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Sistemi e
Processi di Memoria
sistema in grado di conservare informazioni e dati nel
tempo
interna

esterna

aspetti fondamentali dei sistemi di memoria
codifica

acquisizione informazioni

ritenzione

mantenimento informazioni

recupero

estrazione informazioni

perdita di informazioni

temporanea o permanente
codice

linguaggio in cui le informazioni
possono essere rappresentate

capacità

quantità di informazioni che un sistema di
memoria può contenere
materiale artificiale (sillabe e numeri)
due approcci allo
studio della memoria

Ebbinghaus 1885

materiale significativo in situazioni
naturali
Bartlett 1932; Neisser 1978

struttura della memoria
come è organizzata la memoria?
uno o più sistemi?
processi di memoria
in che modo sono elaborate le informazioni in
memoria?
lo studio dei meccanismi puri della memoria
Ebbinghaus [1885]
meccanismi di base della memoria in situazioni
controllate per evitare variazioni ambientali e
differenze personali
utilizzo di trigrammi senza senso: ZIK, PAZ, TUV,…
“Effetto della pratica” quante sessioni di
apprendimento sono necessarie per memorizzare in
due giorni liste di 16 trigrammi ripetendole
8, 16, 24, 32, 42, 53 o 64 ogni volta?
risultati
tempo totale di apprendimento
la quantità di materiale appreso aumenta
linearmente con l’aumentare del tempo dedicato
all’apprendimento
vantaggi della “pratica distribuita”
le prestazioni sono migliori se l’apprendimento è
distribuito in più tempo rispetto a quando è
concentrato in un’unica sessione
effetti di posizione seriale
il ricordo dipende dalla posizione seriale degli elementi nella
lista
effetto priorità (primarietà)
i primi elementi della lista
sono ricordati meglio
%
risposte
corrette

effetto recenza
gli ultimi elementi della lista
sono ricordati meglio
posizione seriale
riapprendimento
quanto più tempo è stato dedicato all’apprendimento di una
lista di elementi il primo giorno (ascissa), tanto meno tempo
è necessario al riapprendimento il secondo giorno (ordinata)

correlazione negativa
memoria come processo attivo
(Bartlett)
la memoria è un processo attivo nel momento di acquisizione
e nel momento del recupero delle informazioni
esperimenti con validità ecologica

rievocare materiale sperimentale significativo e complesso,

metodo delle ripoduzioni in serie
di storie popolari e disegni
cfr. “La guerra degli spettri” o il disegno del gufo
risultati

le persone ricordano le storie trasformando
l’originale
i dettagli non capiti sono eliminati
altri particolari sono aggiunti per rendere le
storie più plausibili e più comprensibili

la qualità del ricordo
cfr. manuale, pag. 108

i ricordi subiscono anche
cambiamenti qualitativi
le persone ricostruiscono e rielaborano le informazioni
in funzione della loro comprensione e degli schemi
mentali

schema
struttura che organizza le conoscenze acquisite e guida
il comportamento
è una sorta di “modello” che può adattarsi alle diverse
situazioni
gli schemi influenzano la memoria favorendo la selezione
e l’organizzazione delle informazioni in entrata in una
struttura sensata e comprensibile
esperimento di Bransford e Johnson
(1972)
“Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua
destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal
piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di
giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell’edificio tende
ad essere ben isolata. Poiché l’intera operazione dipende dalla
continuità nell’alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo
creerebbe problemi. Naturalmente l’individuo potrebbe urlare, ma la
voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è
che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si
verificasse non vi sarebbe più l’accompagnamento al messaggio. La
situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così
i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto
sarebbe che ci fosse contatto faccia a faccia”.
cfr. manuale pagg. 107-109
il testo poteva essere
1) senza contesto oppure
2) con contesto appropriato

