4. PER L’IMPASTO
Farina tipo 0 250 gr
Farina tipo 00 250 gr
Zucchero 1 cucchiaino
Acqua 300 ml
Sale 10 g
Lievito di birra fresco 15 g
Olio extravergine di oliva 20ml
PER CONDIRE
Passata di pomodoro 400 g
Olio di oliva q.b.
Sale q.b.
Basilico 2 foglioline
Mozzarella di bufala 400 g
GLI INGREDIENTI
5. •500g di pesce spada
•2 pomodori duri
•3 peperoni
(verde,giallo,rosso)
•2 cipolle
•Sale
•Pepe
•origano
•Olio extravergine di oliva
GLI INGREDIENTI
6. 1,6 kg di carne bovina
2 cipolle medie
2 carote
2 coste di sedano
Uno spicchio d’aglio
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Erbe aromatiche
fresche(salvia,
rosmarino,timo)
GLI INGREDIENTI
7. • Cous cous precotto 160 g
• Acqua calda 320 g
• Olio di oliva extravergine
• Curcuma 1 cucchiaino
• Sale 1 pizzico
• Prezzemolo 30 g
• Coriandolo 30
• Carote 180 g
• Pomodori 100 g
• Sale q.b.
• 1 Peperoncino fresco piccante
• Cipollotto fresco 100 g
• Aglio 1 spicchio
• Zucchine 180 g
• Zenzero fresco 10 g
• Rape 250 g
• Fave 50 g
• Ceci 50g
GLI INGREDIENTI
8. •45 gr. Burro non
salato
•250 gr. Farina
bianca
•Un pizzico di sale
•3 cucchiai da tavola
di yoghurt naturale
•acqua
GLI INGREDIENTI
9. •Foglie di banano o carta
alluminio
•200 g di riso glutinoso
(colloso o riso dolce)
•400 ml di latte di cocco
•Banane
•4 cucchiai di zucchero di
canna
•sale
•70 g di fagioli secchi
(lasciati in acqua per una
notte e cotti in acqua per farli
ammorbidire)
GLI INGREDIENTI
11. •450g di tteok, gnocchi di riso;
•200g circa di carne (manzo);
•3 spicchi d’aglio;
•1 cipollina verde, (queste per
intenderci);
•2 uova;
•1 cucchiaio da minestra di salsa
di soia (se è di vostro gusto);
•1 cucchiaino di olio di sesamo;
•pizzico di pepe nero;
•1 foglio di kim;
•1 peperoncino (a vostro
piacimento);
•sale.
GLI INGREDIENTI
13. INFORMAZIONI
• Forma di governo: repubblica parlamentale
• Religione prevalente: cattolicesimo
• Lingua: italiano (nelle regioni autonome a nord si parla il
tedesco e il francese)
• Superficie: 301.388 km2
• Ab. tot.: 60.685.487
• Densità: 201 abkm2
• Regioni: 20 (5 autonome)
• Province: 110
• Capitale: Roma 2.872.021 ab.
• PIL: 2.149 miliardi di euro
• Catene montuose: Alpi, Appennini
• Lago più esteso: Garda
• Fiume più lungo: Po
14. TERRITORIO
L’Italia è costituita in gran
parte da montagne e colline.
Due grandi catene montuose
segnano il territorio: a nord le
Alpi e gli Appennini lungo
tutto il territorio. Racchiusa
tra Alpi e Prealpi si trova la
Pianura Padano-Veneta.
Il fiume più lungo d’Italia è il
Po che nasce dal Monviso, in
Piemonte, e sfocia nel Mar
Adriatico.
I laghi principali del territorio
sono: Lago di Garda, Lago
Maggiore e Lago di Como.
Ha due isole maggiori: Sicilia e
Sardegna.
15. CLIMA
L’Italia è divisa in
quattro zone climatiche:
zona alpina (inverni
freddi e nevosi, estati
brevi e fresche), zona
padano-veneta (nebbie
ed estati afose), zona
appenninica interna
(clima continentale ma
più mite verso le coste),
zona costiera (clima
mediterraneo e più secco
verso sud).
16. CITTA’
La città più importante è Roma
(capitale), seguita da Milano, Napoli,
Torino, Genova, Bologna, Firenze e
Venezia. Queste città sono famose per i
loro monumenti o per speciali
avvenimenti
17. CULTURA
L’Italia ha dato i natali a grandi personaggi come
Boccaccio, Dante Alighieri, Giotto, Galileo, Archimede…
18. ECONOMIA
L’economia italiana è basata soprattutto sul settore dei servizi
(trasporti, sanità, autostrade).
Ben sviluppato è anche il settore secondario, basato sul lavoro
di piccole e medie imprese (industria chimica, meccanica,
automobilistica)
Il settore primario è basato sull’agricoltura (pomodori,
verdure), sull’allevamento (bovino e suino al nord, ovino e
caprino al sud).
19. PIATTI TIPICI
I piatti tipici italiani sono molti tra
questi vi troviamo: pizza,
pasta,panettone, risotto alla
milanese, tortellini, lasagne, carne
fiorentina, pasta alla carbonara.
22. La campania
LA CAMPANIA
La Campania fisica
La Campania politica
Economia e settori
Le ricchezze
Napoli
23. LA CAMPANIA FISICA
• GLI APPENNINI OCCUPANO UN
TERZO DELLA REGIONE CHE SI
AFFACCIA SUL MAR TIRRENO CON
I DUE GOLFI DI NAPOLI E
SALERNO. GLI APPENNINI SI
DIVIDONO IN: APPENNINO
CAMPANO E APPENNINO SANNITA
LA VETTA PIU’ ALTA E’ IL MONTE
MILETTO 2050 m.
• TRA I RILIEVI CAMPANI PIÙ ALTI
C’E’ ANCHE IL VESUVIO, IL
SECONDO VULCANO PIÙ ALTO, CHE
ARRIVA A 1281 m ANCORA ATTIVO.
TRA LE MAGGIORI PIANURE DELLA
REGIONE TROVIAMO LA PIANURA
CAMPANA, MOLTO FERTILE, DOVE
SCORRE IL FIUME SELE.
• QUASI TUTTI I FIUMI CAMPANI
SFOCIANO NEL MAR TIRRENO
24. LA CAMPANIA POLITICA
• IL CAPOLUOGO DELLA
CAMPANIA È NAPOLI
• LE PROVINCE SONO:
AVELLINO, BENEVENTO,
CASERTA, NAPOLI, SALERNO
• LA REGIONE CONFINA CON
LA BASILICATA, IL LAZIO,
IL MOLISE E LA PUGLIA.
• GLI ABITANTI SONO
5851433.
• LA DENSITA’ E’ DI 428,02
ABITANTI PER CHILOMETRO
QUADRATO .
DIALETTI PRINCIPALI SONO
IL NAPOLETANO, Il
CILENTANO, IL BENEVENTANO
E IL DIALETTO IRPINO.
25. ECONOMIA E SETTORI
SETTORE PRIMARIO: LA CAMPANIA E’ UNA
DELLE REGIONI CHE PRODUCE PIU’ PRODOTTI
AGROALIMENTARI.
IL SUO TERRITORIO E’ ESTREMAMENTE
FERTILE NELLA
FRUTTICULTURA VENGONO COLTIVATI,OLTRE
AGLI AGRUMI E ALLE ALBICOCCHE, LE MELE
ANNURCHE. LA ANNURCA E’ UNA MELA TIPICA
DELLA REGIONE CAMPANIA TANTO DA
ESSERE CONSIDERATA LA “REGINA DELLE
MELE”
SETTORE SECONDARIO: LA CAMPANIA E’ LA
REGIONE PIU’ INDUSTRIALIZZATA DELL’
ITALIA MERIDIONALE.
LE INDUSTRIE PIU’ IMPORTANTI SONO
QUELLE MECCANICHE, PETROLCHIMICHE,
ELETTRONICHE, ALIMENTARI, CALZATURIERE
E SI CONCENTRANO PREVALENTEMENTE NEL
TERRITORIO NAPOLETANO, SALERNITANO E
CASERTANO.
SETTORE TERZIARIO: IL SETTORE
TERZIARIO COMPRENDE IL TURISMO CHE È
MOLTO SVILUPPATO IN TUTTA LA REGIONE
26. Le Ricchezze
• LA CAMPANIA E’ FAMOSA PER :
• L’ ABBIGLIAMENTO
• I VINI
• CIBO ( OLIO D’OLIVA E MOZZARELLA DI BUFALA )
• FAMOSA IN TUTTO IL MONDO PER LA DIETA
MEDITERRANEA
27. NAPOLI
MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE DI NAPOLI
COSA VISITARE
A NAPOLI
NAPOLI
COSA VISITARE
A NAPOLI
MUSEO ARCHEOLOGICO
INTERNAZIONALE DI NAPOLI
BASILICA DI SANTA
CHIARA
SPACCANAPOLI
TEATRO SAN CARLO
DUOMO DI NAPOLI
CATACOMBE DI
SAN GENNARO
PALAZZO
REALE DI
NAPOLI
28. La pizza è un prodotto gastronomico salato tipico della
cucina napoletana, oggi, con le paste alimentari, il più
conosciuto della gastronomia italiana, sia in Italia che
all'estero.
Di solito per
farcirla si usano
del pomodoro
fresco, della
mozzarella e del
basilico.
LA PIZZA NAPOLETANA
LA STORIA
DELLA PIZZA
PREPARIAMOLA
INSIEME!
38. Foglie di banano o carta alluminio
200 g di riso glutinoso (colloso o
riso dolce)
400 ml di latte di cocco
banane
4 cucchiai di zucchero di canna
sale
70 g di fagioli secchi (lasciati in
acqua per una notte e cotti in
acqua per farli ammorbidire)
39. La ricetta
Mettiamo a bagno in
acqua fredda il riso
glutinoso ben lavato per
un’ora
In una casseruola
portiamo a bollore il latte
di cocco
Aggiungiamo il riso, il sale,
lo zucchero e mescoliamo
il tutto per 15 minuti
40. Tagliamo le banane a fette nel
senso della lunghezza
Prendiamo poi le foglie di
banano o la carta alluminio e ci
mettiamo uno strato di riso,
qualche fagiolo,
una fetta di banana e
ricopriamo il tutto con un altro
strato di riso
46. AFRICA
MAROCCO
MONARCHIA COSTITUZIONALE
DIRHAM MAROCCHINO
RABAT
ARABO, TAMAZIGHT
3 250 DIRHAM
70,92 ab./km²
Nome completo: REPUBBLICA
SOCIALISTA DEL VIETNAM
Lingua ufficiale:
VIETNAMITA
Capitale: HANOI
Forma di governo:
REPUBBLICA SOCIALISTA
Densità di popolazione:
270 ab./km²
Continente: ASIA
Valuta: Il đồng
Pil procapite: 1 753 $
BANDIERA
MONETA
47. Nome completo: REPUBBLICA SOCIALISTA DEL VIETNAM
Forma di governo: STATO REPUBBLICA COSTITUZIONALE
Lingue: LA LINGUA UFFICIALE E’ IL VIETNAMITA
Capitale: HANOI
Densità: 270 ab./km
Continente: ASIA
Moneta: Il đồng
Pil procapite: 1 753 $
2
52. La cucina Vietnamita è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Vietnam.
I piatti tradizionali del Vietnam sono almeno cinquecento, testimoniando in tal
modo l'estrema varietà della cucina del paese. Tra i prodotti tipici e
maggiormente diffusi vi è il riso. Rilevante è anche la cucina cinese che ha
influenzato notevolmente quella locale.
CHÀ GIÒ involtini primavera
BÚN CHÀ, spaghetti di riso con
maiale e verdure
KHAO TOM è un dolce tipico del Vietnam
meridionale, a base di riso glutinoso
ỐC NHồI: carne di lumaca e di maiale, cipolla verde
tritata, nuoc mam e pepe, il tutto avvolto in foglie di
zenzero e cotto nei gusci di lumaca.
53.
54. Stuoia di Khao tom
è un dessert
tradizionale
tailandese a base
di riso colloso,
latte di cocco e
banane.
Solitamente è
avvolto in foglie di
banana o cocco.
Khao tom mat là
một món tráng
miệng Thái
truyền thống
được làm từ gạo
nếp, sữa dừa và
chuối. Nó
thường được
bọc trong chuối
hoặc dừa lá.
57. GRAN BRETAGNA,
REGNO UNITO, INGHILTERRA
• IL REGNO UNITO: comprende regioni della Gran Bretagna e
dell’Irlanda del nord.
• LA GRAN BRETAGNA: è il nome dell’ isola, composta da
Galles,Inghilterra e Scozia.
• L’ INGHILTERRA: è una delle regioni della Gran Bretagna
Gran Bretagna
InghilterraRegno Unito
58. TABELLA DI SINTESI
FORMA DI GOVERNO Monarchia costituzionale
CAPITALE Londra ( 9 milioni di ab.)
SUPERIFICIE 244 820 Km²
POPOLAZIONE 63 milioni di ab
DENSITA’ 257ab/Km²
POPOLAZIONE URBANA 80%
VITA MEDIA M77/ F81
LINGUA inglese
RELIGIONE Anglicani 43%
Protestanti 10 %
Cattolici 10%
REDDITO PROCAPITE 63.000$
MONETA Lira sterlina
59. Mar d’Irlanda
In Gran Bretagna ci sono molte isole
come ad esempio:
Isole Shetland
Isole Orcadi
Isole Ebridi
Isola di Man
Isole del Canale
Canale della
Manica
MARI E ISOLE
60. Ci sono varie catene montuose: da Nord…
Highlands sett.
