SlideShare a Scribd company logo
1 of 45
Lo sviluppo della relazione e
della comunicazione
Corso di formazione
7 Settembre 2006
Carolina Coco
Lo sviluppo della relazione nei primi
anni di vita
• A partire dagli anni settanta, gli studi sullo
sviluppo del bambino hanno focalizzato la
loro attenzione sulla relazione madre
bambino
• E’ all’interno degli scambi interattivi
madre-bambino che si sviluppano le abilità
sociali, cognitive, linguistiche del bambino.
Lo sviluppo della relazione nei primi
anni di vita
Gli studi sull’interazione madre-bambino hanno
evidenziato che
• Alla nascita il bambino possiede una
predispozione innata al comportamento sociale
• Tale predisposizione puo essere
– Strutturale: meccanismi di origine endogena con cui
entrare in rapporto con la persona che si prende cura
del bambino (es: apparato orale per la suzione)
– Funzionale: presenza di un comportamento
spontaneo e attivo, pre-programmato secondo una
struttura ritmica endogena che si modula su eventi
esterni (organizzazione temporale dei ritmi di suzione)
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• La madre compie una
serie di gesti e attività che
costituiscono una
“cornice” in cui il piccolo
si sviluppa
• Il piccolo
progressivamente
emerge da uno stato di
apparente passività e
assume un ruolo sempre
più attivo nella relazione
Es: allattamento
E stato definito come “origine del dialogo” tra madre bambino in quanto
l’alternanza attività-pausa che lo caratterizza è alla base della
comunicazione
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• Il comportamento materno con il suo fluire
continuo, con il rispetto dei ritmi attività-
pausa, con l’alternanza del turno nelle
vocalizzazione fornisce la prima
esperienza della struttura di base della
comunicazione.
• Attraverso questi primi dialoghi il bambino
acquisisce le nozioni di intenzionalità e
reciprocità
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• La conquista dell’intenzionalità avviene in modo
graduale. Nei primi mesi è la mamma che dà
significato ai comportamenti del bambino
considerandoli come “segnali” del suo stato di
bisogno (ad es: il pianto, le smorfie)
• La madre tratta il bambino “come se” fosse in
grado di comunicare intenzionalmente
• Successivamente il bambino si rende conto che
il suo comportamento ha valore comunicativo e
può essere usato per influenzare gli altri.
• L’intenzionalità è acquisita alla fine del primo
anno di vita e matura negli scambi interattivi.
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• Con Reciprocità si intende il ruolo degli
interlocutori in una sequenza interattiva.
• E’ acquisita quando il bambino è in grado
di sostenere all’interno della
comunicazione un ruolo pari a quello
dell’adulto.
• All’inizio i dialoghi sono unidirezionali ma
alla fine del primo anno, quando il
bambino assume un ruolo attivo,
diventano bidirezionali.
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• Intenzionalità e reciprocità sono i pre-
requisiti della comunicazione linguistica in
quanto per essere tale deve essere
intenzionale e deve avvenire sotto forma
di dialogo e di scambio tra due
interlocutori
• Il bambino comunica intenzionalmente
quando inizia ad utilizzare il gesto
dell’indicare: è in grado di attribuire
all’altro la capacità di comprendere la sua
intenzione e la volontà di soddisfarla
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• Le esperienze di interazione devono avere
regolarità, stabilità e continuità
• Il bambino per sviluppare le sue abilità
mentali necessita della mente della madre
(o di altro adulto che si prende cura) che
condivida con lui le esperienze,
attribuendo significati e ordine
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• Esperienze di interazione discontinue, frettolose,
in cui la madre è poco disponibile, impediscono
al bambino di sperimentare il piacere del
contatto fisico, vocale, visivo.
• Il bambino entra in contatto con stimolazioni
improvvise, non organizzate, troppo differenti e
ha difficoltà ad organizzarle, a dare un senso, e
a costruirsi una trama di esperienze piacevoli da
cui partire per stabilire un contatto positivo con il
mondo.
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• La Responsiveness (comprensività, sensibilità,
empatia) comprende le risposte contingenti e
pronte dei genitori ai comportamenti del
bambino
• Influenza lo sviluppo mentale e sociale del
bambino
• Si manifesta in seguito ai segnali infantili:
vocalizzazioni non di disagio, esplorazione
visiva, vocalizzazione di disagio
• La madre risponde con comportamenti imitativi
iniziando un affettuoso gioco sociale
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
l’intersoggettività
• A partire dai rigorosi studi naturalistici e biologici,
Trevarthen è giunto ad individuare il ruolo delle
emozioni nello sviluppo della mente infantile.
• La reciproca regolazione emotiva di bambini e
nel corso della comunicazione rende possibile lo
sviluppo della funzioni psicologiche.
• Ha compiuto studi sullo sviluppo
dell’Intersoggettività nell’ambito della relazione
madre-bambino
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
• L’intersoggettività è il processo di condivisione
dell’attività mentale tra soggetti durante un qualsiasi atto
comunicativo
• Si manifesta come immediata e naturale
consapevolezza della presenza dell’altro
• Dipende dalla produzione e dal riconoscimento di
movimenti di del corpo, del viso, del tratto vocale, delle
mani predisposti per la funzione comunicative
• È una capacità innata, non richiede abilità cognitive
astratte e non dipende dall’apprendimento culturale
• Lo sviluppo dell’intersoggettività avviene per sequenze di
fasi geneticamente prederminate da successive
organizzazione del sistema nervoso
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Prima fase:
Intersoggettività
primaria
• Dalla nascita fino al
secondo mese di vita
• Progressivo aumento
di interesse per la
mamma
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Indicatori
• Imitazione neonatale
Ampio repertorio di comportamenti espressivi
• Protoconversazioni
Interazioni spontanee a carattere affettivo positivo
tra madre e bambino in cui entrambi collaborano
