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Interpretazione degli esami effettuati sulle urine
Dott. Giovanni Paoletti
La diagnostica di laboratorio:
comunicazione, competenza e
conoscenza
IPASVI (Collegio di Cagliari)
Cagliari 28 maggio 2016
Scarica le slide : http://www.slideshare.net/giovannipaoletti75/esame-delle-urine
Urina
L‘urina è prodotta dai reni che filtrano il
sangue per depurarlo dalle scorie prodotte dal
metabolismo.
Il rene integro esercita nella formazione
dell’urina un’azione selettiva sia di risparmio
di composti che di eliminazione attraverso le
funzioni glomerulari e tubulari.
Scopi esame delle urine
Diagnosi di malattie renali e metaboliche
Screening delle malattie asintomatiche
Valutazione decorso
Monitoraggio della terapia
Fase preanalitica: raccolta del campione
Le urine contengono componenti con caratteristiche chimiche, fisiche e citologiche molto labili.
ll campione di urina deve essere raccolto (volume 15-20 mL) con distinte modalità, in relazione al tipo
di indagine da eseguire:
Analisi routinaria: urine del primo mattino in recipienti sterili evitando contaminazioni (per l’esame
completo delle urine: l’urina è più concentrata, quindi sono più evidenti eventuali alterazioni).
Analisi quantitative: urine del mitto intermedio per le analisi di chimica clinica (dosaggio di
metaboliti, ormoni o metalli) o raccolta nelle 24 ore (negli studi di clearance; per il dosaggio di
sostanze escrete con ritmi circadiani).
Analisi microbiologiche: urine del mitto intermedio previa pulizia preventiva dei genitali esterni, al
fine di ottenere un campione assolutamente non contaminato per le indagini colturali.
Fase preanalitica: conservazione e trasporto del campione
Di regola ogni campione dovrebbe essere analizzato fresco (30’’) e comunque entro un massimo di 2
ore dalla minzione.
• Se il campione urinario non può essere esaminato entro 4 h e raccomandata la refrigerazione (+4 -8
°C) che mantiene inalterate per un periodo più lungo alcune caratteristiche del campione, purché si
riporti il campione a temperatura ambiente prima dell’esame.
• In alternativa si potranno utilizzare degli agenti conservanti.
Col passare del tempo: La stabilita dipende da:
I batteri ed i lieviti iniziano a moltiplicarsi Intensità della luce
I batteri utilizzano glucosio diminuendone la
concentrazione
Temperatura e pH
I batteri ureasici producono NH3 che aumenta il pH Caratteristiche chimico-fisiche
I cilindri e le cellule si deteriorano
Avvengono modificazioni chimico-fisiche
Fase analitica: caratteristiche macroscopiche e chimiche
1. Valutazione fisica
2. Valutazione chimica
3. Valutazione microscopica del
sedimento urinario
Fase analitica: Valutazione fisica
• Volume urinario
• Colore
• Schiuma
• Aspetto
• Odore
Fase analitica: Valutazione fisica – Volume urinario
Un adulto elimina tra 600 e 1600 ml di urina
al giorno. L’adeguatezza del volume e
valutabile solo nel caso di raccolta nelle 24
ore. In riferimento al volume giornaliero di
urine, si definiscono le seguenti condizioni:
• anuria: cessazione dell'eliminazione di
urina
• oliguria: volume inferiore a 500-600
mL/24 ore
• poliuria: volume superiore a 2 L
• nicturia: eliminazione nella notte di un
volume superiore a 500 mL con
alterazione del rapporto giorno/notte
(normalmente 4:1)
Età Volume normale urine 24/h (ml)
Neonato 30 - 60
3 - 10 gg 100 - 300
10 - 60 gg 250 - 450
2 m - 1 aa 400 - 500
1 - 3 aa 500 – 600
3 - 5 aa 600 - 700
5 - 8 aa 650 - 1000
8 - 14 aa 800 - 1400
Adulti 600 - 1600
Anziani 250 - 2400
↑ Diabete - Nefrosi tubulare
↓ Disidratazione - Insufficienza renale cronica – Vomito - Diarrea
Fase analitica: Valutazione fisica – Colore
↑ Febbre – Digiuno - Ipertiroidismo
↓ Aumento della diuresi
Il colore va osservato sempre nelle
urine fresche, poiché con il tempo le
urine tendono a scurire
leggermente.