Monti Grampiani
Upland meridionali
Monti Pennini
Monti Cambrici
Il monte più alto è il Ben Nevis (1344 m)
I più importanti fiumi della Gran
Bretagna sono : Tamigi (345km)
e il Severn
I laghi sono molto numerosi
soprattutto in Scozia (famoso
è il lago di Lochness), e in
Inghilterra dove si trova il
Lake District
In Inghilterra si trovano le
più importanti pianure: le
Midlands
GEOGRAFIA FISICA
61. Il clima del Regno Unito è
temperato (umido, ventoso),
anche grazie alla corrente del
Golfo.
Inverni rigidi soprattutto a Nord
Estati non troppo calde
Molte precipitazioni
CLIMA
62. 78%
3%
19%
Nel settore secondario è sviluppata
l’industria meccanica, tessile, chimica,
aereonautica.
Il settore primario si occupa della
coltivazione di cereali patate e
luppolo. Si allevano ovini e bovini.
Si pratica la pesca.
Il settore terziario è
sviluppato nel turismo e
nei trasporti.
ECONOMIA
63. FORMA DI GOVERNO
Il Regno Unito è una MONARCHIA COSTITUZIONALE
Monarchia: Elisabetta II
Parlamento e Primo Ministro (Cameron)
70. UNION JACK
Il nome completo è Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Comprende quattro grandi regioni: Inghilterra, Scozia, Irlanda del
Nord e Galles.
71. PIATTI TIPICI
ROASTBEEF ALL’INGLESE :
Il roastbeef all’inglese dovrebbe essere cotto con l’osso e
poi tagliato a fettine sottili e servito con salsa gravy.
72. PIATTI TIPICI
SCOTCH EGGS:
Si tratta di uova alla coque o sodo, avvolte in uno strato di
salsiccia di maiale, impanate e fritte. In genere le scotch
eggs sono preparate per i picnic ma si possono servire sia
come secondo piatto sfizioso, o meglio ancora, secondo me,
come piatto unico, magari con un contorno leggero vicino.
73. RED VELVET CAKE:
Una torta a più strati
fatta con un pan di
Spagna
viola a cui si alternano
strati di crema soffice e
bianchissima: una vera
gioia per gli occhi e per il
palato.
PIATTI TIPICI
74. PIATTI TIPICI
HOT CROSS BUN:
Un hot cross bun è un panino dolce
speziato a base di uva passa o
uvetta e segnato con una croce
sulla parte superiore,
tradizionalmente consumato il
Venerdì Santo, nel Regno Unito , in
Irlanda del nord . Come tali, essi
segnano la fine della Quaresima
parti e diverse del hot cross bun
avere un certo significato, tra cui
la croce rappresenta la
crocifissione di Gesù e le spezie
all'interno che ricordano ai
cristiani “le spezie immesse sul
corpo di Gesù”.
75. SPORT Il golf
Il cricket
Il rugby
Tennis
Corse con i cavalli
Hockey
Polo
football
76. VIAGGIO NELLA CITTA’ DI
LONDRA
Il Big Ben e
Westminster
Il Tower
Bridge
Buckingham
Palace
British
Museum Torre di Londra
77. LA TORRE DI LONDRA
La Torre di Londra è un complesso
di diversi edifici costruito a più
riprese fin dal medioevo. Nel 1988
è stata dichiarata dall’UNESCO
patrimonio dell’umanità. La
struttura più antica è la White
Tower che risale all’XI secolo.
Il complesso fortificato
è stato usato nel corso del tempo
come palazzo reale, prigione per
detenuti nobili, polveriera. Dal 1303
vi sono depositati i gioielli della
Corona, difesi da guardie armate.
78. TOWER BRIDGE
Finito di costruire nel
1894, ha una struttura in
acciaio rivestito in pietra
nel caratteristico stile
neogotico. Costruito come
ponte levatoio per
permettere il passaggio di
grosse navi, veniva aperto
anche 50 volte al giorno
79. BUCKINGHAM PALACE
È la residenza londinese della famiglia
reale dove i turisti si affollano per
fotografare il cambio delle guardie
davanti al maestoso portone d’ingresso.
80. BRITISH
MUSEUM
Il British Museum risale alla
prima metà del Settecento
ed è uno dei musei più
antichi del mondo. Famose
sono le sue ricche collezioni
di arte assiro-babilonese,
greca, egizia, romana. La
National Gallery è una
pinacoteca che contiene una
delle più ricche collezioni
d’arte del mondo, dal XIII
al XX secolo.
81. WESTMINSTER
Il palazzo di
Westminster è il
centro della politica
del Regno Unito.
Vi ha sede il
Parlamento con le
due Camere, quella
dei Comuni e quella
dei Lords.
Il modo migliore per
osservarlo è dal
ponte sul Tamigi da
cui si ammira anche il
Big Ben la famosa
Torre dell’Orologio
alta quasi 100 metri.
82. ENRICO VIII
Enrico VIII (1509-1547)
• Richiesta di divorzio al Papa per due motivi:
1. Caterina d’ Aragona non gli aveva dato eredi
maschi
2. Era innamorato di Anna Bolena
• Il Papa non concede il divorzio con Caterina d’Aragona
• Enrico VIII fonda una nuova confessione religiosa,
l’Anglicanesimo, dove il potere religioso è nelle mani
del Re
86. INGREDIENTS
• 1.6 kg quality topside of beef
• 2 medium onions
• 2 carrots
• 2 celery sticks
• 1 garlic bulb
• 1 small bunch of fresh thyme, rosemary, sage
• olive oil
• sea salt
• freshly ground black pepper
87. METHOD
To prepare your beef:
take your beef out of the fridge 30 minutes before it goes into the
oven. Preheat your oven to 240°c.
There’s no need to peel the vegetables – just give them a wash and chop
them.
Pile all the veg, garlic and herbs into the middle of a large roasting tray
and drizzle with olive oil.
Drizzle the beef with olive oil and season well with salt and pepper,
rubbing it all over the meat.
Place the beef on top of the vegetables.
To cook your beef:
place the roasting tray in the preheated oven turn the heat down
immediately to 200° c and cook for 1 hour.
91. La Grecia, nome
ufficiale Repubblica
Ellenica, è uno Stato
membro dell'Unione
europea situato
nell'Europa
meridionale, il cui
territorio coincide in
gran parte con il
sud della penisola
balcanica.
Confina a nord con Albania, Macedonia e Bulgaria, oltre
che con la Turchia a nord-est. È bagnata dal Mar Egeo a
est e a sud, mentre il suo versante occidentale è bagnato
dal Mar Ionio.
92. Il territorio greco è
costituito da un
territorio montuoso
nella parte più
meridionale dove ci
sono isole e arcipelaghi.
A nord ci sono i Monti
Rodopi mentre in
centro c’è la catena del
Pindo tra cui l’Olimpo, il
Chiona e il Parnaso. Le
pianure si estendono
nella parte costiera e in
aree alluvionali.
93. Dato che ci sono poche
pianure i fiumi non sono
molto grandi e lunghi,
inoltre non hanno una
grande portata.
Il fiume principale è
l’Aliakmon che sfocia nel
mare Ionio.
Mentre i laghi sono poco
numerosi e di piccole
dimensioni.
94. La Grecia è circondata dal Mar
Mediterraneo, dal Mar Ionio e
dal Mar Egeo.
Le coste sono alte e
frastagliate.
Ci sono molte isole di cui 167
abitate.
95. Nella Grecia Meridionale
sulle coste del
mediterraneo, il clima è con
poche piogge e estati calde,
che sono le condizioni giuste
per la crescita della macchia
mediterranea. Mentre
nell’entroterra il clima è
formato da caratteristiche
più continentali.
Il cielo di Atene la sera
96. Il 40% dei greci vive in
contesti rurali o piccoli
borghi, mentre le città
sono poco diffuse e
popolate.
Oltre Atene che è la
capitale ci sono altre città
importanti come Salonicco
e Patrasso.
97. La capitale della Grecia è Atene, con una lunghissima e
gloriosa storia.
Ultimamente sono
sorti molti edifici
abusivi, questo ha
portato conseguenze
sul piano
dell’inquinamento.
Negli ultimi anni il
governo della città
sta cercando di
orientare lo sviluppo
della città in una
direzione più
sostenibile.
98. • Acropoli di Atene
•Partenone
•Museo dell’acropoli di Atene
•Meteora
•Plaka
•Tempio di Efesto
99. Acropoli di Atene
L'acropoli di Atene si può
considerare la più
rappresentativa
delle acropoli greche. È
una rocca, spianata nella
parte superiore, che si eleva
di 156 metri sul livello del
mare sopra la città di
Atene. Il pianoro è largo
140 m e lungo quasi 280 m. È
anche conosciuta
come Cecropia in onore del
leggendario uomo-
serpente Cecrope, il primo
re ateniese.
L‘acropoli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.
100. Partenone
Il Partenone è un tempio greco, periptero di ordine dorico che sorge
sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena.
Questo tempio è il più famoso reperto dell'antica Grecia; è stato
lodato come la migliore realizzazione dell'architettura greca classica e
le sue decorazioni sono considerate alcuni dei più grandi elementi
dell'arte greca. Il Partenone è un simbolo duraturo dell'antica Grecia e
della democrazia ateniese e rappresenta senz'altro uno dei più grandi
monumenti culturali del mondo.
101. Museo dell’acropoli di Atene
Il Museo dell'Acropoli è un
museo ad Atene che raccoglie
esclusivamente materiali
rinvenuti sull'Acropoli: nucleo
principale della collezione
sono le statue e i frammenti
di decorazione architettonica
arcaica profanati
dai persiani nel 480 a.C., cui
si aggiungono sculture del
periodo classico. Il museo è
situato ai piedi della collina
dell'Acropoli, sul suo lato di
sud-est.
102. Tempio di Efesto
Il tempio di Efesto è un tempio
greco situato ad Atene poco
sopra l'antica agorà. È uno dei
templi dorici meglio conservati
al mondo, pur essendo meno noto
del vicino Partenone. Il tempio è
conosciuto anche come Theseion
perché ritenuto erroneamente in
epoca bizantina, e anche da
alcuni studiosi dell'Ottocento, il
luogo di sepoltura di Teseo. Dal
VII secolo fino al 1834 fu
utilizzato come chiesa di San
Giorgio Akamates.
103. Plaka
La Plaka è uno dei più antichi e
caratteristici quartieri della capitale
ellenica, non solo perché si estende
proprio ai piedi dell'Acropoli, ma anche
perché tra le sue strette vie si
concentrano le tradizionali taverne,
i ristoranti, gli animati caffè, gli
innumerevoli negozietti di souvenir.
Il corso principale della Plaka è Odos
Adrianou, che si snoda proprio nel cuore
del quartiere ed è diventato, insieme alle
vie attorno, il più caratteristico centro
del cuore di Atene ad alta
intensità turistica.
La Plaka è apprezzata dai turisti anche
perché si possono scoprire scorci
dell'Atene antica e moderna ma
comunque lontani dal caos
della metropoli.
104. Meteora
Meteora è una famosa
località ubicata nel nord
della Grecia, al bordo nord
occidentale della pianura
della Tessaglia, nei pressi
della cittadina di
Kalambaka. È un importante
centro della chiesa
ortodossa, nonché una
rinomata meta turistica, ed
è stata
dichiarata patrimonio
dell'umanità dall'Unesco.
106. Il souvlaki (suvlàki; gr. σουβλάκι) è un popolare cibo rapido greco; la
parola souvlaki significa letteralmente "spiedino", ovvero piccolo ("aki",
diminutivo, corrispondente al nostro "ino") spiedo (soùvla).
Costituito da carne o pesce e verdura marinate e grigliate su uno spiedino.
La carne può essere di agnello, di maiale, di pollo e, di pesce,
generalmente, pescespada.
107. Composta da pomodori, cetrioli, peperoni verdi,
cipolla, olive e feta (che e’ un formaggio tipico
greco). L’insalata greca si condisce con olio
d’oliva, aceto e origano e spesso viene servita
come antipasto assieme al pane.
108. Un mix di pesce,
patate, pane
grattugiato e limone.
Nonostante il nome si
presenta come una
salsa.
110. Piatto greco
tradizionale con carne
macinata, melanzane e
patate, condito con
besciamella, un piatto
che ricorda molto la
nostra parmigiana.
111. Dolci tipici della Grecia del periodo di
Natale. Solitamente vengono regalati a
ragazzini, facendo gli auguri alle diverse
famiglie e ricevendo in dono questi
deliziosi biscotti.
La ricetta per prepararli è abbastanza
semplice ma deve essere seguita
attentamente. Come tutti i piatti della
tradizione culinaria di un posto. Ogni
pasticciere o ogni famiglia aggiunge dei
piccoli ingredienti che insaporiscono il
piatto il modo diverso lasciando però
inalterata la ricetta base.
