Riflessioni sulla formazione nella società interconnessa - Seminario AIF nel ciclo "Dialogare con il digitale: apprendimento e nuove tecnologie" svolto il 6 maggio 2014 in CFMT - Via Palestro 32, Roma
Relatore: Fabrizio Faraco
Coordinatore: Roberto Vardisio
1. Social che?!
Riflessioni sulla formazione
nella società interconnessa
Seminario AIF «Dialogare con il digitale: apprendimento e nuove tecnologie
Roma 6 maggio 2014
2. About me
Un marketer che è passato in tanti mondi
Corporate management
• Dalla old economy (sfida manageriale)
• Alla prima new economy (information society)
Più giovane dirigente storia dell’IRI
Startupper in Italia e all’estero
• Supporto agli imprenditori (internet come tessuto immanente)
• Supporto per le scuole (knowledege society)
Coordinatore del miglior progetto di formazione del personale del MIUR (1999-2000valutazione esterna)
Coach e mentor
• Diversi progetti di marketing per PMI
• Digital e content marketing per PMI
Collaborazione con diverse PMI, istituzioni e associazioni
3. Come il cinema
Lumiere
La formazione audiovideo
Nickelodeon
La FAD
Griffith
MOOC e Widelifelearning
7. Clay Shirky “Here Comes Everybody” (2008)
“I’m old enough to know a lot of things, just
from life experience. I know that newspapers
are where you get your political news and how
you look for a job. I know that music comes
from stores. I know that if you want to have a
conversation with someone, you call them on
the phone. I know that complicated things like
software and encyclopedias have to be created
by professionals. In the last fifteen years, I’ve
had to unlearn every one of those things, and a
million others, because those things have
stopped being true” (p. 320–321)
8. Cambia la società
Società complessa
un impetuoso sviluppo di risorse e competenze degli
individui in un contesto caratterizzato
• dall'indebolirsi delle istituzioni come «dispensatori» di senso,
sicurezze, significati;
• segnato da maggiori rischi, da maggiori sfide e
responsabilizzazioni per la persona
Mondo piccolo
un mondo che "si restringe" perché aumenta la capacità
di "percorrerlo" e viverlo, perché tutto si interconnette
10. Come ci siamo arrivati
Aumento della complessità
I mercati sono conversazioni
Cambiamento del ruolo dell’individuo
Prosumer o ConsumAttore (Web 2.0)
Ampliamento della dimensione relazionale
Le nuove tecnologie hanno reso possibile l’ampliamento
della dimensione comunicativa tra gli individui e con le
cose
Un mondo interconnesso
11. Cambia il paradigma
Il discorso pubblico non è più dettato dai mass media
Dalla connessione delle persone con le informazioni alla connessione tra le
persone
Tutto diviene personale
Le persone fanno il brand perché il brand è fatto dalle persone
Sei quello che ottieni cercandoti su Google
Internet è un ambiente concreto e NON «virtuale» [Eurisko]
Connette persone non PC
Ha la massima relazione con la vita vera delle persone, la “Realtà”
Laddove la Tv predisponeva verso un orizzonte di “Sogno”
12. Non è la tecnologia
Perché condividere e avere relazioni è alla base della nostra esistenza anche
da prima che nascesse internet
Ci piacciono le persone simili a noi per questo cerchiamo le persone che
abbiano in comune le caratteristiche che amiamo
La ragione non risiede nella natura digitale dei contenuti ma
Nel fatto che la cultura e l’apprendimento divengono partecipativi
Nella necessità primaria di esser connessi come bisogno di
• Appartenenza
• Essere riconosciuti
Siamo sociali per definizione!
È parte della nostra psicologia
13. Ma la tecnologia e internet stanno
cambiando la Società (e la Politica)
Le piattaforme online di
Collaborazione
Conversazione
Condivisione
Danno un supporto all’azione dei gruppi di individui che
prima erano possibili solo attraverso organizzazioni o
istituzioni
Non siamo schiavi della tecnologia ma di ciò che la tecnologia fa per noi
14. Gli strumenti sociali
Le 7 C [G. Brown]
Caffe
Cigarette
Cellular
Car
Chocolate
Clothes
Cola
Il cibo è il re degli strumenti sociali
Pensate a quanto della nostra cultura è convogliato dal cibo
Usiamo gli strumenti sociali per costruire la nostra identità e per
raccontare la nostra storia
15. Cosa ci muove
Le persone sono guidate dalla motivazione sociale non dai
social media
I comportamenti sono plasmati dal codice sociale
Tutto è uno strumento sociale
Ciò che ci fa muovere è la relazione
Per costruire la relazione dobbiamo aver costruito la fiducia
Viviamo in un’economia basata sulle relazioni (da sempre)
16. Il codice sociale
I bisogni sociali fondamentali degli individui
L’appartenenza
L’essere riconosciuti
Raccontare rappresenta il modo con cui forgiamo i significati e creiamo il
contesto sociale
Codice sociale è:
Come raccontiamo le storie
Le radici della nostra identità
Come ci relazioniamo con gli altri
Le ragioni del nostro comportamento «irrazionale»
Non siamo schiavi della tecnologia, ma uno dell’altro, dello stare insieme
E quando non stiamo insieme la tecnologia ci aiuta a raccontare la nostra
storia
17. Raccontare
Entrare in contatto con il prossimo al livello più profondo
richiede una storia
Le storie sono come i virus
Sono ovunque
• Ascoltiamo storie a prescindere dove siamo e da dove veniamo
Sono contagiose
