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Dott. Gianfranco Gruttadauria
U.O. medicina interna
Ospedale S’Elia Caltanissetta
“Il gozzo endemico”
Mussomeli 31.3.2012

MALATTIE DELLA TIROIDE

MALATTIE DELLA TIROIDE

MALATTIE DELLA TIROIDE

GOZZO ENDEMICO

REGOLAZIONE DELLA FUNZIONE
TIROIDEA
TIROIDE
TSH
IPOFISI
TRH
IPOTALAMO
T4-T3

 Maturazione dello scheletro e del cervello in età
fetale.
 Aumento del metabolismo basale.
 Effetti inotropo e cronotropo sul cuore.
 Incremento della sensibilità alle catecolamine.
 Stimolo della motilità intestinale.
 Incremento del turnover osseo.
 Aumento del glucosio sierico, riduzione del
colesterolo.
EFFETTI DEGLI ORMONI
TIROIDEI
Lo iodio è un elemento fondamentale per la
corretta produzione di questi ormoni e nelle
regioni dove la dieta è molto povera di iodio, la
ghiandola tiroidea ha difficoltà a produrre
adeguati quantitativi di ormoni tiroidei. Nel
tentativo di compensare tale carenza, la tiroide si
ingrossa formando il cosiddetto gozzo e nel caso
che questo compenso non risulti efficace la
ghiandola tiroidea tende a divenire ipoattiva
(ipotiroidismo).
Stadio di vita nella quale si riscontra la
carenza
Effetti
Donne in gravidanza e feto
Aborto di feto morto, anomalie congenite, aumento di
mortalità perinatale, aumento mortalità infantile, deficienza
mentale, nanismo, sordità, mutismo, strabismo e difetti
psicomotori.
Neonato Gozzo e ipotiroidismo neonatale
Bambini ed adolescenti
Gozzo, ipotiroidismo giovanile, danneggiamento delle
funzioni mentali, ritardo nello sviluppo fisico
Adulto Gozzo, ipotiroidismo e danneggiamento delle funzioni
mentali

Dose di iodio giornaliera raccomandata
Neonato 40 microgrammi/die
Bambini
1-3 anni
4-6 anni
7-12 anni
70 microgrammi/die
90 microgrammi/die
120 microgrammi/die
Adulto 150 microgrammi/die
Gravidanza e allattamento 180 microgrammi/die

Per gozzo si intende semplicemente l'ampliamento
abnorme della ghiandola tiroidea. E 'importante sapere
che la presenza di un gozzo non significa
necessariamente che la tiroide non funzioni
correttamente. Un gozzo può verificarsi in una
ghiandola che produce molto ormone (ipertiroidismo),
poco ormone (ipotiroidismo), o la giusta quantità di
ormone (eutiroidismo). Il gozzo indica la presenza di
una condizione patologica che sta causando un
eccessivo ingrandimento della tiroide.
Gozzo
definizione

Classificazione clinica del
gozzo
 Grado O: gozzo assente.
 Grado 1A: gozzo palpabile, ma non visibile.
 Grado 1B: gozzo visibile solo con il capo in posizione
estesa.
 Grado 2: gozzo visibile con il capo in posizione
normale.
 Grado 3: gozzo visibile a distanza.

Terapia del gozzo e
dell’ipotiroidismo
 In generale, il dosaggio raccomandato è:
 GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14
anni: 50-100 (150) mcg al giorno.
 TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA
RIMOZIONE GOZZO: 100 mcg al giorno.
 IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per
circa due settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di
50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose
di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di
peso corporeo al giorno in media.
 BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12
mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg /
kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso
corporeo / giorno.
22

IPOTIROIDISMO
Terziario (di origine ipotalamica)
 Ridotta attività biologica del TSH
IPOTIROIDISMI
Ipotiroidismo primitivo
Congenito
Da ridotta massa tiroidea
 Agenesia-Disgenesia-Ectopia
Da ridotta funzione
 Difetti dell’ormonogenesi
 Carenza iodica
 Passaggio transplacentare di farmaci o
anticorpi
Acquisito
Processi autoimmuni
 Tiroidite di Hashimoto
 Tiroidite atrofica (mixedema idiopatico)
 Evoluzione della malattia di Basedow
Processi infiammatori o degenerativi
(tiroidite di De Quervain)
Cause iatrogene e alimentari
 Tiroidectomia
 Terapia con radioiodio
 Farmaci (litio, perclorato, antitiroidei,
amiodarone, interferone- )
 Carenza iodica
Ipotiroidismo centrale
Secondario (di origine ipofisario)
 Deficit isolato di TSH
 Panipopituitarismo
 Resistenza del recettore ipofisario del TSH