113. Calories fat protein carbs sugar salt fibre
213 7gr 6,2 gr 32 gr 3.2 gr 0.4 gr 1.3 gr
• 45 gr. Unsalated butter
• 250 gr. White bread flour (or raw flour)
• A pinch of salt
• 3 table spoons low fat natural yoghurt
• Water
• (a bit of honey)
118. Heat a non stir frying pan. And cook the naan for 5/6 minutes.
You may also add some sesame seeds
119.
120. CARTA D’IDENTITA’:
• Nome completo: Repubblica
dell’India.
• Lingua ufficiale: hindi, inglese.
• Capitale: Nuova Delhi.
• Forma di governo: Repubblica
federale.
• Totale superficie: 3287263 km2.
• Totale popolazione:
1210193422.
• Densità:372,5 abkm2.
• Tasso di crescità:1,312%
(2012).
• Continente: Asia
• Fuso orario: UTC +5:30.
• Confini: Bangladesh, Myanmar,
Pakistan,Cina, Nepal, Bhutan.
• Valuta: Rupia Indiana.
Bandiera
Moneta
126. LA STORIA
I primi europei a giungere in India furono i
portoghesi, ma a colonizzarla furono i britannici. La
dominazione della Gran Bretagna si consolidò dalla
fine del XVIII secolo; in poco tempo la Gran Bretagna
assunse il controllo dell’intero subcontinente,
soffocando nel sangue ogni tentativo di rivolta.
All’inizio del XX secolo iniziò a manifestarsi una
diffusa opposizione al dominio britannico e, dopo la
prima guerra mondiale, Gandhi si mise alla guida del
movimento nazionalista indiano ricorrendo a un
metodo di lotta basato sulla resistenza non violenta;
per questo Gandhi fu ammirato in tutto il mondo.
La resistenza non violenta consisteva nell’evitare
reazioni di fronte alla violenza degli inglesi; ad
esempio venivano boicottati i servizi inglesi tra cui
scuole, uffici e ferrovie. Gandhi riuscì in questo modo
a coinvolgere un gran numero di persone,
trasformando la sua lotta in un movimento spirituale.
L’India divenne indipendente dall’Inghilterra nel 1947
ma, dopo l’indipendenza, indù e musulmani si
separarono formando due stati: l’India e il Pakistan.
Gandhi fu ucciso nel 1948 da un estremista indù.
127. PIATTI TIPICI:
Pane Naan: è il tipico pane
indiano, si tratta di una
galletta di farina di frumento
non lievitata e cotta sulla
piastra a fuoco vivo.
Il pulav: è una sorta di riso pilaf
insaporito da masala (una mistura
di spezie presente in tutti i piatti
indiani) o da altre spezie e con
l’aggiunta di verdure.
Il riso più diffuso però è il
basmati.
चपाती: अपने ठे ठ
भारतीय रोटी, यह
अखमीरी पूरे गेहूं का
आटा (Ata) की एक
के क है और एक
रोटी पकाने का तवा
पर पकाया उच्च
गमी पर।
पुलाव:मसाला(सभी
भारतीयव्यूंजनोूंमें
मसालोूंकाममश्रण)या
अन्यमसालेसेस्वाद
औरसब्जियोूंजोड़ने
चावलpilaf(चावल),
काएकप्रकारहै।
बासमतीचावलमिरभी
सबसेलोकमप्रयहै।
128.
129.
130. IL MAROCCO È UN PAESE BERBERO-ARABO NEL NORD-OVEST
DELL'AFRICA; IL NOME DERIVA DA MARRAKESH, CAPITALE E CITTÀ
IMPERIALE TRA IL 1062 E IL 1273.
ABITATO FIN DALLA PREISTORIA DAI BERBERI, IL PAESE CONOBBE
LA COLONIZZAZIONE DI VARI POPOLI
COME FENICI, CARTAGINESI, ROMANI, VANDALI,BIZANTINI,
ARABI, FRANCESI E SPAGNOLI.
HA RAGGIUNTO L’INDIPENDENZA NEL 1956 ED E’ DIVENTATO UNA
MONARCHIA COSTITUZIONALE.
IL PAESE E’ CARATTERIZZATO DA FORTI SQUILIBRI INTERNI, IL
TENORE DI VITA E’ MOLTO BASSO, QUASI LA META’ DELLA
POPOLAZIONE E’ ANALFABETA E LA MORTALITA’ INFANTILE E’
MOLTO ELEVATA.
LE DIFFICILI CONDIZIONI DI VITA
HANNO COSTRETTO MOLTE PERSONE A
EMIGRARE IN EUROPA IN CERCA
DI LAVORO
STORIA
131. AFRICA
MAROCCO
MONARCHIA COSTITUZIONALE
DIRHAM MAROCCHINO
RABAT
ARABO, TAMAZIGHT
3 250 DIRHAM
70,92 ab./km²
Nome completo: Regno del Marocco
Lingua: arabo (lingua ufficiale) e dialetti
berberi
Capitale: Rabat
Forma di governo: monarchia
costituzionale
Religione: musulmana
Totale superficie: 442.311 km²
Totale popolazione: 32.272.974 abitanti
Densità: 73 ab/Km²
Continente: Africa
Confini: Algeria, Mauritania
Valuta: Dirham marocchino
PIL: 3083 US $
132. CLIMA
IL CLIMA DEL MAROCCO PUÒ ESSERE SUDDIVISO IN CINQUE
SOTTO-ZONE:
• OCEANICO
• MEDITERRANEO
•MONTANO
•CONTINENTALE
•DESERTICO
MONTAGNE
LA GEOGRAFIA FISICA DEL MAROCCO È CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI
DUE GRANDI CATENE MONTUOSE: LA CATENA DEL RIF, A RIDOSSO DELLA COSTA
MEDITERRANEA, E QUELLA DELL'ATLANTE CHE ATTRAVERSA TUTTO IL PAESE DA
SUD-OVEST A NORD-EST E HA VETTE CHE SUPERANO I 4 000 m
NELLA PARTE PIÙ MERIDIONALE DEL MAROCCO SI INCONTRA IL
GRANDE DESERTO DEL SAHARA IN CORRISPONDENZA DEL QUALE LA PRESENZA DI
INSEDIAMENTI UMANI DIVENTA ESTREMAMENTE RAREFATTA.
TERRITORIO
133. LAGHI E LAGUNE
POCHI CHILOMETRI A SUD DELLA CITTÀ DI MELILLA, NEL
NORD EST DEL MAROCCO, SI TROVA LA LAGUNA DI SABKHA
BOU AREA DOVE SI AFFACCIA IL PORTO DELLA CITTÀ
DI NADOR.
LUNGO IL CORSO DEL MOULOUYA SI TROVANO DUE LAGHI,
IL LAGO DI MOHAMED V E POCO PIÙ A SETTENTRIONE IL
LAGO DI MESCHRA AMMADI.
FIUMI
I PRINCIPALI FIUMI DEL MAROCCO HANNO GENERALMENTE UN
ANDAMENTO DA SUD VERSO NORD O NORD OVEST, SEGUENDO IL TRAGITTO
CHE DAI MONTI DELL'ATLANTE, CON IL LORO REGIME IRREGOLARE, LI
PORTA A SFOCIARE NEL MAR MEDITERRANEO O NELL'OCEANO ATLANTICO.
QUESTI CORSI D‘ ACQUA, PER LA SCARSITÀ DELLE PRECIPITAZIONI E PER LA
MORFOLOGIA DALLA CATENA MONTUOSA DELL'ATLANTE, NON SONO
ADATTI PER LA NAVIGAZIONE, MA SONO INTENSAMENTE SFRUTTATI PER
L'IRRIGAZIONE E LA PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA.
TRA I MAGGIORI FIUMI DEL MAROCCO TROVIAMO IL MOULOUYA, IL
FIUME OUM EL-RBIA, IL SEBOU, LO UADI DRA.
134. ECONOMIA E
RISORSE
DEL PAESE
ESTRAZIONE MINERARIA
IL MAROCCO E’ RICCO DI FOSFATI, DI CUI È IL TERZO PRODUTTORE MONDIALE,
DOPO CINA E STATI UNITI. I PRINCIPALI SITI DI ESTRAZIONE DI FOSFATI SI
TROVANO A KHOURIBGA, A BEN GUERIR, AYOUSSOUFIA E A BOU
CRAA (NEL SAHARA OCCIDENTALE).
NEL PAESE SONO PRESENTI INOLTRE MINIERE DI COBALTO (8º PRODUTTORE
MONDIALE), DI PIOMBO (13º PRODUTTORE MONDIALE), DI ZINCO (16º
PRODUTTORE MONDIALE), DI ARGENTO (17º PRODUTTORE MONDIALE),
DI MANGANESE, DI FERRO, DI RAME, DI CARBONE, DI ORO E DI ANTIMONIO.
RECENTEMENTE SONO STATI TROVATI GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS
NATURALE.
135. .
INDUSTRIA
L'INDUSTRIA MAROCCHINA È TRA LE PIÙ ATTIVE DELL'AFRICA. MOLTO IMOPORTANTI
SONO I SETTORI AGROALIMENTARE E TESSILE MA ,NEGLI ULTIMI DECENNI ,
L'INDUSTRIA SI È SVILUPPATA ANCHE NEL SETTORE CHIMICO, PETROLCHIMICO,
ELETTRONICO, AUTOMOBILISTICO (LARAKI, RENAULT, NISSAN), INFORMATICO E NAVALE.
MOLTO PREGIATO E’ L’ARTIGIANATO, SOPRATTUTTO DI TAPPETI E OGGETTI ARTISTICI.
TURISMO
IL MAROCCO SI È AFFERMATO COME UNA DELLE MAGGIORI METE TURISTICHE
DELL'AFRICA SETTENTRIONALE, IN PARTICOLARE PER QUANTO RIGUARDA IL TURISMO
ORGANIZZATO.
LE METE PIÙ VISITATE SONO LE COSIDDETTE CITTÀ IMPERIALI E IL DESERTO DEL
SAHARA.
SI PUÒ TROVARE: TURISMO DI TIPO CULTURALE, DI TIPO NATURALE E BALNEARE
IL NUMERO DI TURISTI NEGLI ULTIMI ANNI SI VALUTA SU POCO PIÙ DI 10 MILIONI,
LA METÀ PROVENIENTE DALL'EUROPA IN TESTA FRANCIA, GERMANIA E SPAGNA.
AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA
I PRINCIPALI PRODOTTI AGRICOLI
SONO CEREALI, CANNA DA
ZUCCHERO, AGRUMI, LEGUMI, POMODORI,
OLIVE
(IL MAROCCO È UNO DEI MAGGIORI
ESPORTATORI DI OLIO DI OLIVA)
E’ INOLTRE L'UNICO PRODUTTORE
MONDIALE DI OLIO DI ARGAN.
E’ DIFFUSO L’ALLEVAMENTO,
SOPRATTUTTO OVINO E CAPRINO.
CON I SUOI 17 PORTI IL MAROCCO È TRA I
MAGGIORI PAESI AFRICANI IN CUI SI
PRATICA LA PESCA ANCHE INDUSTRIALE.
136. Il TAJINE, consiste in carne in umido,
accompagnata da verdura o frutta,
cotta in un piatto di terracotta,
smaltato e decorato, dal quale prende il
nome.
COUSCOUS, semola macinata finemente e cotta che
viene servita con uno stufato di agnello e verdure e
condito con una salsa molto piccante, harissa.
La PASTILLA, consiste in un composto di carne di
piccione, uova, mandorle, cannella, zafferano e
zucchero, racchiuso in diversi strati di una sfoglia
detta ouarka.
137.
138.
139. CARTA D’ IDENTITA’
• Il Perù è una repubblica presidenziale
• È una repubblica dell’ America latina
• La capitale è Lima
• Ha circa 31150000 abitanti, 23 per km
quadrato
• La valuta è il nuovo sol peruviano
• Le lingue ufficiali sono lo spagnolo, il quechua
e anymara
• Il PIL procapite è 6525$
140. GEOGRAFIA
Il Perù, con un'estensione di 1.285.216 km² è il terzo Paese del Sud America per
grandezza del territorio, dopo il Brasile e l’ Argentina. Confina con l'Ecuador e la
Colombia a nord, il Brasile a est, con la Bolivia a sud-est, con il Cile a sud, e l'Oceano
Pacifico a ovest. La Cordigliera delle Ande corre parallela all'Oceano Pacifico, e
separa le tre regioni tradizionalmente utilizzate per descrivere geograficamente il
paese. La Costa, a ovest, è una stretta pianura, prevalentemente arida, ad eccezione
delle valli create da fiumi stagionali. La Sierra è la regione delle Ande, costituita da
altipiani con vette che superano spesso i 6000 metri di altezza (come, ad esempio, il
monte Huascaràn, che raggiunge i 6768 m). La Selva è formata da un vastissimo
bassopiano che è attraversato da grandi fiumi (Maranòn, Urcavali) che danno origine
al Rio delle Amazzoni; questa regione, dal clima caldo e umido, è ricoperta da un
manto di foreste impenetrabili, ed è la zona meno abitata del Perù (meno di 1
abitante per chilometro quadrato).
141. IDROGRAFIA
Il Perù ha il 4% dell'acqua dolce totale
del pianeta. I maggiori bacini idrografici
sono tre: il bacino del Rio delle
Amazzoni, che scorre a est delle Ande, il
bacino del Pacifico, dove scorrono fiumi
che, nati dalla Cordigliera scorrono a
ovest verso il Pacifico, e la conca del
Lago Titicaca, al confine con la Bolivia. Il
Titicaca è il secondo lago più vasto
dell’America Latina, nonché il più alto
lago navigabile del mondo .