nella creazione di scambi gestuali, vocali ed
espressivi caratterizzati da una certa alternanza
del turno
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Nella fase dell’intersoggettività primaria
• Si attivano le predisposizioni strutturali
e funzionali del bambino
• Si attivano i comportamenti istintivi
della madre
Il bambino necessita di uno stretto contatto
fisico con la madre per acquisire sicurezza
emotiva, per sentire la presenza di chi lo
tranquillizza e lo protegge se le
stimolazioni diventano eccessive
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Fase dei Giochi
Primo periodo: da 2 a 6 mesi
• Emerge l’interesse per gli oggetti
Lo sguardo del bambino e la sua attenzione si
sposta dall’oggetto alla mamma
• Cominciano i giochi interpersonali basati sulla
presenza e manipolazione di aspettative
reciproche.
L’intersoggettività è molto forte nei giochi
interpersonali senza oggetti caratterizzati da
ritmi veloci, scherzi, aspettativa impaurita,
eccitazione, canzoni
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Fase dei Giochi
Secondo periodo: fino ai 9 mesi
I giochi interpersonali crescono per
intensità, quantità e durata : imitazioni
reciproche, batti batti le manine,, gioco
del cucu’
Il bambino diviene esperto a giocare con
le intenzioni altrui.
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Fase dei Giochi
Primo periodo: fino ai 9 mesi
Appaiono:
• I protosegni o protosimboli: il
bambino utilizza comportamenti per
interagire con altri che non vengono
compresi
• L’attenzione condivisa: capacità di
focalizzare l’attenzione sull’oggetto
dell’attenzione altrui
• La referenzialità emotiva: il
riconoscimento della reazione
emotiva di un adulto come commento
a un oggetto o una persona
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Ultima fase: Intersoggettività
secondaria
Periodo: dai nove mesi ai 14
mesi
Si verifica:
• Sviluppo di una grande
quantità di relazioni
triadiche, con oggetti e con
altri
• Compaiono comportamenti di
segnali più convenzionali:
indicare (richiestivo e
dichiarativo)
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Il contatto fisico diviene meno importante e la
relazione viene mantenuta grazie allo sguardo e
alla voce: il bambino può in questo modo
allontanarsi per esplorare l’ambiente, conoscerlo
e padroneggiarlo.
Nella relazione la mamma guarda il bambino che
gioca, che esplora che manipola gli oggetti,
condividono l’attenzione
Con il gesto dell’indicare il bambino approda alla
comunicazione intenzionale e diventa partenr
attivo nella comunicazione
Puo’ indicare per chiedere un oggetto (indicare
richiestivo, “voglio”) o per dirigire l’attenzione
dell’altro sull’oggetto (indicare dichiarativo,
“guarda”)
Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita
Il bambino “da lontano” legge lo sguardo
della madre, capisce le sue intenzioni e il
messaggio che gli sta inviando (di
incoraggiamento o di divieto)
E l’inizio della Teoria della mente: la
capacità di capire ciò che gli altri vogliono
dire, attribuire agli altri stati mentali,
intenzioni, pensieri.
Lo sviluppo della relazione nella
disabilità
• La disabilità influisce sull’interazione madre-
bambino
• Compromissione delle strutture geneticamente
predeterminate per entrare in relazione (l’udito,
la vista, le strutture cerebrali per
l’intersoggettività nell’autismo)
• Le reazioni emotive dei genitori (rifiuto,
negazione)
• Gli aspetti istintivi materni che non sono
strutturati per interagire con la disabilità
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• L’’interazione tra madre udente e bambino
sordo risultano essere problematiche rispetto
alle interazioni madre-bambino udenti
• Lo scambio interattivo spesso viene interrotto
da errori nella comunicazione, con
conseguente riduzione del tempo totale di
interazione tra la madre udente e il bambino
sordo o hard-of hearing
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
Gli studi sull’interazione madre udente-bambino
sordo hanno evidenziato che
• le madri sono più intrusive, rigide e meno
inclini a rispondere al focus di attenzione del
bambino o a condividere la scelta del gioco
• I bambini si lasciano coinvolgere meno
nell’interazione e sono meno attivi
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Secondo alcuni ricercatori il comportamento
istintivo che la madre ha per interagire con il
suo bambino non si adatta efficacemente agli
specifici bisogni percettivi e comunicativi del
bambino.
• Per la madre e il bambino può essere più
difficile raggiungere uno stile di relazione
adeguato quando le capacità recettive di uno
dei partner dell’interazione sono diverse dalle
proprie
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Le madri udenti sembrano adattarsi ai bisogni
comunicativi dei loro bambini sordi o hard-of-
hearing usando di più la comunicazione
visiva e il contatto;
• Alcune madri di bambini sordi o hard of hearing
creano dei momenti di scherzo, di scambio
affettivo e di un clima emotivo di accettazione
mentre altre sembrano distanti e bloccate dal
punto di vista emotivo come se non avessero
pienamente elaborato la perdita del bambino
perfetto
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• La sordità del
bambino non ha un
impatto negativo sugli
aspetti sociali della
relazione, sulla
qualità
dell’attaccamento,
sugli aspetti affettivi,
ma sulla
comunicazione
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Il 93% di madri di bambini con disabilità uditiva sono udenti, 87%
dei padri sono udenti
• 70% dei bambini con disabilità uditiva hanno membri della
famiglia che non “segnano” loro con regolarità a casa (Galludet
University, 1999–2000), e a circa il 44% di questi bambini si
insegna loro con soli metodi parlati (Galludet University, 1999–
2000). Quasi il 30% di studenti con disabilità uditiva trascorrono
26 hr per settimana integrati con studenti udenti per l’istruzione
accademica (Galludet University, 1999–2000)
• La difficoltà dei bambini a comunicare verbalmente con i genitori
e con altri può essere fonte di frustrazione e di altri sentimenti
negativi
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• La vista è la primaria modalità
sensoriale per la conoscenza
del mondo e per l’interazione
con gli altri.
