2. 1.1 Una premessa: come e perché
ricordare?
• «È fondato il rischio di diventare professionisti
della memoria» Anna Foa
• «C’è *…+ bisogno di storia *…+ È c’è bisogno di
storie: ricostruire le vite cancellate» Anna Foa
• Razzismi e genocidi del Novecento
• Tra eccezionalità e banalizzazione
3. 1.2 Perché la crudeltà?
•
•
•
•
42.500 tra ghetti e lager
Dai 15 ai 20 milioni di persone
Dai 7 agli 8 milioni di morti
«esperimenti di immersione in acqua
fredda», esperimenti chirurgici…
• ma anche forme di crudeltà gratuite… (BaronCohen 2012)
4. 2.1 Un approccio didattico tra
discipline e ordini diversi
“essere riusciti a ricostruire il fenomeno
storico dell’Olocausto non significa
necessariamente averne compreso le
dimensioni morali; esse possono essere
colte in modo altrettanto efficace
mediante l’esame di opere d’arte, di
monumenti e di memorie personali”
(Gardner 2000, p. 192)
5. 2.2 Ordini ed ambiti: la scuola
elementare
Lia Levi e Emanuela Orciari,
La portinaia Apollonia,
Orecchio Acerbo,
Roma 2005
6. 2.3 Ordini ed ambiti: la scuola
elementare
Ruth Vander Zee e
Roberto Innocenti,
La storia di Erika,
La Margherita,
Trezzano sul naviglio 2003
7. 2.4 Ordini ed ambiti: la scuola
elementare
• Per un elenco aggiornato e commentato di albi
illustrati sul tema della Shoah:
http://principieprincipi.blogspot.it/2013/01/libriper-la-memoria.html
• I disegni di Helga Weiss (Il diario di Helga. La
testimonianza di una ragazza nei campi di Terezìn e
Auschwitz, Einaudi
2014), http://www.iccalcinate.it/shoah.php?oper=h
elga&n=1
8. 2.5 Ordini ed ambiti: la scuola
superiore
Percorsi letterari
• Prosa: Primo Levi, Elie Wiesel, Anna Frank….
• Poesia: Paul Celan
• Graphic novel: Art Spiegelman
Percorsi filosofici
• Jonas
• Percorsi musicali: Francesco Guccini
http://www.youtube.com/watch?v=2HItzNcSJCU
9. 2.6 Celan
Nero latte dell’alba lo beviamo la sera
Lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo
beviamo la notte
Beviamo e beviamo
Scaviamo una tomba nell’aria là non si giace
stretti
10. 2.7 Jonas
Hans Jonas, Il concetto di Dio dopo
Auschwitz, Una voce ebraica, Il
Melangolo, Genova 1990
• Bontà assoluta, potenza
assoluta, comprensibilità
• “Dio taque. Ed ora aggiungo: non
intervenne, non perché non volle, ma perché
non fu in condizione di farlo” (p. 35)
11. 2.5 Ordini ed ambiti: la scuola
superiore
• Percorsi cinematografici:
Centro di documentazione ebraica
contemporanea
http://www.cdec.it/home2_2.asp?idtesto=1165
&idtesto1=1165#joffo)
• Voci della Shoah
http://www.shoah.acs.beniculturali.it/index.php
?page=Home&lang=it)
12. 2.6 Auschwitz non è un museo
World Center for Holocaust Research in Israele
http://www.yadvashem.org/, http://www.yadvashem.org/yv/en/
education/languages/italian/
13. 2.7 Auschwitz non è un museo
Holocaust Memorial Museum negli Usa
http://www.ushmm.org/it
14. 2.8 Auschwitz non è un museo
Museo ebraico di Berlino
http://www.jmberlin.de/main/Kurzinfo/italiano.php
15. 2.9 Auschwitz non è un museo
Il campo di Mauthausen
http://www.mauthausen-memorial.at/int/it/
16. 2.10 Auschwitz non è un museo
Il campo di Auschwitz
http://en.auschwitz.org/m/
17. 2.11 Auschwitz non è un museo
Museo della risiera di San Sabba
http://www.turismofvg.it/Musei/Museo-Civico-della-risiera-di-SanSabba
18. 2.11 Auschwitz non è un museo
«i luoghi hanno una loro forza
sconvolgente perché evocano ciò che è
accaduto. Se ascoltare questa storia non ti
cambia niente dento, allora è inutile
ascoltare»
Anna Foa
«Qui bisogna capire che si cammina sul
più grande cimitero del mondo»
Geoges Didi- Hberman
19. 3.1 Ancora un approccio didattico
• 20 gennaio 1942 conferenza del Wannsee
• “otto delle quattordici personalità principali
presenti avevano conseguito la laurea in
importanti università dell’europa centrale”
(Gardner 2000, p. 192)
• “Ciascuno di noi avrebbe potuto essere
vittima o carnefice” (Gardner 2000, p. 193)
20. 3.2 Empatia
azione con cui diventiamo consapevoli di altre persone
e della loro vita interiore
1. L’empatia è differente dalla simpatia e dalla
compassione
2. L’empatia non è il mistero della comunicazione
tra due anime
3. L’empatia non è una intuizione
4. L’empatia ha come esito finale una riflessione
sull’identità personale
5. L’empatia può essere appresa
6. L’empatia ha dei limiti
21. 3.3 Perché insegnare l’empatia?
«Le nazioni sono sempre più attratte dall’idea del
profitto; esse e i loro sistemi scolastici stanno
accantonando, in maniera del tutto scriteriata, quei
saperi che sono indispensabili a mantenere viva la
democrazia. Se questa tendenza si protrarrà, i paesi
di tutto il mondo ben presto produrranno
generazioni di docili macchine anziché cittadini a
pieno titolo, in grado di pensare da sé, criticare la
tradizione e comprendere il significato delle
sofferenze e delle esigenze delle altre persone»
(Martha Nussbaum, Non per profitto , Il Mulino, Bologna 2011, pp. 21-22)
22. 3.4 Un impegno personale
«Gandhi *…+ comprese perfettamente che la
lotta politica per la libertà e l’uguaglianza deve
essere anzitutto una lotta in seno a ciadcuna
persona, dove compassione e rispetto si
misurano contro paura, avidità e aggressione
narcisitica»
(Martha Nussbaum, Non per profitto , Il Mulino, Bologna 2011, p. 47)
23. 3.5 Una breve lista
• «Sviluppare la capacità degli studenti di vedere il
mondo dal punto di vista di altre persone»
• «Insegnare a confrontarsi con le inadeguatezze e
le fragilità umane»
• «Sviluppare la capacità di un’autentica sensibilità
verso gli altri, vicini e lontani»
• «Incoraggiare la responsabilità»
• «Promuovere con vigore il pensiero critico, la
capacità e il coraggio richiesti per far sentire una
voce dissenziente»
(Martha Nussbaum, Non per profitto , Il Mulino, Bologna 2011, p. 61)
24. 3.6 Come insegnare l’empatia?
•
•
•
•
Gioco
Lettura
Narrazione di storie
Arte
25. 3.6 Empatia e professionalità
docente
«the operative requirement to
enhance student learning is for
teacher to see the learning
through the eyes of the
students»
(Hattie 2012, p. 103)