IPOTIROIDISMO: SEGNI E SINTOMI
 Adinamia
 Cute secca
 Sonnolenza ed eloquio lento
 Sensazione di freddo
 Macroglossia ed edema al volto
 Secchezza e fragilità dei capelli
 Cardiomegalia
 Pallore cutaneo
 Riduzione della memoria
 Stipsi
 Voce rauca
 Menometrorragie

DIAGNOSI DI LABORATORIO
TSH - FT4
• Gozzo
• Ipotiroidismo post-chirurgico
• Terapia con radioiodio
• Tiroiditi
IPOTIROIDISMO PRIMITIVO
TSH - FT4 N
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO

IPOTIROIDISMO

Terapia del gozzo e
dell’ipotiroidismo
 In generale, il dosaggio raccomandato è:
 GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14
anni: 50-100 (150) mcg al giorno.
 TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA
RIMOZIONE GOZZO: 100 mcg al giorno.
 IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per
circa due settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di
50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose
di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di
peso corporeo al giorno in media.
 BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12
mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg /
kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso
corporeo / giorno.
29

IPERTIROIDISMO
TIREOTOSSICOSI
CLASSIFICAZIONE
Con iperfunzione tiroidea
Gozzo diffuso tossico (Morbo di Basedow)
Gozzo multinodulare tossico
Adenoma tossico (Morbo di Plummer)
Inappropriata secrezione di TSH
-Da adenoma ipofisario TSH secernente
-Da resistenza ipofisaria agli ormoni tiroidei
Ipertiroidismo da eccesso di iodio
Fasi di ipertiroidismo nella tiroidite di Hashimoto
TIREOTOSSICOSI
CLASSIFICAZIONE
Senza iperfunzione tiroidea
Fase di tireotossicosi nella tiroidite silente
Fase di tireotossicosi nella tiroidite subacuta
Non di origine tiroidea
Factitia e iatrogena
Struma ovarico
Metastasi funzionanti di carcinomi tiroidei differenziati

MORBO DI GRAVES
Età: 30-60 aa
Patogenesi autoimmune (TrAb stimolanti)
Trasmissione poligenica (sesso
F, ereditarietà, fumo, eventi stressanti)
Storia naturale:
episodio singolo (mesi-anni)
decorso persistente (tutta la vita)
episodi ricorrenti

MORBO DI GRAVES
CLINICA:
Ipertiroidismo
Gozzo
Oftalmopatia infiltrativa, esoftalmo
Mixedema localizzato
Acropachia

 dimagrimento
 intolleranza al caldo
 espressione apprensiva/spaventata
 pelle liscia,lucida
 palpebre retratte
 gozzo evidente
 eloquio rapido e concitato
 atteggiamento irrequieto
 incapacità a concentrarsi
ASPETTO GENERALE

CUTE E ANNESSI
 cute calda, umida e vellutata
 eventuale eritema, prurito
 capelli sottili, radi, alopecia
 unghie fragili
 iperpigmentazione, vitiligine

OCCHI
 retrazione palpebrale (apparente esoftalmo)
 discinesia palpebrale
 sintomi irritazione congiuntivale
Retrazione palpebrale

SISTEMA NERVOSO E
MUSCOLARE
 nervosismo, iperattività fisica
 labilità emotiva, ansia, irritabilità, irrequietezza
 capacità concentrazione e memoria
 debolezza muscolare
 tremori mani (evidente a mani tese), anche
braccia, gambe, lingua, testa
 miopatia, astenia con debolezza muscolare
(respiratoria e orofaringea difficoltà a deglutire,
raucedine)
 oftalmoplegia