• Il contatto visivo con la madre
rappresenta una delle prime
modalità di scambio affettivo
con lei e costituisce la base
per lo sviluppo di altre funzioni
importanti.
• la risposta del sorriso
all’apparire del volto materno,
è uno dei segnali che
gratificano maggiormente la
madre e alimentano il suo
attaccamento al figlio
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Nei primi 2-4 giorni di vita
i neonati guardano
preferenzialmente il viso
della madre rispetto al
viso di un’estranea,
• lo sguardo preferenziale
che i neonati rivolgono al
viso della madre viene
interpretato come il
riconoscimento dello
stesso viso materno
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Nella relazione
madre-bambino cieco
viene a mancare la
competenza
espressiva innata con
conseguente
progressiva
diminuzione di
reciprocità mimica
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Per le madri di
bambini non vedenti è
difficile interpretare i
segnali non verbali
dei loro bambini e
questo può avere
implicazioni negative
sulla continuazione
dell’interazione
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Il bambino non vedente, già a quattro settimane
di vita, come avviene nel vedente, mostra un
sorriso selettivo in risposta alla voce della madre
• Durante il primo anno il bambino non vedente
risponde in maniera sempre più selettiva e
differenziata alla voce della madre, del padre e
delle persone più importanti
• Dopo i sette-otto mesi manifesta una chiara
preferenza per la madre e se posto in braccio ad
un estraneo, protesta e si irrigidisce
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• Lo sviluppo del bambino non vedente può
presentare un certo ritardo nel processo di
differenziazione-individuazione, che porta il
bambino a separarsi progressivamente dalla
madre, mentalmente e fisicamente
• Nel bambino non vedente tale processo è
compromesso dal ritardo nello sviluppo della
locomozione e quindi della possibilità di
allontanarsi fisicamente dalla madre e di
esplorare il mondo
• Queste difficoltà possono determinare un
prolungamento della dipendenza infantile
Lo sviluppo della relazione nella disabilità
• La cecità non è un ostacolo per l’instaurarsi di legami
affettivi
• Tali legami sono di fondamentale importanza per favorire
nel bambino il costruirsi delle rappresentazioni stabili e
coerenti del mondo circostante, che gli viene presentato
attraverso altri canali sensoriali (la vista, il tatto)
• Un forte legame affettivo con la madre, interazioni
caratterizzate da continuità, stabilità facilitano nel
bambino non vedente la costruzione dell’immagine della
mamma prima e successivamente delle persone che
interagiscono con lui
• L’andare e venire della madre, il seguirla attraverso
elementi guida uditivi e successivamente il cercarla
muovendosi, condurranno il bambino non vedente al
concetto di una madre che esiste anche quando egli ha
perso il contatto con lei
Costruire la relazione e la comunicazione
• La comunicazione è uno scambio tra due
o più persone per trasmettere un
messaggio che non si conosce.
• E’ essere in relazione con un’altra persona
con parole, gesti, atti per far conoscere
proprie idee, opinioni, sentimenti e
conoscere quelle degli altri
Costruire la relazione e la comunicazione
•Conoscenza reciproca
•Sospendere l’azione e creare una
“attenzione calma” per osservare il bambino
e la sua modalità di entrare in relazione
• Cogliere i comportamenti di disagio, le
“chiusure, le stereotipie e le situazioni in cui
si verificano e dare significato
Costruire la relazione e la comunicazione
• Considerare i comportamenti di
“chiusura” le stereotipie possono essere
messe quando ci sono cambiamenti nel
grado di coinvolgimento della relazione
o nella scoperta di capacità legate
all’autonomia
Costruire la relazione e la comunicazione
• Creare delle attività condivise come il gioco, il
movimento, il toccarsi per sperimentare
situazioni di alternanza ritmica del turno, per
attivare l’intenzionalità e la reciprocità
• La sperimentazione dei materiali crea un
ponte per giungere alla condivisione del
piacere, di azioni sul corpo e alla
verbalizzazione delle sensazione provate (la
sabbia sulla pelle, l’aria calda soffiata sulle
mani, la schiuma morbida
Nel bambino
Costruire la relazione e la comunicazione
• Lavorare sul desiderio di curare il
proprio corpo e il proprio aspetto
• Stimolare la relazione con gli altri
• Affrontare il mondo esterno, i mezzi
pubblici, i negozi, la gente e le paure
connesse a queste esperienze.
Nell’adolescente
Costruire la relazione e la comunicazione
Affrontare il problema della comunicazione con
tecniche di comunicazione aumentative e
facilitanti (Lingua dei segni, Braille, uso di
immagini…)
Le tecniche di comunicazione aumentative e
facilitanti comprendono tutte le strategie
messe in atto per facilitare la possibilità di
partecipazione, interazione, scambio in
contesti di vita quotidiana delle persone che
non parlano o presentano disabilità sensoriali
Sia nel bambino che nell’adolescente
Costruire la relazione e la comunicazione
L’uso di tali tecniche è possibile se si è
costruita una relazione
Presuppongono reciprocità, intenzionalità,
condivisione ma nello stesso tempo
rafforzano questi aspetti
Le tecniche di comunicazione alternativa
facilitano il rapporto di socializzazione
con i pari
Sia nel bambino che nell’adolescente
Costruire la relazione e la comunicazione
L’uso di tali tecniche è possibile se si è
costruita una relazione
Presuppongono reciprocità, intenzionalità,
condivisione ma nello stesso tempo
rafforzano questi aspetti
Le tecniche di comunicazione alternativa
facilitano il rapporto di socializzazione
con i pari
Sia nel bambino che nell’adolescente
Costruire la relazione e la comunicazione
• Sono delle tecniche che devono essere
inserite in un progetto globale che coinvolga
tutte le persone che si occupano della
persona con disabilità
• E’ necessario creare le occasioni per
comunicare, le esperienze da comunicare e
utilizzare ogni situazione per comunicare.
• Non devono essere utilizzate solo per
apprendimenti all’interno della scuola ma
devono avere come fine l’espressione dei
bisogni e della volontà
Sia nel bambino che nell’adolescente