142. Il Perù ha circa 29000000 abitanti e, secondo le
stime dell’ istituto nazionale di statistica e
informatica, è il quarto paese più popolato del
SudAmerica .
La popolazione urbana equivale al 76% e quella
rurale al 24% della popolazione totale.
Le principali città si trovano lungo la costa, i
maggiori centri abitati
sono:Piura, Chiclayo, Trujillo, Chimbote, Lima, Ica.
Nella regione andina le principali città
sono Arequipa, Cajamarca, Ayacucho, Huancayo e
Cuzco.
Infine nella selva amazzonica la città più
importante è Iquitos, seguita
da Pucallpa, Tarapoto e Juanjui; sono quasi tutte
capoluoghi di regione.
Il Perù è una repubblica democratica
presidenziale rappresentativa; vive soprattutto di
agricoltura, pesca , risorse minerarie e prodotti
tessili esportati in tutto il mondo.
Il Perù vive soprattutto di pesca,
agricoltura risorse minerarie e industria
tessile.
Il Prodotto nazionale lordo è di 322.904
milioni di $; pro capite 10.596 (stime
2012)
Il 7,7% della popolazione è disoccupato,
e una grossa percentuale lavora nel
settore terziario.
Nel 1997 la crescita economica è stata del
7%, ma non più del 1% nel 1998 a causa
degli effetti disastrosi di "El Niño”, che ha
provocato inondazioni con conseguenze
sulla pesca, oltre le crisi finanziarie
di Asia, Brasile e Russia.
Tuttavia, nel XXI secolo l'economia
peruviana è stata quella a più alta
crescita dell'America Latina, crescita
costante unita a bassa inflazione, una
delle più basse al mondo nel 2010.
143. Agricoltura
Nel tempo degli Inca si coltivava soprattutto mais, patate e coca usando il metodo
di coltivazione a terrazze. Ora si coltivano sempre patate e mais, di cui il Perù è il
quinto esportatore al mondo, i carciofi e soprattutto gli asparagi, di cui il Perù è il
secondo esportatore al mondo
Allevamento
In Perù si allevano diversi animali; nella zone della sierra si allevano soprattutto
lama e pecore; meno diffuso è l'allevamento di bovini e caprini.
Minerali
Il rame è il minerale maggiormente esportato, assieme all’argento; di questi due
metalli il Perù infatti è il secondo esportatore al mondo . Abbondantemente presenti
anche zinco, oro, prodotti petroliferi, piombo, argento, ferro, stagno, fosfati,
carbone, vanadio, bismuto, guano, mercurio, antimonio, molibdeno, tungsteno e sale.
Pesca
acciughe, sardine, gamberetti e olio di pesce sono tra i prodotti della pesca più
esportati, anche se il più esportato in assoluto è la farina di pesce, della quale il
Perù è il primo produttore al mondo .
Industria
I settori industriali più sviluppati sono quello tessile e quello siderurgico. Di rilievo
anche la produzione di cemento, tabacco, metallurgia, alimentari, e carta.
144. In Perù, a partire dalle Ande, fino ad arrivare alle pianure è presente in
strada, un enorme quantità di spazzatura abbandonata, data la scarsa
gestione dei rifiuti e l’assenza di raccolta differenziata.
Nelle città l’ inquinamento è quasi insopportabile, e l’aria praticamente
irrespirabile.
Il Perù deve anche lottare contro la deforestazione, la desertificazione,
l’erosione del suolo, l’inquinamento atmosferico nei centri urbani, l’utilizzo
di eternit, la pesca eccessiva, l’inquinamento dei fiumi e della acque
costiere dai rifiuti urbani e la gestione di questi. Sfide molto impegnative.
145. La papa alla huancaina è un piatto tipico della cucina
criolla del Perù, i riferimenti scritti più antichi
risalgono alla fine del XIX secolo. Per quanto
ruguarda l’origine del nome, questo viene dalla
regione peruviana di Huancayo: a quanto si racconta,
l’inventore di questo piatto comprava gli ingredienti
nella città di Huancayo e la omaggiò dandone il nome
a questa squisita pietanza. Un’altra versione dice che
il piatto fosse una specialità di un ristorantino
situato nella prima stazione a Lima in direzione di
Huancayo e per questo motivo il piatto venne
chiamato Patate alla Huancaina.
Ingredientes :
5 ajíes amarillos
papas sancochadas
1 diente de ajo
1 cucharada de sal
250 gr. de queso fresco
½ taza de leche evaporada
147. AFRICA
MAROCCO
MONARCHIA COSTITUZIONALE
DIRHAM MAROCCHINO
RABAT
ARABO, TAMAZIGHT
3 250 DIRHAM
70,92 ab./km²
Nome completo: Rebubblica
di Corea
Lingua ufficiale:coreano
Capitale:
Forma di governo:repubblica
Densità di popolazione:491
ab/km2
Continente: ASIA
Valuta: Won Sudcoreano
Pil procapite: 22589 $
BANDIERA
MONETA
151. SETTORE SECONDARIO
, sono estratti nella zona
paese. A causa delle carenze
nel settore energetico, il paese ha
potenziato di energia
nucleare. Il
è molto
dell’elettronica.
153. PIATTO TIPICO: TTEOKGUK
(떡국)은 한국 새 해의 축 하
동안에 먹는 전통 한국 요리 이다.
접시는 얇게 썬된 떡으로
국물/스프 (국)의 구성 (떡-그것은
불릴 수 있다 쌀 파스타의 일종).
소비자 올해 행운을 얻을 나이의
1 년 부여 여겨지고 있기 때문에
새 해 첫날에 를 먹는 전통 이다.
그것은 일반적으로 얇은 요리
계란, 절인된 고기, 그리고 김
154. Ecologia della nutrizione
Nutrition ecology. Si tratta di una scienza
inter-disciplinare, che prende in esame
tutte le componenti della catena alimentare
e ne valuta gli effetti secondo 4 punti di
vista principali: la salute umana,
l'ambiente, la società e l'economia.
155. Allevamento
Il consumo di carne pro capite è più che
raddoppiato nella scorsa metà del
secolo. Considerando il continuo
aumento della popolazione si può
stimare che il consumo totale di carne è
aumentato di 5 volte.
Degradazione del Suolo –
Deforestazione –
Inquinamento Chimico – Uso
dell’energia – Consumo di
acqua – Smaltimento delle
deiezioni – Riscaldamento
globale
Risorse
Conseguenze
156. Agricoltura
I governi dei paesi industrializzati tra il
1960 e la fine degli anni novanta hanno
indotto la cosiddetta Rivoluzione Verde,
ossia hanno investito in maniera
consistente nella ricerca agricola,
cercando sistemi per incrementare la
produzione alimentare
Degradazione del Suolo –
Deforestazione –
Inquinamento Chimico – Uso
dell’energia – Consumo di
acqua – Smaltimento delle
deiezioni – Riscaldamento
globale
Risorse
Conseguenze
157. Degradazione del suolo
Agricoltura
•L'agricoltura può contribuire alla desertificazione sia direttamente, tramite
pratiche agricole dannose come la coltivazione intensiva, il sovrasfruttamento dei
pascoli, e un uso smodato di acqua, sia indirettamente, quando la terra viene
deforestata per creare nuove terre coltivabili o nuovi pascoli per il bestiame.
Allevamento
•Mentre servono da 20 a 1000 anni per la formazione di un centimetro di suolo, le
Nazioni Unite hanno stimato che il vento e l'acqua erodono l'1% del suolo del
pianeta ogni anno. Generalmente è poco noto come l'allevamento di animali sia
uno dei fattori che più contribuiscono all'erosione. Quando un pascolo è
sovrasfruttato, il bestiame compatta il suolo con gli zoccoli e strappa la
vegetazione che tiene assieme il terreno, diventando così causa di erosione.
158. Deforestazione
Agricoltura
•Il tasso annuo di deforestazione ha continuato ad aumentare negli anni. Il 10%
dell'area deforestata è usata per la coltivazione della soia (usata come mangime
per animali negli allevamenti intensivi), il resto è riservato al pascolo; dopo pochi
anni, l'area va incontro a un processo irreversibile di desertificazione, e quindi
diventa necessario abbattere una nuova porzione di foresta, in un circolo vizioso
che degrada l'ambiente sempre di più.
Allevamento
•In soli dieci anni (dal 1990 al 2000) l'Amazzonia Brasiliana ha perso un'area di
foresta pari a due volte il Portogallo: la stragrande maggioranza di quest'area è
diventata pascolo per bovini, per il consumo interno e per l'esportazione in
Europa, Giappone, USA. Tra il 1997 e il 2003 il volume dell'esportazione di bovini
dal Brasile è aumentato di oltre cinque volte; l'80% di questo incremento di
produzione ha avuto luogo nella foresta Amazzonica.
159. Inquinamento chimico
Agricoltura
•Gli esseri umani hanno praticato l'agricoltura per più di 10.000 anni, ma solo negli
ultimi 50 anni i coltivatori hanno sviluppato una pesante dipendenza dai fertilizzanti
chimici sintetici e dai pesticidi. I raccolti in realtà assorbono solo da un terzo alla metà
dell'azoto applicato al terreno come fertilizzante: le sostanze chimiche rimaste
inutilizzate inquinano il suolo e l'acqua.
Allevamento
•Dato che, secondo le statistiche della FAO, metà dei cereali e il 90% della soia prodotti
nel mondo sono usati come mangimi per animali, e che queste sostanze chimiche sono
per la maggior parte usate nelle monocolture per la produzione di mangimi animali, è
chiaro che la maggior responsabilità per questo enorme uso di sostanze chimiche sta
proprio nella pratica dell'allevamento del bestiame.
160. Uso dell’energia
Agricoltura
•Gli esseri umani hanno praticato l'agricoltura per più di 10.000 anni, ma sono
negli ultimi 70 anni i coltivatori hanno sviluppato un’agricoltura strettamente
dipendente dall’utilizzo di macchine agricole motorizzate.
Allevamento
•La conversione da cereali a carne implica un'enorme perdita di energia,
specialmente se per la conversione si utilizzano i bovini. La quantità media di
combustibile fossile necessario a produrre 1 kcal di proteine dalla carne è di 25
kcal, vale a dire 11 volte tanto rispetto a quello necessario per la produzione di
grano, che ammonta a 2,2 kcal circa. Il rapporto è di 57:1 per la carne di agnello,
40:1 per quella di manzo, 39:1 per le uova, 14:1 per il latte e la carne di maiale.
161. Smaltimento delle deiezioni
Agricoltura
•Quando gli animali vengono allevati coi metodi tradizionali, le loro deiezioni sono
considerate un elemento chiave nei sistemi di agricoltura a rotazione, che producono
una grande varietà di cibo e mantengono il suolo sano e fertile. Tuttavia, quanto troppi
animali vengono allevati in un'area troppo piccola, l'ambiente circostante non è in
grado di smaltire tutte le deiezioni prodotte.
Allevamento
•Le deiezioni liquide e semi-liquide del bestiame contengono livelli di fosforo e azoto al
di sopra della norma. Quando gli escrementi animali filtrano nei corsi d'acqua, l'azoto e
fosforo in eccesso in essi contenuto rovina la qualità dell'acqua e danneggia gli
ecosistemi acquatici e le zone umide. Circa il 70-80% dell'azoto fornito ai bovini, suini e
alle galline ovaiole mediante l'alimentazione, e il 60% di quello dato ai polli "da carne"
viene eliminato nelle feci e nell'urina e finisce nei corsi d'acqua.
162. Consumo di acqua
Agricoltura
•L'acqua richiesta per produrre vari tipi di cibo vegetale e foraggio varia dai 500 ai 2000
litri per chilo di raccolto prodotto.
Allevamento
•Il consumo d'acqua è una delle maggiori cause di impatto ambientale dell'allevamento
di bestiame. L'agricoltura, per la maggior parte dedicata alla produzione di bestiame e
di mangime, consuma più acqua di qualsiasi altra attività negli Stati Uniti, e in generale
utilizza il 70% dell'acqua usata in totale nel mondo.
163. Riscaldamento globale
Agricoltura
•Il riscaldamento globale è causato dal consumo di energia, dato che nel mondo
moderno le fonti primarie di energia sono combustibili ad alto contenuto di carbonio i
quali, se bruciati, emettono diossido di carbonio, o altri gas serra.
Allevamento
•L'allevamento di bestiame è una delle cause principali dell'aumento di uso di
combustibile. Ma il bestiame emette anche gas serra in modo diretto, come
sottoprodotto della digestione. I bovini emettono una quantità significativa di metano,
un potente gas serra, nell'aria.
164.
165. CROMOSOMI
I cromosomi sono dei corpuscoli che si trovano
all’interno del nucleo che vengono duplicati e
ripartiti nelle cellule nuove.
I cromosomi sono visibili come bastoncelli con
una strozzatura centrale, detta centromero.
Si trovano in ogni cellula, in un numero fisso per
ogni specie. I cromosomi sono uguali a 2 a 2 e
quelli appartenenti alla stessa coppia sono
detti omologhi.