Il normale colore giallo paglierino, più o meno carico a seconda dell’idratazione del
soggetto, è dovuto alla presenza di un pigmento, l’urocromo la cui concentrazione e
proporzionale al metabolismo basale.
Fase analitica: Valutazione fisica – Colore
Colore Significato Patologia
Varie gradazione di giallo Normale
Giallo pallido Urina diluita Diabete – Difetti capacità di concentrazione
Ambra: giallo scuro + rosso Urina concentrata Febbre – Sedimento laterizio
Arancio + rosso o + marrone Urobilina
Arancio vivo Farmaci azoici
Rosso • Sangue o pigmenti ematici
• Urati
• Farmaci
• Patologie nefro-urologiche
• Levodopa – Metildopa – Antrachinonici
Rosso limpido Emoglobina Emoglobinuria – Emolisi intravasale
Rosso torbido Emazie Ematuria
Rosso scuro - marrone Mioglobina Sindrome da schiacciamento- Infarti muscolari estesi
Rosso porpora Porfirine Porfiria
Marrone + giallo o + verde Bilirubina Ittero - Epatopatie
Marrone - nero • Melanina
• Acido omogentisico
• Fenolo
• Melanoma
• Alcaptonuria
• Intossicazione da Fenolo
Fase analitica: Valutazione fisica – Schiuma
La comparsa di schiuma superficiale prodotta in seguito ad agitazione del campione
di urine è dovuta alla presenza di sostanze tensioattive.
• una schiuma abbondante, biancastra indica una diminuzione della tensione
superficiale legata spesso alla presenza di proteine.
• una schiuma abbondante, giallo-verdastra o arancio scuro può indicare la
presenza di pigmenti bilirubinici.
Fase analitica: Valutazione fisica – Aspetto
L’aspetto delle urine normali è limpido. Le principali cause di torbidità delle urine
sono la presenza di cristalli, cellule o batteri. La comparsa di urine torbide è in
genere espressione di un'elevata concentrazione di sali, la cui precipitazione è legata
alle modificazioni di pH e di temperatura dopo la minzione.
E’ possibile distinguere una torbidità all’emissione dovuta a:
• leucociti ed emazie
• muco (malattie renali)
• pus (leucociti)
grassi (lattescente dovuta alla presenza di chilurie)
sangue (in presenza di Hb le urine sono scure ma limpide)
renella (sabbia finissima costituita da sali minerali)
Fase analitica: Valutazione fisica – Aspetto
C’è una certa difficoltà nell’apprezzare e riportare i diversi gradi di torbidità.
Per questo si utilizza la classificazione di Schweizer :
Classificazione di Schweizer
Aspetto Valutazione ispettiva
Limpido Non sono presenti particelle visibili
Lievemente torbido (hazy) Visibili alcune particelle;
guardando un giornale attraverso il
recipiente le lettere non sono
oscurate o distorte
Mediamente torbido (cloudy) Guardando un giornale attraverso
il recipiente le letere sono leggibili
ma sfocate o distorte
Torbido Guardando un giornale attraverso
il recipiente le lettere non sono
visibili
Fase analitica: Valutazione fisica – Odore
Odore Causa Biochimica
Aromatico Normale
Ammoniaca, putrido Scissione batterica dell’urea –
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Dolce, fruttato Chetoni (acidosi diabetica)
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Zucchero d’orzo Acidi organici
Cavolo o luppolo Acidi organici
Urina di topo Acidi organici
Pesce guasto Trimetilammina
Fase analitica: Valutazione chimica
L’esame chimico delle urine comprende:
• Peso specifico
• pH urinario
• Glucosio
• Corpi chetonici
• Emoglobina e mioglobina
• Bilirubina e urobillinogeno
• Nitriti
• Proteine urinarie
• Esterasi leucocitaria
Fase analitica: Valutazione chimica – Peso Specifico
Il peso specifico (indice refrattivo) indica il peso dell’urina confrontato con il peso di un uguale volume di H2O.
E’ determinato dalla presenza di circa 60-70 g di sostanze solide (principalmente urea ed NaCl) eliminate ogni 24
h. Indica la capacità del rene di concentrare o di diluire le urine, una delle prime funzioni perse in seguito a
danno tubulare. In condizioni fisiologiche varia tra 1003 e 1035. Valori superiori a 1025 sono considerati come
espressione di una normale capacità del rene a concentrare.
Serve a valutare la funzionalità renale e la secrezione di ADH.