More Related Content

What's hot

Intersoggettività
IntersoggettivitàIntersoggettività
Intersoggettivitàimartini
 
Presentazione v
Presentazione vPresentazione v
Presentazione vimartini
 
Lezioni7 8
Lezioni7 8Lezioni7 8
Lezioni7 8imartini
 
15 spazio associazioni_nam
15 spazio associazioni_nam15 spazio associazioni_nam
15 spazio associazioni_namCarmen Giordano
 
Gli spazi del nido
Gli spazi del nidoGli spazi del nido
Gli spazi del nidoimartini
 
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoL'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoimartini
 
Gioco piaget
Gioco piagetGioco piaget
Gioco piagetimartini
 
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iii
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iiiTecniche del colloquio_e_dell_intervista_iii
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iiiimartini
 

What's hot (10)

Intersoggettività
IntersoggettivitàIntersoggettività
Intersoggettività
 
Presentazione v
Presentazione vPresentazione v
Presentazione v
 
Lezioni7 8
Lezioni7 8Lezioni7 8
Lezioni7 8
 
muscetta
 muscetta muscetta
muscetta
 
15 spazio associazioni_nam
15 spazio associazioni_nam15 spazio associazioni_nam
15 spazio associazioni_nam
 
Gli spazi del nido
Gli spazi del nidoGli spazi del nido
Gli spazi del nido
 
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
 
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambinoL'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
L'importanza del gioco nello sviluppo del bambino
 
Gioco piaget
Gioco piagetGioco piaget
Gioco piaget
 
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iii
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iiiTecniche del colloquio_e_dell_intervista_iii
Tecniche del colloquio_e_dell_intervista_iii
 

Viewers also liked

#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...
#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...
#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...#IT fest
 
Andrew SAP4237
Andrew SAP4237Andrew SAP4237
Andrew SAP4237savomir
 
Overview of the delhi Air Quality forecasting system
Overview of the delhi Air Quality forecasting systemOverview of the delhi Air Quality forecasting system
Overview of the delhi Air Quality forecasting systemurbanemissions
 
Andrew PT-C24NMNM-10
Andrew PT-C24NMNM-10Andrew PT-C24NMNM-10
Andrew PT-C24NMNM-10savomir
 
Evaluation gsr (2)
Evaluation gsr (2)Evaluation gsr (2)
Evaluation gsr (2)gurdeeprai
 
Weight Loss - Golden Rules for nutrition
Weight Loss - Golden Rules for nutritionWeight Loss - Golden Rules for nutrition
Weight Loss - Golden Rules for nutritionWill Perry
 
LPGN Compensation Plan for indonesia
LPGN Compensation Plan for indonesiaLPGN Compensation Plan for indonesia
LPGN Compensation Plan for indonesiaLAMININE LPGN
 
Hardest Thing
Hardest ThingHardest Thing
Hardest Thingsudhirpg
 
Microformats, an overview
Microformats, an overviewMicroformats, an overview
Microformats, an overviewTravis Isaacs
 
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2Robson Alves
 
2013 11 20 launching event AQ en
2013 11 20 launching event AQ en2013 11 20 launching event AQ en
2013 11 20 launching event AQ enSAFE HOST PROJECT
 

Viewers also liked (20)

#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...
#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...
#IT fest 2013 - Co to jest RWD? I kiedy warto myśleć o nim w kontekście aplik...
 
Andrew SAP4237
Andrew SAP4237Andrew SAP4237
Andrew SAP4237
 
Overview of the delhi Air Quality forecasting system
Overview of the delhi Air Quality forecasting systemOverview of the delhi Air Quality forecasting system
Overview of the delhi Air Quality forecasting system
 
Iws 4
Iws 4Iws 4
Iws 4
 
Andrew PT-C24NMNM-10
Andrew PT-C24NMNM-10Andrew PT-C24NMNM-10
Andrew PT-C24NMNM-10
 
Evaluation gsr (2)
Evaluation gsr (2)Evaluation gsr (2)
Evaluation gsr (2)
 
Weight Loss - Golden Rules for nutrition
Weight Loss - Golden Rules for nutritionWeight Loss - Golden Rules for nutrition
Weight Loss - Golden Rules for nutrition
 
BAB 6 PENENTANGAN TERHADAP KUASA ASING
BAB 6 PENENTANGAN TERHADAP KUASA ASINGBAB 6 PENENTANGAN TERHADAP KUASA ASING
BAB 6 PENENTANGAN TERHADAP KUASA ASING
 