166. LA STRUTTURA DEL D.N.A.
Ogni cromosoma è costituito da DNA, o
acido desossiribonucleico. Ogni
molecola è lunghissima ed ripiegata più
volte su se stessa, ed è costituita da
piccole strutture chiamate nucleotidi.
La molecola di DNA non è formato da
un solo filamento di nucleotidi, ma da 2
lunghissime sequenze di nucleotidi
avvolte a spirale. La struttura è
formata da basi azotate che si
completano e formano dei legami
chimici.
167. LA DUPLICAZIONE DEL DNA
Il DNA ha una capacità unica: è in grado di
riprodurre un’altra molecola simile a se stessa.
Quando le cellule si dividono l’intero progetto di
costruzione dell’individuo deve passare integro in
tutte le nuove cellule.
Le basi azotate sono complementari. La timina con la
adenina, la guanina con la citosina.
168. IL PROCESSO DI TRASCRIZIONE
Nel nucleo i 2 filamenti di DNA si aprono per
un tratto.
Successivamente a ogni base dei filamenti
aperti è appaiata la base complementare.
Contemporaneamente si uniscono le molecole di
acido fosforico e di ribosio si forma il
filamento di RNA.
169. Si uniscono le molecole di acido fosforico e di
ribosio, e si forma il filamento di RNA. Esso
contiene una sequenza di nucleotidi
complementare a quello del filamento di DNA.
L’RNA passa attraverso i pori del nucleo e si
dirige sui ribosomi nel citoplasma.
L’RNA MESSAGGERO
170. IL CODICE GENETICO
Il codice genetico di un individuo
è determinato della sequenza
delle triplette nel suo DNA
171. L’ R.N.A. DI TRASFERIMENTO
Nel citoplasma si trovano altre molecole di RNA
di TRASFERIMENTO. Queste molecole
presentano a un’estremità una tripletta di tre
basi azotate. All’estremità opposta vi è invece un
sito,cioè una struttura molecolare a cui può
legarsi il solo tipo di amminoacido a cui
corrisponde la tripletta.
172. La sintesi delle proteine
L’RNA messaggero si colloca su un
ribosoma, in modo da presentare libera la
prima tripletta. Automaticamente verrà a
collocarsi, di fronte ad essa, l’RNA di
trasferimento che porta la tripletta
corrispondente. Gli amminoacidi si legano
tra loro e viene composta la proteina.
173. La tecnologia del
D.N.A. ricombinante
La tecnologia del dna ricombinante
permette di
trasferire frammenti di dna da un
organismo a
un altro, che risulta così ricombinato per
produrre una proteina utile.
174. Gli O.G.M.
Gli OGM possono essere batteri , piante o
animali e sono utilizzati nell’industria
farmaceutica per la produzione di farmaci; in
agricoltura per produrre piante più
resistenti a
certe malattie o a condizioni ambientali
avverse;nell’industria alimentare e chimica
per
ottenere, con altre rese, sostanze utili, come
la
rennina, enzima impiegato nell’industria del
formaggio, o altre sostanze chimiche
importanti
come l’idrogeno, l’alcol, il metano.
175. Come si ottengono gli O.G.M.
Le tecniche per ottenere gli
ogm sono diverse secondo
gli organismi, tuttavia la
prima tappa del processo è
la clonazione del dna,cioè la
produzione di copie
identiche di un gene che
deve essere inserito in un
certo organismo. La
clonazione del dna
176. Le piante transgeniche
• Si dice transgenico un organismo nel cui
genoma è stato introdotto un gene
proveniente da un’altra specie
177. GLI ANIMALI TRANSGENICI
• Per ottenere un animale si inietta una
soluzione contenente il DNA clonato nel
nucleo della cellula che, dividendosi,
trasmette il genoma modificato a tutte
le cellule dell’embrione in formazione,
dando origine a un animale transgenico.
178. LA CLONAZIONE
La clonazione è la formazione di una
popolazione di cellule o di individui tutti
geneticamente uguali.
182. The Korean recipe:
콩밥
위키백과, 우리 모두의 백과사전.
콩밥.
콩밥은 한국 요리의 하나로 콩을 같이 넣어 지은 밥이다. 콩밥은 콩과 쌀을
물에 충분히 불린 뒤 밥을 안쳐 짓는다. 들어가는 콩의 종류는 다양하다.
문화 속의 콩밥[편집]
년대 중반까지는 교도소에서 죄수들에게 콩밥을 줬었으나, 1986년부터
보리밥으로 바뀌었다. 하지만 관용적인 표현으로 오늘날에도 교도소에
수감된다는 뜻으로‘콩밥 먹다’라는 표현을 쓴다.
영양가 있고 건강에 좋은 음식으로 널리 알려져 있음에도 불구하고 콩밥은
오랫동안 한국 식당에서 쉽게 볼 수 없었다. 최근 삶의 질을 강조하며 건강한
생활방식과 먹거리의 유행을 타고 '영양밥', '잡곡밥' 등 콩이 들어간 여러
가지 밥을 내놓는 곳이 늘었다.
183. La ricetta in italiano:
Ingredienti (2-3 porzioni):
450g di tteok, gnocchi di riso;
200g circa di carne (manzo);
3 spicchi d’aglio;
1 cipollina verde, (queste per intenderci);
2 uova;
1 cucchiaio da minestra di salsa di soia (se è di vostro gusto);
1 cucchiaino di olio di sesamo;
pizzico di pepe nero;
1 foglio di kim;
1 peperoncino (a vostro piacimento);
sale.
184. Laviamo gli gnocchi lasciandoli per 30 min in una bacinella con acqua fredda e poi
scoliamoli.
Tagliamo la carne a piccole strisce e poi prepariamo le cipolle che vanno tagliate
diagonalmente, in modo da ottenere sottili anellini.
Mettiamo a cuocere in una grossa pentola gli gnocchi con circa 7 bicchieri d’acqua.
Lasciamo cuocere a fuoco alto per circa 15 min.
Non appena l’acqua bolle, aggiungiamo la carne e gli spicchi d’aglio. Lasciamo a
bollire il tutto ancora per 20 minuti (controllate la carne che rimanga il più morbida
possibile).
Cuociamo il kim, o meglio arrostiamolo su entrambe le parti finché non diventano
verde chiaro. Possiamo farlo benissimo direttamente sui fornelli.
Prendiamo le uova e separiamo l’albume dal tuorlo mettendoli in due ciotole diverse.
Versiamo un po’ d’olio per friggere sulla padella e facciamo una frittatina con
l’albume. Una volta pronta, tagliamola come la carne, a striscioline e mettettiamola
a bollire insieme agli gnocchi e alla carne. Aggiungiamo anche la salsa di soia e la
cipollina. Copriamo con il coperchio e lasciamo bollire finché gli gnocchi non salgono
a galla.
Quando gli gnocchi sono pronti, aggiungiamo l’olio di sesamo e pepe e mescoliamo
bene.
Tolta dal fuoco, serviamo la zuppa calda nei piatti, aggiungiamo ancora striscioline
di frittata, cipolline ed infine il kim (spezzettato con le mani).
185. The English recipe:
Main ingredients: rice, broth (beef, chicken, pork,
pheasant, or seafood; soy sauce), garaetteok
Other information Traditional for Korean New Year
Tteokguk is a traditional Korean dish eaten during the
celebration of the Korean New Year.
The dish consists of the broth/soup (guk) with thinly
sliced rice cakes (tteok - it can be called a kind of
rice pasta). It is tradition to eat tteokguk on New
Year's Day because it is believed to grant the
consumer good luck for the year and gain a year of
age. It is usually garnished with thin julienned cooked
eggs, marinated meat, and gim.
186. The broth is generally made by simmering the main protein
(beef, chicken, pork, pheasant, seafood) in a ganjang seasoned
stock. The stock is then strained to clarify the broth and long
cylinder-shaped garaetteok are thin-sliced diagonally and boiled
in the clear broth. Garnish is added before serving; the garnish
may vary by region and personal taste, but usual staples are
pan-fried julienned egg yolks and whites, gim and spring onions.
A drizzle of sesame oil is common just prior to serving the
teokguk.
Varieties of tteokguk include: saeng tteokguk (생떡국) or nal
tteokguk (날떡국), a specialty of Chungcheong province, where a
mixture of non-glutinous rice with glutinous rice is made into
small balls or rolled into a garaetteok shape and then sliced into
a boiling broth; joraengi tteokguk (조랭이 떡국) from the
Kaesong region with the tteok twisted in small cocoon shapes;
and gon tteokguk (곤떡국) from the island of Jeju, which uses
sliced jeolpyeon tteok rather than the usual garaetteok.
Another variety, tteokmanduguk is literally tteokguk with
additional mandu (Korean beef dumpling)..
187.
188.
189.
190. L’attività fisica
deve far parte
della nostre
abitudini di vita
quotidiana,
perché e in
grado di
migliorare molti
aspetti della
salute.
LA PIRAMIDE DELL’ATTIVITÀ FISICA
(secondo la Società Italiana di Pediatria per bambini e adolescenti).
191. ATTIVITÀ Kcalorie per un’ora
Riposo a letto 80 – 90
Posizione seduta (studiare, leggere, scrivere) 100 - 150
Camminare lentamente 200 - 220
Camminare velocemente 300 - 350
Salire le scale 340 - 370
Lavori di casa 180 - 250
Attività sportive leggere(arco, golf, bocce, bigliardo) 180 – 300
Attività sportive moderate (ballo, equitazione, scherma, tennis da tavolo,
ginnastica)
300 - 480
Attività sportive intense (calcio, volley, basket, pallanuoto, pallamano, atletica,
ciclismo, canottaggio, nuoto, sci alpino, arti marziali, pattinaggio)
420 – 600
Attività sportive molto intense (pugilato, lotta, corsa campestre, sci nordico) 600 - 800
CONSUMO DI ENERGIA
è molto variabile e dipende dal tipo di attività svolta,
dal livello a cui si svolge e dalla sua durata.
192. È la quantità di energia che serve al nostro organismo per sostenere
le funzioni vitali
è dato da
Metabolismo basale,
cioè il consumo di energia nelle
condizioni di riposo assoluto.
Termogenesi alimentare,
Cioè la quantità di energia consumata dal corpo umano per
la digestione.
Costo energetico dell’ attività fisica,
Cioè l’ energia che serve per compiere
attività che richiedono uno sforzo
muscolare.
Tabella calorica giornaliera per ragazzi/e dai 10
ai 18 anni (variabile a seconda dell’attività
svolta)
193.
194. L’Antichità
Il Medioevo
L’Età moderna
storia CONSERVAZIONE
sostenibilità
Additivi e allergie
Microrganismi interni
Microrganismi esterni
Cause del
deterioramento
Sistemi di
conservazione
Trattamento con il freddo Trattamento con il caldo Rimozione dell’acqua Conservanti
naturali
Irraggiamento
additivi etichetta
coloranti
conservanti
antiossidanti
acidificanti
addensanti,
stabilizzanti,
gelificanti,
emulsionanti
aromatizzanti
Modalità d’uso
e conservazione
Data di scadenza
Elenco
degli ingredienti
Quantità netta
Denominazione
di vendita
Etichetta
nutrizionale
Marchi (DOP, IGP ecc.)
refrigerazione
congelazione
surgelazione
pastorizzazione
sterilizzazione
affumicatura
essiccazione
liofilizzazione
concentrazione
sale
olio
aceto
zucchero
alcoolScelta,
lavatura,
pulitura
pezzatura confezionamento Tunnel di
surgelazione
Catena del
freddo
Atmosfera
modificata
Atm. controllata
Atm. protettiva
Sottovuoto
Cattiva conservazione
e patologie
Anisakis
Botulismo
Epatite virale
Salmonella
Tifo
Solfiti
195. Le tecniche di conservazione degli alimenti hanno
origine antichissime, infatti allungare la vita dei
prodotti permetteva di stoccarli come scorte. Le
prime tecniche per prolungare la durata dei cibi
utilizzavano sostanze e processi naturali, come l’uso
di sale ed essiccamento. I Romani effettuavano la
salagione del prosciutto e per conservare pesci e
olive utilizzavano la salamoia (acqua e sale). Il sale
era talmente importante che fu costruita la via
Salaria per portarlo a Roma dalle saline del mare
Adriatico. Inoltre i soldati romani venivano pagati con
una certa quantità di sale, da cui deriva il termine
“salario”.
196. Nel Medioevo le tecniche di conservazione
degli alimenti non erano molto diverse da
quelle dell’antichità. Un metodo diffuso era
quello dell’essiccamento, ottenuto esponendo
gli alimenti al sole e all’aria. Diffuse erano
anche la salatura e l’affumicatura sia della
carne sia del pesce. Per affumicare la carne
venivano usate le enormi cappe dei camini. Il
pesce del Baltico e del Mare del Nord
essiccato e salato era uno dei principali
prodotti di scambio. Per quanto riguarda la
conservazione con il freddo venivano
utilizzate le nevaie o ghiacciaie, appositi locali
in pietra che servivano come deposito di neve
e ghiaccio. Esse sono state le antenate dei
nostri frigoriferi.