Nel corso di molte nefropatie acute e croniche la capacità di concentrare le urine può venire compromessa.
Ipotoniche Ipertoniche
Impoverimento di liquidi Presenza di sostanze di scarto
Glomerulonefrite Diabete mellito
Diabete insipido Insufficienza renale cronica
Assunzione di diuretici
Fase analitica: Valutazione chimica – pH
L’acidità urinaria è espressione dell’equilibrio acido-base, una delle più importanti funzioni del rene.
Di norma è acido (5.5 e 6.5), e può variare tra 4.6 e 8.
E’ determinato dalla dieta e dal metabolismo in condizioni sia fisiologiche che patologiche.
Fattori patologici Fattori fisiologici
Alterata funzionalità renale Dieta ricca di carne (↓)
Alterazione dell’escrezione di ioni Intenso esercizio muscolare (↓)
Presenza di microrganismi nelle urine Aumento della ventilazione polmonare (↑)
Acidosi ed alcalosi metabolica o respiratoria Dieta vegetariana (↑)
Fase analitica: Valutazione chimica – Glucosio
Può essere assente o presente in piccole quantità nelle urine. L’escrezione patologica di zuccheri è legata a
malattie renali o di altri organi di cui il diabete costituisce la causa più frequente.
Il valore soglia oltre il quale il tubulo non riesce più a riassorbire il glucosio è situato intorno ai 180 mg/dL.
Cause
Diabete
Gravidanza (↑ filtrato glomerulare)
Presenza di microrganismi nelle urine
Acidosi ed alcalosi metabolica o respiratoria
Fase analitica: Valutazione chimica – Corpi chetonici
Non devono essere presenti nell’urina. Con questo termine si indicano in genere l'acetone, l'acido aceto-acetico
ed l'acido b-idrossi-butirrico, formati dalla degradazione di acidi grassi quando l’organismo non ha più una
quantità sufficiente di zuccheri.
La loro presenza indica che l’organismo utilizza acidi grassi per produrre energia piuttosto che immagazzinarli.
Cause
Digiuno protratto
Nei bambini con episodi febbrili, con interruzione
dell'alimentazione e/o vomito
Chetoacidosi diabetica
Fase analitica: Valutazione chimica – Emoglobina e mioglobina
Non deve essere presente nell’urina.
E’ importante distinguere tra:
• Emoglobinuria: presenza di emoglobina nell’urina.
• Ematuria: presenza di sangue nell’urina.
• Mioglobinuria: presenza di mioglobina nell’urina.
Cause
Patologie renali
Calcoli renali
Tumori vescicali
Traumi del rene, della vescica e dell’uretra
Fase analitica: Valutazione chimica – Bilirubina
Normalmente assente nell’urina.
Di colore giallo-rosso, è prodotta dal catabolismo dell’emoglobina. Esiste nel sangue nella forma coniugata
(solubile in acqua) e non-coniugata. Normalmente escreta, attraverso le vie biliari, nell’intestino, dove viene
catabolizzata ad urobilinogeno. Una piccola parte di urobilinogeno è riassorbita nella circolazione portale, ritorna
al fegato e viene riescreta nella bile.
La presenza di bilirubina coniugata nelle urine (bilirubinuria) è indice di una interruzione della circolazione
entero-epatica.
Presente
Danno epatico (epatite da virus, alcool, farmaci, avvelenamento da metalli pesanti)
Ittero ostruttivo (calcoli, tumori delle vie biliari o del pancreas, cirrosi epatica)
Anemia emolitica
Fase analitica: Valutazione chimica – Nitriti
Circa il 90 % dei microorganismi responsabili delle infezioni urinarie sono capaci di ridurre i nitrati urinari in
nitriti, e la loro presenza viene quindi considerata come indizio di batteriuria.
Falsi negativi sono stati ritrovati nel 10-15% dei casi.
Un'intensa ematuria può ostacolare la lettura del test.
Fase analitica: Valutazione chimica – Proteine
Nelle urine dovrebbero essere assenti, ma a volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e
comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore (15-20 mg di albumina).