3) con contesto parziale
il compito dei partecipanti era di
1)

valutare la comprensibilità del testo

2)

ricordare le idee presenti nel testo

risultati
solo il contesto appropriato presentato prima del testo
produce un aumento
1)

del punteggio medio di comprensibilità

2)

del numero medio di idee rievocate

cfr. manuale pag. 110 tab. 6.1
gli schemi favoriscono la riorganizzazione delle
informazioni anche quando queste devono essere
rievocate
esperimento di Anderson e Pichert (1978)
i partecipanti leggono un brano che parla di due ragazzi
che marinano la scuola e vanno a casa di uno dei due (la
madre non era in casa)
la famiglia è benestante e abita in una elegante
abitazione d’epoca costruita su un ampio terreno,
lontano dal traffico
essendo antica, la casa aveva qualche difetto, ad
esempio il tetto aveva delle infiltrazioni e la cantina era
umida
dato che la famiglia era ricca, in casa si trovavano
parecchi oggetti di valore (pellicce, biciclette da corsa,
TV a colori e una collezione di monete rare

1 fase
• metà dei soggetti leggono la storia assumendo il
punto di vista del ladro
• metà dei soggetti leggono la storia assumendo il
punto di vista di un compratore (della casa)
• tutti devono rievocare la storia
2 fase
• seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista
opposto
• partecipanti “ladri”
• partecipanti “compratori”

partecipanti “compratori”

partecipanti “ladri”

risultati
il cambiamento di schema (punto di vista) induce la
rievocazione
di
informazioni
che
sembravano
dimenticate nella prima fase
cfr. manuale pag 111, tab. 6.2
oblio
perdita o impossibilità di recuperare informazioni dalla
memoria
tempo

l’oblio dipende dal passare del tempo
quanto più lungo è l’intervallo di tempo tra
l’apprendimento e la rievocazione tanto
peggiore è il ricordo

curva dell’oblio
Ebbinghaus
spiegazione
la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento)
ma la teoria del decadimento non spiega l’oblio selettivo
effetto “assassinio di Kennedy” o “torri gemelle”

altre possibili cause di oblio
psicologiche

distrazione, fattori emozionali, rimozione

organiche (danni cerebrali)

Alzheimer, Korsakoff, traumi
interferenza
il ricordo di informazioni è ostacolato dalla presenza di altre
informazioni in MLT
questo effetto è tanto più forte quanto più le informazioni
sono simili tra loro
situazione sperimentale

apprendimento di due liste di elementi

lista A

lista B
• interferenza retroattiva
la lista appresa per seconda (lista B) ostacola il ricordo
degli elementi della lista appresa per prima (lista A)
• interferenza proattiva
la lista appresa per prima (lista A) ostacola il ricordo
degli elementi della lista appresa per seconda (lista B)

scuola
bosco
macchina
gatto
treno

proattiva

retroattiva

cane
scarpa
fiore
panca
prato
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no, perché la memoria è soggetta ad errori (Loftus e Palmer, 1974)

i partecipanti vedono il
filmato di un incidente
stradale
tutti guardano lo stesso
filmato e a tutti viene
chiesto di stimare la
velocità delle auto
a quale velocità andavano le due macchine, quando si sono …
termine utilizzato
fracassate (smashed)
scontrate (collided)
andate a sbattere (bumped)
urtate (hit)
toccate (contacted)

velocità stimata
40.8
39.3
38.1
34.0
31.8

le risposte variano in funzione del termine usato nella
domanda e indipendentemente da quanto accaduto
nella realtà
eventi successivi ad un evento X modificano il ricordo
dell’evento X (urto)
la memoria è multicomponenziale
sistemi di memoria che interagiscono e che sono
collegati
ma che sono diversi per
•
•
•

durata della traccia
capacità
meccanismi di oblio

una prova forte a favore della memoria
multicomponenziale
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non gli altri
sistemi di memoria (Atkinson e Shiffrin, 1968)

attenzione
filtro

input

reiterazione

magazzini
sensoriali

memoria
a breve
termine

memoria
a lungo
termine

decadimento
e interferenza

sostituzione

interferenza

eventuale
output
memoria sensoriale
 memorie specifiche per le diverse modalità sensoriali
memoria iconica per la vista, memoria ecoica per l’udito)
 preattentiva
 copia letterale dello stimolo
 decadimento molto rapido (0.5 – 2 sec.)
 ampia capacità
esperimenti di Sperling (1960)
1)

metodo del resoconto totale

2)

metodo del resoconto parziale
Sperling, 1960

CVFG
JKRT
QXZP

resoconto totale

50 msec
compito
riportare quante più lettere possibile
risultati
in media sono riportate 4 lettere
ipotesi
la matrice non permane abbastanza a
lungo per rendere possibile riportare
tutte le lettere
Sperling, 1961