197. La sterilizzazione in bottiglia.
Una vera e propria rivoluzione nella conservazione dei cibi furono le conserve
sotto vetro realizzate grazie alla tecnica di sterilizzazione inventata nell’ottocento
dal pasticcere francese Appert. Le bottiglie di vetro a collo largo venivano
riempite di verdure e fatte bollire a bagnomaria tappate in modo ermetico.
Barattoli in latta e pastorizzazione
A metà ottocento l’industria dei metalli produsse i primi barattoli in banda
stagnata, cioè in lamiera di ferro rivestita di stagno. I cibi venivano inscatolati e
poi bolliti per fare uscire l’aria, perché si riteneva che l’unico responsabile del loro
deterioramento fosse l’ossigeno. Intorno al 1860 Pasteur, un chimico e biologo
francese, scoprì che l’alterazione degli alimenti è dovuta alla presenza di
microrganismi e che può essere limitata riscaldandoli per alcuni minuti a precise
temperature.
Gli impianti frigoriferi
Il passaggio dalle nevaie alle prime macchine che “fabbricavano” il freddo
avvenne verso la metà dell’ottocento. La prima macchina per fabbricare il
ghiaccio fu messa a punto in America. Nel 1861, in Australia, venne costruita la
prima fabbrica del mondo per il congelamento della carne.
198. Un alimento fresco, lasciato all’aria, cambia abbastanza
rapidamente le sue caratteristiche. Peggiora nell’aspetto, nel
colore e nel sapore: in altre parole si deteriora.
Il naturale deterioramento di un alimento fresco è causato da
alcuni microrganismi che possono vivere sia al suo interno
sia al suo esterno.
199.
200.
201.
202. Congelamento
Viene usato soprattutto per i grossi pezzi di
carne e di pesce destinati all’esportazione, che
devono sopportare viaggi e stoccaggio che
durano alcuni mesi. I pezzi da congelare vengono
portati progressivamente a una temperatura tra
-10 e -15°C; l’acqua contenuta nei tessuti si
trasforma così in ghiaccio e l’attività dei
microrganismi viene quasi completamente
bloccata (manca infatti l’elemento “liquido” di
cui essi hanno bisogno). L’operazione di
scongelamento va fatta per gradi, per impedire
la perdita di sostanze nutritive e la riduzione
della consistenza dell’alimento.
Nel congelamento lento i
grossi cristalli di ghiaccio
rompono le membrane
cellulari.
203. Surgelazione
I surgelati sono alimenti freschi che
hanno subito un rapido raffreddamento e
vengono conservati a temperature molto
basse (inferiori ai -18°C). L’industria dei
surgelati è nata per la conservazione del
pesce, alimento facilmente deperibile e si
è poi estesa ad altri alimenti.
Nel congelamento rapido e
ultrarapido i cristalli di
ghiaccio rimangono
piccolissimi e non rompono
le membrane cellulari.
205. Gli alimenti freschi vengono
scelti, lavati e puliti. I pezzi
più grandi, come i pesci di
grosse dimensioni vengono
ridotti in piccole pezzature.
206. Gli alimenti freschi
vengono scelti, lavati e
puliti. I pezzi più grandi,
come i pesci di grosse
dimensioni vengono
ridotti in piccole
pezzature.
Gli alimenti sono
preparati nelle
confezioni di vendita
con buste di polietilene
o scatole di cartone.
207. Le confezioni entrano nel tunnel di
surgelazione, dove la ventilazione
forzata mantiene un livello di gelo tra i
-50 °C e i -60 °C. L’acqua presente negli
alimenti si trasforma rapidamente in
cristalli di ghiaccio piccolissimi, che
non alterano i tessuti vegetali o
animali.
208. Gli alimenti surgelati
sono conservati a
temperature molto
basse, inferiore ai -18 °C.
Il disegno a lato illustra
la cosiddetta catena
ininterrotta del freddo
che ha come ultimo
anello il freezer del
frigorifero domestico.
209. Questo metodo si usa soprattutto per alimenti
liquidi, come il latte, i succhi di frutta, la birra e
il vino. Il liquido viene fatto circolare in una
piastra sottile, dove si riscalda per 15-30 secondi
fino alla temperatura di 70-80 °C.
Questa temperatura è sufficiente a far morire i
germi patogeni (portatori di malattie) lasciando
intatto il contenuto di proteine e di vitamine
dell’alimento.
210. Usa temperature più alte (120-150°C) e per
tempi più lunghi (10-15 minuti); viene usato
per frutta, verdura, carni e pesce. Il latte
costituisce un caso a sé, perché le tecniche di
uperizzazione impiegano temperature elevate
(150 °C) per un tempo brevissimo (1s). La
sterilizzazione distrugge tutti i microrganismi,
gli alimenti, opportunamente sigillati, si
conservano per molti mesi. Dopo l’apertura
dei contenitori, anch’essi, come gli alimenti
freschi, subiscono la degradazione dovuta
all’ambiente.
211. L’affumicatura utilizza i fumi prodotti dalla
combustione lenta e senza fiamma di vari
tipi di legnami con poca resina. Le sostanze
presenti nel fumo sono tossiche solo per i
microrganismi e penetrando nell’alimento,
ne impediscono lo sviluppo. Oltre a
migliorare la conservazione dei cibi,
l’affumicatura ne modifica il sapore,
conferendo un aroma particolare ; si pensi
allo speck, al salmone, alla scamorza ecc.
I tipi di affumicatura più diffusi sono a caldo
e a freddo. L’affumicatura a caldo è di breve
durata (qualche ora) con temperature alte
(tra i 50°C e i 90°C), mentre quella a freddo
può durare giorni o settimane, ma con
temperature intorno ai 30°C.
212. Gli alimenti lasciati all'aria aperta (nei mesi
estivi) o messi in un forno caldo perdono gran
parte dell'acqua che contengono, così si crea un
ambiente sfavorevole allo sviluppo dei germi.
Oggi questa tecnica è usata per la frutta secca
(fichi, prugne, albicocche), i legumi secchi e i
funghi secchi. In Norvegia si usa ancora per
produrre lo stoccafisso, cioè merluzzo disseccato.
213. Consiste nel togliere tutta l'acqua
presente nell'alimento
(disidratazione totale),
con un processo di congelamento
rapido (-40°C) seguito da un
riscaldamento sottovuoto (cioè in
assenza di aria). Alla fine, rimane una
polvere fine, che viene confezionata
in buste o barattoli sottovuoto; al
momento del consumo basta
aggiungere l’acqua eliminata.
214. La concentrazione si ottiene facendo evaporare una
parte dell'acqua presente negli alimenti. È una tecnica
non del tutto efficace poiché la quantità d’acqua,
seppur ridotta, rimane troppo elevata. Gli alimenti
concentrati devono quindi essere consumati in breve
tempo oppure sottoposti a una forma di
conservazione ulteriore, come la sterilizzazione o la
pastorizzazione. I prodotti concentrati hanno però il
vantaggio di occupare meno spazio e di pesare meno.
215. Il comune sale da cucina ha buone proprietà
antisettiche (uccide i germi); inoltre funziona come
disidratante (assorbe l’acqua) e satura l’ambiente
liquido indispensabile alla vita dei germi. La salagione a
secco si usa soprattutto per conservare il pesce fresco in
recipienti di legno, dove viene disposto a strati,
alternati col sale e ben pressati (sardine, acciughe,
baccalà); oppure per conservare la carne a tranci interi
o macinata , che viene cosparsa di sale e lasciata
stagionare all’aria (prosciutto, bresaola, insaccati).
La salagione a umido, detta salamoia, si usa invece per
le olive , vengono conservate in barattoli pieni di acqua
salata (la soluzione si realizza con il 10% di sale).
216. Qualunque tipo di olio ha il potere di isolare gli
alimenti dal contatto con l’aria; evita pertanto lo
sviluppo dei microrganismi aerobi (che vivono
appunto in presenza d’aria). Questa conservazione
viene usata per alcuni tipi di pesce (sardine, tonno)
e per molte verdure carnose (cipolline, carote).
Spesso è necessario procedere a una cottura
preliminare, per distruggere i microrganismi
anaerobi (che vivono in assenza d’aria).
217. L’aceto contiene una sostanza acida (acido
acetico) che ha discrete capacità
antisettiche, inoltre crea un ambiente ostile
alla moltiplicazione dei germi. È usato
soprattutto per certe verdure (i sottoaceti),
che vengono immerse in acqua bollente e
poi in aceto bollente.
218. Lo zucchero funziona come il sale, perché
disidrata i microrganismi rendendoli inattivi. Si
usa soprattutto per la frutta sciroppata, che
viene conservata in barattoli riempiti con una
soluzione zuccherina (prima devono essere
sterilizzati in acqua bollente), e per le
marmellate, dove la polpa della frutta viene
mescolata col 50% di zucchero.
219. L’alcool puro esercita un’energica
azione antisettica cioè impedisce lo
sviluppo di microrganismi ed è
pertanto un ottimo conservante.
Poiché costa molto, viene usato solo
per la frutta pregiata, spesso in
soluzioni diluite (ciliegie e susine sotto
spirito).
220. Con il metodo dell’atmosfera controllata il
prodotto viene conservato in confezioni
chiuse ermeticamente, all’interno delle
quali l’aria viene sostituita con alcuni gas,
miscelati in proporzioni variabili a secondo
dell’alimento. Se il prodotto è mantenuto
a una temperatura di 3-4 °C, il tempo di
conservazione è di circa sei mesi.
221. In quest’ultimi anni hanno trovato grande
diffusione i prodotti confezionati in
atmosfera protettiva o modificata, nella
quale la concentrazione di ossigeno viene
ridotta e talvolta viene anche aumentata
quella di anidride carbonica, impedendo lo
sviluppo dei microbi e prolungando il tempo
di conservazione. I prodotti confezionati con
tale metodo devono portare la dicitura
“confezionato in atmosfera protettiva”.
222. La conservazione sottovuoto si
realizza togliendo l’aria contenuta
nella confezione, solitamente in
plastica. A seconda del tipo, gli
alimenti possono essere poi
conservati a temperatura
ambiente (caffè, arachidi) oppure
in frigorifero (pasta fresca).
223. L’irradiazione si basa sull’utilizzo di radiazioni
come raggi X e raggi gamma che agiscono in
tempi molto rapidi sui microrganismi impedendo
loro di riprodursi e in parte uccidendoli
direttamente. Inoltre agisce direttamente
sull’alimento (aglio, cipolla, patata ecc.)
bloccandone la maturazione e la germinazione.
Simbolo che indica quando un
alimento è stato sottoposto a
irradiazioni.
224. Gli additivi sono sostanze che si trovano nella maggior
parte dei prodotti alimentari, anche in quelli artigianali,
e sono aggiunti agli alimenti per prolungarne la
conservazione o per migliorarne l’aspetto e il sapore.
Gli additivi devono essere necessari:
• cioè vanno usati solo se non esistono alternative;
• innocui, cioè ne deve essere dimostrata la non tossicità;
• citati, in modo chiaro sulle confezioni.
225. Gli additivi possono causare delle intolleranze ed allergie, è
quindi preferibile orientarsi verso quei cibi che ne contengono di
meno.
A questo scopo è bene tenere presente quanto segue:
•Vi sono alimenti di “base” in cui non è consentito aggiungere
additivi: olio vergine di oliva, latte fresco pastorizzato, yogurt al
naturale, zucchero, miele, paste alimentari secche;
•Per gli alimenti di agricoltura biologica, in particolare quelli di
origine vegetale, la lista degli additivi consentiti è limitata e
comprende sostanze scelte tra le più innocue;
•È buona regola preferire i cibi confezionati con l’elenco degli
ingredienti più breve;
•È opportuno scegliere alimenti senza coloranti: nelle aranciate,
per esempio, se la bottiglia è di plastica trasparente è presente il
colorante arancio per ravvivare il colore, ma se la bottiglia è
colorata o la bibita è in lattina, allora spesso il colorante non
viene aggiunto.
226. Quasi tutti gli additivi hanno una “sigla” formata dalla lettera
“E” seguita da tre cifre (per esempio, E300) e una
denominazione (per esempio, acido ascorbico). Gli additivi
fanno parte di un elenco di sostanze autorizzate dall’Unione
Europea e sono raggruppati in sei classi, in base alla loro
funzione.
Coloranti (da E 100 a E 199)
Molti alimenti, durante i processi di trasformazione, perdono
il loro colore naturale. I coloranti ridanno vivacità al colore,
cosi il consumatore è convinto di mangiare un alimento con
le caratteristiche originarie.
227. Conservanti (da E 200 a E 299)
Aumentano la durata dei prodotti:
l’anidride solforosa(SO₂), la nisina e i
sorbati ostacolano lo sviluppo di batteri e
muffe. I tortellini e i ravioli contengono
come antifermentativo l’acido sorbico.
Nella frutta secca è frequente l’uso di
anidride solforosa.
228. Antiossidanti (da E300 a E 322)
Alcuni componenti degli alimenti, per
esempio i grassi, a contatto con
l’ossigeno subiscono il fenomeno
dell’irrancidimento. Gli antiossidanti
catturano l’ossigeno prima che la sua
presenza trasformi l’alimento. Si usano
per esempio nell’olio di frittura.
229. Acidificanti (da E325 a E 385)
Conferiscono il sapore
acidulo del limone, dell’aceto
ecc.