Proteinuria: escrezione abnorme di proteine dai reni
Classificazione della proteinuria nel danno glomerulare
Classificazione quantitativa Classificazione qualitativa
Non costituisce un quadro patologico Transitoria e intermittente Quadro glomerulare SELETTIVA Proteine piccole (40 e 100 kDa)
Esercizio fisico violento e protratto,
basse temperature, febbre,
disidratazione
Funzionale tra 200-500 mg/24h Quadro glomerulare NON SELETTIVA Proteine di differenti dimensioni
anche grandi
Glomerulonefrite cronica, rene
policistico, malattie tubulari, calcolosi
renale
Minima: non supera i 1000 mg/24h Quadro tubulare Microglobulina b2 e α1 sono
riassorbite a livello tubulare
Nefropatie acute e tossiche,
nefrosclerosi grave
Moderata: 1000-4000 mg/24h Proteinuria da iperaflusso (prerenale)
Nefropatie gravi Grave: > 4000 mg/24h
Fase analitica: Valutazione microscopica del sedimento urinario
Il sedimento urinario è costituito dagli elementi presenti nell’urina in forma di sospensione che si raccolgono
nella provetta dopo centrifugazione.
Normalmente il sedimento urinario è scarsissimo.
ELEMENTI ORGANIZZATI ELEMENTI NON ORGANIZZATI ELEMENTI INUSUALI
Cellule ematiche Muco Cellule estranee (spermatozoi)
Cellule epiteliali Cilindri Microrganismi (batteri-miceti)
Cristalli Artefatti
Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Globuli rossi
Valori normali: 0-2 per campo.
Se presenti in grosse quantità:
• Infezioni/infiammazioni
• Traumi
• Tumori
• Calcoli renali
• Danno glomerulare
• Contaminazioni di origine mestruale
Morfologia normale: Emazie ben conservate di aspetto simile a quelle del sangue circolante (dischi biconcavi
con diametro di circa 7 μm). Ematuria extra/postglomerulare. Sanguinamento delle basse vie.
Morfologia alterata: Emazie a margini raggrinziti (elementi spinosi). Ematuria glomerulare. Più le cellule sono
dismorfiche più il sanguinamento è alto.
Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Globuli bianchi
Valori normali: 4-8 per campo.
Un aumento è il segnale generico di:
Infezione del tratto urinario
• Cistiti
• Pielonefriti
Infezioni genitali
• Prostatiti
• Cerviciti
• Vaginiti
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• Glomerulonefriti
• Disidratazione
• Stress
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Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Cellule epiteliali
Valori di riferimento: poche unita per campo.
Rappresentano il normale sfaldamento delle cellule senescenti. Un aumento e dovuto a danno meccanico
(calcoli, cateteri), neoplasie, ecc.
Cellule epiteliali squamose: Origine uretrale o vaginale. Hanno scarso clinico.
Cellule dell’’epitelio di transizione: 2-4 volte più grandi dei leucociti. Tonde o a forma di pera. Originano da: Pelvi
renale, uretere, vescica, uretra.
Cellule dell’’epitelio tubulare renale: Poco più grandi dei leucociti. Piatte, cuboidali o colonnari. La loro presenza
suggerisce un danno tubulare: necrosi tubulare, rigetto trapianto, pielonefrite.
Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi non organizzati – Cilindri
Elementi di origine pre-renale o renale che si formano per precipitazione di alcune sostanze filtrate o secrete dall’epitelio
tubulare. Sono denominati ed identificati in base alle loro caratteristiche morfologiche.
Jalini: proteine. Sono i più comuni, rinvenuti spesso dopo esercizio fisico o stress. Non hanno alcun significato patologico. Si
riscontrano anche dopo anestesia, sforzo.
Granulosi: cellule di sfaldamento dell’epitelio tubulare. Sono significativi nelle nefropatie solo se accompagnati da
albuminuria. la loro presenza indica in genere patologie renali gravi, a volte sono presenti dopo esercizio fisico estremo.
Eritrocitari: eritrociti. Permettono di accertare l’origine renale di una ematuria. Sono presenti nelle nefriti acute e croniche.
Leucocitari: leucociti. Permettono di accertare l’origine renale di una leucocitaria. Sono presenti nelle pielonefriti.
Cilindri di cellule epiteliali: derivano da stasi urinaria, degenerazione tubulare, necrosi tubulare.
Cilindri cerei: derivano dalla degenerazione dei cilindri granulari, osservati in insufficienza renale cronica severa, ipertensione
maligna, patologie renali acute.
Cilindri lipoidei: derivano da degenerazione lipoidea dell’epitelio tubulare, sindrome nefrosica.