CVFG
JKRT
QXZP

resoconto parziale

50 msec

prima riga
seconda riga
terza riga

compito
riportare quante più lettere possibile della riga indicata dal
suono
risultati
in media sono riportate 4 lettere
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resoconto PARZIALE

resoconto TOTALE

.9

.9

.7

.7

.5

.5

.3

.3

.1

.1
0 0.15 0.3

0.5

1 sec

memoria iconica
magazzino sensoriale ad elevata capacità e rapido decadimento
conclusioni
poiché il suono compare dopo la scomparsa della
matrice, si può concludere che per un intervallo di
tempo molto breve sono disponibili tutte le 12 lettere

funzione delle memorie sensoriali
trattengono per breve tempo una copia letterale dello
stimolo per rendere possibile l’orientamento
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memoria a breve termine
 richiede attenzione
 informazioni mantenute tramite reiterazione
 decadimento rapido (circa 30 sec.)
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Miller, 1956 il magico numero sette (più o meno due)
la memoria a breve termine ha una capacità di circa
sette unità di informazione
unità di informazione =

singoli elementi o
raggruppamenti di elementi
(chunks)
sette lettere

D, M, K, C, X, O, R

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albero, cima, gatto, scuola, rete, uva,
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?

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?

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Peterson e Peterson, 1959
decadimento rapido dalla MBT
CHJ

CHJ

FRT

VSK GBR

dopo ciascuna tripletta

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intervallo temporale (3 – 18 sec.)
test di memoria

CHJ ?
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rapidamente dalla memoria a
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%
ricordo
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3

6

12

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intervallo temporale

 la reiterazione delle triplette è impedita dal compito
distraente
 in assenza di reiterazione il ricordo peggiora con il
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Baddeley, 1986
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mantiene le tracce del
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coordinamento
• distribuisce risorse
attentive ai due
servosistemi
• svolgimento di compiti
cognitivi superiori
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risolvere problemi)

esecutivo
centrale

taccuino
visuo-spaziale

Memoria a
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mantiene per poco
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compiti di tipo spaziale
memoria a lungo termine
funzione della Memoria a Lungo Termine (MLT)
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 informazioni mantenute tramite organizzazione
 capacità ampia, forse illimitata
 perdita di informazioni per interferenza
oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di
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sistemi di memoria specializzati nella ritenzione di
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svolgere attività e
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(Tulving e Thomson, 1973)

si riferisce all’influenza del contesto sul ricordo
la probabilità di recuperare un’informazione dalla memoria
(ricordarla) è tanto più elevata quanto più stretta è la
corrispondenza (compatibilità) tra il contesto al momento
dell’acquisizione e il contesto al momento del recupero

esempio
difficoltà a riconoscere una persona incontrata per la prima
volta in un contesto diverso rispetto a quello attuale
memoria autobiografica Tulving (2002)
mantiene le informazioni relative a fatti personali ed
episodi della propria vita
quattro è un numero pari

il giorno quattro parto

Londra è una metropoli

Luca vuole trasferirsi a
Londra

il Siamese è un tipo di
gatto

il gatto siamese di Anna
miagola sempre
amnesie
costituiscono esperimenti naturali per “mettere” alla prova
le teorie della memoria

