusso concatenato. 
Questo fenomeno si chiama autoinduzione.
Cosa succede quando si 
chiude un circuito? 
•Quando si chiude l’interruttore di un circuito elettrico 
la corrente inizialmente nulla cresce rapidamente 
creando un campo magnetico sempre più intenso 
attraverso la superficie del circuito stesso. 
• In questo modo aumenta il flusso del campo 
magnetico e si genera una corrente indotta che, per 
la legge di Lenz, tende ad opporsi alla variazione di 
flusso che l’ha generata. 
•Quindi queste due correnti circolano 
contemporaneamente in versi opposti e la seconda 
rallenta la crescita della prima corrente nel circuito.
Cosa succede quando si apre 
un circuito? 
• Quando si apre il circuito la corrente non si annulla 
istantaneamente ma lo fa con un certo ritardo. 
• L’apertura di un circuito provoca una diminuzione 
del flusso e, di conseguenza, la corrente indotta 
circola nello stesso verso di quella che era presente 
prima.
L’induttanza in un circuito 
Il flusso di campo magnetico è direttamente 
proporzionale all’intensità di corrente che fluisce nel 
filo che forma il circuito stesso 
 
F ( B) = Li 
La costante di proporzionalità L è caratteristica del 
circuito e del materiale in cui esso è immerso e si 
chiama induttanza. 
Si misura in Henry (W/A) e si rappresenta nei 
circuiti con il simbolo
Induttanza e solenoidi 
La grandezza L può rappresentare: 
• il coefficiente di autoinduzione presente 
(sempre!!!) nel circuito 
• quello di un solenoide inserito nel circuito 
per amplificare l’effetto di autoinduzione
Circuiti RL 
Un circuito in cui sono presenti sia un’induttanza 
che una resistenza si dice RL. 
Appena si chiude il circuito si ha: 
Appena si apre il circuito si ha: 
( ) 1 
Rt 
i t f e L 
R 
æ ö 
= ç - ¸ 
è ø 
Rt 
i ( t ) 
= 
f e 
- L R
La legge di Faraday-Neumann 
per il circuiti RL 
Possiamo riscrivere allora la legge di 
Faraday-Neumann: 
(   D F B) = F ( B)  
- F ( B) = Lif - Lii = LD i 
f i f L i 
t 
= - D 
D
L’induttanza di un solenoide 
In un solenoide rettilineo composto da N spire e di 
lunghezza l ed area S abbiamo: 
B Ni 
0 
l 
= m 
con B perpendicolare alle spire. 
Dato che la superficie attraverso cui si calcola il 
flusso è quello delle N spire del solenoide, abbiamo: 
( ) 2 
B NBS N Ni S N i S 
F = = m = m 
0 0 
l l 
 