Tremori delle dita delle mani

CUORE
 FC ( contrattilità miocardio, gittata sistolica,
resistenze periferiche)
 palpitazioni, tachicardia, fibrillazione
atriale, insufficienza cardiaca, dispnea a riposo
 PA differenziale
 polso arterioso celere, ipertensione sistolica

SISTEMA GASTROINTESTINALE
 ipermotilità intestinale
 diarrea

METABOLISMO
 consumo ossigeno e substrati
 produzione calore
 appetito
Compenso inadeguato calo ponderale (+
accentuato in anziani e obesi)
nei giovani prevale appetito lieve incremento
ponderale

APPARATO ENDOCRINO
 oligomenorrea (donne)
 libido e ginecomastia (uomini)
 riassorbimento osseo
 attività osteoclastica

DIAGNOSI
Laboratorio
 FT3 e FT4
 TSH basso
 TSH basso anche in :
pz eutiroidei con secrezione autonoma
tireotossicosi subclinica
invecchiamento
pz con malattie extratiroidee

DIAGNOSI
Strumentale
① ecografia tiroidea
② scintigrafia tiroidea utile per adenoma tossico e
gmn tossico
③ captazione tiroidea: in ghiandola iperfunzionante
(tranne in tiroidite subacuta, tireotossicosi esogena)

TERAPIA
MEDICA
 farmaci antitiroidei
elettiva nella maggior parte dei pz
 inibizione sintesi ormoni tiroidei e conversione periferica
T4-T3
 azione immunosoppressiva
remissione nel 40-50% casi:
esordio recente
tireotossicosi lieve-moderata
gozzo piccolo o assente
trattamento di lunga durata a dosi maggiori

TERAPIA
MEDICA
 MMI: metimazolo (tapazole)
 assorbimento rapido
 picco concentrazione dopo 1 h dall’assunzione
 emivita 4-6 h
 dosaggio: 10-20 mg/die
 metabolismo più lento
 maggiore potenza

TERAPIA
MEDICA
 PTU: propiltiouracile (propycil)
 assorbimento rapido
 picco concentrazione dopo 1 h dall’assunzione
 emivita 1-2 h
 dosaggio: 300-450 mg/die
 metabolismo più rapido
 multiple somministrazioni giornaliere
 inibizione periferica della conversione T4-T3

TERAPIA
MEDICA
Inizio terapia a dosi massime inibizione completa
Miglioramento dopo 1-2 settimane
Controllo a 4-6 settimane FT4 (TSH permane basso per la
pregressa soppressione)
Eutiroidismo progressiva riduzione (inibizione parziale) rischio
ipotiroidismo
Terapia di mantenimento
Durata del trattamento 1-2 aa
Recidive nei primi mesi:
altro tentativo con terapia medica
casi di tireotossicosi in mantenimento a bassi dosaggi per anni
terapia ablativa

TERAPIA
MEDICA
Effetti collaterali:
2-5% prurito, orticaria, artralgia, mialgia, febbre
0.2-0.5% agranulocitosi
trombocitopenia, anemia aplastica, epatiti,
vasculiti
 monitorare emocromo, indici funzionalità
epatica
 sospendere o sostituire il farmaco in uso

GOZZO MULTINODULARE TOSSICO
gozzo di vecchia data
donne > 60 aa
tireotossicosi si manifesta tardivamente
all’esordio forma subclinica, poi franca
Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia
 Terapia medica (no remissione spontanea)
Radioiodio (dosi multiple, ipotiroidismo)
Chirurgia
GOZZO MULTINODULARE TOSSICO

ADENOMA TOSSICO
età 30-60 aa
nodulo solitario > 3 cm
quadro clinico variabile
tireotossicosi permanente, no remissione spontanea
Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia
 radioiodio (raro ipotiroidismo)
 chirurgia

NODULO TIROIDEO
DEFINIZIONE
Entità anatomoclinica costituita da un accrescimento
volumetrico circoscritto (> 1 cm), raramente
“solitaria”, più spesso asintomatica, di solito iscritta in
tessuto diffusamente iperplastico

Noduli Tiroidei
 Estremamente frequenti, soprattutto nel sesso femminile
 Rapporto F/M di 4:1
 Prevalenza del 5% nelle aree con apporto iodico adeguato
 La quasi totalità è di natura benigna
 Reperto spesso occasionale in quanto in assenza di sintomatologia, il
nodulo viene notato dal pz solo quando si rende visibile.
 Possono essere dotati di funzionalità autonoma (scintigraficamente caldi)
quadro di ipertiroidismo
 Più frequentemente sono non funzionanti (scintigraficamente freddi)
carcinomi (0.3%), tiroiditi
 Possono essere di natura neoplastica o non neoplastica.