MBT

MLT

la distinzione tra MBT e MLT è supportata dalla
doppia dissociazione
•pazienti che hanno danni alla memoria a lungo termine
ma memoria a breve termine intatta
•pazienti che hanno danni alla memoria a breve termine
ma memoria a lungo termine intatta
lo studio delle amnesie ha suggerito nuovi sviluppi teorici
sulla memoria normale
pazienti con grave amnesia episodica
ma con memoria semantica intatta
(cfr. manuale pag 121: caso del paziente amnesico di 30 anni)
i due sistemi di memoria sono separati ed
indipendenti
H.M. la vita è solo presente
nel 1953, quando ha 27 anni, H.M. viene operato per una
grave epilessia
H.M. si risveglia con un’amnesia globale gravissima,
sia anterograda che retrograda
H.M. non si ricorda dove vive, chi si occupa di lui,
cosa mangia, chi incontra
non riesce ad imparare nuovi percorsi e non ha mai
potuto andarsene dalla casa di cura dove è rimasto ricoverato
H.M. si ricorda soltanto fatti avvenuti prima del suo 16
anno (quando è cominciata l’epilessia)
non si ricorda che uno zio, cui voleva molto bene, era
morto 3 anni prima dell’intervento
ogni volta che qualcuno gli ricorda della morte dello zio,
H.M. scoppia a piangere ma dimentica tutto in pochi
minuti
non riconosce le sue fotografie perché è convinto di
essere molto più giovane
la sua memoria semantica è intatta,
la memoria procedurale e la memoria implicita sono
preservate
la memoria semantica e la memoria
autobiografica sono due sistemi separati ed
indipendenti
ma ….
il vocabolario di H.M. non è mai aumentato dopo
l’operazione
H.M. non riconosce parole nuove reali da parole
nuove inventate
come si può spiegare questo fatto?
distinzione tra
memoria esplicita

e

memoria implicita

basata sulla relazione tra memoria e consapevolezza
sapere di sapere

sapere senza sapere

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passati ma senza
consapevolezza
esempi di memoria implicita?
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abilità cognitive (lettura, significato delle parole,
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come si potrebbe studiare la memoria implicita?
Graf & Schacter, 1985
fase 1)

la memoria implicita in
“normali” e amnesici

i partecipanti leggono liste di coppie di
parole
ad esempio…
COPERTA SPEDITA
SPESA CONTENUTA
GATTO VOLANTE
con cui devono formare delle frasi
ad esempio…
il gatto volante è atterrato sulle quattro zampe
la spesa è stata contenuta nei limiti previsti
fase 2)

due compiti di memoria

a) rievocazione
rievocare la seconda parola di ogni coppia in
presenza della prima parola
COPERTA _________ ?
SPESA _________ ?
GATTO _________ ?
b) completamento
completare il frammento della seconda parola di ogni
coppia
COPERTA SPE_________ ?
SPESA CON_________ ?
GATTO VOL_________ ?
risultati
•rievocazione (memoria esplicita)
i pazienti amnesici ricordano meno parole dei non
amnesici
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6 memoria