2 
L N S 
0 
l 
= m
La corrente alternata 
• La corrente alternata è caratterizzata da un flusso di corrente 
variabile nel tempo sia in intensità che in direzione. 
• L'utilizzo della corrente alternata deriva dal fatto che i 
generatori, per convenienza economica e semplicità 
costruttiva, producono con maggiore facilità corrente 
alternata, quindi l'utilizzo della stessa corrente alternata evita 
modifiche. 
• La distribuzione in corrente alternata si è dimostrata più 
efficiente della corrente continua per le trasmissioni di 
potenza elevata: 
– sono le minori dispersioni per effetto Joule (occorrono 
quindi sezioni di conduttore inferiori, cioè fili più piccoli) 
– permette la massima estensione delle linee di trasporto su 
lunghe distanze
L’alternatore 
• Per utilizzare l’autoinduzione servono generatori di 
correnti non continue. Si possono generare correnti non 
costanti nel tempo attraverso un alternatore, ossia un 
dispositivo che trasforma energia cinetica in energia 
elettrica. 
• Il simbolo di un alternatore nei circuiti è il seguente: 
• Un alternatore schematicamente è costituito da una 
spira che ruota con velocità angolare costante 
all’interno di un campo magnetico: in questo modo il 
flusso varia costantemente generando, così, una 
corrente indotta.
Caratteristiche della f.e.m. e 
della corrente alternata 
Si verifica che l’andamento della f.e.m. prodotta 
dall’alternatore e la corrente ad essa associata 
variano secondo le leggi 
f(t)=f0sen(ωt) 
i(t)=i0sen(ωt) 
con f=BSω e i=f/R 
000fe isono detti ampiezze, mentre ω è la 
0 0 pulsazione. 
T 2p 
Il periodo è e la frequenza è 
= 1 
w 
2 
f 
T 
w 
p 
= =
Il valore efficace della 
corrente 
• In un circuito ohmico attraversato da corrente 
alternata la potenza istantanea che varia 
continuamente è: P(t)=R[i(t)]2 
• Il valore massimo della potenza è: P=Ri2 
max0 
2 
0 
1 
2 
P = Ri 
• Il valore medio della potenza è: 
• La corrente continua, detta corrente efficace, che 
eroga la stessa potenza di una corrente alternata 
di valore massimo i0 vale: 
i = i 
0 
2 eff
Il valore efficace della f.e.m. 
• Si definisce la f.e.m. efficace: 
f = f 
0 
2 eff 
• Quando si dice che la f.e.m. è 220V si 
sottintende la feff.
Il grafico della potenza 
In rosso il grafico della 
potenza istantanea. 
In blu il grafico della 
potenza media. 
In verde il grafico 
della potenza efficace 
Peff(t)=R[ieff (t)]2
Gli elementi circuitali in 
corrente alternata 
• Circuito puramente ohmico 
(solo resistenze) 
• Circuito puramente induttivo 
(solo induttanze) 
• Circuito puramente capacitivo 
(solo condensatori)
Circuito ohmico 
f(t)=Ri(t) 
Le due funzioni seno hanno lo stesso argomento e f.e.m. e corrente sono in 
fase 
In blu la corrente 
In rosso la f.e.m.
Circuito induttivo 
f (t) L i(t) 
t 
= D 
D 
La corrente ritarda rispetto alla f.e.m. di un quarto di periodo. 
Non c’è caduta di potenziale dovuta alla legge di Ohm, ma le 
continue variazioni del flusso del campo magnetico nella 
bobina provocano ai capi di essa una f.e.m. indotta 
In blu la corrente 
In rosso la f.e.m.
Circuiti capacitivi 
f (t) Q 
C 
= 
È un circuito aperto. La corrente anticipa di un quarto di periodo rispetto alla f.e.m. 
Il condensatore si carica e si scarica continuamente. 
In blu la corrente 
In rosso la f.e.m.
I circuiti RLC in corrente 
alternata 
Un circuito RLC è formato da un alternatore, 
da una resistenza, da un’induttanza e da un 
condensatore posti in serie fra loro.
L’impedenza 
Si definisce impedenza la quantità 
2 
Z R2 L 1 
= + æ ö çè w 
- w 
C 
ø¸ 
L'impedenza è una grandezza fisica che 
rappresenta la forza di opposizione di un 
circuito formato da resistenze, induttanze e 
condensatori al passaggio di una corrente 
alternata.
Caratteristiche dell’impedenza 
• f=Zieffeff 
• Se L=0 e C=∞, il circuito è puramente 
ohmico, Z coincide con la resistenza 
1 1 
• Se L - = 0 
 L  
C 
w 
w 
LC 1 
= 2 
C 
w 
w 
 Z=R (condizione di risonanza) 
w 
=
Caratteristiche dell’impedenza 
• f=Zieffeff 
• Se L=0 e C=∞, il circuito è puramente 
ohmico, Z coincide con la resistenza 
1 1 
• Se L - = 0 
 L  
C 
w 
w 
LC 1 
= 2 
C 
w 
w 
 Z=R (condizione di risonanza) 
w 
=
La corrente nei circuiti RLC 
La corrente che fluisce nel circuito RLC in serie, a 
cui è applicata la f.e.m. f(t)=F0sen(ωt), è descritta 
dalla legge: 
i(t) = F0 sen( w t - j 
) 
Z 
φ è detto angolo di sfasamento ed il suo valore è 
dato da: 
L - 
1 
tg C 
R 
w 
j = 
w 
Se è soddisfatta la condizione di risonanza f(t) e i(t) 
risultano in fase perché tg φ =0.

More Related Content

What's hot

Ungaretti tesina (di un ex alunno)
Ungaretti tesina (di un ex alunno)Ungaretti tesina (di un ex alunno)
Ungaretti tesina (di un ex alunno)Anna Sparagna
 
07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)Antonio Nini
 
I promessi sposi
I promessi sposiI promessi sposi
I promessi sposiprofsimona
 
Electromagnetism: An introduction
Electromagnetism: An introductionElectromagnetism: An introduction
Electromagnetism: An introductionpallavikhare10
 
Magnetismo
MagnetismoMagnetismo
MagnetismoRenata
 
Seconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra MondialeSeconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra MondialeRenata
 
Lezione flusso e circuitazione di B
Lezione flusso e circuitazione di BLezione flusso e circuitazione di B
Lezione flusso e circuitazione di BAnnaMarelli
 
Dal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerraDal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerraRiccardoGaluca
 
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendt
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. ArendtDefinizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendt
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendtrobertnozick
 
Giacomo leopardi
Giacomo leopardiGiacomo leopardi
Giacomo leopardidoncarletto
 
Le Guerre Di Indipendenza
Le Guerre Di IndipendenzaLe Guerre Di Indipendenza
Le Guerre Di Indipendenzaguest81c54f
 
Propaganda fascista
Propaganda   fascistaPropaganda   fascista
Propaganda fascistaAlessiam96
 
Tesina realtà e apparenza
Tesina realtà e apparenzaTesina realtà e apparenza
Tesina realtà e apparenzaGiobbi79
 
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]profsimona
 
Il campo magnetico
Il campo magneticoIl campo magnetico
Il campo magneticoalbpo
 

What's hot (20)

Ungaretti tesina (di un ex alunno)
Ungaretti tesina (di un ex alunno)Ungaretti tesina (di un ex alunno)
Ungaretti tesina (di un ex alunno)
 