Grazie per l’attenzione
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E-mail: giovannipaoletti86@gmail.com

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Esame delle urine

  • 1. Interpretazione degli esami effettuati sulle urine Dott. Giovanni Paoletti La diagnostica di laboratorio: comunicazione, competenza e conoscenza IPASVI (Collegio di Cagliari) Cagliari 28 maggio 2016 Scarica le slide : http://www.slideshare.net/giovannipaoletti75/esame-delle-urine
  • 2. Urina L‘urina è prodotta dai reni che filtrano il sangue per depurarlo dalle scorie prodotte dal metabolismo. Il rene integro esercita nella formazione dell’urina un’azione selettiva sia di risparmio di composti che di eliminazione attraverso le funzioni glomerulari e tubulari. Scopi esame delle urine Diagnosi di malattie renali e metaboliche Screening delle malattie asintomatiche Valutazione decorso Monitoraggio della terapia
  • 3. Fase preanalitica: raccolta del campione Le urine contengono componenti con caratteristiche chimiche, fisiche e citologiche molto labili. ll campione di urina deve essere raccolto (volume 15-20 mL) con distinte modalità, in relazione al tipo di indagine da eseguire: Analisi routinaria: urine del primo mattino in recipienti sterili evitando contaminazioni (per l’esame completo delle urine: l’urina è più concentrata, quindi sono più evidenti eventuali alterazioni). Analisi quantitative: urine del mitto intermedio per le analisi di chimica clinica (dosaggio di metaboliti, ormoni o metalli) o raccolta nelle 24 ore (negli studi di clearance; per il dosaggio di sostanze escrete con ritmi circadiani). Analisi microbiologiche: urine del mitto intermedio previa pulizia preventiva dei genitali esterni, al fine di ottenere un campione assolutamente non contaminato per le indagini colturali.
  • 4. Fase preanalitica: conservazione e trasporto del campione Di regola ogni campione dovrebbe essere analizzato fresco (30’’) e comunque entro un massimo di 2 ore dalla minzione. • Se il campione urinario non può essere esaminato entro 4 h e raccomandata la refrigerazione (+4 -8 °C) che mantiene inalterate per un periodo più lungo alcune caratteristiche del campione, purché si riporti il campione a temperatura ambiente prima dell’esame. • In alternativa si potranno utilizzare degli agenti conservanti. Col passare del tempo: La stabilita dipende da: I batteri ed i lieviti iniziano a moltiplicarsi Intensità della luce I batteri utilizzano glucosio diminuendone la concentrazione Temperatura e pH I batteri ureasici producono NH3 che aumenta il pH Caratteristiche chimico-fisiche I cilindri e le cellule si deteriorano Avvengono modificazioni chimico-fisiche
  • 5. Fase analitica: caratteristiche macroscopiche e chimiche 1. Valutazione fisica 2. Valutazione chimica 3. Valutazione microscopica del sedimento urinario
  • 6. Fase analitica: Valutazione fisica • Volume urinario • Colore • Schiuma • Aspetto • Odore
  • 7. Fase analitica: Valutazione fisica – Volume urinario Un adulto elimina tra 600 e 1600 ml di urina al giorno. L’adeguatezza del volume e valutabile solo nel caso di raccolta nelle 24 ore. In riferimento al volume giornaliero di urine, si definiscono le seguenti condizioni: • anuria: cessazione dell'eliminazione di urina • oliguria: volume inferiore a 500-600 mL/24 ore • poliuria: volume superiore a 2 L • nicturia: eliminazione nella notte di un volume superiore a 500 mL con alterazione del rapporto giorno/notte (normalmente 4:1) Età Volume normale urine 24/h (ml) Neonato 30 - 60 3 - 10 gg 100 - 300 10 - 60 gg 250 - 450 2 m - 1 aa 400 - 500 1 - 3 aa 500 – 600 3 - 5 aa 600 - 700 5 - 8 aa 650 - 1000 8 - 14 aa 800 - 1400 Adulti 600 - 1600 Anziani 250 - 2400 ↑ Diabete - Nefrosi tubulare ↓ Disidratazione - Insufficienza renale cronica – Vomito - Diarrea
  • 8. Fase analitica: Valutazione fisica – Colore ↑ Febbre – Digiuno - Ipertiroidismo ↓ Aumento della diuresi Il colore va osservato sempre nelle urine fresche, poiché con il tempo le urine tendono a scurire leggermente. Il normale colore giallo paglierino, più o meno carico a seconda dell’idratazione del soggetto, è dovuto alla presenza di un pigmento, l’urocromo la cui concentrazione e proporzionale al metabolismo basale.