EPIDEMIOLOGIA DEL NODULO
TIROIDEO
 BENIGNO 4-10% della popolazione adulta
F : M = 4.3 : 1
 CARCINOMA 2-3% nei noduli tiroidei
TIROIDEO F : M = 1.8 : 1
0,5-1% di tutti i carcinomi
40 casi/milione/anno
5 decessi/milione/anno

Adenomi
 Embrionale
 Fetale
 Microfollicolare
 Macrofollicolare
 Cistoadenoma papillare
 Adenomi funzionanti
Lipomi
Emangiomi
Teratomi
NEOPLASIE TIROIDEE
Neoplasie benigne
Adenocarcinomi
 Differenziato
 Papillare o papillare-follicolare
 Follicolare
Neoplasie maligne
NEOPLASIE TIROIDEE
 Indifferenziato
A piccole cellule
A cellule giganti
Carcinoma Midollare
Altri (sarcoma, linfoma, tumori metastatici)
SCREENING CLINICO ORIENTATIVO NELLA DIAGNOSI DEL NODULO TIROIDEO
PROBABILE LESIONE BENIGNA SOSPETTO DI MALIGNITA’
ANAMNESI
 FAMILIARITA’ GOZZIGENA
 PROVENIENZA AREA ENDEMICA
 FAMILIARITA’ PER K MIDOLLARE
 PREGRESSE RADIAZIONI IONIZZANTI
 AUMENTO VOLUMETRICO RAPIDO
 FENOMENI COMPRESSIVI
CLINICA
 SESSO: FEMMINILE
 GOZZO MULTINODULARE
 ETA’: ADULTA
 CONSISTENZA: PARENCHIMALE
 SESSO: MASCHILE
 NODULO SOLITARIO O DOMINANTE
 ETA’: INFANZIA, SENILE
 ADENOPATIA LATEROCERVICALE
 INFILTRAZIONE DEI TESSUTI
PERITIROIDEI
SCINTIGRAFIA  AREA “CALDA”  NODULO “FREDDO”
ECOGRAFIA
 LESIONE CISTICA CON NETTA
DEMARCAZIONE
 STRUTTUTA SOLIDA, SOLIDA/MISTA,
CISTICA CON PROPAGGINE
ENDOLUMINALE
ESAMI
BIOUMORALI
 ELEVATO TITOLO ANTICORPALE  AUMENTO CT
RISPOSTA ALLA
SOPPRESSIONE
CON TIROXINA
 REGRESSIONE  INSENSIBILITA’

ECOGRAFIA TIROIDEA
 Tecnica non invasiva
 Sonda ad alta frequenza
(7.5-10MHz)
 Dimensioni, numero, dislocazione
topografica, struttura dei noduli, FNAB ecoguidato
 Color-power Doppler: vascolarizzazione nodulare
FNAB
 Semplice
 Economico
 Identifica la natura del nodulo
 Complicanze: rare e minori (lieve
dolore transitorio, piccolo
ematoma)

FNAB
 Sensibilità: 80-90%
 Specificità: 90-98%
 Falsi negativi: 1-8%
 Falsi positivi: 1-5%
MICRONODULI TIROIDEI
FNA
 IN ETA’ PEDIATRICA
 IN SOGGETTI CON FAMILIARITA’ PER K TIROIDEO
 IN PAZIENTI CON SEGNI ECOGRAFICI DUBBI
 MICROCALCIFICAZIONI
 ADENOPATIA ASSOCIATA

Risultati dell’agoaspirato
Soddisfacente
Benigno
Indeterminato
Maligno
Non soddisfacente
Non diagnostico