07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)07.la grandeguerra 1914-18 (2)
07.la grandeguerra 1914-18 (2)
 
I promessi sposi
I promessi sposiI promessi sposi
I promessi sposi
 
Electromagnetism: An introduction
Electromagnetism: An introductionElectromagnetism: An introduction
Electromagnetism: An introduction
 
Elettromagnetismo
ElettromagnetismoElettromagnetismo
Elettromagnetismo
 
Economia mondiale
Economia mondialeEconomia mondiale
Economia mondiale
 
Il decadentismo
Il decadentismoIl decadentismo
Il decadentismo
 
Hannah arendt
Hannah arendtHannah arendt
Hannah arendt
 
Magnetismo
MagnetismoMagnetismo
Magnetismo
 
Seconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra MondialeSeconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra Mondiale
 
Lezione flusso e circuitazione di B
Lezione flusso e circuitazione di BLezione flusso e circuitazione di B
Lezione flusso e circuitazione di B
 
Dal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerraDal secondo dopoguerra
Dal secondo dopoguerra
 
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendt
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. ArendtDefinizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendt
Definizione di totalitarismo tra S. Freud e H. Arendt
 
Giacomo leopardi
Giacomo leopardiGiacomo leopardi
Giacomo leopardi
 
Le Guerre Di Indipendenza
Le Guerre Di IndipendenzaLe Guerre Di Indipendenza
Le Guerre Di Indipendenza
 
Propaganda fascista
Propaganda   fascistaPropaganda   fascista
Propaganda fascista
 
I vulcani
I vulcaniI vulcani
I vulcani
 
Tesina realtà e apparenza
Tesina realtà e apparenzaTesina realtà e apparenza
Tesina realtà e apparenza
 
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]
Mussolini e il fascismo [salvato automaticamente]
 
Il campo magnetico
Il campo magneticoIl campo magnetico
Il campo magnetico
 

Viewers also liked

L’induzione elettromagnetica
L’induzione elettromagneticaL’induzione elettromagnetica
L’induzione elettromagneticaVoglio 10
 
Lezione campo magnetico
Lezione campo magneticoLezione campo magnetico
Lezione campo magneticoAnnaMarelli
 
Appunti sui condensatori
Appunti sui condensatoriAppunti sui condensatori
Appunti sui condensatoriErasmo Modica
 
Le basi della relatività ristretta
Le basi della relatività ristrettaLe basi della relatività ristretta
Le basi della relatività ristrettaAnnaMarelli
 
La storia della commutazione telefonica
La storia della commutazione telefonicaLa storia della commutazione telefonica
La storia della commutazione telefonicaClaudio Cancelli
 
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale" Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale" Claudio Cancelli
 
La prima legge di ohm
La prima legge di ohmLa prima legge di ohm
La prima legge di ohmalessia313
 
Eveline theme
Eveline   themeEveline   theme
Eveline thememrsbaines
 
Relatività ristretta
Relatività ristrettaRelatività ristretta
Relatività ristrettaaseganti
 
Teoria della relatività
Teoria della relativitàTeoria della relatività
Teoria della relativitàElena Dalmastri
 
La carica elettrica e la legge di coulomb
La carica elettrica e la legge di coulombLa carica elettrica e la legge di coulomb
La carica elettrica e la legge di coulombEnrica Maragliano
 
Lezione corrente elettrica
Lezione corrente elettricaLezione corrente elettrica
Lezione corrente elettricaAnnaMarelli
 

Viewers also liked (20)

L’induzione elettromagnetica
L’induzione elettromagneticaL’induzione elettromagnetica
L’induzione elettromagnetica
 
Induz magn
Induz magnInduz magn
Induz magn
 
Lezione campo magnetico
Lezione campo magneticoLezione campo magnetico
Lezione campo magnetico
 
Presentazione pnsd
Presentazione pnsdPresentazione pnsd
Presentazione pnsd
 
I condensatori
I condensatoriI condensatori
I condensatori
 
Appunti sui condensatori
Appunti sui condensatoriAppunti sui condensatori
Appunti sui condensatori
 
Le basi della relatività ristretta
Le basi della relatività ristrettaLe basi della relatività ristretta
Le basi della relatività ristretta
 
I numeri complessi
I numeri complessiI numeri complessi
I numeri complessi
 
La storia della commutazione telefonica
La storia della commutazione telefonicaLa storia della commutazione telefonica
La storia della commutazione telefonica
 
Presentazione relativita'
Presentazione relativita'Presentazione relativita'
Presentazione relativita'
 
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale" Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
Lab.11a_Il diodo LED: "La curva caratteristica: verifica sperimentale"
 
L'energia elettrica
L'energia elettricaL'energia elettrica
L'energia elettrica
 
La prima legge di ohm
La prima legge di ohmLa prima legge di ohm
La prima legge di ohm
 
Eveline theme
Eveline   themeEveline   theme
Eveline theme
 
Magnetismo
MagnetismoMagnetismo
Magnetismo
 
Relatività ristretta
Relatività ristrettaRelatività ristretta
Relatività ristretta
 