  • 9. Fase analitica: Valutazione fisica – Colore Colore Significato Patologia Varie gradazione di giallo Normale Giallo pallido Urina diluita Diabete – Difetti capacità di concentrazione Ambra: giallo scuro + rosso Urina concentrata Febbre – Sedimento laterizio Arancio + rosso o + marrone Urobilina Arancio vivo Farmaci azoici Rosso • Sangue o pigmenti ematici • Urati • Farmaci • Patologie nefro-urologiche • Levodopa – Metildopa – Antrachinonici Rosso limpido Emoglobina Emoglobinuria – Emolisi intravasale Rosso torbido Emazie Ematuria Rosso scuro - marrone Mioglobina Sindrome da schiacciamento- Infarti muscolari estesi Rosso porpora Porfirine Porfiria Marrone + giallo o + verde Bilirubina Ittero - Epatopatie Marrone - nero • Melanina • Acido omogentisico • Fenolo • Melanoma • Alcaptonuria • Intossicazione da Fenolo
  • 10. Fase analitica: Valutazione fisica – Schiuma La comparsa di schiuma superficiale prodotta in seguito ad agitazione del campione di urine è dovuta alla presenza di sostanze tensioattive. • una schiuma abbondante, biancastra indica una diminuzione della tensione superficiale legata spesso alla presenza di proteine. • una schiuma abbondante, giallo-verdastra o arancio scuro può indicare la presenza di pigmenti bilirubinici.
  • 11. Fase analitica: Valutazione fisica – Aspetto L’aspetto delle urine normali è limpido. Le principali cause di torbidità delle urine sono la presenza di cristalli, cellule o batteri. La comparsa di urine torbide è in genere espressione di un'elevata concentrazione di sali, la cui precipitazione è legata alle modificazioni di pH e di temperatura dopo la minzione. E’ possibile distinguere una torbidità all’emissione dovuta a: • leucociti ed emazie • muco (malattie renali) • pus (leucociti) grassi (lattescente dovuta alla presenza di chilurie) sangue (in presenza di Hb le urine sono scure ma limpide) renella (sabbia finissima costituita da sali minerali)
  • 12. Fase analitica: Valutazione fisica – Aspetto C’è una certa difficoltà nell’apprezzare e riportare i diversi gradi di torbidità. Per questo si utilizza la classificazione di Schweizer : Classificazione di Schweizer Aspetto Valutazione ispettiva Limpido Non sono presenti particelle visibili Lievemente torbido (hazy) Visibili alcune particelle; guardando un giornale attraverso il recipiente le lettere non sono oscurate o distorte Mediamente torbido (cloudy) Guardando un giornale attraverso il recipiente le letere sono leggibili ma sfocate o distorte Torbido Guardando un giornale attraverso il recipiente le lettere non sono visibili
  • 13. Fase analitica: Valutazione fisica – Odore Odore Causa Biochimica Aromatico Normale Ammoniaca, putrido Scissione batterica dell’urea – infezioni urinarie Dolce, fruttato Chetoni (acidosi diabetica) Piedi sudati Acidi organici Zucchero d’orzo Acidi organici Cavolo o luppolo Acidi organici Urina di topo Acidi organici Pesce guasto Trimetilammina
  • 14. Fase analitica: Valutazione chimica L’esame chimico delle urine comprende: • Peso specifico • pH urinario • Glucosio • Corpi chetonici • Emoglobina e mioglobina • Bilirubina e urobillinogeno • Nitriti • Proteine urinarie • Esterasi leucocitaria
  • 15. Fase analitica: Valutazione chimica – Peso Specifico Il peso specifico (indice refrattivo) indica il peso dell’urina confrontato con il peso di un uguale volume di H2O. E’ determinato dalla presenza di circa 60-70 g di sostanze solide (principalmente urea ed NaCl) eliminate ogni 24 h. Indica la capacità del rene di concentrare o di diluire le urine, una delle prime funzioni perse in seguito a danno tubulare. In condizioni fisiologiche varia tra 1003 e 1035. Valori superiori a 1025 sono considerati come espressione di una normale capacità del rene a concentrare. Serve a valutare la funzionalità renale e la secrezione di ADH. Nel corso di molte nefropatie acute e croniche la capacità di concentrare le urine può venire compromessa. Ipotoniche Ipertoniche Impoverimento di liquidi Presenza di sostanze di scarto Glomerulonefrite Diabete mellito Diabete insipido Insufficienza renale cronica Assunzione di diuretici