LPGN Compensation Plan for indonesia
LPGN Compensation Plan for indonesiaLPGN Compensation Plan for indonesia
LPGN Compensation Plan for indonesia
 
Censurado Mtv
Censurado MtvCensurado Mtv
Censurado Mtv
 
Gaki i rumi 6b
Gaki i rumi 6bGaki i rumi 6b
Gaki i rumi 6b
 
Social Media Jamaica
Social Media JamaicaSocial Media Jamaica
Social Media Jamaica
 
Hardest Thing
Hardest ThingHardest Thing
Hardest Thing
 
Primary vlan
Primary vlanPrimary vlan
Primary vlan
 
Microformats, an overview
Microformats, an overviewMicroformats, an overview
Microformats, an overview
 
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2
Robson Alves Clóvis Darano fotografia Publicitária 2016-2
 
2013 11 20 launching event AQ en
2013 11 20 launching event AQ en2013 11 20 launching event AQ en
2013 11 20 launching event AQ en
 
Daniel Whatley, APLD Portfolio
Daniel Whatley, APLD PortfolioDaniel Whatley, APLD Portfolio
Daniel Whatley, APLD Portfolio
 
Infoflow March 11
Infoflow March 11Infoflow March 11
Infoflow March 11
 
Actividad 5.1,
Actividad 5.1,Actividad 5.1,
Actividad 5.1,
 

Similar to Lo sviluppo della relazione e della comunicazione v

Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioIntro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioimartini
 
Intro sviluppo comunicazione linguaggio
Intro sviluppo comunicazione linguaggioIntro sviluppo comunicazione linguaggio
Intro sviluppo comunicazione linguaggioimartini
 
Cesarina xaiz
Cesarina xaiz Cesarina xaiz
Cesarina xaiz imartini
 
Intersoggettività
IntersoggettivitàIntersoggettività
Intersoggettivitàimartini
 
Apprendimento lettura f
Apprendimento lettura fApprendimento lettura f
Apprendimento lettura fimartini
 
Socializzazione
SocializzazioneSocializzazione
Socializzazioneimartini
 
5 psicodinamica dello sviluppo (1)
5 psicodinamica dello sviluppo (1)5 psicodinamica dello sviluppo (1)
5 psicodinamica dello sviluppo (1)imartini
 
Npl_ascoli_piceno_stefania_manetti
Npl_ascoli_piceno_stefania_manettiNpl_ascoli_piceno_stefania_manetti
Npl_ascoli_piceno_stefania_manettibibliotecheaperte
 
Ps.sviluppo 7
Ps.sviluppo 7 Ps.sviluppo 7
Ps.sviluppo 7 imartini
 
Comunicazione Salute Famiglia
Comunicazione Salute FamigliaComunicazione Salute Famiglia
Comunicazione Salute Famigliafranco muscato
 
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamentoCarmen Giordano
 
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2iva martini
 
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2iva martini
 
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2imartini
 
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2imartini
 
incontro 18 11-10
incontro 18 11-10incontro 18 11-10
incontro 18 11-10imartini
 

Similar to Lo sviluppo della relazione e della comunicazione v (20)

Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggioIntro sviluppo comunicazione_linguaggio
Intro sviluppo comunicazione_linguaggio
 
Intro sviluppo comunicazione linguaggio
Intro sviluppo comunicazione linguaggioIntro sviluppo comunicazione linguaggio
Intro sviluppo comunicazione linguaggio
 
Cesarina xaiz
Cesarina xaiz Cesarina xaiz
Cesarina xaiz
 
Intersoggettività
IntersoggettivitàIntersoggettività
Intersoggettività
 
Pantusa
PantusaPantusa
Pantusa
 
Apprendimento lettura f
Apprendimento lettura fApprendimento lettura f
Apprendimento lettura f
 
Socializzazione
SocializzazioneSocializzazione
Socializzazione
 
5 psicodinamica dello sviluppo (1)
5 psicodinamica dello sviluppo (1)5 psicodinamica dello sviluppo (1)
5 psicodinamica dello sviluppo (1)
 
Npl_ascoli_piceno_stefania_manetti
Npl_ascoli_piceno_stefania_manettiNpl_ascoli_piceno_stefania_manetti
Npl_ascoli_piceno_stefania_manetti
 
Ps.sviluppo 7
Ps.sviluppo 7 Ps.sviluppo 7
Ps.sviluppo 7
 
Comunicazione Salute Famiglia
Comunicazione Salute FamigliaComunicazione Salute Famiglia
Comunicazione Salute Famiglia
 
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento
11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento
 
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
 
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
 
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
 
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2
 
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2
 
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
 
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2
 
incontro 18 11-10
incontro 18 11-10incontro 18 11-10
incontro 18 11-10
 

More from imartini

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismoimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizingimartini
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotivaimartini
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaimartini
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbaleimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti imartini
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsaimartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimentoimartini
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce etaimartini
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio imartini
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaimartini
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Lo sviluppo della relazione e della comunicazione v