Teoria della relatività
Teoria della relativitàTeoria della relatività
Teoria della relatività
 
Legge di Ohm_Appunti
Legge di Ohm_AppuntiLegge di Ohm_Appunti
Legge di Ohm_Appunti
 
La carica elettrica e la legge di coulomb
La carica elettrica e la legge di coulombLa carica elettrica e la legge di coulomb
La carica elettrica e la legge di coulomb
 
Lezione corrente elettrica
Lezione corrente elettricaLezione corrente elettrica
Lezione corrente elettrica
 

Similar to L'induzione elettromagnetica

Funzionamento di motori elettrici
Funzionamento di motori elettriciFunzionamento di motori elettrici
Funzionamento di motori elettricimarcocarisio
 
Francesca.iannucci fisica 17_aprile
Francesca.iannucci fisica 17_aprileFrancesca.iannucci fisica 17_aprile
Francesca.iannucci fisica 17_aprilefrancescaiannucci1
 
Formulario Fisica II
Formulario Fisica IIFormulario Fisica II
Formulario Fisica IIAndrea Tino
 
Quarta Lezione
Quarta LezioneQuarta Lezione
Quarta LezioneFil
 
Onde elettromagnetiche cirone
Onde elettromagnetiche cironeOnde elettromagnetiche cirone
Onde elettromagnetiche cironechiaracirone
 
Corrente elettrica nei gas
Corrente elettrica nei gasCorrente elettrica nei gas
Corrente elettrica nei gasguest5fd905
 
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologico
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologicoDispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologico
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologicopavanato
 
Elaborato Esame di Stato 2020
Elaborato Esame di Stato 2020Elaborato Esame di Stato 2020
Elaborato Esame di Stato 2020AngeloNapoli1
 
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatoriGervasiChristian
 
Elettricita magnetismo 1
Elettricita magnetismo 1Elettricita magnetismo 1
Elettricita magnetismo 1ProveZacademy
 
Risonanza magnetica nicholas murri 5 f
Risonanza magnetica nicholas murri 5 fRisonanza magnetica nicholas murri 5 f
Risonanza magnetica nicholas murri 5 fNicholasNicholas20
 
Lezione forza di lorentz
Lezione forza di lorentzLezione forza di lorentz
Lezione forza di lorentzAnnaMarelli
 
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioni
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazionirelazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioni
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioniBeux2602
 

Similar to L'induzione elettromagnetica (20)

Funzionamento di motori elettrici
Funzionamento di motori elettriciFunzionamento di motori elettrici
Funzionamento di motori elettrici
 
Francesca.iannucci fisica 17_aprile
Francesca.iannucci fisica 17_aprileFrancesca.iannucci fisica 17_aprile
Francesca.iannucci fisica 17_aprile
 
Formulario Fisica II
Formulario Fisica IIFormulario Fisica II
Formulario Fisica II
 
MAGNETISMO.pptx
MAGNETISMO.pptxMAGNETISMO.pptx
MAGNETISMO.pptx
 
MAGNETISMO.pptx
MAGNETISMO.pptxMAGNETISMO.pptx
MAGNETISMO.pptx
 
Quarta Lezione
Quarta LezioneQuarta Lezione
Quarta Lezione
 
Onde elettromagnetiche cirone
Onde elettromagnetiche cironeOnde elettromagnetiche cirone
Onde elettromagnetiche cirone
 
Corrente elettrica nei gas
Corrente elettrica nei gasCorrente elettrica nei gas
Corrente elettrica nei gas
 
IL DIODO IV E.pdf
IL DIODO IV E.pdfIL DIODO IV E.pdf
IL DIODO IV E.pdf
 
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologico
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologicoDispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologico
Dispensa 4 cat_asse_scientifico_tecnologico
 
Elaborato Esame di Stato 2020
Elaborato Esame di Stato 2020Elaborato Esame di Stato 2020
Elaborato Esame di Stato 2020
 
Yan corrente circuiti
Yan corrente circuitiYan corrente circuiti
Yan corrente circuiti
 
Trasformatore
TrasformatoreTrasformatore
Trasformatore
 
Tesi master Niccolò Patron
Tesi master Niccolò PatronTesi master Niccolò Patron
Tesi master Niccolò Patron
 
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori
1 sincrono-principio di fuzionamento e struttura degli alternatori
 
Elettricita magnetismo 1
Elettricita magnetismo 1Elettricita magnetismo 1
Elettricita magnetismo 1
 
Risonanza magnetica nicholas murri 5 f
Risonanza magnetica nicholas murri 5 fRisonanza magnetica nicholas murri 5 f
Risonanza magnetica nicholas murri 5 f
 
Lezione forza di lorentz
Lezione forza di lorentzLezione forza di lorentz
Lezione forza di lorentz
 
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioni
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazionirelazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioni
relazione sulla legge di Ohm attraverso simulazioni
 
TRASFORMATORI
TRASFORMATORITRASFORMATORI
TRASFORMATORI
 

More from Enrica Maragliano (18)