Terapia soppressiva con L-tiroxina
 Trattamento del nodulo solitario
 Trattamento del gozzo diffuso o multinodulare
non tossico
 Profilassi post-operatoria dopo tiroidectomia
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Terapia medica della patologia tiroidea

  • 1. Dott. Gianfranco Gruttadauria U.O. medicina interna Ospedale S’Elia Caltanissetta “Il gozzo endemico” Mussomeli 31.3.2012
  • 7.   Maturazione dello scheletro e del cervello in età fetale.  Aumento del metabolismo basale.  Effetti inotropo e cronotropo sul cuore.  Incremento della sensibilità alle catecolamine.  Stimolo della motilità intestinale.  Incremento del turnover osseo.  Aumento del glucosio sierico, riduzione del colesterolo. EFFETTI DEGLI ORMONI TIROIDEI
  • 8. Lo iodio è un elemento fondamentale per la corretta produzione di questi ormoni e nelle regioni dove la dieta è molto povera di iodio, la ghiandola tiroidea ha difficoltà a produrre adeguati quantitativi di ormoni tiroidei. Nel tentativo di compensare tale carenza, la tiroide si ingrossa formando il cosiddetto gozzo e nel caso che questo compenso non risulti efficace la ghiandola tiroidea tende a divenire ipoattiva (ipotiroidismo).
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. Stadio di vita nella quale si riscontra la carenza Effetti Donne in gravidanza e feto Aborto di feto morto, anomalie congenite, aumento di mortalità perinatale, aumento mortalità infantile, deficienza mentale, nanismo, sordità, mutismo, strabismo e difetti psicomotori. Neonato Gozzo e ipotiroidismo neonatale Bambini ed adolescenti Gozzo, ipotiroidismo giovanile, danneggiamento delle funzioni mentali, ritardo nello sviluppo fisico Adulto Gozzo, ipotiroidismo e danneggiamento delle funzioni mentali
  • 15.  Dose di iodio giornaliera raccomandata Neonato 40 microgrammi/die Bambini 1-3 anni 4-6 anni 7-12 anni 70 microgrammi/die 90 microgrammi/die 120 microgrammi/die Adulto 150 microgrammi/die Gravidanza e allattamento 180 microgrammi/die
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.  Per gozzo si intende semplicemente l'ampliamento abnorme della ghiandola tiroidea. E 'importante sapere che la presenza di un gozzo non significa necessariamente che la tiroide non funzioni correttamente. Un gozzo può verificarsi in una ghiandola che produce molto ormone (ipertiroidismo), poco ormone (ipotiroidismo), o la giusta quantità di ormone (eutiroidismo). Il gozzo indica la presenza di una condizione patologica che sta causando un eccessivo ingrandimento della tiroide. Gozzo definizione
  • 20.  Classificazione clinica del gozzo  Grado O: gozzo assente.  Grado 1A: gozzo palpabile, ma non visibile.  Grado 1B: gozzo visibile solo con il capo in posizione estesa.  Grado 2: gozzo visibile con il capo in posizione normale.  Grado 3: gozzo visibile a distanza.
  • 21.
  • 22.  Terapia del gozzo e dell’ipotiroidismo  In generale, il dosaggio raccomandato è:  GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14 anni: 50-100 (150) mcg al giorno.  TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA RIMOZIONE GOZZO: 100 mcg al giorno.  IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per circa due settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di 50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di peso corporeo al giorno in media.  BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12 mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg / kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso corporeo / giorno. 22