  • 16. Fase analitica: Valutazione chimica – pH L’acidità urinaria è espressione dell’equilibrio acido-base, una delle più importanti funzioni del rene. Di norma è acido (5.5 e 6.5), e può variare tra 4.6 e 8. E’ determinato dalla dieta e dal metabolismo in condizioni sia fisiologiche che patologiche. Fattori patologici Fattori fisiologici Alterata funzionalità renale Dieta ricca di carne (↓) Alterazione dell’escrezione di ioni Intenso esercizio muscolare (↓) Presenza di microrganismi nelle urine Aumento della ventilazione polmonare (↑) Acidosi ed alcalosi metabolica o respiratoria Dieta vegetariana (↑)
  • 17. Fase analitica: Valutazione chimica – Glucosio Può essere assente o presente in piccole quantità nelle urine. L’escrezione patologica di zuccheri è legata a malattie renali o di altri organi di cui il diabete costituisce la causa più frequente. Il valore soglia oltre il quale il tubulo non riesce più a riassorbire il glucosio è situato intorno ai 180 mg/dL. Cause Diabete Gravidanza (↑ filtrato glomerulare) Presenza di microrganismi nelle urine Acidosi ed alcalosi metabolica o respiratoria
  • 18. Fase analitica: Valutazione chimica – Corpi chetonici Non devono essere presenti nell’urina. Con questo termine si indicano in genere l'acetone, l'acido aceto-acetico ed l'acido b-idrossi-butirrico, formati dalla degradazione di acidi grassi quando l’organismo non ha più una quantità sufficiente di zuccheri. La loro presenza indica che l’organismo utilizza acidi grassi per produrre energia piuttosto che immagazzinarli. Cause Digiuno protratto Nei bambini con episodi febbrili, con interruzione dell'alimentazione e/o vomito Chetoacidosi diabetica
  • 19. Fase analitica: Valutazione chimica – Emoglobina e mioglobina Non deve essere presente nell’urina. E’ importante distinguere tra: • Emoglobinuria: presenza di emoglobina nell’urina. • Ematuria: presenza di sangue nell’urina. • Mioglobinuria: presenza di mioglobina nell’urina. Cause Patologie renali Calcoli renali Tumori vescicali Traumi del rene, della vescica e dell’uretra
  • 20. Fase analitica: Valutazione chimica – Bilirubina Normalmente assente nell’urina. Di colore giallo-rosso, è prodotta dal catabolismo dell’emoglobina. Esiste nel sangue nella forma coniugata (solubile in acqua) e non-coniugata. Normalmente escreta, attraverso le vie biliari, nell’intestino, dove viene catabolizzata ad urobilinogeno. Una piccola parte di urobilinogeno è riassorbita nella circolazione portale, ritorna al fegato e viene riescreta nella bile. La presenza di bilirubina coniugata nelle urine (bilirubinuria) è indice di una interruzione della circolazione entero-epatica. Presente Danno epatico (epatite da virus, alcool, farmaci, avvelenamento da metalli pesanti) Ittero ostruttivo (calcoli, tumori delle vie biliari o del pancreas, cirrosi epatica) Anemia emolitica
  • 21. Fase analitica: Valutazione chimica – Nitriti Circa il 90 % dei microorganismi responsabili delle infezioni urinarie sono capaci di ridurre i nitrati urinari in nitriti, e la loro presenza viene quindi considerata come indizio di batteriuria. Falsi negativi sono stati ritrovati nel 10-15% dei casi. Un'intensa ematuria può ostacolare la lettura del test.