• Racconta una storia a qualcuno e se è ragionevole si diffonderà. Le migliori
storie hanno bisogno di essere ri-raccontate di più e molto di più
Sono appiccicose
• Attraverso il racconto che si ripete si fissano nella nostra memoria e nei
nostri ricordi
18. Raccontare
Le storie hanno da sempre svolto un ruolo
cruciale nella cultura e nello sviluppo
dell’esperienza umana, da molto prima ci fosse
internet
Le storie sono l’essenza dell’esperienza umana
Le storie ispirano e motivano le azioni degli individui
Le storie hanno provato la loro utilità in ogni attività
dell’esperienza umana
20. Engagement
Raccontare storie è il modo con cui creare
relazioni e fiducia
“The brand is a story. But it's a story about you,
not about the brand. The story makes us say we
"love Google" or "love Harley"... but what do we
really love? We love ourselves. We love the
memory we have of how that brand made us feel
once. We love that it reminds us of our mom, or
growing up, or our first kiss.” [S. Godin]
Ma ricorda
Che i consumatori vogliono dare la loro versione
della storia che può essere molto diversa dalla
versione ufficiale che hai costruito
21. Dal consumatore al prosumer
I consumatori non esistono più, perché in un mondo dove un
indirizzo di posta elettronica rappresenta un canale mediatico, ora
siamo tutti produttori
[C. Shirky]
L’utente ha un ruolo sempre più attivo ed è chiamato
a ”partecipare alle storie”
Dal consumatore al prosumer o consumatore sociale
Il consumatore sociale preferisce le interazioni offline
L’online non ha senso senza l’offline
22. Web 2.0: il web come piattaforma
Partecipazione
Democratizzazion
e degli strumenti
di produzione e
promozione
(co)-Creazione
Siamo tutti
makers
Peer-to-peer
Caduta delle
gerarchie
23. Contesti, paradigmi e individualità
L’uso dei SOCIAL NETWORKS sancisce l’esistenza di un
nuovo paradigma:
Audience invisibili: non li conosco ma ne avverto il potere
L’85% dei brand oggi viene definito dall’interazione quotidiana tra i
consumatori, nelle loro conversazioni
Chi controlla la narrazione?
“Collapsed contexts”
un numero infinito di contesti che crollano uno sull'altro nel singolo
momento della creazione e condivisione di contenuti
immagini, azioni e parole catturati dalla rete possono in ogni momento
essere trasportati ovunque sul pianeta e conservati per sempre
Sfuma il rapporto tra pubblico e privato
Sovraesposizione dell’individualità e miscela di pubblico e privato
monitorabile dalle aziende
28. >29 milioni di utenti
>18 milioni di utenti
>14 milioni di utenti
>8 milioni di utenti
>6 milioni di utenti
L’Italia sui Social a gennaio 2014
29. >17 milioni di utenti attivi
>6 milioni di utenti attivi
>5 milioni di utenti attivi
>3 milioni di utenti attivi
ca. 3 milioni di utenti attivi
L’Italia sui Social: utenti attivi nell’ultimo mese
(gennaio 2014)
34. I 10 tratti del consumatore sociale
È sociale per definizione, intimamente interconnessa
La sua intima natura sfugge ai Big Data
Non è un segmento demografico, ma è definita dai propri interessi
Non acquista «cose», ma ciò che le «cose» fanno per lei
Non è fedele a nessun brand, ma a ciò che il brand fa per lei
Il costo più grande è catturare la sua attenzione
Compra su suggerimento dei suoi amici non della pubblicità
Osservando le azioni di marketing si chiede «dove sono io in questa storia?»
Non è una «nativa digitale» ma una «immigrata offline»
Tutto il senso della sua esperienza è offline, ma usa l’online per trovarlo
35. Collaborative Economy: Value Chain
The key is to change the way we
think:
• Products become services
• Services become marketplaces
• Marketplaces build your products
36. Collaboration
It may be hard to tell the
difference between employees
and customers as new products
are built from the crowd.
But the costs of building are
leveraged by the crowd, reducing
the costs of the company.
39. Formazione
Come tutto il resto non sarà più la stessa cosa
Pubblica
• MOOC
• Webminar
Corporate
• Social collaboration
Ritorno al futuro
peer to peer (Wide and social)
by example (Mentor and influence)
40. Come nel marketing
I mercati sono conversazioni
Alla base di tutto ci sono i contenuti
Le caratteristiche diventano
Sociale e personale
Farsi trovare e non “cacciare”
Agire in tempo reale
41. Cambiano i contenuti
Formazione tradizionale
Il focus è persuadere l’allievo
Il docente inizia e controlla il grosso
del dialogo
L’interazione è diretta e formale
L’allievo svolge un ruolo passivo
Content learning
Il focus è nella costruzione della
community e delle relazioni «tra» e
«con» i partecipanti
Gli allievi possiedono e controllano
le conversazioni
Il grosso delle conversazioni sono
tra allievo e allievo (e potenziale)
Il ruolo dell’allievo è attivo
(propositivo di co-creazione)
44. Fabrizio Faraco
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3.0 unported.
Blog: http://fabriziofaraco.it
Email: fabriziofaraco@outlook.com
«People are a lot more interested in what they're interested in, as opposed to what
their physical neighbors are doing.
The real kings of media will be local in a totally different sense. They will be the
narrators and arbiters of interest for groups that actually have aligned interests»
(Seth Godin)