  • 24. Terziario (di origine ipotalamica)  Ridotta attività biologica del TSH IPOTIROIDISMI Ipotiroidismo primitivo Congenito Da ridotta massa tiroidea  Agenesia-Disgenesia-Ectopia Da ridotta funzione  Difetti dell’ormonogenesi  Carenza iodica  Passaggio transplacentare di farmaci o anticorpi Acquisito Processi autoimmuni  Tiroidite di Hashimoto  Tiroidite atrofica (mixedema idiopatico)  Evoluzione della malattia di Basedow Processi infiammatori o degenerativi (tiroidite di De Quervain) Cause iatrogene e alimentari  Tiroidectomia  Terapia con radioiodio  Farmaci (litio, perclorato, antitiroidei, amiodarone, interferone- )  Carenza iodica Ipotiroidismo centrale Secondario (di origine ipofisario)  Deficit isolato di TSH  Panipopituitarismo  Resistenza del recettore ipofisario del TSH
  • 25.  IPOTIROIDISMO: SEGNI E SINTOMI  Adinamia  Cute secca  Sonnolenza ed eloquio lento  Sensazione di freddo  Macroglossia ed edema al volto  Secchezza e fragilità dei capelli  Cardiomegalia  Pallore cutaneo  Riduzione della memoria  Stipsi  Voce rauca  Menometrorragie
  • 26.
  • 27.  DIAGNOSI DI LABORATORIO TSH - FT4 • Gozzo • Ipotiroidismo post-chirurgico • Terapia con radioiodio • Tiroiditi IPOTIROIDISMO PRIMITIVO TSH - FT4 N IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
  • 29.  Terapia del gozzo e dell’ipotiroidismo  In generale, il dosaggio raccomandato è:  GOZZO: Adulti: 100-150 (200) mcg al giorno. BAMBINI fino a 14 anni: 50-100 (150) mcg al giorno.  TRATTAMENTO PREVENTIVO PER RECIDIVA DOPO LA RIMOZIONE GOZZO: 100 mcg al giorno.  IPOTIROIDISMO: ADULTI: dose iniziale di 50 mcg al giorno (per circa due settimane). La dose giornaliera può essere aumentata di 50 mcg ad intervalli di 14-15 giorni circa, fino a raggiungere la dose di mantenimento di 100-200 (300) mcg al giorno; 2-2,5 mcg / kg di peso corporeo al giorno in media.  BAMBINI: 0-6 mesi: 10 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 6-12 mesi: 8 mcg / kg di peso corporeo / giorno; 1-5 anni: 6 mcg mcg / kg di peso corporeo / giorno, 5 -10 anni: 4 mcg / kg di peso corporeo / giorno. 29
  • 31. TIREOTOSSICOSI CLASSIFICAZIONE Con iperfunzione tiroidea Gozzo diffuso tossico (Morbo di Basedow) Gozzo multinodulare tossico Adenoma tossico (Morbo di Plummer) Inappropriata secrezione di TSH -Da adenoma ipofisario TSH secernente -Da resistenza ipofisaria agli ormoni tiroidei Ipertiroidismo da eccesso di iodio Fasi di ipertiroidismo nella tiroidite di Hashimoto
  • 32. TIREOTOSSICOSI CLASSIFICAZIONE Senza iperfunzione tiroidea Fase di tireotossicosi nella tiroidite silente Fase di tireotossicosi nella tiroidite subacuta Non di origine tiroidea Factitia e iatrogena Struma ovarico Metastasi funzionanti di carcinomi tiroidei differenziati
  • 33.  MORBO DI GRAVES Età: 30-60 aa Patogenesi autoimmune (TrAb stimolanti) Trasmissione poligenica (sesso F, ereditarietà, fumo, eventi stressanti) Storia naturale: episodio singolo (mesi-anni) decorso persistente (tutta la vita) episodi ricorrenti
  • 34.  MORBO DI GRAVES CLINICA: Ipertiroidismo Gozzo Oftalmopatia infiltrativa, esoftalmo Mixedema localizzato Acropachia
  • 35.   dimagrimento  intolleranza al caldo  espressione apprensiva/spaventata  pelle liscia,lucida  palpebre retratte  gozzo evidente  eloquio rapido e concitato  atteggiamento irrequieto  incapacità a concentrarsi ASPETTO GENERALE
  • 36.