Webinar 27 marzo 2018
Webinar 27 marzo 2018Webinar 27 marzo 2018
Webinar 27 marzo 2018
 
Scientix e eTwinning
Scientix e eTwinningScientix e eTwinning
Scientix e eTwinning
 
Presentazione progetti
Presentazione progettiPresentazione progetti
Presentazione progetti
 
Presentazione 10 anni etw
Presentazione 10 anni etwPresentazione 10 anni etw
Presentazione 10 anni etw
 
Presentazione 10 anni etw
Presentazione 10 anni etwPresentazione 10 anni etw
Presentazione 10 anni etw
 
Competenze e crosscurricular
Competenze e crosscurricularCompetenze e crosscurricular
Competenze e crosscurricular
 
L’entropia
L’entropiaL’entropia
L’entropia
 
La teoria cinetica gas
La teoria cinetica gasLa teoria cinetica gas
La teoria cinetica gas
 
Il problema della misura in fisica
Il problema della misura in fisicaIl problema della misura in fisica
Il problema della misura in fisica
 
Maths and Physics
Maths and PhysicsMaths and Physics
Maths and Physics
 
Maths, music & dance
Maths, music & danceMaths, music & dance
Maths, music & dance
 
Maths and dance
Maths and danceMaths and dance
Maths and dance
 
Maths and language
Maths and languageMaths and language
Maths and language
 
Maths and philosophy
Maths and philosophyMaths and philosophy
Maths and philosophy
 
Ottica geometrica lenti
Ottica geometrica   lentiOttica geometrica   lenti
Ottica geometrica lenti
 
Ottica geometrica
Ottica geometricaOttica geometrica
Ottica geometrica
 
Onde e suono
Onde e suonoOnde e suono
Onde e suono
 
E twining & CLIL
E twining & CLILE twining & CLIL
E twining & CLIL
 

Recently uploaded

Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativovaleriodinoia35
 
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaPierLuigi Albini
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieVincenzoPantalena1
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 

Recently uploaded (8)

Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
 
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 

L'induzione elettromagnetica

  • 1. L’induzione elettromagnetica A cura di Enrica Maragliano Liceo Classico C.Colombo Genova
  • 2. L’esperimento di Faraday Faraday costruì un circuito elettrico privo di generatore ma dotato di un solenoide e di un amperometro. Egli notò che, avvicinando un magnete al solenoide, nel circuito l'amperometro segnalava passaggio di corrente. Tenendo il magnete fermo non c'era passaggio di corrente nel circuito. Allontanando il magnete si notava invece passaggio di corrente nel verso opposto. Dunque il moto del magnete rispetto al circuito elettrico genera un passaggio di corrente. Inoltre l'intensità di corrente è tanto maggiore quanto minore è il tempo in cui avviene lo spostamento del magnete rispetto al circuito.
  • 3. Le correnti indotte • Faraday dedusse che un campo magnetico che varia nel tempo genera una corrente indotta. • La corrente indotta può avere valore positivo o negativo a seconda del verso in cui si muove il magnete e della posizione del magnete stesso (polo nord o polo sud all’interno della bobina).
  • 4. Come generare una corrente indotta? Per generare una corrente indotta, è sufficiente variare: • l’intensità del campo magnetico oppure • la dimensione della spira oppure • l’inclinazione della spira rispetto al campo magnetico
  • 5. L’induzione elettromagnetica (I) Il fenomeno fisico che produce correnti indotte si chiama induzione elettromagnetica. Il fenomeno dell'induzione elettromagnetica si ha quando un circuito, percorso da corrente, genera una tensione indotta su un circuito vicino senza una connessione fisica, ma solo per via magnetica. La tensione indotta sarà necessariamente variabile. Perché sia variabile il campo magnetico generato dal primo circuito dobbiamo trovarci in presenza di due condizioni: • la corrente deve essere variabile; • il flusso del campo magnetico variabile generato dal primo circuito deve concatenarsi, almeno in parte, col secondo.
  • 6. L’induzione elettromagnetica (II) La variazione della corrente nel circuito 1 genera una corrente indotta nel circuito 2 perché il flusso del campo magnetico che lo attraversa varia. Se la corrente nel circuito 1 non cambia, non c’è variazione del flusso del campo magnetico e, quindi in 2 non circola corrente.
  • 7. Il flusso di B e le correnti indotte Il flusso rappresenta la “facilità” con cui le linee di campo magnetico attraversano la superficie e dipende proprio dai tre fattori per cui varia la corrente indotta:     F ( B) = B´s = Bs cosa • variazione di B • variazione della superficie racchiusa dal circuito • variazione dell’orientazione fra il circuito e v Quindi, poiché il flusso indica il numero di linee di forza che attraversano la superficie delimitata dal circuito, la produzione di corrente indotta dipende dalla variazione del flusso.
  • 8. Come produrre corrente con un magnete? La corrente indotta è più intensa • se il magnete si muove più velocemente • se la bobina ha un maggior numero di spire (quindi aumenta la superficie del circuito) • se viene modificata più rapidamente l’orientazione del circuito rispetto ad un campo magnetico (ad esempio ruotando una spira entro un campo magnetico costante).
  • 9. Un conduttore si muove in un campo magnetico (I) Una sbarretta metallica si muove con moto rettilineo uniforme in un campo ad essa perpendicolare. • A causa della forza di Lorentz, gli elettroni di conduzione sono spinti verso l’alto (mentre in basso si accumula carica positiva per la carenza di elettroni). • Contemporaneamente, quanto più gli elettroni si accumulano all’estremità della sbarretta, tanto più questi respingono altri elettroni che per lo stesso fenomeno vogliono arrivare, spingendoli, quindi, verso il basso.
  • 10. Un conduttore si muove in un campo magnetico (II) v
  • 11. Un conduttore si muove in un campo magnetico (III) E FL FE  B v Se è uniforme e è costante, dopo un po’ c’è equilibrio fra la d.d.p. dovuta all’accumulo di cariche elettriche agli estremi e la forza di Lorentz, quindi la separazione delle cariche si interrompe.
  • 12. Una “piccola” modifica… Se, invece, la sbarretta  è a contatto con un filo a forma di U, fermo in B , gli elettroni, anziché accumularsi, possono fluire generando una corrente elettrica. Questo rompe l’equilibrio che creerebbe se non ci fosse il filo e la sbarretta si comporta, quindi, come un generatore di f.e.m. Il flusso attraverso il circuito continua a diminuire perché la superficie di questo particolare circuito diminuisce, dato che la sbarretta si avvicina al lato opposto.
  • 13. …Ossia… i i F v i In questo caso il valore di B non varia nel tempo, varia unicamente la superficie concatenata col circuito.
  • 14. Calcolo della variazione del flusso (I)   ( ) F B = BA B ^ v  • Se  , dove A è l’area racchiusa dal circuito. • In particolare il flusso del campo magnetico diminuisce, visto che la sbarretta si avvicina al lato opposto del circuito. • Nell’intervallo Δt la sbarra che si muove con velocità v percorre un intervallo Δs=vΔt  l’area racchiusa nel circuito diminuisce di lvΔt, dove l è la lunghezza del lato del circuito opposto alla sbarretta.
  • 15. Calcolo della variazione del flusso (II) Se l è la lunghezza della sbarretta, abbiamo: Ai−Af=lvΔt  Ai =Af +lvΔt dove Ai e Af sono l’area iniziale e finale del circuito.    ( ) ( ) ( ) ( ) f i f i f i D F B = F B - F B = BA - BA = B A - A v D F ( B) = B(Af - Af - lvD t) = - BlvD t Ai−Af  ( B) Blv t D F = - D  ( B) Blv D F - = t D 