230. Danno consistenza agli alimenti ottenuti
con i processi industriali. Per esempio i
“formaggi” si ottengono miscelando con
acqua una massa di formaggi diversi e
sottoponendo il tutto a macinatura e
fusione: in presenza di questi additivi si
ottiene un prodotto finale omogeneo.
Addensanti, stabilizzanti, gelificanti, emulsionanti (da E 400 a E 499)
231. Esaltano un sapore o ne coprono uno
sgradevole; sono molto usati per
mantenere inalterato il gusto. Per esempio
i biscotti alla fragola avrebbero un gusto
diverso se fatti con frutta coltivata
all’aperto o in serra; gli aromi permettono
di ottenere biscotti con lo stesso gusto
durante tutto l’anno.
232. Prevengono l’ossidazione e sono usati
nel vino, dove sono prodotti in modo
naturale dalla fermentazione alcolica.
La legge impone che sulle etichette sia
riportata la dicitura contiene solfiti se
la quantità presente supera i 10 mg/l,
poiché sono allergenici e tossici.
233. L’ etichetta è la” carta di identità” del prodotto alimentare e deve
essere completa e chiara e semplice da leggere. A volte
l’informazione vera e propria è poco visibile e ridotta all’essenziale.
Bisogna quindi imparare a ricercare le informazioni utili. Le
indicazioni per legge sono: il nome, elenco degli ingredienti, la
quantità, la data di scadenza, il nome e la sede del produttore, il
numero di lotto, la provenienza geografica e le modalità d’ uso e di
conservazione.
234. Modalità di conservazione
Indica in casi particolari se
conservare il prodotto in
frigorifero o a temperatura
ambiente, oppure per quanto
tempo nel congelatore.
Codice a barre
Consente l’identificazione automatica del prodotto. È
formato da una serie di barre parallele e da numeri
sottostanti. Quello più diffuso è l’EAN 13 (European
Article Number) con tredici numeri che identificano il
Paese produttore (i primi due numeri sono detti flag,
ossia bandiera), il prodotto stesso e un sistema di
controllo. Poi c’è l’EAN 8 per le superfici di imballaggio
più piccole o i prodotti più semplici.
Lotto di appartenenza
È un numero preceduto
dalla lettera L e indica
un insieme di pezzi di
una derrata alimentare
che sono stati prodotti,
trasformati e
confezionati nelle
medesime circostanze.
È determinato dal
produttore e permette
di risalire a un dato
momento della
fabbricazione.
235. Data di scadenza
La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica la data entro
cui, in adeguate condizioni di conservabilità, il prodotto mantiene le
sue specifiche proprietà, senza risultare pericoloso per la salute. La
scadenza è invece un termine obbligatorio per la consumazione del
prodotto, indicata con l’espressione “da consumarsi entro …”, o
addirittura con la sola data di scadenza per generi facilmente
deperibili. Questa dicitura avverte che il prodotto in questione non
può essere consumato dopo tale data segnalata, altrimenti ci si
esporrebbe agli effetti collaterali di un alimento in decomposizione. È
assolutamente vietato vendere prodotti scaduti.
Certificazione biologica
Il marchio unico
europeo garantisce che
il prodotto è stato
coltivato secondo i
metodi dell’agricoltura
biologica.
236. Elenco degli ingredienti
È l’elenco, in ordine decrescente di peso, di
tutte le sostanze, additivi compresi, utilizzate
nella trasformazione del prodotto e ancora
presenti, anche se modificati, in esso. Informazioni
nutrizionali
237. Quantità netta
Indica la quantità in peso( g,kg) per prodotti solidi,
e in volume( l,cl,ml) per prodotti liquidi.
238. È il nome previsto per il prodotto dalle
disposizioni comunitarie a esso applicabili; deve
specificare lo stato fisico del prodotto e
l’eventuale trattamento subito (ad esempio in
polvere, concentrato, surgelato, trattato con
radiazioni ionizzanti …).
240. Questo e altri
marchi simili
indicano che il
contenitore è
riciclabile e va
gettato
nell’apposito
cassonetto per la
raccolta
differenziata.
Denominazione
di origine
protetta (DOP)
individua gli
alimenti prodotti
e lavorati in una
delimitata area
geografica (per
esempio,
prosciutto di
Parma).
Indicazione
geografica
protetta (IGP)
si trova sugli
alimenti lavorati
in una certa area
geografica (per
esempio,morta-
della di
Bologna).
È il marchio che
caratterizza i
prodotti
biologici,
senza alcuna
sostanza
chimica di
sintesi e nel
pieno rispetto
dell’ambiente.
La “e” significa
che il produttore
ha seguito le
disposizioni
europee per il
confezionamento.
Questi prodotti
sono
commercializzati
in tutti gli stati
UE.
241. È risaputo che consumando cibi crudi, o cotti male, in
alcuni casi si può correre il rischio di contrarre delle
pericolose malattie. Anche i cibi cotti, però, possono
contenere una carica batterica che, a temperatura
ambiente, dopo alcune ore può aumentare e causare
qualche problema.
Ci sono essenzialmente tre tipi di malattie alimentari:
le infezioni, che passano dall’intestino al sangue e
causano febbre per 12-48 ore;
le intossicazioni, i cui sintomi sono diarrea e vomito,
ma non febbre;
le tossinfezioni, che ha doppio effetto sull’organismo,
cioè febbre, vomito e dolori addominali.
242. È un parassita che si annida nelle carni e nelle
viscere dei pesci. Il pesce crudo per essere
consumato in totale tranquillità deve essere
“abbattuto”, cioè posto almeno per 12 ore in un
congelatore a -15 °C. Oggi è di moda mangiare
pesce crudo; tuttavia, è meglio evitare di
consumarlo se non viene garantito che è stato
abbattuto. L’anisakis provoca nausea, vomito,
diarrea e violenti dolori addominali.
243. Si contrae consumando cibi crudi o
non adeguatamente sterilizzati
(conserve casalinghe, carni, pesce, e
molluschi). È un’intossicazione molto
grave che provoca nausea, vomito,
difficoltà alla vista e alla parola; può
portare alla morte.
244. Può essere trasmessa dai frutti di
mare, dall’acqua contaminata e dal
consumo di verdure crude lavate
con acqua contaminata. È una
malattia che provoca gravi stati
infiammatori a carico del fegato.
245. Si trasmette attraverso cibi
crudi, poco cotti o lasciati molto
tempo a temperatura ambiente
(carne, uova, latte e derivati,
pesce e molluschi). Provoca
diarrea, vomito, dolori
addominali e febbre.
246. Si contrae soprattutto
con il consumo di frutti
di mare, verdure crude e
lavate con acqua
contaminata. Causa
febbre, vomito e diarrea.
247. Gli alimenti possono provocare disturbi più o meno gravi nelle
persone ad essi “sensibili”. Si va da lievi difficoltà digestive, a
eruzioni cutanee, fino a reazioni allergiche. Gli additivi presenti
negli alimenti possono essere una causa scatenante delle
allergie. Tra questi citiamo gli aromi che sono utilizzati per
“esaltare” un sapore o per coprirne uno sgradevole, come nel
caso di alimenti in cui è stato aggiunto il ferro come integratore
alimentare. Gli aromi naturali, molto costosi e perciò meno
usati, sono prodotti a partire da materie prime fresche, gli aromi
sintetici, essendo sostanze che non esistono in natura vengono
sintetizzati in laboratorio.
248. Le allergie alimentari sono reazione
immediata ed esagerata verso un
alimento, scatenate dal proprio sistema
immunitario. Gli alimenti responsabili
della maggior parte delle allergie, nei
bambini dipendono da latte, uova e
arachidi, mentre negli adulti sono causati
da frutta secca, pesci e molluschi. Anche
gli additivi chimici sono spesso causa di
un’allergia alimentare, in particolare
coloranti, conservanti, antiossidanti ed
esaltatori di sapore.
249.
250. La pianta del riso è originaria delle
regioni dell'Asia sud orientale e
grazie a ritrovamenti che risalgono
a 5.000 o 6.000 anni fa in una zona
della Cina orientale ed in una
caverna nel Nord della Tailandia, si
può stimare che il riso è coltivato
in modo intensivo da oltre
settemila anni. Tracce storiche
antichissime, che risalgono a
tremila anni fa, sono state
ritrovate in India nelle regioni del
Gange. Le tecniche di coltivazione
più antiche risalgono alla tradizione
cinese.
251. Dall'Estremo Oriente il riso intraprende solo dopo
millenni la sua diffusione verso Occidente,
approdando in Mesopotamia, dove è coltivato nel IV
secolo a.C., per giungere in Europa come prodotto
alimentare con Alessandro il Grande. Ancor prima dei
Greci, è il re di Persia che, verso la fine del VI sec.
a.C., ordina esplorazioni in Asia a Scillace, primo tra i
greci a compiere un viaggio lungo il fiume Indo, che
riferisce come il cereale attecchisca nei territori
dell'attuale Pakistan. Durante il periodo Greco-Romano questo cereale veniva
considerato come una spezia orientale e da usare con parsimonia.
Da documenti attendibili risulta che il riso era tra le merci che
transitavano sotto la “Porta del pepe” ad Alessandria d'Egitto.
Intorno al 500 d.C. troviamo il riso in numerosi documenti Etiopi,
Arabi, Siriani e Armeni che parlano della coltivazione dei cereali.
Dagli antichi Romani e fino al Medio Evo, in Europa il riso
mantiene questa sua caratteristica di spezia esotica, talvolta
utilizzato per fare infusi contro il mal di pancia.
In Europa la coltivazione del riso comincia a diffondersi tra la fine
del XIV e l'inizio del XV secolo. Per capire l'importanza e la forza di
questo “nuovo” cereale è necessario ricordare che nel 1475 Gian
Galeazzo Sforza, duca di Milano, donò ai duchi d'Este di Ferrara, un
sacco di semi di riso assicurando che sarebbero diventati 12 sacchi
se ben coltivati. Questo rapporto 1 a 12, in quel tempo eccezionale,
fece moltiplicare la superficie di terreni adibita a risaia. In alcune
regioni d'Italia, dove nel XV secolo le risaie occupavano 5.000 ettari,
già nel XVI secolo si estendevano per 50.000 ettari .
252. Il riso si attesta sempre di più come un
alimento di importanza mondiale, in una
società dove l'oriente guarda l'occidente
attratto dalla sua cucina, dai vini e
dall'olio di oliva, mentre l'occidente
osserva, interessato ed attratto, gli usi e
i costumi orientali, i suoi cibi, le sue
filosofie e le sue tradizioni. Così anche il
riso, messo un po' da parte in passato,
riacquista interesse anche in Europa,
poiché tradizione, cultura e cibo hanno
sempre mantenuto tra loro uno stretto
legame.
253.
254.
255. FILASTROCCA
“BAMBOLINA DELL'EXPO”
All’Expo noi siamo andate
e una bambolina abbiamo
incontrato
a salutarla ci siamo fermate
e una foto abbiamo scattato
davanti al padiglione del
Vietnam era posata
e lì una scodella di riso
abbiamo mangiato
nel frattempo lei se ne era
andata
“ Oh no ! “ abbiamo
esclamato!
256. IL CINESINO
Ecco qua il cinesino
con il suo bel cappellino.
È vicino ad un ristorante
vuol mangiare un po’ di riso
con il suo bel sorriso
Ma di soldi non ne ha
allora chi glielo offrirà ?
Forse quel signore là,
che assomiglia al suo papà
gentile lui sarà
e come ricordo il cinesino
gli darà il suo cappellino.
257. C’ era una volta una statuina
che si sentiva molto carina,
lei voleva un bel castello
ma le han messo accanto di bambù un
alberello
lei era molto galante
per cui voleva un abito elegante
lei voleva un profumo di rose
invece le han dato un profumo di cipolle
preziose
lei voleva essere regina
invece le han dato il riso
da cucinare
e … l’han mandata in cucina.
258. PUO' ESSERE CREMOSO
PUO' ESSERE
FORMAGGIOSO
E' BIANCO E PICCOLINO
LO PUOI CUCINARE CON IL
VINO
LO TROVI SIA IN ORIENTE
LO TROVI IN OCCIDENTE
E' SPESSO NEI MENU'
ORA INDOVINA TU…
259. - UN CHICCO VANITOSO -
Una sera mentre cercavo una
merendina nell’armadietto della
cucina, buttai sul tavolo un pacchetto
di riso << Ahi!>> sentii urlare, ma non
ci feci caso; presi la merendina scesi
dalla sedia e iniziai a mangiarla << Ma
non mi hai sentito mi hai fatto
male!!>>.
Allora io mi voltai, ma stranamente
non vidi nessuno, così cercai in lungo e
in largo, perfino nel frigorifero! Ma
non trovai nessuno, seguii la voce che
diceva << Sono qui!>> bizzarramente la
voce proveniva dal pacchetto.
CONTINUA
Proviamo ad inventare delle… storie!
260. Allora tolsi da esso il contenuto c’erano tanti chicchi
bianchi e …
<< Io sono il riso, il cereale più elegante del mondo, la mia
generazione è comparsa 15.000 anni fa sull’ Himalaya, sono il
cibo principale della metà della popolazione>>
<<Che noia! Mi sembri il profe!!!>>
<<Perché mangi solo «cibo spazzatura»!