  • 37.  CUTE E ANNESSI  cute calda, umida e vellutata  eventuale eritema, prurito  capelli sottili, radi, alopecia  unghie fragili  iperpigmentazione, vitiligine
  • 38.  OCCHI  retrazione palpebrale (apparente esoftalmo)  discinesia palpebrale  sintomi irritazione congiuntivale
  • 39.
  • 40.
  • 42.  SISTEMA NERVOSO E MUSCOLARE  nervosismo, iperattività fisica  labilità emotiva, ansia, irritabilità, irrequietezza  capacità concentrazione e memoria  debolezza muscolare  tremori mani (evidente a mani tese), anche braccia, gambe, lingua, testa  miopatia, astenia con debolezza muscolare (respiratoria e orofaringea difficoltà a deglutire, raucedine)  oftalmoplegia
  • 44.  CUORE  FC ( contrattilità miocardio, gittata sistolica, resistenze periferiche)  palpitazioni, tachicardia, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, dispnea a riposo  PA differenziale  polso arterioso celere, ipertensione sistolica
  • 46.  METABOLISMO  consumo ossigeno e substrati  produzione calore  appetito Compenso inadeguato calo ponderale (+ accentuato in anziani e obesi) nei giovani prevale appetito lieve incremento ponderale
  • 47.  APPARATO ENDOCRINO  oligomenorrea (donne)  libido e ginecomastia (uomini)  riassorbimento osseo  attività osteoclastica
  • 48.  DIAGNOSI Laboratorio  FT3 e FT4  TSH basso  TSH basso anche in : pz eutiroidei con secrezione autonoma tireotossicosi subclinica invecchiamento pz con malattie extratiroidee
  • 49.  DIAGNOSI Strumentale ① ecografia tiroidea ② scintigrafia tiroidea utile per adenoma tossico e gmn tossico ③ captazione tiroidea: in ghiandola iperfunzionante (tranne in tiroidite subacuta, tireotossicosi esogena)
  • 50.  TERAPIA MEDICA  farmaci antitiroidei elettiva nella maggior parte dei pz  inibizione sintesi ormoni tiroidei e conversione periferica T4-T3  azione immunosoppressiva remissione nel 40-50% casi: esordio recente tireotossicosi lieve-moderata gozzo piccolo o assente trattamento di lunga durata a dosi maggiori
  • 51.  TERAPIA MEDICA  MMI: metimazolo (tapazole)  assorbimento rapido  picco concentrazione dopo 1 h dall’assunzione  emivita 4-6 h  dosaggio: 10-20 mg/die  metabolismo più lento  maggiore potenza
  • 52.  TERAPIA MEDICA  PTU: propiltiouracile (propycil)  assorbimento rapido  picco concentrazione dopo 1 h dall’assunzione  emivita 1-2 h  dosaggio: 300-450 mg/die  metabolismo più rapido  multiple somministrazioni giornaliere  inibizione periferica della conversione T4-T3
  • 53.  TERAPIA MEDICA Inizio terapia a dosi massime inibizione completa Miglioramento dopo 1-2 settimane Controllo a 4-6 settimane FT4 (TSH permane basso per la pregressa soppressione) Eutiroidismo progressiva riduzione (inibizione parziale) rischio ipotiroidismo Terapia di mantenimento Durata del trattamento 1-2 aa Recidive nei primi mesi: altro tentativo con terapia medica casi di tireotossicosi in mantenimento a bassi dosaggi per anni terapia ablativa
  • 54.  TERAPIA MEDICA Effetti collaterali: 2-5% prurito, orticaria, artralgia, mialgia, febbre 0.2-0.5% agranulocitosi trombocitopenia, anemia aplastica, epatiti, vasculiti  monitorare emocromo, indici funzionalità epatica  sospendere o sostituire il farmaco in uso
  • 55.  GOZZO MULTINODULARE TOSSICO gozzo di vecchia data donne > 60 aa tireotossicosi si manifesta tardivamente all’esordio forma subclinica, poi franca Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia  Terapia medica (no remissione spontanea) Radioiodio (dosi multiple, ipotiroidismo) Chirurgia