  • 2. sistema in grado di conservare informazioni e dati nel tempo interna esterna aspetti fondamentali dei sistemi di memoria codifica acquisizione informazioni ritenzione mantenimento informazioni recupero estrazione informazioni perdita di informazioni temporanea o permanente
  • 3. codice linguaggio in cui le informazioni possono essere rappresentate capacità quantità di informazioni che un sistema di memoria può contenere
  • 4. materiale artificiale (sillabe e numeri) due approcci allo studio della memoria Ebbinghaus 1885 materiale significativo in situazioni naturali Bartlett 1932; Neisser 1978 struttura della memoria come è organizzata la memoria? uno o più sistemi? processi di memoria in che modo sono elaborate le informazioni in memoria?
  • 5. lo studio dei meccanismi puri della memoria Ebbinghaus [1885] meccanismi di base della memoria in situazioni controllate per evitare variazioni ambientali e differenze personali utilizzo di trigrammi senza senso: ZIK, PAZ, TUV,… “Effetto della pratica” quante sessioni di apprendimento sono necessarie per memorizzare in due giorni liste di 16 trigrammi ripetendole 8, 16, 24, 32, 42, 53 o 64 ogni volta?
  • 6. risultati tempo totale di apprendimento la quantità di materiale appreso aumenta linearmente con l’aumentare del tempo dedicato all’apprendimento vantaggi della “pratica distribuita” le prestazioni sono migliori se l’apprendimento è distribuito in più tempo rispetto a quando è concentrato in un’unica sessione
  • 7. effetti di posizione seriale il ricordo dipende dalla posizione seriale degli elementi nella lista effetto priorità (primarietà) i primi elementi della lista sono ricordati meglio % risposte corrette effetto recenza gli ultimi elementi della lista sono ricordati meglio posizione seriale
  • 8. riapprendimento quanto più tempo è stato dedicato all’apprendimento di una lista di elementi il primo giorno (ascissa), tanto meno tempo è necessario al riapprendimento il secondo giorno (ordinata) correlazione negativa
  • 9. memoria come processo attivo (Bartlett) la memoria è un processo attivo nel momento di acquisizione e nel momento del recupero delle informazioni esperimenti con validità ecologica rievocare materiale sperimentale significativo e complesso, metodo delle ripoduzioni in serie di storie popolari e disegni
  • 10. cfr. “La guerra degli spettri” o il disegno del gufo risultati le persone ricordano le storie trasformando l’originale i dettagli non capiti sono eliminati altri particolari sono aggiunti per rendere le storie più plausibili e più comprensibili la qualità del ricordo cfr. manuale, pag. 108 i ricordi subiscono anche cambiamenti qualitativi
  • 11. le persone ricostruiscono e rielaborano le informazioni in funzione della loro comprensione e degli schemi mentali schema struttura che organizza le conoscenze acquisite e guida il comportamento è una sorta di “modello” che può adattarsi alle diverse situazioni gli schemi influenzano la memoria favorendo la selezione e l’organizzazione delle informazioni in entrata in una struttura sensata e comprensibile
  • 12. esperimento di Bransford e Johnson (1972) “Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell’edificio tende ad essere ben isolata. Poiché l’intera operazione dipende dalla continuità nell’alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo creerebbe problemi. Naturalmente l’individuo potrebbe urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più l’accompagnamento al messaggio. La situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe che ci fosse contatto faccia a faccia”. cfr. manuale pagg. 107-109
  • 13. il testo poteva essere 1) senza contesto oppure 2) con contesto appropriato 3) con contesto parziale
  • 14. il compito dei partecipanti era di 1) valutare la comprensibilità del testo 2) ricordare le idee presenti nel testo risultati solo il contesto appropriato presentato prima del testo produce un aumento 1) del punteggio medio di comprensibilità 2) del numero medio di idee rievocate cfr. manuale pag. 110 tab. 6.1
  • 15. gli schemi favoriscono la riorganizzazione delle informazioni anche quando queste devono essere rievocate esperimento di Anderson e Pichert (1978) i partecipanti leggono un brano che parla di due ragazzi che marinano la scuola e vanno a casa di uno dei due (la madre non era in casa) la famiglia è benestante e abita in una elegante abitazione d’epoca costruita su un ampio terreno, lontano dal traffico
