2. Il primo impatto è con la
Basilica palladiana, sede
della mostra, da poco
restaurata.
Appena sbuchiamo nella
grande piazza, ci colpisce con
la bellezza delle sue forme
armoniose.
E che dire del campanile, che svetta alto nell’azzurro
cielo di questa fredda mattina di dicembre?
3. Il quadro che mi è piaciuto di più è
stato Madonna con il Bambino,
1509, di G. Bellini.
A sinistra il pittore raffigura Maria
che tiene in braccio Gesù, mentre a
destra apre uno squarcio sulla
campagna, dipingendo anche
animali che sembrano giocare.
Maria tiene un libro tra le mani: il
libro della sapienza e della
conoscenza; per questo ha uno
sguardo triste: perché conosce il
destino di suo figlio, che verrà ucciso.
Anche Gesù, nonostante il corpo da bambino, ha già l’espressione da uomo adulto: è
consapevole della sua missione e con la mano destra sta benedicendo chi guarda.
Il pittore è riuscito a rappresentare con maestria le emozioni dei personaggi e ciò che
sentono dentro di loro.
Eva
4. Di questa sezione, che vuole
celebrare personaggi importanti,
ricchi e famosi, abbiamo scelto il
quadro di Tiziano che rappresenta il
doge Trevisani.
Il doge viene raffigurato in modo da
far risaltare il suo potere: il mantello
di broccato d'oro, l'anello e il corno
ducale indossato sopra la cuffia
bianca.
Ma lo sguardo è come velato da
un’ombra di malinconia e rimpianto:
Trevisani, infatti, era persona severa
e rigorosa, non amava lo sfarzo
connesso alla sua carica, non
avrebbe voluto fare il doge, ma
Tiziano
Ritratto del doge Marcantonio Trevisani , 1553 condurre una vita appartata.
Il pittore riesce a cogliere tutti questi
sentimenti con grande bravura.
5. Questa sezione ci è
piaciuta moltissimo
perché i ritratti
coprono un periodo
molto lungo che va
dal Cinquecento
all’Ottocento (da
Raffaello, Durer e
Pontormo a Monet,
Degas, Homer e
molti altri) .
Si possono quindi
confrontare stili e
tecniche pittoriche
diverse, ma soprattutto si
possono cogliere i cambiamenti
che hanno interessato il modo di
vivere degli uomini lungo il
passare dei secoli.
6. Il quadro che ci è ha sorpreso di più di questa
sezione è stato Danza a Bougival , 1833, di Pierre
August Renoir.
Il pittore focalizza l’attenzione sui due ragazzi che
ballano: l’uomo e la donna sono talmente assorti
nella danza da non accorgersi delle altre persone
(quest’effetto è dato dalla nitidezza con cui sono
dipinti e dalla torbidezza, invece, dei personaggi
che si trovano sullo sfondo).
Sono immersi nella natura; lei indossa un vestito
rosa pallido, lui un cappello di paglia che gli copre
gli occhi. Ma si intuisce che sta ammirando la sua
compagna e vorrebbe baciarla; ma lei, timida, gira
il viso e distoglie lo sguardo.
Renoir con un utilizzo sapiente dei colori e delle
sfumature riesce a farci percepire il movimento che
anima la coppia e l’atmosfera di serenità ed allegria
di un momento di festa.
Gioele, Egon, Luna
7. In questa sezione, ricca di bellissimi ritratti,
l’opera che ha attirato maggiormente la nostra
attenzione è stata Christina Olson, 1947, di
A. Wyeth.
Christina è una ragazza molto ammalata, non
può camminare, ma rifiuta la sedia a rotelle e
si sposta trascinandosi sulle braccia.
E’ seduta sulla porta di casa, la luce del sole le
illumina il viso ed il corpo magro, una brezza
leggera le scompiglia i capelli.
Lo sguardo malinconico è rivolto al paesaggio,
che si intuisce soltanto. Quanto vorrebbe
alzarsi e correre in quel prato, scoprire il
mondo esterno anziché limitarsi ad
immaginarlo e ammirarlo da lontano …
Questa figura dolente ha suscitato in noi
commozione e ci ha fatto riflettere sul
coraggio e la voglia di vivere nonostante le
difficoltà.
Federica, Francesca, Sarah, Simone, Tracy
8. Ci ha colpito molto Il quadro si distingue
anche questa tela di da tutti gli altri per i
Pablo Picasso: bellissimi contrasti di
L’italiana, 1917. colore, per le forme
Ad una prima geometriche usate
occhiata, si ha nel delineare la figura
l’illusione che siano umana e anche
raffigurate più perché è ambientato
persone; invece, in Italia: lo si capisce
osservando meglio, si dalla cupola della
capisce che viene basilica di San Pietro
raffigurata la stessa che fa capolino in
donna vista da alto a sinistra!
prospettive diverse,
secondo i canoni del Andrea, Francesco,
cubismo. Marco, Martina,
Mohammed
9. La visita alla mostra è stata
una bellissima esperienza,
sicuramente da consigliare ad
altri ragazzi: il contatto
diretto con l’opera d’arte è
tutt’altra cosa rispetto ad una
fotografia!
E’ stato anche molto
coinvolgente scoprire con
quali obiettivi un pittore
dipinge un quadro, con che
stato d’animo, perché sceglie
determinati colori…
Sulla via del ritorno, la Rotonda, altra stupenda opera architettonica di
Andrea Palladio, ci ha dato il suo arrivederci in terra vicentina.