  • 22. Fase analitica: Valutazione chimica – Proteine Nelle urine dovrebbero essere assenti, ma a volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore (15-20 mg di albumina). Proteinuria: escrezione abnorme di proteine dai reni Classificazione della proteinuria nel danno glomerulare Classificazione quantitativa Classificazione qualitativa Non costituisce un quadro patologico Transitoria e intermittente Quadro glomerulare SELETTIVA Proteine piccole (40 e 100 kDa) Esercizio fisico violento e protratto, basse temperature, febbre, disidratazione Funzionale tra 200-500 mg/24h Quadro glomerulare NON SELETTIVA Proteine di differenti dimensioni anche grandi Glomerulonefrite cronica, rene policistico, malattie tubulari, calcolosi renale Minima: non supera i 1000 mg/24h Quadro tubulare Microglobulina b2 e α1 sono riassorbite a livello tubulare Nefropatie acute e tossiche, nefrosclerosi grave Moderata: 1000-4000 mg/24h Proteinuria da iperaflusso (prerenale) Nefropatie gravi Grave: > 4000 mg/24h
  • 23. Fase analitica: Valutazione microscopica del sedimento urinario Il sedimento urinario è costituito dagli elementi presenti nell’urina in forma di sospensione che si raccolgono nella provetta dopo centrifugazione. Normalmente il sedimento urinario è scarsissimo. ELEMENTI ORGANIZZATI ELEMENTI NON ORGANIZZATI ELEMENTI INUSUALI Cellule ematiche Muco Cellule estranee (spermatozoi) Cellule epiteliali Cilindri Microrganismi (batteri-miceti) Cristalli Artefatti
  • 24. Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Globuli rossi Valori normali: 0-2 per campo. Se presenti in grosse quantità: • Infezioni/infiammazioni • Traumi • Tumori • Calcoli renali • Danno glomerulare • Contaminazioni di origine mestruale Morfologia normale: Emazie ben conservate di aspetto simile a quelle del sangue circolante (dischi biconcavi con diametro di circa 7 μm). Ematuria extra/postglomerulare. Sanguinamento delle basse vie. Morfologia alterata: Emazie a margini raggrinziti (elementi spinosi). Ematuria glomerulare. Più le cellule sono dismorfiche più il sanguinamento è alto.
  • 25. Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Globuli bianchi Valori normali: 4-8 per campo. Un aumento è il segnale generico di: Infezione del tratto urinario • Cistiti • Pielonefriti Infezioni genitali • Prostatiti • Cerviciti • Vaginiti Condizioni non infettive • Glomerulonefriti • Disidratazione • Stress • Febbre
  • 26. Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi organizzati – Cellule epiteliali Valori di riferimento: poche unita per campo. Rappresentano il normale sfaldamento delle cellule senescenti. Un aumento e dovuto a danno meccanico (calcoli, cateteri), neoplasie, ecc. Cellule epiteliali squamose: Origine uretrale o vaginale. Hanno scarso clinico. Cellule dell’’epitelio di transizione: 2-4 volte più grandi dei leucociti. Tonde o a forma di pera. Originano da: Pelvi renale, uretere, vescica, uretra. Cellule dell’’epitelio tubulare renale: Poco più grandi dei leucociti. Piatte, cuboidali o colonnari. La loro presenza suggerisce un danno tubulare: necrosi tubulare, rigetto trapianto, pielonefrite.
  • 27. Fase analitica: Valutazione microscopica – Elementi non organizzati – Cilindri Elementi di origine pre-renale o renale che si formano per precipitazione di alcune sostanze filtrate o secrete dall’epitelio tubulare. Sono denominati ed identificati in base alle loro caratteristiche morfologiche. Jalini: proteine. Sono i più comuni, rinvenuti spesso dopo esercizio fisico o stress. Non hanno alcun significato patologico. Si riscontrano anche dopo anestesia, sforzo. Granulosi: cellule di sfaldamento dell’epitelio tubulare. Sono significativi nelle nefropatie solo se accompagnati da albuminuria. la loro presenza indica in genere patologie renali gravi, a volte sono presenti dopo esercizio fisico estremo. Eritrocitari: eritrociti. Permettono di accertare l’origine renale di una ematuria. Sono presenti nelle nefriti acute e croniche. Leucocitari: leucociti. Permettono di accertare l’origine renale di una leucocitaria. Sono presenti nelle pielonefriti. Cilindri di cellule epiteliali: derivano da stasi urinaria, degenerazione tubulare, necrosi tubulare. Cilindri cerei: derivano dalla degenerazione dei cilindri granulari, osservati in insufficienza renale cronica severa, ipertensione maligna, patologie renali acute. Cilindri lipoidei: derivano da degenerazione lipoidea dell’epitelio tubulare, sindrome nefrosica.
  • 28. Grazie per l’attenzione Scarica le slide da: http://www.slideshare.net/giovannipaoletti75/esame-delle-urine E-mail: giovannipaoletti86@gmail.com