  • 1. Lo sviluppo della relazione e della comunicazione Corso di formazione 7 Settembre 2006 Carolina Coco
  • 2. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • A partire dagli anni settanta, gli studi sullo sviluppo del bambino hanno focalizzato la loro attenzione sulla relazione madre bambino • E’ all’interno degli scambi interattivi madre-bambino che si sviluppano le abilità sociali, cognitive, linguistiche del bambino.
  • 3. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Gli studi sull’interazione madre-bambino hanno evidenziato che • Alla nascita il bambino possiede una predispozione innata al comportamento sociale • Tale predisposizione puo essere – Strutturale: meccanismi di origine endogena con cui entrare in rapporto con la persona che si prende cura del bambino (es: apparato orale per la suzione) – Funzionale: presenza di un comportamento spontaneo e attivo, pre-programmato secondo una struttura ritmica endogena che si modula su eventi esterni (organizzazione temporale dei ritmi di suzione)
  • 4. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • La madre compie una serie di gesti e attività che costituiscono una “cornice” in cui il piccolo si sviluppa • Il piccolo progressivamente emerge da uno stato di apparente passività e assume un ruolo sempre più attivo nella relazione Es: allattamento E stato definito come “origine del dialogo” tra madre bambino in quanto l’alternanza attività-pausa che lo caratterizza è alla base della comunicazione
  • 5. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • Il comportamento materno con il suo fluire continuo, con il rispetto dei ritmi attività- pausa, con l’alternanza del turno nelle vocalizzazione fornisce la prima esperienza della struttura di base della comunicazione. • Attraverso questi primi dialoghi il bambino acquisisce le nozioni di intenzionalità e reciprocità
  • 6. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • La conquista dell’intenzionalità avviene in modo graduale. Nei primi mesi è la mamma che dà significato ai comportamenti del bambino considerandoli come “segnali” del suo stato di bisogno (ad es: il pianto, le smorfie) • La madre tratta il bambino “come se” fosse in grado di comunicare intenzionalmente • Successivamente il bambino si rende conto che il suo comportamento ha valore comunicativo e può essere usato per influenzare gli altri. • L’intenzionalità è acquisita alla fine del primo anno di vita e matura negli scambi interattivi.
  • 7. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • Con Reciprocità si intende il ruolo degli interlocutori in una sequenza interattiva. • E’ acquisita quando il bambino è in grado di sostenere all’interno della comunicazione un ruolo pari a quello dell’adulto. • All’inizio i dialoghi sono unidirezionali ma alla fine del primo anno, quando il bambino assume un ruolo attivo, diventano bidirezionali.
  • 8. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • Intenzionalità e reciprocità sono i pre- requisiti della comunicazione linguistica in quanto per essere tale deve essere intenzionale e deve avvenire sotto forma di dialogo e di scambio tra due interlocutori • Il bambino comunica intenzionalmente quando inizia ad utilizzare il gesto dell’indicare: è in grado di attribuire all’altro la capacità di comprendere la sua intenzione e la volontà di soddisfarla
  • 9. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • Le esperienze di interazione devono avere regolarità, stabilità e continuità • Il bambino per sviluppare le sue abilità mentali necessita della mente della madre (o di altro adulto che si prende cura) che condivida con lui le esperienze, attribuendo significati e ordine
  • 10. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • Esperienze di interazione discontinue, frettolose, in cui la madre è poco disponibile, impediscono al bambino di sperimentare il piacere del contatto fisico, vocale, visivo. • Il bambino entra in contatto con stimolazioni improvvise, non organizzate, troppo differenti e ha difficoltà ad organizzarle, a dare un senso, e a costruirsi una trama di esperienze piacevoli da cui partire per stabilire un contatto positivo con il mondo.
  • 11. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • La Responsiveness (comprensività, sensibilità, empatia) comprende le risposte contingenti e pronte dei genitori ai comportamenti del bambino • Influenza lo sviluppo mentale e sociale del bambino • Si manifesta in seguito ai segnali infantili: vocalizzazioni non di disagio, esplorazione visiva, vocalizzazione di disagio • La madre risponde con comportamenti imitativi iniziando un affettuoso gioco sociale
  • 12. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita l’intersoggettività • A partire dai rigorosi studi naturalistici e biologici, Trevarthen è giunto ad individuare il ruolo delle emozioni nello sviluppo della mente infantile. • La reciproca regolazione emotiva di bambini e nel corso della comunicazione rende possibile lo sviluppo della funzioni psicologiche. • Ha compiuto studi sullo sviluppo dell’Intersoggettività nell’ambito della relazione madre-bambino
  • 13. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita • L’intersoggettività è il processo di condivisione dell’attività mentale tra soggetti durante un qualsiasi atto comunicativo • Si manifesta come immediata e naturale consapevolezza della presenza dell’altro • Dipende dalla produzione e dal riconoscimento di movimenti di del corpo, del viso, del tratto vocale, delle mani predisposti per la funzione comunicative • È una capacità innata, non richiede abilità cognitive astratte e non dipende dall’apprendimento culturale • Lo sviluppo dell’intersoggettività avviene per sequenze di fasi geneticamente prederminate da successive organizzazione del sistema nervoso
  • 14. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Prima fase: Intersoggettività primaria • Dalla nascita fino al secondo mese di vita • Progressivo aumento di interesse per la mamma
  • 15. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Indicatori • Imitazione neonatale Ampio repertorio di comportamenti espressivi • Protoconversazioni Interazioni spontanee a carattere affettivo positivo tra madre e bambino in cui entrambi collaborano nella creazione di scambi gestuali, vocali ed espressivi caratterizzati da una certa alternanza del turno