  • 16. Calcolo della forza elettromotrice (I) Nel circuito viene dissipata per effetto Joule una potenza pari a Pd = fi dove f rappresenta la forza elettromotrice indotta e i è la corrente indotta che circola nel circuito. Se la sbarretta si muove nel verso indicato dalla freccia nella figura precedente, la corrente, per la convenzione secondo cui la corrente circola nel verso contrario a quello degli elettroni di  conduzione, circola in senso antiorario e, dato che B ^ al filo, abbiamo che F=Bil: questa è la forza che il campo magnetico oppone al movimento della sbarretta.
  • 17. Calcolo della forza elettromotrice (II) Ricordando la definizione di lavoro abbiamo:   D L = F ´D s = FD s cosa = FD s = BilD s = BilvD t  la potenza erogata dalla forza esterna per fare spostare la sbarretta è, quindi, P L Bilv t Bilv e = D = D = D D t t  imponendo che la potenza fornita dall’esterno sia uguale a quella dissipata per effetto Joule abbiamo che: Pe=Pd  fi=Bilv  f=Blv
  • 18. La legge di Faraday-Neuman Quindi, mettendo assieme le relazioni trovate in precedenza abbiamo che: ( B)  ( B) f t D F = - D Blv D F - = t D  f = Blv La forza elettromotrice indotta in un circuito chiuso da un campo magnetico è proporzionale alla variazione del flusso magnetico di tale campo che attraversa l'area abbracciata dal circuito nell'unità di tempo.
  • 19. Considerazioni sulla legge di Faraday-Neumann Questa legge quantifica il fenomeno dell'induzione elettromagnetica, ovvero l'effetto di produzione di corrente elettrica in un circuito posto in un campo magnetico variabile oppure un circuito in movimento in un campo magnetico costante. È stata scoperta a partire dagli esperimenti eseguiti 1831 dal fisico inglese Michael Faraday, ed è attualmente alla base del principio di funzionamento delle macchine elettriche come motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori. La relazione f=−ΔΦ/Δt fu scoperta dallo scienziato tedesco Franz Neumann nel 1845: è per questo che la legge è nota come legge di Faraday-Neumann.
  • 20. La legge di Lenz (I) Il segno meno che compare nella legge di Faraday- Neumann sta ad indicare che la corrente prodotta si oppone alla variazione del flusso magnetico, compatibilmente con il principio di conservazione dell'energia: • se il flusso concatenato è in diminuzione, il campo magnetico generato dalla corrente indotta sosterrà il campo originario opponendosi alla diminuzione • se il flusso sta crescendo, il campo magnetico prodotto contrasterà l'originario, opponendosi all'aumento. Questo fatto è noto anche come legge di Lenz.
  • 21. La legge di Lenz (II) La scoperta che la corrente indotta in una spira ha un verso tale da opporsi alla variazione di flusso che la ha prodotta si deve al fisico russo Heinrich Friedrich Emil Lenz (1804-1865) che la mise in luce nel 1834.
  • 22. Dimostrazione della legge di Lenz (I) • Quando un magnete si avvicina ad un circuito, il campo magnetico prodotto dal magnete nella zona dove si trova il circuito, aumenta. • La variazione di flusso delimitata dal circuito produce una corrente indotta che, a sua volta, genera un proprio campo magnetico. In che senso circola la corrente indotta in base alla somma vettoriale ? D Bmagnete + Bindotto
  • 23. Dimostrazione delle legge di Lenz (II)  • Se la corrente indotta circolasse in senso orario, B indotto sarebbe diretto verso il basso e rinforzerebbe l’aumento di • In questo caso si aumenterebbe il flusso totale, creando una corrente indotta più  intensa e, quindi, un nuovo B indotto , e così via, innescando un processo senza fine. Si otterrebbe, così, corrente elettrica gratis, cosa che contrasta con il principio di conservazione dell’energia. S i N  D Bmangete  indotto B
  • 24. Dimostrazione delle legge di Lenz (III) • Se, invece,  la corrente indotta circola in senso antiorario, B indotto  è diretto verso l’alto e contrasta l’aumento di D Bmagnete • In questo caso non si va contro al il principio di conservazione dell’energia S i N  indotto B  D Bmagnete
  • 25. Enunciato della legge di Lenz Il verso della corrente indotta è sempre tale da opporsi alla variazione di flusso che la genera.  D Bmagnete indotto B i    magnete D B i indotto B
  • 26. La legge di Lenz e il principio di conservazione dell’energia Questa legge è diretta conseguenza del principio di conservazione dell’energia: bisogna fare lavoro contro una forza esterna per avere energia elettromagnetica. La corrente, infatti, provoca una forza di origine magnetica che deve essere sovrastata e il lavoro impiegato per fare ciò è l'energia meccanica che si converte in energia termica durante il processo.
  • 27. L’autoinduzione Per avere l’induzione elettromagnetica non è necessaria la presenza di un campo magnetico esterno. Infatti la variazione della corrente in un circuito elettrico genera una f.e.m. indotta nel circuito stesso. Per la legge di Lenz nasce nel circuito una corrente elettrica indotta il cui verso tende ad opporsi alla variazione di del flusso, producendo un campo magnetico il cui flusso tende a compensare il decremento di flusso concatenato. Questo fenomeno si chiama autoinduzione.
  • 28. Cosa succede quando si chiude un circuito? •Quando si chiude l’interruttore di un circuito elettrico la corrente inizialmente nulla cresce rapidamente creando un campo magnetico sempre più intenso attraverso la superficie del circuito stesso. • In questo modo aumenta il flusso del campo magnetico e si genera una corrente indotta che, per la legge di Lenz, tende ad opporsi alla variazione di flusso che l’ha generata. •Quindi queste due correnti circolano contemporaneamente in versi opposti e la seconda rallenta la crescita della prima corrente nel circuito.
  • 29. Cosa succede quando si apre un circuito? • Quando si apre il circuito la corrente non si annulla istantaneamente ma lo fa con un certo ritardo. • L’apertura di un circuito provoca una diminuzione del flusso e, di conseguenza, la corrente indotta circola nello stesso verso di quella che era presente prima.
