3. 9.1 Misurare l’intelligenza
-
Test di Goddard somministrato a tutti gli
immigrati in America
-
Leggi che limitarono l’immigrazione di
persone provenienti da est e sud Europa
-
27 stati USA approvarono leggi sulla
sterilizzazione dei “ritardati mentali”
-
Scopo iniziale dei test di intelligenza:
• Aiutare scolari più poveri ad avere maggiore
successo nell’apprendimento e a crescere
3
4. 9.1 Il Quoziente Intellettivo QI
Riforma della scuola francese: istruzione
primaria accessibile ai bambini di ogni
classe sociale
- Psicologo Alfred Binet
- Medico Theophile Simon
-
• A cui fu chiesto di sviluppare un test che
consentisse ai pedagogisti di preparare
programmi di recupero per bambini in difficoltà
• Lo scopo del “Test di Simon e Binet” fu quello di
misurare l’attitudine di un bambino ad imparare
(intelligenza naturale) indipendentemente dai
risultati scolastici
4
5. 9.1 Il QI
Gli insegnanti potevano utilizzare il test per
stimare il “livello mentale” del bambino
1 Calcolando il punteggio medio ottenuto nel
test da bambini di diversi gruppi di età
2 Trovando il gruppo d’età il cui punteggio
medio nel test fosse più simile a quello
ottenuto dal bambino
3 Questo poteva così essere definito ilivello
di INTELLIGENZA del bambino. Alla base:
-
• Un bambino di 10 anni deve totalizzare un
punteggio pari alla media del suo gruppo di età
5
6. 9.1 Ratio IQ
-
Stern (1914) il livello mentale può essere
visto come “ età mentale”
-
Lewis Terman (1916) formalizzò il concetto
di Quoziente Intellettivo o QI di rapporto:
(età mentale/età cronologica) x 100
Se coincidono allora QI è pari a 100 che
equivale alla media.
6
7. 9.1 QI di rapporto
-
QI di deviazione – (punteggio
individuale /media dei punteggi ottenuti da
uno stesso gruppo di età) x 100
-
L’età, da sola, non può incrementare il QI
-
I ricercatori attualmente calcolano un QI di
rapporto nei bambini e Qi di deviazione
negli adulti
7
8. 9.1 comportamenti
consequenziali
-
-
Il QI predice il
rendimento
scolastico (r = .5)
Il Qi è correlato alla
carriera lavorativa
Stipendi
settimanali
(r = .53)
-
Il QI è correlato alla
prestazione (r = .4)
8
9. 9.2 L’approccio bottom-up
-
Carroll (analisi di 500 studi)
8 abilità di livello intermedio indipendenti
•
•
•
•
•
•
•
Memoria e apprendimento
Percezione visiva
Percezione uditiva
Abilità di recupero
Velocità cognitiva
Velocità di elaborazione
Intelligenza Cristallizzata
•Accuratezza e quantità di informazione disponibile per
l’elaborazione
• Intelligenza Fluida
•Capacità di elaborare informazione
9
10. 9.2 L’approccio top-down
-
Analizza le risposte delle persone ai quesiti
dei test di intelligenza
-
Sternberg — tre tipi di intelligenza
• ANALITICA
• CREATIVA
• PRATICA
10
11. 9.2 Definizione di intelligenza
-
“un’ipotetica abilità mentale che consente
alle persone di direzionare il loro pensiero,
di adattarsi alle circostanze, e di imparare
dalle esperienze”
11
12. Modello a cono rovesciato
(Cornoldi, 2000, 2003, 2007)
12
13. -
Le componenti dell’Intelligenza (Cornoldi, 2007)
-
Gli apprendimenti fanno parte del complesso delle abilità intellettive e
sono il risultato dell’interazione delle
-
ABILITA’ di BASE
Con L’esperienza, la motivazione e la metacognizione
13
14. Per gli apprendimenti è possibile distinguere
sul piano ORIZZONTALE (piano dei contenuti)
tra abilità verbali e visuo-spaziali
Sul piano VERTICALE
Il livello di controllo :
basso = (delle abilità semplici) decodifica, ortografia, calcolo,
visualizzazione
Livello medio = delle abilità specifiche e delle abilità controllate
comprensione del testo, espressione scritta, soluzione di
problemi, elaborazione attiva di immagini
Livello del controllo massimo (nei DSA non compromesso)
pianificazione, monitoraggio, autoconsapevolezza, stima di sé
14