  • 16. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Nella fase dell’intersoggettività primaria • Si attivano le predisposizioni strutturali e funzionali del bambino • Si attivano i comportamenti istintivi della madre Il bambino necessita di uno stretto contatto fisico con la madre per acquisire sicurezza emotiva, per sentire la presenza di chi lo tranquillizza e lo protegge se le stimolazioni diventano eccessive
  • 17. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Fase dei Giochi Primo periodo: da 2 a 6 mesi • Emerge l’interesse per gli oggetti Lo sguardo del bambino e la sua attenzione si sposta dall’oggetto alla mamma • Cominciano i giochi interpersonali basati sulla presenza e manipolazione di aspettative reciproche. L’intersoggettività è molto forte nei giochi interpersonali senza oggetti caratterizzati da ritmi veloci, scherzi, aspettativa impaurita, eccitazione, canzoni
  • 18. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Fase dei Giochi Secondo periodo: fino ai 9 mesi I giochi interpersonali crescono per intensità, quantità e durata : imitazioni reciproche, batti batti le manine,, gioco del cucu’ Il bambino diviene esperto a giocare con le intenzioni altrui.
  • 19. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Fase dei Giochi Primo periodo: fino ai 9 mesi Appaiono: • I protosegni o protosimboli: il bambino utilizza comportamenti per interagire con altri che non vengono compresi • L’attenzione condivisa: capacità di focalizzare l’attenzione sull’oggetto dell’attenzione altrui • La referenzialità emotiva: il riconoscimento della reazione emotiva di un adulto come commento a un oggetto o una persona
  • 20. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Ultima fase: Intersoggettività secondaria Periodo: dai nove mesi ai 14 mesi Si verifica: • Sviluppo di una grande quantità di relazioni triadiche, con oggetti e con altri • Compaiono comportamenti di segnali più convenzionali: indicare (richiestivo e dichiarativo)
  • 21. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Il contatto fisico diviene meno importante e la relazione viene mantenuta grazie allo sguardo e alla voce: il bambino può in questo modo allontanarsi per esplorare l’ambiente, conoscerlo e padroneggiarlo. Nella relazione la mamma guarda il bambino che gioca, che esplora che manipola gli oggetti, condividono l’attenzione Con il gesto dell’indicare il bambino approda alla comunicazione intenzionale e diventa partenr attivo nella comunicazione Puo’ indicare per chiedere un oggetto (indicare richiestivo, “voglio”) o per dirigire l’attenzione dell’altro sull’oggetto (indicare dichiarativo, “guarda”)
  • 22. Lo sviluppo della relazione nei primi anni di vita Il bambino “da lontano” legge lo sguardo della madre, capisce le sue intenzioni e il messaggio che gli sta inviando (di incoraggiamento o di divieto) E l’inizio della Teoria della mente: la capacità di capire ciò che gli altri vogliono dire, attribuire agli altri stati mentali, intenzioni, pensieri.
  • 23. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • La disabilità influisce sull’interazione madre- bambino • Compromissione delle strutture geneticamente predeterminate per entrare in relazione (l’udito, la vista, le strutture cerebrali per l’intersoggettività nell’autismo) • Le reazioni emotive dei genitori (rifiuto, negazione) • Gli aspetti istintivi materni che non sono strutturati per interagire con la disabilità
  • 24. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • L’’interazione tra madre udente e bambino sordo risultano essere problematiche rispetto alle interazioni madre-bambino udenti • Lo scambio interattivo spesso viene interrotto da errori nella comunicazione, con conseguente riduzione del tempo totale di interazione tra la madre udente e il bambino sordo o hard-of hearing
  • 25. Lo sviluppo della relazione nella disabilità Gli studi sull’interazione madre udente-bambino sordo hanno evidenziato che • le madri sono più intrusive, rigide e meno inclini a rispondere al focus di attenzione del bambino o a condividere la scelta del gioco • I bambini si lasciano coinvolgere meno nell’interazione e sono meno attivi
  • 26. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Secondo alcuni ricercatori il comportamento istintivo che la madre ha per interagire con il suo bambino non si adatta efficacemente agli specifici bisogni percettivi e comunicativi del bambino. • Per la madre e il bambino può essere più difficile raggiungere uno stile di relazione adeguato quando le capacità recettive di uno dei partner dell’interazione sono diverse dalle proprie
  • 27. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Le madri udenti sembrano adattarsi ai bisogni comunicativi dei loro bambini sordi o hard-of- hearing usando di più la comunicazione visiva e il contatto; • Alcune madri di bambini sordi o hard of hearing creano dei momenti di scherzo, di scambio affettivo e di un clima emotivo di accettazione mentre altre sembrano distanti e bloccate dal punto di vista emotivo come se non avessero pienamente elaborato la perdita del bambino perfetto
  • 28. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • La sordità del bambino non ha un impatto negativo sugli aspetti sociali della relazione, sulla qualità dell’attaccamento, sugli aspetti affettivi, ma sulla comunicazione
  • 29. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Il 93% di madri di bambini con disabilità uditiva sono udenti, 87% dei padri sono udenti • 70% dei bambini con disabilità uditiva hanno membri della famiglia che non “segnano” loro con regolarità a casa (Galludet University, 1999–2000), e a circa il 44% di questi bambini si insegna loro con soli metodi parlati (Galludet University, 1999– 2000). Quasi il 30% di studenti con disabilità uditiva trascorrono 26 hr per settimana integrati con studenti udenti per l’istruzione accademica (Galludet University, 1999–2000) • La difficoltà dei bambini a comunicare verbalmente con i genitori e con altri può essere fonte di frustrazione e di altri sentimenti negativi