  • 16. essendo antica, la casa aveva qualche difetto, ad esempio il tetto aveva delle infiltrazioni e la cantina era umida dato che la famiglia era ricca, in casa si trovavano parecchi oggetti di valore (pellicce, biciclette da corsa, TV a colori e una collezione di monete rare 1 fase • metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista del ladro • metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista di un compratore (della casa) • tutti devono rievocare la storia
  • 17. 2 fase • seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista opposto • partecipanti “ladri” • partecipanti “compratori” partecipanti “compratori” partecipanti “ladri” risultati il cambiamento di schema (punto di vista) induce la rievocazione di informazioni che sembravano dimenticate nella prima fase cfr. manuale pag 111, tab. 6.2
  • 18. oblio perdita o impossibilità di recuperare informazioni dalla memoria tempo l’oblio dipende dal passare del tempo quanto più lungo è l’intervallo di tempo tra l’apprendimento e la rievocazione tanto peggiore è il ricordo curva dell’oblio Ebbinghaus
  • 19. spiegazione la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento) ma la teoria del decadimento non spiega l’oblio selettivo effetto “assassinio di Kennedy” o “torri gemelle” altre possibili cause di oblio psicologiche distrazione, fattori emozionali, rimozione organiche (danni cerebrali) Alzheimer, Korsakoff, traumi
  • 20. interferenza il ricordo di informazioni è ostacolato dalla presenza di altre informazioni in MLT questo effetto è tanto più forte quanto più le informazioni sono simili tra loro situazione sperimentale apprendimento di due liste di elementi lista A lista B
  • 21. • interferenza retroattiva la lista appresa per seconda (lista B) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per prima (lista A) • interferenza proattiva la lista appresa per prima (lista A) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per seconda (lista B) scuola bosco macchina gatto treno proattiva retroattiva cane scarpa fiore panca prato
  • 22. i testimoni oculari sono affidabili? no, perché la memoria è soggetta ad errori (Loftus e Palmer, 1974) i partecipanti vedono il filmato di un incidente stradale tutti guardano lo stesso filmato e a tutti viene chiesto di stimare la velocità delle auto
  • 23. a quale velocità andavano le due macchine, quando si sono … termine utilizzato fracassate (smashed) scontrate (collided) andate a sbattere (bumped) urtate (hit) toccate (contacted) velocità stimata 40.8 39.3 38.1 34.0 31.8 le risposte variano in funzione del termine usato nella domanda e indipendentemente da quanto accaduto nella realtà eventi successivi ad un evento X modificano il ricordo dell’evento X (urto)
  • 24. la memoria è multicomponenziale sistemi di memoria che interagiscono e che sono collegati ma che sono diversi per • • • durata della traccia capacità meccanismi di oblio una prova forte a favore della memoria multicomponenziale lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli altri
  • 25. sistemi di memoria (Atkinson e Shiffrin, 1968) attenzione filtro input reiterazione magazzini sensoriali memoria a breve termine memoria a lungo termine decadimento e interferenza sostituzione interferenza eventuale output
  • 26. memoria sensoriale  memorie specifiche per le diverse modalità sensoriali memoria iconica per la vista, memoria ecoica per l’udito)  preattentiva  copia letterale dello stimolo  decadimento molto rapido (0.5 – 2 sec.)  ampia capacità esperimenti di Sperling (1960) 1) metodo del resoconto totale 2) metodo del resoconto parziale
  • 27. Sperling, 1960 CVFG JKRT QXZP resoconto totale 50 msec compito riportare quante più lettere possibile risultati in media sono riportate 4 lettere ipotesi la matrice non permane abbastanza a lungo per rendere possibile riportare tutte le lettere
  • 28. Sperling, 1961 CVFG JKRT QXZP resoconto parziale 50 msec prima riga seconda riga terza riga compito riportare quante più lettere possibile della riga indicata dal suono risultati in media sono riportate 4 lettere
  • 29. grafico dei risultati ottenuti da Sperling resoconto PARZIALE resoconto TOTALE .9 .9 .7 .7 .5 .5 .3 .3 .1 .1 0 0.15 0.3 0.5 1 sec memoria iconica magazzino sensoriale ad elevata capacità e rapido decadimento