  • 57.  ADENOMA TOSSICO età 30-60 aa nodulo solitario > 3 cm quadro clinico variabile tireotossicosi permanente, no remissione spontanea Diagnosi: laboratorio, ecografia, scintigrafia  radioiodio (raro ipotiroidismo)  chirurgia
  • 58.  NODULO TIROIDEO DEFINIZIONE Entità anatomoclinica costituita da un accrescimento volumetrico circoscritto (> 1 cm), raramente “solitaria”, più spesso asintomatica, di solito iscritta in tessuto diffusamente iperplastico
  • 59.  Noduli Tiroidei  Estremamente frequenti, soprattutto nel sesso femminile  Rapporto F/M di 4:1  Prevalenza del 5% nelle aree con apporto iodico adeguato  La quasi totalità è di natura benigna  Reperto spesso occasionale in quanto in assenza di sintomatologia, il nodulo viene notato dal pz solo quando si rende visibile.  Possono essere dotati di funzionalità autonoma (scintigraficamente caldi) quadro di ipertiroidismo  Più frequentemente sono non funzionanti (scintigraficamente freddi) carcinomi (0.3%), tiroiditi  Possono essere di natura neoplastica o non neoplastica.
  • 60.  EPIDEMIOLOGIA DEL NODULO TIROIDEO  BENIGNO 4-10% della popolazione adulta F : M = 4.3 : 1  CARCINOMA 2-3% nei noduli tiroidei TIROIDEO F : M = 1.8 : 1 0,5-1% di tutti i carcinomi 40 casi/milione/anno 5 decessi/milione/anno
  • 61.  Adenomi  Embrionale  Fetale  Microfollicolare  Macrofollicolare  Cistoadenoma papillare  Adenomi funzionanti Lipomi Emangiomi Teratomi NEOPLASIE TIROIDEE Neoplasie benigne
  • 62. Adenocarcinomi  Differenziato  Papillare o papillare-follicolare  Follicolare Neoplasie maligne NEOPLASIE TIROIDEE  Indifferenziato A piccole cellule A cellule giganti Carcinoma Midollare Altri (sarcoma, linfoma, tumori metastatici)
  • 63. SCREENING CLINICO ORIENTATIVO NELLA DIAGNOSI DEL NODULO TIROIDEO PROBABILE LESIONE BENIGNA SOSPETTO DI MALIGNITA’ ANAMNESI  FAMILIARITA’ GOZZIGENA  PROVENIENZA AREA ENDEMICA  FAMILIARITA’ PER K MIDOLLARE  PREGRESSE RADIAZIONI IONIZZANTI  AUMENTO VOLUMETRICO RAPIDO  FENOMENI COMPRESSIVI CLINICA  SESSO: FEMMINILE  GOZZO MULTINODULARE  ETA’: ADULTA  CONSISTENZA: PARENCHIMALE  SESSO: MASCHILE  NODULO SOLITARIO O DOMINANTE  ETA’: INFANZIA, SENILE  ADENOPATIA LATEROCERVICALE  INFILTRAZIONE DEI TESSUTI PERITIROIDEI SCINTIGRAFIA  AREA “CALDA”  NODULO “FREDDO” ECOGRAFIA  LESIONE CISTICA CON NETTA DEMARCAZIONE  STRUTTUTA SOLIDA, SOLIDA/MISTA, CISTICA CON PROPAGGINE ENDOLUMINALE ESAMI BIOUMORALI  ELEVATO TITOLO ANTICORPALE  AUMENTO CT RISPOSTA ALLA SOPPRESSIONE CON TIROXINA  REGRESSIONE  INSENSIBILITA’
  • 64.  ECOGRAFIA TIROIDEA  Tecnica non invasiva  Sonda ad alta frequenza (7.5-10MHz)  Dimensioni, numero, dislocazione topografica, struttura dei noduli, FNAB ecoguidato  Color-power Doppler: vascolarizzazione nodulare
  • 65. FNAB  Semplice  Economico  Identifica la natura del nodulo  Complicanze: rare e minori (lieve dolore transitorio, piccolo ematoma)
  • 66.  FNAB  Sensibilità: 80-90%  Specificità: 90-98%  Falsi negativi: 1-8%  Falsi positivi: 1-5%
  • 67. MICRONODULI TIROIDEI FNA  IN ETA’ PEDIATRICA  IN SOGGETTI CON FAMILIARITA’ PER K TIROIDEO  IN PAZIENTI CON SEGNI ECOGRAFICI DUBBI  MICROCALCIFICAZIONI  ADENOPATIA ASSOCIATA
  • 68.
  • 70.  Terapia soppressiva con L-tiroxina  Trattamento del nodulo solitario  Trattamento del gozzo diffuso o multinodulare non tossico  Profilassi post-operatoria dopo tiroidectomia parziale  In pazienti con storia di irradiazione del collo  In pazienti con storia familiare di carcinoma tiroideo