  • 30. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • La vista è la primaria modalità sensoriale per la conoscenza del mondo e per l’interazione con gli altri. • Il contatto visivo con la madre rappresenta una delle prime modalità di scambio affettivo con lei e costituisce la base per lo sviluppo di altre funzioni importanti. • la risposta del sorriso all’apparire del volto materno, è uno dei segnali che gratificano maggiormente la madre e alimentano il suo attaccamento al figlio
  • 31. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Nei primi 2-4 giorni di vita i neonati guardano preferenzialmente il viso della madre rispetto al viso di un’estranea, • lo sguardo preferenziale che i neonati rivolgono al viso della madre viene interpretato come il riconoscimento dello stesso viso materno
  • 32. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Nella relazione madre-bambino cieco viene a mancare la competenza espressiva innata con conseguente progressiva diminuzione di reciprocità mimica
  • 33. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Per le madri di bambini non vedenti è difficile interpretare i segnali non verbali dei loro bambini e questo può avere implicazioni negative sulla continuazione dell’interazione
  • 34. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Il bambino non vedente, già a quattro settimane di vita, come avviene nel vedente, mostra un sorriso selettivo in risposta alla voce della madre • Durante il primo anno il bambino non vedente risponde in maniera sempre più selettiva e differenziata alla voce della madre, del padre e delle persone più importanti • Dopo i sette-otto mesi manifesta una chiara preferenza per la madre e se posto in braccio ad un estraneo, protesta e si irrigidisce
  • 35. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • Lo sviluppo del bambino non vedente può presentare un certo ritardo nel processo di differenziazione-individuazione, che porta il bambino a separarsi progressivamente dalla madre, mentalmente e fisicamente • Nel bambino non vedente tale processo è compromesso dal ritardo nello sviluppo della locomozione e quindi della possibilità di allontanarsi fisicamente dalla madre e di esplorare il mondo • Queste difficoltà possono determinare un prolungamento della dipendenza infantile
  • 36. Lo sviluppo della relazione nella disabilità • La cecità non è un ostacolo per l’instaurarsi di legami affettivi • Tali legami sono di fondamentale importanza per favorire nel bambino il costruirsi delle rappresentazioni stabili e coerenti del mondo circostante, che gli viene presentato attraverso altri canali sensoriali (la vista, il tatto) • Un forte legame affettivo con la madre, interazioni caratterizzate da continuità, stabilità facilitano nel bambino non vedente la costruzione dell’immagine della mamma prima e successivamente delle persone che interagiscono con lui • L’andare e venire della madre, il seguirla attraverso elementi guida uditivi e successivamente il cercarla muovendosi, condurranno il bambino non vedente al concetto di una madre che esiste anche quando egli ha perso il contatto con lei
  • 37. Costruire la relazione e la comunicazione • La comunicazione è uno scambio tra due o più persone per trasmettere un messaggio che non si conosce. • E’ essere in relazione con un’altra persona con parole, gesti, atti per far conoscere proprie idee, opinioni, sentimenti e conoscere quelle degli altri
  • 38. Costruire la relazione e la comunicazione •Conoscenza reciproca •Sospendere l’azione e creare una “attenzione calma” per osservare il bambino e la sua modalità di entrare in relazione • Cogliere i comportamenti di disagio, le “chiusure, le stereotipie e le situazioni in cui si verificano e dare significato
  • 39. Costruire la relazione e la comunicazione • Considerare i comportamenti di “chiusura” le stereotipie possono essere messe quando ci sono cambiamenti nel grado di coinvolgimento della relazione o nella scoperta di capacità legate all’autonomia
  • 40. Costruire la relazione e la comunicazione • Creare delle attività condivise come il gioco, il movimento, il toccarsi per sperimentare situazioni di alternanza ritmica del turno, per attivare l’intenzionalità e la reciprocità • La sperimentazione dei materiali crea un ponte per giungere alla condivisione del piacere, di azioni sul corpo e alla verbalizzazione delle sensazione provate (la sabbia sulla pelle, l’aria calda soffiata sulle mani, la schiuma morbida Nel bambino
  • 41. Costruire la relazione e la comunicazione • Lavorare sul desiderio di curare il proprio corpo e il proprio aspetto • Stimolare la relazione con gli altri • Affrontare il mondo esterno, i mezzi pubblici, i negozi, la gente e le paure connesse a queste esperienze. Nell’adolescente
  • 42. Costruire la relazione e la comunicazione Affrontare il problema della comunicazione con tecniche di comunicazione aumentative e facilitanti (Lingua dei segni, Braille, uso di immagini…) Le tecniche di comunicazione aumentative e facilitanti comprendono tutte le strategie messe in atto per facilitare la possibilità di partecipazione, interazione, scambio in contesti di vita quotidiana delle persone che non parlano o presentano disabilità sensoriali Sia nel bambino che nell’adolescente
  • 43. Costruire la relazione e la comunicazione L’uso di tali tecniche è possibile se si è costruita una relazione Presuppongono reciprocità, intenzionalità, condivisione ma nello stesso tempo rafforzano questi aspetti Le tecniche di comunicazione alternativa facilitano il rapporto di socializzazione con i pari Sia nel bambino che nell’adolescente
  • 44. Costruire la relazione e la comunicazione L’uso di tali tecniche è possibile se si è costruita una relazione Presuppongono reciprocità, intenzionalità, condivisione ma nello stesso tempo rafforzano questi aspetti Le tecniche di comunicazione alternativa facilitano il rapporto di socializzazione con i pari Sia nel bambino che nell’adolescente
  • 45. Costruire la relazione e la comunicazione • Sono delle tecniche che devono essere inserite in un progetto globale che coinvolga tutte le persone che si occupano della persona con disabilità • E’ necessario creare le occasioni per comunicare, le esperienze da comunicare e utilizzare ogni situazione per comunicare. • Non devono essere utilizzate solo per apprendimenti all’interno della scuola ma devono avere come fine l’espressione dei bisogni e della volontà Sia nel bambino che nell’adolescente