  • 30. conclusioni poiché il suono compare dopo la scomparsa della matrice, si può concludere che per un intervallo di tempo molto breve sono disponibili tutte le 12 lettere funzione delle memorie sensoriali trattengono per breve tempo una copia letterale dello stimolo per rendere possibile l’orientamento dell’attenzione e la selezione delle informazioni
  • 31. memoria a breve termine  richiede attenzione  informazioni mantenute tramite reiterazione  decadimento rapido (circa 30 sec.)  capacità limitata Miller, 1956 il magico numero sette (più o meno due) la memoria a breve termine ha una capacità di circa sette unità di informazione unità di informazione = singoli elementi o raggruppamenti di elementi (chunks)
  • 32. sette lettere D, M, K, C, X, O, R sette sigle IBM, UIL, INA, PCI, DNA, KGB, MAC sette parole albero, cima, gatto, scuola, rete, uva, pialla funzione della memoria a breve termine (MBT) mantenere attivo materiale già elaborato almeno parzialmente
  • 33. esperimento per misurare lo span di cifre, cioè quanti numeri possono essere rievocati nello stesso ordine subito dopo la presentazione 2 9 0 3 ? 2 9 0 3 4 7 1 2 5 ? 4 7 1 2 5 5 8 2 6 3 8 ? 5 8 2 6 3 8 6 1 5 4 3 8 7 ? 6 1 5 4 3 8 7 3 7 2 4 8 6 5 1 ? 3 7 2 4 8 6 5 1 4 2 5 1 7 4 3 9 2 ? 4 2 5 1 7 4 3 9 2 5 8 3 7 4 5 7 3 1 9 ? 5 8 3 7 4 5 7 3 1 9
  • 34. Peterson e Peterson, 1959 decadimento rapido dalla MBT CHJ CHJ FRT VSK GBR dopo ciascuna tripletta contare all’indietro (compito distraente) intervallo temporale (3 – 18 sec.) test di memoria CHJ ?
  • 35. le informazioni decadono rapidamente dalla memoria a breve termine % ricordo triplette 3 6 12 18 intervallo temporale  la reiterazione delle triplette è impedita dal compito distraente  in assenza di reiterazione il ricordo peggiora con il passare del tempo
  • 36. Memoria di Lavoro (Working Memory) Baddeley, 1986 loop articolatorio mantiene le tracce del materiale linguistico (reiterazione) input • capacità limitata • controllo e coordinamento • distribuisce risorse attentive ai due servosistemi • svolgimento di compiti cognitivi superiori (prendere decisioni, risolvere problemi) esecutivo centrale taccuino visuo-spaziale Memoria a Lungo Temine mantiene per poco tempo stimoli visivi e serve per svolgere compiti di tipo spaziale
  • 37. memoria a lungo termine funzione della Memoria a Lungo Termine (MLT) conservare un numero elevato di conoscenze in modo permanente  informazioni mantenute tramite organizzazione  capacità ampia, forse illimitata  perdita di informazioni per interferenza oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di accesso alle informazioni
  • 38. sistemi all’interno della MLT sistemi di memoria specializzati nella ritenzione di informazioni di natura differente memoria fattuale sapere cosa memoria procedurale sapere come insieme delle conoscenze individuali conoscenze sul come svolgere attività e compiti vari
  • 39. memoria fattuale memoria episodica conoscenze di eventi o episodi si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita contiene informazioni spaziotemporali che specificano dove e quando si è verificato un certo evento organizzata cronologicamente memoria semantica conoscenze di parole, concetti e loro relazioni reciproche, simboli si riferisce a conoscenze astratte e generali le informazioni non sono specificate da coordinate spaziotemporali organizzata in modo tassonomico e associativo
  • 40. limiti del modello dei magazzini di memoria  troppo semplicistico ci sono diversi sistemi di MBT e di MLT  passaggio MBT - MLT non necessario pazienti con MLT intatta ma difficoltà a livello di MBT e viceversa  la reiterazione non è necessaria al passaggio delle informazioni in MLT memoria inconsapevole (implicita) è possibile ricordare anche senza sforzo consapevole
  • 41. memoria e livelli di elaborazione Craik e Lockhart (1972) input teoria dei livelli di elaborazione la durata della traccia mnestica dipende dalla profondità dei processi di elaborazione dello stimolo lumaca elaborazione strutturale LUMACA elaborazione fonologica /lumaka/ elaborazione semantica
  • 42. esempio di diversi livelli di elaborazione • strutturale LUMACA • fonologica LUMACA • semantica LUMACA la parola è scritta in maiuscolo? lumaca la parola fa rima con “amaca”? PORTONE può stare nella frase “sei lento come una ________”? GINESTRA