Comunque, io sono un riso fine, il più bello di tutti i risi e,
per non vantarmi sono anche il più «divertente»! I primi ad
averci coltivato furono i Cinesi nel VI millennio a.C. ….>>
<<Noiaaaa, dimmi qualcosa di interessante!>>
<<Voi italiani, nel 2005, producevate 1,44 T di riso, posso
essere cucinato per preparare: risotti, riso al latte e torte
di riso!>> <<Buono a sapersi>> e lo presi lo misi in una pentola
e lo cucinai, perché mi dava fastidio e ci feci una bella torta
di riso.
Si sa, il riso ha una storia noiosissima ma è buono da
mangiare.
261. RISOLANDIA
La destinazione per la navicella 331L12 si trovava
all’interno del sistema solare, in una galassia
lontana lontana rispetto al punto di partenza.
A bordo c’era l’alieno Willy con il suo equipaggio.
Parlavano una lingua generalmente detta “astroceleste”. La loro missione
consisteva nel far conoscere ai terrestri una pianta che si può coltivare
soprattutto nel continente asiatico : il riso.
Dopo circa 6 anni atterrarono alla stazione spaziale europea dove
incontrarono i presidenti di tutte le nazioni. Si formò così una lunga
passerella proprio per loro. L’unico inconveniente che rovinò l’incontro fu
la lingua diversa.
I capi delle nazioni infatti parlavano l’inglese e gli alieni “l’ astroceleste”.
All’inizio ci furono un po’ di problemi ma infine si decise di utilizzare un
linguaggio molto strano, il linguaggio dei gesti. E facendo pratica
impararono questo nuovo linguaggio. Successivamente gli alieni
mostrarono il nuovo alimento trasportato da Risolandia : il riso. Per i
terrestri era un cibo del tutto nuovo e all’inizio si chiesero cosa fosse. Gli
alieni spiegarono che si trattava del riso, una pianta che sul loro pianeta
cresceva spontaneamente molto velocemente. CONTINUA
262. Allora gli uomini, curiosi di scoprire come si coltivava ,
vollero fare una prova. Piantarono i molteplici semi portati
da Risolandia in un campo molto fertile, nelle vicinanze di
un fiume. Passarono giorni e giorni ma le piantine di riso
non crescevano e per questo motivo i più grandi scienziati
della Terra e i più saggi degli alieni furono costretti a
riunirsi in assemblea. Ma proprio durante la riunione il
fiume straripò inondando il campo dove era seminato il
riso e i poveri alieni si arresero, pensando di aver perso il
futuro raccolto. Passò qualche giorno e il più vecchio dei
saggi alieni mentre stava passeggiando vicino al campo
inondato, vide che sul fondo del terreno sommerso
dall’acqua stavano crescendo le piantine di riso che
pensavano di aver perduto. Corse subito ad avvisare gli
altri saggi della notizia sconvolgente e tutti rimasero
sorpresi perché capirono che l’elemento essenziale per
coltivare il riso era l’acqua. Scoprirono così che ancora una
volta la natura aveva aiutato l’uomo.
263. IL RISO E LA REGINA
C’era una volta una regina che amava mangiare il riso ma non sapeva
come coltivarlo provò a farlo piantare sulla montagna ma venne il
freddo e la pianta morì.
Provò a piantarlo in collina ma venne l’ acqua che trascinò via la
pianta, provò a piantarlo in pianura, la pianta crebbe ma poi seccò
perché
l’ acqua non era sufficiente . Un giorno passò di lì un contadino, sentì
la regina che si lamentava con il re perché non riusciva a far
crescere il riso. Il contadino dopo aver saputo dove l’ aveva piantato
le suggerì di far nascere le piante e poi di ripiantarle nei suoi terreni
ricchi di acqua.
La regina fece quello che il contadino le suggerì, le piantine
crebbero e maturarono con la soddisfazione della regina. Da allora,
tutti coltivano il riso.
264. UN CIBO DIVERTENTE
Durante la dinastia Yuan un contadino cinese trovò una
piccola piantina che era nata sulla sponda di un fiume era
un po’ immersa nell’ acqua allora pensando che avesse bisogno di meno acqua la
raccolse, la mise in un vaso e se la portò a casa.
La piantina però avendo poca acqua stava seccando allora la moglie del contadino
le mise dell’ acqua ma la piantina appassiva comunque.
Lei continuò a mettere sempre più acqua alla piantina fino a quando l’ acqua non
fuoriuscì dalla terra.
Con l’ acqua così alta la piantina riusciva a sopravvivere e quando ci fu la stagione
del raccolto il contadino cinese prese quei chicchi allungati che erano attaccati
allo stelo della piantina, li seminò vicino alla piantina che aveva trovato e l’ anno
successivo si trovò con molti di quei chicchi, allora una parte li piantò mentre l’
altra parte provò a cucinarli in diversi modi; provò a farli cuocere senza niente
che li facesse bollire, provò a cucinarli come le verdure, ma eano diventati di un
colore nero inchiostro, infine provò a cucinarli con molta acqua e a mescolare e
solo allora riuscì a capire come si cucinavano.
Mangiandoli sua moglie iniziò a ridere perché pensava a tutte le volte che avevano
sprecato quei semi mentre dovevano semplicemente essere cotti con molta
acqua.
Allora il contadino chiamò quei semi «riso» così si sarebbe ricordato per sempre
la risata di sua moglie quando avevano finalmente trovato il modo giusto per
cucinarlo.
266. RICETTA DEL RISO ALLA MILANESE
PER PREPARARE IL RISOTTO ALLA MILANESE
DEVI ESSERE ATTENTO E CORTESE,
PRENDI CIPOLLA E TAGLIERE
E TAGLIA TAGLIA COME UN BARBIERE.
BUTTA IN PENTOLA CON IL BURRO
E METTI A FUOCO LENTO COME UN
SUSSURRO,
BUTTA IL RISO A PIÙ NON POSSO
E MESCOCLA CON UN CUCCHIAIO BELLO
GROSSO.
DOPO LA TOSTATURA FATTA A MODO
AGGIUNGI VINO E BRODO,
NON DIMENTICRE LO ZAFFERANO
METTINE CON LA MAESTRIA DI UN
ARTIGIANO,
AGGIUNGI IL BRODO FINO A COTTURA
ULTIMATA
FINCHÈ L' ARIA NON SARÀ PROFUMATA.
267. RICETTA DEL RISOTTO
PER FARE UN BUON RISOTTO
DEVE ESSERE NON FREDDO O TROPPO
COTTO
AL SUPERMERCATO SENZA TROPPO GIRARE
UN BEL PACCHETTO NE PUOI COMPRARE
A CASA TAGLI UN BEL CIPOLLOTTO
MA SENZA FARE UN CASOTTO
SCALDI L’ACQUA, VERSI IL TUTTO
E LO TOGLI QUANDO E’ COTTO
SERVI IL TUTTO E SARA’ …
UN GRAN DEBUTTO!!!
268. RICETTA DEL RISO SQUISITO
SE VUOI FARE UN BUON PIATTO DI
RISO
DEVI FARLO CON IL SORRISO.
LA RICETTA È LA SEGUENTE
DA SEGUIRE IN MODO PAZIENTE,
40 GRAMMI DI PARMIGIANO
1 BUSTINA DI ZAFFERANO,
SE AL RISO UN PO’ DI GUSTO VUOI
DARE
DEVI AGGIUNGERE UN PIZZICO DI
SALE,
SE LA CIPOLLA VUOI MANGIARE
ATTENTO A NON ESAGERARE.
UN BUON RISOTTO COSÌ È SERVITO
GNAM GNAM … È SQUISITO!!!
272. a cosa serve?
L’acqua ha una funzione bioregolatrice, trasporta diverse
sostanze all’interno dell’organismo, garantendone il corretto
funzionamento contribuisce a mantenere costante la
temperatura corporea evaporando sottoforma di sudore.
L’acqua svolge anche una funzione plastica, prevedendo a dare
sostegno ai tessuti. non è possibile sopravvivere più di qualche
giorno senza bere: in effetti risulta essenziale per il nostro
organismo mantenere l’equilibrio idrico, introducendo acqua
attraverso bevande e alimenti, per compensare l’acqua che viene
eliminata attraverso l’urina, il sudore, le feci e la respirazione.
274. I CARBOIDRATI O GLUCIDI SONO SOSTANZE
ORGANICHE COMPOSTE DA ATOMI DI CARBONIO,
IDROGENO E OSSIGENO.
275. SI DIVIDONO IN:
• MONOSACCARIDI:
ZUCCHERI
SEMPLICI;
• DISACCARIDI:
FORMATI DA 2
MOLECOLE DI
ZUCCHERI
SEMPLICE;
• POLISACCARIDI:
FORMATI DA PIÙ DI
2 MOLECOLE DI
ZUCCHERO
SEMPLICE.
277. A COSA SERVONO?
I carboidrati hanno una funzione energetica, cioè forniscono
energia per mantenere costante la temperatura corporea, per
far funzionare i nostri organi interni, per realizzare il
movimento e per compiere ogni genere di lavoro.
Solo se sono introdotti eccessivamente sono trasformati in
grassi che si accumulano come riserva energetica del corpo.
278. LA LORO POSIZIONE NELLA PIRAMIDE
ALIMENTARE:
CARBOIDRATI
ACQUA
I carboidrati vanno
consumati tutti i
giorni, in particolare
con pranzo e
colazione, perché ci
danno molta energia.
La quantità di acqua da
consumare al giorno è
compresa tra 6 bicchieri
d’acqua e 10 bicchieri
d’acqua. Il consumo medio
di 1500 - 1600 ml può essere
ottenuto consumando: un
bicchiere di acqua a
colazione, due bicchieri di
acqua a pranzo, due
bicchieri di acqua a cena e
mezzo litro di acqua lontano
dai pasti.
279. I PROTIDI, DETTI PROTEINE, SONO
SOSTANZE ORGANICHE COMPOSTE DA
ATOMI DI CARBONIO, IDROGENO,
OSSIGENO, A VOLTE ANCHE AZOTO E
ZOLFO.
LA LORO MOLECOLA SI PUÒ
CONSIDERARE COME UNA
LUNGA CATENA, FORMATA DA
20 DIVERSE MOLECOLE PIÙ
PICCOLE, GLI AMMINOACIDI.
LE PROTEINE
Che cosa sono?
280. LE PROTEINE SONO I COSTITUENTI ESSENZIALI
DELLE MEMBRANE CELLULARI; HANNO
FONDAMENTALMENTE UNA FUNZIONE PLASTICA
(O COSTRUTTIVA) OVVERO SONO I MATTONI PER
COSTRUIRE, ACCRESCERE E RIPARARE LE
STRUTTURE DEL NOSTRO CORPO.
POSSONO IN CASO
DI BISOGNO,
ESSERE BRUCIATE
DALL’ORGANISMO PER PRODURRE ENERGIA.
Che funzione hanno?
281. LE TROVIAMO IN:
• UOVA
• CARNE
• PESCE
• LATTE E
DERIVATI
• LEGUMI
Dove le troviamo?
283. I lipidi (detti comunemente grassi)
sono sostanze organiche non solubili in
acqua e presentano molecole
costituite da atomi di carbonio,
idrogeno e ossigeno.
I LIPIDI
i lipidi hanno principalmente una funzione energetica
anche una funzione plastica: basti pensare ai trigliceridi
che sostengono gli organi e modellano il corpo e ai
fosfolipidi e al colesterolo che sono costituenti
essenziali delle membrane cellulari.
Che cosa sono?
Che funzione hanno?
285. NELLA PIRAMIDE
ALIMENTARE I
LIPIDI OCCUPANO
L’ ULTIMO POSTO,
CIÒ STA A
SIGNIFICARE CHE
DOVREMMO
MANGIARE
QUESTI ALIMENTI
1-2 VOLTE A
SETTIMANA.
Lipidi
286. I SALI MINERALI, SONO SOSTANZE INORGANICHE CHE NON
FORNISCONO NESSUN GENERE DI ENERGIA.
ESSI HANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NEL FUNZIONAMENTO
DI TUTTI GLI ORGANISMI VIVENTI, ANIMALI, VEGETALI,
FUNGHI E REGNI DEGLI ORGANISMI PIÙ SEMPLICI, E PER
QUESTO MOTIVO SONO DETTI ANCHE MINERALI ESSENZIALI O
GENERALMENTE ELEMENTI ESSENZIALI ANDANDO A REGOLARE
L'EQUILIBRIO IDROSALINO.
I SALI MINERALI HANNO UNA FUNZIONE PLASTICA E QUINDI
CONTRIBUISCONO ALLA COSTRUZIONE DEL TESSUTO OSSEO.
MENTRE ALTRI HANNO LA FUNZIONE BIOREGOLATRICE E
PROTETTIVA DEL CORPO E QUESTA FUNZIONE SI AVVERTE CON
LA MANCANZA CON MALATTIE, SINTOMI E PROBLEMI DI OGNI
TIPO.
I SALI MINERALI
Che cosa sono?
Che funzione hanno?
289. Le vitamine sono sostanze organiche presenti nel nostro
corpo in quantità minime. Devono essere assunte
attraverso gli alimenti.
LE VITAMINE
Che cosa sono?
Che funzione hanno?
Sono indispensabili, in quanto regolano varie attività
dell’organismo garantendone il buon funzionamento.
Svolgono una funzione bioregolatrice e protettiva.