  • 30. L’induttanza in un circuito Il flusso di campo magnetico è direttamente proporzionale all’intensità di corrente che fluisce nel filo che forma il circuito stesso  F ( B) = Li La costante di proporzionalità L è caratteristica del circuito e del materiale in cui esso è immerso e si chiama induttanza. Si misura in Henry (W/A) e si rappresenta nei circuiti con il simbolo
  • 31. Induttanza e solenoidi La grandezza L può rappresentare: • il coefficiente di autoinduzione presente (sempre!!!) nel circuito • quello di un solenoide inserito nel circuito per amplificare l’effetto di autoinduzione
  • 32. Circuiti RL Un circuito in cui sono presenti sia un’induttanza che una resistenza si dice RL. Appena si chiude il circuito si ha: Appena si apre il circuito si ha: ( ) 1 Rt i t f e L R æ ö = ç - ¸ è ø Rt i ( t ) = f e - L R
  • 33. La legge di Faraday-Neumann per il circuiti RL Possiamo riscrivere allora la legge di Faraday-Neumann: (   D F B) = F ( B)  - F ( B) = Lif - Lii = LD i f i f L i t = - D D
  • 34. L’induttanza di un solenoide In un solenoide rettilineo composto da N spire e di lunghezza l ed area S abbiamo: B Ni 0 l = m con B perpendicolare alle spire. Dato che la superficie attraverso cui si calcola il flusso è quello delle N spire del solenoide, abbiamo: ( ) 2 B NBS N Ni S N i S F = = m = m 0 0 l l  2 L N S 0 l = m
  • 35. La corrente alternata • La corrente alternata è caratterizzata da un flusso di corrente variabile nel tempo sia in intensità che in direzione. • L'utilizzo della corrente alternata deriva dal fatto che i generatori, per convenienza economica e semplicità costruttiva, producono con maggiore facilità corrente alternata, quindi l'utilizzo della stessa corrente alternata evita modifiche. • La distribuzione in corrente alternata si è dimostrata più efficiente della corrente continua per le trasmissioni di potenza elevata: – sono le minori dispersioni per effetto Joule (occorrono quindi sezioni di conduttore inferiori, cioè fili più piccoli) – permette la massima estensione delle linee di trasporto su lunghe distanze
  • 36. L’alternatore • Per utilizzare l’autoinduzione servono generatori di correnti non continue. Si possono generare correnti non costanti nel tempo attraverso un alternatore, ossia un dispositivo che trasforma energia cinetica in energia elettrica. • Il simbolo di un alternatore nei circuiti è il seguente: • Un alternatore schematicamente è costituito da una spira che ruota con velocità angolare costante all’interno di un campo magnetico: in questo modo il flusso varia costantemente generando, così, una corrente indotta.
  • 37. Caratteristiche della f.e.m. e della corrente alternata Si verifica che l’andamento della f.e.m. prodotta dall’alternatore e la corrente ad essa associata variano secondo le leggi f(t)=f0sen(ωt) i(t)=i0sen(ωt) con f=BSω e i=f/R 000fe isono detti ampiezze, mentre ω è la 0 0 pulsazione. T 2p Il periodo è e la frequenza è = 1 w 2 f T w p = =
  • 38. Il valore efficace della corrente • In un circuito ohmico attraversato da corrente alternata la potenza istantanea che varia continuamente è: P(t)=R[i(t)]2 • Il valore massimo della potenza è: P=Ri2 max0 2 0 1 2 P = Ri • Il valore medio della potenza è: • La corrente continua, detta corrente efficace, che eroga la stessa potenza di una corrente alternata di valore massimo i0 vale: i = i 0 2 eff
  • 39. Il valore efficace della f.e.m. • Si definisce la f.e.m. efficace: f = f 0 2 eff • Quando si dice che la f.e.m. è 220V si sottintende la feff.
  • 40. Il grafico della potenza In rosso il grafico della potenza istantanea. In blu il grafico della potenza media. In verde il grafico della potenza efficace Peff(t)=R[ieff (t)]2
  • 41. Gli elementi circuitali in corrente alternata • Circuito puramente ohmico (solo resistenze) • Circuito puramente induttivo (solo induttanze) • Circuito puramente capacitivo (solo condensatori)
  • 42. Circuito ohmico f(t)=Ri(t) Le due funzioni seno hanno lo stesso argomento e f.e.m. e corrente sono in fase In blu la corrente In rosso la f.e.m.
  • 43. Circuito induttivo f (t) L i(t) t = D D La corrente ritarda rispetto alla f.e.m. di un quarto di periodo. Non c’è caduta di potenziale dovuta alla legge di Ohm, ma le continue variazioni del flusso del campo magnetico nella bobina provocano ai capi di essa una f.e.m. indotta In blu la corrente In rosso la f.e.m.
  • 44. Circuiti capacitivi f (t) Q C = È un circuito aperto. La corrente anticipa di un quarto di periodo rispetto alla f.e.m. Il condensatore si carica e si scarica continuamente. In blu la corrente In rosso la f.e.m.
  • 45. I circuiti RLC in corrente alternata Un circuito RLC è formato da un alternatore, da una resistenza, da un’induttanza e da un condensatore posti in serie fra loro.
  • 46. L’impedenza Si definisce impedenza la quantità 2 Z R2 L 1 = + æ ö çè w - w C ø¸ L'impedenza è una grandezza fisica che rappresenta la forza di opposizione di un circuito formato da resistenze, induttanze e condensatori al passaggio di una corrente alternata.
  • 47. Caratteristiche dell’impedenza • f=Zieffeff • Se L=0 e C=∞, il circuito è puramente ohmico, Z coincide con la resistenza 1 1 • Se L - = 0  L  C w w LC 1 = 2 C w w  Z=R (condizione di risonanza) w =
  • 48. Caratteristiche dell’impedenza • f=Zieffeff • Se L=0 e C=∞, il circuito è puramente ohmico, Z coincide con la resistenza 1 1 • Se L - = 0  L  C w w LC 1 = 2 C w w  Z=R (condizione di risonanza) w =
  • 49. La corrente nei circuiti RLC La corrente che fluisce nel circuito RLC in serie, a cui è applicata la f.e.m. f(t)=F0sen(ωt), è descritta dalla legge: i(t) = F0 sen( w t - j ) Z φ è detto angolo di sfasamento ed il suo valore è dato da: L - 1 tg C R w j = w Se è soddisfatta la condizione di risonanza f(t) e i(t) risultano in fase perché tg φ =0.