  • 43. memoria e livelli di elaborazione risultati percentuali di ricordo nelle tre condizioni sperimentali se l’informazione è elaborata sulla base del significato si ottiene un ricordo migliore
  • 44. ricordo e specificità di codifica (Tulving e Thomson, 1973) si riferisce all’influenza del contesto sul ricordo la probabilità di recuperare un’informazione dalla memoria (ricordarla) è tanto più elevata quanto più stretta è la corrispondenza (compatibilità) tra il contesto al momento dell’acquisizione e il contesto al momento del recupero esempio difficoltà a riconoscere una persona incontrata per la prima volta in un contesto diverso rispetto a quello attuale
  • 45. memoria autobiografica Tulving (2002) mantiene le informazioni relative a fatti personali ed episodi della propria vita quattro è un numero pari il giorno quattro parto Londra è una metropoli Luca vuole trasferirsi a Londra il Siamese è un tipo di gatto il gatto siamese di Anna miagola sempre
  • 46. amnesie costituiscono esperimenti naturali per “mettere” alla prova le teorie della memoria MBT MLT la distinzione tra MBT e MLT è supportata dalla doppia dissociazione
  • 47. •pazienti che hanno danni alla memoria a lungo termine ma memoria a breve termine intatta •pazienti che hanno danni alla memoria a breve termine ma memoria a lungo termine intatta lo studio delle amnesie ha suggerito nuovi sviluppi teorici sulla memoria normale pazienti con grave amnesia episodica ma con memoria semantica intatta (cfr. manuale pag 121: caso del paziente amnesico di 30 anni)
  • 48. i due sistemi di memoria sono separati ed indipendenti H.M. la vita è solo presente nel 1953, quando ha 27 anni, H.M. viene operato per una grave epilessia H.M. si risveglia con un’amnesia globale gravissima, sia anterograda che retrograda H.M. non si ricorda dove vive, chi si occupa di lui, cosa mangia, chi incontra non riesce ad imparare nuovi percorsi e non ha mai potuto andarsene dalla casa di cura dove è rimasto ricoverato
  • 49. H.M. si ricorda soltanto fatti avvenuti prima del suo 16 anno (quando è cominciata l’epilessia) non si ricorda che uno zio, cui voleva molto bene, era morto 3 anni prima dell’intervento ogni volta che qualcuno gli ricorda della morte dello zio, H.M. scoppia a piangere ma dimentica tutto in pochi minuti non riconosce le sue fotografie perché è convinto di essere molto più giovane la sua memoria semantica è intatta, la memoria procedurale e la memoria implicita sono preservate
  • 50. la memoria semantica e la memoria autobiografica sono due sistemi separati ed indipendenti ma …. il vocabolario di H.M. non è mai aumentato dopo l’operazione H.M. non riconosce parole nuove reali da parole nuove inventate come si può spiegare questo fatto?
  • 51. distinzione tra memoria esplicita e memoria implicita basata sulla relazione tra memoria e consapevolezza sapere di sapere sapere senza sapere si ricorda qualcosa deliberatamente o si è consapevoli di ricordare il comportamento è influenzato da eventi passati ma senza consapevolezza
  • 52. esempi di memoria implicita? procedure (sport, musica, dattilografia, attività motorie) abilità cognitive (lettura, significato delle parole, regole grammaticali) condizionamento classico e operante come si potrebbe studiare la memoria implicita? Graf & Schacter, 1985 fase 1) la memoria implicita in “normali” e amnesici i partecipanti leggono liste di coppie di parole
  • 53. ad esempio… COPERTA SPEDITA SPESA CONTENUTA GATTO VOLANTE con cui devono formare delle frasi ad esempio… il gatto volante è atterrato sulle quattro zampe la spesa è stata contenuta nei limiti previsti
  • 54. fase 2) due compiti di memoria a) rievocazione rievocare la seconda parola di ogni coppia in presenza della prima parola COPERTA _________ ? SPESA _________ ? GATTO _________ ?
  • 55. b) completamento completare il frammento della seconda parola di ogni coppia COPERTA SPE_________ ? SPESA CON_________ ? GATTO VOL_________ ?
  • 56. risultati •rievocazione (memoria esplicita) i pazienti amnesici ricordano meno parole dei non amnesici •completamento non c’è nessuna differenza tra amnesici e non amnesici conclusioni •negli amnesici la memoria esplicita è danneggiata •la memoria implicita è intatta